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Sun Tzu

          L’arte della guerra


                   (Cina settentrionale, 300 A.C.)




                                                     1
Sun Tzu – L’arte della guerra
1. Valutazioni strategiche
Le operazioni militari sono di vitale importanza per lo
  Stato. Sono questione di vita o di morte, il Tao
  della sopravvivenza o della distruzione. È dunque
  necessario ponderarle con cura.

       I 5 fattori per valutare le operazioni militari:
Il primo fattore è il Tao, il secondo è il cielo, il terzo è
    la terra, il quarto è il generale, il quinto è il
    metodo.
    1. Il Tao è il modo in cui qualcosa funziona, una
    strada, un sentiero. Colui che guida e coloro che
    sono guidati condividono lo stesso scopo. L’unità
    nasce quando tutti sono d’accordo con l’ordine più
    grande, il Tao, il modo in cui le cose funzionano.
                                                           2
Sun Tzu – L’arte della guerra
1. Valutazioni strategiche
 2. Il cielo comprende yin e yang, freddo e caldo, il
 susseguirsi delle stagioni. Seguirlo o opporvisi
 determina la vittoria.
 3. La terra riguarda le alture e le pianure, ciò che
 è ampio e ciò che è angusto, la base di qualsiasi
 situazione, i suoi limiti e le sue opportunità
 pratiche.
 4. Il generale rappresenta la conoscenza, la
 fedeltà, il coraggio e la severità. Simboleggia la
 leadership, riunisce tutti i “5”.
 5. Il metodo riguarda il sapere dare ordini, il Tao
 dell’organizzazione dell’esercito.

                                                    3
Sun Tzu – L’arte della guerra
1. Valutazioni strategiche
Le 7 comparazioni per determinare lo stato delle
  operazioni militari:

  1. Quale governante segue il Tao?
  2. Quale generale è più abile?
  3. Chi ha a suo favore cielo e terra?
  4. Chi osserva più rigorosamente il metodo e gli
  ordini?
  5. Quale esercito è più forte?
  6. Quali sono gli ufficiali e i soldati meglio
  addestrati?
  7. Da che parte i premi e le punizioni sono più equi?

Tramite queste comparazioni si possono prevedere la
  vittoria e la sconfitta!                        4
Sun Tzu – L’arte della guerra
2. Operazioni belliche

[…] Perciò, se ho udito di azioni maldestre riuscite
  grazie alla rapidità, mai ho visto riuscire un’abile
  operazione che fosse anche prolungata.

E non c’è mai stata una guerra protratta nel tempo
  che abbia portato vantaggi a una nazione.

Organizzare un’armata richiede risorse enormi. Il
  generale si occupa di economia nel suo senso più
  ampio.


                                                     5
Sun Tzu – L’arte della guerra
2. Operazioni belliche

Colui che eccelle nell’arte della guerra non ha
    bisogno di una seconda leva di coscritti, nè di farsi
    inviare gli approvvigionamenti tre volte.
I rifornimenti militari devono essere forniti dallo Stato,
    ma le vettovaglie devono essere reperite in
    territorio nemico.

Vincere significa conquistare intero e intatto il
  nemico. La guerra è costosa. Se si rende
  necessario combattere, bisogna farlo in modo da
  concludere rapidamente il conflitto.

                                                         6
Sun Tzu – L’arte della guerra
3. Strategia di attacco
Un risultato superiore consiste nel conquistare
   intero e intatto il paese nemico. Distruggerlo
   costituisce un risultato inferiore.
Un risultato superiore consiste nel catturare intero e
   intatto un esercito. Distruggerlo costituisce un
   risultato inferiore.
[…] Perciò, ottenere cento vittorie in cento battaglie
   non è prova di suprema abilità.
Sottomettere l’esercito nemico senza combattere è
   prova di suprema abilità.
L’abile generale conquista il nemico senza
   distruggerlo. Non si tratta di un argomento contro
   la forza ma invita a considerare la battaglia dal
   punto di vista della vittoria, non come fine a sè
   stante.                                            7
Sun Tzu – L’arte della guerra
3. Strategia di attacco
E così, è di suprema importanza sconvolgere la
  strategia del nemico, in secondo luogo spezzare le
  sue alleanze, in terzo luogo attaccare il suo
  esercito.
La scelta peggiore è assediare le città fortificate.

