1. Sun Tzu
L’arte della guerra
(Cina settentrionale, 300 A.C.)
1
2. Sun Tzu – L’arte della guerra
1. Valutazioni strategiche
Le operazioni militari sono di vitale importanza per lo
Stato. Sono questione di vita o di morte, il Tao
della sopravvivenza o della distruzione. È dunque
necessario ponderarle con cura.
I 5 fattori per valutare le operazioni militari:
Il primo fattore è il Tao, il secondo è il cielo, il terzo è
la terra, il quarto è il generale, il quinto è il
metodo.
1. Il Tao è il modo in cui qualcosa funziona, una
strada, un sentiero. Colui che guida e coloro che
sono guidati condividono lo stesso scopo. L’unità
nasce quando tutti sono d’accordo con l’ordine più
grande, il Tao, il modo in cui le cose funzionano.
2
3. Sun Tzu – L’arte della guerra
1. Valutazioni strategiche
2. Il cielo comprende yin e yang, freddo e caldo, il
susseguirsi delle stagioni. Seguirlo o opporvisi
determina la vittoria.
3. La terra riguarda le alture e le pianure, ciò che
è ampio e ciò che è angusto, la base di qualsiasi
situazione, i suoi limiti e le sue opportunità
pratiche.
4. Il generale rappresenta la conoscenza, la
fedeltà, il coraggio e la severità. Simboleggia la
leadership, riunisce tutti i “5”.
5. Il metodo riguarda il sapere dare ordini, il Tao
dell’organizzazione dell’esercito.
3
4. Sun Tzu – L’arte della guerra
1. Valutazioni strategiche
Le 7 comparazioni per determinare lo stato delle
operazioni militari:
1. Quale governante segue il Tao?
2. Quale generale è più abile?
3. Chi ha a suo favore cielo e terra?
4. Chi osserva più rigorosamente il metodo e gli
ordini?
5. Quale esercito è più forte?
6. Quali sono gli ufficiali e i soldati meglio
addestrati?
7. Da che parte i premi e le punizioni sono più equi?
Tramite queste comparazioni si possono prevedere la
vittoria e la sconfitta! 4
5. Sun Tzu – L’arte della guerra
2. Operazioni belliche
[…] Perciò, se ho udito di azioni maldestre riuscite
grazie alla rapidità, mai ho visto riuscire un’abile
operazione che fosse anche prolungata.
E non c’è mai stata una guerra protratta nel tempo
che abbia portato vantaggi a una nazione.
Organizzare un’armata richiede risorse enormi. Il
generale si occupa di economia nel suo senso più
ampio.
5
6. Sun Tzu – L’arte della guerra
2. Operazioni belliche
Colui che eccelle nell’arte della guerra non ha
bisogno di una seconda leva di coscritti, nè di farsi
inviare gli approvvigionamenti tre volte.
I rifornimenti militari devono essere forniti dallo Stato,
ma le vettovaglie devono essere reperite in
territorio nemico.
Vincere significa conquistare intero e intatto il
nemico. La guerra è costosa. Se si rende
necessario combattere, bisogna farlo in modo da
concludere rapidamente il conflitto.
6
7. Sun Tzu – L’arte della guerra
3. Strategia di attacco
Un risultato superiore consiste nel conquistare
intero e intatto il paese nemico. Distruggerlo
costituisce un risultato inferiore.
Un risultato superiore consiste nel catturare intero e
intatto un esercito. Distruggerlo costituisce un
risultato inferiore.
[…] Perciò, ottenere cento vittorie in cento battaglie
non è prova di suprema abilità.
Sottomettere l’esercito nemico senza combattere è
prova di suprema abilità.
L’abile generale conquista il nemico senza
distruggerlo. Non si tratta di un argomento contro
la forza ma invita a considerare la battaglia dal
punto di vista della vittoria, non come fine a sè
stante. 7
8. Sun Tzu – L’arte della guerra
3. Strategia di attacco
E così, è di suprema importanza sconvolgere la
strategia del nemico, in secondo luogo spezzare le
sue alleanze, in terzo luogo attaccare il suo
esercito.
La scelta peggiore è assediare le città fortificate.
Ecco dunque il metodo per organizzare le operazioni
militari.
Se sei in proporzione di 10:1, circonda il nemico. Se
sei in proporzione di 5:1, attaccalo. Se sei in
proporzione di 2:1, dai battaglia. Se le vostre forze
sono in parità, cerca di dividerlo. Se la tua forza è
inferiore, difenditi. Se è impari, ritirati. Se chi è in
minoranza persevera, determina la vittoria di un
nemico più numeroso. 8
9. Sun Tzu – L’arte della guerra
3. Strategia di attacco
I 5 requisiti della vittoria:
1. Bisogna sapere quando è il momento di
combattere e quando non lo è.
