Infortuni, patologie croniche, stati di dolore sono elementi di forte impatto sulla vita dei soggetti interessati, sia nelle attività quotidiane che nella prestazione atletico-sportiva. Il pilates costituisce il mezzo perfetto per agevolarne il processo riabilitativo e per il recupero di una condizione fisica ideale, ristabilendo una situazione ottimale di salute.
Esso offre soluzioni personalizzate e adattabili a ogni situazione e a ogni stato; Pilates per la riabilitazione, dedicato all’applicazione del metodo alle problematiche della riabilitazione, propone una panoramica ampia ed esauriente delle tecniche necessarie per raggiungere l’obiettivo del benessere psicofisico e della crescita personale.
Samantha Wood, sulla base di studi, ricerche sperimentali e protocolli consolidati, propone un punto di vista di grande esperienza e un ricco e dettagliato corpus di esercizi per il post-infortunio, il miglioramento della forza funzionale, la creazione di una motricità efficiente e, infine, per la gestione del dolore.
Per ogni esercizio, parallelamente alla trattazione sulle attrezzature usate nel pilates, vengono fornite descrizioni, illustrazione dei comparti corporei interessati, istruzioni operative, controindicazioni, variazioni e progressioni: un complesso di informazioni che consente la creazione di programmi personalizzati e calibrati sulle esigenze di ogni singolo paziente.
A fine opera è riportata una classificazione su due livelli - regione anatomica e relative patologie più comuni - con una proposta molto esauriente di esercizi mirati, collaudati e consigliati dall’Autrice.
Questo volume costituisce una risorsa completa, dettagliata e aggiornata, utile a tutti i professionisti del settore e ai lettori appassionati del metodo pilates, che ne vogliano approfondire le enormi potenzialità.
pagine da fondamenti di chinesiologia mansfield.pdf
Esercizi da Pilates per la riabilitazione, Wood
1. PILATES PER LA RIABILITAZIONE
76
Principali muscoli coinvolti
Addominali (enfasi sugli obliqui).
Obiettivi
Rotazione della colonna, controllo addominale con enfasi sugli obliqui e
stabilizzazione pelvico-lombare.
Indicazioni
Si tratta di un esercizio indicato per i pazienti con carenza di mobilità nella
colonna (ad esempio, persone affette da osteoartrite o da rigidità gene-
rale), che contribuisce allo sviluppo del controllo addominale, soprattutto
degli obliqui, e impegna la stabilità pelvico-lombare nel piano trasversale.
Deve essere svolto in posizione neutra, in modo tale da consentire il raffor-
zamento dei muscoli del core senza assumere posizioni, spesso controindi-
cate, di flessione o estensione del tronco.
Precauzioni o controindicazioni
Nessuna, se l'esercizio resta confinato entro un range motorio indolore.
Istruzioni
Sdraiarsi in posizione supina con le gambe in tabletop, le caviglie allineate
con le ginocchia, le braccia in T-shape con i palmi rivolti verso l'alto e la co-
lonna lombare premuta sul Mat, mantenendo una lieve inclinazione pelvica
posteriore (immagine a). Inspirando, ruotare la colonna e muovere il bacino,
abbassando le gambe da un lato (immagine b). Espirando, contrarre ulte-
riormente gli addominali e tornare alla posizione di partenza. Cambiare lato.
Varianti
1. Chi soffre di lombalgia, ha il flessore dell'anca contratto o manca di control-
lo addominale semplificherà l'esercizio posizionando entrambi i piedi a terra.
2. Supportare le gambe e i piedi posizionandoli su una grossa palla da alle-
namento (immagine c).
SUPINE SPINE TWIST
2. 77
Parte 2 - Esercizi
c d
a b
Progressione
Iniziare come nell'immagine a, ma estendere entrambe le gambe in posizio-
ne ruotata, mantenendole così per tornare alla posizione di partenza (imma-
gine d). Piegare le ginocchia riportandole in posizione tabletop e ripetere
l'esercizio sul lato opposto.
Suggerimenti tecnici
1. L'entità della rotazione è determinata dalla flessibilità e dal controllo ad-
dominale. È importante mantenere la regione lombare a contatto con il
Mat, evitando così un'iperlordosi.
2. Mantenere le spalle rilassate con le scapole a contatto con il Mat.
3. Mantenere le ginocchia serrate e i piedi fra loro allineati.
4. Pensare al movimento come focalizzato sull'area della vita, iniziando dal
trasverso dell'addome (TrA) e arrivando agli obliqui.