Ecco dunque il metodo per organizzare le operazioni
  militari.
Se sei in proporzione di 10:1, circonda il nemico. Se
  sei in proporzione di 5:1, attaccalo. Se sei in
  proporzione di 2:1, dai battaglia. Se le vostre forze
  sono in parità, cerca di dividerlo. Se la tua forza è
  inferiore, difenditi. Se è impari, ritirati. Se chi è in
  minoranza persevera, determina la vittoria di un
  nemico più numeroso.                                    8
Sun Tzu – L’arte della guerra
3. Strategia di attacco
I 5 requisiti della vittoria:

1. Bisogna sapere quando è il momento di
   combattere e quando non lo è.
2. Bisogna saper guidare tanto un grande esercito
   quanto uno piccolo.
3. La vittoria si ottiene quando i superiori e gli inferiori
   sono animati dallo stesso spirito.
4. La vittoria si ottiene quando si è preparati ad ogni
   imprevisto.
5. La vittoria si ottiene quando ci sono un generale
   capace e un sovrano che non interferisce.
Questi cinque requisiti costituiscono il Tao che porta
   alla vittoria.
                                                           9
Sun Tzu – L’arte della guerra
4. La forma
L’invincibilità dipende da noi. La vulnerabilità del
   nemico dipende dai suoi sbagli.

[…] Perciò vale il detto: “Si può sapere come vincere,
  senza necessariamente vincere”.

Non si tratta ancora di vincere: bisogna prima
  aspettare che si manifesti la vulnerabilità del
  nemico. L’abilità consiste nel riconoscere quel
  momento.

Vincere in una battaglia universalmente considerata
  difficile non è vera abilità. […] La vera abilità
  consiste nel vincere chi si può battere facilmente.
                                                     10
Sun Tzu – L’arte della guerra
4. La forma
Ciò che la maggior parte delle persone è in grado di
  vedere non è abilità. La vera abilità è invisibile agli
  occhi delle persone ordinarie ed in grado di
  raggiungere obiettivi molto più alti di quanto esse
  possono immaginare.

Il generale esperto ottiene la vittoria prima ancora di
   ingaggiare battaglia. Mantenendosi invincibile,
   attende il momento propizio per colpire il nemico
   nel suo punto più debole.

E così, colui che è abile nell’arte della guerra coltiva
  il Tao e segue il metodo. Ed è padrone della
  vittoria e della sconfitta.
                                                        11
Sun Tzu – L’arte della guerra
4. La forma
Il Tao è il modo in cui le cose sono ed il modo in cui
   si sviluppano secondo la loro natura.

Il metodo è l’organizzazione delle azioni umane in
   modo che siano d’accordo con il Tao.

Colui che soppesa in tal modo la vittoria, sa far
  combattere le truppe come se liberasse
  all’improvviso  una     gran   massa       d’acqua
  accumulata in una gola profonda mille jen.

Poichè abbiamo preso la misura delle cose,
  conosciamo il loro vero peso. La vittoria consiste
  quindi nel predisporre l’equilibrio in modo da
  creare una preponderanza.                         12
Sun Tzu – L’arte della guerra
5. Lo shih
Non c’è differenza tra gestire un grande esercito e
  gestirne uno piccolo. Si tratta comunque di
  organizzare e contare.
Non c’è differenza tra combattere contro un grande
  esercito e contro uno piccolo. Si tratta comunque
  di forme e segni.

Se si organizzano le truppe in divisioni chiaramente
  differenziate, combattere contro molti nemici non
  differisce molto dal combatterne pochi. Così, si
  comanda ciò che è grande agendo su ciò che è
  gestibile e immediato.
                                                   13
Sun Tzu – L’arte della guerra
5. Lo shih
Ortodosso = diritto, corretto.
Straordinario = ciò che è strano
In breve, in battaglia usa metodi ortodossi per affrontare
   il nemico e metodi straordinari per ottenere la vittoria.
Un esercito vince grazie ad una forza schiacciante. Bisogna
   concentrare le proprie forze sul punto vuoto, dove il
   nemico non può opporre resistenza.
Un’operazione militare ha il sopravvento quando è come una
   pietra scagliata contro un uovo. Si tratta del vuoto e del
   pieno.
Bisogna impegnare le persone con ciò che si aspettano,
   confermando così le loro proiezioni, mentre noi
   attendiamo il momento per mettere in atto lo straordinario,
   l’imprevedibile.                                          14
Sun Tzu – L’arte della guerra
5. Lo shih
Le note musicali non sono più di cinque, eppure nessuno
  può dire di aver udito tutte le loro combinazioni.
[…] Lo shih della battaglia si limita allo straordinario e
  all’ortodosso. Eppure nessuno può dire di aver esaurito
  tutte le loro combinazioni.
Lo straordinario e l’ortodosso si rincorrono e l’uno genera
  l’altro, come in un cerchio senza inizio.

La furia dell’acqua, nel punto in cui trascina e ammassa le
  pietre: questo è lo shih. Il falco in picchiata, nel momento
  in cui ghermisce mortalmente la preda: questo è il nodo
  del bambù.
Lo shih è il potere inerente a una configurazione. Il nodo
  indica il momento repentino in cui qualcosa accade.        15
Sun Tzu – L’arte della guerra
6. Il pieno e il vuoto
Colui che prende posizione per primo sul campo di
  battaglia in attesa del nemico sarà pronto e a suo
  agio.
[…] Ciò che fa muovere il nemico dove vuoi tu, e di
  sua iniziativa, è la prospettiva di guadagni. Se
  invece vuoi impedirgli di andare in un certo luogo,
  prospettagli un danno.

