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Ri – Costruire a (quasi) km 0
Viggiano . 15 novembre 2013

Gestire la riqualificazione energetica:
quadro normativo, finanziamenti, strategie
Arch. Margherita Rossaro . Energy manager . Milano
www.giralamente.net
Gestire la riqualificazione energetica: quadro normativo, finanziamenti, strategie.
1 Edilizia ed energia
2 Riqualificazione energetica: opportunità date dagli indirizzi e dalle norme europee
Europa 20 20 20
Edifici a quasi zero energia,
Efficienza energetica
Il percorso dell’Italia verso il quasi zero
3 Strumenti per la riqualificazione energetica
Strategia energetica nazionale
Misure per la riqualificazione energetica in Italia
Fondi e strumenti europei
4 Opportunità per le Pubbliche Amministrazioni e imprese
La città a zero emissioni
Programma di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare pubblico
Energy manager, ESCo
Edilizia ed energia
Il settore dell’edilizia (residenziale e commerciale) consuma il 40 % del totale di energia consumata
in Europa. In egual misura produce il 40% delle emissioni di CO2. Insieme alle nostre case,
contribuiscono a consumare energia, i nostri modi di spostarci e i nostri stili di vita (ad esempio cosa
mangiamo, come consumiamo acqua e risorse non rinnovabili).

Impieghi finali di energia per settore, anno 2011 - Totale 134,9 Mtep
(Fonte Enea 2013)

Consumi finali di energia per settore, andamento (Fonte MSE 2011)

La riduzione del consumo energetico può contribuire a mitigare il cambiamento climatico in corso, a
moderare i prezzi dell’energia e rimodulare la dipendenza energetica da fonti fossili.
Edilizia ed energia: evoluzione del fabbisogno energetico procapite
Edilizia ed energia: ripartizione consumi finali di energia primaria nelle abitazioni

riscaldamento usi elettrici

Distribuzione dell’energia primaria utilizzata in funzione del settore
di impiego in Mtep (Fonte ENEA 2009).

ACS

usi cucina

Confronto consumi per uso nel settore residenziale nel periodo 1990-2010
(Fonte ENEA 2013)
Edilizia ed energia: riduzione dei consumi al 2020

Riduzione dei consumi di energia attesi al 2016 e 2020 (Mtep)(Fonte
ENEA 2013).

Contributo percentuale alla riduzione degli usi finali (Fonte ENEA 2013)
Edilizia ed energia: terziario e Pubblica Amministrazione

Confronto consumi specifici edifici terziario per diverse destinazioni d’uso (Fonte ENEA 2013)

Consumo elettrico per addetto (1990=100) (Fonte ENEA 2012)
Edilizia ed energia: possibili interventi

Classificazione delle possibili soluzioni finalizzate alla riduzione di emissioni di CO2 scenario al 2020 (Fonte ENEA 2013)
Politiche Ue per cambiamenti climatici ed energia: 20-20-20
Europa 2020 presenta tre priorità che si rafforzano a vicenda:
• crescita intelligente
• crescita sostenibile
• crescita inclusiva
Un'Europa efficiente sotto il profilo delle risorse

- 20% del consumo di energia
+ 20% fonti rinnovabili
+ 20% efficienza energetica
EUROPA 2020. Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Commissione Europea 3-3-2010
Edificio a energia quasi zero – Direttiva 31/2010

• E’ un edificio ad altissima prestazione energetica con fabbisogno energetico molto basso o quasi
nullo, coperto in misura molto significativa da fonti rinnovabili (Art. 9 della Direttiva sulla
prestazione energetica in edilizia 2010/31/EU).
• Entro il 31 dicembre 2018 tutti gli edifici di nuova costruzione e quelli soggetti ad “importanti
ristrutturazioni” occupati da enti pubblici o di loro proprietà dovranno essere ad energia quasi
zero, obbligo che si estenderà a tutti gli edifici di nuova costruzione a partire dal 31 dicembre
2020.
• Ogni stato membro fissa i requisiti minimi di prestazione energetica
per edifici nuovi e anche per edifici esistenti.
• Per quanto riguarda la certificazione energetica degli edifici viene
sottolineata l’importanza delle raccomandazioni per il miglioramento
della prestazione energetica, che devono essere obbligatoriamente
inserite in ogni attestato.
Edifici a zero energia: target nazionali
Stato
Francia

Austria

Gran
Bretagna

Irlanda

Germania
Ungheria

Danimarca

Olanda

Finlandia

Svezia

Obiettivo energetico
2010
Entro il 2012 tutti i nuovi edifici saranno
“low energy” (seguiranno lo standard
Effinergie), entro il 2020 tutti i nuovi edifici
saranno “energy-positive”.
In agenda: sussidi per la costruzione di
edifici passivi di edilizia sociale entro il
2015
Entro il 2013 gli edifici dovranno
consumare il 44% in meno (equivalente a
case passive) ed entro il 2016 non dovranno
usare fonti fossili
Entro il 2010 gli edifici dovranno
consumare il 60% in meno di energia, entro
il 2013 zero energia.
Entro il 2020 gli edifici non dovranno
utilizzare fonti fossili.
Entro il 2020 i nuovi edifici saranno a zero
emissioni, entro il 2012 gli edifici di grandi
dimensioni saranno a zero emissioni.
Entro il 2020 tutti gli edifici di nuova
costruzione dovranno consumare il 75% in
meno di energia dei livelli stabiliti dal
codice per i nuovi edifici; entro il 2015 il
50%, entro il 2010 il 25%.
Entro il 2015 gli edifici dovranno utilizzare
il 50% in meno di energia, entro il 2010 il
25% in meno, entro il 2020 saranno a zero
energia.
Entro il 2010 gli edifici dovranno
consumare il 30-40% in meno; entro il 2015
saranno introdotti standard per le case
passive.
Entro il 2020 l’uso totale di energia per il
riscaldamento per metro quadro in edifici
residenziali e non residenziali dovrà
diminuire del 20% ed entro il 2050 del 50%
rispetto ai livelli del 1995.

2015

2020

2050
Edifici a zero energia: il percorso dell’Italia
Dcr. Legge 63/2013 recepimento della Dir. 31/2010 EPB (Art. 5)
Il piano d’azione per la promozione e lo sviluppo degli Edifici a Energia Quasi Zero
conterrà:
• a) l’applicazione della definizione di edifici a energia quasi zero alle diverse tipologie
di edifici e indicatori numerici del consumo di energia primaria, espresso in kWh/m²
anno;
• b) le politiche e le misure finanziarie previste per promuovere gli edifici a energia
quasi zero, comprese le informazioni relative alle misure nazionali previste per
l’integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici;
• c) l’individuazione, in casi specifici e sulla base dell’analisi costi-benefici sul ciclo di
vita economico, della non applicabilità di quanto disposto al comma 1;
• d) gli obiettivi intermedi di miglioramento della prestazione energetica degli edifici
di nuova costruzione entro il 2015, in funzione dell’attuazione del comma 1.
Le tempistiche per il rilascio del Piano d’azione sono state fissate per la fine del 2014,
data entro cui dovranno essere elaborati e preparati il decreto destinato ad aumentare
il numero di Edifici a Energia Quasi Zero
Edifici a zero energia: il percorso dell’Italia
Dcr. Legge 63/2013 recepimento della Dir. 31/2010 EPB (Art. 5)
2. Al fine di promuovere la realizzazione di servizi energetici e di misure
di incremento dell'efficienza energetica degli edifici di proprieta'
pubblica, con particolare attenzione agli edifici scolastici e agli ospedali,
anche attraverso le ESCO, il ricorso a forme di partenariato tra pubblico e
privato, societa' private appositamente costituite o lo strumento del
finanziamento tramite terzi, il fondo di garanzia cui all'articolo 22,
comma 4, del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, e' utilizzato anche
per il sostegno della realizzazione di progetti di miglioramento
dell'efficienza energetica nell'edilizia pubblica, ivi inclusa l'attestazione
della prestazione energetica dell'intervento successiva a tale
realizzazione, entro i limiti delle risorse del fondo stesso.

edifici scolastici
ospedali
Efficienza energetica - Direttiva 27/2012
• La Direttiva si concentra sulla ristrutturazione degli edifici di
proprietà pubblica, sul risparmio di energia da parte dei fornitori,
sull’avvio di audit energetici e su nuovi strumenti finanziari.
• Ecco le misure in sintesi:
• il 3% della superficie totale degli edifici pubblici dotati di impianti
di riscaldamento o di raffreddamento, va ristrutturato; questo vale
per edifici con superficie sopra i 500 mq e dal luglio 2015 sopra i
250 mq.
• Le imprese energetiche di pubblica utilità che devono raggiungere
un risparmio energetico di almeno 1,5% per anno sul totale
dell'energia venduta ai consumatori finali.
• Le grandi imprese che saranno obbligate, ogni 4 anni, ad audit
energetici svolti in modo indipendente da esperti accreditati.

