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L’Olio Extravergine di Oliva
           Viaggio Nel Mediterraneo
            alla scoperta di uno degli
           alimenti più nobili e antichi




                                      1
Una pianta antichissima
                           Omero lo chiamava “liquido d’oro”
                           Nell’antica Grecia gli atleti ritualmente lo
                           strofinavano su tutto il corpo
                           L’olio da olive è stato più di un semplice alimento
                           per le genti del mediterraneo: è stato un
                           medicinale, magico, infinita fonte di fascinazione e
                           meraviglia e strumento di grande ricchezza e
                           potenza.
 L’albero di ulivo è stato simbolo di abbondanza, gloria e pace.

   Ancor prima, gli Antichi Egizi, utilizzavano l’olio da olive per
l’imbalsamazione dei loro defunti e per la preparazione di unguenti sacri


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Una pianta antichissima

 Si devono comunque alla civiltà
romana le estese coltivazioni di
olivo che seguono le
colonizzazioni anche a nord.



  Secondo lo storico Plinio, l’Italia aveva “eccellente olio d’oliva
 a prezzi ragionevoli”, già nel I sec. A.c., “il migliore del
 mediterraneo” sosteneva.

   Nell’Antica Grecia e a Roma, l’olio d’oliva era il bene più richiesto,
 tanto prezioso da divenire moneta di scambio.


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L’importanza dell’Olio da Olive
                            nell’Antichità

           •   Moneta per gli scambi commerciali
           •   Alimento e condimento
           •   Medicinale usato per ungere le ferite, per migliorare la
               digestione, per problemi pancreatici, nell’alimentazione dei
               neonati
           •   Unguento rinfrescante dopo il bagno e le attività sportive
           •   Unguento sacro, per i riti nuziali, funebri e come dono agli Dei
           •   Componente fondamentale nelle misture dei profumi come la
               Mirra e il Nardo
           •   Combustibile per l’illuminazione (Olio Lampante)

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Fisiologia dell’Olivo..qualche cenno…
                                      Le foglie risultano persistenti, di
                                         dimensioni variabili a seconda della
                                         cultivar e della fase vegetativa,
                                         tendenzialmente lanceolate.
                                      Le infiorescenze vengono chiamate
                                         mignole.
                                      Ogni mignola è composta da un
                                         numero variabile di fiori compreso
                                         tra 10-20.

Il fiore, poco appariscente, porta sia gli organi maschili che femminili
(ermafrodita), anche se, la maggior parte delle cultivar coltivate risultano
autoincompatibili, per cui, per favorire l’allegagione, risulta necessario
prevedere la piantumazione di varietà che, per le loro caratteristiche,
vengono definite impollinatrici (Cellina di Nardò      Ogliarola di Lecce)

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Il Frutto
Il frutto è una drupa di grandezza e
     forma variabile, in dipendenza
     della cultivar e delle condizioni
     pedo-climatiche del sito di
     coltivazione.
Dall’esterno verso l’interno distinguiamo:
 L’epicarpo o buccia
 Il mesocarpo o polpa, che rappresenta il 70-85% del frutto
 L’endocarpo o nocciolo che contiene il seme
La buccia, con il procedere della maturazione, cambia di colore,
virando dal verde al giallo al violetto, sino al nero uniforme.
Il processo di maturazione si chiama invaiatura e varia in relazione
alla cultivar e all’ambiente di coltivazione dell’olivo.
   05/03/13                                                            7
L’Olio Extravergine di Oliva

   Si ottiene dalla lavorazione
   di un frutto
   Viene estratto dalle olive
   solo con mezzi meccanici
   e fisici


 Tutti gli altri oli vegetali si ottengono dalla lavorazione di
semi e subiscono obbligatoriamente processi di raffinazione
o rettificazione per essere resi commestibili


  05/03/13                                                   8
Come si ottiene un olio
     extravergine di oliva di pregio?

