8 il sistema pensionistico in italia

Università degli Studi di Centro di Formazione
Roma e di Studi Sanitari
“Tor Vergata” “Padre Luigi Monti”

Corso di Laurea in Infermieristica
Diritto del Lavoro
(a.a. 2010-2011)

Dott.ssa Daniela Ramaglioni

1
sabato 14 maggio 2011

Le principali riforme del
sistema pensionistico

2

Riforme del sistema pensionistico

3


anni 90

3


anni 90

Riforma Amato:
1992

3


anni 90

Riforma Amato: Riforma Dini:
1992 1995

3


anni 90

Riforma Amato: Riforma Dini: Riforma Prodi:
1992 1995 1997

3


anni 90

Riforma Amato: Riforma Dini: Riforma Prodi:
1992 1995 1997

Riforma Maroni:
2005

3

Riforma Amato
(1992)

4

Stabilizzare rapporto
spesa previdenziale Pil

Riforma Amato
(1992)

4

Innalzamento età
pensionabile: 55/60 donne
60/65 uomini

Riforma Amato
(1992)

4

Innalzamento età
60/65 uomini

Riforma Amato
(1992)

Pensione vecchiaia da 15
a 20 anni contribuzione

4

Innalzamento età
60/65 uomini

Riforma Amato
(1992)

Indicizzazione pensioni Pensione vecchiaia da 15
agganciata all’inﬂazione a 20 anni contribuzione

4

Innalzamento età
60/65 uomini

Riforma Amato
(1992)

Indicizzazione pensioni Pensione vecchiaia da 15
agganciata all’inﬂazione a 20 anni contribuzione
Primi tentativi di
introdurre previdenza
complementare

4

Riforma Dini

5

Riforma Dini
Il mutamento + importante del sistema previdenziale
italiano è avvenuto con la Riforma Dini introdotta con la
L. 335/1995

5

Riforma Dini
Il mutamento + importante del sistema previdenziale
italiano è avvenuto con la Riforma Dini introdotta con la
L. 335/1995

Siamo passati da un
sistema retributivo ad un sistema contributivo

5

Sistema retributivo vs sistema contributivo

6


Sistema retributivo:
pensione calcolata sulla base della
media del reddito degli ultimi
anni della carriera lavorativa
( indipendentemente dagli effettivi contributi
previdenziali versati)

6


Sistema retributivo: Sistema contributivo:
pensione calcolata sulla base della ciascuno percepirà una pensione
media del reddito degli ultimi calcolata in base agli
anni della carriera lavorativa importi versati
( indipendentemente dagli effettivi contributi nella propria cassa di previdenza
previdenziali versati)

6

Le amare prospettive

7


80% dell’ultimo stipendio: sistema retributivo
(copertura ﬁno al 25 del mese)

7



Oggi scenario medio: non supera il 15 del mese

7




Lavoratore a progetto/partita IVA (che inizia a lavorare a 22 anni),
l’ipotesi migliore arriva a 11 gg

7





Giocare d’anticipo
7




Utilizzando
Giocare d’anticipo i fondi
pensione
7

Riforma Dini
(1995)

8

Introduce calcolo basato
sui contributi versati
(no ultime retribuzioni)

Riforma Dini
(1995)

8

sui contributi versati Si va in pensione tra 57 e 65
(no ultime retribuzioni) anni con 35 di contributi

Riforma Dini
(1995)

8


Riforma Dini
(1995)

Chi ha 40 anni di
contributi: in pensione a
qualsiasi età

8


Riforma Dini
(1995)

Chi ha 40 anni di Si stimola adesione a
contributi: in pensione a forme pensionistiche
qualsiasi età complementari

8

Riforma Prodi
(1997)

9

Esigenza riordino conti
pubblici per ingresso
nell’euro

Riforma Prodi
(1997)

9

pubblici per ingresso Inasprimento requisiti d’età
nell’euro

Riforma Prodi
(1997)

9

nell’euro

Riforma Prodi
(1997)

Incremento onere
contributivo per
autonomi

9

nell’euro

Riforma Prodi
(1997)