2. Bisogna saper guidare tanto un grande esercito
quanto uno piccolo.
3. La vittoria si ottiene quando i superiori e gli inferiori
sono animati dallo stesso spirito.
4. La vittoria si ottiene quando si è preparati ad ogni
imprevisto.
5. La vittoria si ottiene quando ci sono un generale
capace e un sovrano che non interferisce.
Questi cinque requisiti costituiscono il Tao che porta
alla vittoria.
9
10. Sun Tzu – L’arte della guerra
4. La forma
L’invincibilità dipende da noi. La vulnerabilità del
nemico dipende dai suoi sbagli.
[…] Perciò vale il detto: “Si può sapere come vincere,
senza necessariamente vincere”.
Non si tratta ancora di vincere: bisogna prima
aspettare che si manifesti la vulnerabilità del
nemico. L’abilità consiste nel riconoscere quel
momento.
Vincere in una battaglia universalmente considerata
difficile non è vera abilità. […] La vera abilità
consiste nel vincere chi si può battere facilmente.
10
11. Sun Tzu – L’arte della guerra
4. La forma
Ciò che la maggior parte delle persone è in grado di
vedere non è abilità. La vera abilità è invisibile agli
occhi delle persone ordinarie ed in grado di
raggiungere obiettivi molto più alti di quanto esse
possono immaginare.
Il generale esperto ottiene la vittoria prima ancora di
ingaggiare battaglia. Mantenendosi invincibile,
attende il momento propizio per colpire il nemico
nel suo punto più debole.
E così, colui che è abile nell’arte della guerra coltiva
il Tao e segue il metodo. Ed è padrone della
vittoria e della sconfitta.
11
12. Sun Tzu – L’arte della guerra
4. La forma
Il Tao è il modo in cui le cose sono ed il modo in cui
si sviluppano secondo la loro natura.
Il metodo è l’organizzazione delle azioni umane in
modo che siano d’accordo con il Tao.
Colui che soppesa in tal modo la vittoria, sa far
combattere le truppe come se liberasse
all’improvviso una gran massa d’acqua
accumulata in una gola profonda mille jen.
Poichè abbiamo preso la misura delle cose,
conosciamo il loro vero peso. La vittoria consiste
quindi nel predisporre l’equilibrio in modo da
creare una preponderanza. 12
13. Sun Tzu – L’arte della guerra
5. Lo shih
Non c’è differenza tra gestire un grande esercito e
gestirne uno piccolo. Si tratta comunque di
organizzare e contare.
Non c’è differenza tra combattere contro un grande
esercito e contro uno piccolo. Si tratta comunque
di forme e segni.
Se si organizzano le truppe in divisioni chiaramente
differenziate, combattere contro molti nemici non
differisce molto dal combatterne pochi. Così, si
comanda ciò che è grande agendo su ciò che è
gestibile e immediato.
13
14. Sun Tzu – L’arte della guerra
5. Lo shih
Ortodosso = diritto, corretto.
Straordinario = ciò che è strano
In breve, in battaglia usa metodi ortodossi per affrontare
il nemico e metodi straordinari per ottenere la vittoria.
Un esercito vince grazie ad una forza schiacciante. Bisogna
concentrare le proprie forze sul punto vuoto, dove il
nemico non può opporre resistenza.
Un’operazione militare ha il sopravvento quando è come una
pietra scagliata contro un uovo. Si tratta del vuoto e del
pieno.
Bisogna impegnare le persone con ciò che si aspettano,
confermando così le loro proiezioni, mentre noi
attendiamo il momento per mettere in atto lo straordinario,
l’imprevedibile. 14
15. Sun Tzu – L’arte della guerra
5. Lo shih
Le note musicali non sono più di cinque, eppure nessuno
può dire di aver udito tutte le loro combinazioni.
[…] Lo shih della battaglia si limita allo straordinario e
all’ortodosso. Eppure nessuno può dire di aver esaurito
tutte le loro combinazioni.
Lo straordinario e l’ortodosso si rincorrono e l’uno genera
l’altro, come in un cerchio senza inizio.
La furia dell’acqua, nel punto in cui trascina e ammassa le
pietre: questo è lo shih. Il falco in picchiata, nel momento
in cui ghermisce mortalmente la preda: questo è il nodo
del bambù.
Lo shih è il potere inerente a una configurazione. Il nodo
indica il momento repentino in cui qualcosa accade. 15
16. Sun Tzu – L’arte della guerra
6. Il pieno e il vuoto
Colui che prende posizione per primo sul campo di
battaglia in attesa del nemico sarà pronto e a suo
agio.
[…] Ciò che fa muovere il nemico dove vuoi tu, e di
sua iniziativa, è la prospettiva di guadagni. Se
invece vuoi impedirgli di andare in un certo luogo,
prospettagli un danno.
