Per accedere alla registrazione del seminario vai a questo link: http://goo.gl/4YBrqB
I webinar del Progetto Valutazione delle Performance (http://goo.gl/8cRWaU) sono una occasione di formazione per chiunque sia interessato al performance management nella PA.
I seminari on line sono dedicati anzitutto ai Comuni delle Regioni Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia).
Organizzati dal Dipartimento della funzione pubblica,con la collaborazione di FormezPa, i webinar integrano il percorso di affiancamento delle amministrazioni che hanno aderito al Progetto e sono rivolti, in particolar modo, agli attori principali del Ciclo di gestione della performance nei Comuni, ovvero ai direttori generali, segretari generali, dirigenti, funzionari apicali e ai componenti degli Organismi indipendenti di valutazione (Oiv).
Webinar: Comunicazione e trasparenza nella relazione della performance
Webinar: l’integrazione fra programmazione economico finanziaria e ciclo di gestione della performance
1. L’integrazione fra programmazione
economico finanziaria e ciclo di gestione
delle performance
Direzione Generale per le Politiche
Attive e Passive del Lavoro
Progetto Valutazione delle Performance
17 Aprile 2013
h. 14.30 – 16.00
2. AGENDA DEI LAVORI
14.20 - Accoglienza partecipanti
14.30 - Introduzione al tema, Laura Massoli Dipartimento funzione pubblica
14.35 - L'integrazione del ciclo di gestione della performance e del ciclo di programmazione
finanziaria. Condizioni di efficacia nella prospettiva della riforma del bilancio per gli enti locali.
Davide Galli
15:00 - Processi di integrazione nell'esperienza del Comune di Bergamo, Elena Pasini
15:15 - Rilevazione e monitoraggio dei costi nell'esperienza dell'Unione Bassa Romagna,
Alberto Scheda
15:30 - Il controllo di gestione nell'esperienza del Comune di Porto Torres, Barbara Carboni
15:45 - Conclusioni a cura di Davide Galli
15.50 - Chiusura dei lavori, Delia Zingarelli FormezPA
Moderatore: Mirko Tedde, Staff comunicazione
Progetto Valutazione delle Performance
3. L’integrazione fra Programmazione
Economico Finanziaria e Ciclo di Gestione
della Performance
Davide Galli
Università Cattolica del Sacro Cuore
Direzione Generale per le Politiche
Attive e Passive del Lavoro
Progetto Valutazione delle Performance
4. Un quadro normativo in evoluzione
Legge 42/2009 sul federalismo fiscale (delega)
Legge 196/2009 di contabilità e finanza pubblica
D.Lgs. 118/2011 in materia di armonizzazione dei sistemi
contabili e degli schemi di bilancio di regioni, enti locali e
loro organismi
Titolo I – sperimentazione + applicazione dal 2014
2
5. Principi e criteri
Principio 1: armonizzazione dei bilanci pubblici
Principio 2: coordinamento della finanza pubblica
Criterio 1: adozione di regole contabili uniformi e di un comune
piano dei conti integrato
Criterio 2: adozione di comuni schemi di bilancio articolati in
“missioni” e “programmi”
Criterio 3: adozione di un bilancio consolidato con le proprie
aziende, società e altri organismi controllati
Criterio 4: introduzione di schemi di contabilità economico
patrimoniale solo “a fini conoscitivi”
Criterio 5: definizione di un sistema di indicatori di risultato
semplici, misurabili e riferiti ai programmi di bilancio, costruiti
secondo criteri e metodologie comuni ai diversi enti territoriali
3
6. Alcune novità rilevanti
Definizione di alcuni principi contabili generali
Definizione del sistema di bilancio come strumento essenziale
del processo di programmazione, gestione e rendicontazione
Introduzione di un rendiconto semplificato per il cittadino, da
redigere sulla base di apposito schema-tipo volto ad evidenziare,
fra l’altro, lo scostamento fra costi standard e costi effettivi
Introduzione della transazione elementare come operazione
generata da ogni atto gestionale e sottoposta a sistema di
codificazione
Introduzione di un piano degli indicatori e dei risultati attesi del
bilancio
4
7. Gli elementi di criticità
Gli obiettivi dell’armonizzazione e l’utilità per gli enti locali
(monitoraggio e benchmarking?)