Perciò stanca il nemico quando è pronto e riposato,
  affamalo quando è sazio, costringilo a spostarsi
  quando è accampato.

                                                    16
Sun Tzu – L’arte della guerra
6. Il pieno e il vuoto
La nostra forma non può essere valutata dalle spie o
  dagli strateghi perchè non c’è nulla che essi
  possano scoprire. In questo modo essi saranno
  preda delle proprie proiezioni, che è tutto ciò che
  riusciranno a scoprire.
Ora, la forma dell’operazione militare è come quella
  dell’acqua. L’acqua, quando scorre, fugge le
  altezze e precipita verso il basso. L’operazione
  militare vittoriosa evita il pieno e colpisce il vuoto.
  Come l’acqua adegua il suo movimento al terreno,
  la vittoria in guerra si consegue adattandosi al
  nemico. L’abile condottiero non segue uno shih
  prestabilito e non mantiene una forma immutabile. 17
Sun Tzu – L’arte della guerra
7. Lo scontro armato
Lo scontro è una funzione fondamentale della
  guerra, non può essere evitato. Ma affrettarsi per
  cercare di avanzare sul terreno dell’altro comporta
  perdite di ogni tipo. Bisogna mantenere l’esercito
  unito, preoccupandosi di soddisfare le esigenze di
  base delle truppe e mantenendo i vantaggi offerti
  dalle attuali circostanze.

Senza la conoscenza non si può agire in modo abile.
  La conoscenza deve derivare da ogni fonte
  disponibile e interessare tutti gli aspetti del
  nemico.
                                                    18
Sun Tzu – L’arte della guerra
7. Lo scontro armato
E così sii
  Veloce come il vento
  Lento come una foresta
  Assali e devasta come il fuoco
  Immobile come una montagna
  Misterioso come lo yin
  Rapido come il tuono

[…] quando saccheggi un paese, dividi le forze.
Quando conquisti un territorio, dividi il bottino.
Fai le tue considerazioni e agisci.
                                                     19
Sun Tzu – L’arte della guerra
7. Lo scontro armato
Lo scontro è, in fin dei conti, una questione di
  tortuoso e diretto. Il generale conosce tutto ciò in
  anticipo […] ma le sue informazioni si basano su
  una comprensione di come le cose si trasformano
  e si invertono: l’avverso in vantaggioso, il tortuoso
  in diretto. Questo costituisce il Tao dello scontro
  armato.

Una volta che gli uomini sono uniti come un solo
  corpo, il coraggioso non potrà avanzare da solo, il
  codardo non potrà ritirarsi da solo. Questo è il
  metodo per organizzare un esercito numeroso.
                                                      20
Sun Tzu – L’arte della guerra
8. Le nove trasformazioni
  In un terreno aperto non ti accampare
  In una zona di confine stringi alleanze
  In una zona crocevia non restare
  In un terreno chiuso elabora strategia
  In un terreno di morte combatti

Le nove trasformazioni rappresentano ogni possibile
  manifestazione delle cose, il tesoro di conoscenza del
  generale.

E così il metodo per organizzare le operazioni militari
  insegna – a non contare sul mancato arrivo del
  nemico, ma a fare affidamento sulla tua preparazione,
  a non contare sul mancato attacco del nemico, ma a
  fare affidamento sulla tua inattaccabilità.
                                                       21
Sun Tzu – L’arte della guerra
9. Le manovre
In definitiva, un esercito ama l’alto e odia il basso,
   preferisce lo yang ed evita lo yin, sceglie luoghi
   che sostengono la vita e prende posizione su
   terreni solidi. Questo è ciò che si intende con
   “sicuramente vittorioso”. Un simile esercito non
   subirà le cento afflizioni.

[…] Perciò i soldati devono essere uniti dal
  cameratismo, ma addestrati con marzialità: questa
  è la via per ottenere la cosiddetta “vittoria certa”.
[…] Quando si agisce con coerenza, comandanti e
  truppe sono in sintonia.
                                                      22
Sun Tzu – L’arte della guerra
10. Le forme del terreno
Il terreno può essere classificato come
    Accessibile
Si riferisce agli spazi in cui noi e l’altro possiamo
    muoverci liberamente. Bisogna essere i primi ad
    assumere una posizione predominante.
    A trappola
Posso vincere il nemico se questi è impreparato a
    una mia imboscata. Ma se il nemico è preparato
    alla mia imboscata e non vinco, difficilmente
    riuscirò a ritirarmi.
Perciò bisogna agire solamente se siamo certi che ci
    porterà alla vittoria.
                                                    23
Sun Tzu – L’arte della guerra
10. Le forme del terreno
Il terreno può essere classificato come
    Non risolutivo
La forma del terreno non offre un vantaggio
    immediato. Bisogna entrarvi solamente nel
    momento in cui il nemico abbia rivelato la propria
    vulnerabilità.