Perciò stanca il nemico quando è pronto e riposato,
affamalo quando è sazio, costringilo a spostarsi
quando è accampato.
16
17. Sun Tzu – L’arte della guerra
6. Il pieno e il vuoto
La nostra forma non può essere valutata dalle spie o
dagli strateghi perchè non c’è nulla che essi
possano scoprire. In questo modo essi saranno
preda delle proprie proiezioni, che è tutto ciò che
riusciranno a scoprire.
Ora, la forma dell’operazione militare è come quella
dell’acqua. L’acqua, quando scorre, fugge le
altezze e precipita verso il basso. L’operazione
militare vittoriosa evita il pieno e colpisce il vuoto.
Come l’acqua adegua il suo movimento al terreno,
la vittoria in guerra si consegue adattandosi al
nemico. L’abile condottiero non segue uno shih
prestabilito e non mantiene una forma immutabile. 17
18. Sun Tzu – L’arte della guerra
7. Lo scontro armato
Lo scontro è una funzione fondamentale della
guerra, non può essere evitato. Ma affrettarsi per
cercare di avanzare sul terreno dell’altro comporta
perdite di ogni tipo. Bisogna mantenere l’esercito
unito, preoccupandosi di soddisfare le esigenze di
base delle truppe e mantenendo i vantaggi offerti
dalle attuali circostanze.
Senza la conoscenza non si può agire in modo abile.
La conoscenza deve derivare da ogni fonte
disponibile e interessare tutti gli aspetti del
nemico.
18
19. Sun Tzu – L’arte della guerra
7. Lo scontro armato
E così sii
Veloce come il vento
Lento come una foresta
Assali e devasta come il fuoco
Immobile come una montagna
Misterioso come lo yin
Rapido come il tuono
[…] quando saccheggi un paese, dividi le forze.
Quando conquisti un territorio, dividi il bottino.
Fai le tue considerazioni e agisci.
19
20. Sun Tzu – L’arte della guerra
7. Lo scontro armato
Lo scontro è, in fin dei conti, una questione di
tortuoso e diretto. Il generale conosce tutto ciò in
anticipo […] ma le sue informazioni si basano su
una comprensione di come le cose si trasformano
e si invertono: l’avverso in vantaggioso, il tortuoso
in diretto. Questo costituisce il Tao dello scontro
armato.
Una volta che gli uomini sono uniti come un solo
corpo, il coraggioso non potrà avanzare da solo, il
codardo non potrà ritirarsi da solo. Questo è il
metodo per organizzare un esercito numeroso.
20
21. Sun Tzu – L’arte della guerra
8. Le nove trasformazioni
In un terreno aperto non ti accampare
In una zona di confine stringi alleanze
In una zona crocevia non restare
In un terreno chiuso elabora strategia
In un terreno di morte combatti
Le nove trasformazioni rappresentano ogni possibile
manifestazione delle cose, il tesoro di conoscenza del
generale.
E così il metodo per organizzare le operazioni militari
insegna – a non contare sul mancato arrivo del
nemico, ma a fare affidamento sulla tua preparazione,
a non contare sul mancato attacco del nemico, ma a
fare affidamento sulla tua inattaccabilità.
21
22. Sun Tzu – L’arte della guerra
9. Le manovre
In definitiva, un esercito ama l’alto e odia il basso,
preferisce lo yang ed evita lo yin, sceglie luoghi
che sostengono la vita e prende posizione su
terreni solidi. Questo è ciò che si intende con
“sicuramente vittorioso”. Un simile esercito non
subirà le cento afflizioni.
[…] Perciò i soldati devono essere uniti dal
cameratismo, ma addestrati con marzialità: questa
è la via per ottenere la cosiddetta “vittoria certa”.
[…] Quando si agisce con coerenza, comandanti e
truppe sono in sintonia.
22
23. Sun Tzu – L’arte della guerra
10. Le forme del terreno
Il terreno può essere classificato come
Accessibile
Si riferisce agli spazi in cui noi e l’altro possiamo
muoverci liberamente. Bisogna essere i primi ad
assumere una posizione predominante.
A trappola
Posso vincere il nemico se questi è impreparato a
una mia imboscata. Ma se il nemico è preparato
alla mia imboscata e non vinco, difficilmente
riuscirò a ritirarmi.
Perciò bisogna agire solamente se siamo certi che ci
porterà alla vittoria.
23
24. Sun Tzu – L’arte della guerra
10. Le forme del terreno
Il terreno può essere classificato come
Non risolutivo
La forma del terreno non offre un vantaggio
immediato. Bisogna entrarvi solamente nel
momento in cui il nemico abbia rivelato la propria
vulnerabilità.
Stretto
La forma diventa vantaggiosa solamente se si
occupa completamente: in questo caso il nemico
non avrà alcuna alternativa.