5
Struttura di bilancio e struttura dei
documenti di programmazione (RP,
Piano – PEG)
Collegamento tra sistemi contabili e
modelli organizzativi dell’ente e
principio di autonomia organizzativa
Ruolo del bilancio come strumento
di governo e approvazione entro il 31
dicembre
Coerenza dei documenti
Coerenza dei contenuti
Coerenza dei processi
8. Ciclo di programmazione economico finanziaria e
ciclo della performance
Gli assi dell’integrazione:
6
la struttura delle responsabilità: l’uso delle
risorse entro i limiti autorizzati dal bilancio è un
alibi e la decisione sul livello di risorse è spesso
una variabile esogena
la struttura delle informazioni: sistema di
misurazione della performance organizzativa e
individuale deve individuare non solo ambiti ma
anche chi è responsabile della rilevazione
il processo: la redazione del bilancio non può
essere esogena alla gestione e il pareggio non può
essere frutto di un calcolo finanziario me basarsi
su esplicite scelte in merito alla priorità dei
diversi programmi svolti dall’amministrazione
Supportare la
gestione
Integrarsi al
sistema di
misurazione
Supportare la
definizione delle
priorità
9. Coerenza dei contenuti
Collegamento tra sistemi contabili e modelli organizzativi
dell’ente e principio di autonomia organizzativa
7
Ciclo EF
Totalità
Risorse
Finanziarie
Autorizzate
Ex ante
Piano dei conti
Ciclo PEF
Parzialità
Obiettivi
Gestionali
Assegnati
In itinere
Struttura organizzativa
Budget
Risorse Obiettivi Strategici
Operativi
Centri di
responsabilità
Indicatori Indicatori Indicatori
Attività
Indicatori
10. Coerenza dei documenti
Struttura di bilancio e struttura dei documenti di
programmazione (RPP, Piano – PEG)
8
Bilancio
Risorse
RPP
Articolazione programmi in modo
coerente alla struttura org.va
Traduzione delle Linee di mandato in
priorità strategiche in merito alla
destinazione delle risorse
Piano - PEG
Assegnazione risorse
alla struttura
Assegnazione
obiettivi alla struttura
Piano - PEG
Obiettivi
Attività
Indicatori
Gen Dec
n.b. le risorse non vengono
assorbite dagli obiettivi
11. Coerenza dei processi
Ruolo del bilancio come strumento di governo e approvazione
entro il 31 dicembre
9
Scelta gestionale
Incremento/decremento attività
Livello di qualità
Forma di gestione
Il problema non si pone solo ad inizio e fine esercizio ma
sempre durante tutta la gestione in termine di coerenza del
processo
Conseguenza di bilancio nell’esercizio
e nel lungo periodo
Decisioni di bilancio
Incremento/decremento risorse
Equilibri finanziari
Dimensione pluriennale
Conseguenza gestionale temporanea
e permanente
12. Esperienze in corso
Comune di Bergamo
10
Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Comune di Porto Torres
13. Condizioni per un efficace attività di
controllo degli equilibri economico finanziari
Integrazione degli strumenti di reportistica interni
11
Integrazione degli strumenti di rendicontazione esterni
Individuazione e sviluppo di strumenti informatici per la
gestione
Coerenza tra piano dei conti, struttura organizzativa e albero
della performance (controlli di coerenza)
Definizione di linee guida per la redazione del bilancio a
partire dai risultati della gestione dell’anno precedente
Diffusione all’interno dell’amministrazione la responsabilità
relativa all’integrazione dei due cicli
Sviluppo dei documenti nell’ottica di dare evidenza
all’impatto dei processi decisionali economici e gestionali
14. Direzione Generale per le Politiche
Attive e Passive del Lavoro
1
Integrazione ciclo economico finanziario e
PEG- Piano della Performance
Elena Pasini, Comune di Bergamo
Progetto Valutazione delle Performance
15. Direzione Generale per le Politiche
Attive e Passive del Lavoro
2
Programmazione direzionale
Regolamento
sui controlli
interni
Regolamento di
Organizzazione
Regolamento
società
partecipate
Regolamento
di Contabilità
Statuto
PROCESSI:
• Programmare
• Gestire
• Controllare
• Rendere conto
STRUMENTI:
• Linee di mandato
• Relazione previsionale e Programmatica
• PEG - Piano della performance
• Rendiconto
• Referto
• Relazione di fine mandato
ATTORI:
• Direttore Generale
• Responsabile Finanziario
• Dirigenti
Programmazione strategica
Programmazione operativa
16. Direzione Generale per le Politiche
Attive e Passive del Lavoro
3
La scheda degli INDIRIZZI PROGRAMMATICI consente l’inserimento degli indirizzi da elaborare in collaborazione
con l’Assessore di riferimento, prendendo a base la Relazione di mandato e considerando lo stato di attuazione dei
programmi.
