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Dei Verbum
Costituzione dogmatica sulla
Divina Rivelazione
18 novembre 1965
Struttura
 Proemio
 La Rivelazione
 La Trasmissione della Divina Rivelazione
 L'Ispirazione Divina e l'Interpretazione
della Sacra Scrittura
 Il Vecchio Testamento
 Il Nuovo Testamento
 La Sacra Scrittura nella Vita della Chiesa
Proemio
 1. In religioso ascolto della parola di Dio e
proclamandola con ferma fiducia, il santo
Concilio fa sue queste parole di san Giovanni:
«Annunziamo a voi la vita eterna, che era presso
il Padre e si manifestò a noi: vi annunziamo ciò
che abbiamo veduto e udito, affinché anche voi
siate in comunione con noi, e la nostra
comunione sia col Padre e col Figlio suo Gesù
Cristo» (1 Gv 1,2-3). Perciò seguendo le orme
dei Concili Tridentino e Vaticano I, intende
proporre la genuina dottrina sulla divina
Rivelazione e la sua trasmissione, affinché per
l'annunzio della salvezza il mondo intero
ascoltando creda, credendo speri, sperando ami.
La Rivelazione
 Natura e oggetto della Rivelazione
 2. Piacque a Dio nella sua bontà e sapienza rivelarsi
in persona e manifestare il mistero della sua volontà
... Con questa Rivelazione infatti Dio invisibile nel
suo grande amore parla agli uomini come ad amici e
si intrattiene con essi, per invitarli e ammetterli alla
comunione con sé. Questa economia della
Rivelazione comprende eventi e parole intimamente
connessi, in modo che le opere, compiute da Dio
nella storia della salvezza, manifestano e rafforzano
la dottrina e le realtà significate dalle parole, mentre
le parole proclamano le opere e illustrano il mistero
in esse contenuto …
La Rivelazione
 Preparazione della Rivelazione evangelica
 3. Dio, … fin dal principio manifestò se stesso ai
progenitori. Dopo la loro caduta, con la promessa
della redenzione, li risollevò alla speranza della
salvezza (cfr. Gn 3,15), … A suo tempo chiamò
Abramo, per fare di lui un gran popolo (cfr. Gn
12,2); dopo i patriarchi ammaestrò questo popolo
per mezzo di Mosè e dei profeti, affinché lo
riconoscesse come il solo Dio vivo e vero, Padre
provvido e giusto giudice, e stesse in attesa del
Salvatore promesso, preparando in tal modo lungo i
secoli la via all'Evangelo.
La Rivelazione
 Cristo completa la Rivelazione
 4. Dopo aver a più riprese e in più modi, parlato per
mezzo dei profeti, Dio «alla fine, nei giorni nostri, ha
parlato a noi per mezzo del Figlio» … Verbo fatto
carne, mandato come «uomo agli uomini» … Perciò
egli … compie e completa la Rivelazione e la
corrobora con la testimonianza divina, che cioè Dio
è con noi per liberarci dalle tenebre del peccato e
della morte e risuscitarci per la vita eterna.
L'economia cristiana dunque, in quanto è l'Alleanza
nuova e definitiva, non passerà mai, e non è da
aspettarsi alcun'altra Rivelazione pubblica prima
della manifestazione gloriosa del Signore nostro
Gesù Cristo …
La Rivelazione
 Accogliere la Rivelazione con fede
 5. A Dio che rivela è dovuta «l'obbedienza
della fede» (Rm 16,26; cfr. Rm 1,5; 2 Cor
10,5-6), con la quale l'uomo gli si
abbandona tutt'intero e liberamente
prestandogli «il pieno ossequio
dell'intelletto e della volontà» e
assentendo volontariamente alla
Rivelazione che egli fa ...
La Rivelazione
 Le verità rivelate
 6. … Il santo Concilio professa che «Dio,
principio e fine di tutte le cose, può essere
conosciuto con certezza con il lume naturale
dell'umana ragione a partire dalle cose create»
(cfr. Rm 1,20); ma insegna anche che è merito
della Rivelazione divina se «tutto ciò che nelle
cose divine non è di per sé inaccessibile alla
umana ragione, può, anche nel presente stato
del genere umano, essere conosciuto da tutti
facilmente, con ferma certezza e senza
mescolanza d'errore».
La Trasmissione
 Gli apostoli e i loro successori, missionari del
Vangelo
 7. Dio, con somma benignità, dispose che quanto egli
aveva rivelato per la salvezza di tutte le genti, rimanesse
per sempre integro e venisse trasmesso a tutte le
generazioni. Perciò Cristo Signore … ordinò agli apostoli
che l'Evangelo … venisse da loro predicato a tutti come
la fonte di ogni verità salutare … Ciò venne fedelmente
eseguito, tanto dagli apostoli, nella predicazione orale,
quanto da quegli apostoli e da uomini a loro cerchia, i
quali, per ispirazione dello Spirito Santo, misero per
scritto il messaggio della salvezza.
 Gli apostoli poi, affinché l'Evangelo si conservasse
sempre integro e vivo nella Chiesa, lasciarono come loro
successori i vescovi, ad essi «affidando il loro proprio
posto di maestri» …
La Trasmissione
 La sacra tradizione
 8. Pertanto la predicazione apostolica, che è espressa in
modo speciale nei libri ispirati, doveva esser conservata
con una successione ininterrotta fino alla fine dei tempi
... Questa Tradizione di origine apostolica progredisce
nella Chiesa con l'assistenza dello Spirito Santo … Le
asserzioni dei santi Padri attestano la vivificante
presenza di questa Tradizione, le cui ricchezze sono
trasfuse nella pratica e nella vita della Chiesa che crede
e che prega ... Così Dio, il quale ha parlato in passato
non cessa di parlare con la sposa del suo Figlio diletto, e
lo Spirito Santo, per mezzo del quale la viva voce
dell'Evangelo risuona nella Chiesa e per mezzo di questa
nel mondo, introduce i credenti alla verità intera e in essi
fa risiedere la parola di Cristo in tutta la sua ricchezza
(cfr. Col 3,16).
La Trasmissione
 Relazioni tra la Scrittura e la Tradizione
 9. La sacra Tradizione dunque e la sacra Scrittura sono
strettamente congiunte e comunicanti tra loro. Poiché
ambedue scaturiscono dalla stessa divina sorgente, esse
formano in certo qual modo un tutto e tendono allo
stesso fine. Infatti la sacra Scrittura e a parola di Dio in
quanto consegnata per iscritto per ispirazione dello
Spirito divino; quanto alla sacra Tradizione, essa
trasmette integralmente la parola di Dio affidata da
Cristo Signore e dallo Spirito Santo agli apostoli ai loro
successori, affinché, illuminati dallo Spirito di verità, con
la loro predicazione fedelmente la conservino, la
espongano e la diffondano; ne risulta così che la Chiesa
attinge la certezza su tutte le cose rivelate non dalla sola
Scrittura e che di conseguenza l'una e l'altra devono
essere accettate e venerate con pari sentimento di pietà
e riverenza.
