La mia vetrina online - Come promuovere il proprio negozio online è l'intervento tenuto da WebAdditive al Corso per Visual Merchandiser di Latina in collaborazione con Decovisual. http://www.webadditive.it/corso-visual-merchandiser-vetrina-online/
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La mia vetrina online - Come promuovere il proprio negozio online
1. La mia vetrina online
Come promuovere la propria attività locale sul web
Corso per Visual Merchandiser
Latina – 16/12/2013
www.decovisual.it
www.webadditive.it
2. Secondo una ricerca di Google:
http://services.google.com/fh/files/misc/omp-2013-it-en.pdf
8. ZERO MOMENT OF TRUTH
La percentuale di persone che definisce
il proprio processo decisionale
d’acquisto all’interno del negozio è
passato dal 40% al 17
Webevoluzione nella sociologia del
consumo
-------Lo ZMOT si applica a tutte le tipologie di
prodotti
Bisogna comprendere come i tuoi clienti
cercano il tuo prodotto
E’ necessario capire che l’esperienza
d’uso del prodotto/servizio fatta da altri
utenti influenzerà le scelte di potenziali
futuri consumatori
9. TENDENZE
ROPO
ROPO è l’acronimo dell’inglese “Research Online, Purchase Offline”
cioè il fenomeno per cui si fanno ricerche su un prodotto sul web ma
poi si va ad acquistare in negozio.
Usare l’Online per Influenzare l’Offline!
SHOWROOMING
Lo showrooming è la tendenza a guardare
o provare un prodotto nel negozio fisico
per poi acquistarlo online.
11. Google Places for Business
Serve ad inserire la propria attività
all’interno delle mappe di Google
I dati inseriti vengono utilizzati per fare
in modo che vengano visualizzate
schede di attività commerciali
pertinenti nei risultati di ricerca relativi
a Google, ad esempio su Google
Maps, nella Ricerca Google e su Earth.
Ti arriva la cartolina per verificare la
tua attività
http://www.google.it/business
/placesforbusiness/
12. Pagina Google Plus Local
Ti permette di creare una pagina
aziendale locale su Google Plus Local.
Appare nelle ricerche e ti permette di
essere seguito, di disporre di
recensioni, inserire foto, info, creare
eventi nel negozio, creare una
community
Va bene per quelle attività che
vogliano sfruttare il lato SOCIAL di
google
ES: https://plus.google.com/+LUISAVIAROMA/
14. Google Business Photo
Servizio che permette di visualizzare la propria attività
come se ci si trovasse all’interno del negozio
NEGOZIO DI GIOCATTOLI
http://goo.gl/vj1s5O
B&B MAMMA ROSA
http://goo.gl/92B0oD
DENTAL SURGERY SAN FRANCISCO
http://goo.gl/pHne23
NUYORICAN POETS CAFE
http://goo.gl/sXSy4i
SLEEPERS - ROMA
http://goo.gl/ugG6qM
16. FACEBOOK
La pagina Facebook è lo
strumento di Facebook dedicato al
business.
Gli utenti su Facebook non
acquistano ma parlano dei nostri
prodotti
Il 74% dei consumatori si affida a
reti sociali per decidere cosa
acquistare
Il 62% degli utenti si affida ai
commenti degli amici per
scegliere cosa acquistare
17. LE OFFERTE DI FACEBOOK
Applica sconti consistenti Almeno del
20%
L'offerta gratuita di beni, di solito, ha
maggiore successo rispetto agli sconti. Es:
"Paga uno, prendi due”.
Prediligi la semplicità Descrivi i termini
e le condizioni il più semplicemente possibile
e non indurre i clienti a effettuare attività
insolite.
Immagine chiara e coinvolgente Foto di
persone che utilizzano il prodotto
solitamente rendono di più delle foto che
rappresentano solo il prodotto;
NO logo aziendale (duplicato).
