Scuola di ricerca in medicina generale - prima parte (Vittorio Caimi)
1. SCUOLA DI RICERCA NELLE CURE
PRIMARIE
“EDO PARMA”
RICERCAMEDICINAGENERALE
Vittorio Caimi
Medico di Medicina Generale, Monza
2. CHE COSA ABBIAMO PENSATO
Obiettivo del Corso
Fornire ai partecipanti strumenti e metodi di
ricerca per rispondere alle domande emergenti
della professione in ambito clinico, organizzativo
e relazionale
Da chi è organizzato
Centro Studi e Ricerche in Medicina Generale
Università degli Studi di Milano Bicocca, Scuola
di Medicina e Chirurgia, Monza
3. ORGANIZZAZIONE DEL CORSO
sede: Università degli Studi di Milano-Bicocca, Monza
un sabato al mese (ore 9.00-17.00) per 7 sabati
ogni incontro prevede una parte dedicata alla Ricerca in Medicina
Generale e una parte a un Seminario di approfondimento su temi
specifici
alternanza di lezioni frontali, discussioni in plenaria, gruppi di lavoro
valutazione finale del Corso: elaborazione di un progetto di ricerca,
individuale o di gruppo, elaborato mediante un lavoro “a casa” con la
supervisione di un tutor. Ad ogni incontro verrà dedicata una parte alla
presentazione dello stato di avanzamento dei progetti, e nell’incontro
finale vi sarà la presentazione dei progetti definitivi elaborati dai
partecipanti
alla fine del Corso verrà consegnato un “Attestato” di partecipazione
è previsto, per chi è interessato, l’accreditamento ECM del Corso
il Corso inizierà con un minimo di 20 partecipanti e un massimo di 50, in
base all’ordine di arrivo delle iscrizioni.
è prevista una quota di partecipazione differenziata per Medici in
formazione, Medici diplomati al Corso di Formazione da non più di 5
anni, Medici di Medicina Generale e di Sanità Pubblica
4. A CHI ERA RIVOLTO IL CORSO E CHI SI È
ISCRITTO (N. 16)
Medici del Corso di Formazione Specifica in Medicina
Generale (4)
Tutor del Corso di Formazione Specifica in Medicina
Generale
Medici di Medicina Generale (8)
Medici di Continuità Assistenziale (1)
Medici di Sanità pubblica dei Servizi di Assistenza
Primaria
Infermieri (2)
Personale pratiche associative (1 segretaria)
5. PROVENIENZA DEGLI ISCRITTI
Torino 4
Modena 2
Trento 2
Milano 2
Belluno 1
Padova 1
Macerata 1
Firenze 1
Monza 1
Verona 1
6. LE PROPOSTE DI RICERCA DEL
28 MAGGIO 2016
Mandato del lavoro di gruppo:
definire un tema, un titolo, l’obiettivo, il perché di una
ricerca
7. FRAGILITÀ (1)
Titolo: «definizione e individuazione della fragilità nel
setting di un gruppo di cure primarie»
Perché è importante? per prevenire le ricadute, gli
scompensi, le complicanze
Obiettivo: poter definire il tipo di intervento, pianificare
eventuali interventi sociosanitari
E’ fattibile perchè nel setting delle cure primarie le
varie figure professionali possono «osservare per
conoscere»
Come? Profilatura dei pazienti attraverso i dati
presenti nelle cartelle sanitarie, il numero di accessi,
ricavabili dai file di prenotazione e gli accessi diretti
allo studio
8. FRAGILITÀ (2)
Identificazione dei determinanti di fragilità da
parte del mmg in aggiunta ai determinanti
«amministrativi»: per es. i determinanti
socioeconomici, gli aspetti psichiatrici etc.
Come il MMG che lavora da solo identifica la
fragilità rispetto a una MG che lavora in
gruppo
La «geofragilità» . La fragilità percepita nei
diversi contesti: città, zone rurali, montagna
Ricerca in singolo o multicentrica
9. «IL MIO RAPPORTO CON LA PREVENZIONE»
Una diversa modalità di espressione del
rischio è in grado di migliorare l’adesione alle
LG e la percentuale di pazienti a target ?