+ 3% annuo

ristrutturazioni
edifici pubblici
con criteri EPB

audit energetico

obbligatorio per le imprese
Efficienza energetica: il percorso dell’Italia
Lavori in corso per il recepimento della Dir. 27/2012
Ristrutturazione di immobili e ruolo esemplare degli Enti pubblici
(Art.4-5)
Dal 2014 ristrutturazione degli edifici delle amministrazioni centrali
con superfici superiori a 500 mq (250 mq dal 2015) che non
soddisfano requisiti minimi di prestazione energetica (direttiva
31/2010), nella misura del 3% della superficie totale ogni anno.
Opzione: è possibile adottare misure alternative che conducano al
medesimo risultato in termini di consumo totale di energia.
Acquisti da parte di Enti pubblici (Art. 6)
Requisito di alta performance energetica obbligatorio per tutti i beni,
i servizi e gli immobili acquistati dalla P.A. (contratti superiori a
130.000 € che ricadano nella direttiva appalti pubblici 2004/18).

Dal 2014

Edifici PA>500 mq
+ 3% annuo

ristrutturazioni
con criteri EPB
Dal 2015

Edifici PA>250 mq

Fonte: La Direttiva 2012/27/UE: lo stato dell’arte del recepimento in Italia, Marcello Capra, MISE-Dipartimento per l’Energia. Convegno Kyoto Club, Roma, ottobre 2013.
Efficienza energetica: il percorso dell’Italia. Recepimento Dir. 27/2012
Gli interventi sul patrimonio immobiliare della PA
Inventario degli edifici della PA comprensivo di superficie coperta e
dati energetici pertinenti.
Strategia complessiva per la riqualificazione degli edifici pubblici.

Raccolta dati sugli
edifici PA

Contenimento dei costi e dell’efficienza energetica nell’utilizzo degli
immobili della PA.
Come notificare gli interventi sul patrimonio immobiliare
Obbligo a rinnovare il 3% degli uffici governativi che non soddisfano
l’EPBD
Approccio 1: target come superficie da rinnovare.
Approccio 2: stima dell’energia che si può risparmiare, con risparmio
equivalente al primo approccio

A - 3% ristrutturato EPB
B - Risparmio energia
equivalente

Fonte: La Direttiva 2012/27/UE: lo stato dell’arte del recepimento in Italia, Marcello Capra, MISE-Dipartimento per l’Energia. Convegno Kyoto Club, Roma, ottobre 2013.
Riqualificazione energetica: il percorso dell’Italia. Strumenti introdotti
Strumenti introdotti
Requisiti minimi di prestazione e
energetica per nuovo ed esistente

Detrazioni fiscali del 55%

Certificati bianchi (TEE)

Fonte delle Tabelle: Rapporto annuale efficienza energetica ENEA 2013
Riqualificazione energetica: il percorso dell’Italia
Obiettivi di risparmio energetico
Il residenziale ha un margine del 33% da
raggiungere
Il terziario un margine del 92%!

Risparmio conseguito per settori
Il residenziale è il settore con più risultati

Fonte delle Tabelle: Rapporto annuale efficienza energetica ENEA 2013
Riqualificazione energetica: il percorso dell’Italia

Fonte: La Direttiva 2012/27/UE: lo stato dell’arte del recepimento in Italia, Marcello Capra, MISE-Dipartimento per l’Energia. Convegno Kyoto Club, Roma, ottobre 2013.
Strumenti per la riqualificazione energetica: Strategia energetica nazionale

Fonte: Strategia Energetica Nazionale: per un’energia più competitiva e sostenibile. MISE 2013
Strumenti per la riqualificazione energetica: Strategia energetica nazionale

Fonte: Strategia Energetica Nazionale: per un’energia più competitiva e sostenibile. MISE 2013
Strumenti per la riqualificazione energetica: Strategia energetica nazionale
• Rafforzare le norme sulle prestazioni energetiche minime, in particolare per
quanto riguarda l’edilizia, il settore dei trasporti e nel campo di azione della
direttiva Ecodesign;
• Rafforzare lo strumento delle detrazioni fiscali per le spese dedicate alla
riqualificazione energetica degli edifici;
• Introdurre strumenti di incentivazione diretta e indiretta per gli interventi della
PA come il cosiddetto ‘Conto Termico’ (attivato con DM 28 dicembre 2012);
• Potenziare il regime obbligatorio di efficienza energetico basato sui Titoli di
efficienza energetica, che punta anche alla promozione di progetti di efficienza
energetica di maggiore dimensione nei settori industriale e dei servizi e alla
promozione di interventi di valenza infrastrutturale (ICT, distribuzione idrica,
trasporti);
• Consolidare il ruolo dei fondi strutturali attraverso i quali sono stati messi in atto
programmi di promozione dell’efficienza energetica (POIN) e che costituiscono, in
prospettiva, un’opportunità per la riqualificazione del parco immobiliare della PA;
• Rafforzamento del Sistema Gestione Energia (Energy manager, ESCO)

Fonte: Strategia Energetica Nazionale: per un’energia più competitiva e sostenibile. MISE 2013
Strumenti per la riqualificazione energetica: Unione Europea
La ricerca e l’innovazione delle tecnologie per l’efficienza sono tornate ad essere centrali nella
politica di conseguimento degli obiettivi
La Commissione ha insediato un gruppo di esperti per la definizione di un piano di sviluppo e
innovazione delle tecnologie nell’ambito del recepimento della direttiva
Il lavoro confluirà nella roadmap integrata del SET Plan prevista dalla Comunicazione (2013) 253
sulle tecnologie energetiche innovative e dovrà contribuire all’uso razionale delle risorse dei vari
strumenti di incentivo.
• Horizon 2020
• Fondi europei di sviluppo regionale
• Energia Intelligente per l’Europa
• ELENA
• Jessica
• Jasper
• Smart cities and Communities
• European Enenrgy Efficiency Found
Strumenti per la riqualificazione energetica: Unione Europea

Prime Calls a
Gennaio 2014

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Horizon 2020
Fondi europei di sviluppo regionale
Energia Intelligente per l’Europa
ELENA
Jessica
Jasper
Smart cities and Communities
European Enenrgy Efficiency Found
Strumenti per la riqualificazione energetica: Unione Europea

Il FESR concentrerà le risorse su: efficienza energetica
e fonti rinnovabili, innovazione e supporto alle piccole
e medie imprese (PMI) – almeno l'80% del sostegno
andrà alle regioni più sviluppate e almeno il 50% a
quelle meno sviluppate.

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Horizon 2020
Fondi europei di sviluppo regionale
Energia Intelligente per l’Europa
ELENA
Jessica
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Smart cities and Communities
European Enenrgy Efficiency Found

Sono stati stanziati importi minimi per investimenti nel
settore dell'efficienza energetica e delle fonti
rinnovabili in tutte le regioni.
Un sostegno specifico sarà riservato alle città e allo
sviluppo urbano. La proposta stanzierà un importo per
le misure integrate di sviluppo urbano sostenibile e la
costituzione di una piattaforma per lo sviluppo urbano
con l'obiettivo di promuovere gli scambi fra le città.
Strumenti per la riqualificazione energetica: Unione Europea

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Horizon 2020
Fondi europei di sviluppo regionale
Energia Intelligente per l’Europa
ELENA
Jessica
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Smart cities and Communities
European Enenrgy Efficiency Found

Programma Energia Intelligente per l’Europa (IEE)
Sono numerose le opportunità non sfruttate per
risparmiare energia e promuovere l’uso di fonti
energetiche rinnovabili in Europa, ma le condizioni di
mercato non sono sempre favorevoli. L’IEE è uno
strumento per finanziare l’azione di miglioramento di
queste condizioni e per andare verso un’Europa più
intelligente in fatto di energia.
Con un finanziamento di 730 milioni di euro disponibili
nel periodo 2007-2013, l’IEE consolida gli sforzi europei
di raggiungimento degli obiettivi energetici 2020. Il
programma prevede bandi annuali e il finanziamento
copre fino al 75% dei costi di progetto ammissibili.
L’IEE considera gli entilocali come il proprio obiettivo
principale. Cofinanzia progetti che contribuiscono al
successo delle iniziative del Patto dei Sindaci, in
particolare con attività di promozione, favorendo i
contatti tra gli enti locali, le regioni e i loro partner
locali, e fornendo assistenza tecnica ai firmatari del
Patto.
Strumenti per la riqualificazione energetica: Unione Europea
ELENA (European Local ENergy Assistance) - BEI,
Iniziativa per la sostenibilità energetica a livello locale

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Horizon 2020
Fondi europei di sviluppo regionale
Energia Intelligente per l’Europa
ELENA
Jessica
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Smart cities and Communities
European Enenrgy Efficiency Found

