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PD
San Donato Milanese
                                               “7 Dì”       Rassegna stampa


23 gennaio 2013

Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni.
Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, questo servizio bisettimanale
di rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità di
aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico,
sociale, economico e sindacale .
Buona lettura.

                                              Il PD di San Donato Milanese

                             21 / 23 gennaio 2013

In primo piano
“Tra San Giuliano e San Donato un patto per le opere pubbliche di interesse
comune”. Il primo obbiettivo è quello di procedere alla riqualificazione della
stazione ferroviaria di Borgolombardo. (il Cittadino, mercoledì – articoli 1 e 2).
Socialmente interessante anche l’articolo 1 de l’Eco di oggi dal titolo “Checchi
dice no alle slot machine ma...”.

Segnalazione di notizie
Il sindaco assegna una borsa di studio a 102 studenti del Primo Levi
(lunedì- il Cittadino).
Modifiche alla viabilità in vista dei lavori sulla rete di illuminazione a San
Donato (mercoledì - il Cittadino articolo 3).
Reti di protezione nelle aree verdi: «Serviranno alla tutela dei pedoni»
(mercoledì - il Cittadino articolo 4).

Lavoro
Da leggere gli articoli 1 e 2 de “il Cittadino” di mercoledì inerenti ai problemi
della Compass Italia, la società che gestisce la ristorazione nelle mense Eni.
Per salvare il posto dei 14 addetti della mensa che rischiano il licenziamento,
i sindacati hanno lanciato un appello alla solidarietà a tutti i dipendenti
dell’Eni.




                                                                                1
Lunedì 21 gennaio
 Fonte: IL CITTADINO
   1. Una borsa di studio per 102 studenti
Checchi in persona ha consegnato le pergamene ai ragazzi del Primo Levi che si
sono distinti

San Donato Un premio per unire e non per dividere, perché «nella scuola come nella vita, o si
vince tutti insieme o si perde». Un adagio felice, quello ripreso dal sindaco sandonatese Andrea
Checchi nel suo intervento, per definire un riconoscimento che, oltre ad essere giusto premio
all’impegno, la costanza e la dedizione profusa nello studio durante l’anno scolastico 2011-2012,
deve essere fonte di orgoglio, collante e sprone per tutta la comunità scolastica. 102 gli studenti
premiati sabato al liceo Primo Levi, nel corso di una cerimonia che sta diventando una piacevole
consuetudine. Due per classe, provenienti da classico, scientifico e linguistico, sono stati fatti
oggetto di una gratifica che porta con sé «la responsabilità di aiutare gli altri e fare squadra
insieme», come ha sottolineato il presidente del consiglio d’istituto Attilio Barbieri.
Dissimulando l’emozione, sono sfilati uno ad uno sotto gli occhi delle autorità, l’assessore alla
cultura di San Donato Chiara Papetti, il sindaco Checchi e il suo omologo sangiulianese
Alessandro Lorenzano, ricevendo un attestato di merito e un buono studio da spendere
rigorosamente in libri. A fare da intermezzo tra le sfilate dei premiati, un’esibizione di freestyle
calcistico e una dissacrante scenetta di teatro comico, segnale di una scuola che, come dovrebbe,
valorizza non solamente gli alti risultati scolastici ma anche inclinazioni più originali e irriverenti,
forme di impegno che esulano dal recinto delle abilità richieste per il top di voti in pagella ma che
sono testimonianza di una dedizione e brillantezza comunque degne di nota. Al centro della scena,
tuttavia, sono stati loro, il centinaio di premiati: il gentil sesso leggermente più rappresentato, e
delle medie voto stratosferiche a fare da comun denominatore ad una flotta di ragazzi che saprà
dire la sua nella costruzione del domani. R. S.

   2. Scende per segnalare l’incidente, viene travolto
Muore a Milano 49enne peruviano residente a San Donato Milanese
La tragedia ieri all’ora di pranzo in via Cassinis: l’uomo aveva lasciato la sua auto
per soccorrere un mezzo in avaria

San Donato Travolto mentre tenta di segnalare un incidente. Morte assurda a Milano per un
49enne di San Donato. Il drammatico incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di ieri in via
Cassinis, una strada a scorrimento veloce che conduce agli svincoli autostradali dell’A1. Attorno
alle 13.30 infatti, dopo aver sbandato all’improvviso, un’auto è andata a finire contro il guard-rail
prima di concludere la propria corsa nel bel mezzo della carreggiata stradale. Sembra che
l’incidente sia stato provocato dal manto stradale reso viscido dal nevischio che per buona parte
della mattinata ha imbiancato il territorio. Sta di fatto che da dietro sopraggiungeva la macchina
alla cui guida c’era il 49enne residente a San Donato, Z.H. le iniziali dell’uomo di origini peruviane.
E così, dopo aver frenato appena in tempo per schivare l’auto ferma in mezzo alla carreggiata, il
sudamericano è sceso dal suo veicolo e ha percorso a ritroso il tratto della strada. Secondo quanto
ricostruito dalle forze dell’ordine accorse sul posto, infatti, il 49enne voleva segnalare la presenza
della macchina in panne ai conducenti delle altre vetture in transito nella zona, la maggior parte dei
quali sopraggiungevano a velocità elevata. Non immaginava certo cosa sarebbe successo di lì a
pochi minuti. Una di quelle auto, infatti, ha travolto il 49enne, che è stato scaraventato a terra. Sul
posto sono subito accorsi i sanitari del 118, ma purtroppo per il peruviano non c’è stato nulla da
fare. Il sandonatese, del resto, è morto praticamente sul colpo. Troppo gravi si sono rivelate le
ferite subite in varie parti del corpo. Ai soccorritori, dunque, non è che restato che constatare
l’avvenuto decesso. L’automobilista che aveva perso il controllo dell’auto, invece, è uscito
completamente illeso dall’incidente. Sul posto sono sopraggiunti anche gli agenti della polizia
locale di Milano, che hanno compiuto i rilievi di rito per ricostruire l’esatta dinamica di un incidente
tanto drammatico negli esiti quanto assurdo nelle modalità. Stefano Cornalba




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Fonte: 7GIORNI.Info
Scende dall’auto per segnalare un incidente ma viene travolto: muore a Milano un
peruviano residente a San Donato
Z.H., 49enne peruviano residente a San Donato, è morto praticamente sul colpo, travolto da
un’autovettura che sopraggiungeva a forte velocità.
Il tragico episodio si è verificato attorno alle 13.30 di domenica 20 gennaio, in via Cassinis a
Milano. Mentre Z.H. viaggiava a bordo della sua vettura, ha notato un’automobile in panne in
mezzo alla strada che, poco prima, aveva sbandato ed aveva urtato il guard-rail, per poi arrestarsi
definitivamente. Il sudamericano ha quindi deciso di accostare nei pressi della vettura incidentata
e, sceso dalla propria auto, ha iniziato a segnalare l’incidente agli altri automobilisti in transito.
Proprio allora, però, un’autovettura che sopraggiungeva ad elevata velocità ha travolto l’uomo e lo
ha sbalzato con violenza sull’asfalto, senza praticamente lasciargli scampo. Sul posto sono
intervenuti alcuni mezzi del 118 e il personale sanitario non ha potuto fare altro che constatare il
decesso del 49enne. Gli agenti della Polizia locale di Milano, invece, hanno transennato l’area e
compiuto i rilievi di rito, per ricostruire la dinamica del tragico sinistro. Il sindaco di San Donato,
Andrea Checchi ha voluto dimostrare la sua vicinanza alla famiglia della vittima: «Siamo molto
scossi dalla tragedia occorsa al nostro concittadino che non ha esitato a mettere a repentaglio la
propria incolumità per un gesto di grande senso civico».«Nel rivolgere alla famiglia il cordoglio
della città – ha concluso – voglio assicurare che l’Amministrazione farà il possibile perché
l’esempio del nostro concittadino non sia vanificato e si è già attivata affinché moglie e figli non
siano lasciati soli ad affrontare il tremendo dolore causato dalla perdita del proprio caro
congiunto».

