4. Sommario
Le rimanenze di magazzino
La rilevazione contabile
I criteri di valutazione
La normativa civilistica
La normativa fiscale
I riflessi sul bilancio
5. Definizione
Le rimanenze di magazzino sono
FATTORI PRODUTTIVI A BREVE CICLO DI U
o combinazioni di essi che, non
essendo stati ancora impiegati o venduti,
sono disponibili per la gestione futura.
Sommario
6. L’utilizzo dei fattori produttivi
a breve ciclo di utilizzo:
Input Output
Acquisti specifici: • Prodotti finiti
• Materie prime • Sottoprodotti
• Materie sussidiarie • Scarti
• Semilavorati •Semilavorati
• Componenti
Trasformazione
• Materie di consumo BACK
7. Componenti
Sono considerati componenti le
parti che si aggiungono alle materie
prime, sussidiarie e altro mediante
processi produttivi.
BACK
9. Scarti
Sono considerati scarti le parti
ottenute dalla lavorazione di un
prodotto o prodotti finiti che si
ritengono inutilizzabili
BACK
10. Semilavorati
Sono considerati semilavorati quei beni
che, pur non avendo ancora terminato il ciclo
di produzione, hanno raggiunto una loro
identità fisica e contabile.
BACK
11. Materie prime
Sono considerate materie prime tutti quei
materiali che sono alla base per la
fabbricazione e produzione di altri beni
tramite l'utilizzo di opportune lavorazioni e
processi industriali che permettono di ottenere
il prodotto finale desiderato.
BACK
12. Materie sussidiarie
Sono considerate materie
sussidiarie quei materiali
destinati ad essere utilizzati per
il completamento dei prodotti.
BACK
13. Materie di consumo
Sono considerati materie di
consumo quei materiali usati
indirettamente nella produzione.
BACK
14. Prodotti finiti
Sono considerati prodotti
finiti quei beni che sono pronti
per la commercializzazione.
BACK
15. La competenza economica dei fattori produttivi a
breve ciclo di utilizzo
Di competenza dell’esercizio Di competenza futura
I costi e i ricavi dei fattori a Si rinviano, invece, quei
breve ciclo di utilizzo sono costi o i ricavi che
considerati di competenza riguardano i fattori non
dell’esercizio se al termine del utilizzati o non venduti al
periodo amministrativo essi termine del periodo
sono totalmente utilizzati o amministrativo.
venduti.
P.D
.
BACK
16. La rilevazione contabile
La rilevazione delle rimanenze di
magazzino rientra tra le
operazioni di assestamento, in
particolare serve a rettificare, rinviando
al futuro, costi finanziariamente già
manifestatisi, ma economicamente di
competenza futura.
Sommario
17. DATA DENOMINAZIONE DESCRIZIONE DARE AVERE
31/12 Magazzino materie prime Rimanenze finali x
31/12 Magazzino materie sussidiarie Rimanenze finali x
31/12 Magazzino componenti Rimanenze finali x
31/12 Magazzino materie di consumo Rimanenze finali x
31/12 Materie prime c/rimanenze finali Rimanenze finali x
31/12 Materie sussidiarie c/rim. finali Rimanenze finali x
31/12 Componenti c/rim finali Rimanenze finali x
31/12 Materi di consumo c/rim finali Rimanenze finali x
31/12 Prodotti in lavorazione Rimanenze finali x
31/12 Magazzino semilavorati Rimanenze finali x
31/12 Magazzino prodotti finiti Rimanenze finali x
31/12 Prodotti in lav. c/rim. finali Rimanenze finali x
31/12 Semilavorati c/rim. finali Rimanenze finali x
31/12 Prod. finiti c/rim. finali Rimanenze finali x
BACK
18. Sommario
I criteri di valutazione
La necessità della valutazione delle RIMANENZE DI
MAGAZZINO nasce dall’esigenza di pervenire a
periodiche determinazioni dei risultati dell’attività
aziendale.