Elena facilita lo stanziamento di fondi da investire nella
sostenibilità energetica a livello locale.
L’accordo tra la Commissione Europea e la BEI prevede
il finanziamento di assistenza tecnica per programmi di
investimento di grandi dimensioni superiori per valore
ai 50 milioni di euro.
Fra i temi finanziati troviamo: edilizia pubblica e
privata, inclusa l’edilizia sociale e l’illuminazione
stradale, al fine di favorire l’efficienza energetica;
questa area comprende rinnovamento degli edifici per
la riduzione del consumo energetico sia di calore che di
elettricità, attraverso l’isolamento termico
illuminazione intelligente, integrazione delle fonti di
energia rinnovabile nell’ambiente edilizio e nuove reti
di riscaldamento e condizionamento.
Strumenti per la riqualificazione energetica: Unione Europea

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Fondi europei di sviluppo regionale
Energia Intelligente per l’Europa
ELENA
Jessica
Jasper
Smart cities and Communities
European Enenrgy Efficiency Found

JESSICA - Joint European Support for Sustainable
Investment in City Areas (Sostegno europeo comune
agli investimenti sostenibili nelle aree urbane) - è
un’iniziativa sviluppata dalla Commissione europea e
dalla Banca europea per gli investimenti, in
collaborazione con la Banca di sviluppo del Consiglio
d’Europa.
Gli Stati membri o le regioni possono scegliere di
utilizzare i fondi strutturali per effettuare investimenti
rimborsabili in progetti rientranti in un Piano integrato
per lo sviluppo urbano sostenibile. Questi investimenti,
sotto forma di partecipazione, prestiti e/o garanzie,
sono erogati ai progetti tramite i Fondi di sviluppo
urbano e, se necessario, i Fondi di partecipazione.
Strumenti per la riqualificazione energetica: Unione Europea

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Fondi europei di sviluppo regionale
Energia Intelligente per l’Europa
ELENA
Jessica
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Smart cities and Communities
European Enenrgy Efficiency Found

JASPERS - Joint Assistance to Support Projects in
European Regions (Assistenza comune per sostenere
progetti nelle regioni europee) - fornisce assistenza ai
12 Stati membri dell’Europa centrale e orientale nella
preparazione di progetti di rilievo da proporre per
ottenere sovvenzioni dai Fondi strutturali e di
coesione. Lo scopo è di aumentare la quantità e la
qualità dei progetti da inviare per l’approvazione agli
uffici della Commissione. L’assistenza di JASPERS, che è
fornita gratuitamente, è volta ad accelerare
l’assorbimento dei fondi disponibili
Strumenti per la riqualificazione energetica: Unione Europea

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Horizon 2020
Fondi europei di sviluppo regionale
Energia Intelligente per l’Europa
ELENA
Jessica
Jasper
Smart cities and Communities
European Enenrgy Efficiency Found

Smart Cities and Communities
I firmatari del Patto che hanno assunto l’impegno
politico di mitigare il cambiamento climatico e che
hanno sviluppato un piano di azione olistico a favore
dell’energia sostenibile nei loro territori possono
inoltre beneficiare della componente tecnologica della
politica europea per l’energia. L’iniziativa Smart Cities
sosterrà un numero limitato di vasti progetti di regioni
e città incentrati sulle tecnologie e caratterizzati da
misure pioneristiche per l’uso e la produzione
sostenibile di energia e per la mobilità.
L’iniziativa farà riferimento ad altre iniziative del Piano
strategico per le tecnologie energetiche (SET-Plan), in
particolare l’Iniziativa per l’Europa solare e l’iniziativa
europea per le reti elettriche, nonché il partenariato
pubblico-privato UE per l’edilizia e le auto ecologiche,
istituito nell’ambito del Piano europeo di ripresa
economica.
Strumenti per la riqualificazione energetica: Unione Europea

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Horizon 2020
Fondi europei di sviluppo regionale
Energia Intelligente per l’Europa
ELENA
Jessica
Jasper
Smart cities and Communities
European Enenrgy Efficiency Found

Strumento europeo per l’efficienza energetica
Nel 2011 è stato lanciato un nuovo Fondo
d’investimento europeo per progetti di energia
sostenibile. Questo fondo usa i 146 milioni di euro non
spesi del Programma europeo di ripresa economica e si
integra con il cofinanziamento della Banca europea per
gli investimenti per fornire capitale netto, garanzie e
prodotti di credito ad autorità pubbliche ed entità che
agiscono per loro conto. Il fondo si concentra su
investimenti destinati a edilizia, infrastrutture
energetiche locali, impianti rinnovabili diffusi e
mobilità urbana.
Opportunità per le Pubbliche Amministrazioni: la città a zero emissioni
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Città a zero emissioni
Patto dei Sindaci
Piano energia sostenibile
Programma di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare pubblico
La figura dell’Esperto in gestione dell’energia
Città a zero emissioni
Città a zero emissioni
Città a zero emissioni
Il Patto dei Sindaci
Il Patto dei Sindaci (Convenant of Majors) è un’iniziativa
lanciata dalla Commissione europea nel 2008 e ha lo scopo
di sostenere gli sforzi compiuti dagli enti locali
nell’attuazione delle politiche nel campo dell’energia
sostenibile.
I governi locali, infatti, svolgono un ruolo decisivo nella
mitigazione degli effetti conseguenti al cambiamento
climatico, soprattutto se si considera che l’80% dei consumi
energetici e delle emissioni di CO2 è associato alle attività
urbane.
Al fine di tradurre il loro impegno politico in misure e
progetti concreti, i firmatari del Patto si impegnano a
preparare un Inventario di base delle emissioni e a
presentare entro l’anno successivo un Piano d’azione per
l’energia sostenibile, in cui sono delineate le azioni
principali che essi intendono avviare

FASE 1: Firma del Patto dei Sindaci
Creazione di adeguate strutture
amministrative
Sviluppo dell’Inventario di Base delle
Emissioni e del PAES
FASE 2 : Presentazione del Piano d’azione
per l’energia sostenibile
Attuazione del Piano d’azione per
l’energia sostenibile
Monitoraggio dell’avanzamento
FASE 3 : Presentazione periodica dei
Rapporti di attuazione
Il Piano d’Azione per l’energia sostenibile
Il Piano d’azione per l’energia sostenibile è un
documento chiave per il raggiungimento degli
obiettivi del Patto dei Sindaci entro il 2020. Usa i
risultati dell’Analisi delle emissioni per identificare
campi d’azione ed opportunità perché
l’amministrazione pubblica locale riduca le
emissioni di CO2. Definisce misure concrete di
riduzione all’interno di un programma temporale
con responsabilità precise che traduce in azione una
strategia di lungo termine. Chi firma il Patto si
impegna ad elaborare il SEAP entro l’anno
successivo all’adesione.

I settori
• Ambiente urbanizzato, inclusi edifici di nuova
costruzione e ristrutturazioni di grandi
dimensioni
• Infrastrutture urbane
• Fonti di energia rinnovabile decentrate
• Politiche per il trasporto pubblico e privato e
mobilità urbana
• Coinvolgimento dei cittadini e, più in
generale, partecipazione della società civile
• Comportamenti intelligenti in fatto di energia
da parte di cittadini, consumatori e aziende
Programma di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare pubblico
MENO
1 milione di tep al 2020
33% di consumi di energia ed emissioni
legati agli edifici di edilizia pubblica
COME
Interventi di efficienza energetica su:
-11.000 uffici pubblici
-30.000 edifici scolastici
-70.000 social housing
MENO
0,33 milioni di tep al 2020
3% di consumi di energia ed emissioni
legati agli edifici di edilizia pubblica
COME
Interventi di efficienza energetica su:
3% degli edifici di edilizia pubblica

Fonte: Rapporto “Green Economy per uscire dalle due crisi”, Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile ed ENEA, 2012
Programma di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare pubblico
Gli enti pubblici hanno quindi davanti un’importante sfida ma anche un’opportunità per
riqualificare il loro patrimonio di edifici e per progettare nuovi edifici a quasi zero energia. A
seconda dello stato del patrimonio, il programma propone diversi tipi di trasformazione per arrivare
ad edifici a quasi zero energia e anche a edifici che producono energia da fonti rinnovabili.
FASI
1.

Coinvolgimento dei portatori di interessi_coinvolgere i portatori di interessi che possono
partecipare al processo di riqualificazione energetica, attraverso finanziamenti;

2.

Studio di fattibilità tecnica-economica_verificare il quadro informativo sulle prestazioni degli
edifici e gli stili di vita degli occupanti e le priorità di intervento nell’efficientamento energetico
e negli investimenti in rinnovabili degli edifici di proprietà dell’ente;

3.

Business plan e ingegneria finanziaria_valutare le opportunità di finanziamento per gli
interventi selezionati e il payback degli interventi;

4.