Martedì 22 gennaio
 Fonte: IL CITTADINO
   1. 9 centesimi per salvare 14 posti
San Donato - Tagli in mensa, i sindacati chiedono la solidarietà dei dipendenti Eni
Prima pagina

Pagando nove centesimi a testa in più per ogni pasto i dipendenti dell’Eni di San Donato
potrebbero salvare il posto dei 14 addetti della mensa che rischiano il licenziamento:
l’appello alla solidarietà nei confronti dei dipendenti della Compass viene lanciato dalle tre
sigle confederali dei sindacati, pronte a diffondere la loro petizione tra gli utenti delle
mense. «Siamo stufi, affermano le Rsu, questa è macelleria sociale».a pagina 16

Con 9 centesimi si salvano 14 lavoratori
L’invito ai colletti bianchi è quello di aumentare il proprio contributo per i pasti
scongiurando così il licenziamento - L’appello dei sindacati alla solidarietà dei
dipendenti dell’Eni
Un piccolo contributo di 9 centesimi a pasto, potrebbe salvare il posto di lavoro ai 14 addetti
Compass impegnati a San Donato nelle mense dell’Eni. La proposta è stata lanciata dai delegati
Rsu in un documento sottoscritto dalle tre sigle confederali, che nei giorni scorsi è stato presentato
all’Eni. In caso di riscontro negativo, i promotori ventilano anche l’idea di organizzare una raccolta
firme a supporto di una strategia che strizza l’occhio, in un momento di difficoltà generale, alla
solidarietà sociale. Entrando nel merito, il calcolo parte dall’attuale situazione che prevede una
quota pasto a carico dei dipendenti del colosso petrolifero pari a 1euro e 11 centesimi a cui si
aggiunge l’importo di 3 euro e 33 centesimi sostenuto dall’azienda. «Ovviamente - fanno notare i
sindacati -, anche Eni dovrà fare la propria parte, aumentando in proporzione di 27 centesimi il
contributo». L’ipotesi prevede un anno di impegno ed è anche corredata da una serie di cifre che
ne dimostrano l’efficacia. «Calcoliamo - scrivono i rappresentanti dei lavoratori - che si possano
ottenere 36 centesimi per 3mila pasti che, moltiplicati per 20 giorni, equivalgono a 14mila 400 euro
al mese, solo considerando le mense di via Salvo e del Quinto palazzo. Sono circa mille euro al
mese per ciascuno dei 14 licenziabili, che contribuiscono a pagare una parte dello stipendio a
questi nostri colleghi». Certo, il piano dovrebbe fare leva su un’unione di intenti, in quanto, viene
ricordato per l’occasione che «Compass dovrà poi mettere quello che manca per mantenere gli
attuali livelli occupazionali e qualitativi, ritirando i licenziamenti». È anche vero che per i colletti

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bianchi coinvolti, il tutto si limiterebbe ad un piccolo sacrificio. Tenuto conto anche del periodo di
ferie, si parla di un esborso aggiuntivo pari a circa 19 euro l’anno ciascuno, ovvero, come viene
fatto notare «meno di un’ora di sciopero di solidarietà». Pronti a difendere a spada tratta il proprio
progetto anti-licenziamenti, i sindacati parlano dell’eventualità di una petizione da far girare tra gli
utenti delle mese, ai quali verrà anche ricordato che «con 14 tagli il livello qualitativo del servizio e i
tempi di erogazione dei pasti non sarebbe più lo stesso». Stando alla panoramica tratteggiata nella
difficile pagina in cui si torna a parlare di tagli, le Rsu di Eni ricordano che la multinazionale della
ristorazione Compass ha recentemente dichiarato 824 esuberi su tutta Italia. Tra questi ci sono i
14 operatori impegnati a San Donato che avranno dalla loro parte un fronte pronto ad intervenire.
«Noi siamo stufi - rimarcano i rappresentanti sindacali - di stare a guardare questa macelleria
sociale e vogliamo mettere queste aziende davanti alle loro responsabilità». Intanto, l’idea posta
sul tappeto ha iniziato a diffondersi tra gli impiegati dei palazzi di vetro che, se l’azienda
accettasse, diventerebbero protagonisti di un’azione a tutela di 14 posti di lavoro. Giulia Cerboni

   2. Venerdì però c’è lo sciopero per i tagli a Compass Italia
Disagi previsti nelle mense dell’Eni per la giornata di venerdì 25 gennaio, in cui i lavoratori di
Compass di tutta Italia incroceranno le braccia per protestare contro la procedura di licenziamento
collettivo che a livello nazionale coinvolge 824 lavoratori, di cui 14 addetti al servizio rivolto agli
impiegati del territorio. In altri casi è stata addirittura chiusa una mensa, se non due, e anche
questo sciopero in programma, visto il clima generale, pure a livello locale preannuncia
partecipazione. La levata di scudi questa volta vede in primo piano un importante marchio
impegnato in una serie di servizi che spaziano dalla ristorazione, alla pulizia industriale, fino ai
trasporti. Settimana scorsa i sindacati di Compass Group Italia hanno annunciato il «blocco
immediato delle prestazioni supplementari e straordinarie», nonché lo sciopero nazionale per
l’intera giornata di lavoro proclamato per venerdì. Un segnale, che verrà certo colto anche sul
territorio dove tra l’organico di Eni è ormai noto il rischio che passi una forbice tra gli addetti delle
mense. Mentre quindi a San Donato i sindacati della prima società del territorio stanno lanciando il
tentativo di mettere in pista un esempio concreto di coesione sociale, che conterebbe sulla
collaborazione di datori di lavoro e dipendenti, lo scontento che sta coinvolgendo i lavoratori della
multinazionale impegnati in tutto lo Stivale troverà voce in una giornata in cui sono previste
manifestazioni e altre azioni di protesta. L’obiettivo è teso innanzitutto a contrastare i tagli
annunciati. Giu. Cer

   3. Uomo travolto a Milano, il cordoglio del sindaco
Travolto mentre tenta di segnalare un incidente, arriva il cordoglio della comunità di San Donato.
«Siamo vicini alla famiglia in questo momento di immenso dolore». È stato il sindaco Andrea
Checchi a sintetizzare in queste ore il dolore della comunità locale. «Siamo molto scossi dalla
tragica morte del nostro concittadino - sono state le sue parole -, che non ha esitato a mettere a
repentaglio la propria incolumità per un gesto di grande senso civico». Il riferimento è ovviamente
al 49enne peruviano (A.T.Z.H. le sue iniziali), da diversi anni residente in città con la moglie e i due
figli, che domenica in via Cassinis a Milano è stato travolto dalle auto mentre segnalava la
presenza di un incidente. «E così, rivolgendo alla famiglia il cordoglio della città, assicuro che
l’amministrazione farà il possibile perché l’esempio del nostro concittadino non sia vanificato - ha
ribadito Checchi in conclusione -. Ci siamo del resto già attivati affinché la moglie e i figli non siano
lasciati soli ad affrontare il tremendo dolore causato dalla perdita del proprio congiunto». Lo
schianto era avvenuto attorno alle 13 quando, dopo aver frenato appena in tempo per schivare
l’auto in panne, il sudamericano era sceso dalla sua macchina e aveva percorso a ritroso un tratto
della strada. Subito dopo l’investimento sul posto erano accorsi i sanitari del 118, ma purtroppo per
il 49enne non c’era più nulla da fare. Stefano Cornalba
Mercoledì 23 gennaio
 Fonte: IL CITTADINO
   1. Tra San Giuliano e San Donato un patto per le opere pubbliche (prima pagina)

Un patto tra i comuni di San Giuliano e San Donato per opere pubbliche di interesse comune. Il
primo obbiettivo è quello di procedere alla riqualificazione della stazione ferroviaria di
Borgolombardo. a pagina 16


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■ Un patto di ferro per la stazione:«Così rinascerà Borgolombardo»

San Giuliano e San Donato uniscono le forze per salvare la struttura dal degrado
Gli assessori ai lavori pubblici di San Donato e San Giuliano sono pronti a scommettere sulla
stazione di Borgolombardo. Obiettivo: restituire dignità e decoro al noto indirizzo logorato dal
degrado dove ormai da anni alla sera scatta il coprifuoco. Un obiettivo che vedrà le due giunte sia
fare pressing nei confronti di Trenitalia, sia anche lanciare un piano di riqualificazione delle aree
esterne, in prossimità dei sottopassi. Il tema è stato al centro di un incontro che si è tenuto lunedì
tra il vicesindaco di San Donato Simona Rullo e il collega del territorio confinante Mario Oro. Per
l’occasione gli esponenti dei due esecutivi di centrosinistra hanno definito una serie di problemi di
confine, che affronteranno in modo congiunto. Il seguito non dovrebbe farsi attendere, in quanto a
metà di settimana prossima è previsto un sopralluogo sul posto da parte degli assessori, che si
terrà alla presenza anche dei dirigenti, al fine di definire interventi urgenti e migliorie. La notizia
riguardo il piano di intenti che coinvolgerà i due enti locale è emersa in una nota diramata nella
giornata di ieri dal Comune di San Giuliano. «Le sinergie tra San Giuliano e San Donato
consentiranno di ottenere risultati migliori per l’intera collettività - spiega l’assessore Oro -, è
importante il confronto su aspetti che interessano i due comuni. Rendiamo operativo un metodo
che abbiamo introdotto per dire basta all’assurdo isolamento del passato». Della stessa idea la
Rullo, che commenta: «Siamo pronti, rispetto ai problemi che coinvolgono entrambe le comunità, a
condividere un percorso congiunto, che preveda anche una ripartizione delle spese, con l’obiettivo
di produrre risultati concreti». E aggiunge: «Ad esempio per quanto concerne la stazione, le nostre
istanze nei confronti di Trenitalia, con cui la giunta di San Giuliano ha già preso contatti, ritengo
che se avanzate insieme possano essere maggiormente incisive». Tornando alla fermata di
Borgolombardo, nella relazione che accompagna il Piano triennale di opere pubbliche, l’ente locale
sandonatese ha già comunque annunciato l’impegno di sistemare il tratto che si affaccia su via Di
Vittorio, con l’installazione di rastrelliere abbinate ad altre opere tese alla riqualificazione della
parte quartiere che ospita l’imbocco al sottopasso. Certo, l’avventura che guarda alla pulizia della
stazione, si presenta tutt’altro che semplice. Altri sindaci dei due comuni in passato ci hanno infatti
provato, anche con ripetuti tentativi, recandosi dalle allora Ferrovie dello Stato per sollecitare quel
cambio di rotta, che è tutt’ora atteso. A distanza di tempo, di fronte ad un “nulla di fatto”, parte a
questo punto un nuovo determinato tentativo. Negli anni il degrado ha continuato ad avanzare
nella struttura. La situazione del resto è ben nota a studenti e pendolari dei due territori limitrofi,
che ogni giorno si muovono tra sporcizia, spazzatura e plafoniere rotte. Giulia Cerboni

