L’Influencer Marketing si pone l’obiettivo di essere sempre più vicino ai consumatori, tramite la creazione di contenuti di qualità che li guidino verso i loro brand preferiti attraverso la voce di persone di cui si fidano.
Da qui nasce l’esigenza di costituire un codice comunicativo chiaro e trasparente, che rispetti i principali destinatari di queste attività. Proprio per comprendere l’Influencer Marketing dal punto di vista dei consumatori, in questo webinar Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione Nazionale dei Consumatori, e Gianluca Perrelli, CMO di Buzzoole, illustreranno le best practice da adottare e risponderanno alle domande del pubblico.
2. MASSIMILIANO DONA
Presidente Unione Nazionale Consumatori
https://www.consumatori.it/t
GIANLUCA PERRELLI
CMO-CSO Buzzoole
https://buzzoole.com/
RELATORI #Buzzoole4Transparency
3. COSA FA
BUZZOOLE
Buzzoole è una piattaforma digitale che permette di gestire e
misurare investimenti in influencer marketing attraverso un processo
totalmente automatizzato.
4. TECNOLOGIA E
CREATIVITÀ PER
L’INFLUENCER
MARKETING
Buzzoole offre a brand e
agenzie media soluzioni di
influencer marketing a
360°, sfruttando la
tecnologia in ogni fase.
Copriamo trasversalemente
ogni tipologia di influencer
su tutti i canali social per
fornire la migliore selezione
di influencer per ogni tipo di
campagna, di breve, media e
lunga durata.
6. CONTENUTI DEL WEBINAR
#Buzzoole4Transparency
• Presentazione dell’UNC
• Il ruolo dei digital enabler
(piattaforme/agenize/brand) nell’IM
• Rischi e sanzioni per Brand e Influencer
• Qual è il ruolo dei consumatori che si
trovano di fronte a post sospetti?
• Consigli e Best Practice per Influencer e
Brand
• Q&A: rispondiamo alle vostre domande
7. COSA FA L’UNC
#Buzzoole4Transparency
L’UNC è la prima associazione di consumatori in Italia
È indipendente da partiti politici e sindacati e ha come
finalità esclusiva la tutela e la rappresentanza dei
consumatori, perseguite attraverso le proposte di nuove leggi
e l’attività di assistenza, informazione, educazione e
orientamento rivolta ai cittadini attraverso i nostri sportelli.
8. MARKETING D’INFLUENZA
#Buzzoole4Transparency
Influencer: “Individuo che ha il potere di
influenzare le decisioni d’acquisto di altre
persone grazie alle sue (reali o percepite)
caratteristiche di: autorevolezza,
conoscenza, posizione o relazione”
(businessdictionary.com)
10. IL GIRO D’AFFARI
#Buzzoole4Transparency
Le analisi parlano di un giro d’affari per il 2016 di circa 30 miliardi di
dollari, con proiezioni che annunciano una crescita fino a 50 miliardi
entro il 2019.
D’Marie Analytics ha dato un valore economico ai principali influencer:
la star più potente è Selena Gomez (108 milioni di followers?!) che nel
2016 è stata la celebrity più pagata del web.
Ogni suo scatto finito “casualmente” in rete vale in media 550 mila dollari.
Ne sanno qualcosa i dirigenti di Coca Cola, che hanno probabilmente
fatto gran festa quando la foto di Selene che sorseggiava felice la bibita
ha ricevuto a giugno 2016 oltre 6,3 milioni di like.
14. QUALCOSA SI MUOVE…
#Buzzoole4Transparency
All’inizio del 2017 negli USA interviene la Federal Trade
Commission che richiama Warner Bros per avere
commissionato recensioni (solo) positive del videogame
“Middle Earth: Shadow of Mord”. La major avrebbe
ingaggiato il popolarissimo PewDiePie, il cui canale
YouTube ha più di 54 milioni di iscritti e tutti i suoi video
sono stati visti (leggete bene) più di 14 miliardi di volte.
15. L’INDAGINE FTC…
#Buzzoole4Transparency
All’esito del procedimento, la Federal Trade Commission,
ha sancito che Warner Bros ha “ingannato i consumatori, i
quali hanno il diritto di sapere se gli influencer online
esprimono liberamente i loro giudizi o sono solo dei
piazzisti pagati da terzi”.
Nel caso specifico i gameplay del videogioco hanno
totalizzato, grazie agli youtubers ingaggiati, circa 5,5 milioni
di visualizzazioni sui social network!
16. LE 7 REGOLE USA
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1. La dicitura “sponsorizzato” deve essere chiara, facilmente visibile e comprensibile dai
consumatori, soprattutto quelli vulnerabili: bambini, anziani, etc.
2. L’indicazione del contenuto sponsorizzato deve avvenire in due modi contestuali: jingle
ed etichetta (tag).
3. L’etichetta “sponsorizzato” deve essere ben distinguibile e non inserita vicino a loghi o
altri elementi visivi in modo da creare confusione.
4. Deve essere inserita anche in streaming video e deve essere facilmente visibile e
udibile.
5. Deve essere presente in qualsiasi comunicazione pubblicitaria su Internet e non
cancellabile.
6. La dicitura deve essere scritta nella lingua dei consumatori-target e in tutte le altre
lingue dei Paesi in cui la campagna social è veicolata.