5. Bacino, ginocchia e piedi devono muoversi in blocco come una singola
unità, anziché scivolare avanti e indietro l'uno sull'altro.
3. PILATES PER LA RIABILITAZIONE
120
FOOTWORK
Espirando, raddrizzare le gambe e spingere ulteriormente i talloni sotto la
barra (immagine m). Inspirare e continuare a spingere i talloni sotto la barra
piegando le ginocchia e, quindi, riportando il carrello allo stopper. Si tratta
di un ottimo esercizio per allungare i muscoli intrinseci del piede, nonché
per il reclutamento dei muscoli che supportano l'arco plantare, se il cliente
è un iperpronatore.
Suggerimenti tecnici per questa posizione: Mantenere le punte dei piedi
divaricate, anziché serrate l'una all'altra. Si pensi alle zampette di un uccello
appollaiato su un ramo. Nel movimento di spinta dei talloni sotto la barra
poggiapiedi, massimizzare l'allungamento dei polpacci.
Varianti
I pazienti caratterizzati da spalle incurvate o tensione cervicale possono
mantenere una piccola barra di legno sotto le anche con i palmi rivolti in
su, favorendo così sia la rotazione esterna delle spalle che l'impegno del
trapezio inferiore e del gran dorsale (immagine n).
Progressione
1. Per aumentare la difficoltà nel mantenimento della stabilità del core, le
serie possono essere eseguite su un mezzo foam roller (immagine o) o an-
che su uno intero.
2. Per enfatizzare il rafforzamento dei quadricipiti, aggiungere una serie di
piegamenti sulle gambe con una qualsiasi di queste posizioni: talloni pa-
ralleli, punte parallele, punte a V, talloni aperti a V, punte aperte a V, Sin-
gle-Leg - tallone, Single-Leg - punta. Dopo aver completato 10 ripetizioni,
mantenere una posizione di medio range ed effettuare dei piccoli e rapidi
piegamenti per altre 10 ripetizioni circa. Concluso l'ultimo di questi movi-
menti, premere fino in fondo arrivando a un'estensione completa per poi
riportare il carrello fino allo stopper.
Varianti
1. Far partire il movimento dalle ossa ischiatiche, il che induce a enfatizzare
l'azione dei muscoli ischiocrurali per contrastare la qualità preponderante
del quadricipite.
2. Visualizzare una banda elastica che collega i talloni alle ossa ischiatiche.
Raddrizzando la gamba, la banda si allunga creando una notevole forza
di trazione fra i talloni e le ossa ischiatiche. Piegando la gamba, bisogna
opporre resistenza al movimento stesso, come se si cercasse di mantenerla
dritta. Questa resistenza interna aumenta il lavoro dei muscoli massimizzan-
do la contrazione eccentrica.
3. Raddrizzare completamente le gambe, focalizzandosi sulla co-contrazio-
ne dei quadricipiti e dei muscoli ischiocrurali.
4. Mantenere il bacino in posizione neutra (o in una posizione appropriata
alla condizione specifica) durante l'intera serie.
5. Utilizzare la caviglia come perno del movimento.
5. PILATES PER LA RIABILITAZIONE
228
PELVIC CURL CON ROLL-UP BAR
Principali muscoli coinvolti
Addominali, muscoli ischiocrurali e grande gluteo.
Obiettivi
Rafforzamento degli estensori dorsali e della spalla e miglioramento posturale.
Indicazioni
Vedi Pelvic Curl al Mat (pag. 72), ma con la roll-up bar (RUB) collocata sotto le
ginocchia, così da portare la colonna in leggera trazione e da coadiuvare il rila-
scio dei flessori dell'anca. L'aggiunta di resistenza è di aiuto a coloro che hanno
difficoltà nell'articolazione attraverso il Pelvic Curl perché affetti, ad esempio,
da rigidità generale o artrite della colonna vertebrale, da debolezza o inibizio-
ne del core, o perché hanno gli estensori dorsali o i flessori dell'anca contratti.
È un esercizio indicato per cominciare una sessione di Pilates, poiché promuo-
ve il rilassamento e la connessione mente-corpo, oltre a indurre la colonna al
movimento e a prepararla ad esercizi più impegnativi.
Precauzioni o controindicazioni
Discopatia lombare acuta od osteoporosi (per via della flessione profonda del-
la colonna).
Resistenza
Media (due molle rosse o blu sulla RUB applicate a circa tre quarti di altezza).
