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CONSUMER MEMORANDUM
              Newsletter a cura di ASSOCIAZIONE CONSUMATORI PIEMONTE


                                                                   Anno 4° - Numero 2 - Febbraio 2013

SOMMARIO:

   –    Le news
                                                                                           LE NEWS

Crisi economica: ecco i consigli delle imprenditrici della Coldiretti per comprendere come far
quadrare i conti nelle case.

        Dimezzare i costi del menage familiare risparmiando quanto più possibile è una possibilità
che alletta sempre chiunque, incluso chi magari ha la fortuna di avere uno stuolo di aiutanti per casa
oltre a una villetta per le vacanze al mare e uno chalet per quelle in montagna.
Quando si entra in un supermercato o in un grande magazzino basta guardarsi intorno pochi secondi
per notare, quanto numerosi siano, i consumatori impegnati a confrontare i prezzi del prodotto
prescelto alla ricerca della marca che “a parità di etichetta” costi però di meno.
Ma non sempre gli sforzi sostenuti ci consentono i vantaggi sperati.
Ecco perché chiunque si offra di fornirci qualche consiglio non può che meritare gratitudine e
apprezzamenti proprio come nel caso delle imprenditrici della Coldiretti, le quali “per aiutare a
far quadrare i conti nelle case degli italiani, hanno avviato un apposito progetto nell’ambito di
”Educazione alla campagna amica” negli agriturismi e nelle fattorie didattiche”.
L'iniziativa, presentata sul sito internet www.coldiretti.it, è nata proprio partendo dal presupposto
che, se si seguono determinate regole e si prendono alcuni semplici accorgimenti, si può anche
arrivare a un risparmio nel bilancio familiare che è pari al 30%.
In un comunicato stampa, la Coldiretti sottolinea che “si tratta di una iniziativa che permette di
fare economie e di ridurre gli sprechi, ma anche di combattere l’inquinamento con prodotti
naturali. Brillanti idee per fare il bucato e pulire la casa senza usare prodotti chimici, originali
ricette per maschere di bellezza ma anche infusi e pediluvi rilassanti con mille varianti, ma che
sono economici e semplicemente alla portata di tutti. Le notevoli virtù cosmetiche e salutari dei
prodotti della terra sono ben note all'”industria del benessere”, considerato che la gamma dei
prodotti che riempiono gli scaffali di profumerie, beauty-center e farmacie sono in continuo
aumento. E' sufficiente allora imparare a conoscere le proprietà dei molti prodotti che la campagna
offre e utilizzare le diverse combinazioni, sapientemente tramandate dalla tradizione, per avere
ottimi risultati a bassissimo costo con un semplice fai da te”.
Ma quali sono nel concreto i trucchi che ognuno di noi può utilizzare per ridurre la propria spesa?
Nel comunicato stampa ne vengono citati alcuni davvero incredibili:

I TRUCCHI TAGLIA SPESA DELL’ ECONOMIA DOMESTICA
1) PER LE FACCENDE DOMESTICHE
Il multiuso: Mettere in infusione dei rametti di timo, alloro, rosmarino sambuco e fitolacca ( che
serve come tensiottivo naturale) in una base di aceto o alcol per un periodo di tempo che va da uno
a tre mesi. Una volta filtrato il tutto si ottiene un prodotto dal color rosato e dal profumo intenso e
gradevole adattissimo alla detersione di tutte le superfici dure come vetri marmo e legno.
Lo sgrassatore: Mettere in infusione le bucce di limone in alcool puro per almeno tre mesi come si
fa per ottenere lo squisito limoncello. Una volta filtrato basta diluirlo con acqua e procedere allo
sgrassamento delle superfici più ostili come il piano cottura della cucina. Quest’ottimo sgrassatore
può essere aggiunto al multiuso per donare al prodotto un’ulteriore forza sgrassante

2) PER LA CURA DEL CORPO
Maschera d’emergenza - Miscelare un cucchiaio di miele, un cucchiaio di latte fresco, un
cucchiaino di farina bianca. Lasciare in posa sul viso per 15 minuti. Risciacquare con acqua
tiepida.
Maschera purificante - Mescolate la polpa frullata di un cetriolo, 1 cucchiaio di miele e 2 cucchiai
di ricotta. Applicate il composto sul viso e lasciatelo agire per 15/20’ – togliete con acqua tiepida
alternata a quella fredda.
Maschera contro i punti neri - Unire un pezzetto di zucca gialla lessata, un cucchiaio di panna
fresca. Lasciare in posa sul viso per mezzora. Risciacquare con acqua tiepida.
Maschera per la pelle grassa - Miscelare un cucchiaio di miele e un cucchiaio di pomodoro fresco.
Lasciare in posa sul viso per 20 minuti. Risciacquare con acqua tiepida.
Maschera per pelle molto secca - Stendere del buon burro di capra e lasciare in posa sul viso per
20 minuti.
Maschera per ridurre le occhiaie - Miscelar un tuorlo, un cucchiaio di miele millefiori, un
cucchiaio d'olio di oliva, un cucchiaio di latte fresco. Lasciare in posa per 10 minuti. Risciacquare
con acqua tiepida alternata a fresca.
Balsamo per capelli - Dopo averli lavati passare sui capelli del latte fresco o della panna. Lasciare
agire per 15 minuti. Nell'ultimo risciacquo aggiungere un cucchiaio di aceto.

