Politica urbanistica sindaco (2)

V
Vasco Franceschilibreria internazionale à commerciante in proprio
POLITI C A URB A N I S T I C A


Forte dei Marmi ha bisogno di adeguare le proprie scelte urbanistiche alle

mutate esigenze derivanti dalla crisi globale che ha interessato anche il

nostro Paese. Dopo la decade di eccesiva espansione edilizia della Giunta

Bertola e il quinquennio di immobilismo della Giunta Buratti, è necessario

creare quelle condizioni che consentano uno sviluppo sostenibile nel rispetto

della caratteristica del luogo, che ha fatto del nostro Paese una perla del

turismo mondiale.

Per questo è necessario passare attraverso una rivisitazione degli strumenti

urbanistici e adeguarli alle scelte politiche che s'intende perseguire per

guardare più avanti e dire al cittadino come vogliamo che Forte dei Marmi si

sviluppi nei prossimi decenni.

Un nuovo Piano Strutturale , per salvaguardare le risorse essenziali del

territorio: l’aria, l’acqua, il paesaggio, il suolo e l’identità del luogo, valori che

non devono andare dispersi. La messa in sicurezza del territorio dal rischio

idraulico, con una particolare attenzione al ripristino dei canali, dei fossi. La

tutela degli spazi liberi, delle aree alberate e tutte quelle presenze storiche

significative che rappresentano l’identità del luogo. Il potenziamento delle

opere infrastrutturali    e   dei servizi,    ( sistema      della mobilità,    delle
comunicazioni, idrico, fognario , ed assistenziale ) per una migliore qualità

della vita.

Un nuovo Regola mento Urbanistico che detti le regole di uno sviluppo

fondato sul recupero e valorizzazione della natura e della storia del luogo.

Una politica che tenga al centro del proprio operare la riqualificazione del

patrimonio edilizio esistente, con adeguati incentivi, anche per il patrimonio

alberghiero , considerando chiuso il capitolo degli svincoli, e individuando le

forme migliori per adeguare le strutture esistenti, sia nella capacità ricettiva,

che nei servizi al cliente, come pure del settore produttivo in genere. Una

attenzione particolare al settore balneare per non modificare la morfologia

della spiaggia conservando il più possibile l’aspetto naturale del paesaggio.

Un nuovo Regolamento Edilizio che indirizzi con regole chiare e precise,

la qualità del costruito, l’organizzazione degli spazi pubblici, l’arredo urbano,

l’ornato degli edifici, le zone alberate, indicazioni per il risparmio idrico ed

energetico e l’ incentivazione delle energie rinnovabili.


                 UNA POLITI C A PER LA PRI M A CA S A


Una diversa attenzione al problema della prima casa in un quadro di rispetto

e di tutela del patrimonio ambientale ed urbanistico.
Dovrà essere rivisto profondamente l'attuale Piano Complesso sulla “prima

casa” , che non ha prodotto i risultati sperati. E' necessario attivare tutte le

forme   possibili   di   prima     casa   nel   tessuto   esistente,   consentendo

frazionamenti, ampliamenti o sopraelevazioni al fine di evitare il consumo di

nuove aree, in un quadro normativo e convenzionato che tuteli da una parte

il Comune     da alienazioni ,ma che sia di più facile attuazione e meno

complicato.

Laddove non è possibile risolvere il problema abitativo usufruendo degli

edifici esistenti, è necessario attivare interventi a totale carico dello Stato e

del Comune per la realizzazione di alloggi prima casa da dare in locazione,

per le fasce sociali più deboli.

Il Comune si farà comunque promotore di una forte iniziativa atta a creare le

condizioni per una politica comprensoriale della prima casa, attivando un

tavolo di confronto con i Comuni vicini e facendo convergere le necessarie

risorse economiche e previsioni urbanistiche         per la creazione di un vero e

proprio “ piano comprensoriale della prima casa e dei servizi “ .

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  • 2. comunicazioni, idrico, fognario , ed assistenziale ) per una migliore qualità della vita. Un nuovo Regola mento Urbanistico che detti le regole di uno sviluppo fondato sul recupero e valorizzazione della natura e della storia del luogo. Una politica che tenga al centro del proprio operare la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, con adeguati incentivi, anche per il patrimonio alberghiero , considerando chiuso il capitolo degli svincoli, e individuando le forme migliori per adeguare le strutture esistenti, sia nella capacità ricettiva, che nei servizi al cliente, come pure del settore produttivo in genere. Una attenzione particolare al settore balneare per non modificare la morfologia della spiaggia conservando il più possibile l’aspetto naturale del paesaggio. Un nuovo Regolamento Edilizio che indirizzi con regole chiare e precise, la qualità del costruito, l’organizzazione degli spazi pubblici, l’arredo urbano, l’ornato degli edifici, le zone alberate, indicazioni per il risparmio idrico ed energetico e l’ incentivazione delle energie rinnovabili. UNA POLITI C A PER LA PRI M A CA S A Una diversa attenzione al problema della prima casa in un quadro di rispetto e di tutela del patrimonio ambientale ed urbanistico.
  • 3. Dovrà essere rivisto profondamente l'attuale Piano Complesso sulla “prima casa” , che non ha prodotto i risultati sperati. E' necessario attivare tutte le forme possibili di prima casa nel tessuto esistente, consentendo frazionamenti, ampliamenti o sopraelevazioni al fine di evitare il consumo di nuove aree, in un quadro normativo e convenzionato che tuteli da una parte il Comune da alienazioni ,ma che sia di più facile attuazione e meno complicato. Laddove non è possibile risolvere il problema abitativo usufruendo degli edifici esistenti, è necessario attivare interventi a totale carico dello Stato e del Comune per la realizzazione di alloggi prima casa da dare in locazione, per le fasce sociali più deboli. Il Comune si farà comunque promotore di una forte iniziativa atta a creare le condizioni per una politica comprensoriale della prima casa, attivando un tavolo di confronto con i Comuni vicini e facendo convergere le necessarie risorse economiche e previsioni urbanistiche per la creazione di un vero e proprio “ piano comprensoriale della prima casa e dei servizi “ .