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Fisiopatologia

DIABETE MELLITO
DIABETE MELLITO
    Definizione e caratteristiche
• Malattie diverse per eziologia e patogenesi, in
  cui è presente un disordine metabolico
  caratterizzato da iperglicemia e da alterazioni
  del metabolismo glicidico, lipidico e proteico,
  per carenza reale o funzionale di insulina
• Eziologia multifattoriale: genetica, ambientale e
  legata alle risposte dell’organismo
• Patologia cronica progressivamente invalidante
• Può portare al rischio di coma da chetoacidosi,
  da iperosmolarità o da ipoglicemia iatrogena
DIABETE MELLITO
   Classificazione
• Diabete primitivo
     Tipo I
     Tipo II
     Forme rare
• Diabete secondario
     Deplezione di cellule beta
     Iperincrezione ormonale
     Forme iatrogene
DIABETE MELLITO
             Diabete primitivo
• Tipo I
  Distruzione delle cellule pancreatiche beta
  Patologia autoimmune associata all’HLA
  Compare in età giovanile, spesso all’improvviso
  Sviluppo di insulino-dipendenza e chetoacidosi
• Tipo II
  Forma familiare con distribuzione recessiva
  Compare nell’età adulta dopo intolleranza al
  glucosio
  Difettosa increzione dell’insulina
  Insulinoresistenza, spesso associata all’obesità
DIABETE MELLITO
           Forme rare
• Difetti genetici autosomici dominanti
 scarsa sensibilità delle cellule beta al glucosio
 difettosa conversione da proinsulina a insulina
 bassa affinità dei recettori per l’insulina
• Risposte autoimmuni
 anticorpi anti-insulina
 anticorpi anti-recettore per l’insulina
DIABETE MELLITO
Secondario a deplezione di
      cellule beta
    •   Trauma
    •   Pancreatectomia
    •   Carcinoma del pancreas
    •   Pancreatite alcolica
    •   Fibrosi cistica
    •   Emocromatosi
    •   Amiloidosi
DIABETE MELLITO
Secondario a iperincrezione
        ormonale
     • Endocrinopatie
      Sindrome di Cushing
      Acromegalia
      Feocromocitoma
      Glucagonoma
      Ipertiroidismo
      Somatostatinoma

     • Gravidanza
DIABETE MELLITO
          Forme iatrogene
•   Glucocorticoidi
•   Ormoni tiroidei
•   Antiipertensivi alfa e beta bloccanti
•   Diuretici tiazidici
DIABETE MELLITO
    Patogenesi autoimmune del tipo
                   I
• Deficit di insulina da progressiva distruzione
  delle cellule pancreatiche beta indotta da una
  risposta autoimmune cellulomediata
• insulite da infiltrazione di linfociti
• anticorpi anti-cellule beta
• associazione con HLA di classe II DR3 e DR4
• l’immunosoppressione riduce l’insulino-dipendenza
• associazione con altre malattie endocrine
  autoimmuni
• trasferibilità sperimentale del diabete con linfociti T
DIABETE MELLITO
              Ipotesi
• Espressione degli HLA di classe II
 Insulite virale, produzione di IFNγ, aumento
 dell’espressione degli HLA di I e II classe sulle
 cellule beta, che scatena l’autoimmunità
• Immunità crociata con antigeni virali
 Autoanticorpi anti-glutammato decarbossilasi, simile
 a un peptide virale, che compaiono, nel topo,
 contemporaneamente all’insulite
• Patologica maturazione di linfociti T
  autoreattivi
 Il diabete è stato trasmesso con il trapianto di
DIABETE MELLITO
           Patogenesi del tipo II
•   Insufficiente rilascio di insulina nella fase I
•   Prolungamento dell’iperglicemia
•   Alterazione del metabolismo epatico
•   Iperstimolazione delle cellule beta
•   Iperinsulinemia e obesità
•   Diminuzione dei recettori e
    insulinoresistenza
DIABETE MELLITO
   Storia naturale della malattia
• Carente increzione o funzionalità
  dell’insulina
• Progressiva intolleranza al glucosio
• Iperglicemia a digiuno
• Polidipsia, polifagia, poliuria
• Glicosilazione non enzimatica
• Alterazione di cellule e tessuti
• Complicanze
DIABETE MELLITO
Curva da carico orale a digiuno
         di glucosio               250