Si tratta delle linee generali di sviluppo dell’attività che troveranno nella successiva definizione degli obiettivi la loro
traduzione gestionale e operativa.
Indirizzi Programmatici
18. Direzione Generale per le Politiche
Attive e Passive del Lavoro
5
Gestione Obiettivo
La scheda “obiettivo” si presenta con un “Numero” che viene assegnato in
automatico dal programma e un “Anno” di competenza.
L'obiettivo, una volta inserito, va compilato in ogni sua parte:
- un importo da assegnare per l’anno di previsione;
- una descrizione sintetica dell’obiettivo da raggiungere;
- una motivazione in cui vanno obbligatoriamente inserite le seguenti informazioni:
1) Finalità della proposta. Consente il raccordo logico con gli indirizzi
programmatici, definiti nella parte precedente, e serve ad evidenziare che
l’obiettivo attua nel breve periodo linee strategiche di medio/lungo periodo.
2) Criteri di valutazione dei risultati che si intendono conseguire; si deve spiegare
se l’obiettivo è valutabile sotto il profilo:
a) dell’efficienza/economicità, perché ad esempio consente risparmi o migliora il
margine di contribuzione del servizio (uscite – entrate specifiche);
b) oppure della produttività, perché ad esempio consente di migliorare il rapporto
tra output prodotto e personale impiegato per produrlo;
c) oppure sotto il profilo della qualità, perché ad esempio migliora il servizio
all’utenza interna o esterna.
E’ importante chiarire i criteri prevalenti di valutazione dei risultati, perché ne
discende la successiva scelta degli indicatori più appropriati a misurare i suddetti
risultati.
3) Impatto sui costi con riferimento non solo all’anno di previsione, ma anche agli
esercizi futuri (se è previsto, ad esempio, l’avvio di un servizio a metà anno si deve
chiarire che la relativa spesa raddoppia negli anni successivi, viceversa in caso di
cessazioni di servizi…) e/o con riferimento all’esercizio precedente (se è previsto,
ad esempio, un incremento della spesa per un servizio continuativo si deve chiarirne
il motivo).
4) Giustificazione del ricorso ad eventuali prestazioni professionali esterne. Si
rimanda alle circolari interne sull’argomento, sia per darne una motivazione sotto il
profilo giuridico che una quantificazione sotto il profilo finanziario.
Nel caso si riproponga un obiettivo, la cui attività presenta un carattere ripetitivo
si consiglia di rivederne criticamente le motivazioni e aggiornarle.
19. Direzione Generale per le Politiche
Attive e Passive del Lavoro
6
Fasi e Attività
Ciascun obiettivo può essere configurato per fasi logiche o temporali attraverso la scheda di INSERIMENTO FASI/ATTIVITA’.
Questa informazione costituisce la premessa necessaria alla valutazione in corso d’anno dello stato di avanzamento delle previsioni
qui formulate. Le fasi devono essere definite da una sequenza numerata , da una sintetica descrizione e dalla durata prevista,
espressa in termini di data di inizio e data di fine. A ciascuna fase deve inoltre essere associato il personale impegnato al
raggiungimento della stessa.
20. Direzione Generale per le Politiche
Attive e Passive del Lavoro
7
Indicatori
Per individuare uno o più indicatori “rilevanti”, all’interno del proprio Archivio Indicatori, il Responsabile di Direzione,
sulla base di tutte le informazioni relative all’attività da svolgere, ricerca quegli indicatori significativi a spiegare il
positivo raggiungimento dell’obiettivo.
Il programma contiene indicatori semplici o composti già elaborati in precedenti esercizi. Sta all’utente reperire da
questo archivio indicatori utili ovvero inserirne di nuovi.