3) PER IL BENESSERE DELLE PERSONE
Bagno contro la stanchezza - Far bollire 100 grammi di rosmarino in 2 litri d'acqua per 10 minuti.
Coprire e lasciare riposare. Filtrare e versare il decotto nell'acqua del bagno. Immergersi per 15
minuti.
Pediluvio anti fatica - Versare una manciata di foglie di alloro nell’acqua calda. Immergere le
estremità fino a quando l’acqua si sarà raffreddata.

4) PER LA PULIZIA DELLA CASA
Per pulire l'argento - Immergere l'oggetto nell'acqua di cottura delle patate, lasciarlo in ammollo
fino a quando l'acqua si raffredda, asciugare accuratamente con un panno morbido o pulirlo con
latte cagliato (andato a male).
Per pulire i vetri - Usare un panno imbevuto di acqua calda e limone.
Contro il calcare - Versare sui sanitari aceto bianco. Far agire per 2 ore e sciacquare.
Per pulire l’ottone - Spalmare sull'oggetto yogurt scaduto, sciacquare con acqua tiepida e
asciugare.

5) PER SMACCHIARE I VESTITI
Fondo tinta - Se il capo è bianco lavarlo con un po' di latte.
Inchiostro - Versare sulla macchia una miscela di aceto e latte in parti uguali.
Vino - Versate sulla macchia del latte caldo.
Fango - Togliere il fango asciutto dal tessuto e poi strofinare con una fetta di patata cruda.

Per quanto riguarda invece la “voce piu’ rilevante della spesa casalinga” ovvero quella alimentare
la Coldiretti ricorda che “è possibile risparmiare con la riscoperta dei menu degli avanzi che molte
imprenditrici insegnano con delle vere e proprie lezioni di cucina nelle fattorie didattiche e negli
agriturismi di Terranostra. Polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia non sono solo
una ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi, ma aiutano anche a non far
sparire tradizioni culinarie del passato secondo una usanza molto diffusa che ha dato origine a
piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio come la ribollita toscana, i
canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta. I piatti antispreco sono tanti, basta
solo un po’ di estro e si possono preparare delle ottime polpette recuperando della carne macinata
avanzata semplicemente aggiungendo uova, pane duro e formaggio oppure dando vita a una
frittata di pasta per riutilizzare gli spaghetti del giorno prima e ancora ideando una pizza rustica
per consumare le verdure avanzate avvolgendole in una croccante sfoglia. Se avanza del pane,
invece, si può optare per la più classica panzanella, aggiungendo semplici ingredienti sempre
presenti in ogni casa come pomodoro olio e sale, per arrivare alla più tradizionale ribollita che
utilizza cibi poveri come fagioli, cavoli, carote, zucchine, pomodori e bietole già cotte da unire al
pane raffermo. Ma anche la frutta può essere facilmente recuperata se caramellata, cotta per
diventare marmellata o semplicemente in macedonia. Questi consigli di economia domestica forniti
dalle imprenditrici agricole sono di grande attualità in una situazione in cui due italiani su tre (65
per cento) hanno ridotto o annullato lo spreco di cibo per effetto della crisi, secondo l’indagine
Coldiretti-Swg Tra coloro che hanno ridimensionato gli sprechi il 67 per cento lo ha fatto -
conclude la Coldiretti - facendo la spesa in modo più oculato, il 59 per cento utilizzando quello che
avanza per il pasto successivo, il 40 per cento riducendo le dosi acquistate e il 38 per cento
guardando con più attenzione alla data di scadenza. Si tratta forse dell’unico elemento positivo
della crisi in un Paese come l’Italia dove, a causa degli sprechi dal campo alla tavola, viene perso
cibo per oltre dieci milioni di tonnellate”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini
nel ricordare che “in Italia gli sprechi alimentari equivalgono a un valore annuale di ben 11
miliardi di euro”.
                                                                               (fonte: www.coldiretti.it)