La Trasmissione
 Relazioni della Tradizione e della Scrittura con
tutta la chiesa e con il magistero
 10. La sacra tradizione e la sacra Scrittura costituiscono
un solo sacro deposito della parola di Dio affidato alla
Chiesa … L'ufficio poi d'interpretare autenticamente la
parola di Dio, scritta o trasmessa, è affidato al solo
magistero vivo della Chiesa, la cui autorità è esercitata
nel nome di Gesù Cristo. Il magistero però non è
superiore alla parola di Dio ma la serve, insegnando
soltanto ciò che è stato trasmesso … È chiaro dunque
che la sacra Tradizione, la sacra Scrittura e il magistero
della Chiesa, per sapientissima disposizione di Dio, sono
tra loro talmente connessi e congiunti che nessuna di
queste realtà sussiste senza le altre …
L’Ispirazione
 Ispirazione e verità della Scrittura
 11. Le verità divinamente rivelate, che sono contenute
ed espresse nei libri della sacra Scrittura, furono scritte
per ispirazione dello Spirito Santo. La santa madre
Chiesa, per fede apostolica, ritiene sacri e canonici tutti
interi i libri sia del Vecchio che del Nuovo Testamento,
con tutte le loro parti, perché scritti per ispirazione dello
Spirito Santo (cfr. Gv 20,31; 2 Tm 3,16); hanno Dio per
autore e come tali sono stati consegnati alla Chiesa. Ma
per la composizione dei libri sacri, Dio scelse e si servì di
uomini nel possesso delle loro facoltà e capacità,
affinché, agendo egli in essi e per loro mezzo,
scrivessero come veri autori, tutte e soltanto quelle cose
che egli voleva fossero scritte. …
Testamento
Testamento non ha nulla a che fare
con le nostre ultime volontà, piuttosto
va nella direzione di tradurre la parola
ebraica berît che, nel suo significato più
pregnante, indica la promessa di un
qualche dono da parte di Dio e
l’impegno da parte dell’uomo ad
osservare la legge di Dio: in altri termini
l’Alleanza.
Canone
Con il termine Canone, a partire dal
IV secolo, si indica l'elenco normativo
dei libri ispirati. A tal proposito il Concilio
di Laodicea, in Frigia (360 ca.), stabilisce
nel canone 59: "Nell'assemblea non si
devono recitare salmi privati o libri non
canonici, ma soltanto i libri canonici
del Nuovo e Antico Testamento".
Canone
E' evidente che le diverse religioni e/o
confessioni di fede, hanno avuto e hanno
posizioni diverse rispetto ai libri ispirati. A tal
proposito è entrata in vigore la
differenziazione, a partire dal Concilio di
Trento, tra libri protocanonici e
deuterocanonici che, al di là dei termini
usati non proprio felici, vuole indicare la
differenza tra libri universalmente
riconosciuti (i primi) e libri contrastati e
discussi (i secondi).
Chi è autore?
Dio per autore
alcuni uomini come veri autori
????? Come ?????
Chi è
autore?
Dio
??? Come ???
Agiografi
Dettato
Chi è autore?
Dio per autore
alcuni uomini come veri autori
????? Come ?????
La Dei Verbum afferma che Dio e gli uomini sono veri
autori, e lascia ai teologi il compito di ricercare e
proporre soluzioni per la modalità dell’Ispirazione
L’Ispirazione
 Ispirazione e verità della Scrittura
 11. … Poiché dunque tutto ciò che gli autori
ispirati o agiografi asseriscono è da ritenersi
asserito dallo Spirito Santo, bisogna ritenere, per
conseguenza, che i libri della Scrittura insegnano
con certezza, fedelmente e senza errore la verità
che Dio, per la nostra salvezza, volle fosse
consegnata nelle sacre Scritture. Pertanto «ogni
Scrittura divinamente ispirata è anche utile per
insegnare, per convincere, per correggere, per
educare alla giustizia, affinché l'uomo di Dio sia
perfetto, addestrato ad ogni opera buona».
La verità della
Bibbia
S. Giustino, al giudeo Trifone che voleva
metterlo in imbarazzo ponendogli di fronte le
contraddizioni delle Scritture, risponde: «Che
le scritture possano contrastare fra loro mai
oserò pensarlo né dirlo; e se vi fosse qualche
Scrittura che sembri essere tale, piuttosto
confesserò di non capire quel che significhi e
cercherò di persuadere anche quanti
sospettano che le Scritture contrastino tra
loro, affinché piuttosto la pensino come me»
La verità della
BibbiaS. Ireneo scrive: «Se non possiamo
trovare una soluzione a tutte le difficoltà
che appaiono nella Bibbia, sarebbe
nondimeno la più grande empietà il
voler cercare un Dio diverso da quello
che è. Dovremmo affidare tali cose a Dio
che ci ha fatti, riconoscendo che le
Scritture sono perfette poiché sono state
pronunciate dalla Parola di Dio e dal suo
Spirito».
La verità della
Bibbia
A proposito di apparenti contraddizioni
nei Vangeli, in una lunga lettera a S. Girolamo,
S. Agostino confessava: «Se in questi scritti
incontro qualcosa che abbia l'apparenza di
essere contraria alla verità, senza la minima
esitazione, a nient'altro penso se non che il
codice (su cui leggo) è difettoso, oppure che il
traduttore non è stato capace di rendere il
pensiero fedelmente, oppure che io non ho
capito un bel nulla».
La verità della
Bibbia
Per quanto riguarda la pretesa
verità scientifica della Bibbia, S. Agostino
aveva impartito una lezione ben precisa:
«(Il Signore) voleva fare dei cristiani,
non degli scienziati»; e: «Lo Spirito di
Dio che parlava attraverso gli autori
sacri non ha voluto insegnare agli
uomini cose che non sarebbero state di
nessuna utilità per la loro salvezza»
La verità della
BibbiaS. Tommaso riaffermò il principio di fede:
«Quidquid in Sacra Scriptura, verum est», e
affermò anche che il dato di fede della verità della
Scrittura deve essere oggetto di un esame critico.
Per risolvere le difficoltà del primo capitolo del
Genesi, S. Tommaso afferma che: 1. occorre
fermamente ritenere la «verità della Scrittura»; 2.
quando la Scrittura dà adito a diverse
interpretazioni, occorre scartare quelle che la
ragione dimostra inesatte, per non esporre la
Parola di Dio al dileggio degli increduli e così
precludere loro il cammino della fede.
La verità della
BibbiaSCHEMA I preconciliare - respinto
(1a sess. 20 nov. 1962)
12. L'inerranza conseguenza dell'Ispirazione
Da questa estensione della divina Ispirazione a
tutto, deriva direttamente e necessariamente
l'immunità assoluta dall'errore in tutta la S.
Scrittura... (la fede) ci insegna che sarebbe dei
tutto illecito concedere che l'autore sacro ha
errato, poiché la divina Ispirazione per se stessa
esclude e respinge così necessariamente ogni
errore, in qualunque cosa religiosa o profana,
come è necessario che Dio, somma Verità, non sia
l’autore di nessun errore.
