1. SECONDA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI
FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE INFERMIERISTICA
Il percorso nascita
Dott.ssa M. Napolitano
a.a. 2008/2009
2. FASI PERCORSO NASCITA
• Programma riproduttivo e
scelta contraccettiva
• Concepimento
• Gravidanza
• Parto/nascita
• Puerperio/allattamento
3. L’attuale connotazione sociale di una coppia
che fa delle scelte riproduttive e la
progressiva “medicalizzazione”
del percorso nascita hanno comportato che più
nulla sia affidato al “caso” ma tutto venga
programmato.
Conseguentemente la gravidanza e il parto sono
divenuti eventi programmabili e programmati
e spesso anche patologici e non come
condizioni naturali della vita della donna.
4. Il percorso nascita prevede il
“prendersi cura = to care” non
“curare” la gravidanza e il parto,
per mantenere e promuovere il
potenziale di salute materna
conseguentemente del prodotto
del concepimento
6. MANAGEMENT OSTETRICO
Capacità di gestire una
condizione/situazione clinica di
competenza dell’ostetrica-o
(DM 740/1994)
Le espressioni "carenza di
management" o "problema di
management" non si
riferiscono al gruppo di
persone ma alla competenza
nel dirigere e questa capacità è
chiamata anche managerialità.
7. MANAGEMENT OSTETRICO
Il M.O. si espreme nel:
Conoscere e sapere,
raccogliere e descrivere con
competenza gli eventi
biologici, psicoemotivi e
socioculturali della nascita.
Coinvolgere la donna, il
partner, e la famiglia nelle
decisioni relative alla
sua/loro salute.
8. PROGETTO ASSISTENZIALE ORIENTATO ALLA ”CARE”
Integrazione dei dati oggettivi
(risultati test diagnostici e di
screening) ai dati soggettivi Assistenza
globale e
riferiti e descritti dalle persone personalizzata
assistite (percezione e
trattamento del dolore del
PROGETTO
travaglio/parto, MAF, ect.), ASSISTENZIALE
pianificare un’assistenza
globale e personalizzata, Dati Dati
oggettivi soggettivi
attraverso il coinvolgimento
attivo della persona assistita.
9. MODELLO DI ASSISTENZA ORIENTATO AL CARING
Conoscenza scientifica •Conoscenza della fisiologia e della epidemiologia
•Approccio orientato all’evidenza scientifica
•Training
Umiltà etologica •Rispetto delle diversità dei caratteri
•Rispetto delle differenze sociali
•Rispetto delle differenze etniche
Empatia •Comprensione profonda
•Condivisione
Comunicazione/ascolto attivo •Corretta e completa
•Relazione di aiuto
Valutazione e gestione del rischio •Corretta/dinamica/appropriata/adeguata
Organizzazione sanitaria •Equa
•Visibile
•Efficace ed efficiente
Organizzazione del servizio •Coerente
•Accreditato
•Adeguato anche per l’emergenza
•Programmato
•Coordinato
•Valutabile
Integrazione •Dei bisogni
•Dei servizi
•Degli operatori
11. Qualità…
. . ….. concetto neutro e valutabile come
“buona” o “cattiva” qualità sulla base di
caratteristiche valutabili dell’oggetto o dell’atto
che viene sottoposto a giudizio in un
determinato momento. . .
13. Assistenza di qualità adeguata
Quella erogata attraverso interventi capaci di produrre gli
effetti desiderati e appropriati, massimizzando i benefici
espressi in termini di salute aggiunta a fronte dei rischi
connessi.
Qualità Totale
Insieme delle strategie dirette alla soddisfazione dei
bisogni della donna, del bambino e della coppia.
14. Raccomandazioni OMS e tecnologie
appropriate alla nascita
Le raccomandazioni O.M.S. ( 1985 e 1996) si
basano sul principio che ogni donna ha il
diritto a ricevere un'assistenza prenatale
appropriata svolgendo un ruolo centrale in
tutti gli aspetti dell'assistenza compresa la
partecipazione nel pianificare, nel portare
avanti e nel valutare l'assistenza stessa.
15. Raccomandazioni OMS e tecnologie
appropriate alla nascita
Alle donne sane con gravidanza non
complicata, deve essere offerta e
raccomandata, la migliore forma di
monitoraggio fetale.