  Stretto
La forma diventa vantaggiosa solamente se si
  occupa completamente: in questo caso il nemico
  non avrà alcuna alternativa.
                                                     24
Sun Tzu – L’arte della guerra
10. Le forme del terreno
Il terreno può essere classificato come
    Scosceso
Nel terreno scosceso, se arrivo per primo su un
    terreno scosceso, devo occupare una posizione
    elevata sul lato yang e lì attendere il nemico.
    Distante
Nel terreno distante, poiché lo shih è pari per te e per
    il nemico, è pericoloso ingaggiare battaglia.
[…] Questi sono i sei Tao del terreno, conoscerli è la
    principale responsabilità del generale, che non
    può fare a meno di esaminarli accuratamente.
                                                       25
Sun Tzu – L’arte della guerra
10. Le forme del terreno
I 6 pericoli delle operazioni militari
   Fuga
Quando lo shih è pari a quello del nemico e il
   generale usa una forza pari a un decimo di quella
   dell’avversario.
   Insubordinazione
Quando le truppe sono determinate e gli ufficiali
   deboli.
   Debolezza
Quando gli ufficiali sono valorosi e le truppe deboli.

                                                     26
Sun Tzu – L’arte della guerra
10. Le forme del terreno
I 6 pericoli delle operazioni militari
   Frana
Quando un valente ufficiale rabbioso e insubordinato
   di fronte al nemico si getta nella mischia da solo e
   il generale non conosce il suo valore.
   Disordine
Quando il generale è debole e non ha autorità, i suoi
   ordini e le sue intenzioni non sono chiari.
   Sconfitta
Quando il generale non riesce a valutare
   obiettivamente il nemico.
Questi sono i sei Tao della sconfitta.
                                                      27
Sun Tzu – L’arte della guerra
11. I nove terreni

 Un terreno di disunione
 Un terreno facile
 Un terreno conteso
 Un terreno aperto
 Un terreno d’intersezione
 Un terreno pericoloso
 Un terreno difficile
 Un terreno chiuso
 Un terreno di morte

                                28
Sun Tzu – L’arte della guerra
11. I nove terreni
Perciò
  Non combatto in un terreno di disunione
  Non mi fermo in un terreno facile
  Non attacco un terreno conteso
  Non attraverso un terreno aperto
  Stringo alleanze in un terreno d’intersezione
  Saccheggio un terreno pericoloso
  Proseguo velocemente in un terreno difficile
  Elaboro strategie in un terreno chiuso
  Combatto a costo della vita in un terreno di morte

                                                       29
Sun Tzu – L’arte della guerra
11. I nove terreni

Le truppe sono formate da esseri umani comuni, che
  amano il benessere e odiano la morte e possono
  essere sopraffatti dalle loro emozioni. Tali qualità
  potrebbero mettere in discussione la loro
  adeguatezza al servizio militare, ma sono anche
  ciò che li rende dei veri soldati. Il coraggio nasce
  dalla codardia. Minacciati dalla morte, essi
  combattono disperatamente per sopravvivere.
  Grazie allo shih più adatto, la loro naturale
  reazione fa sgorgare un potere enorme.

                                                     30
Sun Tzu – L’arte della guerra
11. I nove terreni
Senza ricorrere alla speranza e alla paura, alla
  coerenza o alla gentilezza, scartando tutte le
  convenzioni legate al comando, il generale lega le
  truppe a sé. Non si affida alle parole ma all’azione
  che arriva al cuore delle cose, lasciando perdere
  le teorie e le buone maniere. Messe di fronte alla
  certezza della morte, le sue truppe trasformano
  una situazione senza speranze in una vittoriosa.

Come l’acqua adatta il movimento al terreno, in
   guerra si vince adattandosi al nemico.
L’innocenza disarma. La velocità vince.

                                                     31
Sun Tzu – L’arte della guerra
12. Attacco col fuoco
Il fuoco consuma e devasta. È un elemento
   primordiale, che dirige l’attenzione del nemico nel
   punto in cui divampa e che possiede quindi un
   potere     molto     maggiore      di    trasformare
   bruscamente una situazione rispetto a qualsiasi
   altra forma di attacco diretto.

Poiché il generale ha come obiettivo la salvaguardia
  dello Stato e dell’esercito, deve ricorrere a questi
  mezzi solo se servono per conquistare intero e
  intatto il nemico.

