1. Ringraziamenti
Eccomi giunto alla fine di questa tesi e di questi cinque splendidi anni di
Università, nei quali credo di essere maturato come professionista in quella
mia grande passione che è la Fisica, ma anche e soprattutto come persona.
Sono tante le conoscenze che ho fatto durante questo percorso, le amicizie
che ho coltivato, i rapporti che ho stretto. Vorrei dedicare queste ultime
pagine per ringraziare tutte le persone che in me hanno sempre creduto e
che mi hanno sempre sostenuto sia nei momenti di difficoltà sia in quelli felici
e spensierati. Vorrei che questi ringraziamenti siano un punto di arrivo da
una parte, ma anche un punto d’inizio, perché credo che non si finisca mai
di crescere e spero di poter raggiungere nuovi traguardi importanti nella mia
vita con tutte loro ancora al mio fianco.
Vorrei ringraziare in primo luogo la mia famiglia, perché mi è sempre
stata accanto e non mi ha fatto mai mancare il suo sostegno e il suo aiuto
durante tutti questi anni. Senza di loro non sarei mai diventato quello che
sono e non avrei potuto coronare i miei molteplici sogni. Un grazie speciale lo
voglio fare a te, papà Luigi, perché mi sei sempre stato accanto, aiutandomi
e confortandomi nei momenti difficili, cercando sempre di darmi consigli
nelle mie scelte, anche se poi queste non rispecchiavano sempre quello che tu
ritenevi fosse giusto. Ti ringrazio perché sono sempre stati utili per aiutarmi
a pensare nel modo giusto e a prendere infine le decisioni. Grazie mamma
Annalisa, perché mi hai sempre coccolato e perché continui a farlo, perché mi
porti a casa i vestiti nuovi che spesso mi piacciono pure dopo i brontolamenti
iniziali e perché anche se ti faccio arrabbiare, perché sono distratto e non ti
ascolto, mi perdoni sempre. Grazie a entrambi perché, pur non essendo
perfetti, siete stati per me i genitori migliori del mondo. Grazie Chiara,
perché anche se litighiamo spesso per stupidate, so che ci sei sempre e che
con te posso sempre confidarmi. Grazie perché sai essere scontrosa, ma
anche premurosa e spero che l’imminente inizio della tua avventura a Pavia
possa essere altrettanto felice come quella che vissuto io a Padova. Grazie
poi alle Zanzare di Pavia perché so già che mi farò tante risate quando
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2. 2 Ringraziamenti
sentirò brontolare mia sorella per colpa vostra! Un ringraziamento speciale
va poi ai miei nonni Pino e Gianni, perché, anche se non ci siete più, vi
porto sempre nel cuore per tutti i momenti passati insieme e per tutti i
racconti che mi avete regalato. È stato duro vedervi sofferenti, ma la vita
è anche fatta di questi momenti, e il risultato che ho raggiunto è anche
sicuramente merito vostro. Grazie cara nonna Luigia per la buonissima
pizza del sabato sera, che mi dovrai insegnare a fare se andrò a studiare
all’estero, per i racconti e per le tutte volte che venivo da te a mangiare
durante il liceo. Grazie per le passeggiate lungo le mura di Città Alta durante
le quali raccoglievamo insieme le more e poi le mangiavamo la sera. Grazie
nonna Vittoria perché ti preoccupi per me e cerchi sempre di darmi consigli,
grazie per gli aggiornamenti sulle questioni scottanti di politica italiana, per
i pranzi abbondanti e in particolare per la favolosa punta che cucini. Grazie
perché sei intraprendente e spero che potrai venirmi a trovare anche dove
andrò a fare il dottorato. Un ringraziamento speciale lo voglio fare a mio zio
Enrico perché mi hai portato in un sacco di posti, in piscina, al lago o in
America, perché con te chiacchiero sempre con piacere e perché sei sempre
pieno di consigli. Grazie perché mi aiuti nelle scelte e perché sei sempre
disponibile per me e grazie per le splendide avventure che abbiamo avuto
durante la vacanza in America (l’episodio dei baffi resta indimenticabile!).
Grazie a mia zia Linda, perché anche se non ci vediamo più spesso, so che
un pensiero per me lo hai sempre, grazie a mio zio Flavi per le corsette
al parco della Trucca, le lunghe chiacchierate e le grigliate estive e a mia
cugina Martina. Grazie perché quando la Chiara ed io siamo venuti con voi
al mare ci siamo divertiti tanto. Spero che un giorno potremo organizzare
nuovamente una vacanza così.