 Fattori Naturali: cultivar utilizzata,
 condizioni climatiche e pedologiche

 Fattori Antropici:scelte
 dell’agricoltore e del frantoiano


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Fattori Naturali

                     Determinano la tipicità
    CLIMA            dell’olio extravergine di
                     oliva; condizionano in
    TERRENO          modo particolare le
                     caratteristiche
    CULTIVAR         organolettiche del
                     prodotto




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Fattori Antropici

   •       PRATICHE AGRONOMICHE
   •       TECNOLOGIA DI ESTRAZIONE
   •       CONSERVAZIONE DEL PRODOTTO




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PRATICHE AGRONOMICHE
                        Corrette pratiche agronomiche
                        incidono su:
     CONCIMAZIONE
                         Genuinità, ossia rispetto dei
     IRRIGAZIONE        parametri chimico-fisici previsti
     POTATURA           dalla legge
                          Sui parametri chimici che
     DIFESA             definiscono in maniera oggettiva
     ANTIPARASSITARIA   la qualità (polifenoli, tocoferoli,
     RACCOLTA           vitamine)
                         Composizione aromatica
     CONSERVAZIONE
     OLIVE               Assenza di difetti
                         Assenza di residui di
                        antiparassitari

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PRATICHE AGRONOMICHE
                           Potatura
Pratica molto importante in quanto crea le
   migliori condizioni per cui la pianta possa
   valorizzare le risorse ambientali e
   consentire un’adeguata meccanizzazione
   delle pratiche colturali.

Incide in modo significativo su:

   Benessere e produttività della pianta
   Qualità e integrità dei frutti
   Facilità delle operazioni di raccolta
   Costi


          QUALITA’ DELL’OLIO

   05/03/13                                      13
PRATICHE AGRONOMICHE
                  Potatura
                             VASO POLICONICO
                              Caratteristiche e vantaggi


                         Più luce e aria per la chioma
                         Meno parassiti=meno malattie
                         Agevole raccolta con mezzi
                         meccanici e manuale
                         Ridotta crescita in altezza
                         Buone rese in raccolta
                         Sistema adatto sia a piante
                         giovani che meno giovani




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PRATICHE AGRONOMICHE
                  Difesa Antiparassitaria
   Frutti sani=ottima qualità dell’olio
Il Biologico e la Lotta integrata
    prevedono l’utilizzo di trappole ai
    ferormoni per il monitoraggio degli
    attacchi parassitari, soprattutto della
    MOSCA OLEARIA

Un accurato monitoraggio consente la
  riduzione al minimo dell’utilizzo di
  antiparassitari

           Importante PREVENIRE!!

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PRATICHE AGRONOMICHE
              Difesa Antiparassitaria
                                 BACTROCERA OLEAE
                                  MOSCA DELL’OLIVO

                             Depone le sue uova all’interno del
                             frutto
                             Le larve si sviluppano all’interno dei
                             frutti scavando profonde gallerie
                             nella polpa
                                         DANNI
                             Riduzione della resa in olio
                             Alterazioni biochimiche che
                             peggiorano la qualità dell’olio
                             (ossidazione, irrancidimento,
05/03/13                     difetto di verme)           16
PRATICHE AGRONOMICHE
                   Raccolta

 Ad inizio Invaiatura
 Delicata, per non danneggiare i
 frutti
 Manuale o meccanizzata
 MAI da olive cascolate (ossia
 cadute per terra naturalmente)
 Stoccaggio in piccole
  cassette aerate
 Lavorazione entro 4-24 ore




 05/03/13                          17
PRATICHE AGRONOMICHE
                  Raccolta
                  Manuale
                  Bacchiatori
                  Pettini Pneumatici
                  Scuotitori




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PRATICHE AGRONOMICHE
            Conservazione delle Olive

      L’oliva è un frutto, pertanto col
         procedere della maturazione o in
         condizioni di scarsa aerazione va
         incontro a fenomeni di
         fermentazione ossidativa e non.
Per questo è importante lavorare le
drupe immediatamente dopo la
raccolta, trasportandole in cassette
aerate ed evitando che vengano
ammassate in mucchi.
Le fermentazioni che si possono
scatenare determinano l’insorgere
di difetti organolettici nell’olio.


 05/03/13                                    19
TECNOLOGIA DI ESTRAZIONE
L’adeguata tecnologia di
   trasformazione:
   Evita la comparsa di difetti
   nell’olio
   Concorre, unitamente alle
   pratiche agronomiche, a
   mantenere elevato il livello
   qualitativo dell’olio
   extravergine di oliva
Durante il processo di MOLITURA:
 Si estrae l’olio dai vacuoli presenti tra le cellule delle drupe
 Si generano profumi cosiddetti secondari, risultato di reazioni
enzimatiche (note verdi dell’olio)

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TECNOLOGIA DI ESTRAZIONE
                                  Il sistema più antico di cui si ha notizia,
                                       risalente al IV millennio a.C.,
                                       documentato nella Bibbia e praticato
                                       dal popolo ebraico, era definito al
                                       “Mortaio”.