Preparare le procedure per le gare d’appalto.
1_Coinvolgimento dei portatori di interessi
Avviare un Forum dei portatori di interesse con tre tavoli di lavoro;
A. uno avrà lo scopo di trovare finanziatori e strumenti finanziari;
B. l’altro coinvolgerà i profili interni all’Ente, avviando un processo di apprendimento nel campo
degli strumenti finanziari per l’energia sostenibile e nell’elaborazione di progetti di
riqualificazione energetica a quasi zero energia; nell’introduzione nei regolamenti edilizi e di
fornitura dell’ente di norme di green procurement e di di efficienza energetica e ambientale.
C.

il terzo avvierà accordi con Enti in settori specifici ( audit energetici, tecnologie per efficienza
energetica, FER, ecc).
2_Studio di fattibilità tecnico-economica
2.1 Diagnosi energetica/metabolismo e impronta ecologica
Si procede in questa fase alle analisi sistematiche dell’uso e
del consumo di energia dell’oggetto con l’obiettivo di
identificare i flussi di energia e i margini di miglioramento
dell’efficienza energetica. La diagnosi energetica si sviluppa
in tre momenti: la raccolta dati, l’identificazione dei
consumi e l’analisi dei consumi attraverso indicatori
energetici.
• L’identificazione dei consumi persegue due obiettivi:
individuare come si possono razionalizzare i consumi e
definire una strategia di monitoraggio per perseguire gli
scopi di efficientamento.
• L’analisi dei consumi ha lo scopo di pervenire ad
indicatori energetici significativi che oltre a descrivere il
comportamento energetico dell’oggetto di analisi,
indirizzano già gli interventi.
2_Studio di fattibilità tecnico-economica
Esempi di indici
indice
Energia totale consumata
Costo dell’energia consumata
Energia utilizzata per singola fonte
Intensità energetica: En. Tot. in ingresso/valore della prod.
In un ospedale: Posti letto occupati
In una PA: n. pratiche svolte
In una scuola: consumo specifico annuo

Unità di misura
Mwh/a
€/anno
KWh
Kwh/€
Energia/posto letto
Uso energia uffici
Wh t/m3xGGxanno

Esempi di indicatori di impatto
Costi di
investimento

Tipo di investimento

1
2
3
4
5

Emissioni di CO2
evitate
(tCO2eq/anno)

Risparmio di
energia primaria
(Mwh/anno)

Efficienza energetica involucro
Efficienza energetica impianti
Stili di vita occupanti
Energie rinnovabili

Energia
rinnovabile
prodotta
(MWh/anno)

Valutazione degli interventi/investimenti negli edifici
Tipo di
edificio

1
2
3
4
…

Numero
di edifici

Sup.
lorda
(mq)

Consumo
corrente
medio di
energia
primaria
(kwh/mq/a)

Risparmio
stimato di
energia (%)

Emissioni
medie di
CO2 (tCO2
eq/mq/a)

Risparmio
di CO2
stimato

Misure
per
energie
rinnova
bili

Misure
per
efficienza
energetica

Tempo
di
payback
(anni)

Costi
totali di
investim
ento per
energia
(€/mq)

Costi
totali di
investim
ento per
energia
(€)
2_Studio di fattibilità tecnico-economica

2.2 Definire gli interventi sugli edifici con studi di fattibilità tecnico-economica
L’identificazione delle opportunità di miglioramento dell’efficienza energetica si devono basare sui
risparmi economici dovuti all’aumento dell’efficienza energetica, sugli investimenti necessari, sul
ritorno dell’investimento, su altri benefici non energetici (produzione, manutenzione), sul paragone
fra misure alternative per l’aumento dell’efficienza energetica in termini di costi e consumo
energetico e sulle interazioni tecniche fra azioni multiple.
L’ultima fase è quella di sviluppo dei progetti di riqualificazione energetica degli edifici individuati ed
analizzati nelle prime fasi.
Il progetto energetico ed architettonico dovrà essere preceduto da una strategia finalizzata a
valutare le priorità di intervento e le tecnologie praticabili caso per caso; si dovranno, inoltre,
individuare i fondi messi a disposizione dell’Ente.
La figura dell’Esperto in gestione dell’energia
L’Esperto in Gestione dell’Energia (EGE) ha il compito di migliorare
l’efficienza energetica, ridurre il consumo di energia primaria e le emissioni
e incrementare la qualità e la quantità di servizi forniti legati all’uso
razionale dell’energia.
Le competenze dell’EGE sono:
- l’integrazione di soluzioni tecniche per l’uso efficiente dell’energia
- proposte di riorganizzazione aziendale, strategie di coinvolgimento
- responsabile esecuzione diagnosi energetica (REDE)
- verifica economico-finanziaria degli interventi
- acquisire i Certificati Bianchi (TEE)

Fonti: Norma UNI CEI 11339: 2009 - Gestione dell’energia - Esperti Energy Manager. Requisiti generali per la qualificazione
e DM. 21.12.200.7. UNI CEI/TR 11428:2011 . La Direttiva 2012/27 sull’efficienza energetica all’Art. 8 commi 1 e 4 obbliga le
grandi imprese, ogni 4 anni, a far svolgere audit energetici in modo indipendente da esperti accreditati.

Obbligo nomina EM
PA>1.000 tep/anno
Imprese>10.000
tep/anno

1.000 tep/anno = 1,2 milioni di m3 di gas naturale
=4,5 milioni di kWh
La figura dell’Esperto in gestione dell’energia
Obiettivi pratici Esperto in Gestione dell’Energia
• Saper incidere sulle strategie energetiche dell’ente per
realizzare progetti di risparmio energetico.
• Lavorare insieme ai dirigenti e ai tecnici dell’ente per valutare
l’efficienza energetica dei processi, dei prodotti e dei servizi.
• Contrattare le migliori condizioni di fornitura dei vettori
energetici.
• Fornire soluzioni tecniche aggiornate alle più recenti
tecnologie di efficienza energetica.
• Analizzare e valutare i progetti presentati dalle società
fornitrici di servizi energetici (tipo ESCO)
• Vagliare le opportunità fornite dagli incentivi nazionali, come i
Titoli di Efficienza Energetica e Titoli verdi; dagli incentivi
nazionali per l’efficienza energetica e dai finanziamenti
comunitari.
La figura dell’Esperto in gestione dell’energia
I servizi energetici: ESCo
«Persona fisica o giuridica che fornisce servizi energetici ovvero
altre misure di miglioramento dell'efficienza energetica nelle
installazioni o nei locali dell'utente e, ciò facendo, accetta un
certo margine di rischio finanziario. Il pagamento dei servizi
forniti si basa, totalmente o parzialmente, sul miglioramento
dell'efficienza energetica conseguito e sul raggiungimento degli
altri criteri di rendimento stabiliti».
L’obiettivo primario delle ESCo è quindi quello di promuovere lo
sviluppo del mercato dei servizi energetici attraverso una
procedura che assicuri un risparmio energetico garantito
all’utente finale.
La modalità contrattuale più innovativa è l’energy performance
contracting (EPC). I contratti EPC possono assumere diverse
formulazioni anche se il principio comune su cui si basano è
quello di suddividere il risparmio ottenuto tra il fornitore e il
cliente, in modo che il primo rientri dell’investimento sostenuto
e il secondo possa ottenere da subito un beneficio economico.
Fonti: Art. 2 comma 1 lettera i del decreto legislativo n. 115 del 2008, che recepisce la Direttiva 2006/31/CE

Energy performamnce contracting
La figura dell’Esperto in gestione dell’energia
I servizi forniti dall’EGE vengono stabiliti insieme all’ente, in base alla
strategia energetica, essi consistono in:
1 Verifica delle politiche energetiche
• Analisi del sistema energetico dell’Ente: processi, impianti e tecnologie,
politica energetica.
• Realizzazione e mantenimento dei Sistemi di gestione energia.
• In base alla EN ISO 50001 Sistemi di gestione dell’energia
2 Analisi energetiche
• Diagnosi energetiche e impegno di Fonti energetiche rinnovabili (FER)
• Analisi dei contratti di fornitura e cessione energia.
La figura dell’Esperto in gestione dell’energia
3 Proposte di interventi e valutazione costi benefici
• Pianificazione, gestione e controllo dei sistemi energetici e proposta di
interventi.
• Ottimizzazione della conduzione e manutenzione degli impianti.
• Definizione delle specifiche tecniche attinenti gli aspetti energetici dei
contratti per la realizzazione e/o la fornitura di beni e servizi.
• Coinvolgimento dei soggetti interni ed esterni all’ente.
• Analisi tecnico-economica e di fattibilità di interventi e valutazione dei
rischi.
• Pianificazione finanziaria delle attività con la ricerca di finanziamenti ad
hoc.
• Gestione del progetto e monitoraggio continuo dei risultati.
La figura dell’Esperto in gestione dell’energia
Quali vantaggi per l’Ente pubblico e/o l’impresa
• benefici ambientali
• risparmio economico immediato e verificabile in bolletta
• guadagni economici per gli enti, i proprietari e/o i conduttori
• guadagno di immagine (Bilancio sociale, Sostenibilità)

