1. UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA L'integrazione lavorativa delle persone con disabilità 12 – 18 – 19 NOVEMBRE 2009 Enrico Verdozzi Raffaella Orzes Anna Rossi Carmen Zannin Servizio Integrazione lavorativa – ULSS n. 2 Feltre Servizio Integrazione lavorativa – ULSS n. 1 Belluno I CARE Imparare Comunicare Agire in una Rete Educativa Piano Nazionale di formazione e ricerca CORSI DI FORMAZIONE CTI DI FELTRE BELLUNO E S. STEFANO DI CADORE
2. UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA Disabilità e Lavoro: tre fasi storiche in Italia Il “fare” per cambiare (ideali, valori, utopia) Il “fare” senza un “sapere” (sperimentazioni, scambio, consolidamento) Il dare un “sapere” al “fare” (metodi, norme, strumenti) Anni ‘70 “ Ideologia” Prevalere dei valori Ultimi 15 anni “ Scienza” Prevalere dei metodi Anni ’80 – ‘90 “ Pratica” Prevalere delle sperimentazioni
3. UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA Progetto d’integrazione lavorativa Azione Ambiente che si svolge in un un Obiettivo per raggiungere
4. UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA L’Obiettivo Consentire alle persone disabili l’ accesso all’ esperienza del lavoro possibile
5. UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA L’integrazione sociale attraverso l’esperienza del lavoro Il sociale può essere definito un sistema organizzativo in equilibrio tra istanze soggettive primarie (bisogni e pulsioni di tipo individuale) e istanze oggettive secondarie (esigenze quali la sicurezza, la continuità, la qualità …). Il prezzo dell’organizzazione e quindi dei vantaggi dell’”oggettività” è la repressione del soggettivo. La lettura dell’handicap e di qualsiasi “diversità” in quest’ottica diviene un problema di non conformità. Diverso è colui che contiene elementi di soggettivo non conformi a quanto consentito dai codici di inibizione sociale del suo universo. Anna Rossi Carmen Zannin Servizio Integrazione lavorativa – ULSS n. 2 Feltre Luogo Feltre Data 18 novembre 2009
6. UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA Il lavoro non è tanto un insieme di automatismi psicomotori (routines) quanto una complessa attività relazionale fondata sulla capacità di role taking* * assunzione di ruolo; mettersi nei panni dell’altro Il lavoro come esperienza
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8. UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA Persona Disabile Lavoro DISTANZA Persona Lavoro DISTANZA “ Il lavoro è sempre un compromesso tra le esigenze soggettive della persona e le richieste di adattamento dell’organizzazione”
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12. UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA DISTANZA Operatori Area della mediazione Persona Disabile Lavoro Strumenti Servizi
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14. UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA Area della mediazione Persona Disabile L’ operatore esperto in mediazione al lavoro è un professionista che, agendo sui fattori che ne condizionano la distanza, facilita l’incontro tra la persona disabile e il sistema produttivo Strumenti Lavoro Servizi Operatori Anna Rossi Carmen Zannin Servizio Integrazione lavorativa – ULSS n. 2 Feltre Luogo Feltre Data 18 novembre 2009
15. UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA Operatori Area della mediazione Persona Disabile Lavoro Strumenti Servizi Il Servizio Integrazione Lavorativa è la struttura organizzata di strumenti, operatori, risorse economiche. È soprattutto il luogo di condivisione di valori, responsabilità, vissuti emotivi. È l’elemento d’interfaccia tra il sistema dei servizi sociali e sanitari ed il variegato mondo che opera nel mercato del lavoro
16. UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA Alla base di tutto sta ciò che ha dato origine all’esperienza: un mondo di valori condivisi Condividere un “Sistema valoriale” significa Tutto ciò che è creduto esiste e soltanto questo Hugo von Hofmannsthal “ crederci davvero”
17. UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA Alla luce delle vostre esperienze come si coniuga quanto presentato con l’iserimento di un percorso di alternanza scuola – lavoro all’interno del percorso scolastico di un allievo disabile rispetto al percorso maturativo degli allievi rispetto ai vissuti delle famiglie rispetto all’istituzione scolastica ed in particolare al ruolo degli insegnanti Spazio di confronto:
18. UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA Il Servizio integrazione Lavorativa - SIL È un servizio sociosanitario la cui formale istituzione presso le Aziende ULSS avviene da parte della Regione del Veneto solo con la L.R. 16* del 2001 * LR 16/01 è la normativa con cui la Regione recepisce la legge 68/99 sul collocamento mirato delle persone disabili Con successivi provvedimenti - DGR 3350/01 e DGR 1138/08 - la Regione Veneto fornisce le linee guida per l’organizzazione del Servizio di Integrazione Lavorativa Morin
19. UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA Art. 11 - Istituzione del servizio di integrazione lavorativa presso le aziende ULSS del Veneto. 1. Al fine di assicurare efficienti raccordi tra i nuovi servizi all’impiego e i servizi socio-sanitari territoriali (…) è istituito, presso le aziende ULSS, il servizio di integrazione lavorativa con i seguenti compiti: a) valutazione delle potenzialità e dei bisogni individuali delle persone disabili e delle aziende; b) programmazione e gestione dei percorsi individualizzati d’integrazione lavorativa per un positivo incontro tra domanda e offerta di lavoro; c) monitoraggio; d) promozione di collaborazione fra soggetti istituzionali del mondo imprenditoriale, del sistema della formazione professionale e della cooperazione sociale del volontariato che opera specificamente nel settore, e delle associazioni dei disabili e dei familiari. Il Servizio integrazione Lavorativa - SIL Legge regionale 3 agosto 2001, n. 16 NORME PER IL DIRITTO AL LAVORO DELLE PERSONE DISABILI IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 12 MARZO 1999, N. 68 E ISTITUZIONE SERVIZIO INTEGRAZIONE LAVORATIVA PRESSO LE AZIENDE ULSS
20. UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA Il Servizio integrazione Lavorativa - SIL Principi e funzioni Le linee guida per il funzionamento dei SIL (DGR 1138/08) Destinatari Compiti Metodologia e strumenti Assetto organizzativo
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23. UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA Alcuni spunti offerti dalla normativa: … gli "uffici competenti", provvedono, in raccordo con i servizi sociali, sanitari, educativi e formativi del territorio, secondo le specifiche competenze loro attribuite, alla programmazione, all'attuazione, alla verifica degli interventi volti a favorire l'inserimento dei soggetti (L. 68/99 art.6 c.1) Richiamo ad una metodologia di lavoro Riferimento ad un approccio multidimensionale e multidisciplinare
24. UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA Alcuni spunti offerti dalla normativa: La commissione, in raccordo con il comitato tecnico … acquisisce le notizie utili per individuare la posizione della persona disabile nel suo ambiente, la sua situazione familiare, di scolarità e di lavoro (DPCM 13/01/00, art.4 c.1) Riferimento ad un approccio multidimensionale Richiamo alla continuità e coerenza del processo
25. UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra. “Ma qual è la pietra che sostiene il ponte?” Chiede Kublai Kan. “Il ponte non è sostenuto da questa o quella pietra, - rispose Marco, - ma dalla linea dell’arco che esse formano.” Kublai Kan rimane silenzioso, riflettendo. Poi soggiunge: ”Perché mi parli delle pietre? E’ solo dell’arco che mi importa.” Polo risponde “Senza pietre non c’è arco.” Italo Calvino “ Le città invisibili ”
26. UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA Come viene declinata la normativa: Servizi che collaborano Sistemi che si integrano norma Variabile: territorialità I modelli territoriali
