An urban regeneration process - from call to action: the case of historic centre of molfetta, Apulia Region, Italy
Presented during the VIVA EAST Thematic Seminar on "Methodology for Urban Planning and Design of minor Historic Centres Territorial Cultural Systems, Bari, Italy, Oct. 2012
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Molfetta: the urban regeneration process
1. An urban regeneration process from the call
to the action:
The case of historic
centre of Molfetta.
Apulia Region - ITALY.
Thematic Seminar, Bari
October 2012
Gianni Manco. gianni.manco@u-space.it
2. MOLFETTA
È una città di circa 70mila abitanti
ubicata sulla costa adriatica a nord di
Bari, nella regione Puglia. Dopo quella
di Mazara del Vallo in Sicilia è la flotta
di pescherecci più importante d’ Italia.
3. IL CONTESTO
L’ Amministrazione Comunale di Molfetta, che
aveva già avviato sin dagli anni ’90 strategie
politiche finalizzate al recupero delle aree più
disagiate, nel 2003 ha aderito al Bando
Ministeriale
“Contratto di Quartiere II”
con l’obiettivo di incrementare, con la
partecipazione di investimenti privati, la
dotazione di infrastrutture dei quartieri
degradati del suo Centro Storico.
4. Ma cosa è
il “Contratto di Quartiere”?
è un
Programma Complesso
di Riqualificazione Urbana
5. Cosa sono e cosa si propongono i
“Programmi Complessi”?
Sono strumenti innovativi
volti a promuovere e finanziare interventi
di recupero, riqualificazione e valorizzazione delle città
in termini ambientali, sociali ed economici,
attraverso modalità consensuali e concertative
tra amministratori pubblici e operatori privati.
6. Si può dire che i Programmi Complessi
Nascono nel 1992 con la Legge n.179.
Questa legge, conosciuta anche come “Legge Ferrarini-
Botta”, introducendo i Programmi Integrati di Intervento, delinea
i principi fondamentali di un nuovo modello di politiche urbane,
caratterizzato da finalità di integrazione tra gli interventi e
dall'obiettivo di far partecipare gli attori privati ai costi delle opere
pubbliche.
7. i Programmi Complessi
I caratteri comuni e tipici dei diversi programmi complessi
sono:
• l’ integrazione di risorse pubbliche e private
• la pluralità di funzioni e di soggetti
• le forme concertative e/o di partenariato
• la snellezza o agevolazioni amministrative per la definizione dell’iter
procedurale
• l’ accesso ai fondi pubblici non automatico ma a seguito
dell’espletamento di procedure concorsuali o di selezione sulla base di
avvisi pubblici
8. I Programmi Complessi “di I Programmi Complessi “di seconda
prima generazione” generazione” avviati nella seconda metà
(Programmi integrati di degli anni '90
intervento. Programmi di (Contratti di quartiere,Programmi di
recupero urbano e Programmi riqualificazione urbana e di sviluppo
di riqualificazione urbana) si sostenibile del territorio e Urban)
sviluppano già sui principi pongono invece un maggior accento
dell'integrazione e del sulla necessità di promuovere un
partenariato, ma prevedono processo virtuoso di
principalmente interventi di rigenerazione urbana, intesa come
riqualificazione fisica dei politica che sviluppa un insieme
quartieri degradati integrato di azioni di carattere fisico,
economico e sociale, con una attenzione
particolare sull' inclusione sociale.
9. Nei Contratti di Quartiere e Urban il tema della
partecipazione e del partenariato prevede forme di
partecipazione degli abitanti anche nella fase di
definizione degli obiettivi
L'idea è infatti che gli abitanti conoscano meglio di
chiunque altro le problematiche del contesto in cui
vivono e che essi possano apportare opinioni utili alla
formulazione dei piani e dei programmi di intervento.
10. La chiave per il successo degli interventi in campo urbano viene quindi
identificata nella
mobilitazione delle risorse non solo economiche,
ma anche, e soprattutto,
conoscitive, progettuali e di consenso
dove gli stakeholders e i privati cittadini vengono coinvolti nel processo di
policy - making, partecipando in alcuni casi al momento decisionale vero e
proprio.