Riportare indicatori già usati in passato, a parità di attività obiettivi, consente analisi di trend estremamente utili
alla valutazione.
(1) Dalla maschera Gestione Obiettivo
selezione indicatori .
(2) Si apre una tabella dove è possibile
visualizzare e modificare gli indicatori inseriti
o eventualmente aggiungerne di nuovi.
21. Direzione Generale per le Politiche
Attive e Passive del Lavoro
8
Gestione Capitoli
Dalla maschera principale è
possibile inserire le previsioni di
entrata – se assegnate in relazione
ai servizi gestiti - e di spesa per
Capitolo.
Per ogni capitolo di spesa è
specificato oltre alla descrizione il
Titolo, la Funzione, il Servizio e
l’intervento. Questo permette il
necessario raccordo contabile con
il Bilancio di Previsione.
Per ogni capitolo di entrata è
specificato l’Intervento la
Categoria e la Risorsa e c‘è la
possibilità di inserire la specifica
causale con riferimento alla
provenienza dell’entrata.
22. Direzione Generale per le Politiche
Attive e Passive del Lavoro
9
Risorse Strumentali…..
23. Direzione Generale per le Politiche
Attive e Passive del Lavoro
10
Reporting
Il reporting è uno strumento di controllo direzionale che consente di consultare giornalmente:
1 – Piano Esecutivo di Gestione approvato (PEG)
2 - Stati d’avanzamento: dati contabili (Entrate – Uscite)
3 - Stati d’avanzamento: dati extra – contabili (relazioni e indicatori)
Alla consultazione si accede tramite la visualizzazione di pagine WEB dal sito INTRANET http://orione/LAMAPEGWeb
24. Direzione Generale per le Politiche
Attive e Passive del Lavoro
11
Esempio di VISUALIZZAZIONE degli obiettivi
Per ottenere la visualizzazione per Area/Direzione degli obiettivi, occorre selezionare nell’ultima colonna in rosso
della schermata i seguenti riquadri :
1) “dati finanziari. – Uscite”
2) “obiettivi”
1
2
25. Direzione Generale per le Politiche
Attive e Passive del Lavoro
12
STATI D’AVANZAMENTO: DATI CONTABILI
ENTRATE
USCITE
Le uscite sono ulteriormente aggregabili per Capitoli, Obiettivi, Componenti di spesa;
in aggiunta viene fornito il dettaglio delle prenotazioni
26. Direzione Generale per le Politiche
Attive e Passive del Lavoro
13
STATI D’AVANZAMENTO: DATI EXTRA CONTABILI
Consentono di integrare il reporting contabile con relazioni di tipo qualitativo e
indicatori di natura extra contabile.
27. Dal ciclo della Performance alla
definizione dei costi unitari
Alberto Scheda
Dirigente servizio Controllo di Gestione e controllo
strategico
Progetto Valutazione delle Performance
Direzione Generale per le Politiche
Attiv e e Passiv e del L av oro
28. LL’’Unione dei Comuni dellaUnione dei Comuni della
Bassa RomagnaBassa Romagna
9 Comuni - 115.184 abitanti - 479,55 kmq
29. Il Piano della performanceIl Piano della performance
•È un atto che collega outcome, obiettivi operativi,
azioni ed impiego delle risorse
•Traduce il Piano strategico in frames della RPP,
incorpora il PEG e PDO (nuovo art. 169 Tuel modif
DL 174/12)
•Enfasi sulla trasparenza, semplificazione e
comunicazione come leve per il conseguimento dei
risultati
•È lo strumento per verificare l’allineamento delle
politiche, regolamenti interni, dei programmi e dei
piani operativi rispetto alle esigenze manifestate dai
cittadini
31. La complessitLa complessitàà
Progetto ”Valutazione delle Performance”
• Coniugare la misurazione delle performance con
la misurazione di costi per linee di attività e costi
unitari
• Uniformare le diverse modalità di imputazione
delle spese
• Definire i flussi di entrata e spesa tra enti e
Unione per i servizi conferiti eliminando gli
sdoppiamenti
• Definire il costo storico e consolidato di servizi
che sono passati all’Unione
• Tener conto della presenza di costi residuali nelle
unità territoriali
32. Un sistema contabile unicoUn sistema contabile unico
• Unificato il sistema informativo contabile
• Stessa codifica dei capitoli
• Stesso livello di analiticità
• Stessa modalità di impegno liquidazione
etc..