     Glucosio nel sangue (mg/dl)
                                   200



                                   150



                                   100


                                                   normale
                                   50
                                                   diabetico
                                    0
                                         0   30       60        90   120

                                                  Tempo (min)
DIABETE MELLITO
         Alterazioni metaboliche
•   Ridotta glicolisi, iperglicemia e perdita di peso
•   Glicosuria, poliuria e disidratazione
•   Ipercatabolismo proteico e gluconeogenesi
•   Mobilizzazione e ossidazione dei grassi
•   Iperchetonemia, chetonuria e acidosi metabolica
•   Iperlipemia e dislipidemia
•   Accumulo di sorbitolo e iperosmolarità cellulare
•   Glicosilazione non enzimatica e ossidazione di
    proteine e lipidi con formazione di AGE
DIABETE MELLITO
           Effetti degli AGE
  Gli AGE sono i prodotti finali irreversibili della
  glicosilazione non enzimatica
• Il loro accumulo accelera l’invecchiamento
• Alterano il connettivo contribuendo al danno
  della membrana basale e alla
  microangiopatia
• Modificano le proteine della membrana
  cellulare alterando le risposte dei leucociti,
  dell’endotelio e dei fibroblasti agli stimoli
DIABETE MELLITO
Conseguenze dell’iperosmolarità
          cellulare
 • Alterazione delle cellule di Schwann e
   polineuropatia periferica
 • Alterazione del cristallino e cataratta
 • Microangiopatia e arteriolosclerosi
 • Retinopatia e progressiva cecità
 • Glomerulosclerosi e nefropatia
DIABETE MELLITO
        Complicanze
•   Aterosclerosi
•   Trombosi
•   Nefropatia
•   Difetti visivi progressivi
•   Polineuropatia periferica
•   Patologia cronica agli arti inferiori
DIABETE MELLITO
            Dislipidemia
• Ipertrigliceridemia da mobilizzazione dei
  grassi
• Alterazione del metabolismo epatico e
  steatosi
• Aumento della sintesi di LDL
• Basso rapporto HDL/LDL
• Glicosilazione delle lipoproteine
• Ossidazione delle lipoproteine
DIABETE MELLITO
           Fattore di rischio
          dell’aterosclerosi
• Iperlipemia con basso rapporto HDL/LDL
• Glicosilazione e ossidazione delle
  lipoproteine
• Intrappolamento di lipoproteine nell’intima per
  alterazioni delle molecole del connettivo
• Ipertensione da arteriolosclerosi e nefropatia
• Ispessimento della placca per trombosi
• Deficit di fagocitosi e riparazione
DIABETE MELLITO
       Patologia cronica agli arti
                inferiori
•   Ipoperfusione da atero e arteriolosclerosi
•   Atrofia da ipoperfusione e neuropatia
•   Rischio di gangrena per trombosi
•   Infezioni e ulcere per alterata attivazione
    delle cellule nelle risposte dell’organismo
• fagocitosi poco efficiente
• immunodeficit
• carente riparazione dei tessuti
Insufficienza cortico - surrenalica
primitiva (ICSP, Morbo di Addison)
Causata da un deficit della produzione di
glicocorticoidi, androgeni e/o
mineralcorticoidi conseguente al
danneggiamento, distruzione o alterata
funzione delle cellule cortico-surrenaliche
producenti steroidi e non riconducibile a
difetti enzimatici della steroidogenesi
Principali segni e sintomi di
insufficienza cortico - surrenalica
Segni (frequenza)
• Melanodermia (90 - 100%)
• Dimagrimento (90%)
• Ipotensione arteriosa (70%)
• Amenorrea secondaria (30%)
• Riduzione peli pubici ed ascellari
  (20 30%)
Principali segni e sintomi di
insufficienza cortico - surrenalica
Sintomi (frequenza)
• Astenia (90 - 100%)
• Anoressia (90%)
• Dolori addominali (70%)
• Mialgie (70 - 90%)
• Turbe neuropsichiche (50%)
Principali segni e sintomi di
insufficienza cortico - surrenalica
Sintomi (frequenza)
• Vomito (30%)
• Diarrea (30%)
• Ipersensibilità agli odori e sapori (30%)
• Tendenza ad assumere cibi più
  salati (20%)
• Cefalea (20%)
Test funzionali nell’ insufficienza
cortico - surrenalica primitiva (ICSP)
                   CORTISOLO                          ACTH
                     (µ g/dl)                        (pg/ml)
               Basale           ACTH test             Basale
                                 (250 µ g)
Normale         6 - 24             > 20                 5 - 45