Un ringraziamento dal cuore va a te cara Giulietta per così tanti motivi
che mi è impossibile ricordarli ed elencarli tutti. Grazie perché ci sei e perché
mi sei sempre vicino pur nei miei numerosi difetti, grazie perché ovunque
possiamo essere, a Padova piuttosto che a Garda o a Bergamo, a Copenaghen
piuttosto che ad Aalborg, a Parigi piuttosto che a Londra, a Losanna oppure
in qualsiasi altra parte del mondo, i momenti passati con te sono sempre
straordinari e indimenticabili. Non smetterò mai di ringraziarti per le pizze
al Kofler, per le giornate di studio, per le passeggiate in centro, per le lacrime
e le risate, per tutto quello che sei per me. Non dimenticherò mai questi anni
in cui ti ho conosciuto e ti ho sostenuto in tutte le scelte difficili che ti si
sono presentate e in cui tu hai fatto lo stesso per me. Credo fortemente
che quelli che ci si apriranno davanti saranno anni altrettanto belli e ricchi
di esperienze, nei quali potremo fare errori o raggiungere nuovi traguardi,
ma che condivideremo l’uno con l’altro. Grazie Giulia, perché, quando cerco
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di volgere lo sguardo in avanti per capire cosa mi aspetterà, non riesco a
non vederti vicino a me così che ogni paura si allontana ed è sostituita dalla
voglia di intraprendere questo nuovo percorso con te.
Vorrei ringraziare anche Roberto, Daniela, Elia e Sara per la vostra
gentilezza e per l’ospitalità che mi date ogni volta che vengo a trovare Giulia
a Garda. Spero di poter ricambiare un giorno con pari cordialità.
Un grande ringraziamento lo devo sicuramente a Amo, perché, pur es-
sendoci conosciuti solo durante l’ultimo triennio del liceo, sei diventato uno
dei miei punti di riferimento. Grazie perché mi hai plasmato, come ti pi-
ace dire e come in realtà è proprio, e perché con te posso confidarmi di
qualsiasi cosa con la sicurezza che non mi giudicherai, ma farai di tutto
per consigliarmi e aiutarmi. Grazie per le serate al cinema e per le lunghe
chiacchierate, per le giornate a Gardaland, per la vacanza studio a Exeter
all’Isca School dove probabilmente sarei ancora se non fosse stato per il tuo
provvidenziale senso dell’orientamento. Grazie per i pomeriggi di studio in
Tiraboschi che abbiamo fatto durante qualche estate, per essermi venuto a
trovare a Londra e per tutte le avventure che avremo ancora modo di af-
frontare insieme.
Grazie anche a Luca, per essere uno degli amici migliori che abbia e per
essere stato sempre pronto a perdonarmi anche quelle volte in cui l’avevo
combinata grossa. Ti ricordi le telefonate durante gli anni di liceo in cui mi
chiedevi di spiegarti filosofia e poi finivi a parlare della vicina di casa che ti
ispirava? Era proprio uno spasso! Grazie per i pomeriggi di sole al parco
della Trucca, per i piatti di pasta alla casa dei mostri, per le serate-crisi
con la birra portata da casa e per le strisciate che abbiamo fatto quando sei
venuto a trovarmi a Londra con Amo. Sono stati quattro giorni veramente
divertenti.
Un ringraziamento doppio va sicuramente alla Vecchia Ale Scarty. Doppio
perché alla laurea triennale, da buono stordito, mi ero dimenticato il tuo
ringraziamento. Ricordo che per salvarmi ti feci un regalo personalizzato
scusandomi del tragico errore. Ti ringrazio Ale perché ti ho conosciuto con
Giulia ed è nata subito una forte amicizia a base di spritz e condita da un
pizzico di cinismo. Grazie per le ore di corsa in cui avevi sempre paura di
restare indietro (Giulia me l’ha rivelato!), per gli spritz con Giulia a Padova
e in trasferta in Danimarca. Grazie per la compagnia che mi hai sempre
fatto durante il nuoto libero e per le chiacchierate interessanti che facevamo
in queste occasioni. Grazie perché in te ho trovato una bellissima amicizia.