Incremento onere Eliminazione di alcune
contributivo per condizioni di favore nel
autonomi passaggio al sistema
contributivo

9

Il sistema pensionistico
in Italia

10

Come è organizzato il sistema pensionistico

Dott.ssa Daniela Ramaglioni 11



La riforma è incentrata sullo sviluppo di un
sistema pensionistico basato su due pilastri





Previdenza obbligatoria
erogata da Casse prof.
che assicura la pensione
di base





Previdenza obbligatoria Previdenza complementare
erogata da Casse prof. finalizzata a erogare una
che assicura la pensione pensione aggiuntiva a quella
di base di base



IL DIZIONARIO DEI TERMINI






Iscrizione obbligatoria ad un ente previdenziale.
Ogni lav dipendente è soggetto mensilmente ad 1
trattenuta a titolo contributivo. La somma insieme
ad un’altra a carico del datore di lavoro, viene
versata all’ente di riferimento (INPS..) ed è il primo
pilastro previdenziale





Iscrizione obbligatoria ad un ente previdenziale.
Ogni lav dipendente è soggetto mensilmente ad 1
trattenuta a titolo contributivo. La somma insieme
ad un’altra a carico del datore di lavoro, viene
versata all’ente di riferimento (INPS..) ed è il primo
pilastro previdenziale

Contributi: 2/3 azienda e 1/3 del lavoratore



Previdenza complementare




Adesione volontaria; istituisce
trattamento previdenziale aggiuntivo a
quello pubblico




Adesione volontaria; istituisce
trattamento previdenziale aggiuntivo a
quello pubblico

Costituisce il secondo pilastro



Perché una pensione complementare




Dopo riforma Dini le pensioni sono molto inferiori
a quelle pagate nel passato





Sistema retributivo/contributivo





Sistema retributivo/contributivo

2030 pensione riceverà tra il 58 e il 43% ultimo stipendio




15


58 e 43 ultimo stipendio
43%

15


58 e 43 ultimo stipendio
43%

58
si viene da un
contratto tempo
indeterminato

15


58 e 43% ultimo stipendio

58 43
si viene da un si viene da un
contratto tempo contratto di
indeterminato parasubordinato

15


58 e 43% ultimo stipendio

58 43
si viene da un si viene da un
contratto tempo contratto di
indeterminato parasubordinato

Rapporto sullo Stato sociale 2010 Università “la Sapienza”

15

Consigli per le nuove leve




L. 252/05 (riforma Maroni) sul TFR si
rivolge prevalentemente ai giovani con
20/30 anni di contribuzione da fare





Si ipotizza che chi entra ora nel mondo lavoro
pensione pari al 30% dell’ultima retribuzione.





Si ipotizza che chi entra ora nel mondo lavoro
pensione pari al 30% dell’ultima retribuzione.

L’adesione alla previdenza complementare, è
un’interessante opportunità per garantire ai pensionati
di domani un reddito di importo adeguato.



D. Lgs 252/05
(riforma Maroni)

17

D. Lgs 252/05
(riforma Maroni)

La normativa principale in materia di previdenza
complementare

17

D. Lgs 252/05
(riforma Maroni)

complementare

La spesa dell’INPS

17

D. Lgs 252/05
(riforma Maroni)

complementare


2005: 152 mld €

17

D. Lgs 252/05
(riforma Maroni)

complementare


2005: 152 mld € 2006: 156 mld €

17

D. Lgs 252/05
(riforma Maroni)

complementare


2005: 152 mld € 2006: 156 mld € 2007: 160 mld €

17

D. Lgs 252/05
(riforma Maroni)

complementare


2005: 152 mld € 2006: 156 mld € 2007: 160 mld €

Secondo INPS risparmi della riforma Maroni ammontano a 400 mln nel 2008 a
4,7 mld nel 2010 e 9 mld nel 2014

Fonte: Sole 24 ore

17

Età pensionabile

18

Età pensionabile

Pensione di vecchiaia

18

Età pensionabile

Pensione di vecchiaia Pensione di anzianità

18

Età pensionabile


Legata principalmente all’età:
65 uomini e 60 donne con un tot
di contributi (20 anni)