MENO emissioni,
MENO consumo energia
MENO costi
GUADAGNI
dopo il ritorno dell’investimento
PIU’ valore sociale
Gestire la riqualificazione energetica: quadro normativo, finanziamenti, strategie

Grazie a tutti

Margherita Rossaro Architetto Energy manager
www.giralamente.net

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Gestire la riqualificazione energetica di arch. Margherita Rossaro

  • 1. Ri – Costruire a (quasi) km 0 Viggiano . 15 novembre 2013 Gestire la riqualificazione energetica: quadro normativo, finanziamenti, strategie Arch. Margherita Rossaro . Energy manager . Milano www.giralamente.net
  • 2. Gestire la riqualificazione energetica: quadro normativo, finanziamenti, strategie. 1 Edilizia ed energia 2 Riqualificazione energetica: opportunità date dagli indirizzi e dalle norme europee Europa 20 20 20 Edifici a quasi zero energia, Efficienza energetica Il percorso dell’Italia verso il quasi zero 3 Strumenti per la riqualificazione energetica Strategia energetica nazionale Misure per la riqualificazione energetica in Italia Fondi e strumenti europei 4 Opportunità per le Pubbliche Amministrazioni e imprese La città a zero emissioni Programma di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare pubblico Energy manager, ESCo
  • 3. Edilizia ed energia Il settore dell’edilizia (residenziale e commerciale) consuma il 40 % del totale di energia consumata in Europa. In egual misura produce il 40% delle emissioni di CO2. Insieme alle nostre case, contribuiscono a consumare energia, i nostri modi di spostarci e i nostri stili di vita (ad esempio cosa mangiamo, come consumiamo acqua e risorse non rinnovabili). Impieghi finali di energia per settore, anno 2011 - Totale 134,9 Mtep (Fonte Enea 2013) Consumi finali di energia per settore, andamento (Fonte MSE 2011) La riduzione del consumo energetico può contribuire a mitigare il cambiamento climatico in corso, a moderare i prezzi dell’energia e rimodulare la dipendenza energetica da fonti fossili.
  • 4. Edilizia ed energia: evoluzione del fabbisogno energetico procapite
  • 5. Edilizia ed energia: ripartizione consumi finali di energia primaria nelle abitazioni riscaldamento usi elettrici Distribuzione dell’energia primaria utilizzata in funzione del settore di impiego in Mtep (Fonte ENEA 2009). ACS usi cucina Confronto consumi per uso nel settore residenziale nel periodo 1990-2010 (Fonte ENEA 2013)
  • 6. Edilizia ed energia: riduzione dei consumi al 2020 Riduzione dei consumi di energia attesi al 2016 e 2020 (Mtep)(Fonte ENEA 2013). Contributo percentuale alla riduzione degli usi finali (Fonte ENEA 2013)
  • 7. Edilizia ed energia: terziario e Pubblica Amministrazione Confronto consumi specifici edifici terziario per diverse destinazioni d’uso (Fonte ENEA 2013) Consumo elettrico per addetto (1990=100) (Fonte ENEA 2012)
  • 8. Edilizia ed energia: possibili interventi Classificazione delle possibili soluzioni finalizzate alla riduzione di emissioni di CO2 scenario al 2020 (Fonte ENEA 2013)
  • 9. Politiche Ue per cambiamenti climatici ed energia: 20-20-20 Europa 2020 presenta tre priorità che si rafforzano a vicenda: • crescita intelligente • crescita sostenibile • crescita inclusiva Un'Europa efficiente sotto il profilo delle risorse - 20% del consumo di energia + 20% fonti rinnovabili + 20% efficienza energetica EUROPA 2020. Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Commissione Europea 3-3-2010
  • 10. Edificio a energia quasi zero – Direttiva 31/2010 • E’ un edificio ad altissima prestazione energetica con fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo, coperto in misura molto significativa da fonti rinnovabili (Art. 9 della Direttiva sulla prestazione energetica in edilizia 2010/31/EU). • Entro il 31 dicembre 2018 tutti gli edifici di nuova costruzione e quelli soggetti ad “importanti ristrutturazioni” occupati da enti pubblici o di loro proprietà dovranno essere ad energia quasi zero, obbligo che si estenderà a tutti gli edifici di nuova costruzione a partire dal 31 dicembre 2020. • Ogni stato membro fissa i requisiti minimi di prestazione energetica per edifici nuovi e anche per edifici esistenti. • Per quanto riguarda la certificazione energetica degli edifici viene sottolineata l’importanza delle raccomandazioni per il miglioramento della prestazione energetica, che devono essere obbligatoriamente inserite in ogni attestato.
  • 11. Edifici a zero energia: target nazionali Stato Francia Austria Gran Bretagna Irlanda Germania Ungheria Danimarca Olanda Finlandia Svezia Obiettivo energetico 2010 Entro il 2012 tutti i nuovi edifici saranno “low energy” (seguiranno lo standard Effinergie), entro il 2020 tutti i nuovi edifici saranno “energy-positive”. In agenda: sussidi per la costruzione di edifici passivi di edilizia sociale entro il 2015 Entro il 2013 gli edifici dovranno consumare il 44% in meno (equivalente a case passive) ed entro il 2016 non dovranno usare fonti fossili Entro il 2010 gli edifici dovranno consumare il 60% in meno di energia, entro il 2013 zero energia. Entro il 2020 gli edifici non dovranno utilizzare fonti fossili. Entro il 2020 i nuovi edifici saranno a zero emissioni, entro il 2012 gli edifici di grandi dimensioni saranno a zero emissioni. Entro il 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno consumare il 75% in meno di energia dei livelli stabiliti dal codice per i nuovi edifici; entro il 2015 il 50%, entro il 2010 il 25%. Entro il 2015 gli edifici dovranno utilizzare il 50% in meno di energia, entro il 2010 il 25% in meno, entro il 2020 saranno a zero energia. Entro il 2010 gli edifici dovranno consumare il 30-40% in meno; entro il 2015 saranno introdotti standard per le case passive. Entro il 2020 l’uso totale di energia per il riscaldamento per metro quadro in edifici residenziali e non residenziali dovrà diminuire del 20% ed entro il 2050 del 50% rispetto ai livelli del 1995. 2015 2020 2050
  • 12. Edifici a zero energia: il percorso dell’Italia Dcr. Legge 63/2013 recepimento della Dir. 31/2010 EPB (Art. 5) Il piano d’azione per la promozione e lo sviluppo degli Edifici a Energia Quasi Zero conterrà: • a) l’applicazione della definizione di edifici a energia quasi zero alle diverse tipologie di edifici e indicatori numerici del consumo di energia primaria, espresso in kWh/m² anno; • b) le politiche e le misure finanziarie previste per promuovere gli edifici a energia quasi zero, comprese le informazioni relative alle misure nazionali previste per l’integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici; • c) l’individuazione, in casi specifici e sulla base dell’analisi costi-benefici sul ciclo di vita economico, della non applicabilità di quanto disposto al comma 1; • d) gli obiettivi intermedi di miglioramento della prestazione energetica degli edifici di nuova costruzione entro il 2015, in funzione dell’attuazione del comma 1. Le tempistiche per il rilascio del Piano d’azione sono state fissate per la fine del 2014, data entro cui dovranno essere elaborati e preparati il decreto destinato ad aumentare il numero di Edifici a Energia Quasi Zero
  • 13. Edifici a zero energia: il percorso dell’Italia Dcr. Legge 63/2013 recepimento della Dir. 31/2010 EPB (Art. 5) 2. Al fine di promuovere la realizzazione di servizi energetici e di misure di incremento dell'efficienza energetica degli edifici di proprieta' pubblica, con particolare attenzione agli edifici scolastici e agli ospedali, anche attraverso le ESCO, il ricorso a forme di partenariato tra pubblico e privato, societa' private appositamente costituite o lo strumento del finanziamento tramite terzi, il fondo di garanzia cui all'articolo 22, comma 4, del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, e' utilizzato anche per il sostegno della realizzazione di progetti di miglioramento dell'efficienza energetica nell'edilizia pubblica, ivi inclusa l'attestazione della prestazione energetica dell'intervento successiva a tale realizzazione, entro i limiti delle risorse del fondo stesso. edifici scolastici ospedali
  • 14. Efficienza energetica - Direttiva 27/2012 • La Direttiva si concentra sulla ristrutturazione degli edifici di proprietà pubblica, sul risparmio di energia da parte dei fornitori, sull’avvio di audit energetici e su nuovi strumenti finanziari. • Ecco le misure in sintesi: • il 3% della superficie totale degli edifici pubblici dotati di impianti di riscaldamento o di raffreddamento, va ristrutturato; questo vale per edifici con superficie sopra i 500 mq e dal luglio 2015 sopra i 250 mq. • Le imprese energetiche di pubblica utilità che devono raggiungere un risparmio energetico di almeno 1,5% per anno sul totale dell'energia venduta ai consumatori finali. • Le grandi imprese che saranno obbligate, ogni 4 anni, ad audit energetici svolti in modo indipendente da esperti accreditati. + 3% annuo ristrutturazioni edifici pubblici con criteri EPB audit energetico obbligatorio per le imprese