La verità della
BibbiaSCHEMA I preconciliare - respinto
(1a sess. 20 nov. 1962)
Ha un tono prevalentemente negativo. Abbonda il
vocabolario dell'inerranza e dell'errore. Soprattutto, lo
schema afferma che l'Ispirazione esclude necessariamente
ogni errore, «in qualsiasi cosa religiosa o profana»;
andando ben oltre la Providentissimus Deus, fa propria la
distinzione nella Bibbia tra contenuti religiosi e profani, e
afferma l'Ispirazione e l'inerranza della Bibbia anche sui
presunti contenuti profani, omettendo di citare quel criterio
positivo indispensabile per applicare l'inerranza assoluta,
già formulato da S. Agostino. L'intero schema preconciliare,
dopo un'accesa discussione che si protrasse dal 14 al 20
novembre 1962, fu respinto nella prima sessione del
Concilio da 1368 Padri conciliari. Papa Giovanni XXIII
decise per una revisione generale del testo, affidandola ad
una commissione mista.
La verità della
BibbiaSCHEMA II elaborato (C. mista) - non disc.
(2a sess., 1963)
11. Ispirazione e inerranza
Poiché dunque Dio viene dichiarato l'autore
principale di tutta la Scrittura e lo è
veramente, ne consegue che tutta la
Scrittura divinamente ispirata è
assolutamente immune da ogni errore.
La verità della
BibbiaSCHEMA II elaborato (C. mista) - non disc.
(2a sess., 1963)
Nello schema II della commissione mista
(che tra l'altro non fu neppure discusso
nell'Aula conciliare, ma soltanto distribuito ai
Padri perché vi facessero le loro osservazioni
per scritto) risulta soppressa la frase
incriminata dell'inerranza biblica «in
qualunque cosa religiosa o profana».
La verità della
BibbiaSCHEMA III rielab. (C. dottr.) - disc.
(3a sess., 30 sett. - 6 ott. 1964)
11. Ispirazione e inerranza
Poiché dunque tutto ciò che l'autore ispirato
... asserisce, è da ritenersi asserito dallo
Spirito Santo, è da ritenersi anche, per
conseguenza, che, i libri interi della,
Scrittura ... insegnano senza nessun errore
la VERITÁ.
La verità della
BibbiaSCHEMA III rielab. (C. dottr.) - disc.
(3a sess., 30 sett. - 6 ott. 1964)
Lo schema III costituisce un vero tournant nella
genesi del testo conciliare. Nel n. 11, finalmente,
da una formulazione finora negativa («La Scrittura
divinamente ispirata è assolutamente immune da
ogni errore»), si passa ad una formulazione in
positivo che mette l'accento sulla finalità della
Bibbia ispirata, quella appunto di «insegnare senza
nessun errore la Verità». La Bibbia è il libro di Dio,
non perché è priva di errori, ma perché insegna
senza errore la Verità di Dio: appunto, «la Verità
che Dio ha voluto comunicarci che a Dio è piaciuto
manifestare con le parole degli agiografi» (n. 12).
La verità della
BibbiaSCHEMA III rielab. (C. dottr.) - disc.
(3a sess., 30 sett. - 6 ott. 1964)
Da questa nuova formulazione sorgeva spontanea
una domanda, alla quale i Padri conciliari non
poterono sottrarsi: Quale verità insegna la Bibbia?
Nella discussione in aula dello schema III,
avvenuta dal 2 al 6 ottobre 1964, alcuni interventi
avevano sollecitato che «lealmente, senza
ambiguità ed artificio» si specificasse quale verità
la Bibbia abbia voluto insegnarci, dovendo
prendere atto che talvolta, in cose di storia e di
scienze naturali, essa «deficit a veritate».
La verità della
BibbiaSCHEMA IV discusso
(4a sessione) 20.22 sett. 1965
11. Ispirazione e VERITÁ
Poiché dunque tutto ciò che l'autore
ispirato... asserisce, è da ritenersi asserito
dallo Spirito Santo, è da ritenersi anche, per
conseguenza, che i libri interi della Scrittura
... insegnano fermamente e fedelmente,
integralmente e senza errore la VERITÁ
SALVIFICA.
La verità della
BibbiaSCHEMA IV discusso
(4a sessione) 20.22 sett. 1965
Cambia il titolo del n. 11, formulato positivamente:
«Si stabilisce il fatto dell'ispirazione e della verità
della Sacra Scrittura»; soprattutto, il termine
nuovo «Verità» viene specificato in «Verità
salvifica (veritatem salutarem)». L'aggettivo
«salutarem», che specificava la verità della Bibbia,
fece da protagonista nelle ultime e tenacissime
polemiche dentro e fuori l'Aula conciliare.
La verità della
BibbiaSCHEMA V promulgato
(4a sessione) 18 nov. 1965
11. Ispirazione e VERITÀ
Poiché dunque tutto ciò che gli autori ispirati o
agiografi... asseriscono, è da ritenersi asserito
dallo Spirito Santo, è da ritenersi anche, per
conseguenza, che i libri della Scrittura insegnano
con certezza, fedelmente e senza errore la VERITÁ
che Dio, PER LA NOSTRA SALVEZZA, volle fosse
consegnata nelle Sacre Lettere.
La verità della
BibbiaSCHEMA V promulgato
(4a sessione) 18 nov. 1965
Nella nuova e definitiva formula, il «nostrae
salutis causa» (causa è ablativo) qualifica il
verbo «consignari voluit» e non
direttamente la parola «veritatem»:
interpreta, cioè, la linea delle intenzioni di
Dio che ispira e dell'agiografo ispirato che
scrive (vedi il verbo al passivo consignari,
che lascia spazio all'apporto attivo dello
scrittore sacro).
La verità della
BibbiaSCHEMA V promulgato
(4a sessione) 18 nov. 1965
Mentre la precedente formulazione «veritatem
salutarem» si prestava agli equivoci detti, con la
nuova formulazione non è più possibile una
interpretazione errata della verità biblica, come se
la scrittura sia divisa materialiter in una parte
ispirata (ed inerrante) e una non ispirata (ed
esposta all'errore). Lo «in vista della nostra
salvezza» della DV 11 costituisce il principio
formale, secondo cui va giudicato quello che Dio
intende comunicare e quello che l'agiografo vuole
esprimere.
Il caso Galilei
La prima vera e propria contestazione
del principio della verità della Scrittura
avviene soltanto in epoca moderna col caso
Galilei, che in fondo non fu altro che una
discussione-scontro sull'inerranza della
Scrittura, posta a confronto con le scienze
naturali.
Il caso Galilei
Col far girare la terra attorno al
sole Galileo, a parere dei suoi giudici,
attribuiva un errore alla Bibbia che
sembrava affermare il contrario.
Il caso Galilei
 Allora, quando il Signore mise gli Amorrei nelle mani
degli Israeliti, Giosuè disse al Signore sotto gli occhi di
Israele: «Sole, fèrmati in Gàbaon e tu, luna, sulla valle di
Aialon».
 Si fermò il sole e la luna rimase immobile finché il popolo
non si vendicò dei nemici.
 Non è forse scritto nel libro del Giusto: «Stette fermo il
sole in mezzo al cielo e non si affrettò a calare quasi un
giorno intero.
 Non ci fu giorno come quello, né prima né dopo, perché
aveva ascoltato il Signore la voce d'un uomo, perché il
Signore combatteva per Israele»
 Gs 10,12-14
Il caso Galilei
 «Dalle quali cose descendendo più al nostro particolare,
ne seguita per necessaria conseguenza, che non avendo
voluto lo Spirito Santo insegnarci se il cielo si muova o
stia fermo, né se la sua figura sia in forma di sfera o di
disco o distesa in piano, né se la terra sia contenuta nel
centro di essa o da una banda, non avrà manco avuta
intenzione di renderci certi di altre conclusioni dell'istesso
genere, e collegate in maniera con le pur ora nominate,
che senza la determinazione di esse non se ne può
asserire questa o quella parte; quali sono il determinar
del moto e della quiete di essa Terra e del Sole.