Stile naturale e diretto No slogan
Era il 2005 quando Procter & Gamble coniò la terminologia First Moment Of Truth (FMOT) per definirequel lasso di tempo in cui l’acquirentedavantiagliscaffaliprende la decisioned’acquistofra un prodottorispetto a un altro. Un istantechepuòduraredaitreaisette secondi, pernodellericerche del marketing tradizionale. Cinque annidopo Google, in un post del proprio CPG (Consumer Packaged goods) blog, decise di rivoluzionareconcettualmenteilneologismo di Procter & Gamble e cominciò a parlare del momento zero, lo Zero Moment Of Truth (ZMOT).La scintilla di Google parte dall’analisi di uno studio di Symphony IRI Group secondo il quale, solo neltriennio 2007-2009, la percentuale di personechedefinivailproprioprocessodecisionaled’acquistoall’interno del negozioèpassato dal 40% al 17%. Era chiaro a quelpuntochesistavaassistendo a unavera e propriaevoluzionenellasociologia del consumo. Il consumatore grazie al web stavamodificandoilpropriomodellomentalecheportaall’acquisto di un bene/servizio. Se prima glistimoli del marketing tradizionalideterminavano la sceltadell’acquisto, adessoglistessistimoliportano a ricercareinformazioni e per lo piùquestovienefattosul web. Oggil’idea di ciòchevuoleacquistare, ilconsumatore se la fa sui social network, sui forum, tramitei blog. E non èunacosa da sottovalutare, tant’èche Google decisesuccessivamente di approfondire la tematica in un ebookgratuito.Winning the Zero Moment of Truth is a powerful new eBook by Jim Lecinski, Google’s Managing Director of US Sales & Service and Chief ZMOT Evangelist. Jim shares how to get ahead at this critical new marketing moment, supported by exclusive market research, personal stories, and insights from C-level executives at global leaders like General Electric, Johnson & Johnson, and VivaKi.Quelloche ne vienefuorièche, per vincerequestabattaglianeiconfrontideipropri competitor, ènecessario fare un passooltreil marketing tradizionale e porreattenzione a diversiaspetti:lo ZMOT siapplica a tutte le tipologie di prodotti: pensarechenessunosul web parla di chiodi o fazzolettièsbagliato; certol’argomentosaràmenosviluppatodell’ultimo iPhone, ma le nicchieesistonosempre;comprendere come ituoiclienticercanoilproprioprodotto e come arrivano ad esso, qualisono le loropiazzevirtuali e chi sonoi trendsetter in esse;lanciarsinell’ecosistema del commentoaperto: Google dimostrache la maggior parte dellerecensionisono positive e quellecattive (puòsemprecapitare) aggiungonoautenticità e dannol’occasione di capire come migliorarsi, inoltresempre Google ci dice cheil 37% deiclientitrovarilevanti per la scelta le fontisociali, quindivannocoltivate e monitorate;risponderealledomandetempestivamente: questoèilveromomento zero, quindicogliquesteoccasioni per incontrareiconsumatori e indirizzarli con garbo verso iltuoprodotto;dedicareunasezione del tuospazio web allapubblicitàvisiva: spesso un video è la scintilla cheporta al primo contatto di un nuovopotenzialeconsumatore;non dimenticarel’importanzadell’utenza mobile: avendoormaiil web sempre a portata di mano, grazie a smartphone e tablet, lo ZMOT è un processochesistasemprepiùallontanandodallascrivania e siavvicinasemprepiù al momentodell’acquisto.Per esserecompetitivisullo ZMOT, avere un sito internet non basta, bisogna fare unosforzo in piùcambiandomentalità e cominciando a pensarechel’esperienzad’uso del prodotto/serviziofatta da altrepersoneinfluenzerà in manieradeterminante le scelte di potenzialifuturiconsumatori.
Cliente non piùspettatore ma parte integrante del processo di promozionedel prodotto. Parlare “con” le Persone e non “alle” Persone. La conversazione è orizzontale. E’ orizzontale anche il FEEDBACK