OMS 1985
16. RACCOMANDAZIONI OMS E
TECNOLOGIE APPROPRIATE ALLA
NASCITA
“Obiettivo
dell’assistenza
perinatale è una
mamma con il suo
bambino in perfetta
salute, che ha ricevuto
il massimo livello di
cure compatibile con la
sicurezza, in un luogo
ed in un modo quanto
piu’ vicino alla sua casa
e alla sua cultura”
OMS 1996
17. Percorso nascita
. . ….. Programma riproduttivo e decisioni correlate..
dedicere di interrompere volontariamente una
gravidanza non sempre desiderata……
o
desiderare una gravidanza e decidere di continuare il
percorso………
18. Stato di disagio per gravidanza indesiderata
Interrompere la gravidanza
attraverso il servizio pubblico di
interruzione volontario della
gravidanza (IVG) Legge 194/1978
Strutture Pubbliche o strutture
provare accreditate
19. Stato di disagio per gravidanza indesiderata
Quando la donna sceglie di interrompere la gravidanza si
rivolge alla struttura socio-sanitaria a ciò abilitata dalla
regione (consultorio familiare) o ad un medico di sua
fiducia, ai sensi dell’ art. 4 della Legge 194/1978, per
accedere all’IVG entro i primi 90 giorni
………….. quando accusi “circostanze per le quali la
prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità
comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica
e psichica, in relazione o al suo stato di salute o alle sue
condizioni economiche o sociali o familiari o alle
circostanze in cui è avvenuto il concepimento, o a
previsioni di anomalie o malformazione del concepito”.
20. Stato di disagio per gravidanza indesiderata
La donna può accedere all’IVG anche oltre i primi
90 giorni quando in applicazione dell’art. 6
della stessa legge si verifichi che:
3. La gravidanza o il parto comportino un grave
pericolo per la vita della donna;
5. Quando siano accertati processi patologici, tra
quelli relativi a rilevanti anomalie o
malformazioni del nascituro, che determinino
un grave pericolo per la salute fisica o
psichica della donna.
22. RUOLO DELL’ OSTETRICA NEL DISAGIO
PER GRAVIDANZA INDESIDERATA
•METODOLOGIA DI ANALISI DELLA REALTÀ;
•PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI;
•ASCOLTO ATTIVO PER DESIDERIO DI NON
RICONOSCERE IL PROPRIO NATO;
•VERIFICA DEGLI INTERVENTI SOCIOSANITARI;
•PREVENZIONE INFANTICIDIO E TRATTA DI
NEONATI.
23. Percorso nascita
. . ….. Programma riproduttivo e decisioni
correlate..
desiderare una gravidanza e decidere di
continuare il percorso………
24. DUE MODELLI DI NASCITA A CONFRONTO…
“PARTO TRADIZIONALE”
“PARTO ATTIVO”
“EMPOWERMENT”
25. EMPAWERMENT
Empawermwnt
=
to empawer
“sentire di avere potere”
“sentire di essere in
grado di fare”
26. EMPAWERMENT
Nella donna consiste nella crescita costante,
progressiva e consapevole delle sue
potenzialità, accompagnata da una
corrispondente crescita di autonomia ed
assunzione di responsabilità.
28. Nel percorso di accompagnamento alla
nascita l’ostetrica è componete
dell’équipe multiprofessionale dedicata
29. MULTIPROFESSIONALITÀ / MULTIDISCIPLINARIETÀ
Ruolo
dell’Ostetrica-o Ruolo del
Ruolo Medico nelle sue
del Tecnico diverse
Ruolo specializzazioni
dell’Infermiere
Pediatrico
Ruolo
dell’Infermiere
Personale
di supporto
30. Legislazione èquipe
OSTETRICA-O
POMI allegato 1
“Profili professionali e aree funzionali
omogenee (A.F.O.)”
”…………….l’ostetrica opera come membro
dell’équipe multidisciplinare e
pluriprofessionale (ginecologo, ostetrica-o,
anestesista, neontalogo infermiere pediatrico,
personale di supporto)
31. Legislazione èquipe
OSTETRICA-O
DM
740/1994
DM 136/ 2001
C. Deontologico
FNCO 2000 e 2006
DM 24 APRILE 2000
Legge
42/1999
32. L’OSTETRICA COMPONENTE
L’EQUIPE
L’ostetrica-o è portatrice di sue proprie
competenze nell’assistenza alla gravidanza,
al parto e durante il puerperio, prestando
anche assistenza al neonato.
A. Marra Magistrato, Docente Universitario e pubblicista nel settore
giudico e medico legale – Febbraio 2003
33. L’OSTETRICA COMPONENTE
L’EQUIPE
L’ostetrica-o, con riferimento a quelle prestazioni e
compiti che deve praticare, gode di autonomia pur
svolgendo la propria attività in équipe, dovendo,
pur nell’autonomia della sua funzione, attenersi alle
indicazioni date dal responsabile della struttura in
cui il parto avviene.
Attività in struttura protetta!!!
A. Marra Febbraio 2003
34. L’OSTETRICA COMPONENTE
L’EQUIPE
Fermo restando a suo carico l’obbligo di
chiamare il medico, nel caso – secondo la
sua esperienza - si sia palesata una
situazione potenzialmente patologica, sia
per la donna che per il nascituro.
Attività in struttura protetta!!!
A. Marra Febbraio 2003
35. L’OSTETRICA COMPONENTE
L’EQUIPE
L’ostetrica-o è portatrice di sue proprie
competenze nell’assistenza alla gravidanza,
al parto e durante il puerperio, prestando
anche assistenza al neonato.
A. Marra Febbraio 2003