                                                      32
Sun Tzu – L’arte della guerra
13. Lo spionaggio
Ogni giorno l’esercito sul campo costa almeno mille
  monete d’oro, ma se conoscessimo realmente il
  nemico potremmo sottometterlo in un solo giorno. Tale
  conoscenza può essere ottenuta unicamente grazie
  alle spie.
Se il generale punta a conquistare senza distruggere,
  l’inganno può far parte integrante della sincerità.

E così, se un sovrano illuminato e un generale saggio
  risultano sempre vittoriosi sui nemici e realizzano
  imprese superiori alla norma. Tutto ciò avviene grazie
  alla previsione. E questa previsione […] deve essere
  acquisita tramite uomini che conoscono la situazione
  nemica.                                              33

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Sun Tzu - L'arte della guerra

  • 1. Sun Tzu L’arte della guerra (Cina settentrionale, 300 A.C.) 1
  • 2. Sun Tzu – L’arte della guerra 1. Valutazioni strategiche Le operazioni militari sono di vitale importanza per lo Stato. Sono questione di vita o di morte, il Tao della sopravvivenza o della distruzione. È dunque necessario ponderarle con cura. I 5 fattori per valutare le operazioni militari: Il primo fattore è il Tao, il secondo è il cielo, il terzo è la terra, il quarto è il generale, il quinto è il metodo. 1. Il Tao è il modo in cui qualcosa funziona, una strada, un sentiero. Colui che guida e coloro che sono guidati condividono lo stesso scopo. L’unità nasce quando tutti sono d’accordo con l’ordine più grande, il Tao, il modo in cui le cose funzionano. 2
  • 3. Sun Tzu – L’arte della guerra 1. Valutazioni strategiche 2. Il cielo comprende yin e yang, freddo e caldo, il susseguirsi delle stagioni. Seguirlo o opporvisi determina la vittoria. 3. La terra riguarda le alture e le pianure, ciò che è ampio e ciò che è angusto, la base di qualsiasi situazione, i suoi limiti e le sue opportunità pratiche. 4. Il generale rappresenta la conoscenza, la fedeltà, il coraggio e la severità. Simboleggia la leadership, riunisce tutti i “5”. 5. Il metodo riguarda il sapere dare ordini, il Tao dell’organizzazione dell’esercito. 3
  • 4. Sun Tzu – L’arte della guerra 1. Valutazioni strategiche Le 7 comparazioni per determinare lo stato delle operazioni militari: 1. Quale governante segue il Tao? 2. Quale generale è più abile? 3. Chi ha a suo favore cielo e terra? 4. Chi osserva più rigorosamente il metodo e gli ordini? 5. Quale esercito è più forte? 6. Quali sono gli ufficiali e i soldati meglio addestrati? 7. Da che parte i premi e le punizioni sono più equi? Tramite queste comparazioni si possono prevedere la vittoria e la sconfitta! 4
  • 5. Sun Tzu – L’arte della guerra 2. Operazioni belliche […] Perciò, se ho udito di azioni maldestre riuscite grazie alla rapidità, mai ho visto riuscire un’abile operazione che fosse anche prolungata. E non c’è mai stata una guerra protratta nel tempo che abbia portato vantaggi a una nazione. Organizzare un’armata richiede risorse enormi. Il generale si occupa di economia nel suo senso più ampio. 5
  • 6. Sun Tzu – L’arte della guerra 2. Operazioni belliche Colui che eccelle nell’arte della guerra non ha bisogno di una seconda leva di coscritti, nè di farsi inviare gli approvvigionamenti tre volte. I rifornimenti militari devono essere forniti dallo Stato, ma le vettovaglie devono essere reperite in territorio nemico. Vincere significa conquistare intero e intatto il nemico. La guerra è costosa. Se si rende necessario combattere, bisogna farlo in modo da concludere rapidamente il conflitto. 6
  • 7. Sun Tzu – L’arte della guerra 3. Strategia di attacco Un risultato superiore consiste nel conquistare intero e intatto il paese nemico. Distruggerlo costituisce un risultato inferiore. Un risultato superiore consiste nel catturare intero e intatto un esercito. Distruggerlo costituisce un risultato inferiore. […] Perciò, ottenere cento vittorie in cento battaglie non è prova di suprema abilità. Sottomettere l’esercito nemico senza combattere è prova di suprema abilità. L’abile generale conquista il nemico senza distruggerlo. Non si tratta di un argomento contro la forza ma invita a considerare la battaglia dal punto di vista della vittoria, non come fine a sè stante. 7