   2. Basta con l’isolamento fra i due comuni: sul tavolo altri interventi da fare
      insieme
Anche i giardini di via Adda, al confine tra Borgolombardo e Certosa, saranno al centro di un
accordo tra i due comuni confinanti, affinché non rischino di finire dimenticati, tra rimpalli di
competenze. I due assessori Simona Rullo (San Donato) e Mario Oro (San Giuliano), tra i temi
affrontati nel corso della recente riunione, hanno infatti guardato anche alla porzione di territorio
collocata tra i due quartieri, che può rappresentare una risorsa per tutti i residenti,
indipendentemente che risiedano a San Donato o San Giuliano. Non solo. Altro capitolo che si è
aperto in una pagina tesa a creare sinergia tra le due giunte riguarda la viabilità, con l’intenzione di
rendere più sicura la svolta tra l’asse Monticello e via Risorgimento, attraverso una nuova rotonda.
Al tempo stesso nello scambio tra amministratori pubblici ha avuto un ruolo anche la pista ciclabile
di collegamento dei due comuni che, un volta ultimata, servirà ai pendolari, e non solo, che
potranno ad esempio raggiungere la metropolitana muovendosi in sicurezza sulle due ruote. In
attesa che venga completato l’intero tratto, con l’avvicinarsi dei mesi primaverili si parla di
inaugurazione del nuovo corridoio protetto, nonché di progetti ambientali a corredo del percorso
per i viaggi e le passeggiate a pedali. Questi i principali punti su cui c’è l’impegno di entrambe le
giunte a lavorare insieme per riqualificare le parti di Sudmilano che sono a servizio di una comunità
che nel complesso conta oltre 60mila cittadini. «Rendiamo operativo un metodo - fa sapere
l’assessore Mario Oro - che abbiamo introdotto per dire basta all’assurdo isolamento del passato».
Soddisfatto anche il vicesindaco Simona Rullo, che si dice pronto alla collaborazione. L’unione di
intenti dovrà a questo punto trovare sintesi in progetti e investimenti che vedranno le due
amministrazioni muoversi di pari passo. Intanto, la squadra di governo di San Giuliano coglie
l’occasione per lanciare una nuova frecciata contro i predecessori. «Abbiamo ereditato un sistema
di opere pubbliche inefficiente e dispendioso - conclude Oro -: durante la vecchia gestione di

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Genia si creavano debiti e i lavori venivano svolti in modo lacunoso. Ci siamo trovati cantieri e
lavori che presentavano un accumulo spropositato di ritardi, come per esempio la copertura del
Redefossi a Borgo e le opere riguardanti l’area dell’ex caserma».

    3. Modifiche alla viabilità in vista dei lavori sulla rete di illuminazione a San
       Donato
Modifiche alla viabilità in vista per lasciare posto ai cantieri che rimetteranno a nuovo il sistema di
illuminazione cittadina. Ieri in una nota diramata dal municipio è stata fornita una sintesi
dell’ordinanza che nei prossimi mesi comporterà una serie di divieti temporanei. Viene reso noto
che in ogni caso le modifiche verranno aggiornate in tempo reale con il procedere dei lavori «al
fine di contenere al massimo i disagi per la viabilità». In particolare, la tabella di marcia prevede
interventi in base alla seguente mappa di strade cittadine: via Marcora, via Emilia, via Morandi, via
Gorizia, via Venezia, via Primavera, via Mattei, via Verdi e via Unica Poasco. In ciascuna di queste
assi verranno effettuati degli scavi per la sostituzione delle linee collegate agli impianti, dopodiché
verranno installati i nuovi pali della luce. «I divieti di sosta, i sensi unici alternati e i limiti di velocità
fissati a 30 chilometri orari - viene reso noto dal municipio - saranno attivati il tempo necessario per
portare a termine i singoli lavori e saranno comunicati ai cittadini e agli automobilisti attraverso la
segnaletica del caso». I sandonatesi delle zone coinvolte dovranno quindi prestare la massima
attenzione alla segnaletica e armarsi di un po di pazienza nei giorni in cui dovranno modificare le
loro consuetudini in tema di percorsi e parcheggi. Ulteriori sviluppi verranno in ogni caso annunciati
per tempo. Intanto, sono iniziati i preparativi in vista della nuova tranche di interventi a cura della
società Hera Luce che ha in appalto la gestione del servizio.

    4. Reti di protezione nelle aree verdi: «Serviranno alla tutela dei pedoni»
San Donato Scongiurato il rischio di prendersi in testa una pallonata: in prossimità di alcuni parchi
di San Donato sono in arrivo infatti le reti di protezione. Serviranno a tutelare i pedoni, ma anche i
ciclisti, dai rischi che si corrono usualmente nelle vicinanze delle aree urbane dove bambini e
ragazzi si danno appuntamento per giocare a calcio. Il primo intervento prenderà quota già nella
giornata odierna in prossimità del parco giochi della frequentata via Libertà, dove verrà installata
una recinzione “para palloni” ai bordi del campo da basket, che nel corso dei cantieri sarà
inutilizzabile. È prevista infatti una pausa forzata per i frequentatori abituali al fine di dotare l’area
che correda la centralissima e frequentata strada, su cui si affaccia una sequenza di negozi, di una
protezione che guarda alla sicurezza dei pedoni. In una nota infatti diramata dal Comune viene
ricordato che l’obiettivo è teso a rendere la convivenza sicura tra coloro che praticano lo sport in
assoluto più diffuso e gli altri cittadini che nella via passeggiano. Ulteriori cantieri di simile portata
decolleranno settimana prossima in altri quartieri della città. Il medesimo investimento coinvolgerà
ad esempio il parco di via Rodari - Moro dove saranno realizzate due reti in corrispondenza delle
porte del campo da calcio. La stessa misura nei prossimi giorni approderà anche in via Alfonsine, a
Metanopoli, dove non sono mancate negli anni alcune lamentele da parte dei residenti per
l’eccessiva esuberanza di adolescenti e ragazzi. Dal municipio giunge notizia che nel caso
specifico, oltre alle reti alle spalle delle porte attigue alla strada, ne verrà posizionata una
aggiuntiva per separare i due terreni di gioco. Terminati i lavori in programma, i campi da gioco
torneranno a disposizione dei loro abituali frequentatori, che potranno riprendere le loro
consuetudini senza più rischiare di fare uscire il pallone dall’area verde. «Con questi interventi - ha
dichiarato l’assessore ai lavori pubblici Simona Rullo - diamo impulso al programma di
riqualificazione degli spazi urbani, figlio di un lavoro di attenzione e di ascolto delle esigenze
espresse da parte dei nostri piccoli concittadini». Giu. Cer.