  • 15. Efficienza energetica: il percorso dell’Italia Lavori in corso per il recepimento della Dir. 27/2012 Ristrutturazione di immobili e ruolo esemplare degli Enti pubblici (Art.4-5) Dal 2014 ristrutturazione degli edifici delle amministrazioni centrali con superfici superiori a 500 mq (250 mq dal 2015) che non soddisfano requisiti minimi di prestazione energetica (direttiva 31/2010), nella misura del 3% della superficie totale ogni anno. Opzione: è possibile adottare misure alternative che conducano al medesimo risultato in termini di consumo totale di energia. Acquisti da parte di Enti pubblici (Art. 6) Requisito di alta performance energetica obbligatorio per tutti i beni, i servizi e gli immobili acquistati dalla P.A. (contratti superiori a 130.000 € che ricadano nella direttiva appalti pubblici 2004/18). Dal 2014 Edifici PA>500 mq + 3% annuo ristrutturazioni con criteri EPB Dal 2015 Edifici PA>250 mq Fonte: La Direttiva 2012/27/UE: lo stato dell’arte del recepimento in Italia, Marcello Capra, MISE-Dipartimento per l’Energia. Convegno Kyoto Club, Roma, ottobre 2013.
  • 16. Efficienza energetica: il percorso dell’Italia. Recepimento Dir. 27/2012 Gli interventi sul patrimonio immobiliare della PA Inventario degli edifici della PA comprensivo di superficie coperta e dati energetici pertinenti. Strategia complessiva per la riqualificazione degli edifici pubblici. Raccolta dati sugli edifici PA Contenimento dei costi e dell’efficienza energetica nell’utilizzo degli immobili della PA. Come notificare gli interventi sul patrimonio immobiliare Obbligo a rinnovare il 3% degli uffici governativi che non soddisfano l’EPBD Approccio 1: target come superficie da rinnovare. Approccio 2: stima dell’energia che si può risparmiare, con risparmio equivalente al primo approccio A - 3% ristrutturato EPB B - Risparmio energia equivalente Fonte: La Direttiva 2012/27/UE: lo stato dell’arte del recepimento in Italia, Marcello Capra, MISE-Dipartimento per l’Energia. Convegno Kyoto Club, Roma, ottobre 2013.
  • 17. Riqualificazione energetica: il percorso dell’Italia. Strumenti introdotti Strumenti introdotti Requisiti minimi di prestazione e energetica per nuovo ed esistente Detrazioni fiscali del 55% Certificati bianchi (TEE) Fonte delle Tabelle: Rapporto annuale efficienza energetica ENEA 2013
  • 18. Riqualificazione energetica: il percorso dell’Italia Obiettivi di risparmio energetico Il residenziale ha un margine del 33% da raggiungere Il terziario un margine del 92%! Risparmio conseguito per settori Il residenziale è il settore con più risultati Fonte delle Tabelle: Rapporto annuale efficienza energetica ENEA 2013
  • 19. Riqualificazione energetica: il percorso dell’Italia Fonte: La Direttiva 2012/27/UE: lo stato dell’arte del recepimento in Italia, Marcello Capra, MISE-Dipartimento per l’Energia. Convegno Kyoto Club, Roma, ottobre 2013.
  • 20. Strumenti per la riqualificazione energetica: Strategia energetica nazionale Fonte: Strategia Energetica Nazionale: per un’energia più competitiva e sostenibile. MISE 2013
  • 21. Strumenti per la riqualificazione energetica: Strategia energetica nazionale Fonte: Strategia Energetica Nazionale: per un’energia più competitiva e sostenibile. MISE 2013
  • 22. Strumenti per la riqualificazione energetica: Strategia energetica nazionale • Rafforzare le norme sulle prestazioni energetiche minime, in particolare per quanto riguarda l’edilizia, il settore dei trasporti e nel campo di azione della direttiva Ecodesign; • Rafforzare lo strumento delle detrazioni fiscali per le spese dedicate alla riqualificazione energetica degli edifici; • Introdurre strumenti di incentivazione diretta e indiretta per gli interventi della PA come il cosiddetto ‘Conto Termico’ (attivato con DM 28 dicembre 2012); • Potenziare il regime obbligatorio di efficienza energetico basato sui Titoli di efficienza energetica, che punta anche alla promozione di progetti di efficienza energetica di maggiore dimensione nei settori industriale e dei servizi e alla promozione di interventi di valenza infrastrutturale (ICT, distribuzione idrica, trasporti); • Consolidare il ruolo dei fondi strutturali attraverso i quali sono stati messi in atto programmi di promozione dell’efficienza energetica (POIN) e che costituiscono, in prospettiva, un’opportunità per la riqualificazione del parco immobiliare della PA; • Rafforzamento del Sistema Gestione Energia (Energy manager, ESCO) Fonte: Strategia Energetica Nazionale: per un’energia più competitiva e sostenibile. MISE 2013
  • 23. Strumenti per la riqualificazione energetica: Unione Europea La ricerca e l’innovazione delle tecnologie per l’efficienza sono tornate ad essere centrali nella politica di conseguimento degli obiettivi La Commissione ha insediato un gruppo di esperti per la definizione di un piano di sviluppo e innovazione delle tecnologie nell’ambito del recepimento della direttiva Il lavoro confluirà nella roadmap integrata del SET Plan prevista dalla Comunicazione (2013) 253 sulle tecnologie energetiche innovative e dovrà contribuire all’uso razionale delle risorse dei vari strumenti di incentivo. • Horizon 2020 • Fondi europei di sviluppo regionale • Energia Intelligente per l’Europa • ELENA • Jessica • Jasper • Smart cities and Communities • European Enenrgy Efficiency Found
  • 24. Strumenti per la riqualificazione energetica: Unione Europea Prime Calls a Gennaio 2014 • • • • • • • • Horizon 2020 Fondi europei di sviluppo regionale Energia Intelligente per l’Europa ELENA Jessica Jasper Smart cities and Communities European Enenrgy Efficiency Found
  • 25. Strumenti per la riqualificazione energetica: Unione Europea Il FESR concentrerà le risorse su: efficienza energetica e fonti rinnovabili, innovazione e supporto alle piccole e medie imprese (PMI) – almeno l'80% del sostegno andrà alle regioni più sviluppate e almeno il 50% a quelle meno sviluppate. • • • • • • • • Horizon 2020 Fondi europei di sviluppo regionale Energia Intelligente per l’Europa ELENA Jessica Jasper Smart cities and Communities European Enenrgy Efficiency Found Sono stati stanziati importi minimi per investimenti nel settore dell'efficienza energetica e delle fonti rinnovabili in tutte le regioni. Un sostegno specifico sarà riservato alle città e allo sviluppo urbano. La proposta stanzierà un importo per le misure integrate di sviluppo urbano sostenibile e la costituzione di una piattaforma per lo sviluppo urbano con l'obiettivo di promuovere gli scambi fra le città.
  • 26. Strumenti per la riqualificazione energetica: Unione Europea • • • • • • • • Horizon 2020 Fondi europei di sviluppo regionale Energia Intelligente per l’Europa ELENA Jessica Jasper Smart cities and Communities European Enenrgy Efficiency Found Programma Energia Intelligente per l’Europa (IEE) Sono numerose le opportunità non sfruttate per risparmiare energia e promuovere l’uso di fonti energetiche rinnovabili in Europa, ma le condizioni di mercato non sono sempre favorevoli. L’IEE è uno strumento per finanziare l’azione di miglioramento di queste condizioni e per andare verso un’Europa più intelligente in fatto di energia. Con un finanziamento di 730 milioni di euro disponibili nel periodo 2007-2013, l’IEE consolida gli sforzi europei di raggiungimento degli obiettivi energetici 2020. Il programma prevede bandi annuali e il finanziamento copre fino al 75% dei costi di progetto ammissibili. L’IEE considera gli entilocali come il proprio obiettivo principale. Cofinanzia progetti che contribuiscono al successo delle iniziative del Patto dei Sindaci, in particolare con attività di promozione, favorendo i contatti tra gli enti locali, le regioni e i loro partner locali, e fornendo assistenza tecnica ai firmatari del Patto.
  • 27. Strumenti per la riqualificazione energetica: Unione Europea ELENA (European Local ENergy Assistance) - BEI, Iniziativa per la sostenibilità energetica a livello locale • • • • • • • • Horizon 2020 Fondi europei di sviluppo regionale Energia Intelligente per l’Europa ELENA Jessica Jasper Smart cities and Communities European Enenrgy Efficiency Found Elena facilita lo stanziamento di fondi da investire nella sostenibilità energetica a livello locale. L’accordo tra la Commissione Europea e la BEI prevede il finanziamento di assistenza tecnica per programmi di investimento di grandi dimensioni superiori per valore ai 50 milioni di euro. Fra i temi finanziati troviamo: edilizia pubblica e privata, inclusa l’edilizia sociale e l’illuminazione stradale, al fine di favorire l’efficienza energetica; questa area comprende rinnovamento degli edifici per la riduzione del consumo energetico sia di calore che di elettricità, attraverso l’isolamento termico illuminazione intelligente, integrazione delle fonti di energia rinnovabile nell’ambiente edilizio e nuove reti di riscaldamento e condizionamento.