• Stessa struttura dei programmi progetti
in tutti gli enti
• Leggibilità orizzontale della spesa di ogni
servizio dei vari enti
33. La contabilitLa contabilitàà integrata fra i nove comuniintegrata fra i nove comuni
consente confronto storico e leggibilitconsente confronto storico e leggibilitàà delladella
spesa sui progetti per ogni singole entespesa sui progetti per ogni singole ente
dell'Unionedell'Unione
1004/7 MENSA ANZIANI
0102/6 AREA AMM.VA S.A.P.
1001/1 ASILO NIDO
0401/1 SCUOLA MATERNA
0405/5 ASSIST. SCOLASTICA E ALTRI
0402/1
0403/1
0404/1
SCUOLA ELEMENTARE
SCUOLA MEDIA
ISTR.SECOND.SUPERIORE
34. Integrare i sistemi, lIntegrare i sistemi, l’’uso della B.I.uso della B.I.
• Necessità di integrare applicativi diversi
in cui sono contenute le informazioni su
attività, output, tempi dei servizi
• Creazione di un data warehouse che
raccolga tutti i dati utili
• Integrare le banche dati incrociando i
dati del sistema contabile con quelli della
banca dati
• Creare report e cruscotti direzionali
interattivi
35. Un unico cruscotto che rappresenti obiettivi,Un unico cruscotto che rappresenti obiettivi,
azioni, indicatori, tempi, costiazioni, indicatori, tempi, costi
37. Report e cruscotti direzionali
parametrizzabili che consentano
• analisi degli scostamenti
• valutazione sui costi di line di attività e
costi unitari per prodotto (posto nido,
pratica etc.)
• Da questo ridefinire processi
razionalizzando
• Scenari what if
39. Trasparenza e controllo
diffuso
• Rappresentazioni e analisi contabili
non solo come strumenti direzionali e
di efficienza
• Tutto disponibile sul web, per
consentire il controllo diffuso e la
partecipazione degli stakeholder
40. L’integrazione fra programmazione
economico-finanziaria e ciclo di gestione
delle performance
Barbara Carboni, Comune di Porto Torres
Direzione Generale per le Politiche
Attive e Passive del Lavoro
Progetto Valutazione delle Performance
41.
42. Relazione
Previsionale e
Programmatica
Piano triennale
della
Performance
Piano Esecutivo
di Gestione
Strumenti di programmazione
Definizione dei programmi,
strategie e individuazione
obiettivi strategici.
Ripartizione degli obiettivi
per Aree di Responsabilità
Definizione analitica degli
obiettivi strategici, dei
valori attesi e degli
indicatori
Declinazione degli obiettivi
strategici in obiettivi gestionali.
Definizione delle risorse umane,
strumentali e finanziarie.
Individuazione risultati attesi e
indicatori
43. Relazione
Previsionale e
Programmatica
Piano triennale
della
Performance
Piano Esecutivo
di Gestione
Strumenti di programmazione
PROGRAMMA La città
STRATEGIA Aumentare l’efficienza,
l’efficacia e la qualità dei servizi offerti al
cittadino
OBIETTIVO STRATEGICO Contenimento e
riduzione dei costi
OBIETTIVO STRATEGICO DEL
PIANO Rivedere le modalità di
erogazione di tutti i servizi
(gestione mensa scolastica)
OBIETTIVO GESTIONALE
Informatizzazione mensa scolastica
44. Piano esecutivo di gestione – Obiettivi di Peg
ANAGRAFICHE
Obiettivo strategico Contenimento e riduzione dei costi
Obiettivo di PEG Informatizzazione servizio mensa scolastica
Centro di costo
PEG
Dirigente/responsabile di
servizio
Assessore di
riferimento
Sindaco
Data inizio
01 /10/2011
Data fine
31/10/2012
L’obiettivo è
pluriennale?