    5. Alle elezioni ci sono anche la Capelli e Pirovano
Giovanna Capelli e Piero Pirovano completano la lista dei sudmilanesi in decollo verso il
Parlamento o la Regione. Le ultime ore spese per completare gli elenchi per Roma o il Pirellone
aggiungono altri nomi ai non pochi divenuti ufficiali nella tarda serata di lunedì. Oltre a Luca Squeri
(Pdl), Vito Bellomo e Gianluigi Panigada (stesso partito), tutti alla Camera nella circoscrizione
Lombardia 1; oltre ai già sicuri candidati regionali Pietro Mezzi e Massimo Molteni (Sel); Marta
Battioni (Pd); Fabio Raimondo e Franco Lucente (Fratelli d’Italia), la bandiera del Sudmilano è
anche nelle candidature di Pirovano e Capelli. Giovanna Capelli, 67 anni, insegnante, attuale
segretaria regionale di Rifondazione comunista, è la capolista di “Rivoluzione Civile” al Senato in
Lombardia. La lista è unica per tutto il territorio regionale perché l’attuale legge elettorale (il

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cosiddetto porcellum) ha abolito i collegi uninominali, assegna un numero fisso di seggi ad ogni
Regione (per la Lombardia saranno 49, di cui 27 alla coalizione vincente), e mette lo sbarramento
dell’8 per cento dei voti nazionali per entrare al Senato. Un tetto, l’8 per cento, che da anni è
additato come una delle distorsioni più pesanti del porcellum, la legge Calderoli, ma la lista Ingroia-
Rivoluzione Civile ci proverà, giocando la sua partita anche nel teatro lombardo. Per la Capelli si
tratterebbe di un ritorno a palazzo Madama, perchè dal 2006 al 2008 è già stata senatrice durante
il secondo esecutivo Prodi. L’ex dirigente scolastica, residente a San Giuliano, durante la
quindicesima legislatura si è interessata in particolare di istruzione pubblica e diritto allo studio.
Entrata nel partito fondato da Fausto Bertinotti nel 1992, la Capelli ne è attualmente segretaria
regionale, eletta pochi mesi fa. Spostandosi in uno schieramento piuttosto diverso, l’inizio della
settimana in corso ha aggiunto il nome del vizzolese Piero Pirovano, al “taxi” dei politici
sudmilanesi in campagna elettorale. Pirovano, 71 anni, giornalista, fondatore del movimento
politico “Solidarietà, libertà, giustizia e pace”, è nella lista regionale dell’Unione di centro, quindi
con Gabriele Albertini. È la seconda candidatura regionale di fila, dopo quella del 2010, per
l’esponente di lungo corso della politica di comprensorio melegnanese. Il fondatore di “Solidarietà”
è netto nel chiarire perchè si candida: «Ho visto al punto numero uno del programma Udc per la
Regione la difesa della vita sin dal concepimento. Una grande vittoria per il valore più grande, in
cui ho sempre creduto». Emanuele Dolcini

 Fonte: L’ECO

    1. Checchi dice no alle slot machine ma...
Il Comune tra i firmatari del manifesto, presentato a Milano, per regolamentare la
nuova piaga sociale - I gestori delle sale gioco non sono d’accordo: “Le
macchinette fruttano soldi senza molta fatica...”, dicono…
         Quindici milioni di giocatori abituali in tutta Italia, tre milioni a rischio di patologie, circa
800mila già patologici: il gioco d’azzardo sta minando le famiglie e le varie comunità sottraendo ore
preziose alla vita affettiva, producendo sofferenza psicologica. Non pochi, colpiti da stress a causa
dei troppi debiti conseguiti nell’ambito dell’uso delle slot machine,giungono al gesto estremo di
suicidarsi gettando nella disperazione i propri cari. Per tentare di porre un freno a questa ch’è
oramai diventata una nuova piaga sociale, molti enti locali hanno sottoscritto il “Manifesto dei
sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”, promosso dalle associazioni Terre di mezzo,
Scuola delle Buone Pratiche, Fa la cosa giusta, e Legautonomie, presentato recentemente in un
convegno a Milano. Tra i firmatari figura pure il comune di San Donato Milanese. “Crediamo
fermamente - dichiara il sindaco Andrea Checchi - che nei casi estremi vengano posti dei limiti
ben precisi”. La questione è molto delicata in quanto il gioco d’azzardo ha tutte le caratteristiche
per trasformarsi in un’emergenza sociale in grado di distruggere la vita di intere famiglie e di
destabilizzare la quotidianità delle comunità. “Noi amministratori locali – ha aggiunto Andrea
Checchi – non possiamo assistere impotenti a questo problema fortemente impattante sui nostri
territori. Il nostro grido d’allarme – ha detto ancora il sindaco – vuole mettere in moto un sistema
virtuoso in grado di contenere le conseguenze di un fenomeno ampiamente sottovalutato”.
Per affrontare il problema, o cercare quantomeno di diminuire la dipendenza dal gioco, il sindaco
sta studiando un sistema che vede coinvolti gli assessorati al Commercio e alla Polizia locale,
unitamente alle associazioni di categoria.
Un’iniziativa indubbiamente interessante e lodevole, quella dell’Amministrazione comunale
sandonatese e degli altri comuni della provincia di Milano, che però si scontra con la realtà dei fatti.
Le sale gioco si stanno diffondendo a macchia d’olio un po’ dappertutto e non c’è paese, neppure
quello più piccolo, che non ne abbia almeno una. Non c’è bar che non abbia almeno due-tre slot
machine al suo interno. Ci sono troppi interessi economici legati alla gestione di questi apparecchi
elettronici. Basta entrare in un qualsiasi esercizio pubblico per vedere chi sono gli avventori che
fanno uso abituale delle slot machine dove basta un euro per diventare... ricchi, per così dire, se la
fortuna gira dalla parte giusta. Non sono giocatori d’azzardo incalliti, quelli visti di solito nei film, nei
casinò, seduti vicini alla sponda del tavolo verde della roulette, ma semplici cittadini, giovani e
anziani, maschi e donne, che non sanno rinunciare a introdurre una monetina nella fessura della
macchinetta, senza mai stancarsi.
“È un gioco che mi rilassa”, confessa uno di questi”. Vagli a far capire che, un euro dopo l’altro, a
fine giornata si arriva a spendere centinaia di monete da un euro. I più furbi, d’accordo con il
gestore, sono pronti a presentarsi il giorno dopo, alla riapertura del locale al mattino presto, per

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scaricare la macchinetta e recuperare il capitale speso, prima dell’arrivo degli altri giocatori. Stesso
discorso per il Gratta e Vinci: gratti e... non vinci niente. Così per centinaia di cartoline acquistate
nel corso della giornata.
Una volta c’erano soltanto il gioco del Lotto e il Totocalcio a richiamare eserciti di persone ad avere
il predominio della lotteria, adesso i nuovi giochi, esportati dagli Usa, sono molto più variegati e
accattivanti con l’uso della formula: “Gioca spesso, vinci adesso”. Lo Stato se ne è accorto e li ha
“adottati” introitando una forte percentuale, circa l’80%, sugli incassi. “Io non ci sto a vietare l’uso
delle macchinette - dichiara il titolare di un bar, - con loro io guadagno il 5% dell’incasso senza fare
molta fatica. Perché dovrei vietarli?”. “Ma guardi che l’uso delle slot machine sta diventando peggio
della droga, non si può più fare a meno per cui molta gente si rovina economicamente”, obiettiamo.
“E io che ci posso fare? – replica duro il barista – Gliel’ha forse ordinato il medico di giocare alle
macchinette? Può anche farne a meno, senza costringere me a vietarne l’uso”.

  2. SAN DONATO: Twenty’z Radio compie 2 anni
Venerdì 25, grandiosi festeggiamenti al salone Marchetti
A due anni dall’inizio della sua attività, Twenty’z Radio, la web-radio ufficiale di San Donato
Milanese, aspetta tutti, giovani e non, venerdì prossimo, 25 gennaio, al salone Marchetti di via
Parri 12 per festeggiare insieme un biennio di successi. A partire dalle ore 22, infatti, presso la
nota struttura poli-funzionale vicina a via Di Vittorio, si apriranno le porte di un evento che vuole
coinvolgere tutti i cittadini. Nessun limite di età, molte attività e tanta buona musica saranno la
parola chiave della serata, oltre a una grande collaborazione associativa che vede per la prima
volta insieme, la Twenty’z, l’Associazione Athena, SandoCalling e la sezione giovanile della Croce
Rossa di San Donato. Sono tutti poli di aggregazione ben radicati sul territorio con lo stesso fine:
smuovere e unire le nuove generazioni di ragazzi e ragazze per ridare vita alla cittadella dell’Eni.
Dalla scalinata di luce con candele che porta all’ingresso si arriverà al banchetto di prevenzione
contro la guida in stato d’ebbrezza preparato dalla Cri, alle esposizioni fotografiche e vignettistiche
di Dario Boemia, Francesco Anselmi e Fabio Zigrini, alla sezione ristorazione composta da bar e
rinfresco. E poi ancora si potrà adoperare il corner fotografico live per farsi scattare una foto
ricordo da riportare poi sul sito della radio, la sala dance con musica trasmessa dall’emittente sud-
milanese.
L’avvenimento avrà inizio con il Night Break, un piccolo rinfresco di benvenuto che sarà disponibile
fino alle 23.30 circa prima di animare la serata con dj set, esibizione di break dance proposte dai
ragazzi di Athena, e i gustosi cocktail preparati ad hoc dai barman di SandoCalling sino alle due di
notte. Insomma un luogo dove potrete tranquillamente chiedere: “È qui la festa?”. Matteo
Castelnuovo, eclettico direttore di Twenty’z Radio, insieme a un’infinità di collaboratori, quelli
ascoltati sul web ogni giorno, sicuramente vi risponderà: “Si, è qui la festa!”. Buon divertimento.
D.P.