18

Età pensionabile


Legata principalmente all’età: E’ legata all’attività lavorativa e
65 uomini e 60 donne con un tot si ottiene dopo aver maturato una
di contributi (20 anni) certa anzianità con conseguente
versamento di contributi

18

Pensioni anzianità (Dini)

Età e Contribuzione e
Anno
contribuzione qualsiasi età

2004 57 e 35 38

2005 57 e 35 38

2006 57 e 35 39

2007 57 e 35 39

2008 57 e 35 40

19

Pensioni d’anzianità (Maroni)

Anno Età e contribuz Contribuzione
2008 60 e 35 40
2009 60 e 35 40
2010 61 e 35 40
2011 61 e 35 40
2012 61 e 35 40
2013 61 e 35 40
dal 2014 62 e 35 40

20

I numeri

96: quota 97: quota

21

I numeri

96: quota 97: quota

somma di età anagraﬁca e
contributi che i dipendenti
devono raggiungere da
gennaio per incassare
la pensione di anzianità

21

I numeri

96: quota 97: quota

somma di età anagraﬁca e somma di età anagraﬁca e
contributi che i dipendenti contributi che i lav autonomi
devono raggiungere da devono raggiungere da
gennaio per incassare gennaio per incassare
la pensione di anzianità la pensione di anzianità

21

I numeri

96: quota 97: quota

somma di età anagraﬁca e somma di età anagraﬁca e
contributi che i dipendenti contributi che i lav autonomi
devono raggiungere da devono raggiungere da
gennaio per incassare gennaio per incassare
la pensione di anzianità la pensione di anzianità

Riforma Dini: 92
21

Età pensionabile

22

Età pensionabile

Donne

22

Età pensionabile

Donne

Dal 2010 : 61 anni

22

Età pensionabile

Donne

Dal 2010 : 61 anni Dal 2012 : 62 anni

22

Età pensionabile

Donne

Dal 2010 : 61 anni Dal 2012 : 62 anni Dal 2018 : 65 anni

22

Età pensionabile

Donne


Riforma imposta dalla Corte di giustizia UE
(procedura d’infrazione se non si procede ad equiparazione dei criteri
per pensione vecchiaia tra uomini e donne)

22

Età pensionabile

Donne


Riforma imposta dalla Corte di giustizia UE
(procedura d’infrazione se non si procede ad equiparazione dei criteri
per pensione vecchiaia tra uomini e donne)

UE: età pensionabile donne pubblico impiego deve
entrare in vigore dal 2012

22

Lavoratori interessati (D.lgs 252/05)
(1 gennaio 2007)



(1 gennaio 2007)

Lavoratori dipendenti settore privato e pubblico



(1 gennaio 2007)


Lavoratori assunti con tipologie legge Biagi



(1 gennaio 2007)



Lavoratori autonomi



(1 gennaio 2007)



Lavoratori autonomi

I liberi professionisti



(1 gennaio 2007)



Lavoratori autonomi


I soci lavoratori di cooperative



(1 gennaio 2007)



Lavoratori autonomi


I soci lavoratori di cooperative

Casalinghe, soggetti che non sono titolari di
pensione diretta


Forme pensionistiche complementari




Raccolta dei contributi e loro investimento




Raccolta dei contributi e loro investimento

Posizione individuale viene alimentata dai
contributi versati e dai rendimenti che maturano
attraverso la gestione finanziaria di tali contributi.