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28. UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA Come viene declinata la normativa: Modello centralizzato Modello territoriale Variabile: cultura organizzativa e gestionale Il modello organizzativo influisce sul grado di autonomia operativa dei singoli elementi, sull’appropriatezza e tempestività della risposta I modelli territoriali
29. UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA Il modello influisce sulla “distanza” fra i diversi attori e ne condiziona il ruolo, la capacità di interazione, l’autonomia operativa, la disponibilità di strumenti e risorse A ciascun modello corrispondono punti di forza e criticità Non c’è un modello “buono” o “cattivo”, “giusto” o “sbagliato”; ciascuna realtà deve poter determinare il modello coerente con il contesto in cui opera
30. UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA The End Grazie per l’attenzione e … buon lavoro
31. UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA “ Il metodo non può costituirsi che nella ricerca: non può venire alla luce e formularsi che in seguito, nel momento in cui l’arrivo torna ad essere un nuovo punto di partenza, questa volta dotato di un metodo” E. Morin Il Metodo “ Metodo” e “Sperimentazioni” sono intimamente collegati:
Editor's Notes
Ricordarsi di modificare, su TUTTE le slides la parte che ricorda: i relatori, il servizio di appartenenza, il luogo, la data. Modificata la prima e cancellate le informazioni predisposte sulle successive, copiare la prima (trascinando il mouse sull’area al di sotto della linea bianca) e incollare su ciascuna delle slides
Presentazione flash sul senso e la caratterizzazione che ha avuto, nel tempo, il tema dell’integrazione lavorativa in Italia
Definizione del progetto: lo scopo è comprendere quale sia il senso dell’integrazione lavorativa delle persone disabili dal punto di vista del SIL (servizio sociosanitario e non di incontro domanda – offerta) Foto: Altopiano di Pian dei Buoi – Le Marmarole e il Rif. Ciareido
Individuazione dell’obiettivo generico di un progetto d’integrazione lavorativa (foto: Rifugio Ciareido e le Marmarole)
Una possibile definizione di integrazione sociale
Definizione del lavoro sotto il profilo relazionale e psicosociale
Il ruolo lavorativo
L’esperienza del lavoro come compromesso e distanza
I fattori che determinano la distanza
I fattori che determinano la distanza
I fattori che determinano la distanza
L’area della mediazione
strumenti
operatori
servizi
Conclusione della parte riferita ai contenuti valoriali. Introduce la successiva
Lavoro a gruppi Obiettivo : Far emergere potenzialità e criticità da riportare nelle fasi successive di formazione
Con questa slide inizia la serie di presentazione del SIL Cliccando sul pulsante “Morin” si richiama un riferimento teorico del sociologo E.Morin
Inizia la parte dei riferimenti normativi: evidenziare come la regione intendesse valorizzare, all’interno della norma di recepimento del collocamento al lavoro dei disabili (diritto!) l’esperienza svolta dai SIL (senso!) negli anni precedenti
Richiamo alle DGR che definiscono compiti e ruolo dei SIL
I princìpi a cui si ispirano i SIL
I destinatari degli interventi del SIL
Evidenziare spunti di metodo e di approccio che differenziano la 68/99 dalla 482/68; evidenza al riferimento al raccordo con i servizi formativi nella prospettiva dell’obiettivo del collocamento mirato
Aspetti di processo nella fase valutativa dove si indicano come rilevanti informazioni riferite al periodo scolastico
Chiude la parte riferita alla normativa ed introduce quella riferita ai possibili modelli: singole pietre o arco?
I due estremi che discendono dalla interpretazione della norma in presenza di un modello che decentra le funzioni
Variabili che possono indirizzare verso un modello piuttosto che verso l’altro
La variabile organizzativa ed il decentramento della responsabilità – rif. gestione del collocamento mirato attraverso i CPI
Il mutare nel tempo della caratterizzazione dell’integrazione lavorativa è caratterizzato dalla sperimentazione da cui è stato codificato, nel tempo e attraverso le tappe, un “metodo” Cliccando sul pulsantino si riprendecol la slide successiva a quella che introduce la presente