                                  I Greci introdussero i primi rudimentali
                                     “Torchi a Vite”


I Romani introducono il “Trapetum”: tecnologia che non si discosta,
almeno concettualmente, dai sistemi utilizzati sino al 1800.
I Romani infatti inventarono le Macine in Pietra e migliorarono i torchi dei
Greci, facendone delle vere e proprie Presse.
Dopo la decantazione, si recuperava l’olio affiorante utilizzando una sorta di
grande cucchiaio detto “patella”.


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TECNOLOGIA DI ESTRAZIONE
CATEGORIE DI IMPIANTI:

    SISTEMA DISCONTINUO A   Macine e presse con fiscoli
    PRESSIONE

                            Frangitori a martelli o dischi,
    SISTEMA CONTINUO CON    gramola e decanter
    DECANTER




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TECNOLOGIA DI ESTRAZIONE
           SISTEMA DISCONTINUO A PRESSIONE
                  1.   Defogliaggio/lavaggio
                  2.   Frangitura con Molazze
                  3.   Gramolazione
                  4.   Estrazione con Presse (Fiscoli)
                  5.   Separazione con centrifuga




05/03/13                                                 23
TECNOLOGIA DI ESTRAZIONE

           SISTEMA DISCONTINUO A PRESSIONE

                                      DIFETTI
             PREGI
                          Ossidazione della pasta
   Oli più armonici ed
                          Degradazione del contenuto
    equilibrati          polifenolico dell’olio
                          Dispersione dei composti
                         aromatici
                          Costo elevato delle molazze e
                         necessità di ampi spazi
                          Discontinuità apportata
                         all’intero processo produttivo
                          Difetto di fiscolo
05/03/13                                                  24
TECNOLOGIA DI ESTRAZIONE
                      SISTEMA CONTINUO PER
                          CENTRIFUGAZIONE
                PREGI                                DIFETTI
 Maggiore estrazione di pigmenti          Per i vecchi modelli di frangitori
clorofilliani e di sostanze fenoliche   vi era il problema
 Oli con caratteristiche                dell’innalzamento della
organolettiche più marcate              temperatura e di creare emulsioni

 Più fruttato, più amaro e piccante       Oggi questo problema è stato
                                        risolto riducendo la velocità di
 Minore ossidazione della pasta         rotazione
 Maggiore stabilità ossidativa degli
oli




 05/03/13                                                                      26
TECNOLOGIA DI ESTRAZIONE
                                    GRAMOLATURA

                  Questa operazione, che ha lo scopo di far aggregare le
                  goccioline di olio per favorirne la successiva estrazione
                  (coalescenza), assume un ruolo centrale perché:
                   Permette una prima estrazione dell’olio dalla pasta
                   Porta alla formazione dei composti volatili aromatici
                   Determina la trasformazione dei composti fenolici

     E’ importante controllare in questa fase:
     1.    Tempo: 25 / 45 minuti
     2.    Temperatura: tra 22° e 28° (max 27° “Estratto a
                                     C        C
           freddo”)

05/03/13                                                                      27
CONSERVAZIONE DEL PRODOTTO
Per conservare l’olio nel tempo in modo che mantenga inalterate le
     sue caratteristiche organolettiche e il suo contenuto
     polifenolico è importante che sia:

1.      Filtrato: le piccole impurità presenti nell’olio appena prodotto,
        che ne determinano la “velatura”, sono instabili nel tempo e
        precipitano originando la morchia, residuo solido che si
        deposita sul fondo del contenitore, che nel tempo va incontro
        a fenomeni ossidativi e determina l’insorgere del difetto di
        morchia.
2.      Al riparo da fonti di luce e calore: l’olio è sensibile
        all’azione ossidativa dell’ossigeno (“rancido”) e della luce
        (importanza del vetro scuro)



     05/03/13                                                               28
PROPRIETA’ SALUTISTICHE
                    DELL’OLIO EVO

•     ACIDO OLEICO 80%: validissimo aiuto nella lotta al
    colesterolo in quanto inibisce la sintesi e il metabolismo del
    colesterolo legato alle lipoproteine LDL (colesterolo
    cattivo), mentre non diminuisce il colesterolo “buono” HDL,
    lo spazzino che evita l’accumulo dei grassi sulle pareti delle
    arterie. Protegge la mucosa gastrica, previene la
    formazione di calcoli, facilita l’assorbimento di proteine
    liposolubili e del calcio, ha un’azione antinfiammatoria.
•    COMPOSTI MINORI 2%: polifenoli e tocoferoli ad azione
    antiossidante e antiradicali liberi, precursori di importanti
    vitamine come la A e la E, sostanze che aiutano a
    combattere l’invecchiamento cellulare.