Fondi pensione negoziali
(chiusi)




I fondi pensione aperti
(chiusi)




(chiusi)

I fondi individuali pensionistici




(chiusi)

I fondi individuali pensionistici

I fondi pensione preesistenti al 1992



Fondi pensione chiusi o negoziali




Nascono da contratti/accordi collettivi anche aziendali





Soggetti interessati





appartenenti ad 1 determinata
impresa o gruppi di imprese o
determinato territorio





Attività del fondo





Attività del fondo
Raccolta e adesioni contributi;
politica d’investimento:soggetti
esterni (banche, assicurazioni, soc gestione
risparmi)


Fondi pensione aperti

27


Istituiti direttamente da banche, assicurazioni, società
gestione risparmio. Gestione affidata agli istituti stessi

27


Istituiti direttamente da banche, assicurazioni, società
gestione risparmio. Gestione affidata agli istituti stessi
aperti
Tutti possono
sottoscrivere i fondi

27

Fondi individuali
pensionistici

28

Fondi individuali
pensionistici

Forme pensionistiche individuali realizzati attraverso la
sottoscrizione di contratti assicurativi sulla vita con
finalità previdenziali

28

Fondi individuali
pensionistici

29

Fondi individuali
pensionistici

Forme pensionistiche individuali istituite prima della
riforma Amato

29

Fondi individuali
pensionistici

Forme pensionistiche individuali istituite prima della
riforma Amato

Emanate forme di adeguamento alla
nuova disciplina

29

Forme pensionistiche
complementari

30

complementari

individuali

30

complementari

Forme pensionistiche Forme pensionistiche
individuali collettive

30

individuali

31

individuali

Attuate mediante adesione individuale a fondi
pensioni aperti o piani pensionistici individuali

31

collettive

32

collettive

L’adesione viene contrattata a livello collettivo

32

collettive

L’adesione viene contrattata a livello collettivo

Lavoratori di un’azienda, gruppo di aziende,
comparto o settore produttivo

32

Le forme collettive sono attuate mediante:




Fondi pensioni effettuati attraverso accordo
collettivo, aziendale





Fondi promossi o istituiti dalle Regioni






Fondi aperti che ricevono adesioni collettive







Fondi istituiti dalle casse prof privatizzate







Fondi istituiti dalle casse prof privatizzate

Fondi preesistenti



Dove e come sono investite le risorse

34


Mercati finanziari italiani, europei e mondiali in
azioni o obbligazioni

34


Mercati finanziari italiani, europei e mondiali in
azioni o obbligazioni

Sono gli organi del fondo che decidono quali
attività finanziarie fare

34

Commissione di vigilanza sui Fondi pensione
(COVIP)

35

(COVIP)

Vigila e controlla le forme pensionistiche
complementari

35

(COVIP)

complementari

Sottoposta vigilanza Ministero lavoro

35

(COVIP)

complementari

Sottoposta vigilanza Ministero lavoro

Ha il compito di controllare la trasparenza e
correttezza della gestione dei fondi

35

La COVIP garantisce:




Il funzionamento del fondo





La politica d’investimento delle risorse






L’ammontare delle posizioni individuali







Le spese per la gestione amministrativa







Le spese per la gestione amministrativa

I diritti che possono essere esercitati dagli
aderenti: trasferimento, riscatto,
anticipazioni e prestazioni


Quando si ha diritto alla pensione
complementare

37

complementare

Dopo aver maturato i requisiti d’accesso alla
pensione obbligatoria

37

complementare

Dopo aver maturato i requisiti d’accesso alla
pensione obbligatoria

Con almeno 5 anni d’iscrizione ad una forma di
previdenza complementare

37

Le anticipazioni

38

Le anticipazioni

spese sanitarie per
gravi motivi per se,
coniuge/ ﬁgli
75% del maturato

38

Le anticipazioni

spese sanitarie per acquisto e
gravi motivi per se, ristrutturazione prima
coniuge/ ﬁgli casa per se/ﬁgli 75%
75% del maturato 8 anni versamenti

38

Le anticipazioni

spese sanitarie per acquisto e
gravi motivi per se, ristrutturazione prima
coniuge/ figli casa per se/figli 75%
75% del maturato 8 anni versamenti

ulteriori esigenze, fino al 30%, dopo 8
anni di versamenti

38

TFR



TFR

Si determina accantonando
per ciascun anno di lavoro 1
quota pari al 6,91% della
retribuzione lorda


Gli importi sono rivalutati al
31/12 di ogni anno al tasso di
1,50% in misura fissa e dal
75% dell’aumento dell’indice
dei prezzi al consumo ISTAT

TFR

Si determina accantonando
per ciascun anno di lavoro 1
quota pari al 6,91% della
retribuzione lorda


Gli importi sono rivalutati al
31/12 di ogni anno al tasso di
1,50% in misura fissa e dal
75% dell’aumento dell’indice

TFR

Si determina accantonando Quando viene liquidato, il
per ciascun anno di lavoro 1 TFR è tassato con aliquota
quota pari al 6,91% della IRPEF del lavoratore
retribuzione lorda dell’anno di riscossione.