24
25. Sun Tzu – L’arte della guerra
10. Le forme del terreno
Il terreno può essere classificato come
Scosceso
Nel terreno scosceso, se arrivo per primo su un
terreno scosceso, devo occupare una posizione
elevata sul lato yang e lì attendere il nemico.
Distante
Nel terreno distante, poiché lo shih è pari per te e per
il nemico, è pericoloso ingaggiare battaglia.
[…] Questi sono i sei Tao del terreno, conoscerli è la
principale responsabilità del generale, che non
può fare a meno di esaminarli accuratamente.
25
26. Sun Tzu – L’arte della guerra
10. Le forme del terreno
I 6 pericoli delle operazioni militari
Fuga
Quando lo shih è pari a quello del nemico e il
generale usa una forza pari a un decimo di quella
dell’avversario.
Insubordinazione
Quando le truppe sono determinate e gli ufficiali
deboli.
Debolezza
Quando gli ufficiali sono valorosi e le truppe deboli.
26
27. Sun Tzu – L’arte della guerra
10. Le forme del terreno
I 6 pericoli delle operazioni militari
Frana
Quando un valente ufficiale rabbioso e insubordinato
di fronte al nemico si getta nella mischia da solo e
il generale non conosce il suo valore.
Disordine
Quando il generale è debole e non ha autorità, i suoi
ordini e le sue intenzioni non sono chiari.
Sconfitta
Quando il generale non riesce a valutare
obiettivamente il nemico.
Questi sono i sei Tao della sconfitta.
27
28. Sun Tzu – L’arte della guerra
11. I nove terreni
Un terreno di disunione
Un terreno facile
Un terreno conteso
Un terreno aperto
Un terreno d’intersezione
Un terreno pericoloso
Un terreno difficile
Un terreno chiuso
Un terreno di morte
28
29. Sun Tzu – L’arte della guerra
11. I nove terreni
Perciò
Non combatto in un terreno di disunione
Non mi fermo in un terreno facile
Non attacco un terreno conteso
Non attraverso un terreno aperto
Stringo alleanze in un terreno d’intersezione
Saccheggio un terreno pericoloso
Proseguo velocemente in un terreno difficile
Elaboro strategie in un terreno chiuso
Combatto a costo della vita in un terreno di morte
29
30. Sun Tzu – L’arte della guerra
11. I nove terreni
Le truppe sono formate da esseri umani comuni, che
amano il benessere e odiano la morte e possono
essere sopraffatti dalle loro emozioni. Tali qualità
potrebbero mettere in discussione la loro
adeguatezza al servizio militare, ma sono anche
ciò che li rende dei veri soldati. Il coraggio nasce
dalla codardia. Minacciati dalla morte, essi
combattono disperatamente per sopravvivere.
Grazie allo shih più adatto, la loro naturale
reazione fa sgorgare un potere enorme.
30
31. Sun Tzu – L’arte della guerra
11. I nove terreni
Senza ricorrere alla speranza e alla paura, alla
coerenza o alla gentilezza, scartando tutte le
convenzioni legate al comando, il generale lega le
truppe a sé. Non si affida alle parole ma all’azione
che arriva al cuore delle cose, lasciando perdere
le teorie e le buone maniere. Messe di fronte alla
certezza della morte, le sue truppe trasformano
una situazione senza speranze in una vittoriosa.
Come l’acqua adatta il movimento al terreno, in
guerra si vince adattandosi al nemico.
L’innocenza disarma. La velocità vince.
31
32. Sun Tzu – L’arte della guerra
12. Attacco col fuoco
Il fuoco consuma e devasta. È un elemento
primordiale, che dirige l’attenzione del nemico nel
punto in cui divampa e che possiede quindi un
potere molto maggiore di trasformare
bruscamente una situazione rispetto a qualsiasi
altra forma di attacco diretto.
Poiché il generale ha come obiettivo la salvaguardia
dello Stato e dell’esercito, deve ricorrere a questi
mezzi solo se servono per conquistare intero e
intatto il nemico.
32
33. Sun Tzu – L’arte della guerra
13. Lo spionaggio
Ogni giorno l’esercito sul campo costa almeno mille
monete d’oro, ma se conoscessimo realmente il
nemico potremmo sottometterlo in un solo giorno. Tale
conoscenza può essere ottenuta unicamente grazie
alle spie.
Se il generale punta a conquistare senza distruggere,
l’inganno può far parte integrante della sincerità.
E così, se un sovrano illuminato e un generale saggio
risultano sempre vittoriosi sui nemici e realizzano
imprese superiori alla norma. Tutto ciò avviene grazie
alla previsione. E questa previsione […] deve essere
acquisita tramite uomini che conoscono la situazione
nemica. 33