     05/03/13                                                        30
PROPRIETA’ SALUTISTICHE
DELL’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA

Biofenoli = sensazione piccante
•    IDROSSITIROSOLO: inibisce l’ossidazione delle
     LDL, riduce il rischio di malattie coronariche e
     aterosclerotiche
•    OLEUROPEINA: riconosciuta azione anti-tumorale in
     diverse fasi del processo cancerogeno
•    OLEOCANTALE (oleuropeina aglicone): azione anti-
     infiammatoria simile a quella dell’ibuprofene


    05/03/13                                             31
PROPRIETA’ SALUTISTICHE DELL’OLIO
     EXTRAVERGINE DI OLIVA
                   UN NUTRACEUTICO NATURALE
                                                OBESITA’
DIETA MEDITERRANEA
                                    COMBATTE    IPERTENSIONE
   Cereali, Frutta, Verdura
  Olio Extravergine di Oliva                    DIABETE
                                                MALATTIE DEGENERATIVE
                                                INVECCHIAMENTO PRECOCE

             APPORTO CALORICO E DI OMEGA-6 E OMEGA-3
           OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA            LATTE MATERNO
                 1 CUCCHIAIO 13 ML                   200ML
           1000mg omega-6 (acido linoleico)     1000 mg di omega-6
           70mg di omega-3 (acido linolenico)    100mg di omega-3
           Rapporto omega-6/omega-3=14:1               10:1
                      110 Calorie                   140 Calorie

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QUALITA’ ALIMENTARE
Si riferisce alle caratteristiche intrinseche del prodotto

  1.   QUALITA’ IGIENICA: assenza di elementi tossici o contaminanti
       del prodotto
  2.   QUALITA’ NUTRIZIONALE: valore nutritivo e biologico
       dell’alimento
  3.   QUALITA’ ORGANOLETTICA: rilevabile attraverso l’analisi
       sensoriale in base a standard di riferimento oggettivo


             RISPETTO DELLA NORMATIVA VIGENTE


             PER L’OLIO D’OLIVA REG. CEE 1513/2001 e succ. mod.


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CLASSIFICAZIONE MERCEOLOGICA DEGLI
            OLII DA OLIVE
                          Reg. CEE 1513/2001 e succ. (1989/2003)

 •       OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA: olio di oliva vergine
        senza difetti organolettici, con mediana del fruttato >0 e
        acidità espressa in acido oleico non superiore a 0,8%;
 •       OLIO VERGINE DI OLIVA: olio di oliva vergine con difetti
        appena percettibili, la cui acidità libera espressa in acido
        oleico non supera il 2%;
 •      OLIO DI OLIVA: ottenuto dal taglio di oli raffinati con olio di
     oliva vergine diverso dal lampante: acidità massima 1%;
 •      OLIO DI SANSA DI OLIVA: ottenuto dal taglio di olio di
      sansa di oliva raffinato e olio di oliva vergine; acidità massima
       1%;


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RAFFINAZIONE/RETTIFICAZIONE
Processo cui vanno incontro l’olio di oliva lampante, l’olio di
  sansa e tutti gli oli di semi al fine di essere resi
  commestibili.
Vengono utilizzate a tale scopo speciali attrezzature e
  sostanze chimiche, “benzine” come solventi per estrarre
  l’olio dai semi delle piante oleaginose o abbatterne l’acidità.