10. I PAZIENTI NON ATTENDERS
Titolo: epidemiologia dei pazienti non «attenders»
Chi sono e perché non accedono allo studio quando
uno dei compiti della MG è il coinvolgimento nella
gestione della salute di tutti i pazienti
Metodologia: estrazione dalla cartelle cliniche di tutte
le persone che non si sono mai presentate in studio
negli ultimi tre anni suddividendole in categorie (sani
o quanti hanno avuto un evento)
Definire cause di mancato accesso
Dalla conoscenza di una popolazione a una
pianificazione degli interventi
11. GLI IMMIGRATI. QUESTI SCONOSCIUTI
Analizzare lo stile di vita e i fattori di rischio
degli immigrati (regolari) in base al loro
tempo di permanenza e al loro paese di
origine
Raccogliere dati su alimentazione, fumo,
alcool, uso di droga, adesione agli screening,
BMI, PA,
Situazione socioeconomica
Atteggiamento nei confronti della salute
12. INTEGRAZIONE H-TERRITORIO
Valutare l’integrazione H-territorio usando
come criterio se, come e quando (il tempo di
attivazione) vengono attivate le cure
domiciliari per il post-ricovero da parte del
personale di reparto ove un paziente viene
ricoverato.
13. GLI ACCESSI ALLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE
Presupposti: il numero di accessi alla
Guardia medica sono molto diversi
Osservare e descrivere questo fenomeno
per trovare i fattori che possono spiegarlo
Sono fattori modificabili?
Se sì, come?
Con l’obiettivo di offrire un servizio migliore
14. I DIVERSI MODELLI ORGANIZZATIVI DELLE CURE PRIMARIE
Comparazione tra i diversi modelli
organizzativi della MG per valutare se e
come incidono sugli indicatori dei PDTA
Confrontare l’intervento di due figure
professionali (infermiere di famiglia e
infermiere ASL) per quanto riguarda 1) gli
indicatori di processo e di esito dei PDTA e 2)
il grado di soddisfazione dei pazienti
15. … E ALTRO ANCORA
Correlazione tra deterioramento cognitivo e
osteoporosi, ipoacusia, funzione renale
Fragilità e complessità: un intervento
strutturato e multidisciplinare migliora la
qualità dell’assistenza percepita dai pazienti
e dai curanti?
16. PROPOSTE DI RICERCA 25 GIUGNO
L’approccio del MG al malessere inspiegato
(unexplained symptoms)
Definizione ed individuazione della
complessità/fragilità (problemi socio-sanitari,
multimorbilità, problemi economici, problemi
di integrazione), nel setting di un gruppo di
cure primarie
Il “deprescribing” in MG
17. Quale apporto possono dare le cure primarie
per la definizione e individuazione del
paziente fragile?
Gli immigrati hanno un rischio maggiore di
sviluppare patologie? E’ possibile
implementare delle strategie di promozione
della salute specifiche per questa categoria
di popolazione?
18. Progetto Junior Senior Tutor
DE-PRESCRIZIONE
Descrizione di un percorso di de-prescrizione
farmacologica in medicina generale
Peterle
Tondi
Spolaor
Castellani
Collecchia
Bondielli
Caimi
Saugo
Bosisio
L’APPROCCIO DEL MG AL MALESSERE INSPIEGATO Fassina
Ortolani
Longoni Della Vedova
COMPLESSITÀ E FRAGILITÀ NEL SETTING DI UN
GRUPPO DI CURE PRIMARIE.
QUALE APPORTO POSSONO DARE LE CURE PRIMARIE
NELLA DEFINIZIONE E INDIVIDUAZIONE DEL PAZIENTE
FRAGILE?
Di Carlo
Doronzo
Frascinelli
Kucich
Mereu
Tabiica
Moser
Danti
IMMIGRAZIONE E ACCESSO ALLE CURE Rota Pagliani
Progetti avviati: 24 settembre 2016
19. Progetto Junior Senior Tutor
DEMENZA & CORRELAZIONI Ricci Tognoni
INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO Moroni
MODELLI ORGANIZZATIVI DELLE CURE
PRIMARIE
Luppi
CONTINUITÀ ASSISTENZIALE Marini Tombesi
Progetti da confermare:
20. UNA “SWOT” VALUTAZIONE IN ITINERE DELLA
SCUOLA DI RICERCA IN MG
SWOT, ovvero:
Strenght: forza
Weakness: debolezza
Opportunity: opportunità
Threats: minacce
La domanda:
“Come valuti ad oggi l’esperienza della Scuola di
ricerca in MG dal tuo punto di vista
(partecipante o docente o tutor)?”