  • 8. Sun Tzu – L’arte della guerra 3. Strategia di attacco E così, è di suprema importanza sconvolgere la strategia del nemico, in secondo luogo spezzare le sue alleanze, in terzo luogo attaccare il suo esercito. La scelta peggiore è assediare le città fortificate. Ecco dunque il metodo per organizzare le operazioni militari. Se sei in proporzione di 10:1, circonda il nemico. Se sei in proporzione di 5:1, attaccalo. Se sei in proporzione di 2:1, dai battaglia. Se le vostre forze sono in parità, cerca di dividerlo. Se la tua forza è inferiore, difenditi. Se è impari, ritirati. Se chi è in minoranza persevera, determina la vittoria di un nemico più numeroso. 8
  • 9. Sun Tzu – L’arte della guerra 3. Strategia di attacco I 5 requisiti della vittoria: 1. Bisogna sapere quando è il momento di combattere e quando non lo è. 2. Bisogna saper guidare tanto un grande esercito quanto uno piccolo. 3. La vittoria si ottiene quando i superiori e gli inferiori sono animati dallo stesso spirito. 4. La vittoria si ottiene quando si è preparati ad ogni imprevisto. 5. La vittoria si ottiene quando ci sono un generale capace e un sovrano che non interferisce. Questi cinque requisiti costituiscono il Tao che porta alla vittoria. 9
  • 10. Sun Tzu – L’arte della guerra 4. La forma L’invincibilità dipende da noi. La vulnerabilità del nemico dipende dai suoi sbagli. […] Perciò vale il detto: “Si può sapere come vincere, senza necessariamente vincere”. Non si tratta ancora di vincere: bisogna prima aspettare che si manifesti la vulnerabilità del nemico. L’abilità consiste nel riconoscere quel momento. Vincere in una battaglia universalmente considerata difficile non è vera abilità. […] La vera abilità consiste nel vincere chi si può battere facilmente. 10
  • 11. Sun Tzu – L’arte della guerra 4. La forma Ciò che la maggior parte delle persone è in grado di vedere non è abilità. La vera abilità è invisibile agli occhi delle persone ordinarie ed in grado di raggiungere obiettivi molto più alti di quanto esse possono immaginare. Il generale esperto ottiene la vittoria prima ancora di ingaggiare battaglia. Mantenendosi invincibile, attende il momento propizio per colpire il nemico nel suo punto più debole. E così, colui che è abile nell’arte della guerra coltiva il Tao e segue il metodo. Ed è padrone della vittoria e della sconfitta. 11
  • 12. Sun Tzu – L’arte della guerra 4. La forma Il Tao è il modo in cui le cose sono ed il modo in cui si sviluppano secondo la loro natura. Il metodo è l’organizzazione delle azioni umane in modo che siano d’accordo con il Tao. Colui che soppesa in tal modo la vittoria, sa far combattere le truppe come se liberasse all’improvviso una gran massa d’acqua accumulata in una gola profonda mille jen. Poichè abbiamo preso la misura delle cose, conosciamo il loro vero peso. La vittoria consiste quindi nel predisporre l’equilibrio in modo da creare una preponderanza. 12
  • 13. Sun Tzu – L’arte della guerra 5. Lo shih Non c’è differenza tra gestire un grande esercito e gestirne uno piccolo. Si tratta comunque di organizzare e contare. Non c’è differenza tra combattere contro un grande esercito e contro uno piccolo. Si tratta comunque di forme e segni. Se si organizzano le truppe in divisioni chiaramente differenziate, combattere contro molti nemici non differisce molto dal combatterne pochi. Così, si comanda ciò che è grande agendo su ciò che è gestibile e immediato. 13
  • 14. Sun Tzu – L’arte della guerra 5. Lo shih Ortodosso = diritto, corretto. Straordinario = ciò che è strano In breve, in battaglia usa metodi ortodossi per affrontare il nemico e metodi straordinari per ottenere la vittoria. Un esercito vince grazie ad una forza schiacciante. Bisogna concentrare le proprie forze sul punto vuoto, dove il nemico non può opporre resistenza. Un’operazione militare ha il sopravvento quando è come una pietra scagliata contro un uovo. Si tratta del vuoto e del pieno. Bisogna impegnare le persone con ciò che si aspettano, confermando così le loro proiezioni, mentre noi attendiamo il momento per mettere in atto lo straordinario, l’imprevedibile. 14
  • 15. Sun Tzu – L’arte della guerra 5. Lo shih Le note musicali non sono più di cinque, eppure nessuno può dire di aver udito tutte le loro combinazioni. […] Lo shih della battaglia si limita allo straordinario e all’ortodosso. Eppure nessuno può dire di aver esaurito tutte le loro combinazioni. Lo straordinario e l’ortodosso si rincorrono e l’uno genera l’altro, come in un cerchio senza inizio. La furia dell’acqua, nel punto in cui trascina e ammassa le pietre: questo è lo shih. Il falco in picchiata, nel momento in cui ghermisce mortalmente la preda: questo è il nodo del bambù. Lo shih è il potere inerente a una configurazione. Il nodo indica il momento repentino in cui qualcosa accade. 15