G. Galilei
Lettera a Cristina di Lorena Granduchessa di Toscana
Il caso Galilei
 E se l'istesso Spirito Santo ha permesso d'insegnarci
simili proposizioni, come nulla attinenti alla sua
intenzione, ciòè alla nostra salute, come si potrà adesso
affermare, che il tener in esse questa parte, e non
quella, sia tanto necessario che l'una sia de Fide, e l'altra
erronea? Potrà dunque essere un'opinione eretica, e
nulla concernente alla salute delle anime? O potrà dirsi,
aver lo Spirito Santo voluto non insegnarci cosa
concernente alla salute? Io qui direi quello che intesi da
persona ecclesiastica in eminentissimo grado (il Cardinal
Baronio), ciò è l'intenzione dello Spirito Santo essere
d'insegnarci come si vadia al cielo, e non come vadia il
cielo»
G. Galilei
Lettera a Cristina di Lorena Granduchessa di Toscana
Il caso Galilei
Galileo venne condannato ad
"abiurare, maledire e detestare" gli errori di
Copernico, le sue teorie "false e contrarie
alle sacre e divine Scritture" che "il Sole sia
centro della Terra" e "che la Terra si muova
e non sia al centro del mondo".
Il caso Galilei "Con cuor sincero e fede non finta abiuro, maledico e
detesto li suddetti errori et heresie, e generalmente ogni
et qualunque altro errore, heresia e setta contraria alla
Santa Chiesa; e giuro che per l’avvenire non dirò mai più
né asserirò, in voce o in scritto, cose tali e per le quali si
possa haver di me simil sospitione; ma se conoscerò
alcun heretico e che sia sospetto d’heresia, lo denontierò
a questo S. Offizio ovvero all’Inquisitore o Ordinario del
luogo dove mi trovarò. Giuro anco e prometto
d’adempire et osservare intieramente tutte le penitenze
che mi sono state o mi saranno da questo S. Offizio
imposte; e contravvenendo ad alcuna delle dette mie
promesse e giuramenti, che Dio non voglia, mi
sottometto a tutte le pene e castighi che sono da’ sacri
canoni et altre costitutioni generali e particolari contro
simili delinquenti imposte e prolungate. Cosi Dio mi aiuti
e questi suoi santi Vangeli, che tocco con le proprie
mani".
Inquisizione Galilei Dei Verbum
Nella Bibbia scritto
“Sole, fermati”
Nella Bibbia scritto
“Sole, fermati”
Nella Bibbia scritto
“Sole, fermati”
Quidquid in Sacra
Scriptura verum est
come si vadia al
cielo, e non come
vadia il cielo
la verità che Dio in
vista della nostra
salvezza
Il sole gira intorno
alla terra
La scienza dice che
la terra gira intorno
al sole
Fermati sole
significa “Dio
intervenne”
Chi afferma il
contrario è eretico
Il cristiano lo può
affermare
La verità che viene
affermata è che
“Dio intervenne”
L’Interpretazione
 Come deve essere interpretata la
sacra Scrittura
 12. Poiché Dio nella sacra Scrittura ha
parlato per mezzo di uomini alla maniera
umana, l'interprete della sacra Scrittura,
per capir bene ciò che egli ha voluto
comunicarci, deve ricercare con attenzione
che cosa gli agiografi abbiano veramente
voluto dire e che cosa a Dio è piaciuto
manifestare con le loro parole.
Ragioniamo per
assurdo
Supponiamo che lo Spirito Santo, che
ben conosce come “vadia il cielo”, avesse
ispirato all’agiografo la verità scientifica …
… allora nel testo di Giosuè avremmo
trovato scritto: “Terra, fermati”.
Ragioniamo per
assurdoPer conseguenza l’agiografo stesso e tutti
quelli che nei secoli successivi avrebbero letto
un testo siffatto, convinti che la terra è già
ferma, avrebbero concluso che Dio non è
intervenuto affatto per aiutare il suo popolo.
Per salvare la verità scientifica sarebbe
venuta meno la verità che Dio in vista della
nostra salvezza volle fosse consegnata alle
sacre Lettere.
L’Interpretazione
 Come deve essere interpretata la sacra Scrittura
 12 … Per ricavare l'intenzione degli agiografi, si deve
tener conto fra l'altro anche dei generi letterari. La verità
infatti viene diversamente proposta ed espressa in testi
in vario modo storici, o profetici, o poetici, o anche in
altri generi di espressione. È necessario adunque che
l'interprete ricerchi il senso che l'agiografo in
determinate circostanze, secondo la condizione del suo
tempo e della sua cultura, per mezzo dei generi letterari
allora in uso, intendeva esprimere ed ha di fatto
espresso. Per comprendere infatti in maniera esatta ciò
che l'autore sacro volle asserire nello scrivere, si deve far
debita attenzione sia agli abituali e originali modi di
sentire, di esprimersi e di raccontare vigenti ai tempi
dell'agiografo, sia a quelli che nei vari luoghi erano allora
in uso nei rapporti umani.
Generi letterari
I generi letterari sono “le varie forme o
maniere di scrivere usate comunemente tra gli
uomini di una data epoca e regione e poste in
relazione costante con determinati contenuti”.
Generi letterari
Avvenimento
Una Ford sbanda e urta una Fiat parcheggiata.
Generi letterari
Verbale di polizia
Alle ore 13,46, in via Nizza, all’altezza del civico
124, l’auto targata SA934575, modello Ford
Focus, di colore rosso, senza lasciare evidenti
tracce di frenata sul terreno, sbandava verso la
sua destra ed urtava una Fiat Panda, colore
grigio metalizzato, targata SA757372,
regolarmente parcheggiata …
Generi letterari
Referto medico
Il paziente, ricoverato intorno alle ore 14,15,
presentava segni evidenti di un attacco
cardiaco ancora in corso, associato a
politrauma ed emorragie interne dovute
presumibilmente ad incidente automobilistico.
Risulta tuttora ricoverato in terapia intensiva
ed in pericolo di vita …
Generi letterari
Proprietario della Fiat
Sono stato particolarmente fortunato, perché
pochi attimi prima ero sceso dall’auto dopo
averla parcheggiata: 30 secondi di differenza e
adesso non sarei qui a parlare di quanto è
successo …
Generi letterari
Perito dell’Assicurazione
La Fiat Panda presenta gravi danni alla fiancata
sinistra: bisogna sostituire completamente lo
sportello anteriore e sistemare quello
posteriore; vanno cambiati i fanalini anteriori e
posteriori e bisognerà procedere alla
riverniciatura completa della macchina …
Generi letterari
Cronaca locale
Poteva essere una strage! Colpito da infarto
piomba sulle macchine in sosta.
Il Vecchio
Testamento
La storia della salvezza nei libri del
Vecchio Testamento
Importanza del Vecchio Testamento per i
cristiani
Unità dei due Testamenti
Il Nuovo
Testamento
Eccellenza del Nuovo Testamento
Origine apostolica dei Vangeli
Carattere storico dei Vangeli
Gli altri scritti del Nuovo Testamento
La Sacra Scrittura nella
Chiesa
 Bibbia e Liturgia
– Religione del Libro o della Parola?