ICSP             <3        Nessun aumento
                                          > 100
                           o picco < 20

Modificato da Oelkers W, NEJM 1997 e da Cooper & Stewart, NEJM 2003
Cause di ICSP

Autoimmune               65 - 70 %

Adrenoleucodistrofia     10 - 20 %
X - linked               (dei maschi)

Tubercolosi              20 - 25 %

Forme rare               2-5%
ICSP autoimmune
Caratterizzata dalla presenza di un
infiltrato linfomonocitario che causa la
distruzione del cortico - surrene con
conseguente atrofia ghiandolare.
Il processo autoimmune anti - surrene
è accompagnato dalla comparsa di
autoanticorpi (ACA), dimostrabili
tramite IIF su sezioni criostatiche di
corticosurrene
ICSP autoimmune

L’enzima 21 - idrossilasi è il
principale autoantigene
cortico - surrenalico




Winqvist O et al. Lancet, 1992; Bednarek J et al. FEBS, 1992
Altri autoanticorpi nell’ Addison
autoimmune
• Anti - 17 - idrossilasi (17OHAb)

• Anti - colesterolo desmolasi
  (P450sccAb)

• Anti - cellule steroidee (StCA)
Autoanticorpi anti - cellule steroidee

nel morbo di Addison
 21OHAb           85 - 90%
   ACA                            80 - 90%
   StCA                           15 - 25%
 17aOHAb                          10 - 15%
   sccAb                           10 - 15%


Falorni & Laureti, 2000; Perniola R et al, 2001; Falorni et al, 2002
Cause di ICSP
• Autoimmune 65 - 70 %

• Tubercolosi 20 - 25 %

• Adrenoleucodistrofia X - linked
 10-20 % (dei maschi)

• Forme rare 2 - 5 %
Cause genetiche di ICSP
Malattia             Gene (cromosoma)
Resistenza
familiare all’ACTH
Deficienza familiare    Gene ACTHr
di glucocorticoidi      (18p11)

Sindrome della
                        AAAS (12q13)
Tripla A
Altre cause di ICSP
• Sarcoidosi
• Amiloidosi

• Micosi (paracoccidiomicosi,
  istoplasmosi, blastomicosi)

• Metastasi di tumori non surrenalici

• Infezione da Cytomegalovirus o
  Micobatteri atipici in pazienti con AIDS
Altre cause di ICSP
• Emorragie da setticemia
  meningococcica (sindrome di
  Waterhouse - Friedrichsen) o da
  infezione da Pseudomonas
  aeruginosa o da terapia anticoagulante
• Sindrome da anticorpi anti - fosfolipidi

• Farmaci e tossici
  (ketoconazolo, mitotane, paraquat)
SEDI IN CUI PUO’ SVILUPPARSI UN TUMORE
     CROMAFFINE IN GRADO DI SECERNERE
                 CATECOLAMINE



•   FEOCROMOCITOMA   Midollare del surrene

•   PARAGANGLIOMA     Gangli simpatici paraortici intraddominali
                      Organo di Zuckerkandl
                     Vescica urinaria
                     Ilo epatico e renale
                     Torace (<2%)
                     Collo (<2%)
FEOCROMOCITOMA E
   CAUSE DI IPERTENSIONE ARTERIOSA
    Diagnosi di ipertensione in 4939 pz (Gifford RW , Cleveland Clinic 1966-67)