Telefono cellulare: dal Consiglio Superiore di Sanità alcune raccomandazioni su come ridurre
l'esposizione ai campi elettromagnetici

        Croce e delizia di ogni utente, il telefonino è tra tutti gli strumenti tecnologici sinora
inventati quello che più di ogni altro riteniamo un po' tutti indispensabile.
Ci lamentiamo quando, sentendolo squillare, non riusciamo a tirarlo fuori dalla borsa per tempo, lo
malediciamo quando ci rendiamo conto che gli altri lo usano per controllare i nostri spostamenti e
chiederci conto e ragione per ogni passo che facciamo e vorremmo gettarlo a terra e calpestarlo
quando il nostro datore di lavoro o un qualche cliente lo fa squillare pur sapendo che siamo in ferie
o raggomitolati sotto le coperte con un febbrone capace di stroncare un rinoceronte.
Eppure, a conti fatti e volendo essere onesti con noi stessi, basta il solo pensiero di doverne fare a
meno per un qualsivoglia guasto o lo scoprire d'averlo dimenticato chissà dove, a farci sentire
letteralmente persi e senza più la terra sotto i piedi.
Ma proprio l'aver trasformato il telefono cellulare in un optional che fa ormai parte del nostro
abbigliamento quotidiano, ci impone di conoscerne pregi e difetti, virtù e pericoli.
Il Ministero della Salute, a tal proposito, ha recentemente ricordato che “negli ultimi vent'anni
sono stati realizzati molti studi finalizzati a valutare se i telefoni mobili comportino potenziali rischi
per la salute. Ad oggi, secondo l'OMS, non è stato tuttavia accertato alcun effetto sanitario avverso
causato dall'uso dei telefoni cellulari. Nel 2011 i campi elettromagnetici in radiofrequenza (come
quelli prodotti dai telefoni mobili) sono stati classificati dall'Agenzia internazionale per la ricerca
sul cancro dell'OMS come "possibilmente cancerogeni per l'uomo", il gradino più basso della scala
di valutazione dell'Agenzia sui fattori di rischio dei tumori, adottata nel caso di evidenze
scientifiche limitate e in cui il livello di correlazione non è "certo" e nemmeno "probabile". La
classificazione utilizzata per le radiofrequenze riflette la condizione in cui, pur in quadro di
evidenze complessivamente sfavorevole ad ipotesi di effetti a lungo termine, non è ancora del tutto
possibile escludere l'occorrenza di effetti negativi, in particolare per un uso molto intenso del
telefono cellulare” (vd: www.salute.gov.it).
In attesa che grazie agli studi in corso si possa avere un quadro più preciso sugli eventuali effetti
causati sul nostro organismo dall'utilizzo dei telefoni cellulari, oltre che delle radiofrequenze, nel
lungo periodo, è bene comunque tenere presente il breve "vademecum" fornito dal Consiglio
Superiore di Sanità che, come specificato sul sito internet del Ministero della Salute, “in un
parere del 2011, riconoscendo che il quadro delle conoscenze merita di essere approfondito ma non
giustifica allo stesso tempo particolare preoccupazione, ha espresso una serie di raccomandazioni,
e suggerito semplici comportamenti volti alla riduzione dell'esposizione ai campi elettromagnetici
prodotti dal telefono”.
Premesso che il Consiglio ha ribadito che “l'adozione di questi comportamenti riveste carattere del
tutto prudenziale” è dunque fondamentale ricordarsi di:

- educare i bambini a un uso non indiscriminato, limitato alle situazioni di necessità;
- utilizzare sistemi a "mani libere" (auricolari e sistemi viva-voce) che consentono di allontanare il
telefono dalla testa e dal corpo;
- limitare le telefonate non necessarie, ridurre numero e durata;
- utilizzare messaggi di testo.
In accordo con l'OMS, evitare l'uso del telefono cellulare durante la guida di veicoli ha invece un
sicuro significato preventivo in termini di benefici per la salute pubblica, poiché la diminuita
capacità di attenzione causata dall'utilizzo del telefono è in grado di aumentare sensibilmente il
rischio di incidenti automobilistici, anche quando si utilizzino dispositivi a "mani libere".
                                                                              (fonte: www.salute.gov.it)


Sana alimentazione: grazie all'INRAN ora sappiamo che una dieta povera di zinco può
rendere l’intestino più sensibile alle infiammazioni