Novità importante riforma: il Gli importi sono rivalutati al
TFR può essere utilizzato 31/12 di ogni anno al tasso di
come fonte di finanziamento 1,50% in misura fissa e dal
delle forme pensionistiche 75% dell’aumento dell’indice
complementari. dei prezzi al consumo ISTAT

TFR

Si determina accantonando Quando viene liquidato, il
per ciascun anno di lavoro 1 TFR è tassato con aliquota
quota pari al 6,91% della IRPEF del lavoratore
retribuzione lorda dell’anno di riscossione.


Quanto rende e come
si compone il TFR

40

Quanto rende e come
si compone il TFR

Lavoratore rinuncia al 7% retribuzione lorda

40

Quanto rende e come
si compone il TFR


Impresa restituisce denaro rivalutato del 75%
dell’inﬂazione annua + 1,5%

40

Quanto rende e come
si compone il TFR



Esempio

40

Quanto rende e come
si compone il TFR



Inﬂazione è 1,7%. Il 75% di 1,7 è 1,2.
Esempio Sommando 1,2+1,5= 2,7% (Togliere tasse)

40

Quanto rende e come
si compone il TFR




Le tasse sono oltre il 20% (IRPEF: 23%)

40

Quanto rende e come
si compone il TFR




Le tasse sono oltre il 20% (IRPEF: 23%)

Fondi pensione tasse: max15%, che diventano
9 in base anni di versamenti

40

Scelta sulla destinazione del TFR

41


1 gennaio 2007

41


1 gennaio 2007

destinare il TFR maturando
ai fondi o mantenerlo c/o datore

41


1 gennaio 2007

destinare il TFR maturando
ai fondi o mantenerlo c/o datore

neo assunti: 6 mesi di tempo

41

Silenzio assenso

42

Silenzio assenso

In assenza di scelta:

42

Silenzio assenso


TFR viene destinato ai
fondi previsti
contratto coll, terr,
aziendale

42

Silenzio assenso


TFR viene destinato ai Se non ci sono i fondi
fondi previsti collettivi, il TFR sarà
contratto coll, terr, destinato al fondo
aziendale pensione INPS

42

SENZA SCEGLIERE
(SILENZIO ASSENSO)



Fondo categoria nella
gestione più prudente.

SENZA SCEGLIERE
(SILENZIO ASSENSO)



Fondo categoria nella
gestione più prudente.

SENZA SCEGLIERE
(SILENZIO ASSENSO)

FONDINPS ( fondo pensione
gestito INPS) (se non esiste
fondo categoria)



Obiettivo



Obiettivo

Incentivare gli italiani a costruirsi 1 pensione
integrativa da affiancare a quella obbligatoria
assolutamente insufficiente per le generazioni
future



In caso di scelta
esplicita

45

In caso di scelta TFR: previdenza
esplicita integrativa

45


Fondo di categoria:
scegliendo gestione tra
prudente, bilanciata,
aggressiva

45


Fondo di categoria: Banche o assicurazioni:
scegliendo gestione tra scegliendo tra fondi
prudente, bilanciata, pensione aperti o piani
aggressiva individuali

45

TFR in azienda

46

TFR in azienda

Compilare apposito
modulo consegnato
datore lavoro (TFR1/2)

46

TFR in azienda

Compilare apposito Mantenere il capitale
modulo consegnato sotto forma
datore lavoro (TFR1/2) liquidazione.

46

TFR in azienda

Compilare apposito Mantenere il capitale
modulo consegnato sotto forma
datore lavoro (TFR1/2) liquidazione.