11. I “Contratti di Quartiere“
sono quindi
Programmi di Rigenerazione
Urbana
a livello di quartiere o d'area promossi dai
Comuni in quartieri segnati da diffuso
degrado delle costruzioni e dell’ambiente
urbano e da carenze di servizi in un
contesto di scarsa coesione sociale e di
marcato disagio abitativo e prevedono il
coinvolgimento diretto degli abitanti del
quartiere nell’elaborazione dei progetti
12. I Contratti di Quartiere II (CdQ II) sono stati introdotti dal Decreto
30/12/ 2002 del Ministero delle Infrastrutture che ha emesso un
bando per finanziamenti, per programmi di riqualificazione di
insediamenti di edilizia residenziale pubblica.
Per lo sviluppo de Contratto di Quartiere e' fondamentale la partecipazione
della comunita’ locale, abitanti, associazioni, operatori economici per
definire gli obiettivi da perseguire, l'attuazione e il monitoraggio dei
risultati, per la realizzazione di interventi condivisi.
L’approccio partecipativo implica il coinvolgimento attivo dei beneficiari
potenziali nelle diverse fasi di un piano, fin dalla sua ideazione, con un
approccio definito anche come bottom-up (dal basso verso l'alto).
13. Il Contratto di Quartiere di Molfetta
E’ il “Centro Antico” uno dei due
quartieri oggetto del
CdQ II di Molfetta,
è quello che ha la storiografia
più importante della città
con contenuti di elevato
valore storico ed architettonico.
All’interno di esso,
si possono ancora leggere
le varie stratificazioni storiche,
succedutesi nel corso dei
secoli, che hanno influenzato
le opere architettoniche locali e l’assetto
definitivo della città.
14. Il Centro Antico è una piccola penisola che si affaccia sul mare per tre
lati del suo perimetro; il suo tessuto urbano ha avuto diverse fasi di
sviluppo: il primo nucleo storico risale all’epoca medioevale e da
questo periodo fino alla seconda metà dell’Ottocento, si sono
succeduti processi di aggregazioni edilizie verticali e orizzontali.
15. Molte parti della
zona storica
presentavano gravi
emergenze sociali,
economiche ed
architettoniche, con
chiese, palazzi
monumentali,
piazze, giardini ecc.
in gran parte
degradate e urgente
necessità di
interventi di
riqualificazione
urbana.
16. Nel XX secolo nasce
una domanda forte di
“modernità” e con essa
la richiesta di
miglioramento degli
standards edilizi;
anche queste
esigenze portano alla
crescita espansiva al
di fuori del Centro
Antico e la
conseguente
occupazione sempre
più estesa di aree
periferiche.
17. Che ha comportato:
• il progressivo abbandono del Centro
Antico da parte delle classi sociale
più abbienti alla ricerca di alloggi di
livello medio-alto e la conseguente
occupazione da parte delle classi
popolari a reddito medio-basso del
patrimonio edilizio più vetusto resosi
disponibile, ed a buon mercato
• il progressivo degrado di quel
patrimonio causato dalla mancata o
rara esecuzione delle opere di
manutenzione, da parte della
popolazione residente, che non era
economicamente in grado di farvi
fronte.
18. Percorso progettuale del CdQ II
e temi sviluppati
La prima fase di approccio con la città di ricognizione del
territorio comunale
• ha portato alla individuazione degli ambiti potenziali di
intervento del Contratto di Quartiere II
• per giungere alla definizione del quadro conoscitivo e dei
livelli di trasformabilità,
• per poi concretizzarsi in una Delibera di Giunta Comunale
con la quale il Comune ha identificato l’ambito del Contratto
di Quartiere II puntualizzando le aree di intervento.
19. Gli obiettivi del progetto
L’analisi dell’area ha messo in evidenza le criticità sulle quali il
Contratto di Quartiere è intervenuto, attraverso l’individuazione di
obiettivi e strategie d’attuazione che hanno portano ad un
processo integrato e coordinato d’azioni in grado di rispondere
alle esigenze del quartiere, in uno scenario aperto in cui si sono
innescate relazioni interne ed esterne ai confini dell’area di
intervento, capaci di inserire ed attrarre nuove funzioni ed attività.