A questo punto è importante distinguere i BENI
FUNGIBILI, cioè beni che possono essere sostituiti, dai
BENI INFUNGIBILI, cioè beni che non possono essere
sostituiti per particolarità qualitative.
Le rimanenze possono essere valutate al loro costo
effettivo, ma, per i beni fungibili tale valutazione diviene
difficile, perciò un’impresa industriale deve adottare uno
dei seguenti metodi:
Costo medio ponderato;
Lifo;
Fifo.
Nella valutazione delle rimanenze risulta imprescindibile il
rispetto del
BACK principio della competenza e del principio della prudenza
19. Differenze tra LIFO e FIFO
LIFO (last in first out - ultimo entrato primo uscito)
Si basa sull’ipotesi che le quantità acquistate o prodotte più
recentemente siano le prime a essere vendute o utilizzate nella
produzione.
FIFO (first in first out - primo entrato primo uscito)
Si basa sull’ipotesi che le quantità acquistate o prodotte per
prime siano le prime a essere vendute o utilizzate nella
produzione .
BACK
20. Principi contabili
per la valutazione delle rimanenze
Principio della competenza Principio della prudenza
La finalità è quella di
Se tutti i beni acquistati non salvaguardare il patrimonio
sono stati venduti, e risultano
esistenti a magazzino, in sociale ed evitare la
chiusura dell’esercizio occorre distribuzione di utili che
rilevare i beni in rimanenza da l’impresa non ha
rinviare indistintamente al effettivamente conseguito.
nuovo esercizio per poter
correlare ai ricavi di vendita il La sua applicazione
costo di acquisto delle sole comporta l’imputazione al
merci vendute. periodo dei costi e delle
perdite presunti e l’obbligo
di non considerare i ricavi e
gli utili non ancora realizzati
BACK
21. Costo di acquisto Costo di produzione
Se si tratta di materie prime, Prodotti fabbricati internamente
sussidiarie o di consumo,
acquistate esternamente
Effettivo (costo oggettivo del bene) • Prodotti finiti
• Prodotti in lavorazione
Oppure calcolato con uno dei • Semilavorati
seguenti metodi
BACK
22. Sommario
Valutazione civilistica
Art. 2426 n.9 c.c.
MINOR VALORE TRA
COSTO VALORE DI MERCATO
23. I principi contabili internazionali
Secondo i principi contabili internazionali (IAS), i
quali prediligono valori attuali rispetto a valori storici,
giudicati sovente non significativi, il metodo di rilevazione
delle rimanenze LIFO NON è previsto, in quanto in un
sistema di prezzi crescente può dar luogo a un valore
delle rimanenze finali inferiore a quello corrente.
24. Valutazione a valore costante
Le materie prime, sussidiarie e di consumo che
sono continuamente rinnovate e che hanno scarsa
importanza rispetto al totale delle attività di bilancio,
possono essere iscritte a un valore costante, purché non
siano soggette a sensibili variazioni riguardanti quantità,
composizione e valore.
25. Sommario
Nota integrativa
Una volta scelto un metodo, questo deve essere mantenuto
anno dopo anno; eventuali modifiche negli anni successivi
vanno indicate e giustificate in nota integrativa.
26. Valore netto di realizzo Costo di sostituzione
Desumibile dall’andamento di Prezzo di acquisto contrattato in quel
mercato, è diverso a seconda momento sul mercato in circostanze di
delle varie categorie: ordinaria gestione di impresa.
Materie prime,
sussidiarie: prezzo di
riapprovvigionamento
Prodotti finiti,
semilavorati: valore
netto di realizzo
Prodotti in lavorazione:
valore netto di realizzo
detratto dei costi ancora BACK
da sostenere
27. Art. 2426 del Codice civile
N.9 Le rimanenze si scrivono al costo di acquisto o di produzione
ovvero al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del
mercato, se minore tale minore valore non può essere mantenuto nei
successivi bilanci se ne sono venuti meno i motivi.