– I sacramenti
– Eucarestia
 Bibbia e predicazione
– Nutrimento
 Bibbia e teologia
– Fondamento
 Lettura personale della Bibbia
– Prolungamento e preparazione
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Dei verbum

  • 1. Dei Verbum Costituzione dogmatica sulla Divina Rivelazione 18 novembre 1965
  • 2. Struttura  Proemio  La Rivelazione  La Trasmissione della Divina Rivelazione  L'Ispirazione Divina e l'Interpretazione della Sacra Scrittura  Il Vecchio Testamento  Il Nuovo Testamento  La Sacra Scrittura nella Vita della Chiesa
  • 3. Proemio  1. In religioso ascolto della parola di Dio e proclamandola con ferma fiducia, il santo Concilio fa sue queste parole di san Giovanni: «Annunziamo a voi la vita eterna, che era presso il Padre e si manifestò a noi: vi annunziamo ciò che abbiamo veduto e udito, affinché anche voi siate in comunione con noi, e la nostra comunione sia col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo» (1 Gv 1,2-3). Perciò seguendo le orme dei Concili Tridentino e Vaticano I, intende proporre la genuina dottrina sulla divina Rivelazione e la sua trasmissione, affinché per l'annunzio della salvezza il mondo intero ascoltando creda, credendo speri, sperando ami.
  • 4. La Rivelazione  Natura e oggetto della Rivelazione  2. Piacque a Dio nella sua bontà e sapienza rivelarsi in persona e manifestare il mistero della sua volontà ... Con questa Rivelazione infatti Dio invisibile nel suo grande amore parla agli uomini come ad amici e si intrattiene con essi, per invitarli e ammetterli alla comunione con sé. Questa economia della Rivelazione comprende eventi e parole intimamente connessi, in modo che le opere, compiute da Dio nella storia della salvezza, manifestano e rafforzano la dottrina e le realtà significate dalle parole, mentre le parole proclamano le opere e illustrano il mistero in esse contenuto …
  • 5. La Rivelazione  Preparazione della Rivelazione evangelica  3. Dio, … fin dal principio manifestò se stesso ai progenitori. Dopo la loro caduta, con la promessa della redenzione, li risollevò alla speranza della salvezza (cfr. Gn 3,15), … A suo tempo chiamò Abramo, per fare di lui un gran popolo (cfr. Gn 12,2); dopo i patriarchi ammaestrò questo popolo per mezzo di Mosè e dei profeti, affinché lo riconoscesse come il solo Dio vivo e vero, Padre provvido e giusto giudice, e stesse in attesa del Salvatore promesso, preparando in tal modo lungo i secoli la via all'Evangelo.
  • 6. La Rivelazione  Cristo completa la Rivelazione  4. Dopo aver a più riprese e in più modi, parlato per mezzo dei profeti, Dio «alla fine, nei giorni nostri, ha parlato a noi per mezzo del Figlio» … Verbo fatto carne, mandato come «uomo agli uomini» … Perciò egli … compie e completa la Rivelazione e la corrobora con la testimonianza divina, che cioè Dio è con noi per liberarci dalle tenebre del peccato e della morte e risuscitarci per la vita eterna. L'economia cristiana dunque, in quanto è l'Alleanza nuova e definitiva, non passerà mai, e non è da aspettarsi alcun'altra Rivelazione pubblica prima della manifestazione gloriosa del Signore nostro Gesù Cristo …
  • 7. La Rivelazione  Accogliere la Rivelazione con fede  5. A Dio che rivela è dovuta «l'obbedienza della fede» (Rm 16,26; cfr. Rm 1,5; 2 Cor 10,5-6), con la quale l'uomo gli si abbandona tutt'intero e liberamente prestandogli «il pieno ossequio dell'intelletto e della volontà» e assentendo volontariamente alla Rivelazione che egli fa ...
  • 8. La Rivelazione  Le verità rivelate  6. … Il santo Concilio professa che «Dio, principio e fine di tutte le cose, può essere conosciuto con certezza con il lume naturale dell'umana ragione a partire dalle cose create» (cfr. Rm 1,20); ma insegna anche che è merito della Rivelazione divina se «tutto ciò che nelle cose divine non è di per sé inaccessibile alla umana ragione, può, anche nel presente stato del genere umano, essere conosciuto da tutti facilmente, con ferma certezza e senza mescolanza d'errore».
  • 9. La Trasmissione  Gli apostoli e i loro successori, missionari del Vangelo  7. Dio, con somma benignità, dispose che quanto egli aveva rivelato per la salvezza di tutte le genti, rimanesse per sempre integro e venisse trasmesso a tutte le generazioni. Perciò Cristo Signore … ordinò agli apostoli che l'Evangelo … venisse da loro predicato a tutti come la fonte di ogni verità salutare … Ciò venne fedelmente eseguito, tanto dagli apostoli, nella predicazione orale, quanto da quegli apostoli e da uomini a loro cerchia, i quali, per ispirazione dello Spirito Santo, misero per scritto il messaggio della salvezza.  Gli apostoli poi, affinché l'Evangelo si conservasse sempre integro e vivo nella Chiesa, lasciarono come loro successori i vescovi, ad essi «affidando il loro proprio posto di maestri» …
  • 10. La Trasmissione  La sacra tradizione  8. Pertanto la predicazione apostolica, che è espressa in modo speciale nei libri ispirati, doveva esser conservata con una successione ininterrotta fino alla fine dei tempi ... Questa Tradizione di origine apostolica progredisce nella Chiesa con l'assistenza dello Spirito Santo … Le asserzioni dei santi Padri attestano la vivificante presenza di questa Tradizione, le cui ricchezze sono trasfuse nella pratica e nella vita della Chiesa che crede e che prega ... Così Dio, il quale ha parlato in passato non cessa di parlare con la sposa del suo Figlio diletto, e lo Spirito Santo, per mezzo del quale la viva voce dell'Evangelo risuona nella Chiesa e per mezzo di questa nel mondo, introduce i credenti alla verità intera e in essi fa risiedere la parola di Cristo in tutta la sua ricchezza (cfr. Col 3,16).
  • 11. La Trasmissione  Relazioni tra la Scrittura e la Tradizione  9. La sacra Tradizione dunque e la sacra Scrittura sono strettamente congiunte e comunicanti tra loro. Poiché ambedue scaturiscono dalla stessa divina sorgente, esse formano in certo qual modo un tutto e tendono allo stesso fine. Infatti la sacra Scrittura e a parola di Dio in quanto consegnata per iscritto per ispirazione dello Spirito divino; quanto alla sacra Tradizione, essa trasmette integralmente la parola di Dio affidata da Cristo Signore e dallo Spirito Santo agli apostoli ai loro successori, affinché, illuminati dallo Spirito di verità, con la loro predicazione fedelmente la conservino, la espongano e la diffondano; ne risulta così che la Chiesa attinge la certezza su tutte le cose rivelate non dalla sola Scrittura e che di conseguenza l'una e l'altra devono essere accettate e venerate con pari sentimento di pietà e riverenza.
