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Dott. Alberto Ferrando
PEDIATRA
Prof. contratto in Pediatria del territorio
Presidente Ass. pediatri Liguri (APEL)
Referente Regione Liguria SIMEDET
Cons. Nazionale Ass. Culturale di Pediatria
Cons. Soc. It. di Pediatria sez. ligure (SIP)
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Animali e bambini: quale
alleanza terapeutica ed
educativa
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Pet therapy:
Termine coniato dallo psichiatra infantile Boris Levinson negli anni `50 ‐ `60
per descrivere l’uso di animali da compagnia nella cura di alcune malattie
psichiatriche
Negli anni ’80 si sono consolidate due tipi di pratiche:
‐ Animal‐Assisted Activities (AAA) “Attività svolte con l’Ausilio di Animali”,
che hanno lo scopo di migliorare la qualità della vita di alcune categorie di
persone (per esempio ciechi o portatori di handicap fisici o psichici)
‐ Animal‐Assisted Therapy (AAT) “Terapie effettuate con l’Ausilio di
Animali” o “Uso Terapeutico degli Animali da Compagnia” (UTAC), che si
propone di affiancare le terapie tradizionali nella cura, ad esempio, di
alcuni disturbi del comportamento o delle malattie cardiovascolari
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Gli animali utilizzati
• I cani
• I gatti
• I cavalli
• I delfini
• I piccoli roditori
• Gli uccelli da voliera
• I pesci dell’acquario
• Alcuni animali da cortile
Solo gli animali domestici possono essere inseriti in programmi di attività e
terapie assistite dagli animali,escludendo quindi tutti gli animali selvatici o
inselvatichiti..Pertanto gli animali coinvolti sono:
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L'intervento più efficace è la prevenzione perciò, è
necessario impedire che un cane del tipo timoroso,
possessivo e geloso delle sue cose e quello con animo
predatore, possa entrare in contatto con bambini in
genere.
Non lasciare mai un bambino sotto i 6 anni solo
con il cane, anche se sembra docile e mansueto e,
quando ha più di 6 anni non dare nulla per
scontato.
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Non isolare il bambino impedendogli di entrare in
contatto con i cani, cerca solo di essere sempre
attento e prudente osservando attentamente sia
il bambino che il cane per essere pronto ad
intervenire.
Non è difficile capire quando un cane non è docile
ma, anche se ti convince, tieni sempre gli occhi
bene aperti.
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1. La suddivisione degli spazi
Per un rapporto sano e proficuo fra il
cane e il bambino bisogna che entrambi abbiano degli spazi
personali. Il quattrozampe deve essere sicuro che i suoi giochi,
la sua cuccia, la sua ciotola del cibo e dell’acqua non gli saranno
mai sottratti.
Così come il bambino deve avere i suoi spazi privati e puliti.
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2. Il cane non è un giocattolo
È bene chiarire fin dal primo momento
che il cane non è un giocattolo per il
bambino.
Quando adotti un cane, prepara i tuoi figli
parlando con loro e spiegando che
gli animali domestici vanno rispettati:
anche loro provano sentimenti come la
rabbia, la tristezza, la gioia, e provano
sensazioni come il dolore e il piacere.
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3. Il cane non è un babysitter
Pensare che il cane sia in grado di
prendersi cura di un bambino è sbagliato.
Anche se si rivela affettuoso, accudente ed educato.
Il cane può infatti provocare involontariamente dei danni al
piccolo.
Un morso per giocare, un salto troppo irruente, sono episodi che
possono velocemente trasformarsi in pericoli.
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Per prima cosa, appena nato il bambino, pur con la fatica e la
stanchezza del momento, non ho mai messo i cani "in un angolo", sono
stati trattati come prima ed anzi coinvolti nella nostra nuova vita.
Mettevo la culla a fianco al divano dove dormiva il dogo argentino.