 Il trattamento prevede l’utilizzo di:
  Acido fosforico per asportare le gomme e le mucillagini
  Soluzioni di soda caustica per ridurre l’acidità
  Acqua bollente per lavare l’olio dalle tracce di saponi
  Terre attivate per decolorare l’olio
  Filtri chimici per eliminare i fanghi
  Deodoranti per eliminare i cattivi odori
  Acido citrico per eliminare tracce residue di saponi dei metalli
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La raffinazione, quindi, elimina completamente qualsiasi
                         traccia di tutti quei componenti minori nutraceutici
  OLI                    importantissimi per la nostra salute, dando vita a dei
                         grassi insapore e inodore, senza nessuna utilità.
DI SEMI               Per quanto riguarda poi l’utilizzo in frittura, tanto
                         discusso, bisogna sottolineare che il grasso ideale
                         per friggere deve essere stabile alle alte temperature,
                         al fine di non sviluppare sostanze cancerogene.

           PUNTO DI FUMO DI ALCUNI OLI E GRASSI
   OLIO DI GIRASOLE                               MENO DI 130°C
   OLIO DI SOIA                                       130°C
   OLIO DI MAIS                                       160°C
   OLIO DI ARACHIDE                                   180°C
   OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA                         210°C
   OLIO DI COCCO                                      177°C
   OLIO DI PALMA RAFFINATO                            240°C
   STRUTTO                                            260°C

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LA DEGUSTAZIONE
   STRUMENTO DI VALUTAZIONE DELLA QUALITA’

  Il Reg. Cee 2568/91 introduce la degustazione professionale come
       strumento per valutare la Qualità degli oli da olive vergini

Ma quali sono i parametri di qualità di un olio vergine
                     di oliva?

                                    FRUTTATO
                                    AMARO
                                    PICCANTE



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PREGI
  FRUTTATO: sensazione olfattiva diretta e
  indiretta (retro-olfattiva) che ricorda l’odore e il
  gusto del frutto sano dell’olivo, fresco e colto al
  punto ottimale di maturazione. Il fruttato può avere
  diverse sfumature:
  a) fruttato verde: olive verdi, erba, carciofo,
  pomodoro, erbe aromatiche
  b) fruttato maturo: olive mature, fieno,
  camomilla.
  AMARO: sapore caratteristico di un olio ottenuto
  da olive appena invaiate, e ricche in composti
  fenolici.
  PICCANTE: sensazione tattile pungente
  caratteristica di oli prodotti da olive appena
  invaiate e ricche in composti fenolici
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LA DEGUSTAZIONE
       E quali gli attributi negativi denominati difetti?


• AVVINATO - INACETITO
• RANCIDO
• RISCALDO
• MUFFA
• MORCHIA

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LA DEGUSTAZIONE
Un olio, per essere classificato come extravergine, oltre ad
avere specifiche caratteristiche chimiche, deve avere, a
seguito di un panel test:




   • Fruttato percettibile


   • Nessun Difetto




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FLAVOR DELL’OLIO
                  EXTRAVERGINE DI OLIVA
                     FRUTTATO MATURO/VERDE

ACERBO               FRUTTI ROSSI
AGRUMI               MANDORLA
CAMOMILLA            MELA
CARCIOFO             NOCE
ERBA
                     PEPERONE
ERBE EROMATICHE
                     PEPE VERDE
EUCALIPTO
                     PINOLO
FIORI
FOGLIA DI FICO       POMODORO

FOGLIA DI OLIVO      PERA
FRUTTA ESOTICA       VANIGLIA

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LE MILLE VARIETA’ D’ITALIA E DEL
                           MEDITERRANEO

               In ITALIA 750 diverse cultivar:
patrimonio olivicolo ricchissimo e di grande qualità e tipicità

  Spagna: 50% con 3 varietà (Arbequina, Picual, Manzanilla)
            Grecia: 90% con 3 varietà (Koroneiki)
                Portogallo: 96% con 3 varietà
                 Turchia: 75% con 2 varietà
                 Marocco: 97% con 1 varietà


                Italia: 58% con 24 varietà

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LE PRINCIPALI VARIETA’ ITALIANE
    Casaliva: Lombardia,
       Trentino, Veneto
        Bianchera: Friuli
      Taggiasca: Liguria
Frantoio e Leccino: Toscana
      Correggiolo: Emilia            Ortice: Campania
 Canino e Rosciola: Lazio            Carolea: Calabria
            Dritta: Abruzzo         Tonda Iblea: Sicilia
                                    Bosana: Sardegna
                               Coratina e Ogliarola di Lecce:
                                          Puglia
                                Raggia e Mignola: Marche
                                 Paesana Bianca: Molise
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ABBINAMENTO OLIO-CIBO
L’Olio Extravergine di Oliva non deve essere considerato come un
   semplice condimento, ma come un prezioso alimento,
   fondamentale nel definire il profilo aromatico di un piatto, in grado
   esaltarne profumi e sapori se adeguatamente utilizzato e abbinato.