% di competenza
dell’anno in corso
100
ATTIVITA’ E RISORSE
Descrizione attività Informatizzazione servizio mensa scolastica
Risultati attesi
Riduzione dell’afflusso dell’utenza, banca dati utenza
on-line per le verifiche delle presenze, verifica on-line
dei pagamenti utenza, tempestività delle informazioni,
riduzione dei costi
Altri settori/enti esterni partecipanti
alla realizzazione dell’obiettivo
Risorse finanziarie
Risorse proprie
€ __________________
Finanziamenti esterni
€ ________________
Totale
€ ______________
Risorse strumentali
45. RISORSE UMANE
Cognome
Servizio di
appartenenza
Tempo
determinato
Tempo
indeterminato
Cat. Co.Co.Co.
TOTALE
Obiettivo di PEG:
Centro di costo PEG
CCPEG
_______________
Fasi operative
Data
inizio
Data
Fine
Area
coinvolta
Risultato
atteso
Peso
attività
%
% di
attuazione
1
Predisposizione
capitolato
03/11/11 20/03/12
Approvazione
capitolato,
disciplinare di
gara e allegati
50
2
Affidamento
del servizio
20/05/12 19/07/12
Aggiudicazione
del servizio
20
3
Attivazione del
servizio
mensa in via
definitiva
30/10/12 31/12/12
Banca dati
utenza
Sistema di
reportistica
Attivazione 5
punti pagamento
decentrati
30
Dirigente L’Assessore Il Segretario Generale
46. Obiettivo di PEG
Indicatore
temporale
Indicatore
di attività
Indicatore di
efficienza
Indicatore di
efficacia
Altri
indicatori
Data
raggiungimento
/ data prevista
Risultato
previsto
Quantità
risorse
impiegate
/risultato
ottenuto
Risultato
ottenuto/risultato
atteso
1
Informatizzazione
servizio mensa
scolastica
30/10/12
1003 alunni
76 insegnanti
145.097 pasti
annui
presunti
Costi effettivi
/costi
preventivati
n° reclami avasi/
n° reclami
2
INDICATORI
47. Il percorso dei webinar
Delia Zingarelli
17 aprile 2013
Progetto Valutazione delle Performance
Seconda Fase
48. Il quarto webinar: alcuni riscontri
25 marzo 2013
“Gestione della Performance:
una scelta strategica per i Comuni”
Relatori: Giovanni Valotti, Mauro Bonaretti
60 partecipanti: molti sindaci e segretari generali
Forte interesse per i temi e numerose domande di
approfondimento
49. I pareri sul IV webinar
Chiarezza delle relazioni
Rilevanza del tema per l'amministrazione
Adeguatezza del tempo rispetto alle esigenze di
lavoro
Adeguatezza del tempo rispetto ai contenuti
Efficacia della modalità webinar
Qualità della discussione con i partecipanti
Utilità dei contenuti per lo sviluppo
del CdP
Applicabilità dei contenuti da parte
dell'amministrazione
5,1
5,0
4,6
4,8
4,6
4,7
4,2
4,8
50. I primi 4 webinar a confronto
Il radar del gradimento
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
Rilevanza del tema per
l’amministrazione
Chiarezza delle relazioni
Utilità dei contenuti per lo
sviluppo del CdP
Qualità della discussione con i
partecipanti
Efficacia della modalità webinar
Adeguatezza dei tempi rispetto
ai contenuti
Adeguatezza dei tempi rispetto
alle esigenze di lavoro
Applicabilità dei contenuti da
parte dell’amministrazione
I Webinar
II Webinar
III Webinar
IV Webinar
51. I secondo ciclo di webinar
Il secondo ciclo di seminari on line a supporto del
percorso di affiancamento del
Progetto “Valutazione delle Performance” avrà inizio
martedì 7 maggio
“L'identificazione e la misurazione degli indicatori di
impatto e il rapporto con gli stakeholder”
Relatore: Fabrizio Bocci
Testimonianze: amministrazioni locali
52. L’area di lavoro rinnovata
http://www.qualitapa.gov.it/iniziative-in-corso/valutazione-
performance/
53. Ancora on line il Position paper
Progetto
VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE
Controlli interni e Ciclo della performance
alla luce dell’art.3 del D.L. 174/2012
Position Paper
Febbraio 2013
www.qualitapa.gov.it/fileadmin/mirror/i-valperf/materiali/VDP_201303_Position_Paper_Controlli_interni.pdf