Il tutto, sempre, sotto il mio costante controllo, ovviamente, mai ho
lasciato e mai lascerei cani e bambino da soli, comunque ed in ogni
caso, nemmeno se avessi un chiwawa: la vigilanza è fondamentale
per prevenire i noti episodi, spesso frutto di noncuranza, omessa
vigilanza e spesso trattasi di cani alla catena, tenuti in giardino e/o
non sufficientemente socializzati, comunque sempre colpa
dell'uomo, non esistono cani cattivi ma solo cattivi padroni.
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Ho sempre cercato di fare capire al bambino, man
mano che cresceva, quanto amore ho per gli animali,
il rispetto che meritano e cercato di insegnargli a
rapportarsi con loro, in modo garbato e affettivo.
Il dogo argentino è stato il "girello" col quale il
bambino ha imparato a camminare……….
A mio modo di vedere e per mia esperienza
personale, credo che la cosa più importante sia di vivere la "famiglia allargata"
di bimbi e cani come un fatto normale, una bellissima opportunità, pensare
che l'amore non si divide ma si moltiplica e che i bimbi non escludono i cani e
viceversa.
Credo che crescere con un animale insegni e dia moltissimo ad un bambino, e
chi non lo capisce non sa cosa si perde e cosa fa perdere a suo figlio.
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4. L’adulto deve
sorvegliare
Quando i bambini sono
piccoli (sotto ai sei anni), è
bene che un adulto resti
sempre a sorvegliare gli incontri con il cane.
È infatti importante ricordare che a volte il
quattrozampe interpreta le movenze scoordinate dei
piccoli come un pericolo.
Anche il bimbo può fare male al cane, specialmente agli
occhi e al naso, molto sensibile.
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5. Non disturbare il cane
Ci sono dei momenti in cui il cane non
vuole e non deve essere disturbato:
• quando mangia e
• quando dorme.
Non tutti gli amici pelosi reagiscono allo
stesso modo e alcuni sopportano
docilmente ma altri si arrabbiano molto
e in ogni caso si stressano.
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6. Condividere le cure al cane
Per un buon rapporto fra cane e
bambino, è importante insegnare a
quest’ultimo a prendersi cura del
cucciolo.
Questo contribuisce a instaurare un
solido rapporto fra i due e a insegnare al
bambino che cosa significa avere la
responsabilità di un altro essere vivente.
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7. A ognuno il suo compito
Prendersi cura del cane è quindi una
regola importante.
Insegna a tuo figlio a far trovare al cane
una ciotola di acqua sempre fresca e, se
ha l’età, a portarlo fuori casa per fare
due passi.
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8. Evitare l’effetto sorpresa
Se il bambino prende il cane di sorpresa,
da dietro o mentre dorme o sonnecchia,
l’animale potrebbe
impaurirsi e reagire male.
Cerca quindi di insegnare
al piccolo ad avere un
approccio corretto con il
quattrozampe.
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9. Non urlare
Il bambino non dovrebbe mai
urlare in presenza del cane. Questo
perché l’animale ha un udito
finissimo e si rischia di farlo
preoccupare e impaurire.
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10. Incoraggia l’amicizia
Il cane non deve avere paura
del bambino piccolo così
come il bambino non deve
averne del cane.
Stabilire regole fin dal primo
giorno e poi farle rispettare sempre.
Il genitore deve sorvegliare,
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Il ruolo dell’animale
La presenza dell’animale agisce su diversi livelli
o novità ed interesse: il movimento degli animali è
un forte stimolo continuo all’attenzione
o meccanismo innato: piccoli e morbidi animali
possono evocare risposte universali di attenzioni
e premure.
o interesse comune: per le persone interessate agli
animali c’è alta possibilità d’interazione sociale.