  • 16. Sun Tzu – L’arte della guerra 6. Il pieno e il vuoto Colui che prende posizione per primo sul campo di battaglia in attesa del nemico sarà pronto e a suo agio. […] Ciò che fa muovere il nemico dove vuoi tu, e di sua iniziativa, è la prospettiva di guadagni. Se invece vuoi impedirgli di andare in un certo luogo, prospettagli un danno. Perciò stanca il nemico quando è pronto e riposato, affamalo quando è sazio, costringilo a spostarsi quando è accampato. 16
  • 17. Sun Tzu – L’arte della guerra 6. Il pieno e il vuoto La nostra forma non può essere valutata dalle spie o dagli strateghi perchè non c’è nulla che essi possano scoprire. In questo modo essi saranno preda delle proprie proiezioni, che è tutto ciò che riusciranno a scoprire. Ora, la forma dell’operazione militare è come quella dell’acqua. L’acqua, quando scorre, fugge le altezze e precipita verso il basso. L’operazione militare vittoriosa evita il pieno e colpisce il vuoto. Come l’acqua adegua il suo movimento al terreno, la vittoria in guerra si consegue adattandosi al nemico. L’abile condottiero non segue uno shih prestabilito e non mantiene una forma immutabile. 17
  • 18. Sun Tzu – L’arte della guerra 7. Lo scontro armato Lo scontro è una funzione fondamentale della guerra, non può essere evitato. Ma affrettarsi per cercare di avanzare sul terreno dell’altro comporta perdite di ogni tipo. Bisogna mantenere l’esercito unito, preoccupandosi di soddisfare le esigenze di base delle truppe e mantenendo i vantaggi offerti dalle attuali circostanze. Senza la conoscenza non si può agire in modo abile. La conoscenza deve derivare da ogni fonte disponibile e interessare tutti gli aspetti del nemico. 18
  • 19. Sun Tzu – L’arte della guerra 7. Lo scontro armato E così sii Veloce come il vento Lento come una foresta Assali e devasta come il fuoco Immobile come una montagna Misterioso come lo yin Rapido come il tuono […] quando saccheggi un paese, dividi le forze. Quando conquisti un territorio, dividi il bottino. Fai le tue considerazioni e agisci. 19
  • 20. Sun Tzu – L’arte della guerra 7. Lo scontro armato Lo scontro è, in fin dei conti, una questione di tortuoso e diretto. Il generale conosce tutto ciò in anticipo […] ma le sue informazioni si basano su una comprensione di come le cose si trasformano e si invertono: l’avverso in vantaggioso, il tortuoso in diretto. Questo costituisce il Tao dello scontro armato. Una volta che gli uomini sono uniti come un solo corpo, il coraggioso non potrà avanzare da solo, il codardo non potrà ritirarsi da solo. Questo è il metodo per organizzare un esercito numeroso. 20
  • 21. Sun Tzu – L’arte della guerra 8. Le nove trasformazioni In un terreno aperto non ti accampare In una zona di confine stringi alleanze In una zona crocevia non restare In un terreno chiuso elabora strategia In un terreno di morte combatti Le nove trasformazioni rappresentano ogni possibile manifestazione delle cose, il tesoro di conoscenza del generale. E così il metodo per organizzare le operazioni militari insegna – a non contare sul mancato arrivo del nemico, ma a fare affidamento sulla tua preparazione, a non contare sul mancato attacco del nemico, ma a fare affidamento sulla tua inattaccabilità. 21
  • 22. Sun Tzu – L’arte della guerra 9. Le manovre In definitiva, un esercito ama l’alto e odia il basso, preferisce lo yang ed evita lo yin, sceglie luoghi che sostengono la vita e prende posizione su terreni solidi. Questo è ciò che si intende con “sicuramente vittorioso”. Un simile esercito non subirà le cento afflizioni. […] Perciò i soldati devono essere uniti dal cameratismo, ma addestrati con marzialità: questa è la via per ottenere la cosiddetta “vittoria certa”. […] Quando si agisce con coerenza, comandanti e truppe sono in sintonia. 22
  • 23. Sun Tzu – L’arte della guerra 10. Le forme del terreno Il terreno può essere classificato come Accessibile Si riferisce agli spazi in cui noi e l’altro possiamo muoverci liberamente. Bisogna essere i primi ad assumere una posizione predominante. A trappola Posso vincere il nemico se questi è impreparato a una mia imboscata. Ma se il nemico è preparato alla mia imboscata e non vinco, difficilmente riuscirò a ritirarmi. Perciò bisogna agire solamente se siamo certi che ci porterà alla vittoria. 23
