2. Il gruppo di lavoro
TEAM AVIO-TC
▪ Tecnico di Radiologia Medica Jolanda Luongo, ideatrice del progetto e supporto dello stesso in
tutte le sue fasi e caratteristiche. Titolare di domanda di brevetto. Inventore.
▪ Esperto in Aeronautica Gilberto Nardon; per l’individuazione dell’aereo idoneo e per la ricerca
di opportuni sistemi di alimentazione e mantenimento della temperatura. Co-inventore
▪ Ingegnere Aerospaziale; per i calcoli strutturali, in termini di Sicurezza e Resistenza.
Co-inventore
▪ Fisico Sanitario Pierluigi Mozzo; per il piano Radioprotezionistico. Co-inventore
▪ Amministratore di sistema TSRM Tiziano Tedeschi, per l’individuazione e l’uso dei sistemi RIS e
PACS. Co-inventore
Collaboratori
• AITASIT; partner a sostegno del sistema di Teleradiologia e stampa 3D del modellino Avio-TC
• AMREF Health Africa; partner a sostegno del progetto
3. Descrizione
Il progetto consiste nel fornire un’unità diagnostica mobile di Tomografia Computerizzata completamente
indipendente, con utilizzo versatile, predisposta al funzionamento anche in scenari estremi, all’interno di aerei
cargo o tensostrutture adibite ad ospedali da campo. A livello di innovazione, fino ad oggi non era mai stato
possibile sviluppare un concetto simile senza ricorrere al continuo montaggio e smontaggio dell’apparecchiatura
tra uno spostamento e l’altro, questo principalmente a causa del rigoroso isocentro meccanico di prima
installazione che non deve essere sollecitato da ulteriori spostamenti dopo la prima installazione. L’unità mobile
Avio-TC secondo la presente invenzione può essere caricata e pronta all’utilizzo direttamente a bordo di aerei
militari cargo, ad esempio lo Spartan C-27J, o aerei NATO o altri aerei cargo predisposti per il carico dei pallet
STANDARD NATO 463LHCU-6/E, oppure in alternativa può essere utilizzata su veicoli da strada o in
tensostrutture. L’unità TC è alimentabile da un apposito generatore trasportato sull’aereo e collegabile una volta
giunti a destinazione, senza che si renda necessario assemblare e ricalibrare nuovamente l’unità TC.
Vantaggiosamente, la manutenzione ordinaria dell’unità TC è attuabile direttamente a bordo dell’aereo o del
veicolo. Grazie alla Teleradiologia con sistemi satellitari sarà possibile la refertazione da remoto, e infine l’ausilio
di un tropicalizzatore specifico garantirà il mantenimento della temperatura idonea all’utilizzo
dell’apparecchiatura.
E dunque sono state esaminate e risolte nel dettaglio tutte le problematiche operative connesse alla
collocazione dell’apparecchiatura TC sul velivolo, al suo pronto utilizzo e alla realizzazione di un ambiente
idoneo all’esecuzione di esami radiologici.
4. Obiettivi e destinatari del lavoro
OBIETTIVI
1. Sviluppo evolutivo del concetto di radiologia domiciliare con
lo studio di una sala diagnostica a 360° (isocentro
meccanico, temperatura, corrente, connessioni)
2. Risolvere il problema di Inaccessibilità verso apparecchiature
all’avanguardia in zone carenti di strutture sanitarie e
contesti sotto sviluppati
3. Permettere Interventi in emergenza con planning TC
preoperatoria per militari provenienti da zone di conflitto
4. Permettere operatività, reperibilità e disponibilità di
usufruire di un servizio di diagnosi in qualsiasi luogo
5. Agevolare gli Interventi umanitari in contesti di calamità
naturali, pandemia e emergenza
6. Sfoltire le liste di attesa in strutture sanitarie private
convenzionate grazie ad una stazione mobile domiciliare
7. Limitare la possibilità di contagio all’interno di strutture
ospedaliere per esami di routine in pazienti immunodepressi
A CHI È RIVOLTO
➢ Rivolto alla Sanità
➢ Aziende produttrici di
apparecchiature medicali
➢ Case costruttrici di aeromobili
commerciali
➢ Esercito
➢ Organizzazioni di volontariato
(ODV)
➢ Organizzazione non lucrativa di
utilità sociale (ONLUS)
5. Risultati
✓ Creazione del gruppo monolitico permanente di TC+Piastra: mediante l’utilizzo di una piastra in acciaio
appositamente studiata e adattata, abbiamo risolto il mantenimento dell’isocentro meccanico che fino ad oggi non
permetteva tale implementazione.
✓ Ottimizzazione e ancoraggio del gruppo monolitico al velivolo e la sua movimentazione: mediante l’ottimizzazione
della piastra e l’ausilio del Pallet NATO 463L a standard internazionale è stato realizzato l’ancoraggio temporaneo in
volo. Abbiamo testato l’intero sistema con software computazionali agli elementi finiti per verificarne la resistenza
ad accelerazioni gravitazionali dell’aereo (4 volte la gravità in verticale, 1.5 in orizzontale) che danno luogo a
sollecitazioni meccaniche (stress) pari a 150MPa con criterio Von Mises, ben al di sotto della resistenza dell’acciaio
scelto.
✓ Alimentazione elettrica mediante gruppo elettrogeno con le specifiche tecniche compatibili con il trasporto aereo
e i luoghi di intervento: è stato individuato il gruppo elettrogeno adatto a stazionare e a lavorare in ambienti
estremi, studiando la potenza massima in grado di supportare il funzionamento di TC, generatore TC, pompa di
mezzo di contrasto, condizionatore tropicalizzato, luci e annessi. Ai fini di un perfetto smistamento di corrente alle
suddette componenti. Inoltre lo studio ha esaminato nel dettaglio la compatibilità al trasporto in volo con
serbatorio pieno.
✓ Refrigerazione: è stato esaminato il metodo più idoneo al mentenimento della temperature, sia all’interno del
velivolo sia in eventuali tensostrutture, anchesso resistente a condizioni climatiche estreme. Grazie all’ausilio del
codizionatore tropicalizzato, trasportabile e funzionanete giunti a terra, sarà possible garantire un corretto
funzionamento di tutti i componenti della sala diagnostica mobile in quanto non soggette a surriscaldamento. Per
arrivare a questo risultato, è stato necessario aggiungere uno studio di coibentazione della porta laterale del velivolo
✓ Refertazione: individuazione e accordi con appositi enti per l’ultilizzo di sistemi di visualizzazione, consulto,
refertazione e archiviazione degli esami diagnostici da remoto, risultati conformi al GDPR .
✓ Piano Radioprotezionistico: protezione degli operatori dalla radiazione-X diffusa nell’ambiente durante l’esecuzione
degli esami, mediante apposite barriere in piombo.