  • 28. Strumenti per la riqualificazione energetica: Unione Europea • • • • • • • • Horizon 2020 Fondi europei di sviluppo regionale Energia Intelligente per l’Europa ELENA Jessica Jasper Smart cities and Communities European Enenrgy Efficiency Found JESSICA - Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas (Sostegno europeo comune agli investimenti sostenibili nelle aree urbane) - è un’iniziativa sviluppata dalla Commissione europea e dalla Banca europea per gli investimenti, in collaborazione con la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa. Gli Stati membri o le regioni possono scegliere di utilizzare i fondi strutturali per effettuare investimenti rimborsabili in progetti rientranti in un Piano integrato per lo sviluppo urbano sostenibile. Questi investimenti, sotto forma di partecipazione, prestiti e/o garanzie, sono erogati ai progetti tramite i Fondi di sviluppo urbano e, se necessario, i Fondi di partecipazione.
  • 29. Strumenti per la riqualificazione energetica: Unione Europea • • • • • • • • Horizon 2020 Fondi europei di sviluppo regionale Energia Intelligente per l’Europa ELENA Jessica Jasper Smart cities and Communities European Enenrgy Efficiency Found JASPERS - Joint Assistance to Support Projects in European Regions (Assistenza comune per sostenere progetti nelle regioni europee) - fornisce assistenza ai 12 Stati membri dell’Europa centrale e orientale nella preparazione di progetti di rilievo da proporre per ottenere sovvenzioni dai Fondi strutturali e di coesione. Lo scopo è di aumentare la quantità e la qualità dei progetti da inviare per l’approvazione agli uffici della Commissione. L’assistenza di JASPERS, che è fornita gratuitamente, è volta ad accelerare l’assorbimento dei fondi disponibili
  • 30. Strumenti per la riqualificazione energetica: Unione Europea • • • • • • • • Horizon 2020 Fondi europei di sviluppo regionale Energia Intelligente per l’Europa ELENA Jessica Jasper Smart cities and Communities European Enenrgy Efficiency Found Smart Cities and Communities I firmatari del Patto che hanno assunto l’impegno politico di mitigare il cambiamento climatico e che hanno sviluppato un piano di azione olistico a favore dell’energia sostenibile nei loro territori possono inoltre beneficiare della componente tecnologica della politica europea per l’energia. L’iniziativa Smart Cities sosterrà un numero limitato di vasti progetti di regioni e città incentrati sulle tecnologie e caratterizzati da misure pioneristiche per l’uso e la produzione sostenibile di energia e per la mobilità. L’iniziativa farà riferimento ad altre iniziative del Piano strategico per le tecnologie energetiche (SET-Plan), in particolare l’Iniziativa per l’Europa solare e l’iniziativa europea per le reti elettriche, nonché il partenariato pubblico-privato UE per l’edilizia e le auto ecologiche, istituito nell’ambito del Piano europeo di ripresa economica.
  • 31. Strumenti per la riqualificazione energetica: Unione Europea • • • • • • • • Horizon 2020 Fondi europei di sviluppo regionale Energia Intelligente per l’Europa ELENA Jessica Jasper Smart cities and Communities European Enenrgy Efficiency Found Strumento europeo per l’efficienza energetica Nel 2011 è stato lanciato un nuovo Fondo d’investimento europeo per progetti di energia sostenibile. Questo fondo usa i 146 milioni di euro non spesi del Programma europeo di ripresa economica e si integra con il cofinanziamento della Banca europea per gli investimenti per fornire capitale netto, garanzie e prodotti di credito ad autorità pubbliche ed entità che agiscono per loro conto. Il fondo si concentra su investimenti destinati a edilizia, infrastrutture energetiche locali, impianti rinnovabili diffusi e mobilità urbana.
  • 32. Opportunità per le Pubbliche Amministrazioni: la città a zero emissioni • • • • • Città a zero emissioni Patto dei Sindaci Piano energia sostenibile Programma di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare pubblico La figura dell’Esperto in gestione dell’energia
  • 33. Città a zero emissioni
  • 34. Città a zero emissioni
  • 35. Città a zero emissioni
  • 36. Il Patto dei Sindaci Il Patto dei Sindaci (Convenant of Majors) è un’iniziativa lanciata dalla Commissione europea nel 2008 e ha lo scopo di sostenere gli sforzi compiuti dagli enti locali nell’attuazione delle politiche nel campo dell’energia sostenibile. I governi locali, infatti, svolgono un ruolo decisivo nella mitigazione degli effetti conseguenti al cambiamento climatico, soprattutto se si considera che l’80% dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 è associato alle attività urbane. Al fine di tradurre il loro impegno politico in misure e progetti concreti, i firmatari del Patto si impegnano a preparare un Inventario di base delle emissioni e a presentare entro l’anno successivo un Piano d’azione per l’energia sostenibile, in cui sono delineate le azioni principali che essi intendono avviare FASE 1: Firma del Patto dei Sindaci Creazione di adeguate strutture amministrative Sviluppo dell’Inventario di Base delle Emissioni e del PAES FASE 2 : Presentazione del Piano d’azione per l’energia sostenibile Attuazione del Piano d’azione per l’energia sostenibile Monitoraggio dell’avanzamento FASE 3 : Presentazione periodica dei Rapporti di attuazione
  • 37. Il Piano d’Azione per l’energia sostenibile Il Piano d’azione per l’energia sostenibile è un documento chiave per il raggiungimento degli obiettivi del Patto dei Sindaci entro il 2020. Usa i risultati dell’Analisi delle emissioni per identificare campi d’azione ed opportunità perché l’amministrazione pubblica locale riduca le emissioni di CO2. Definisce misure concrete di riduzione all’interno di un programma temporale con responsabilità precise che traduce in azione una strategia di lungo termine. Chi firma il Patto si impegna ad elaborare il SEAP entro l’anno successivo all’adesione. I settori • Ambiente urbanizzato, inclusi edifici di nuova costruzione e ristrutturazioni di grandi dimensioni • Infrastrutture urbane • Fonti di energia rinnovabile decentrate • Politiche per il trasporto pubblico e privato e mobilità urbana • Coinvolgimento dei cittadini e, più in generale, partecipazione della società civile • Comportamenti intelligenti in fatto di energia da parte di cittadini, consumatori e aziende
  • 38. Programma di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare pubblico MENO 1 milione di tep al 2020 33% di consumi di energia ed emissioni legati agli edifici di edilizia pubblica COME Interventi di efficienza energetica su: -11.000 uffici pubblici -30.000 edifici scolastici -70.000 social housing MENO 0,33 milioni di tep al 2020 3% di consumi di energia ed emissioni legati agli edifici di edilizia pubblica COME Interventi di efficienza energetica su: 3% degli edifici di edilizia pubblica Fonte: Rapporto “Green Economy per uscire dalle due crisi”, Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile ed ENEA, 2012
  • 39. Programma di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare pubblico Gli enti pubblici hanno quindi davanti un’importante sfida ma anche un’opportunità per riqualificare il loro patrimonio di edifici e per progettare nuovi edifici a quasi zero energia. A seconda dello stato del patrimonio, il programma propone diversi tipi di trasformazione per arrivare ad edifici a quasi zero energia e anche a edifici che producono energia da fonti rinnovabili. FASI 1. Coinvolgimento dei portatori di interessi_coinvolgere i portatori di interessi che possono partecipare al processo di riqualificazione energetica, attraverso finanziamenti; 2. Studio di fattibilità tecnica-economica_verificare il quadro informativo sulle prestazioni degli edifici e gli stili di vita degli occupanti e le priorità di intervento nell’efficientamento energetico e negli investimenti in rinnovabili degli edifici di proprietà dell’ente; 3. Business plan e ingegneria finanziaria_valutare le opportunità di finanziamento per gli interventi selezionati e il payback degli interventi; 4. Preparare le procedure per le gare d’appalto.