7. La comunicazione deve essere conforme ai requisiti in ogni mezzo di fruizione.
18. E IN ITALIA?
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Il 27 aprile 2017, l’Unione Nazionale Consumatori ha
presentato un esposto all’Autorità garante della
concorrenza e del mercato (AGCM) focalizzando la propria
attenzione sulla pratica commerciale di ingaggiare
«personaggi famosi per fare pubblicità camuffata su blog o
social network attraverso la pubblicazione di foto e video».
La richiesta è quella di accertare «la legittimità di questa sorta
di product placement camuffato sui social network».
19. L’autorità Antitrust ha inviato lettere di moral suasion ad alcuni dei
principali influencer e alle società titolari dei marchi visualizzati senza
l’indicazione evidente della possibile natura promozionale della comunicazione.
Dopo aver ricordato che la pubblicità deve essere chiaramente riconoscibile
affinché sia percepibile dal consumatore, ha evidenziato come il divieto
di pubblicità occulta abbia portata generale e debba, dunque, essere applicato
anche con riferimento alle comunicazioni diffuse tramite i social network, non
potendo gli influencer lasciar credere di agire in modo spontaneo e
disinteressato se, in realtà, stanno promuovendo un brand.
#Buzzoole4Transparency
IL PROVVEDIMENTO DELL’AGCM
20. L’Autorità ha pertanto individuato criteri generali di
comportamento e ha chiesto di rendere chiaramente riconoscibile la
finalità promozionale, ove sussistente, in relazione a tutti i contenuti
diffusi mediante social media, attraverso l’inserimento di avvertenze,
quali, a titolo esemplificativo e alternativo #pubblicità, #sponsorizzato,
#advertising, #inserzioneapagamento, o, nel caso di fornitura del bene
ancorché a titolo gratuito, #prodottofornitoda…
A queste diciture è necessario far sempre seguire il nome del marchio
commerciale.
#Buzzoole4Transparency
IL PROVVEDIMENTO DELL’AGCM
21. Il 29 giugno 2017, grazie all’iniziativa dell’Unione Nazionale
Consumatori, l'onorevole Sergio Boccadutri ha presentato un ordine
del giorno che è stato approvato dalla Camera dei Deputati durante
l'esame del ddl concorrenza sul tema della pubblicità promossa in
modo occulto dai web influencer.
L'odg impegna il governo a intervenire a livello legislativo "affinché
l'attività dei web influencer sia regolata, permettendo ai consumatori di
identificare in modo univoco quali interventi realizzati all'interno della
rete internet costituiscano sponsorizzazione".
#Buzzoole4Transparency
LA SOLLECITAZIONE DEL LEGISLATORE
22. Il fine promozionale del commento o dell’opinione espressa da
celebrity/influencer/blogger, qualora non sia già chiaramente riconoscibile dal
contesto, deve essere reso noto all’utente con mezzi idonei (art. 7 Cod.
Autodisciplina).
Il Codice non indica modalità obbligatorie per segnalare agli utenti il fine
promozionale del contenuto espresso, tuttavia celebrity/influencer/blogger, per
rendere riconoscibile la natura promozionale dei contenuti postati sui social
media e sui siti di content sharing devono inserire una apposita dicitura in modo
ben distinguibile e necessariamente nella parte iniziale del post.
#Buzzoole4Transparency
Per maggiori info: http://www.iap.it/digital-chart/
LA DIGITAL CHART DELLO IAP
23. Come si informano gli utenti:
per rendere riconoscibile la natura promozionale dei contenuti postati sui
media e sui siti di content sharing si deve inserire in modo ben distinguibile
nella parte iniziale del post la dicitura:
• “Pubblicità /Advertising”,
• “Promosso da ... brand/ Promoted by...brand”
• “Sponsorizzato da...brand/ Sponsored by...brand”
• “in collaborazione con ...brand” o “in partnership with ...brand”;
e/o entro i primi tre hashtag (#) una delle seguenti diciture:
• “#Pubblicità, #Advertising” o “#Sponsorizzato da ... brand
• #Sponsored by... brand ” o “#ad” unitamente a “#brand”
#Buzzoole4Transparency
Per maggiori info: http://www.iap.it/digital-chart/
LA DIGITAL CHART DELLO IAP
25. I Partner taggati possono vedere Reach ed
Engagement (likes, comments and shares)
del post
Se il post è promosso, i Partner possono
vedere anche CPM e Total spend
Volendo, anche i Partner possono
promuovere il post a pagamento
Si può scegliere di pre-approvare le pagine
che possono taggarci.
Si può fare richiesta per il tool qui
https://www.facebook.com/help/contact/1865
970047013799
TOOL BRANDED CONTENT
#Buzzoole4Transparency
Facebook e Instagram si stanno autoregolamentando con strumenti nativi
delle stesse piattaforme.
26. La modernità ci mette di fronte a nuove forme di influenza…
Quella dei micro-influencer!
NEXT STEP
#Buzzoole4Transparency
27. È doveroso sostenere un nuovo ruolo in capo al
consumatore/prosumer/consumattore/consumautore…
Ciascuno di noi “crea influenza”, quindi non possiamo
dimenticare di adottare noi stessi comportamenti
responsabili.
L’imperativo ha il nome della “trasparenza”: una adeguata
disclosure dei nostri comportamenti commerciali (e degli
eventuali conflitti di interesse) è la chiave per comunicare nel
rispetto delle regole.
UNA RESPONSABILITÀ DI TUTTI?
#Buzzoole4Transparency