               DIAGNOSI                                NUMERO                %

IPERTENSIONE ESSENZIALE                                   4392             88.9
GLOMERULONEFRITE CRONICA                                   257              5.2
MALATTIE VASCOLARI RENALE                                  220              4.4
COARTAZIONE DELL’AORTA                                      30              0.6
IPERALDOSTERONISMO PRIMARIO                                 20              0.4
SINDROME DI CUSHING                                         11              0.3
FEOCROMOCITOMA                                               9              0.2
Feocromocitoma

                         Sospetto diagnostico

               Causa di morte improvvisa (diagnosi autoptica)
               Alta morbilità e mortalità (non diagnosticato)
                      Guaribile con terapia chirurgica



Ipertensione+ cefalea +cardiopalmo+ sudorazione (sensibilità=89%, specificità=67%)
Ipertensione resistente o maligna soprattutto nei giovani
Crisi ipertensive labili con parossismi senza evidenza di ipertensione stabile
Ipertensione grave non spiegabile
Shock durante anestesia chirurgica
Ipotensione ortostatica in un paziente non trattato farmacologicamente
Antecedenti familiari che suggeriscono patologie poliendocrine
Massa surrenale casuale
FEOCROMOCITOMA
Espressioni fenotipiche delle sindromi genetiche caratterizzate
dalla presenza di tumori cromaffini
 MEN (RET)
       tipo 2A (cr midollare tiroideo,feocromocitoma,iperparatiroidismo)
       tipo 2B (cr midollare tiroideo, feocromocitoma,neuromi multipli,
                  habitus marfanoide)
 Von Hippel-Lindau (VHL)
        Tipo 2A (Cr renale a cellule chiare,emangioblastomi retinici e
                 cerebellari, feocromocitoma)
         Tipo 2B (Emangioblastomi retinici e cerebellari, feocromocitoma)
         Tipo 2C (Feocromocitomi)
 Neurofibromatosi di tipo 1        (NF-1)
         Neuromi multipli cute e mucose, macchie cutanee caffè-latte,
         Feocromocitomi
 S. paragangliomatosi del collo/feocromocitoma (SDHB, SDHC, SDHD)
         Tumori del glomo carotideo, paragangliomi, feocromocitomi
FEOCROMOCITOMA: ALGORITMO