ABBINAMENTO OLIO-CIBO PER CONCORDANZA/BILANCIAMENTO


             PIATTI SEMPLICI          PIATTI CON MAGGIORE
            POCO COMPLESSI                 STRUTTURA




                                       OLI CON FRUTTATO PIU’
        OLI DELICATI CON
                                      INTENSO, BUON AMARO E
       FRUTTATO LEGGERO
                                        SENTORI DI CARCIOFO




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ABBINAMENTO OLIO-CIBO
    Per una corretta scelta dell’olio, è necessario prima analizzare le
       caratteristiche organolettiche che identificano un cibo in funzione
       dell’abbinamento ad un olio.

INTENSITA’ DEI CINQUE
SAPORI FONDAMENTALI:
 DOLCE
 SALATO
 AMARO
 ACIDO
 UMAMI (glutammato monosodico, sapido, appetitoso, simile al brodo
di carne, presente nella carne, formaggi e altri alimenti ricchi di
proteine, salsa di soia)

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ABBINAMENTO OLIO-CIBO
   ABBINAMENTO NON ARMONICO: se la presenza
   dell’olio è troppo debole da non essere percepita ad
   una intensità adeguata al cibo in abbinamento, o
   troppo forte da risultare dominante.
   ABBINAMENTO ABBASTANZA ARMONICO: se la
   presenza dell’olio bilancia le caratteristiche
   organolettiche del piatto in intensità e persistenza.
   ABBINAMENTO ARMONICO: un abbinamento di
   un olio ad un cibo è armonico quando entrambi
   riescono ad integrarsi in modo perfetto e i sentori
   olfattivi e gustativi dell’olio si bilanciano e
   combinano con le sfumature organolettiche del
   piatto.

05/03/13                                               46
ABBINAMENTO OLIO-CIBO


GHIACCIOLA
TONDA IBLEA
MORAIOLO
NOSTRANA
NOCELLARA
ASCOLANA
BIANCOLILLA
OGLIAROLA
CORREGGIOLO
DRITTA
GENTILE DI CHIETI
CASALIVA
 TAGGIASCA
 LECCINO




       05/03/13            47
L’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA E’ PIU’
    GRASSO DI QUELLO DI SEMI?
FALSO!
Tutti gli oli contengono le stesse quantità di materia grassa e
  apportano 9 K/cal per grammo.


  L’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA E’ PIU’
  PESANTE E QUINDI MENO DIGERIBILE DI
  QUELLO DI SEMI

    FALSO!
    L’olio extravergine di oliva è il più digeribile degli
    oli, non ha controindicazioni ed è consigliato
    anche nella dieta del lattante
 05/03/13                                                         48
TUTTI I GRASSI VEGETALI SONO SIMILI DAL
 PUNTO DI VISTA DIETETICO-NUTRIZIONALE.
    FALSO!
     L’olio di palma e di cocco, spesso nascosti dietro la
       dicitura “Grassi Vegetali” sono ricchi di acidi
       grassi saturi tipici del mondo animale.


L’OLIO DI SEMI E’ IL PIU’ ADATTO PER LA
FRITTURA.
   FALSO!
  L’olio extravergine di oliva resiste meglio alle alte
  temperature. Tra gli oli di semi il più adatto per la
  frittura è l’olio di arachide.
  05/03/13                                                49
LA PADELLA E’ UN TEGAME ADATTO PER
 FRIGGERE.
 FALSO!
 La forma larga e bassa del recipiente fa si che l’olio
   contenuto abbia un’ampia superficie di contatto con
   l’aria, ossidandosi rapidamente.E’ preferibile
   utilizzare un recipiente stretto e profondo
   (friggitrice).
  L’OLIO D’OLIVA SCADUTO E’ DANNOSO
  PER LA SALUTE.
FALSO!
Non è dannoso, ma presenta caratteri nutrizionali inferiori
e può presentare caratteristiche organolettiche non
gradevoli.
  05/03/13                                            50
LE BOTTIGLIE DI VETRO TRASPARENTE SONO I
CONTENITORI PIU’ ADATTI PER LA CONSERVAZIONE
DELL’OLIO.
FALSO!
Le bottiglie di vetro scuro, i contenitori di alluminio o in
  banda stagnata o di acciaio inox sono i più adatti in
  quanto proteggono l’olio dalla luce, che catalizza
  l’ossidazione in maniera molto più rapida.
L’ACETO E’ UN PRODOTTO ADATTO PER DETERGERE
I RECIPIENTI DESTINATI ALLA CONSERVAZIONE
DELL’OLIO.
FALSO!
E’ da evitare qualsiasi tipo di prodotto che lascia odori
prontamente assorbiti dall’olio. Le migliori sostanze
utilizzate per la detersione sono la soda caustica o un
detersivo senza profumi.
   05/03/13                                             51
QUALSIASI AMBIENTE E’ ADATTO PER LA
CONSERVAZIONE DELL’OLIO.