        I ritmi sempre più frenetici della vita moderna impongono a noi tutti delle corse che spesso
ci impediscono di prestare la dovuta attenzione alla cura del nostro organismo che finiamo col
trascurare, sottovalutandone l'importanza.
Al mattino ci vestiamo in fretta e furia senza magari verificare la temperatura esterna per capire se
non sia il caso di indossare un maglione di lana piuttosto che una camicia di cotone, durante il
giorno ci spostiamo da un ufficio all'altro fingendo di ignorare la stanchezza e la necessità di
sollevare per pochi secondi i piedi o raddrizzare la schiena chinata sul tavolo e a pranzo ci
accontentiamo di un panino o di un toast spesso mangiati in piedi davanti al bancone di un bar. In
particolare, in quest'ultimo caso, c'è spesso chi riesce a giustificarsi appellandosi alla necessità di
stare a dieta e di mantenersi sani e snelli.
Ma siamo davvero sicuri che una dieta povera di calcio, minerali, proteine o carboidrati ci aiuti a
mantenerci in forma e soprattutto contribuisca a migliorare la nostra salute?
Leggendo un comunicato stampa dell'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la
Nutrizione, si scopre, in effetti, che ridurre l'assunzione di zinco può danneggiare l'intestino
rendendolo più sensibile alle infiammazioni.
Secondo quanto annunciato sul sito internet www.inran.it, l'INRAN ha “dimostrato per la prima
volta che una dieta povera di zinco può rendere l’intestino più sensibile alle infiammazioni. La
ricerca, appena pubblicata sul “Journal of Nutritional Biochemistry” ha evidenziato, infatti, che
anche una modesta carenza di questo micronutriente essenziale rende l’intestino più fragile nei
confronti degli stati infiammatori. Lo studio - condotto nell’ambito del progetto Nume, finanziato
dal Mipaaf - è stato svolto su un modello di cellule intestinali isolate (che riproduce in laboratorio
le caratteristiche fisiologiche dell’intestino umano) e ha mostrato che tali cellule, appositamente
sottoposte prima a carenza marginale di zinco e poi a stress infiammatorio, vanno incontro a morte
cellulare programmata, interrompendo la continuità dell’epitelio intestinale, con possibili gravi
ripercussioni sulla salute che andranno confermate da specifici studi in vivo”.
Chi volesse dunque modificare le proprie abitudine alimentari riconoscendo allo zinco l'importanza
che merita deve dunque ricordarsi che esso “è un micronutriente essenziale che si trova in alimenti
proteici di origine animale – carne e pesce, quindi - ma anche in legumi, semi, frutta secca e – in
minore quantità - nei latticini. E’ importante per l’efficienza del sistema immunitario, lo sviluppo
del sistema nervoso e l’integrità della pelle. Poiché questo metallo è coinvolto in moltissimi
processi biochimici, un suo insufficiente apporto può contribuire ad altre patologie, tra cui le
malattie cronico-infiammatorie dell’apparato gastro-intestinale come il morbo di Chron”.
Ovviamente ogni persona ha esigenze diverse e ogni dieta deve dunque essere calibrata ad hoc in
base alle necessità di chi la consuma.
Chiara Murgia, la ricercatrice INRAN che ha coordinato lo studio, a tal proposito, ha
specificato che “un’alimentazione bilanciata è di solito in grado di assicurare lo zinco necessario.
Tuttavia, la quantità sufficiente di questo come di altri micronutrienti non è la stessa per tutti.
Alcuni individui o gruppi di popolazione, quali donne in gravidanza, anziani e bambini, sono più a
rischio di altri, ma anche stili di vita o caratteristiche genetiche individuali possono determinare
stati di carenza. Ecco perché la supplementazione indiscriminata non è la soluzione e anzi
l’eccesso di zinco può essere altrettanto dannoso per la salute. Questo studio – conclude la
ricercatrice - suggerisce che, qualora si presentino disturbi gastrointestinali cronici, i livelli di
zinco dovrebbero essere determinati, offre una prima spiegazione all’osservazione clinica che i
pazienti affetti dal morbo di Chron beneficiano di supplementi di zinco e fornisce nuovi possibili
spunti terapeutici per trattare i sintomi di questa patologia”.
                                                                           (fonte: www.www.inran.it)




                         ASSOCIAZIONE CONSUMATORI PIEMONTE
                                E' ANCHE SU FACEBOOK

                                      VIENI A TROVARCI SU:

      http://www.facebook.com/pages/Associazione-Consumatori-Piemonte/517885468230668




                           ASSOCIAZIONE CONSUMATORI PIEMONTE
             Torino (sede nazionale) Tel. 011 4366566 – (sede provinciale) Tel. 011 4544363

                                Associazione Consumatori Piemonte
                                         è anche presente in