                 Catecolamine plasma

                 Metanefrine plasma


                  Metanefrine urine
 DIAGNOSI

                 Catecolamine urinarie


                 Acido vanilmandelico
Letture consigliate
www.pubmed.org




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  • 100. DIABETE MELLITO Definizione e caratteristiche • Malattie diverse per eziologia e patogenesi, in cui è presente un disordine metabolico caratterizzato da iperglicemia e da alterazioni del metabolismo glicidico, lipidico e proteico, per carenza reale o funzionale di insulina • Eziologia multifattoriale: genetica, ambientale e legata alle risposte dell’organismo • Patologia cronica progressivamente invalidante • Può portare al rischio di coma da chetoacidosi, da iperosmolarità o da ipoglicemia iatrogena
  • 101.
  • 102. DIABETE MELLITO Classificazione • Diabete primitivo Tipo I Tipo II Forme rare • Diabete secondario Deplezione di cellule beta Iperincrezione ormonale Forme iatrogene
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  • 106. DIABETE MELLITO Diabete primitivo • Tipo I Distruzione delle cellule pancreatiche beta Patologia autoimmune associata all’HLA Compare in età giovanile, spesso all’improvviso Sviluppo di insulino-dipendenza e chetoacidosi • Tipo II Forma familiare con distribuzione recessiva Compare nell’età adulta dopo intolleranza al glucosio Difettosa increzione dell’insulina Insulinoresistenza, spesso associata all’obesità
  • 107.
  • 108. DIABETE MELLITO Forme rare • Difetti genetici autosomici dominanti scarsa sensibilità delle cellule beta al glucosio difettosa conversione da proinsulina a insulina bassa affinità dei recettori per l’insulina • Risposte autoimmuni anticorpi anti-insulina anticorpi anti-recettore per l’insulina
  • 109. DIABETE MELLITO Secondario a deplezione di cellule beta • Trauma • Pancreatectomia • Carcinoma del pancreas • Pancreatite alcolica • Fibrosi cistica • Emocromatosi • Amiloidosi
  • 110. DIABETE MELLITO Secondario a iperincrezione ormonale • Endocrinopatie Sindrome di Cushing Acromegalia Feocromocitoma Glucagonoma Ipertiroidismo Somatostatinoma • Gravidanza
  • 111. DIABETE MELLITO Forme iatrogene • Glucocorticoidi • Ormoni tiroidei • Antiipertensivi alfa e beta bloccanti • Diuretici tiazidici
  • 112. DIABETE MELLITO Patogenesi autoimmune del tipo I • Deficit di insulina da progressiva distruzione delle cellule pancreatiche beta indotta da una risposta autoimmune cellulomediata • insulite da infiltrazione di linfociti • anticorpi anti-cellule beta • associazione con HLA di classe II DR3 e DR4 • l’immunosoppressione riduce l’insulino-dipendenza • associazione con altre malattie endocrine autoimmuni • trasferibilità sperimentale del diabete con linfociti T
  • 113. DIABETE MELLITO Ipotesi • Espressione degli HLA di classe II Insulite virale, produzione di IFNγ, aumento dell’espressione degli HLA di I e II classe sulle cellule beta, che scatena l’autoimmunità • Immunità crociata con antigeni virali Autoanticorpi anti-glutammato decarbossilasi, simile a un peptide virale, che compaiono, nel topo, contemporaneamente all’insulite • Patologica maturazione di linfociti T autoreattivi Il diabete è stato trasmesso con il trapianto di
  • 114. DIABETE MELLITO Patogenesi del tipo II • Insufficiente rilascio di insulina nella fase I • Prolungamento dell’iperglicemia • Alterazione del metabolismo epatico • Iperstimolazione delle cellule beta • Iperinsulinemia e obesità • Diminuzione dei recettori e insulinoresistenza
  • 115. DIABETE MELLITO Storia naturale della malattia • Carente increzione o funzionalità dell’insulina • Progressiva intolleranza al glucosio • Iperglicemia a digiuno • Polidipsia, polifagia, poliuria • Glicosilazione non enzimatica • Alterazione di cellule e tessuti • Complicanze
  • 116. DIABETE MELLITO Curva da carico orale a digiuno di glucosio 250 Glucosio nel sangue (mg/dl) 200 150 100 normale 50 diabetico 0 0 30 60 90 120 Tempo (min)
