ACQUA AMBIENTE E PAESAGGIO: ETICA O PROFITTO Bergamo (Città Alta) - Sant’Agostino 20/09/2018
Le forme dell’acqua. Ambiente, società, etica, qualità della vita.
2. Se il pianeta e noi stessi vogliamo
sopravvivere, abbiamo bisogno
di una nuova etica, che
ponga l’acqua e la sua tutela al
centro di tutte le politiche e
pratiche.
Maude Barlow
Autrice di Blue Future, Protecting
Water for People and the Planet
Forever
4. Ovvero
•Se il mondo è un “pianeta azzurro”, se la
vita nasce e esiste con l’acqua, se il corpo
umano è (mediamente) per il 65% acqua,
la questione acqua è una questione
centrale e dirimente, da affrontare con un
approccio integrato.
5. NON SOLO FORME FISICHE, acqua allo
stato
• Liquido
• Solido (in varie forme)
• Aeriforme (vapore acqueo)
6.
7. Uno stretto intreccio con e di
altre forme
•Le forme (create dall’azione) dell’acqua
•Le forme (della presenza nelle culture, nelle
civiltà, nelle religioni) dell’acqua
•Le forme (degli usi civili, agricoli,
industriali) dell’acqua
•Le forme (politiche) dell’acqua
8. Imbevuti d’acqua
•Non possiamo insomma pensare non solo
la vita sulla Terra, ma le società umane, la
storia, l’arte, l’economia, il paesaggio, ecc.,
senza l’acqua.
•Si pone allora la prima domanda: «Dove
sta il problema?». Nella quantità o nella
qualità dell’acqua? La domanda, in realtà,
è mal posta.
9. Di quantità?
• Di per sé l’acqua è, o sarebbe, una risorsa
rinnovabile, in quantità (enorme) data,
seppure di tipo anomalo (come l’aria).
• Ma i due aspetti («quantità» e «qualità»)
sono infatti correlati.
• La questione sta piuttosto altrove, specie se
attribuiamo al termine «qualità» non solo un
significato organolettico e di sicurezza
(potabilità o balneabilità secondo i casi), ma
anche sociale, emotivo, spirituale,….
10. Il nodo sta nel suo ciclo
(evaporazione, condensazione, ricaduta)
•Sicché si può conchiudere
che l’acqua vada dai fiumi al
mare e dal mare ai fiumi,
sempre così ragirando e
voltandosi, e che tutto il
mare e i fiumi sia passato per
la bocca del Nilo infinite
volte.
•(Leonardo da Vinci)
11. Un ciclo modificato, come tutti gli altri
cicli, dall’azione antropica.
Una modificazione certo non nuova
• L’acqua “…aveva costruito il suo percorso, attraverso torrenti,
fiumi, fossi, per scendere dalle montagne e colline al mare. Da
duemila anni a questa parte la presenza umana ha
modificato il percorso naturale delle acque con la
costruzione di edifici, con l’estendersi dei campi coltivati, e con il
taglio delle foreste, e poi, più recentemente, con l’ulteriore taglio
di boschi e della vegetazione, con l’ampliarsi delle città, con la
costruzione di strade e ponti, spesso nelle zone che le acque
avevano riservato a se stesse per il loro cammino verso il mare.
• Prima i monaci nel Medioevo, poi nel Rinascimento e nell’età
moderna i governanti illuminati, gli Sforza e i Gonzaga in
Lombardia, i Lorena in Toscana, Cavour in Piemonte, Garibaldi
nel Lazio, hanno proposto e realizzato opere per correggere il
corso dei fiumi, attivato canali scolmatori delle piene nelle
pianure.” (Nebbia)
13. Questi fattori di perturbazione
condizionano sia la quantità di
acqua, sia la sua qualità e
quindi la effettiva quantità
disponibile senza rischi per gli
esseri umani, le coltivazioni, la
biodiversità.
14. Le perturbazioni dirette e
indirette del ciclo dell’acqua
•Ne modificano infatti:
1. Lo stato e localizzazione.
2. La qualità per la vita del pianeta e gli
usi umani (deterioramento a causa di
plastiche, idrocarburi, sostanze
chimiche, reflui organici e inorganici,...).
3. La distribuzione (in senso tecnico –
adduzione - e pro capite – aumento
popolazione).
