2. MISSIONE, FILOSOFIA E OBIETTIVI
La Fondazione è un luogo di produzione di ricerca storica, economica e sociale
sull’importanza della forma d’impresa cooperativa per rispondere ai bisogni di sviluppo delle
società contemporanee. A tale scopo la Fondazione intende favorire i rapporti con le
espressioni più avanzate del mondo scientifico nazionale e internazionale.
Le finalità che persegue sono quelle di:
1. evidenziare le potenzialità della cooperazione come strumento di aggregazione sociale
per la risposta a bisogni dei soggetti più deboli e per lo sviluppo;
2. rilanciare una riflessione sull’identità della cooperazione nel XXI secolo, in una prospettiva
di comparazione europea e internazionale, recuperando legami organizzativi e riflessioni sul
ruolo della cooperazione nei vari paesi del mondo;
3. garantire la ricerca sui temi più rilevanti per lo sviluppo delle imprese cooperative, a partire
dalle questioni legate agli strumenti finanziari, alle dimensioni fiscali e alle condizioni per
rilanciare la piena attuazione dell’art. 43 della Costituzione (“produzione in forma cooperativa
di beni pubblici essenziali”).
La Fondazione intende operare garantendo ai propri soci occasioni di coinvolgimento e di
approfondimento delle tematiche che li coinvolgono direttamente, anche attraverso
l’istituzione di Gruppi di lavoro di riferimento permanenti.
3. I MEMBRI DEL C.D.A I Consiglieri
Barberini Silvia
Bertelli Chiara
Giordani Mauro (Presidente e Direttore)
Carpanelli Fabio
Riccioni Giorgio (Vice Presidente Vicario)
Cattabiani Paolo
Parmigiani Maria Luisa (Vice Presidente)
D’Amelio Lucio
Protti Federica (Vice Presidente)
Dondi Valter
Galanti Emiliano
Grazia Gilberto
Manfredini Cristina
Molinelli Maurizio
Morara Pierluigi
Pasolini Mauro
Possa Carlo
Zarri Francesca
5. A CHI SI RIVOLGE
Alle imprese cooperative a cui occorre parlare di economia sociale di mercato,
di etica della responsabilità oltre che di finanza.
6. A CHI SI RIVOLGE
Ai cittadini, aiutandoli ad autorganizzarsi per sostituirsi o
integrarsi in un sistema sociale che non garantisce né
garantirà il welfare state del passato proponendo in tal modo
una alternativa in un mercato che, anche grazie al contributo
cooperativo, dovrebbe sempre più avere le caratteristiche di
economia civile.
7. A CHI SI RIVOLGE
Alle scuole, luoghi decisivi nei quali si contribuisce a formare
il cittadino. Entrare nelle scuole avvalendosi degli spazi che la
riforma dà significa entrare spiegando e facendo sperimentare
modi di lavorare cooperativi e aiutando i ragazzi e i loro
insegnanti a trasformare la scuola – almeno parzialmente – in
un laboratorio che trasformi le idee in fatti.
Scuole, soprattutto le medie inferiori e le elementari, che
sono terminali importantissimi di relazione con il territorio
in cui si possa educare alla cooperazione nell’età più
giusta e consona.
8. A CHI SI RIVOLGE
Ai giovani cooperatori, ma anche quei giovani
che non sanno che cosa è la cooperazione e che,
una volta informati, potrebbero diventare
cooperatori: il mondo delle partite iva, dei nuovi
lavori e dei nuovi saperi che ha soprattutto in
alcuni settori emergenti una grande presenza e
scarsi supporti. A questi dobbiamo parlare di
lavoro, qualità di vita, di un nuovo welfare che
con loro occorre costruire.
9. A CHI SI RIVOLGE
Alle Università, coinvolgendole in processi che portino sempre più a far conoscere la
cooperazione, le sue fisionomie ed i processi di trasformazione che stanno intervenendo
al suo interno, puntando al coinvolgimento sia degli studiosi che nei loro corsi parlano di
cooperazione che di altri interessati.
10. LE ATTIVITA'
1. Presentazione libri;
2. Convegni e seminari;
3. Relazioni internazionali;
4. Comunicati stampa;
5. Ricerche;
6. Quaderni della Fondazione.
12. PRESENTAZIONE DI LIBRI
La Fondazione Ivano Barberini promuove la presentazione di libri e testi, con
particolare attenzione al dibattito sulla politica, l'economia e la società in Italia e
in Europa. E lo fa avendo un occhio di riguardo per la discussione pubblica e la
circolazione dei saperi, nella convinzione che i libri rimangano un fondamento
per alimentare il dibattito e l'intersezione di idee e opinioni all'interno della sfera
pubblica. Accanto ai libri che contraddistinguono la "battaglia delle idee"
contemporanea (oggetto, in particolare, del ciclo de "I pomeriggi della
Fondazione Barberini" presso le librerie.coop di Bologna, Milano e Torino),
organizza la presentazione di volumi di taglio accademico e scientifico, in dialogo
con i ricercatori e gli atenei italiani, e con la finalità di diffondere la cultura e
l'economia cooperative e di farle conoscere quanto più largamente possibile.