Gli importi sono rivalutati al 31/12 di ogni anno al tasso di
1,50% in misura fissa e dal 75% dell’aumento dell’indice

46

TFR in azienda

47

TFR in azienda

Fino a 49 dipendenti il
TFR resta in azienda

47

TFR in azienda

Fino a 49 dipendenti il Oltre 50 TFR: fondo
TFR resta in azienda gestione INPS

47

TFR in azienda

Fino a 49 dipendenti il Oltre 50 TFR: fondo
TFR resta in azienda gestione INPS

Momento pensione:
liquidazione TFR come
se fosse rimasto azienda

47

Attenzione

48

Attenzione

TFR in azienda

48

Attenzione

TFR in azienda

Scelta reversibile

48

Attenzione

TFR in azienda TFR ai fondi

Scelta reversibile

48

Attenzione

TFR in azienda TFR ai fondi

Scelta reversibile Scelta irreversibile

48

Scelta fondi
pensioni

49

Scelta fondi
pensioni

Forma di previdenza
complementare
collettiva

49

Scelta fondi
pensioni

Forma di previdenza Forma di previdenza
complementare complementare
collettiva individuale

49

Come scegliere

50

Come scegliere

I rendimenti

50

Come scegliere

I rendimenti

La gestione: azionario, obbligazionario

50

Come scegliere

I rendimenti

La gestione: azionario, obbligazionario

I costi: incidenza commissioni

50

Lavoratori a tempo
determinato (- di 6 mesi)

51

Lavoratori a tempo
determinato (- di 6 mesi)

Nessun obbligo di scegliere la destinazione del TFR
dato che viene liquidato dal datore di lavoro alla
cessazione del contratto

51

Quanto rendono i
fondi

52

Il consiglio
dell’esperto

53

Il consiglio
dell’esperto

Pochi anni x pensione:
niente rischi dei
mercati azionari

53

Il consiglio
dell’esperto

Pochi anni x pensione: Giovani: si può
niente rischi dei conﬁdare in gestione
mercati azionari bilanciata/aggressiva

53

Il consiglio
dell’esperto

54

Il consiglio Chi è giovane ha molto
tempo per recuperare
dell’esperto una ﬂessione del mercato

54


Esempio

54


Esempio

Per 1 iscritto da 2 anni con quota di €2000:
calo del 2%= 40 € di perdita

54


Esempio


Per 1 iscritto da 35 anni con quota di 100000:

54


Esempio



Conta cosa stabilisce lo
statuto
di un fondo

54


Esempio



Conta cosa stabilisce lo Fondi: acquisto azioni solo
statuto paesi industrializzati, no in
di un fondo via di sviluppo

54

Il consiglio dell’esperto
(gestione bilanciata azioni/obbligazioni)

55


I fondi aperti che investono almeno il 50% del
patrimonio sui mercati azionari hanno
performance (un punto e mezzo) + alte
rispetto ad investimenti del 30% in azioni

55



Fondi pensioni aperti con solo obbligazioni
hanno registrato un + 0,8% contro un 8,9%
realizzato dai fondi azionari

55



Bond UE rende - di un paese Fondi pensioni aperti con solo obbligazioni
in via di sviluppo, ma il primo hanno registrato un + 0,8% contro un 8,9%
offre + garanzie realizzato dai fondi azionari

55



Bond UE rende - di un paese Fondi pensioni aperti con solo obbligazioni
in via di sviluppo, ma il primo hanno registrato un + 0,8% contro un 8,9%
offre + garanzie realizzato dai fondi azionari

Obbligazioni: rischio è legato alla durata:
aumenta con l’aumentare della vita del titolo

55


56


Sostanzialmente il capitale può essere investito
secondo 3 proﬁli di rischio

56



prudente

56



prudente dinamico

56



prudente dinamico aggressivo

56

Il contributo del
datore di lavoro

57

Il contributo del
datore di lavoro

Beneﬁciano di questo contributo i fondi
ad adesione collettiva
(fondi negoziali scaturenti da accordo collettivo di lavoro)