20. Le finalità e gli obiettivi del programma sono stati attuati attraverso
la definizione di quattro specifiche tipologie progettuali di sostegno
accompagnate da azioni d’intervento, coordinate ed integrate, di
iniziativa pubblica e privata:
Il progetto di qualificazione urbana
Il progetto di recupero edilizio
Il progetto dei servizi, funzioni ed attività
Il progetto sociale
21. La combinazione e l’integrazione di queste quattro tipologie di
intervento ha definito i caratteri del progetto di Contratto di
Quartiere di Molfetta.
Esso si è posto come obiettivo complessivo quello di attribuire al
contesto urbano, allora caratterizzato da connotazioni tipiche di
ambiti storici degradati, una dimensione di “città” basata sulla
qualità urbana del vivere e dell’abitare, sull’intensità e
l’integrazione delle relazioni, sulla dotazione di servizi e
attrezzature di uso pubblico
22. Il progetto ha individuato numerose azioni d’intervento,
coordinate ed integrate, che per la loro specificità e capacità di
inserirsi nei punti di maggiore criticità hanno permesso di
invertire il processo perdurante di degrado e stagnazione
economica e sta innescando un meccanismo di trasformazioni in
grado di attrarre abitanti, attività, servizi e capitali nonché
consentendo la riqualificazione e l’integrazione all’interno del
quartiere e nel suo rapporto relazionale.
24. La metodologia adottata per la partecipazione è stata
quella di colmare i vari percorsi di coinvolgimento dei
vari soggetti e dei cittadini a partire da una prima fase
riguardante essenzialmente:
• l’analisi delle emergenze in termini di fabbisogni e
criticità, particolarmente riferiti agli aspetti sociali;
• la verifica delle partecipazioni all’Agenda 21.
25. Il percorso partecipativo, quindi, ha
visto il coinvolgimento di diversi
soggetti (Agenda 21, Associazioni
pubbliche, Comitato di quartiere
Centro Antico, cooperative
edilizie, proprietari privati) che hanno
dato il proprio contributo alla
organizzazione degli
incontri, mettendo a disposizione
spazi e diffondendo i contenuti della
proposta.
26. 09/03/2004, nella Sala di
Giunta del palazzo di città
Incontro con gli operatori
economici (Imprese,
Cooperative edilizie)
28. 15/03/04
Incontro con “Comitato di quartiere Centro Antico”,
“Proprietari privati quartiere Catacombe”, “Cooperative
edilizie”, “Agenda 21”, “Città sane” e altri.
29. I risultati della partecipazione
Le osservazioni derivanti da tutte le fasi partecipative si sono concentrate in alcuni temi
che il Contratto di Quartiere II ha elaborato con la consapevolezza di calibrare le
argomentazioni nella scelta delle proposte progettuali:
• Spazi verdi e circolazione pedonale;
• Parcheggi di attestamento al centro;
• Relazioni sociali e luoghi di aggregazione;
• Servizi in generale;
• Ambiente (degrado, funzionalità delle strade e delle
infrastrutture a rete, impianti di illuminazione, ecc.)
• Risparmio energetico
• Riqualificazione del waterfront
• Tutela dei valori storici e ambientali.
30. In particolare, i bambini
della scuola elementare
hanno partecipato
compilando un
questionario e
realizzando dei disegni
di “vision”;
la preminente istanza
dei bambini e la
richiesta di più spazi a
verde e per il gioco, una
“nuova scuola”, da
collocarsi in un edificio
più idoneo.
31.
32.
33. Gli interventi
Il progetto ha individuato numerose azioni
d’intervento, coordinate ed integrate, che per la loro
specificità e capacità di inserirsi nei punti di maggiore
criticità possono permettere di invertire il processo di
degrado e stagnazione economica che perdura ormai da
anni:
34.
35.
36. Il progetto del Waterfront
Foto aerea del Centro Antico e area di progetto
37. Il progetto del Waterfront - Vista dal porto
Render di progetto Stato attuale
38. Il progetto del Waterfront
Render di progetto - Vista verso sud Stato attuale
39. Il progetto del Waterfront
Render di progetto - Vista da nord verso sud Stato attuale
46. I risultati
Il Contratto di Quartiere II di Molfetta è
stato tra i 19 contratti della Regione
Puglia finanziati dal Ministero.
A fronte del finanziamento del Ministero
di circa5 milioni di euro
il Contratto ha funzionato da volano
economico generando ulteriori risorse Grazie per l’attenzione.
pubbliche e private per altri 8 milioni di
euro.