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7 dì 23 gennaio 2013

  • 1. PD San Donato Milanese “7 Dì” Rassegna stampa 23 gennaio 2013 Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni. Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, questo servizio bisettimanale di rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità di aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico, sociale, economico e sindacale . Buona lettura. Il PD di San Donato Milanese 21 / 23 gennaio 2013 In primo piano “Tra San Giuliano e San Donato un patto per le opere pubbliche di interesse comune”. Il primo obbiettivo è quello di procedere alla riqualificazione della stazione ferroviaria di Borgolombardo. (il Cittadino, mercoledì – articoli 1 e 2). Socialmente interessante anche l’articolo 1 de l’Eco di oggi dal titolo “Checchi dice no alle slot machine ma...”. Segnalazione di notizie Il sindaco assegna una borsa di studio a 102 studenti del Primo Levi (lunedì- il Cittadino). Modifiche alla viabilità in vista dei lavori sulla rete di illuminazione a San Donato (mercoledì - il Cittadino articolo 3). Reti di protezione nelle aree verdi: «Serviranno alla tutela dei pedoni» (mercoledì - il Cittadino articolo 4). Lavoro Da leggere gli articoli 1 e 2 de “il Cittadino” di mercoledì inerenti ai problemi della Compass Italia, la società che gestisce la ristorazione nelle mense Eni. Per salvare il posto dei 14 addetti della mensa che rischiano il licenziamento, i sindacati hanno lanciato un appello alla solidarietà a tutti i dipendenti dell’Eni. 1
  • 2. Lunedì 21 gennaio  Fonte: IL CITTADINO 1. Una borsa di studio per 102 studenti Checchi in persona ha consegnato le pergamene ai ragazzi del Primo Levi che si sono distinti San Donato Un premio per unire e non per dividere, perché «nella scuola come nella vita, o si vince tutti insieme o si perde». Un adagio felice, quello ripreso dal sindaco sandonatese Andrea Checchi nel suo intervento, per definire un riconoscimento che, oltre ad essere giusto premio all’impegno, la costanza e la dedizione profusa nello studio durante l’anno scolastico 2011-2012, deve essere fonte di orgoglio, collante e sprone per tutta la comunità scolastica. 102 gli studenti premiati sabato al liceo Primo Levi, nel corso di una cerimonia che sta diventando una piacevole consuetudine. Due per classe, provenienti da classico, scientifico e linguistico, sono stati fatti oggetto di una gratifica che porta con sé «la responsabilità di aiutare gli altri e fare squadra insieme», come ha sottolineato il presidente del consiglio d’istituto Attilio Barbieri. Dissimulando l’emozione, sono sfilati uno ad uno sotto gli occhi delle autorità, l’assessore alla cultura di San Donato Chiara Papetti, il sindaco Checchi e il suo omologo sangiulianese Alessandro Lorenzano, ricevendo un attestato di merito e un buono studio da spendere rigorosamente in libri. A fare da intermezzo tra le sfilate dei premiati, un’esibizione di freestyle calcistico e una dissacrante scenetta di teatro comico, segnale di una scuola che, come dovrebbe, valorizza non solamente gli alti risultati scolastici ma anche inclinazioni più originali e irriverenti, forme di impegno che esulano dal recinto delle abilità richieste per il top di voti in pagella ma che sono testimonianza di una dedizione e brillantezza comunque degne di nota. Al centro della scena, tuttavia, sono stati loro, il centinaio di premiati: il gentil sesso leggermente più rappresentato, e delle medie voto stratosferiche a fare da comun denominatore ad una flotta di ragazzi che saprà dire la sua nella costruzione del domani. R. S. 2. Scende per segnalare l’incidente, viene travolto Muore a Milano 49enne peruviano residente a San Donato Milanese La tragedia ieri all’ora di pranzo in via Cassinis: l’uomo aveva lasciato la sua auto per soccorrere un mezzo in avaria San Donato Travolto mentre tenta di segnalare un incidente. Morte assurda a Milano per un 49enne di San Donato. Il drammatico incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di ieri in via Cassinis, una strada a scorrimento veloce che conduce agli svincoli autostradali dell’A1. Attorno alle 13.30 infatti, dopo aver sbandato all’improvviso, un’auto è andata a finire contro il guard-rail prima di concludere la propria corsa nel bel mezzo della carreggiata stradale. Sembra che l’incidente sia stato provocato dal manto stradale reso viscido dal nevischio che per buona parte della mattinata ha imbiancato il territorio. Sta di fatto che da dietro sopraggiungeva la macchina alla cui guida c’era il 49enne residente a San Donato, Z.H. le iniziali dell’uomo di origini peruviane. E così, dopo aver frenato appena in tempo per schivare l’auto ferma in mezzo alla carreggiata, il sudamericano è sceso dal suo veicolo e ha percorso a ritroso il tratto della strada. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine accorse sul posto, infatti, il 49enne voleva segnalare la presenza della macchina in panne ai conducenti delle altre vetture in transito nella zona, la maggior parte dei quali sopraggiungevano a velocità elevata. Non immaginava certo cosa sarebbe successo di lì a pochi minuti. Una di quelle auto, infatti, ha travolto il 49enne, che è stato scaraventato a terra. Sul posto sono subito accorsi i sanitari del 118, ma purtroppo per il peruviano non c’è stato nulla da fare. Il sandonatese, del resto, è morto praticamente sul colpo. Troppo gravi si sono rivelate le ferite subite in varie parti del corpo. Ai soccorritori, dunque, non è che restato che constatare l’avvenuto decesso. L’automobilista che aveva perso il controllo dell’auto, invece, è uscito completamente illeso dall’incidente. Sul posto sono sopraggiunti anche gli agenti della polizia locale di Milano, che hanno compiuto i rilievi di rito per ricostruire l’esatta dinamica di un incidente tanto drammatico negli esiti quanto assurdo nelle modalità. Stefano Cornalba 2
  • 3. Fonte: 7GIORNI.Info Scende dall’auto per segnalare un incidente ma viene travolto: muore a Milano un peruviano residente a San Donato Z.H., 49enne peruviano residente a San Donato, è morto praticamente sul colpo, travolto da un’autovettura che sopraggiungeva a forte velocità. Il tragico episodio si è verificato attorno alle 13.30 di domenica 20 gennaio, in via Cassinis a Milano. Mentre Z.H. viaggiava a bordo della sua vettura, ha notato un’automobile in panne in mezzo alla strada che, poco prima, aveva sbandato ed aveva urtato il guard-rail, per poi arrestarsi definitivamente. Il sudamericano ha quindi deciso di accostare nei pressi della vettura incidentata e, sceso dalla propria auto, ha iniziato a segnalare l’incidente agli altri automobilisti in transito. Proprio allora, però, un’autovettura che sopraggiungeva ad elevata velocità ha travolto l’uomo e lo ha sbalzato con violenza sull’asfalto, senza praticamente lasciargli scampo. Sul posto sono intervenuti alcuni mezzi del 118 e il personale sanitario non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 49enne. Gli agenti della Polizia locale di Milano, invece, hanno transennato l’area e compiuto i rilievi di rito, per ricostruire la dinamica del tragico sinistro. Il sindaco di San Donato, Andrea Checchi ha voluto dimostrare la sua vicinanza alla famiglia della vittima: «Siamo molto scossi dalla tragedia occorsa al nostro concittadino che non ha esitato a mettere a repentaglio la propria incolumità per un gesto di grande senso civico».«Nel rivolgere alla famiglia il cordoglio della città – ha concluso – voglio assicurare che l’Amministrazione farà il possibile perché l’esempio del nostro concittadino non sia vanificato e si è già attivata affinché moglie e figli non siano lasciati soli ad affrontare il tremendo dolore causato dalla perdita del proprio caro congiunto». Martedì 22 gennaio  Fonte: IL CITTADINO 1. 