57

Il contributo del
datore di lavoro

Beneﬁciano di questo contributo i fondi
ad adesione collettiva
(fondi negoziali scaturenti da accordo collettivo di lavoro)

Sono escluse dal contributo datoriale le
forme ad adesione individuale

57

Fonti del ﬁnanziamento della

58


TFR

58


TFR

Contributi a carico lavoratore

58


TFR

Contributi a carico lavoratore

Contributi a carico datore
(nei casi previsti)

58

Tassazione e regime ﬁscale

59


TFR: tassato aliquota
IRPEF lav.
23% + bassa (15000 €)

59


TFR: tassato aliquota Fondi: 15% si riduce
IRPEF lav. 0,30 ogni anno dopo il
23% + bassa (15000 €) 15esimo. 9% (35 anni)

59


TFR: tassato aliquota Fondi: 15% si riduce
IRPEF lav. 0,30 ogni anno dopo il
23% + bassa (15000 €) 15esimo. 9% (35 anni)

0,30 x20= 6 15-6=9%

59

Deducibilità

60

Deducibilità

Somme versate per i fondi sono deducibili
ﬁno ad un importo di € 5164,56

60

Deducibilità

Somme versate per i fondi sono deducibili
ﬁno ad un importo di € 5164,56

Lavoratori di prima occupazione
assunti dopo il 1/1/2007
possono sforare tale soglia

60

Rendita
supplementare

61

Rendita
supplementare

Per garantirsi in vecchiaia una rendita supplementare
mensile di 500 € è necessario accumulare un
patrimonio di ca. 75000 €

61

Polizze individuali pensionistiche

62

Polizze: la terza via

63


Polizze individuali
pensionistiche: Pip.
Sono assicurazioni con
ﬁnalità esclusivamente
previdenziali

63


Polizze individuali Possono accedere tutti
pensionistiche: Pip. lav già iscritti ai fondi o
Sono assicurazioni con no. Non c’è contributo
ﬁnalità esclusivamente datoriale, come nei
previdenziali fondi chiusi o aperti col

63


64


2007: 300mila adesioni, dopo un anno oltre 500mila

64



Costi: 1,9% contro lo 0,4 dei fondi negoziali e
1,2 degli aperti

64



1,2 degli aperti

Innovazione prodotti + marcata degli altri

64



1,2 degli aperti

Innovazione prodotti + marcata degli altri

Principio lifecycle: mix azioni/obbligazioni in
relazione età: - azioni e + obbligazioni
all’aumentare età (e viceversa)

64

Conclusioni

65

Conclusioni

Iscritti alle forme pensionistiche complementari
a ﬁne 2009 risultano circa 5 mln: +4,7%dell’anno
precedente

65

Conclusioni

precedente

Adesioni soprattutto settore privato

65

Conclusioni

precedente

Adesioni soprattutto settore privato

Netta preferenza dei fondi negoziali e
aumento dei Pip

65

C’è da ﬁdarsi?

66

C’è da ﬁdarsi?

Risposta è afﬁdata ai mercati e all’abilità dei gestori

66

C’è da ﬁdarsi?


Presidente Covip: “ è molto improbabile
che i fondi rendano meno del TFR”

66

C’è da ﬁdarsi?



Simulazione Covip: confronto tra fondi e TFR
20 anni: se i fondi fossero nati nel 1982 oggi il loro valore sarebbe
triplicato al netto dell’inﬂazione, mentre il TFR sarebbe rimasto quasi fermo

66

C’è da ﬁdarsi?



Simulazione Covip: confronto tra fondi e TFR
20 anni: se i fondi fossero nati nel 1982 oggi il loro valore sarebbe
triplicato al netto dell’inﬂazione, mentre il TFR sarebbe rimasto quasi fermo

Ma si tratta appunto di simulazioni!

66

8 il sistema pensionistico in italia

Recommended

Recommended

More Related Content

What's hot

What's hot (20)

Viewers also liked

Viewers also liked (20)

More from danielaramaglioni

More from danielaramaglioni (14)

Recently uploaded

Recently uploaded (8)

8 il sistema pensionistico in italia