 FALSO!
 La conservazione dell’olio deve avvenire in
   ambienti a temperatura costante (+10/+15 ° alC),
   buio, evitando la vicinanza di detersivi, salumi,
   vino o altre sostanze odorose, facilmente
   assorbibili dall’olio. Le confezioni di uso
   quotidiano vanno tenute lontane da fonti di luce
   e calore, richiuse con cura e riposte al buio.



05/03/13                                           52
UN PRODOTTO GENUINO E’ SEMPRE
DI ALTA QUALITA’.
FALSO!
Potremmo definire la genuinita’ il livello minimo di
  qualità o un pre-requisito dell’olio.
Tanto più i valori chimici si abbassano ( acidità 0,2
  vs 0,7) rispetto a quelli massimi previsti dalla
  legge, tanto più è elevato il livello di qualità. Ma
  attenzione: all’abbassarsi dei livelli chimici deve
  corrispondere un aumento dei valori
  organolettici!
L’acidità non è l’unico parametro di qualità!

05/03/13                                                 53
LA QUALITA’ DI UN OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA
E’ DETERMINATA SOLO DA FATTORI NATURALI.
 FALSO!
 Anche i fattori antropici, identificabili con le pratiche
   colturali dell’olivo e la conservazione delle olive
   prima della molitura, influiscono in maniera
   determinante sulle caratteristiche dell’olio, per cui
   la qualità nasce in campo ed è preservata in
   frantoio.
UN OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA DI QUALITA’
E’ ANCHE TIPICO.
FALSO!
Un olio e.v.o. di qualità è tipico se possiede delle
caratteristiche organolettiche peculiari, riconducibili ad un
determinato terroir e ad una specifica cultivar.
  05/03/13                                               54
L’ACIDITA’ DELL’OLIO E’ PERCEPITA CON
IL GUSTO.
  FALSO!
 L’acidità non è percepibile a livello gustativo, ma
   solo attraverso un’analisi chimica e rappresenta
   la percentuale di acido oleico libera.


 L’AMARO E IL PICCANTE SONO
 CARATTERISTICHE SENSORIALI NEGATIVE
 DELL’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA.
 FALSO!
 Sono dei pregi, e le loro intensità contribuiscono a
 definire il livello qualitativo dell’olio.
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LINK UTILI

    www.teatronaturale.it
    www.internationaloliveoil.org
    http://rqpa.ibimet.cnr.it/
    www.assam.marche.it




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GRAZIE PER
           L’ATTENZIONE!