  • 40. 1_Coinvolgimento dei portatori di interessi Avviare un Forum dei portatori di interesse con tre tavoli di lavoro; A. uno avrà lo scopo di trovare finanziatori e strumenti finanziari; B. l’altro coinvolgerà i profili interni all’Ente, avviando un processo di apprendimento nel campo degli strumenti finanziari per l’energia sostenibile e nell’elaborazione di progetti di riqualificazione energetica a quasi zero energia; nell’introduzione nei regolamenti edilizi e di fornitura dell’ente di norme di green procurement e di di efficienza energetica e ambientale. C. il terzo avvierà accordi con Enti in settori specifici ( audit energetici, tecnologie per efficienza energetica, FER, ecc).
  • 41. 2_Studio di fattibilità tecnico-economica 2.1 Diagnosi energetica/metabolismo e impronta ecologica Si procede in questa fase alle analisi sistematiche dell’uso e del consumo di energia dell’oggetto con l’obiettivo di identificare i flussi di energia e i margini di miglioramento dell’efficienza energetica. La diagnosi energetica si sviluppa in tre momenti: la raccolta dati, l’identificazione dei consumi e l’analisi dei consumi attraverso indicatori energetici. • L’identificazione dei consumi persegue due obiettivi: individuare come si possono razionalizzare i consumi e definire una strategia di monitoraggio per perseguire gli scopi di efficientamento. • L’analisi dei consumi ha lo scopo di pervenire ad indicatori energetici significativi che oltre a descrivere il comportamento energetico dell’oggetto di analisi, indirizzano già gli interventi.
  • 42. 2_Studio di fattibilità tecnico-economica Esempi di indici indice Energia totale consumata Costo dell’energia consumata Energia utilizzata per singola fonte Intensità energetica: En. Tot. in ingresso/valore della prod. In un ospedale: Posti letto occupati In una PA: n. pratiche svolte In una scuola: consumo specifico annuo Unità di misura Mwh/a €/anno KWh Kwh/€ Energia/posto letto Uso energia uffici Wh t/m3xGGxanno Esempi di indicatori di impatto Costi di investimento Tipo di investimento 1 2 3 4 5 Emissioni di CO2 evitate (tCO2eq/anno) Risparmio di energia primaria (Mwh/anno) Efficienza energetica involucro Efficienza energetica impianti Stili di vita occupanti Energie rinnovabili Energia rinnovabile prodotta (MWh/anno) Valutazione degli interventi/investimenti negli edifici Tipo di edificio 1 2 3 4 … Numero di edifici Sup. lorda (mq) Consumo corrente medio di energia primaria (kwh/mq/a) Risparmio stimato di energia (%) Emissioni medie di CO2 (tCO2 eq/mq/a) Risparmio di CO2 stimato Misure per energie rinnova bili Misure per efficienza energetica Tempo di payback (anni) Costi totali di investim ento per energia (€/mq) Costi totali di investim ento per energia (€)
  • 43. 2_Studio di fattibilità tecnico-economica 2.2 Definire gli interventi sugli edifici con studi di fattibilità tecnico-economica L’identificazione delle opportunità di miglioramento dell’efficienza energetica si devono basare sui risparmi economici dovuti all’aumento dell’efficienza energetica, sugli investimenti necessari, sul ritorno dell’investimento, su altri benefici non energetici (produzione, manutenzione), sul paragone fra misure alternative per l’aumento dell’efficienza energetica in termini di costi e consumo energetico e sulle interazioni tecniche fra azioni multiple. L’ultima fase è quella di sviluppo dei progetti di riqualificazione energetica degli edifici individuati ed analizzati nelle prime fasi. Il progetto energetico ed architettonico dovrà essere preceduto da una strategia finalizzata a valutare le priorità di intervento e le tecnologie praticabili caso per caso; si dovranno, inoltre, individuare i fondi messi a disposizione dell’Ente.
  • 44. La figura dell’Esperto in gestione dell’energia L’Esperto in Gestione dell’Energia (EGE) ha il compito di migliorare l’efficienza energetica, ridurre il consumo di energia primaria e le emissioni e incrementare la qualità e la quantità di servizi forniti legati all’uso razionale dell’energia. Le competenze dell’EGE sono: - l’integrazione di soluzioni tecniche per l’uso efficiente dell’energia - proposte di riorganizzazione aziendale, strategie di coinvolgimento - responsabile esecuzione diagnosi energetica (REDE) - verifica economico-finanziaria degli interventi - acquisire i Certificati Bianchi (TEE) Fonti: Norma UNI CEI 11339: 2009 - Gestione dell’energia - Esperti Energy Manager. Requisiti generali per la qualificazione e DM. 21.12.200.7. UNI CEI/TR 11428:2011 . La Direttiva 2012/27 sull’efficienza energetica all’Art. 8 commi 1 e 4 obbliga le grandi imprese, ogni 4 anni, a far svolgere audit energetici in modo indipendente da esperti accreditati. Obbligo nomina EM PA>1.000 tep/anno Imprese>10.000 tep/anno 1.000 tep/anno = 1,2 milioni di m3 di gas naturale =4,5 milioni di kWh
  • 45. La figura dell’Esperto in gestione dell’energia Obiettivi pratici Esperto in Gestione dell’Energia • Saper incidere sulle strategie energetiche dell’ente per realizzare progetti di risparmio energetico. • Lavorare insieme ai dirigenti e ai tecnici dell’ente per valutare l’efficienza energetica dei processi, dei prodotti e dei servizi. • Contrattare le migliori condizioni di fornitura dei vettori energetici. • Fornire soluzioni tecniche aggiornate alle più recenti tecnologie di efficienza energetica. • Analizzare e valutare i progetti presentati dalle società fornitrici di servizi energetici (tipo ESCO) • Vagliare le opportunità fornite dagli incentivi nazionali, come i Titoli di Efficienza Energetica e Titoli verdi; dagli incentivi nazionali per l’efficienza energetica e dai finanziamenti comunitari.
  • 46. La figura dell’Esperto in gestione dell’energia
  • 47. I servizi energetici: ESCo «Persona fisica o giuridica che fornisce servizi energetici ovvero altre misure di miglioramento dell'efficienza energetica nelle installazioni o nei locali dell'utente e, ciò facendo, accetta un certo margine di rischio finanziario. Il pagamento dei servizi forniti si basa, totalmente o parzialmente, sul miglioramento dell'efficienza energetica conseguito e sul raggiungimento degli altri criteri di rendimento stabiliti». L’obiettivo primario delle ESCo è quindi quello di promuovere lo sviluppo del mercato dei servizi energetici attraverso una procedura che assicuri un risparmio energetico garantito all’utente finale. La modalità contrattuale più innovativa è l’energy performance contracting (EPC). I contratti EPC possono assumere diverse formulazioni anche se il principio comune su cui si basano è quello di suddividere il risparmio ottenuto tra il fornitore e il cliente, in modo che il primo rientri dell’investimento sostenuto e il secondo possa ottenere da subito un beneficio economico. Fonti: Art. 2 comma 1 lettera i del decreto legislativo n. 115 del 2008, che recepisce la Direttiva 2006/31/CE Energy performamnce contracting
  • 48. La figura dell’Esperto in gestione dell’energia I servizi forniti dall’EGE vengono stabiliti insieme all’ente, in base alla strategia energetica, essi consistono in: 1 Verifica delle politiche energetiche • Analisi del sistema energetico dell’Ente: processi, impianti e tecnologie, politica energetica. • Realizzazione e mantenimento dei Sistemi di gestione energia. • In base alla EN ISO 50001 Sistemi di gestione dell’energia 2 Analisi energetiche • Diagnosi energetiche e impegno di Fonti energetiche rinnovabili (FER) • Analisi dei contratti di fornitura e cessione energia.
  • 49. La figura dell’Esperto in gestione dell’energia 3 Proposte di interventi e valutazione costi benefici • Pianificazione, gestione e controllo dei sistemi energetici e proposta di interventi. • Ottimizzazione della conduzione e manutenzione degli impianti. • Definizione delle specifiche tecniche attinenti gli aspetti energetici dei contratti per la realizzazione e/o la fornitura di beni e servizi. • Coinvolgimento dei soggetti interni ed esterni all’ente. • Analisi tecnico-economica e di fattibilità di interventi e valutazione dei rischi. • Pianificazione finanziaria delle attività con la ricerca di finanziamenti ad hoc. • Gestione del progetto e monitoraggio continuo dei risultati.
  • 50. La figura dell’Esperto in gestione dell’energia Quali vantaggi per l’Ente pubblico e/o l’impresa • benefici ambientali • risparmio economico immediato e verificabile in bolletta • guadagni economici per gli enti, i proprietari e/o i conduttori • guadagno di immagine (Bilancio sociale, Sostenibilità) MENO emissioni, MENO consumo energia MENO costi GUADAGNI dopo il ritorno dell’investimento PIU’ valore sociale
  • 51. Gestire la riqualificazione energetica: quadro normativo, finanziamenti, strategie Grazie a tutti Margherita Rossaro Architetto Energy manager www.giralamente.net