9 centesimi per salvare 14 posti San Donato - Tagli in mensa, i sindacati chiedono la solidarietà dei dipendenti Eni Prima pagina Pagando nove centesimi a testa in più per ogni pasto i dipendenti dell’Eni di San Donato potrebbero salvare il posto dei 14 addetti della mensa che rischiano il licenziamento: l’appello alla solidarietà nei confronti dei dipendenti della Compass viene lanciato dalle tre sigle confederali dei sindacati, pronte a diffondere la loro petizione tra gli utenti delle mense. «Siamo stufi, affermano le Rsu, questa è macelleria sociale».a pagina 16 Con 9 centesimi si salvano 14 lavoratori L’invito ai colletti bianchi è quello di aumentare il proprio contributo per i pasti scongiurando così il licenziamento - L’appello dei sindacati alla solidarietà dei dipendenti dell’Eni Un piccolo contributo di 9 centesimi a pasto, potrebbe salvare il posto di lavoro ai 14 addetti Compass impegnati a San Donato nelle mense dell’Eni. La proposta è stata lanciata dai delegati Rsu in un documento sottoscritto dalle tre sigle confederali, che nei giorni scorsi è stato presentato all’Eni. In caso di riscontro negativo, i promotori ventilano anche l’idea di organizzare una raccolta firme a supporto di una strategia che strizza l’occhio, in un momento di difficoltà generale, alla solidarietà sociale. Entrando nel merito, il calcolo parte dall’attuale situazione che prevede una quota pasto a carico dei dipendenti del colosso petrolifero pari a 1euro e 11 centesimi a cui si aggiunge l’importo di 3 euro e 33 centesimi sostenuto dall’azienda. «Ovviamente - fanno notare i sindacati -, anche Eni dovrà fare la propria parte, aumentando in proporzione di 27 centesimi il contributo». L’ipotesi prevede un anno di impegno ed è anche corredata da una serie di cifre che ne dimostrano l’efficacia. «Calcoliamo - scrivono i rappresentanti dei lavoratori - che si possano ottenere 36 centesimi per 3mila pasti che, moltiplicati per 20 giorni, equivalgono a 14mila 400 euro al mese, solo considerando le mense di via Salvo e del Quinto palazzo. Sono circa mille euro al mese per ciascuno dei 14 licenziabili, che contribuiscono a pagare una parte dello stipendio a questi nostri colleghi». Certo, il piano dovrebbe fare leva su un’unione di intenti, in quanto, viene ricordato per l’occasione che «Compass dovrà poi mettere quello che manca per mantenere gli attuali livelli occupazionali e qualitativi, ritirando i licenziamenti». È anche vero che per i colletti 3
  • 4. bianchi coinvolti, il tutto si limiterebbe ad un piccolo sacrificio. Tenuto conto anche del periodo di ferie, si parla di un esborso aggiuntivo pari a circa 19 euro l’anno ciascuno, ovvero, come viene fatto notare «meno di un’ora di sciopero di solidarietà». Pronti a difendere a spada tratta il proprio progetto anti-licenziamenti, i sindacati parlano dell’eventualità di una petizione da far girare tra gli utenti delle mese, ai quali verrà anche ricordato che «con 14 tagli il livello qualitativo del servizio e i tempi di erogazione dei pasti non sarebbe più lo stesso». Stando alla panoramica tratteggiata nella difficile pagina in cui si torna a parlare di tagli, le Rsu di Eni ricordano che la multinazionale della ristorazione Compass ha recentemente dichiarato 824 esuberi su tutta Italia. Tra questi ci sono i 14 operatori impegnati a San Donato che avranno dalla loro parte un fronte pronto ad intervenire. «Noi siamo stufi - rimarcano i rappresentanti sindacali - di stare a guardare questa macelleria sociale e vogliamo mettere queste aziende davanti alle loro responsabilità». Intanto, l’idea posta sul tappeto ha iniziato a diffondersi tra gli impiegati dei palazzi di vetro che, se l’azienda accettasse, diventerebbero protagonisti di un’azione a tutela di 14 posti di lavoro. Giulia Cerboni 2. Venerdì però c’è lo sciopero per i tagli a Compass Italia Disagi previsti nelle mense dell’Eni per la giornata di venerdì 25 gennaio, in cui i lavoratori di Compass di tutta Italia incroceranno le braccia per protestare contro la procedura di licenziamento collettivo che a livello nazionale coinvolge 824 lavoratori, di cui 14 addetti al servizio rivolto agli impiegati del territorio. In altri casi è stata addirittura chiusa una mensa, se non due, e anche questo sciopero in programma, visto il clima generale, pure a livello locale preannuncia partecipazione. La levata di scudi questa volta vede in primo piano un importante marchio impegnato in una serie di servizi che spaziano dalla ristorazione, alla pulizia industriale, fino ai trasporti. Settimana scorsa i sindacati di Compass Group Italia hanno annunciato il «blocco immediato delle prestazioni supplementari e straordinarie», nonché lo sciopero nazionale per l’intera giornata di lavoro proclamato per venerdì. Un segnale, che verrà certo colto anche sul territorio dove tra l’organico di Eni è ormai noto il rischio che passi una forbice tra gli addetti delle mense. Mentre quindi a San Donato i sindacati della prima società del territorio stanno lanciando il tentativo di mettere in pista un esempio concreto di coesione sociale, che conterebbe sulla collaborazione di datori di lavoro e dipendenti, lo scontento che sta coinvolgendo i lavoratori della multinazionale impegnati in tutto lo Stivale troverà voce in una giornata in cui sono previste manifestazioni e altre azioni di protesta. L’obiettivo è teso innanzitutto a contrastare i tagli annunciati. Giu. Cer 3. Uomo travolto a Milano, il cordoglio del sindaco Travolto mentre tenta di segnalare un incidente, arriva il cordoglio della comunità di San Donato. «Siamo vicini alla famiglia in questo momento di immenso dolore». È stato il sindaco Andrea Checchi a sintetizzare in queste ore il dolore della comunità locale. «Siamo molto scossi dalla tragica morte del nostro concittadino - sono state le sue parole -, che non ha esitato a mettere a repentaglio la propria incolumità per un gesto di grande senso civico». Il riferimento è ovviamente al 49enne peruviano (A.T.Z.H. le sue iniziali), da diversi anni residente in città con la moglie e i due figli, che domenica in via Cassinis a Milano è stato travolto dalle auto mentre segnalava la presenza di un incidente. «E così, rivolgendo alla famiglia il cordoglio della città, assicuro che l’amministrazione farà il possibile perché l’esempio del nostro concittadino non sia vanificato - ha ribadito Checchi in conclusione -. Ci siamo del resto già attivati affinché la moglie e i figli non siano lasciati soli ad affrontare il tremendo dolore causato dalla perdita del proprio congiunto». Lo schianto era avvenuto attorno alle 13 quando, dopo aver frenato appena in tempo per schivare l’auto in panne, il sudamericano era sceso dalla sua macchina e aveva percorso a ritroso un tratto della strada. Subito dopo l’investimento sul posto erano accorsi i sanitari del 118, ma purtroppo per il 49enne non c’era più nulla da fare. Stefano Cornalba Mercoledì 23 gennaio  Fonte: IL CITTADINO 1. Tra San Giuliano e San Donato un patto per le opere pubbliche (prima pagina) Un patto tra i comuni di San Giuliano e San Donato per opere pubbliche di interesse comune. Il primo obbiettivo è quello di procedere alla riqualificazione della stazione ferroviaria di Borgolombardo. a pagina 16 4
  • 5. ■ Un patto di ferro per la stazione:«Così rinascerà Borgolombardo» San Giuliano e San Donato uniscono le forze per salvare la struttura dal degrado Gli assessori ai lavori pubblici di San Donato e San Giuliano sono pronti a scommettere sulla stazione di Borgolombardo. Obiettivo: restituire dignità e decoro al noto indirizzo logorato dal degrado dove ormai da anni alla sera scatta il coprifuoco. Un obiettivo che vedrà le due giunte sia fare pressing nei confronti di Trenitalia, sia anche lanciare un piano di riqualificazione delle aree esterne, in prossimità dei sottopassi. Il tema è stato al centro di un incontro che si è tenuto lunedì tra il vicesindaco di San Donato Simona Rullo e il collega del territorio confinante Mario Oro. Per l’occasione gli esponenti dei due esecutivi di centrosinistra hanno definito una serie di problemi di confine, che affronteranno in modo congiunto. Il seguito non dovrebbe farsi attendere, in quanto a metà di settimana prossima è previsto un sopralluogo sul posto da parte degli assessori, che si terrà alla presenza anche dei dirigenti, al fine di definire interventi urgenti e migliorie. La notizia riguardo il piano di intenti che coinvolgerà i due enti locale è emersa in una nota diramata nella giornata di ieri dal Comune di San Giuliano. «Le sinergie tra San Giuliano e San Donato consentiranno di ottenere risultati migliori per l’intera collettività - spiega l’assessore Oro -, è importante il confronto su aspetti che interessano i due comuni. Rendiamo operativo un metodo che abbiamo introdotto per dire basta all’assurdo isolamento del passato». Della stessa idea la Rullo, che commenta: «Siamo pronti, rispetto ai problemi che coinvolgono entrambe le comunità, a condividere un percorso congiunto, che preveda anche una ripartizione delle spese, con l’obiettivo di produrre risultati concreti». E aggiunge: «Ad esempio per quanto concerne la stazione, le nostre istanze nei confronti di Trenitalia, con cui la giunta di San Giuliano ha già preso contatti, ritengo che se avanzate insieme possano essere maggiormente incisive». Tornando alla fermata di Borgolombardo, nella relazione che accompagna il Piano triennale di opere pubbliche, l’ente locale sandonatese ha già comunque annunciato l’impegno di sistemare il tratto che si affaccia su via Di Vittorio, con l’installazione di rastrelliere abbinate ad altre opere tese alla riqualificazione della parte quartiere che ospita l’imbocco al sottopasso. Certo, l’avventura che guarda alla pulizia della stazione, si presenta tutt’altro che semplice. Altri sindaci dei due comuni in passato ci hanno infatti provato, anche con ripetuti tentativi, recandosi dalle allora Ferrovie dello Stato per sollecitare quel cambio di rotta, che è tutt’ora atteso. A distanza di tempo, di fronte ad un “nulla di fatto”, parte a questo punto un nuovo determinato tentativo. Negli anni il degrado ha continuato ad avanzare nella struttura. La situazione del resto è ben nota a studenti e pendolari dei due territori limitrofi, che ogni giorno si muovono tra sporcizia, spazzatura e plafoniere rotte. Giulia Cerboni 2. Basta con l’isolamento fra i due comuni: sul tavolo altri interventi da fare insieme Anche i giardini di via Adda, al confine tra Borgolombardo e Certosa, saranno al centro di un accordo tra i due comuni confinanti, affinché non rischino di finire dimenticati, tra rimpalli di competenze. I due assessori Simona Rullo (San Donato) e Mario Oro (San Giuliano), tra i temi affrontati nel corso della recente riunione, hanno infatti guardato anche alla porzione di territorio collocata tra i due quartieri, che può rappresentare una risorsa per tutti i residenti, indipendentemente che risiedano a San Donato o San Giuliano. Non solo. Altro capitolo che si è aperto in una pagina tesa a creare sinergia tra le due giunte riguarda la viabilità, con l’intenzione di rendere più sicura la svolta tra l’asse Monticello e via Risorgimento, attraverso una nuova rotonda. Al tempo stesso nello scambio tra amministratori pubblici ha avuto un ruolo anche la pista ciclabile di collegamento dei due comuni che, un volta ultimata, servirà ai pendolari, e non solo, che potranno ad esempio raggiungere la metropolitana muovendosi in sicurezza sulle due ruote. In attesa che venga completato l’intero tratto, con l’avvicinarsi dei mesi primaverili si parla di inaugurazione del nuovo corridoio protetto, nonché di progetti ambientali a corredo del percorso per i viaggi e le passeggiate a pedali. Questi i principali punti su cui c’è l’impegno di entrambe le giunte a lavorare insieme per riqualificare le parti di Sudmilano che sono a servizio di una comunità che nel complesso conta oltre 60mila cittadini. «Rendiamo operativo un metodo - fa sapere l’assessore Mario Oro - che abbiamo introdotto per dire basta all’assurdo isolamento del passato». Soddisfatto anche il vicesindaco Simona Rullo, che si dice pronto alla collaborazione. L’unione di intenti dovrà a questo punto trovare sintesi in progetti e investimenti che vedranno le due amministrazioni muoversi di pari passo. Intanto, la squadra di governo di San Giuliano coglie l’occasione per lanciare una nuova frecciata contro i predecessori. «Abbiamo ereditato un sistema di opere pubbliche inefficiente e dispendioso - conclude Oro -: durante la vecchia gestione di 5
  • 6. Genia si creavano debiti e i lavori venivano svolti in modo lacunoso. Ci siamo trovati cantieri e lavori che presentavano un accumulo spropositato di ritardi, come per esempio la copertura del Redefossi a Borgo e le opere riguardanti l’area dell’ex caserma». 3. Modifiche alla viabilità in vista dei lavori sulla rete di illuminazione a San Donato Modifiche alla viabilità in vista per lasciare posto ai cantieri che rimetteranno a nuovo il sistema di illuminazione cittadina. Ieri in una nota diramata dal municipio è stata fornita una sintesi dell’ordinanza che nei prossimi mesi comporterà una serie di divieti temporanei. Viene reso noto che in ogni caso le modifiche verranno aggiornate in tempo reale con il procedere dei lavori «al fine di contenere al massimo i disagi per la viabilità». In particolare, la tabella di marcia prevede interventi in base alla seguente mappa di strade cittadine: via Marcora, via Emilia, via Morandi, via Gorizia, via Venezia, via Primavera, via Mattei, via Verdi e via Unica Poasco. In ciascuna di queste assi verranno effettuati degli scavi per la sostituzione delle linee collegate agli impianti, dopodiché verranno installati i nuovi pali della luce. «I divieti di sosta, i sensi unici alternati e i limiti di velocità fissati a 30 chilometri orari - viene reso noto dal municipio - saranno attivati il tempo necessario per portare a termine i singoli lavori e saranno comunicati ai cittadini e agli automobilisti attraverso la segnaletica del caso». I sandonatesi delle zone coinvolte dovranno quindi prestare la massima attenzione alla segnaletica e armarsi di un po di pazienza nei giorni in cui dovranno modificare le loro consuetudini in tema di percorsi e parcheggi. Ulteriori sviluppi verranno in ogni caso annunciati per tempo. Intanto, sono iniziati i preparativi in vista della nuova tranche di interventi a cura della società Hera Luce che ha in appalto la gestione del servizio. 4. Reti di protezione nelle aree verdi: «Serviranno alla tutela dei pedoni» San Donato Scongiurato il rischio di prendersi in testa una pallonata: in prossimità di alcuni parchi di San Donato sono in arrivo infatti le reti di protezione. Serviranno a tutelare i pedoni, ma anche i ciclisti, dai rischi che si corrono usualmente nelle vicinanze delle aree urbane dove bambini e ragazzi si danno appuntamento per giocare a calcio. Il primo intervento prenderà quota già nella giornata odierna in prossimità del parco giochi della frequentata via Libertà, dove verrà installata una recinzione “para palloni” ai bordi del campo da basket, che nel corso dei cantieri sarà inutilizzabile. È prevista infatti una pausa forzata per i frequentatori abituali al fine di dotare l’area che correda la centralissima e frequentata strada, su cui si affaccia una sequenza di negozi, di una protezione che guarda alla sicurezza dei pedoni. In una nota infatti diramata dal Comune viene ricordato che l’obiettivo è teso a rendere la convivenza sicura tra coloro che praticano lo sport in assoluto più diffuso e gli altri cittadini che nella via passeggiano. Ulteriori cantieri di simile portata decolleranno settimana prossima in altri quartieri della città. Il medesimo investimento coinvolgerà ad esempio il parco di via Rodari - Moro dove saranno realizzate due reti in corrispondenza delle porte del campo da calcio. La stessa misura nei prossimi giorni approderà anche in via Alfonsine, a Metanopoli, dove non sono mancate negli anni alcune lamentele da parte dei residenti per l’eccessiva esuberanza di adolescenti e ragazzi. Dal municipio giunge notizia che nel caso specifico, oltre alle reti alle spalle delle porte attigue alla strada, ne verrà posizionata una aggiuntiva per separare i due terreni di gioco. Terminati i lavori in programma, i campi da gioco torneranno a disposizione dei loro abituali frequentatori, che potranno riprendere le loro consuetudini senza più rischiare di fare uscire il pallone dall’area verde. «Con questi interventi - ha dichiarato l’assessore ai lavori pubblici Simona Rullo - diamo impulso al programma di riqualificazione degli spazi urbani, figlio di un lavoro di attenzione e di ascolto delle esigenze espresse da parte dei nostri piccoli concittadini». Giu. Cer. 5. Alle elezioni ci sono anche la Capelli e Pirovano Giovanna Capelli e Piero Pirovano completano la lista dei sudmilanesi in decollo verso il Parlamento o la Regione. Le ultime ore spese per completare gli elenchi per Roma o il Pirellone aggiungono altri nomi ai non pochi divenuti ufficiali nella tarda serata di lunedì. Oltre a Luca Squeri (Pdl), Vito Bellomo e Gianluigi Panigada (stesso partito), tutti alla Camera nella circoscrizione Lombardia 1; oltre ai già sicuri candidati regionali Pietro Mezzi e Massimo Molteni (Sel); Marta Battioni (Pd); Fabio Raimondo e Franco Lucente (Fratelli d’Italia), la bandiera del Sudmilano è anche nelle candidature di Pirovano e Capelli. Giovanna Capelli, 67 anni, insegnante, attuale segretaria regionale di Rifondazione comunista, è la capolista di “Rivoluzione Civile” al Senato in Lombardia. La lista è unica per tutto il territorio regionale perché l’attuale legge elettorale (il 6