14. CONVEGNI E SEMINARI
La Fondazione Ivano Barberini organizza convegni e seminari per
promuovere lo sviluppo di occasioni di confronto su temi di attualità che
riguardano il mondo della cooperazione e il panorama sociale in cui
viviamo. All'interno di questi incontri vengono ogni volta coinvolti
Professori universitari oltre che esponenti del mondo delle imprese, della
politica e della Pubblica Amministrazione.
L'organizzazione e la gestione di conferenze, panel e tavole rotonde
mirano a incentivare una partecipazione attiva degli interessati
all’approfondimento dei temi stimolando dibattiti costruttivi ma anche
proposte per l'avvio di progetti concreti.
15. LE RICERCHE
L'attività di ricerca sviluppata dalla Fondazione si ispira e richiama il pensiero di Ivano
Barberini secondo cui le cooperative e il movimento cooperativo non rappresentano
unicamente un modo diverso di produrre e distribuire la ricchezza attraverso l’attività
d’impresa, bensì un riferimento fondamentale per la costruzione e il rafforzamento della
democrazia e dei suoi valori.
Alla base dell'attività della Fondazione vi è la credenza secondo la quale l'impresa
cooperativa, nell'ottica della Responsabilità Sociale Condivisa, sia in grado di produrre e
incentivare il capitale sociale necessario per lo sviluppo del benessere e del capitale
territoriale.
Secondo questi presupposti sono stati identificati, quindi, cinque differenti filoni di ricerca
che mettono al centro il ruolo e le potenzialità a livello economico e sociale della
“cittadinanza d'impresa cooperativa”.
16. I TEMI DI RICERCA
1. Spazio pubblico, cittadinanza attiva e cooperative di comunità
2. Identità cooperativa
3. Auto-organizzazione dei nuovi ceti
4. Partecipazione, lavoro e democrazia economica nell'impresa
cooperativa
5. Finanza e governance nelle cooperative
17. GLI ACCADEMICI COINVOLTI
Aldo Bonomi; Carlo Dell’Aringa; Mario Ricciardi; Raimondo
Catanzaro; Elisabetta Gualmini; Ugo Ascoli; Roberto Cartocci;
Francesco Sciortino; Marcello Messori; Gianni Toniolo; Franco
Amatori; Patrizia Battilani; Carlo Borzaga; Pierangelo Mori; Stefano
Zamagni; Roberta Paltrinieri; Raimondello Orsini; Giulio Napolitano;
Andrea Colli; Maurizio Ricciardi; Lucio Poma; Franco Mosconi;
Patrizio Bianchi; Salvatore Rossi ; Giuseppe Berta...
18. I QUADERNI DELLA FONDAZIONE
I Quaderni presentano i risultati dell’attività di ricerca che la
Fondazione Ivano Barberini svolge (report, rapporti finali, tesi);
pubblicano i risultati delle iniziative culturali svolte (atti di convegni,
premesse teoriche alla base dei seminari); sono l'output finale delle
iniziative proposte (saggi, vademecum).
20. LE ALTRE ATTIVITA'
La Fondazione ha presentato alla Legacoop una piattaforma per promuovere
l’integrazione tra i soggetti che si occupano di studi e ricerche in campo
cooperativo diretta emanazione di cooperative e strutture associative a partire da
quelle emiliano romagnole e con il Centro Studi di Legacoop per la costituzione di
un “Polo per l’elaborazione e la diffusione della cultura cooperativa”
In questo ambito sta la collaborazione e la possibile integrazione con il “Centro di
formazione e iniziativa sulla cooperazione e l’etica d’impresa”
La Fondazione sta collaborando alla integrazione delle attività di Alta Formazione
Cooperativa, a partire dall’Emilia Romagna, con l’obiettivo di costruire una Scuola
di Alta Formazione Cooperativa che operi di concerto con l’attività di ricerca
costituendo l’altro componente del Polo di cui sopra.
21. LA COMUNICAZIONE E IL WEB 2.0
La Fondazione ha deciso di intraprendere un percorso di comunicazione anche
attraverso i canali del Web 2.0, in modo tale da coinvolgere un pubblico sempre
più ampio di persone che, grazie alle nuove tecnologie, hanno in questo modo la
possibilità di tenersi aggiornati sulle notizie che riguardano la Fondazione e il
mondo cooperativo, oltre che di partecipare e contribuire direttamente al dibattito
intorno alle questioni e ai temi della Fondazione.
Il sito della Fondazione...
http://www.fondazionebarberini.it/
Il profilo Twitter della Fondazione...
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La pagina Facebook della Fondazione...
http://www.facebook.com/FondazioneIvanoBarberini
22. “Seguite quello in cui
abbiamo creduto,
ma non seguite
le nostre orme”
da “Come vola il calabrone”