                                 Liguria (Genova - Tel. 010 2464497)
                               Lombardia (Pavia - Tel. 331 9358564)
                               Marche (Macerata - Tel. 0733 283726)
                 Piemonte (Alessandria - Tel. 0131 341120; Biella - Tel. 015 8461457;
                        Asti - Tel. 0141 598007; Vercelli - Tel. 0161 211943)
                                Sardegna (Sassari - Tel. 079 2028053)
                          Trentino Alto Adige (Trento - Tel. 0461 914230)
                              Valle d'Aosta (Aosta - Tel. 0165 230074)
                            Veneto (Venezia Mestre - Tel. 041 5044268)

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  • 1. CONSUMER MEMORANDUM Newsletter a cura di ASSOCIAZIONE CONSUMATORI PIEMONTE Anno 4° - Numero 2 - Febbraio 2013 SOMMARIO: – Le news LE NEWS Crisi economica: ecco i consigli delle imprenditrici della Coldiretti per comprendere come far quadrare i conti nelle case. Dimezzare i costi del menage familiare risparmiando quanto più possibile è una possibilità che alletta sempre chiunque, incluso chi magari ha la fortuna di avere uno stuolo di aiutanti per casa oltre a una villetta per le vacanze al mare e uno chalet per quelle in montagna. Quando si entra in un supermercato o in un grande magazzino basta guardarsi intorno pochi secondi per notare, quanto numerosi siano, i consumatori impegnati a confrontare i prezzi del prodotto prescelto alla ricerca della marca che “a parità di etichetta” costi però di meno. Ma non sempre gli sforzi sostenuti ci consentono i vantaggi sperati. Ecco perché chiunque si offra di fornirci qualche consiglio non può che meritare gratitudine e apprezzamenti proprio come nel caso delle imprenditrici della Coldiretti, le quali “per aiutare a far quadrare i conti nelle case degli italiani, hanno avviato un apposito progetto nell’ambito di ”Educazione alla campagna amica” negli agriturismi e nelle fattorie didattiche”. L'iniziativa, presentata sul sito internet www.coldiretti.it, è nata proprio partendo dal presupposto che, se si seguono determinate regole e si prendono alcuni semplici accorgimenti, si può anche arrivare a un risparmio nel bilancio familiare che è pari al 30%. In un comunicato stampa, la Coldiretti sottolinea che “si tratta di una iniziativa che permette di fare economie e di ridurre gli sprechi, ma anche di combattere l’inquinamento con prodotti naturali. Brillanti idee per fare il bucato e pulire la casa senza usare prodotti chimici, originali ricette per maschere di bellezza ma anche infusi e pediluvi rilassanti con mille varianti, ma che sono economici e semplicemente alla portata di tutti. Le notevoli virtù cosmetiche e salutari dei prodotti della terra sono ben note all'”industria del benessere”, considerato che la gamma dei prodotti che riempiono gli scaffali di profumerie, beauty-center e farmacie sono in continuo aumento. E' sufficiente allora imparare a conoscere le proprietà dei molti prodotti che la campagna offre e utilizzare le diverse combinazioni, sapientemente tramandate dalla tradizione, per avere ottimi risultati a bassissimo costo con un semplice fai da te”. Ma quali sono nel concreto i trucchi che ognuno di noi può utilizzare per ridurre la propria spesa? Nel comunicato stampa ne vengono citati alcuni davvero incredibili: I TRUCCHI TAGLIA SPESA DELL’ ECONOMIA DOMESTICA 1) PER LE FACCENDE DOMESTICHE Il multiuso: Mettere in infusione dei rametti di timo, alloro, rosmarino sambuco e fitolacca ( che serve come tensiottivo naturale) in una base di aceto o alcol per un periodo di tempo che va da uno a tre mesi. Una volta filtrato il tutto si ottiene un prodotto dal color rosato e dal profumo intenso e gradevole adattissimo alla detersione di tutte le superfici dure come vetri marmo e legno. Lo sgrassatore: Mettere in infusione le bucce di limone in alcool puro per almeno tre mesi come si