  • 117. DIABETE MELLITO Alterazioni metaboliche • Ridotta glicolisi, iperglicemia e perdita di peso • Glicosuria, poliuria e disidratazione • Ipercatabolismo proteico e gluconeogenesi • Mobilizzazione e ossidazione dei grassi • Iperchetonemia, chetonuria e acidosi metabolica • Iperlipemia e dislipidemia • Accumulo di sorbitolo e iperosmolarità cellulare • Glicosilazione non enzimatica e ossidazione di proteine e lipidi con formazione di AGE
  • 118. DIABETE MELLITO Effetti degli AGE Gli AGE sono i prodotti finali irreversibili della glicosilazione non enzimatica • Il loro accumulo accelera l’invecchiamento • Alterano il connettivo contribuendo al danno della membrana basale e alla microangiopatia • Modificano le proteine della membrana cellulare alterando le risposte dei leucociti, dell’endotelio e dei fibroblasti agli stimoli
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  • 126. DIABETE MELLITO Conseguenze dell’iperosmolarità cellulare • Alterazione delle cellule di Schwann e polineuropatia periferica • Alterazione del cristallino e cataratta • Microangiopatia e arteriolosclerosi • Retinopatia e progressiva cecità • Glomerulosclerosi e nefropatia
  • 127. DIABETE MELLITO Complicanze • Aterosclerosi • Trombosi • Nefropatia • Difetti visivi progressivi • Polineuropatia periferica • Patologia cronica agli arti inferiori
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  • 129. DIABETE MELLITO Dislipidemia • Ipertrigliceridemia da mobilizzazione dei grassi • Alterazione del metabolismo epatico e steatosi • Aumento della sintesi di LDL • Basso rapporto HDL/LDL • Glicosilazione delle lipoproteine • Ossidazione delle lipoproteine
  • 130. DIABETE MELLITO Fattore di rischio dell’aterosclerosi • Iperlipemia con basso rapporto HDL/LDL • Glicosilazione e ossidazione delle lipoproteine • Intrappolamento di lipoproteine nell’intima per alterazioni delle molecole del connettivo • Ipertensione da arteriolosclerosi e nefropatia • Ispessimento della placca per trombosi • Deficit di fagocitosi e riparazione
  • 131. DIABETE MELLITO Patologia cronica agli arti inferiori • Ipoperfusione da atero e arteriolosclerosi • Atrofia da ipoperfusione e neuropatia • Rischio di gangrena per trombosi • Infezioni e ulcere per alterata attivazione delle cellule nelle risposte dell’organismo • fagocitosi poco efficiente • immunodeficit • carente riparazione dei tessuti
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  • 200. Insufficienza cortico - surrenalica primitiva (ICSP, Morbo di Addison) Causata da un deficit della produzione di glicocorticoidi, androgeni e/o mineralcorticoidi conseguente al danneggiamento, distruzione o alterata funzione delle cellule cortico-surrenaliche producenti steroidi e non riconducibile a difetti enzimatici della steroidogenesi
  • 201. Principali segni e sintomi di insufficienza cortico - surrenalica Segni (frequenza) • Melanodermia (90 - 100%) • Dimagrimento (90%) • Ipotensione arteriosa (70%) • Amenorrea secondaria (30%) • Riduzione peli pubici ed ascellari (20 30%)
  • 202. Principali segni e sintomi di insufficienza cortico - surrenalica Sintomi (frequenza) • Astenia (90 - 100%) • Anoressia (90%) • Dolori addominali (70%) • Mialgie (70 - 90%) • Turbe neuropsichiche (50%)
  • 203. Principali segni e sintomi di insufficienza cortico - surrenalica Sintomi (frequenza) • Vomito (30%) • Diarrea (30%) • Ipersensibilità agli odori e sapori (30%) • Tendenza ad assumere cibi più salati (20%) • Cefalea (20%)
  • 204. Test funzionali nell’ insufficienza cortico - surrenalica primitiva (ICSP) CORTISOLO ACTH (µ g/dl) (pg/ml) Basale ACTH test Basale (250 µ g) Normale 6 - 24 > 20 5 - 45 ICSP <3 Nessun aumento > 100 o picco < 20 Modificato da Oelkers W, NEJM 1997 e da Cooper & Stewart, NEJM 2003
  • 205. Cause di ICSP Autoimmune 65 - 70 % Adrenoleucodistrofia 10 - 20 % X - linked (dei maschi) Tubercolosi 20 - 25 % Forme rare 2-5%