  • 12. La Trasmissione  Relazioni della Tradizione e della Scrittura con tutta la chiesa e con il magistero  10. La sacra tradizione e la sacra Scrittura costituiscono un solo sacro deposito della parola di Dio affidato alla Chiesa … L'ufficio poi d'interpretare autenticamente la parola di Dio, scritta o trasmessa, è affidato al solo magistero vivo della Chiesa, la cui autorità è esercitata nel nome di Gesù Cristo. Il magistero però non è superiore alla parola di Dio ma la serve, insegnando soltanto ciò che è stato trasmesso … È chiaro dunque che la sacra Tradizione, la sacra Scrittura e il magistero della Chiesa, per sapientissima disposizione di Dio, sono tra loro talmente connessi e congiunti che nessuna di queste realtà sussiste senza le altre …
  • 13. L’Ispirazione  Ispirazione e verità della Scrittura  11. Le verità divinamente rivelate, che sono contenute ed espresse nei libri della sacra Scrittura, furono scritte per ispirazione dello Spirito Santo. La santa madre Chiesa, per fede apostolica, ritiene sacri e canonici tutti interi i libri sia del Vecchio che del Nuovo Testamento, con tutte le loro parti, perché scritti per ispirazione dello Spirito Santo (cfr. Gv 20,31; 2 Tm 3,16); hanno Dio per autore e come tali sono stati consegnati alla Chiesa. Ma per la composizione dei libri sacri, Dio scelse e si servì di uomini nel possesso delle loro facoltà e capacità, affinché, agendo egli in essi e per loro mezzo, scrivessero come veri autori, tutte e soltanto quelle cose che egli voleva fossero scritte. …
  • 14. Testamento Testamento non ha nulla a che fare con le nostre ultime volontà, piuttosto va nella direzione di tradurre la parola ebraica berît che, nel suo significato più pregnante, indica la promessa di un qualche dono da parte di Dio e l’impegno da parte dell’uomo ad osservare la legge di Dio: in altri termini l’Alleanza.
  • 15. Canone Con il termine Canone, a partire dal IV secolo, si indica l'elenco normativo dei libri ispirati. A tal proposito il Concilio di Laodicea, in Frigia (360 ca.), stabilisce nel canone 59: "Nell'assemblea non si devono recitare salmi privati o libri non canonici, ma soltanto i libri canonici del Nuovo e Antico Testamento".
  • 16. Canone E' evidente che le diverse religioni e/o confessioni di fede, hanno avuto e hanno posizioni diverse rispetto ai libri ispirati. A tal proposito è entrata in vigore la differenziazione, a partire dal Concilio di Trento, tra libri protocanonici e deuterocanonici che, al di là dei termini usati non proprio felici, vuole indicare la differenza tra libri universalmente riconosciuti (i primi) e libri contrastati e discussi (i secondi).
  • 17. Chi è autore? Dio per autore alcuni uomini come veri autori ????? Come ?????
  • 18. Chi è autore? Dio ??? Come ??? Agiografi Dettato
  • 19. Chi è autore? Dio per autore alcuni uomini come veri autori ????? Come ????? La Dei Verbum afferma che Dio e gli uomini sono veri autori, e lascia ai teologi il compito di ricercare e proporre soluzioni per la modalità dell’Ispirazione
  • 20. L’Ispirazione  Ispirazione e verità della Scrittura  11. … Poiché dunque tutto ciò che gli autori ispirati o agiografi asseriscono è da ritenersi asserito dallo Spirito Santo, bisogna ritenere, per conseguenza, che i libri della Scrittura insegnano con certezza, fedelmente e senza errore la verità che Dio, per la nostra salvezza, volle fosse consegnata nelle sacre Scritture. Pertanto «ogni Scrittura divinamente ispirata è anche utile per insegnare, per convincere, per correggere, per educare alla giustizia, affinché l'uomo di Dio sia perfetto, addestrato ad ogni opera buona».
  • 21. La verità della Bibbia S. Giustino, al giudeo Trifone che voleva metterlo in imbarazzo ponendogli di fronte le contraddizioni delle Scritture, risponde: «Che le scritture possano contrastare fra loro mai oserò pensarlo né dirlo; e se vi fosse qualche Scrittura che sembri essere tale, piuttosto confesserò di non capire quel che significhi e cercherò di persuadere anche quanti sospettano che le Scritture contrastino tra loro, affinché piuttosto la pensino come me»
  • 22. La verità della BibbiaS. Ireneo scrive: «Se non possiamo trovare una soluzione a tutte le difficoltà che appaiono nella Bibbia, sarebbe nondimeno la più grande empietà il voler cercare un Dio diverso da quello che è. Dovremmo affidare tali cose a Dio che ci ha fatti, riconoscendo che le Scritture sono perfette poiché sono state pronunciate dalla Parola di Dio e dal suo Spirito».
  • 23. La verità della Bibbia A proposito di apparenti contraddizioni nei Vangeli, in una lunga lettera a S. Girolamo, S. Agostino confessava: «Se in questi scritti incontro qualcosa che abbia l'apparenza di essere contraria alla verità, senza la minima esitazione, a nient'altro penso se non che il codice (su cui leggo) è difettoso, oppure che il traduttore non è stato capace di rendere il pensiero fedelmente, oppure che io non ho capito un bel nulla».
  • 24. La verità della Bibbia Per quanto riguarda la pretesa verità scientifica della Bibbia, S. Agostino aveva impartito una lezione ben precisa: «(Il Signore) voleva fare dei cristiani, non degli scienziati»; e: «Lo Spirito di Dio che parlava attraverso gli autori sacri non ha voluto insegnare agli uomini cose che non sarebbero state di nessuna utilità per la loro salvezza»
  • 25. La verità della BibbiaS. Tommaso riaffermò il principio di fede: «Quidquid in Sacra Scriptura, verum est», e affermò anche che il dato di fede della verità della Scrittura deve essere oggetto di un esame critico. Per risolvere le difficoltà del primo capitolo del Genesi, S. Tommaso afferma che: 1. occorre fermamente ritenere la «verità della Scrittura»; 2. quando la Scrittura dà adito a diverse interpretazioni, occorre scartare quelle che la ragione dimostra inesatte, per non esporre la Parola di Dio al dileggio degli increduli e così precludere loro il cammino della fede.
  • 26. La verità della BibbiaSCHEMA I preconciliare - respinto (1a sess. 20 nov. 1962) 12. L'inerranza conseguenza dell'Ispirazione Da questa estensione della divina Ispirazione a tutto, deriva direttamente e necessariamente l'immunità assoluta dall'errore in tutta la S. Scrittura... (la fede) ci insegna che sarebbe dei tutto illecito concedere che l'autore sacro ha errato, poiché la divina Ispirazione per se stessa esclude e respinge così necessariamente ogni errore, in qualunque cosa religiosa o profana, come è necessario che Dio, somma Verità, non sia l’autore di nessun errore.