Grazie poi al colleghino Andrea per avermi aiutato i primi giorni dell’Erasmus
a Londra, per aver avuto la pazienza di farmi fare i primi giri in città, anche
se avevi già visto in pratica tutto, per le feste Erasmus cui siamo andati e per
4. 4 Ringraziamenti
i giovedì sera al mitico Elk Bar. Grazie per i mezzi chili di pasta che abbi-
amo cucinato alla Southwell, per tutte le uscite che abbiamo fatto a Padova
e a Montegrotto e per le vacanze a Riccione. Grazie perché sei diventato in
breve tempo uno degli amici con cui mi diverto di più.
Un ringraziamento sincero voglio rivolgerlo a tutti gli splendidi amici del
Collegio Don Nicola Mazza, perché tutti avete contribuito ad aiutarmi a
giungere fino a qui. Grazie al capitano Michele per essere una delle persone
migliori che abbia conosciuto e per esserti incaricato della stesura del mio
papiro anche in un periodo di sessione come è quello di Settembre. Grazie
per il pompaggio aggressivo che abbiamo fatto assieme qualche volta, per le
ore di nuoto libero in cui puntualmente mi seminavi, per le pizze al Kofler e
per la serata crauti e wurstel che dobbiamo ancora organizzare e che sicura-
mente organizzeremo a Verona. Grazie perché con te posso sempre parlare
con piacere e perché tu fai lo stesso con me. Grazie al burbero (come mi
piace chiamarti!) Daniele per tutte le risate e le chiacchierate che abbiamo
fatto soprattutto negli ultimi anni e per tutti i bei ricordi che abbiamo del
nostro primo anno in Collegio al primo piano. Grazie a entrambi per avermi
perdonato di aver fatto perdere al primo piano la Sbrando-Mazza! Grazie
caro Ciccio per avermi soprannominato la Checca, per tutte le volte che mi
hai ascoltato quando ero triste e in cui mi hai sostenuto, anche se in alcune
occasioni non avevo troppa ragione. Grazie per le belle serate padovane, per
le bivvette che ti chiedevo una sera sì e l’altra pure e per il pomeriggio a Mi-
lano l’estate scorsa. Ricordati che ti aspetto ancora per farti fare un giro a
Bergamo! Grazie a Eduardo per aver sopportato la mia fotosensibilità anche
nelle estati più roventi padovane, quando per non far filtrare la luce mettevo
la coperta sulla sedia che doveva tenere aperta la finestra con il risultato che
non entrava in ogni caso un filo d’aria. Grazie per le corsette in cui chiac-
chieravamo e per gli scherzi che hai ordito alle mie spalle insieme agli altri
amici del piano. Grazie a Umberto e Federico per essere stati i miei primi
compagni di stanza e per avermi introdotto alla vita del Collegio, anche se
all’inizio facevo fatica ad accettare certe dinamiche. Grazie a voi mi sono
aperto e ho potuto vivere pienamente e con grande soddisfazione la vita in
Collegio. Vi ricordate quella notte in cui vi ho chiesto: "È vero che i Vicen-
tini mangiano i gatti?". La mattina dopo mi avete puntualmente sbrandato
ma ci siamo fatti tantissime risate. Grazie Umberto per avermi fatto da vec-
chio alla smatricolazione e per tutte le notti in cui ci siamo confidati. Grazie
poi a tutti gli amici del primo piano, al mitico Paul, al mio sosia Matteo
Pernechele, allo storico Kaiser Faghez, al burlone Matteo Guiotto, a Vito
(SUCA!), a Mattia Tosi, a Fabio Donvito e a tutti gli altri che nel nostro
piano sono stati, anche solo di passaggio. Grazie perché gli anni passati con
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voi rimarranno per sempre nei miei ricordi. Grazie Francesco (per gli amici
Jinga) per le risate e le chiacchierate, per aver sopportato con me i pasti,
non sempre diciamo ottimi, della mensa Mazza e per gli splendidi giorni che
abbiamo passato quando sono venuto a trovarti a Dresda. Grazie anche a
Remon perché, pur avendoti conosciuto negli ultimi due anni, sei diventato
un grande amico e grazie ai due Nichi, Molinari e Zorzi, per non esservi
mai offesi che vi chiamassi con lo stesso soprannome. Grazie al fido com-
pagno di pompaggio del quinto anno Andrea Luzio e grazie infine a Pietro
e Lorenzo per aver condiviso con me le fatiche dei corsi, degli esami e per le
interessanti chiacchierate di Fisica che facevamo al bar o in coffee.