  • 206. ICSP autoimmune Caratterizzata dalla presenza di un infiltrato linfomonocitario che causa la distruzione del cortico - surrene con conseguente atrofia ghiandolare. Il processo autoimmune anti - surrene è accompagnato dalla comparsa di autoanticorpi (ACA), dimostrabili tramite IIF su sezioni criostatiche di corticosurrene
  • 207. ICSP autoimmune L’enzima 21 - idrossilasi è il principale autoantigene cortico - surrenalico Winqvist O et al. Lancet, 1992; Bednarek J et al. FEBS, 1992
  • 208. Altri autoanticorpi nell’ Addison autoimmune • Anti - 17 - idrossilasi (17OHAb) • Anti - colesterolo desmolasi (P450sccAb) • Anti - cellule steroidee (StCA)
  • 209. Autoanticorpi anti - cellule steroidee nel morbo di Addison 21OHAb 85 - 90% ACA 80 - 90% StCA 15 - 25% 17aOHAb 10 - 15% sccAb 10 - 15% Falorni & Laureti, 2000; Perniola R et al, 2001; Falorni et al, 2002
  • 210. Cause di ICSP • Autoimmune 65 - 70 % • Tubercolosi 20 - 25 % • Adrenoleucodistrofia X - linked 10-20 % (dei maschi) • Forme rare 2 - 5 %
  • 211. Cause genetiche di ICSP Malattia Gene (cromosoma) Resistenza familiare all’ACTH Deficienza familiare Gene ACTHr di glucocorticoidi (18p11) Sindrome della AAAS (12q13) Tripla A
  • 212. Altre cause di ICSP • Sarcoidosi • Amiloidosi • Micosi (paracoccidiomicosi, istoplasmosi, blastomicosi) • Metastasi di tumori non surrenalici • Infezione da Cytomegalovirus o Micobatteri atipici in pazienti con AIDS
  • 213. Altre cause di ICSP • Emorragie da setticemia meningococcica (sindrome di Waterhouse - Friedrichsen) o da infezione da Pseudomonas aeruginosa o da terapia anticoagulante • Sindrome da anticorpi anti - fosfolipidi • Farmaci e tossici (ketoconazolo, mitotane, paraquat)
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  • 228. SEDI IN CUI PUO’ SVILUPPARSI UN TUMORE CROMAFFINE IN GRADO DI SECERNERE CATECOLAMINE • FEOCROMOCITOMA Midollare del surrene • PARAGANGLIOMA Gangli simpatici paraortici intraddominali Organo di Zuckerkandl Vescica urinaria Ilo epatico e renale Torace (<2%) Collo (<2%)
  • 229. FEOCROMOCITOMA E CAUSE DI IPERTENSIONE ARTERIOSA Diagnosi di ipertensione in 4939 pz (Gifford RW , Cleveland Clinic 1966-67) DIAGNOSI NUMERO % IPERTENSIONE ESSENZIALE 4392 88.9 GLOMERULONEFRITE CRONICA 257 5.2 MALATTIE VASCOLARI RENALE 220 4.4 COARTAZIONE DELL’AORTA 30 0.6 IPERALDOSTERONISMO PRIMARIO 20 0.4 SINDROME DI CUSHING 11 0.3 FEOCROMOCITOMA 9 0.2
  • 230. Feocromocitoma Sospetto diagnostico Causa di morte improvvisa (diagnosi autoptica) Alta morbilità e mortalità (non diagnosticato) Guaribile con terapia chirurgica Ipertensione+ cefalea +cardiopalmo+ sudorazione (sensibilità=89%, specificità=67%) Ipertensione resistente o maligna soprattutto nei giovani Crisi ipertensive labili con parossismi senza evidenza di ipertensione stabile Ipertensione grave non spiegabile Shock durante anestesia chirurgica Ipotensione ortostatica in un paziente non trattato farmacologicamente Antecedenti familiari che suggeriscono patologie poliendocrine Massa surrenale casuale
  • 231. FEOCROMOCITOMA Espressioni fenotipiche delle sindromi genetiche caratterizzate dalla presenza di tumori cromaffini MEN (RET) tipo 2A (cr midollare tiroideo,feocromocitoma,iperparatiroidismo) tipo 2B (cr midollare tiroideo, feocromocitoma,neuromi multipli, habitus marfanoide) Von Hippel-Lindau (VHL) Tipo 2A (Cr renale a cellule chiare,emangioblastomi retinici e cerebellari, feocromocitoma) Tipo 2B (Emangioblastomi retinici e cerebellari, feocromocitoma) Tipo 2C (Feocromocitomi) Neurofibromatosi di tipo 1 (NF-1) Neuromi multipli cute e mucose, macchie cutanee caffè-latte, Feocromocitomi S. paragangliomatosi del collo/feocromocitoma (SDHB, SDHC, SDHD) Tumori del glomo carotideo, paragangliomi, feocromocitomi
  • 232.
  • 233. FEOCROMOCITOMA: ALGORITMO Catecolamine plasma Metanefrine plasma Metanefrine urine DIAGNOSI Catecolamine urinarie Acido vanilmandelico
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  • 250.
  • 251. Letture consigliate www.pubmed.org Pontieri “Patologia Generale” Piccin Nuova Libraria S.p.A. Rubin “Patologia” 2006 Casa Editrice Ambrosiana Stevens - Lowe – Scott “Patologia” Casa Editrice Ambrosiana