  • 2. fa per ottenere lo squisito limoncello. Una volta filtrato basta diluirlo con acqua e procedere allo sgrassamento delle superfici più ostili come il piano cottura della cucina. Quest’ottimo sgrassatore può essere aggiunto al multiuso per donare al prodotto un’ulteriore forza sgrassante 2) PER LA CURA DEL CORPO Maschera d’emergenza - Miscelare un cucchiaio di miele, un cucchiaio di latte fresco, un cucchiaino di farina bianca. Lasciare in posa sul viso per 15 minuti. Risciacquare con acqua tiepida. Maschera purificante - Mescolate la polpa frullata di un cetriolo, 1 cucchiaio di miele e 2 cucchiai di ricotta. Applicate il composto sul viso e lasciatelo agire per 15/20’ – togliete con acqua tiepida alternata a quella fredda. Maschera contro i punti neri - Unire un pezzetto di zucca gialla lessata, un cucchiaio di panna fresca. Lasciare in posa sul viso per mezzora. Risciacquare con acqua tiepida. Maschera per la pelle grassa - Miscelare un cucchiaio di miele e un cucchiaio di pomodoro fresco. Lasciare in posa sul viso per 20 minuti. Risciacquare con acqua tiepida. Maschera per pelle molto secca - Stendere del buon burro di capra e lasciare in posa sul viso per 20 minuti. Maschera per ridurre le occhiaie - Miscelar un tuorlo, un cucchiaio di miele millefiori, un cucchiaio d'olio di oliva, un cucchiaio di latte fresco. Lasciare in posa per 10 minuti. Risciacquare con acqua tiepida alternata a fresca. Balsamo per capelli - Dopo averli lavati passare sui capelli del latte fresco o della panna. Lasciare agire per 15 minuti. Nell'ultimo risciacquo aggiungere un cucchiaio di aceto. 3) PER IL BENESSERE DELLE PERSONE Bagno contro la stanchezza - Far bollire 100 grammi di rosmarino in 2 litri d'acqua per 10 minuti. Coprire e lasciare riposare. Filtrare e versare il decotto nell'acqua del bagno. Immergersi per 15 minuti. Pediluvio anti fatica - Versare una manciata di foglie di alloro nell’acqua calda. Immergere le estremità fino a quando l’acqua si sarà raffreddata. 4) PER LA PULIZIA DELLA CASA Per pulire l'argento - Immergere l'oggetto nell'acqua di cottura delle patate, lasciarlo in ammollo fino a quando l'acqua si raffredda, asciugare accuratamente con un panno morbido o pulirlo con latte cagliato (andato a male). Per pulire i vetri - Usare un panno imbevuto di acqua calda e limone. Contro il calcare - Versare sui sanitari aceto bianco. Far agire per 2 ore e sciacquare. Per pulire l’ottone - Spalmare sull'oggetto yogurt scaduto, sciacquare con acqua tiepida e asciugare. 5) PER SMACCHIARE I VESTITI Fondo tinta - Se il capo è bianco lavarlo con un po' di latte. Inchiostro - Versare sulla macchia una miscela di aceto e latte in parti uguali. Vino - Versate sulla macchia del latte caldo. Fango - Togliere il fango asciutto dal tessuto e poi strofinare con una fetta di patata cruda. Per quanto riguarda invece la “voce piu’ rilevante della spesa casalinga” ovvero quella alimentare la Coldiretti ricorda che “è possibile risparmiare con la riscoperta dei menu degli avanzi che molte imprenditrici insegnano con delle vere e proprie lezioni di cucina nelle fattorie didattiche e negli agriturismi di Terranostra. Polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia non sono solo una ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi, ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato secondo una usanza molto diffusa che ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio come la ribollita toscana, i
  • 3. canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta. I piatti antispreco sono tanti, basta solo un po’ di estro e si possono preparare delle ottime polpette recuperando della carne macinata avanzata semplicemente aggiungendo uova, pane duro e formaggio oppure dando vita a una frittata di pasta per riutilizzare gli spaghetti del giorno prima e ancora ideando una pizza rustica per consumare le verdure avanzate avvolgendole in una croccante sfoglia. Se avanza del pane, invece, si può optare per la più classica panzanella, aggiungendo semplici ingredienti sempre presenti in ogni casa come pomodoro olio e sale, per arrivare alla più tradizionale ribollita che utilizza cibi poveri come fagioli, cavoli, carote, zucchine, pomodori e bietole già cotte da unire al pane raffermo. Ma anche la frutta può essere facilmente recuperata se caramellata, cotta per diventare marmellata o semplicemente in macedonia. Questi consigli di economia domestica forniti dalle imprenditrici agricole sono di grande attualità in una situazione in cui due italiani su tre (65 per cento) hanno ridotto o annullato lo spreco di cibo per effetto della crisi, secondo l’indagine Coldiretti-Swg Tra coloro che hanno ridimensionato gli sprechi il 67 per cento lo ha fatto - conclude la Coldiretti - facendo la spesa in modo più oculato, il 59 per cento utilizzando quello che avanza per il pasto successivo, il 40 per cento riducendo le dosi acquistate e il 38 per cento guardando con più attenzione alla data di scadenza. Si tratta forse dell’unico elemento positivo della crisi in un Paese come l’Italia dove, a causa degli sprechi dal campo alla tavola, viene perso cibo per oltre dieci milioni di tonnellate”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel ricordare che “in Italia gli sprechi alimentari equivalgono a un valore annuale di ben 11 miliardi di euro”. (fonte: www.coldiretti.it) Telefono cellulare: dal Consiglio Superiore di Sanità alcune raccomandazioni su come ridurre l'esposizione ai campi elettromagnetici Croce e delizia di ogni utente, il telefonino è tra tutti gli strumenti tecnologici sinora inventati quello che più di ogni altro riteniamo un po' tutti indispensabile. Ci lamentiamo quando, sentendolo squillare, non riusciamo a tirarlo fuori dalla borsa per tempo, lo malediciamo quando ci rendiamo conto che gli altri lo usano per controllare i nostri spostamenti e chiederci conto e ragione per ogni passo che facciamo e vorremmo gettarlo a terra e calpestarlo quando il nostro datore di lavoro o un qualche cliente lo fa squillare pur sapendo che siamo in ferie o raggomitolati sotto le coperte con un febbrone capace di stroncare un rinoceronte. Eppure, a conti fatti e volendo essere onesti con noi stessi, basta il solo pensiero di doverne fare a meno per un qualsivoglia guasto o lo scoprire d'averlo dimenticato chissà dove, a farci sentire letteralmente persi e senza più la terra sotto i piedi. Ma proprio l'aver trasformato il telefono cellulare in un optional che fa ormai parte del nostro abbigliamento quotidiano, ci impone di conoscerne pregi e difetti, virtù e pericoli. Il Ministero della Salute, a tal proposito, ha recentemente ricordato che “negli ultimi vent'anni sono stati realizzati molti studi finalizzati a valutare se i telefoni mobili comportino potenziali rischi per la salute. Ad oggi, secondo l'OMS, non è stato tuttavia accertato alcun effetto sanitario avverso causato dall'uso dei telefoni cellulari. Nel 2011 i campi elettromagnetici in radiofrequenza (come quelli prodotti dai telefoni mobili) sono stati classificati dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell'OMS come "possibilmente cancerogeni per l'uomo", il gradino più basso della scala di valutazione dell'Agenzia sui fattori di rischio dei tumori, adottata nel caso di evidenze scientifiche limitate e in cui il livello di correlazione non è "certo" e nemmeno "probabile". La classificazione utilizzata per le radiofrequenze riflette la condizione in cui, pur in quadro di evidenze complessivamente sfavorevole ad ipotesi di effetti a lungo termine, non è ancora del tutto possibile escludere l'occorrenza di effetti negativi, in particolare per un uso molto intenso del telefono cellulare” (vd: www.salute.gov.it). In attesa che grazie agli studi in corso si possa avere un quadro più preciso sugli eventuali effetti causati sul nostro organismo dall'utilizzo dei telefoni cellulari, oltre che delle radiofrequenze, nel
  • 4. lungo periodo, è bene comunque tenere presente il breve "vademecum" fornito dal Consiglio Superiore di Sanità che, come specificato sul sito internet del Ministero della Salute, “in un parere del 2011, riconoscendo che il quadro delle conoscenze merita di essere approfondito ma non giustifica allo stesso tempo particolare preoccupazione, ha espresso una serie di raccomandazioni, e suggerito semplici comportamenti volti alla riduzione dell'esposizione ai campi elettromagnetici prodotti dal telefono”. Premesso che il Consiglio ha ribadito che “l'adozione di questi comportamenti riveste carattere del tutto prudenziale” è dunque fondamentale ricordarsi di: - educare i bambini a un uso non indiscriminato, limitato alle situazioni di necessità; - utilizzare sistemi a "mani libere" (auricolari e sistemi viva-voce) che consentono di allontanare il telefono dalla testa e dal corpo; - limitare le telefonate non necessarie, ridurre numero e durata; - utilizzare messaggi di testo. In accordo con l'OMS, evitare l'uso del telefono cellulare durante la guida di veicoli ha invece un sicuro significato preventivo in termini di benefici per la salute pubblica, poiché la diminuita capacità di attenzione causata dall'utilizzo del telefono è in grado di aumentare sensibilmente il rischio di incidenti automobilistici, anche quando si utilizzino dispositivi a "mani libere". (fonte: www.salute.gov.it) Sana alimentazione: grazie all'INRAN ora sappiamo che una dieta povera di zinco può rendere l’intestino più sensibile alle infiammazioni I ritmi sempre più frenetici della vita moderna impongono a noi tutti delle corse che spesso ci impediscono di prestare la dovuta attenzione alla cura del nostro organismo che finiamo col trascurare, sottovalutandone l'importanza. Al mattino ci vestiamo in fretta e furia senza magari