Istruzioni
Sdraiarsi in posizione supina sulla Cadillac, con le ginocchia piegate, le gambe
parallele e a una distanza più o meno corrispondente a quella delle anche, le
braccia rilassate lungo i fianchi con i palmi rivolti in giù e il bacino in posizione
neutra. Agganciare la RUB sotto le ginocchia con una moderata tensione sulle
molle (immagine a). Inspirando per preparare ed espirando per assestare il
core, iniziare il Pelvic Curl, coinvolgendo anche la colonna, staccandoli dal Mat
vertebra dopo vertebra (immagine b). Inspirando, trattenere la posizione al
ROM più ampio possibile, con il bacino alla massima inclinazione posteriore: si
dovrebbe avvertire un allungamento dei flessori dell'anca. Espirando, abbas-
sare la colonna, una vertebra per volta, partendo dalla sezione toracica fino a
poggiare il coccige sul Mat.
Variante dell'esercizio originale insegnato da Rael Isacowitz nel BASI Master II Program (Isacowitz, 2018).
6. 229
Parte 2 - Esercizi
a
c
b
d
Varianti
1. I pazienti affetti da discopatia devono evitare la flessione profonda della
colonna lombare, mantenendo invece colonna e bacino in posizione neutra
durante il sollevamento.
2. Collocare una palla fra le ginocchia per promuovere un maggiore impegno
degli adduttori.
Progressione
1. Tendere le braccia overhead, sollevando il bacino per consentire un maggior
controllo della parte superiore della colonna (immagini c e d).
2. Bottom Lift su Reformer (pag. 122) e Bottom Lift con estensione su Reformer
(pag. 124).
Suggerimenti tecnici
1. Mantenere rilassati collo e spalle.
2. Nel sollevamento della colonna dal Mat, massimizzare la flessione lombare
spingendo l'osso pubico verso il mento (inclinando posteriormente il bacino).
3. Tirare i talloni verso il coccige per mantenere l'impegno degli ischiocrurali e
l'inclinazione posteriore del bacino.
4. Visualizzare l'abbassamento della colonna come una molla Slinky che va giù
per le scale, facendo attenzione ad appoggiare una vertebra alla volta. Questo
aiuterà a conseguire la massima articolazione e mobilità della colonna.
7. PILATES PER LA RIABILITAZIONE
290
Principali muscoli coinvolti
Piriforme.
Obiettivi
Allungamento del piriforme e del tendine di Achille.
Indicazioni
Si tratta di una buona alternativa alla posizione del piccione, tipica dello
yoga. In questa versione il ginocchio è sottoposto a una pressione più leg-
gera, perché la posizione supporta un maggior peso corporeo rispetto a
quanto non sarebbe possibile fare a terra. Un ulteriore vantaggio è rappre-
sentato dall'allungamento del tendine di Achille dell'altra gamba e da un
lieve rilascio dei muscoli del tronco.
Precauzioni o controindicazioni
Le controindicazioni includono: discopatia lombare, osteoporosi, lesione
acuta al ginocchio. Occorre cautela nel caso di pazienti post-intervento di
artroplastica totale dell'anca.
Resistenza
Leggera.
Istruzioni
Posizionarsi in piedi dietro alla Chair in direzione del sedile sul lato della
molla. Appoggiare comodamente una gamba sul sedile nella posizione del
piccione (anca in rotazione esterna). Tendere l'altra gamba posteriormente
e premere il tallone sul pavimento (o sulla sitting box o sul Mat). Posiziona-
re le mani sul pedale (immagine a). Espirando, premere il pedale a terra e
rilassare completamente il corpo sulla Chair (immagine b). Mantenendo la
posizione, respirare per 30 secondi-1 minuto.
Varianti
È possibile sollevare il corpo per assumere la posizione di allungamento
oppure per disimpegnarsi dalla stessa. Inspirare quando si solleva il pedale
ed espirare quando lo si spinge a terra.
STRETCH DEL PIRIFORME
8. 291
Parte 2 - Esercizi
a
b
Suggerimenti tecnici
1. Per un maggiore allungamento, posizionare il piede più vicino alla super-
ficie di appoggio del sedile, mantenendo la tibia parallela a quest'ultimo.
Se i muscoli sono particolarmente contratti, bisogna mantenere il piede sul
sedile più in basso, in maggiore prossimità del bacino.
2. Per l'allungamento del tendine di Achille è importante mantenere la
pianta del piede aderente a una superficie (che sarà il pavimento per gli
individui più alti o una sitting box o un Mat per quelli di statura inferiore).
9. www.calzetti-mariucci.it
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