  • 27. La verità della BibbiaSCHEMA I preconciliare - respinto (1a sess. 20 nov. 1962) Ha un tono prevalentemente negativo. Abbonda il vocabolario dell'inerranza e dell'errore. Soprattutto, lo schema afferma che l'Ispirazione esclude necessariamente ogni errore, «in qualsiasi cosa religiosa o profana»; andando ben oltre la Providentissimus Deus, fa propria la distinzione nella Bibbia tra contenuti religiosi e profani, e afferma l'Ispirazione e l'inerranza della Bibbia anche sui presunti contenuti profani, omettendo di citare quel criterio positivo indispensabile per applicare l'inerranza assoluta, già formulato da S. Agostino. L'intero schema preconciliare, dopo un'accesa discussione che si protrasse dal 14 al 20 novembre 1962, fu respinto nella prima sessione del Concilio da 1368 Padri conciliari. Papa Giovanni XXIII decise per una revisione generale del testo, affidandola ad una commissione mista.
  • 28. La verità della BibbiaSCHEMA II elaborato (C. mista) - non disc. (2a sess., 1963) 11. Ispirazione e inerranza Poiché dunque Dio viene dichiarato l'autore principale di tutta la Scrittura e lo è veramente, ne consegue che tutta la Scrittura divinamente ispirata è assolutamente immune da ogni errore.
  • 29. La verità della BibbiaSCHEMA II elaborato (C. mista) - non disc. (2a sess., 1963) Nello schema II della commissione mista (che tra l'altro non fu neppure discusso nell'Aula conciliare, ma soltanto distribuito ai Padri perché vi facessero le loro osservazioni per scritto) risulta soppressa la frase incriminata dell'inerranza biblica «in qualunque cosa religiosa o profana».
  • 30. La verità della BibbiaSCHEMA III rielab. (C. dottr.) - disc. (3a sess., 30 sett. - 6 ott. 1964) 11. Ispirazione e inerranza Poiché dunque tutto ciò che l'autore ispirato ... asserisce, è da ritenersi asserito dallo Spirito Santo, è da ritenersi anche, per conseguenza, che, i libri interi della, Scrittura ... insegnano senza nessun errore la VERITÁ.
  • 31. La verità della BibbiaSCHEMA III rielab. (C. dottr.) - disc. (3a sess., 30 sett. - 6 ott. 1964) Lo schema III costituisce un vero tournant nella genesi del testo conciliare. Nel n. 11, finalmente, da una formulazione finora negativa («La Scrittura divinamente ispirata è assolutamente immune da ogni errore»), si passa ad una formulazione in positivo che mette l'accento sulla finalità della Bibbia ispirata, quella appunto di «insegnare senza nessun errore la Verità». La Bibbia è il libro di Dio, non perché è priva di errori, ma perché insegna senza errore la Verità di Dio: appunto, «la Verità che Dio ha voluto comunicarci che a Dio è piaciuto manifestare con le parole degli agiografi» (n. 12).
  • 32. La verità della BibbiaSCHEMA III rielab. (C. dottr.) - disc. (3a sess., 30 sett. - 6 ott. 1964) Da questa nuova formulazione sorgeva spontanea una domanda, alla quale i Padri conciliari non poterono sottrarsi: Quale verità insegna la Bibbia? Nella discussione in aula dello schema III, avvenuta dal 2 al 6 ottobre 1964, alcuni interventi avevano sollecitato che «lealmente, senza ambiguità ed artificio» si specificasse quale verità la Bibbia abbia voluto insegnarci, dovendo prendere atto che talvolta, in cose di storia e di scienze naturali, essa «deficit a veritate».
  • 33. La verità della BibbiaSCHEMA IV discusso (4a sessione) 20.22 sett. 1965 11. Ispirazione e VERITÁ Poiché dunque tutto ciò che l'autore ispirato... asserisce, è da ritenersi asserito dallo Spirito Santo, è da ritenersi anche, per conseguenza, che i libri interi della Scrittura ... insegnano fermamente e fedelmente, integralmente e senza errore la VERITÁ SALVIFICA.
  • 34. La verità della BibbiaSCHEMA IV discusso (4a sessione) 20.22 sett. 1965 Cambia il titolo del n. 11, formulato positivamente: «Si stabilisce il fatto dell'ispirazione e della verità della Sacra Scrittura»; soprattutto, il termine nuovo «Verità» viene specificato in «Verità salvifica (veritatem salutarem)». L'aggettivo «salutarem», che specificava la verità della Bibbia, fece da protagonista nelle ultime e tenacissime polemiche dentro e fuori l'Aula conciliare.
  • 35. La verità della BibbiaSCHEMA V promulgato (4a sessione) 18 nov. 1965 11. Ispirazione e VERITÀ Poiché dunque tutto ciò che gli autori ispirati o agiografi... asseriscono, è da ritenersi asserito dallo Spirito Santo, è da ritenersi anche, per conseguenza, che i libri della Scrittura insegnano con certezza, fedelmente e senza errore la VERITÁ che Dio, PER LA NOSTRA SALVEZZA, volle fosse consegnata nelle Sacre Lettere.
  • 36. La verità della BibbiaSCHEMA V promulgato (4a sessione) 18 nov. 1965 Nella nuova e definitiva formula, il «nostrae salutis causa» (causa è ablativo) qualifica il verbo «consignari voluit» e non direttamente la parola «veritatem»: interpreta, cioè, la linea delle intenzioni di Dio che ispira e dell'agiografo ispirato che scrive (vedi il verbo al passivo consignari, che lascia spazio all'apporto attivo dello scrittore sacro).
  • 37. La verità della BibbiaSCHEMA V promulgato (4a sessione) 18 nov. 1965 Mentre la precedente formulazione «veritatem salutarem» si prestava agli equivoci detti, con la nuova formulazione non è più possibile una interpretazione errata della verità biblica, come se la scrittura sia divisa materialiter in una parte ispirata (ed inerrante) e una non ispirata (ed esposta all'errore). Lo «in vista della nostra salvezza» della DV 11 costituisce il principio formale, secondo cui va giudicato quello che Dio intende comunicare e quello che l'agiografo vuole esprimere.
  • 38. Il caso Galilei La prima vera e propria contestazione del principio della verità della Scrittura avviene soltanto in epoca moderna col caso Galilei, che in fondo non fu altro che una discussione-scontro sull'inerranza della Scrittura, posta a confronto con le scienze naturali.
  • 39. Il caso Galilei Col far girare la terra attorno al sole Galileo, a parere dei suoi giudici, attribuiva un errore alla Bibbia che sembrava affermare il contrario.