19. Sarebbe interessante il confronto con altre mappe
In senso orario: mancanza di acqua sicura, non accesso all’acqua, povertà assoluta, spese militari, numero di miliardari
24. Fiumi, laghi, falde acquifere e confini
Riguardano 153 paesi, il 60% dell’acqua dolce, il 40% della popolazione
Fonte:
Sustainable Development Goal 6, Synthesis Report on Water and Sanitation, 2018
25. Soggetta ad appropriazione
diretta o indiretta
ACQUA VIRTUALE («NASCOSTA» IN CIÒ CHE MANGIAMO O NELLE MERCI)
E ACQUA «APPROPRIATA» DA PRIVATI E DA STATI
26. Acqua virtuale: la globalizzazione dell’acqua
(water footprint, collegato ai consumi)
• Vegetali (media mondiale 322 litri per chilo -lattuga 237, mais
1.222) vs. carne bovina (15.415 litri per chilo)
• UE: un consumo personale di 120 lt/g
30. Un’altra domanda
Acqua: bisogno o diritto?
LA DOMANDA, IN FONDO, È RETORICA. SI TRATTA DI UN
BISOGNO FONDAMENTALE E
UN DIRITTO UNIVERSALE
COMPROMESSO DA MOLTE INGIUSTIZIE
33. Una questione anche di genereFonte:SustainableDevelopmentGoal6,SynthesisReportonWaterandSanitation,2018
Percentualepergeneredipersonechehannolaresponsabilitàprimariadiprendere
l’acquanellezonerurali
34. Campi di applicazione di
una «etica dell’acqua»
(«ETICA»= UN INSIEME COERENZE DI VALORI)
35. Nei consumi personali e
negli stili di vita
• Facendo attenzione alla propria «impronta ecologica»
nella dieta e nei comportamenti:
Educazione ambientale (NB. non solo
dei singoli, non solo dei giovani)
39. Etica nella comunicazione
• …non bisogna più ritenere
l’acqua una merce da
sfruttare, spesso a danno
di altri e dell’ambiente,
bensì una risorsa
condivisa da utilizzare a
beneficio di tutti.
• [occorre] fare
comunicazione
ambientale che generi
cultura dell’ambiente
nella società.
• Andrea Cirelli, Co-direttore
master in Comunicazione
ambientale, Università di
Ferrara, Ecoscienza 6/2016
40. Attenzione nei processi produttivi
• Sicuro ed efficiente riuso dell’acqua, attraverso linee guida
sull’integrazione del riuso dell’acqua nella pianificazione e
gestione delle acque (minor impatto ambientale e costi
inferiori rispetto ad alternative fonti di approvvigionamento
idrico, quali ad esempio la desalinizzazione dell’acqua o il
suo trasferimento):
•Economia circolare
41. Responsabilità delle imprese (e non solo)
Se l’acqua rappresenta un diritto
fondamentale dell’uomo e la negazione
dell’accesso a tale risorsa una violazione
della dignità umana, a chi tocca
occuparsi di garantire l’efficienza e
l’efficacia di sistemi di produzione,
consumo e gestione dell’acqua sostenibili,
capaci di ridurre la impronta idrica
dell’uomo e favorire una più equa
distribuzione di tale risorsa? Senza dubbio
a tutti gli attori della società
(Istituzioni, imprese, organizzazioni no
profit, società civile) che sono chiamati a
un’azione congiunta e multiattoriale lungo
tutto la filiera…
Silvio De Girolamo Chief Audit Executive & CSR
Officer Autogrill
42. Impegno delle professioni
• Le generazioni presenti hanno la
responsabilità di promuovere sul
piano culturale, mediatico e
legislativo la minimizzazione
dell’impatto ambientale ed
energetico del completo ciclo di vita
di opere, beni, processi e servizi, a
partire dal momento
progettuale.
• CNI, Carta eco-etica, 2014
43. Con un lavoro interdisciplinare e lungo
tutte le filiere («etica della tecnica»)
• Adduzione, edilizia, manifattura, agricoltura, energia,
trasporti, turismo,…
• «…i consumi di acqua si potrebbero diminuire con una
adeguata riprogettazione delle lavatrici, dei rubinetti, dei
macchinari industriali, dei gabinetti, in modo da ottenere lo
stesso effetto e servizio con meno acqua.» (Nebbia)
44. Impegno della società civile
• L’acqua «fonte di vita», è un bene
comune che appartiene a tutti gli
esseri umani e ad ogni specie vivente
della Terra.
• Il diritto all’acqua e ai servizi
igienico-sanitari è un diritto umano,
universale, inalienabile,
imprescrittibile.
• Contratto mondiale dell’acqua
45. Impegno dei credenti • Cristianesimo, Islam, Buddismo,
Induismo, Ebraismo riconoscono
la sacralità dell’acqua.
• «… desidero richiamare
l’attenzione sulla questione dell’
acqua , elemento tanto semplice
e prezioso, a cui purtroppo poter
accedere è per molti difficile se
non impossibile.»
• Papa Francesco,
• 1 settembre 2018
• MESSAGGIO DI SUA
SANTITÀ PAPA
FRANCESCO PER LA
CELEBRAZIONE DELLA
GIORNATA MONDIALE DI
PREGHIERA PER LA CURA
DEL CREATO