  • 7. cosiddetto porcellum) ha abolito i collegi uninominali, assegna un numero fisso di seggi ad ogni Regione (per la Lombardia saranno 49, di cui 27 alla coalizione vincente), e mette lo sbarramento dell’8 per cento dei voti nazionali per entrare al Senato. Un tetto, l’8 per cento, che da anni è additato come una delle distorsioni più pesanti del porcellum, la legge Calderoli, ma la lista Ingroia- Rivoluzione Civile ci proverà, giocando la sua partita anche nel teatro lombardo. Per la Capelli si tratterebbe di un ritorno a palazzo Madama, perchè dal 2006 al 2008 è già stata senatrice durante il secondo esecutivo Prodi. L’ex dirigente scolastica, residente a San Giuliano, durante la quindicesima legislatura si è interessata in particolare di istruzione pubblica e diritto allo studio. Entrata nel partito fondato da Fausto Bertinotti nel 1992, la Capelli ne è attualmente segretaria regionale, eletta pochi mesi fa. Spostandosi in uno schieramento piuttosto diverso, l’inizio della settimana in corso ha aggiunto il nome del vizzolese Piero Pirovano, al “taxi” dei politici sudmilanesi in campagna elettorale. Pirovano, 71 anni, giornalista, fondatore del movimento politico “Solidarietà, libertà, giustizia e pace”, è nella lista regionale dell’Unione di centro, quindi con Gabriele Albertini. È la seconda candidatura regionale di fila, dopo quella del 2010, per l’esponente di lungo corso della politica di comprensorio melegnanese. Il fondatore di “Solidarietà” è netto nel chiarire perchè si candida: «Ho visto al punto numero uno del programma Udc per la Regione la difesa della vita sin dal concepimento. Una grande vittoria per il valore più grande, in cui ho sempre creduto». Emanuele Dolcini  Fonte: L’ECO 1. Checchi dice no alle slot machine ma... Il Comune tra i firmatari del manifesto, presentato a Milano, per regolamentare la nuova piaga sociale - I gestori delle sale gioco non sono d’accordo: “Le macchinette fruttano soldi senza molta fatica...”, dicono… Quindici milioni di giocatori abituali in tutta Italia, tre milioni a rischio di patologie, circa 800mila già patologici: il gioco d’azzardo sta minando le famiglie e le varie comunità sottraendo ore preziose alla vita affettiva, producendo sofferenza psicologica. Non pochi, colpiti da stress a causa dei troppi debiti conseguiti nell’ambito dell’uso delle slot machine,giungono al gesto estremo di suicidarsi gettando nella disperazione i propri cari. Per tentare di porre un freno a questa ch’è oramai diventata una nuova piaga sociale, molti enti locali hanno sottoscritto il “Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”, promosso dalle associazioni Terre di mezzo, Scuola delle Buone Pratiche, Fa la cosa giusta, e Legautonomie, presentato recentemente in un convegno a Milano. Tra i firmatari figura pure il comune di San Donato Milanese. “Crediamo fermamente - dichiara il sindaco Andrea Checchi - che nei casi estremi vengano posti dei limiti ben precisi”. La questione è molto delicata in quanto il gioco d’azzardo ha tutte le caratteristiche per trasformarsi in un’emergenza sociale in grado di distruggere la vita di intere famiglie e di destabilizzare la quotidianità delle comunità. “Noi amministratori locali – ha aggiunto Andrea Checchi – non possiamo assistere impotenti a questo problema fortemente impattante sui nostri territori. Il nostro grido d’allarme – ha detto ancora il sindaco – vuole mettere in moto un sistema virtuoso in grado di contenere le conseguenze di un fenomeno ampiamente sottovalutato”. Per affrontare il problema, o cercare quantomeno di diminuire la dipendenza dal gioco, il sindaco sta studiando un sistema che vede coinvolti gli assessorati al Commercio e alla Polizia locale, unitamente alle associazioni di categoria. Un’iniziativa indubbiamente interessante e lodevole, quella dell’Amministrazione comunale sandonatese e degli altri comuni della provincia di Milano, che però si scontra con la realtà dei fatti. Le sale gioco si stanno diffondendo a macchia d’olio un po’ dappertutto e non c’è paese, neppure quello più piccolo, che non ne abbia almeno una. Non c’è bar che non abbia almeno due-tre slot machine al suo interno. Ci sono troppi interessi economici legati alla gestione di questi apparecchi elettronici. Basta entrare in un qualsiasi esercizio pubblico per vedere chi sono gli avventori che fanno uso abituale delle slot machine dove basta un euro per diventare... ricchi, per così dire, se la fortuna gira dalla parte giusta. Non sono giocatori d’azzardo incalliti, quelli visti di solito nei film, nei casinò, seduti vicini alla sponda del tavolo verde della roulette, ma semplici cittadini, giovani e anziani, maschi e donne, che non sanno rinunciare a introdurre una monetina nella fessura della macchinetta, senza mai stancarsi. “È un gioco che mi rilassa”, confessa uno di questi”. Vagli a far capire che, un euro dopo l’altro, a fine giornata si arriva a spendere centinaia di monete da un euro. I più furbi, d’accordo con il gestore, sono pronti a presentarsi il giorno dopo, alla riapertura del locale al mattino presto, per 7
  • 8. scaricare la macchinetta e recuperare il capitale speso, prima dell’arrivo degli altri giocatori. Stesso discorso per il Gratta e Vinci: gratti e... non vinci niente. Così per centinaia di cartoline acquistate nel corso della giornata. Una volta c’erano soltanto il gioco del Lotto e il Totocalcio a richiamare eserciti di persone ad avere il predominio della lotteria, adesso i nuovi giochi, esportati dagli Usa, sono molto più variegati e accattivanti con l’uso della formula: “Gioca spesso, vinci adesso”. Lo Stato se ne è accorto e li ha “adottati” introitando una forte percentuale, circa l’80%, sugli incassi. “Io non ci sto a vietare l’uso delle macchinette - dichiara il titolare di un bar, - con loro io guadagno il 5% dell’incasso senza fare molta fatica. Perché dovrei vietarli?”. “Ma guardi che l’uso delle slot machine sta diventando peggio della droga, non si può più fare a meno per cui molta gente si rovina economicamente”, obiettiamo. “E io che ci posso fare? – replica duro il barista – Gliel’ha forse ordinato il medico di giocare alle macchinette? Può anche farne a meno, senza costringere me a vietarne l’uso”. 2. SAN DONATO: Twenty’z Radio compie 2 anni Venerdì 25, grandiosi festeggiamenti al salone Marchetti A due anni dall’inizio della sua attività, Twenty’z Radio, la web-radio ufficiale di San Donato Milanese, aspetta tutti, giovani e non, venerdì prossimo, 25 gennaio, al salone Marchetti di via Parri 12 per festeggiare insieme un biennio di successi. A partire dalle ore 22, infatti, presso la nota struttura poli-funzionale vicina a via Di Vittorio, si apriranno le porte di un evento che vuole coinvolgere tutti i cittadini. Nessun limite di età, molte attività e tanta buona musica saranno la parola chiave della serata, oltre a una grande collaborazione associativa che vede per la prima volta insieme, la Twenty’z, l’Associazione Athena, SandoCalling e la sezione giovanile della Croce Rossa di San Donato. Sono tutti poli di aggregazione ben radicati sul territorio con lo stesso fine: smuovere e unire le nuove generazioni di ragazzi e ragazze per ridare vita alla cittadella dell’Eni. Dalla scalinata di luce con candele che porta all’ingresso si arriverà al banchetto di prevenzione contro la guida in stato d’ebbrezza preparato dalla Cri, alle esposizioni fotografiche e vignettistiche di Dario Boemia, Francesco Anselmi e Fabio Zigrini, alla sezione ristorazione composta da bar e rinfresco. E poi ancora si potrà adoperare il corner fotografico live per farsi scattare una foto ricordo da riportare poi sul sito della radio, la sala dance con musica trasmessa dall’emittente sud- milanese. L’avvenimento avrà inizio con il Night Break, un piccolo rinfresco di benvenuto che sarà disponibile fino alle 23.30 circa prima di animare la serata con dj set, esibizione di break dance proposte dai ragazzi di Athena, e i gustosi cocktail preparati ad hoc dai barman di SandoCalling sino alle due di notte. Insomma un luogo dove potrete tranquillamente chiedere: “È qui la festa?”. Matteo Castelnuovo, eclettico direttore di Twenty’z Radio, insieme a un’infinità di collaboratori, quelli ascoltati sul web ogni giorno, sicuramente vi risponderà: “Si, è qui la festa!”. Buon divertimento. D.P. 8