Un grande ringraziamento lo voglio fare anche alle ragazze del femminile
che ho avuto il piacere di conoscere. Grazie, in particolare, a Giada e Anna
perché quando capitava di uscire tutti insieme eravate sempre di buon umore
e lo trasmettevate anche a me, grazie perché non vi siete mai arrabbiate
quando vi prendevo in giro (soprattutto Giada!) e perché ho capito subito
che eravate amiche sincere. Grazie a Agnese Tucci per gli spritz che ci è
capitato di prendere insieme alle matricole all’inizio dell’anno e perché hai
sempre sopportato che ti prendessi un pochino in giro con Zorzino. Grazie
Thilelli per le belle serate che hai organizzato con Ale, Giulia e me e per le
interessanti discussioni sulle differenze tra le nostre culture. Grazie infine a
Denise per la tua risata contagiosa e il buon umore dilagante e a Caterina
per la parlantina a raffica che mi faceva sempre divertire durante le cene
assieme al Maschile.
Un pensiero alla fine di questo percorso va certamente a tutti i miei com-
pagni di corso, con i quali ho condiviso l’entusiasmo, ma anche le fatiche che il
nostro percorso di studi richiedeva. Un grazie in particolare va a Francesca,
compagna di laboratorio storica e sperimentale fino alla punta delle dita,
anche se poi hai sorpreso tutti passando alla biofisica teorica. Grazie per
l’aiuto che mi hai dato con l’esame di elettronica, ma non altrettanto per
i bernoccoli che ho rimediato. Grazie a Elena, aspirante cosmologa, per le
innumerevoli discussioni e lo studio che abbiamo condiviso per diversi esami
della Magistrale. Grazie a Claude, compagno di laboratorio computazionale,
per la pazienza che hai sempre avuto nei confronti miei e della mia incapac-
ità (soprattutto dovuta a disimpegno!) con la programmazione e grazie a
Stefano per gli aperitivi insieme in cui finivi spesso ubriaco perché non
reggevi i miei ritmi, per i pranzi e i pomeriggi di studio al San Francesco,
per essere stato il mio allievo preferito anche se poi sei fuggito a Trieste
(spero non per colpa mia!). Grazie infine al mago Giulio perché, pur es-
sendo entrambi fondamentalmente orbi (credo, infatti, che non raggiungiamo
dieci decimi in due!), abbiamo affrontato insieme il laboratorio di ottica con
6. 6 Ringraziamenti
annessi pomeriggi al buio guardando attraverso prismi e reticoli delle sot-
tilissime linee luminose che a malapena riuscivamo a distinguere. Grazie
infine a Nicola Quadri per le birrette politiche con cui ci divertivamo al-
meno una sera a settimana, per le serate strambe con Sara e Monica quelle
poche volte in cui ho partecipato e per le belle chiacchierate di Fisica con
cui ci dilettavamo.
Un sentito ringraziamento va anche a tutti gli amici di Bergamo con cui
ho trascorso gli anni delle scuole medie e del liceo. Grazie a Marta, amica
sincera, perché non ti arrabbi, anche se non mi faccio sentire in pratica
mai, per gli aperitivi al parco Zanchi in cui ci raccontavamo delle nostre
vite in evoluzione e dei nostri progetti per il futuro. Grazie perché con te
posso scherzare e sai che nella quasi totalità delle volte non sono per niente
serio. Grazie a Steppen perché pur sentendoci poco sei una delle persone
che stimo di più e una di quelle che vedo sempre volentieri. Grazie inoltre a
Silvia per quando ridiamo delle disavventure del Bertase e per gli spritz e
le serate che abbiamo fatto da quando ti sei trasferita anche tu a Padova. Un
ringraziamento lo devo a tutti i miei compagni delle superiori e in particolare
a Alex al quale ho pure fatto da Cupido, al cavissimo Mazzu per le uscite in
Città Alta e le feste di Capodanno che abbiamo passato insieme, a Buzza per
avermi allenato a capire il Bergamasco e per averci portato sfortuna quando
siamo partiti per Monaco. Grazie poi Bernie e Ale perchè ci siamo divertiti
tantissimo quando siamo stati a Roma a trovare Amo e perchè ci siamo tenuti
compagnia quando l’aereo sembrava non dover nemmeno partire.
Ringrazio poi tutte le persone che non ho nominato esplicitamente in
queste pagine, ma che hanno avuto un ruolo importante nella mia vita,
perché i ricordi di tutti voi sono impressi in maniera indelebile nel mio cuore.