  • 40. Il caso Galilei  Allora, quando il Signore mise gli Amorrei nelle mani degli Israeliti, Giosuè disse al Signore sotto gli occhi di Israele: «Sole, fèrmati in Gàbaon e tu, luna, sulla valle di Aialon».  Si fermò il sole e la luna rimase immobile finché il popolo non si vendicò dei nemici.  Non è forse scritto nel libro del Giusto: «Stette fermo il sole in mezzo al cielo e non si affrettò a calare quasi un giorno intero.  Non ci fu giorno come quello, né prima né dopo, perché aveva ascoltato il Signore la voce d'un uomo, perché il Signore combatteva per Israele»  Gs 10,12-14
  • 41. Il caso Galilei  «Dalle quali cose descendendo più al nostro particolare, ne seguita per necessaria conseguenza, che non avendo voluto lo Spirito Santo insegnarci se il cielo si muova o stia fermo, né se la sua figura sia in forma di sfera o di disco o distesa in piano, né se la terra sia contenuta nel centro di essa o da una banda, non avrà manco avuta intenzione di renderci certi di altre conclusioni dell'istesso genere, e collegate in maniera con le pur ora nominate, che senza la determinazione di esse non se ne può asserire questa o quella parte; quali sono il determinar del moto e della quiete di essa Terra e del Sole. G. Galilei Lettera a Cristina di Lorena Granduchessa di Toscana
  • 42. Il caso Galilei  E se l'istesso Spirito Santo ha permesso d'insegnarci simili proposizioni, come nulla attinenti alla sua intenzione, ciòè alla nostra salute, come si potrà adesso affermare, che il tener in esse questa parte, e non quella, sia tanto necessario che l'una sia de Fide, e l'altra erronea? Potrà dunque essere un'opinione eretica, e nulla concernente alla salute delle anime? O potrà dirsi, aver lo Spirito Santo voluto non insegnarci cosa concernente alla salute? Io qui direi quello che intesi da persona ecclesiastica in eminentissimo grado (il Cardinal Baronio), ciò è l'intenzione dello Spirito Santo essere d'insegnarci come si vadia al cielo, e non come vadia il cielo» G. Galilei Lettera a Cristina di Lorena Granduchessa di Toscana
  • 43. Il caso Galilei Galileo venne condannato ad "abiurare, maledire e detestare" gli errori di Copernico, le sue teorie "false e contrarie alle sacre e divine Scritture" che "il Sole sia centro della Terra" e "che la Terra si muova e non sia al centro del mondo".
  • 44. Il caso Galilei "Con cuor sincero e fede non finta abiuro, maledico e detesto li suddetti errori et heresie, e generalmente ogni et qualunque altro errore, heresia e setta contraria alla Santa Chiesa; e giuro che per l’avvenire non dirò mai più né asserirò, in voce o in scritto, cose tali e per le quali si possa haver di me simil sospitione; ma se conoscerò alcun heretico e che sia sospetto d’heresia, lo denontierò a questo S. Offizio ovvero all’Inquisitore o Ordinario del luogo dove mi trovarò. Giuro anco e prometto d’adempire et osservare intieramente tutte le penitenze che mi sono state o mi saranno da questo S. Offizio imposte; e contravvenendo ad alcuna delle dette mie promesse e giuramenti, che Dio non voglia, mi sottometto a tutte le pene e castighi che sono da’ sacri canoni et altre costitutioni generali e particolari contro simili delinquenti imposte e prolungate. Cosi Dio mi aiuti e questi suoi santi Vangeli, che tocco con le proprie mani".
  • 45. Inquisizione Galilei Dei Verbum Nella Bibbia scritto “Sole, fermati” Nella Bibbia scritto “Sole, fermati” Nella Bibbia scritto “Sole, fermati” Quidquid in Sacra Scriptura verum est come si vadia al cielo, e non come vadia il cielo la verità che Dio in vista della nostra salvezza Il sole gira intorno alla terra La scienza dice che la terra gira intorno al sole Fermati sole significa “Dio intervenne” Chi afferma il contrario è eretico Il cristiano lo può affermare La verità che viene affermata è che “Dio intervenne”
  • 46. L’Interpretazione  Come deve essere interpretata la sacra Scrittura  12. Poiché Dio nella sacra Scrittura ha parlato per mezzo di uomini alla maniera umana, l'interprete della sacra Scrittura, per capir bene ciò che egli ha voluto comunicarci, deve ricercare con attenzione che cosa gli agiografi abbiano veramente voluto dire e che cosa a Dio è piaciuto manifestare con le loro parole.
  • 47. Ragioniamo per assurdo Supponiamo che lo Spirito Santo, che ben conosce come “vadia il cielo”, avesse ispirato all’agiografo la verità scientifica … … allora nel testo di Giosuè avremmo trovato scritto: “Terra, fermati”.
  • 48. Ragioniamo per assurdoPer conseguenza l’agiografo stesso e tutti quelli che nei secoli successivi avrebbero letto un testo siffatto, convinti che la terra è già ferma, avrebbero concluso che Dio non è intervenuto affatto per aiutare il suo popolo. Per salvare la verità scientifica sarebbe venuta meno la verità che Dio in vista della nostra salvezza volle fosse consegnata alle sacre Lettere.
  • 49. L’Interpretazione  Come deve essere interpretata la sacra Scrittura  12 … Per ricavare l'intenzione degli agiografi, si deve tener conto fra l'altro anche dei generi letterari. La verità infatti viene diversamente proposta ed espressa in testi in vario modo storici, o profetici, o poetici, o anche in altri generi di espressione. È necessario adunque che l'interprete ricerchi il senso che l'agiografo in determinate circostanze, secondo la condizione del suo tempo e della sua cultura, per mezzo dei generi letterari allora in uso, intendeva esprimere ed ha di fatto espresso. Per comprendere infatti in maniera esatta ciò che l'autore sacro volle asserire nello scrivere, si deve far debita attenzione sia agli abituali e originali modi di sentire, di esprimersi e di raccontare vigenti ai tempi dell'agiografo, sia a quelli che nei vari luoghi erano allora in uso nei rapporti umani.
  • 50. Generi letterari I generi letterari sono “le varie forme o maniere di scrivere usate comunemente tra gli uomini di una data epoca e regione e poste in relazione costante con determinati contenuti”.
  • 51. Generi letterari Avvenimento Una Ford sbanda e urta una Fiat parcheggiata.
  • 52. Generi letterari Verbale di polizia Alle ore 13,46, in via Nizza, all’altezza del civico 124, l’auto targata SA934575, modello Ford Focus, di colore rosso, senza lasciare evidenti tracce di frenata sul terreno, sbandava verso la sua destra ed urtava una Fiat Panda, colore grigio metalizzato, targata SA757372, regolarmente parcheggiata …
  • 53. Generi letterari Referto medico Il paziente, ricoverato intorno alle ore 14,15, presentava segni evidenti di un attacco cardiaco ancora in corso, associato a politrauma ed emorragie interne dovute presumibilmente ad incidente automobilistico. Risulta tuttora ricoverato in terapia intensiva ed in pericolo di vita …
  • 54. Generi letterari Proprietario della Fiat Sono stato particolarmente fortunato, perché pochi attimi prima ero sceso dall’auto dopo averla parcheggiata: 30 secondi di differenza e adesso non sarei qui a parlare di quanto è successo …
  • 55. Generi letterari Perito dell’Assicurazione La Fiat Panda presenta gravi danni alla fiancata sinistra: bisogna sostituire completamente lo sportello anteriore e sistemare quello posteriore; vanno cambiati i fanalini anteriori e posteriori e bisognerà procedere alla riverniciatura completa della macchina …
  • 56. Generi letterari Cronaca locale Poteva essere una strage! Colpito da infarto piomba sulle macchine in sosta.
  • 57. Il Vecchio Testamento La storia della salvezza nei libri del Vecchio Testamento Importanza del Vecchio Testamento per i cristiani Unità dei due Testamenti
  • 58. Il Nuovo Testamento Eccellenza del Nuovo Testamento Origine apostolica dei Vangeli Carattere storico dei Vangeli Gli altri scritti del Nuovo Testamento
  • 59. La Sacra Scrittura nella Chiesa  Bibbia e Liturgia – Religione del Libro o della Parola? – I sacramenti – Eucarestia  Bibbia e predicazione – Nutrimento  Bibbia e teologia – Fondamento  Lettura personale della Bibbia – Prolungamento e preparazione  Pregare la Parola