  • 24. Sun Tzu – L’arte della guerra 10. Le forme del terreno Il terreno può essere classificato come Non risolutivo La forma del terreno non offre un vantaggio immediato. Bisogna entrarvi solamente nel momento in cui il nemico abbia rivelato la propria vulnerabilità. Stretto La forma diventa vantaggiosa solamente se si occupa completamente: in questo caso il nemico non avrà alcuna alternativa. 24
  • 25. Sun Tzu – L’arte della guerra 10. Le forme del terreno Il terreno può essere classificato come Scosceso Nel terreno scosceso, se arrivo per primo su un terreno scosceso, devo occupare una posizione elevata sul lato yang e lì attendere il nemico. Distante Nel terreno distante, poiché lo shih è pari per te e per il nemico, è pericoloso ingaggiare battaglia. […] Questi sono i sei Tao del terreno, conoscerli è la principale responsabilità del generale, che non può fare a meno di esaminarli accuratamente. 25
  • 26. Sun Tzu – L’arte della guerra 10. Le forme del terreno I 6 pericoli delle operazioni militari Fuga Quando lo shih è pari a quello del nemico e il generale usa una forza pari a un decimo di quella dell’avversario. Insubordinazione Quando le truppe sono determinate e gli ufficiali deboli. Debolezza Quando gli ufficiali sono valorosi e le truppe deboli. 26
  • 27. Sun Tzu – L’arte della guerra 10. Le forme del terreno I 6 pericoli delle operazioni militari Frana Quando un valente ufficiale rabbioso e insubordinato di fronte al nemico si getta nella mischia da solo e il generale non conosce il suo valore. Disordine Quando il generale è debole e non ha autorità, i suoi ordini e le sue intenzioni non sono chiari. Sconfitta Quando il generale non riesce a valutare obiettivamente il nemico. Questi sono i sei Tao della sconfitta. 27
  • 28. Sun Tzu – L’arte della guerra 11. I nove terreni Un terreno di disunione Un terreno facile Un terreno conteso Un terreno aperto Un terreno d’intersezione Un terreno pericoloso Un terreno difficile Un terreno chiuso Un terreno di morte 28
  • 29. Sun Tzu – L’arte della guerra 11. I nove terreni Perciò Non combatto in un terreno di disunione Non mi fermo in un terreno facile Non attacco un terreno conteso Non attraverso un terreno aperto Stringo alleanze in un terreno d’intersezione Saccheggio un terreno pericoloso Proseguo velocemente in un terreno difficile Elaboro strategie in un terreno chiuso Combatto a costo della vita in un terreno di morte 29
  • 30. Sun Tzu – L’arte della guerra 11. I nove terreni Le truppe sono formate da esseri umani comuni, che amano il benessere e odiano la morte e possono essere sopraffatti dalle loro emozioni. Tali qualità potrebbero mettere in discussione la loro adeguatezza al servizio militare, ma sono anche ciò che li rende dei veri soldati. Il coraggio nasce dalla codardia. Minacciati dalla morte, essi combattono disperatamente per sopravvivere. Grazie allo shih più adatto, la loro naturale reazione fa sgorgare un potere enorme. 30
  • 31. Sun Tzu – L’arte della guerra 11. I nove terreni Senza ricorrere alla speranza e alla paura, alla coerenza o alla gentilezza, scartando tutte le convenzioni legate al comando, il generale lega le truppe a sé. Non si affida alle parole ma all’azione che arriva al cuore delle cose, lasciando perdere le teorie e le buone maniere. Messe di fronte alla certezza della morte, le sue truppe trasformano una situazione senza speranze in una vittoriosa. Come l’acqua adatta il movimento al terreno, in guerra si vince adattandosi al nemico. L’innocenza disarma. La velocità vince. 31
  • 32. Sun Tzu – L’arte della guerra 12. Attacco col fuoco Il fuoco consuma e devasta. È un elemento primordiale, che dirige l’attenzione del nemico nel punto in cui divampa e che possiede quindi un potere molto maggiore di trasformare bruscamente una situazione rispetto a qualsiasi altra forma di attacco diretto. Poiché il generale ha come obiettivo la salvaguardia dello Stato e dell’esercito, deve ricorrere a questi mezzi solo se servono per conquistare intero e intatto il nemico. 32
  • 33. Sun Tzu – L’arte della guerra 13. Lo spionaggio Ogni giorno l’esercito sul campo costa almeno mille monete d’oro, ma se conoscessimo realmente il nemico potremmo sottometterlo in un solo giorno. Tale conoscenza può essere ottenuta unicamente grazie alle spie. Se il generale punta a conquistare senza distruggere, l’inganno può far parte integrante della sincerità. E così, se un sovrano illuminato e un generale saggio risultano sempre vittoriosi sui nemici e realizzano imprese superiori alla norma. Tutto ciò avviene grazie alla previsione. E questa previsione […] deve essere acquisita tramite uomini che conoscono la situazione nemica. 33