verificare la temperatura esterna per capire se non sia il caso di indossare un maglione di lana piuttosto che una camicia di cotone, durante il giorno ci spostiamo da un ufficio all'altro fingendo di ignorare la stanchezza e la necessità di sollevare per pochi secondi i piedi o raddrizzare la schiena chinata sul tavolo e a pranzo ci accontentiamo di un panino o di un toast spesso mangiati in piedi davanti al bancone di un bar. In particolare, in quest'ultimo caso, c'è spesso chi riesce a giustificarsi appellandosi alla necessità di stare a dieta e di mantenersi sani e snelli. Ma siamo davvero sicuri che una dieta povera di calcio, minerali, proteine o carboidrati ci aiuti a mantenerci in forma e soprattutto contribuisca a migliorare la nostra salute? Leggendo un comunicato stampa dell'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, si scopre, in effetti, che ridurre l'assunzione di zinco può danneggiare l'intestino rendendolo più sensibile alle infiammazioni. Secondo quanto annunciato sul sito internet www.inran.it, l'INRAN ha “dimostrato per la prima volta che una dieta povera di zinco può rendere l’intestino più sensibile alle infiammazioni. La ricerca, appena pubblicata sul “Journal of Nutritional Biochemistry” ha evidenziato, infatti, che anche una modesta carenza di questo micronutriente essenziale rende l’intestino più fragile nei confronti degli stati infiammatori. Lo studio - condotto nell’ambito del progetto Nume, finanziato dal Mipaaf - è stato svolto su un modello di cellule intestinali isolate (che riproduce in laboratorio le caratteristiche fisiologiche dell’intestino umano) e ha mostrato che tali cellule, appositamente sottoposte prima a carenza marginale di zinco e poi a stress infiammatorio, vanno incontro a morte cellulare programmata, interrompendo la continuità dell’epitelio intestinale, con possibili gravi ripercussioni sulla salute che andranno confermate da specifici studi in vivo”. Chi volesse dunque modificare le proprie abitudine alimentari riconoscendo allo zinco l'importanza che merita deve dunque ricordarsi che esso “è un micronutriente essenziale che si trova in alimenti proteici di origine animale – carne e pesce, quindi - ma anche in legumi, semi, frutta secca e – in
  • 5. minore quantità - nei latticini. E’ importante per l’efficienza del sistema immunitario, lo sviluppo del sistema nervoso e l’integrità della pelle. Poiché questo metallo è coinvolto in moltissimi processi biochimici, un suo insufficiente apporto può contribuire ad altre patologie, tra cui le malattie cronico-infiammatorie dell’apparato gastro-intestinale come il morbo di Chron”. Ovviamente ogni persona ha esigenze diverse e ogni dieta deve dunque essere calibrata ad hoc in base alle necessità di chi la consuma. Chiara Murgia, la ricercatrice INRAN che ha coordinato lo studio, a tal proposito, ha specificato che “un’alimentazione bilanciata è di solito in grado di assicurare lo zinco necessario. Tuttavia, la quantità sufficiente di questo come di altri micronutrienti non è la stessa per tutti. Alcuni individui o gruppi di popolazione, quali donne in gravidanza, anziani e bambini, sono più a rischio di altri, ma anche stili di vita o caratteristiche genetiche individuali possono determinare stati di carenza. Ecco perché la supplementazione indiscriminata non è la soluzione e anzi l’eccesso di zinco può essere altrettanto dannoso per la salute. Questo studio – conclude la ricercatrice - suggerisce che, qualora si presentino disturbi gastrointestinali cronici, i livelli di zinco dovrebbero essere determinati, offre una prima spiegazione all’osservazione clinica che i pazienti affetti dal morbo di Chron beneficiano di supplementi di zinco e fornisce nuovi possibili spunti terapeutici per trattare i sintomi di questa patologia”. (fonte: www.www.inran.it) ASSOCIAZIONE CONSUMATORI PIEMONTE E' ANCHE SU FACEBOOK VIENI A TROVARCI SU: http://www.facebook.com/pages/Associazione-Consumatori-Piemonte/517885468230668 ASSOCIAZIONE CONSUMATORI PIEMONTE Torino (sede nazionale) Tel. 011 4366566 – (sede provinciale) Tel. 011 4544363 Associazione Consumatori Piemonte è anche presente in Liguria (Genova - Tel. 010 2464497) Lombardia (Pavia - Tel. 331 9358564) Marche (Macerata - Tel. 0733 283726) Piemonte (Alessandria - Tel. 0131 341120; Biella - Tel. 015 8461457; Asti - Tel. 0141 598007; Vercelli - Tel. 0161 211943) Sardegna (Sassari - Tel. 079 2028053) Trentino Alto Adige (Trento - Tel. 0461 914230) Valle d'Aosta (Aosta - Tel. 0165 230074) Veneto (Venezia Mestre - Tel. 041 5044268)