o azione rompighiaccio: animale può sollecitare
un’interazione, apre un varco tra la diffidenza
della gente
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Il ruolo dell’animale
Svolge il ruolo di Mediatore
nel triangolo relazionale
formato da utente operatore
e pet
L’animale è un facilitatore
sociale sia in condizioni di
normalità che in condizioni
problematiche
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Il ruolo dell’animale
Crea il contesto
(accogliente e non
giudicante)adatto a
sperimentarsi nella
relazione positiva
Crea un contesto di
rilassatezza con
effetti positivi sul
sistema
psicofisiologico
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VALUTAZIONE E SCELTA
DELL’ANIMALE
L’ANIMALE È ADEGUATO QUANDO
Riceve una preparazione e una valutazione
che ne attestino
Idoneità sanitaria
Idoneità comportamentale
Secondo la Delta society ogni animale
coinvolto deve superare la valutazione rispetto
a sanità capacità e attitudine
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Affidabilità
Prevedibilità
Controllabilità
Capacità di ispirare sicurezza
Socievolezza
Idoneità comportamentale
Gli animali coinvolti devono essere
sottoposti ad una valutazione da parte di
un veterinario comportamentista che ne
attesti l’idoneità comportamentale
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Il cane
È intelligente
È un animale sociale
È adattabile
Facilmente addestrabile
È propenso alla
cooperazione
È predisposto a stabilire
relazioni affettive
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Il cane
L’uso del contatto FACCIA A FACCIA
le ricerche dimostrano che i cani
rispondono a segnali visivi che informano
sulle intenzioni
cerca di mantenere il contatto visivo e
segue la direzione verso cui è orientata la
testa dell’uomo
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La valutazione del cane
L’animale adeguato deve essere
• Affidabile
• Prevedibile
• Controllabile
• Ispirare fiducia
Sollecita attivamente l’interazione con le
persone accettandone le differenti
reazioni e comportamenti
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possiede
• una postura rilassata
• Momenti di contatto visivo
prolungato
• Espressione facciale rilassata
o È più orientato verso le
persone che verso altri
animali
o Ama essere accarezzato
toccato o abbracciato
La valutazione del cane
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Il gatto
Le ricerche dimostrano
• Effetti benefici sull’attività cardiovascolare
• Minore ricorso a cure mediche
• Influenza benefica sul tono dell’umore
• Caratterizza l’ambiente rendendolo
più gradevole calmo e rilassante
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Valutazione del gatto
L’animale deve essere curioso e aperto a
nuove esperienze
Non troppo legato alle sua routine
Deve essere adulto, (meno suscettibile ad
ammalarsi)
Temperamento calmo e gentile ma non
troppo indipendente
Deve avere piacere nell’essere
accarezzato toccato
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Valutazione del gatto
Non deve mostrare reattività estrema agli
stimoli tattili
Deve essere abituato a collare e
guinzaglio
Tollerare rumori
Tollerare la presenza di più persone nuove
Tollerare la presenza di altri animali
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Il coniglio
È un animale sociale, facilmente
addestrabile
Per quanto timido è curioso
Ha un aspetto tenero, è morbido e
soffice ispira tenerezza
È piccolo
Adatto x essere preso
in braccio, con i bambini
piccoli ma non irrequieti
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Il cavallo e l’ippoterapia
Perché il cavallo?
È un animale sociale
È estremamente sensibile al linguaggio
del corpo inteso come gestualità e
recettivo verso tutti i tipi di comunicazione
Ha movimenti ritmici e per questo
prevedibili, ai quali è più facile adattarsi
con i movimenti del corpo
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L’asino e l’onoterapia
L'asino, d'indole dolce, curioso, intelligente,
empatico, amante delle coccole e con un
tasso di aggressività nullo, è
particolarmente adatto per soggetti che
hanno difficoltà relazionali, emotive ed
affettive.
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LA PET THERAPY SI SUDDIVIDE
IN DUE TIPOLOGIE
:
AA
TAA
AAA
laTERAPIAASSISTITACONGLIANIMALIviene
utilizzatacomeco-terapiaperaffiancarele
tradizionaliterapieeperfacilitarel’approccio
medico
l’ATTIVITA’ASSISTITACONGLIANIMALIconsiste
nellosvolgeredelleattivitàconilfinedi
migliorarelaqualitàdivitadellepersoneche
presentanodeideficitpsicofisici