N.1 Nel costo di acquisto si computano anche i costi accessori. Il
costo di produzione comprende tutti i costi direttamente imputabili al
prodotto. Può comprendere anche altri costi, per la quota
ragionevolmente imputabile al prodotto, relativi al prodotto di
fabbricazione e fino al momento dal quale il bene può essere
utilizzato; con gli stessi criteri possono essere aggiunti gli oneri
relativi al finanziamento della fabbricazione, interna o presso terzi.
N.10 Il costo dei beni fungibili può essere calcolato con il metodo
della media ponderata o con quelli “primo entrato, primo uscito” o”
ultimo entrato, primo uscito”
N.12 Le materie prime, sussidiarie e di consumo possono essere
iscritte nell’attivo a un valore costante qualora siano costantemente
rinnovate, e complessivamente di scarsa importanza in rapporto
all’attivo di bilancio, sempreché non si abbiano variazioni sensibili
nella loro entità, valore e composizione.
BACK
28. Sommario Valutazione fiscale
La valutazione fiscale è disciplinata dall’ art. 92 del TUIR,
e riguarda :
• i beni alla cui produzione è diretta l’attività d’impresa ( PRODOTTI, SOTTOPRODOTTI, MERCI) ;
• i beni, esclusi quelli strumentali, destinati ad essere impiegati nella produzione ( MATERIE PRIME,
SUSSIDIARIE E DI CONSUMO).
La Normativa Fiscale prevede l’utilizzo del LIFO A SCATTI ANNUALE, secondo il quale si raggruppano i beni in base
alla loro natura, cioè con caratteristiche merceologiche in comune, e al loro valore, attribuendo a ciascun gruppo
un valore NON INFERIORE a quello determinato con il LIFO A SCATTI ANNUALE.
1. Nel primo esercizio si attribuisce un valore pari al costo medio ponderato (costo tot beni / quantità) ;
2. Negli esercizi successivi:
• se vi è stato un AUMENTO, le maggiori quantità si calcolano al costo medio ponderato, sommando:
VALORE ESIST. INIZIALI
+ INCREMENTO
= VALORE RIMANENZA FINALE
• se vi è stato un DECREMENTO, la diminuzione si imputa agli incrementi formatisi negli esercizi precedenti,
partendo dal più recente e proseguendo via via a ritroso.
Il valore delle rimanenze che ne viene con il LIFO A SCATTI ANNUALE rappresenta il valore fiscale minimo.
29. Sommario Riflessi sul bilancio
STATO PATRIMONIALE CONTO ECONOMICO
ATTIVO
A) Valore della produzione
C) Attivo circolante
I- Rimanenze 2) Variazione delle rimanenze di
1) Materie prime, prodotti in corso di
sussidiarie e di lavorazione, semilavorati e
consumo; finiti;
2) Prodotti in corso di
lavorazione e 3) Variazione dei lavori in corso
semilavorati; su ordinazione;
3) Lavori in corso su
ordinazione; B) Costi della produzione
4) Prodotti finiti e merci;
11)Variazione delle rimanenze di
5) Acconti.
materie prime, sussidiarie, di
consumo e merci;
NOTA INTEGRATIVA
Eventuali modifiche, motivazioni ecc.
30. THE END
ELABORAZIONE GRAFICA ANTONELLA CAPONE
MARCO POSO
TESTI Antonella CAPONE
marco POSO
Produttori esecutivi antonella CAPONE
marco POSO
DIRECTED BY Antonella CAPONE
marco POSO
V p/e – ITC “ F. Calasso” Lecce –
A.S. 2008/09
31. Le variazioni delle Valore della
rimanenze di prodotti produzione
in lavorazione,
semilavorati e finiti
Incremento Decremento
SEGNO + SEGNO -
32. Costo della
Le variazioni delle
produzione
rimanenze di materie
prime, sussidiarie e di
consumo
Incremento Decremento
SEGNO - SEGNO +