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  • 1. L’Olio Extravergine di Oliva Viaggio Nel Mediterraneo alla scoperta di uno degli alimenti più nobili e antichi 1
  • 2. Una pianta antichissima Omero lo chiamava “liquido d’oro” Nell’antica Grecia gli atleti ritualmente lo strofinavano su tutto il corpo L’olio da olive è stato più di un semplice alimento per le genti del mediterraneo: è stato un medicinale, magico, infinita fonte di fascinazione e meraviglia e strumento di grande ricchezza e potenza. L’albero di ulivo è stato simbolo di abbondanza, gloria e pace. Ancor prima, gli Antichi Egizi, utilizzavano l’olio da olive per l’imbalsamazione dei loro defunti e per la preparazione di unguenti sacri 05/03/13 2
  • 3. Una pianta antichissima Si devono comunque alla civiltà romana le estese coltivazioni di olivo che seguono le colonizzazioni anche a nord. Secondo lo storico Plinio, l’Italia aveva “eccellente olio d’oliva a prezzi ragionevoli”, già nel I sec. A.c., “il migliore del mediterraneo” sosteneva. Nell’Antica Grecia e a Roma, l’olio d’oliva era il bene più richiesto, tanto prezioso da divenire moneta di scambio. 05/03/13 3
  • 4. L’importanza dell’Olio da Olive nell’Antichità • Moneta per gli scambi commerciali • Alimento e condimento • Medicinale usato per ungere le ferite, per migliorare la digestione, per problemi pancreatici, nell’alimentazione dei neonati • Unguento rinfrescante dopo il bagno e le attività sportive • Unguento sacro, per i riti nuziali, funebri e come dono agli Dei • Componente fondamentale nelle misture dei profumi come la Mirra e il Nardo • Combustibile per l’illuminazione (Olio Lampante) 05/03/13 4
  • 5.
  • 6. Fisiologia dell’Olivo..qualche cenno… Le foglie risultano persistenti, di dimensioni variabili a seconda della cultivar e della fase vegetativa, tendenzialmente lanceolate. Le infiorescenze vengono chiamate mignole. Ogni mignola è composta da un numero variabile di fiori compreso tra 10-20. Il fiore, poco appariscente, porta sia gli organi maschili che femminili (ermafrodita), anche se, la maggior parte delle cultivar coltivate risultano autoincompatibili, per cui, per favorire l’allegagione, risulta necessario prevedere la piantumazione di varietà che, per le loro caratteristiche, vengono definite impollinatrici (Cellina di Nardò Ogliarola di Lecce) 05/03/13 6
  • 7. Il Frutto Il frutto è una drupa di grandezza e forma variabile, in dipendenza della cultivar e delle condizioni pedo-climatiche del sito di coltivazione. Dall’esterno verso l’interno distinguiamo: L’epicarpo o buccia Il mesocarpo o polpa, che rappresenta il 70-85% del frutto L’endocarpo o nocciolo che contiene il seme La buccia, con il procedere della maturazione, cambia di colore, virando dal verde al giallo al violetto, sino al nero uniforme. Il processo di maturazione si chiama invaiatura e varia in relazione alla cultivar e all’ambiente di coltivazione dell’olivo. 05/03/13 7
  • 8. L’Olio Extravergine di Oliva Si ottiene dalla lavorazione di un frutto Viene estratto dalle olive solo con mezzi meccanici e fisici Tutti gli altri oli vegetali si ottengono dalla lavorazione di semi e subiscono obbligatoriamente processi di raffinazione o rettificazione per essere resi commestibili 05/03/13 8
  • 9. Come si ottiene un olio extravergine di oliva di pregio? Fattori Naturali: cultivar utilizzata, condizioni climatiche e pedologiche Fattori Antropici:scelte dell’agricoltore e del frantoiano 05/03/13 9
  • 10. Fattori Naturali Determinano la tipicità CLIMA dell’olio extravergine di oliva; condizionano in TERRENO modo particolare le caratteristiche CULTIVAR organolettiche del prodotto 05/03/13 10
  • 11. Fattori Antropici • PRATICHE AGRONOMICHE • TECNOLOGIA DI ESTRAZIONE • CONSERVAZIONE DEL PRODOTTO 05/03/13 11
  • 12. PRATICHE AGRONOMICHE Corrette pratiche agronomiche incidono su: CONCIMAZIONE Genuinità, ossia rispetto dei IRRIGAZIONE parametri chimico-fisici previsti POTATURA dalla legge Sui parametri chimici che DIFESA definiscono in maniera oggettiva ANTIPARASSITARIA la qualità (polifenoli, tocoferoli, RACCOLTA vitamine) Composizione aromatica CONSERVAZIONE OLIVE Assenza di difetti Assenza di residui di antiparassitari 05/03/13 12
  • 13. PRATICHE AGRONOMICHE Potatura Pratica molto importante in quanto crea le migliori condizioni per cui la pianta possa valorizzare le risorse ambientali e consentire un’adeguata meccanizzazione delle pratiche colturali. Incide in modo significativo su: Benessere e produttività della pianta Qualità e integrità dei frutti Facilità delle operazioni di raccolta Costi QUALITA’ DELL’OLIO 05/03/13 13
  • 14. PRATICHE AGRONOMICHE Potatura VASO POLICONICO Caratteristiche e vantaggi Più luce e aria per la chioma Meno parassiti=meno malattie Agevole raccolta con mezzi meccanici e manuale Ridotta crescita in altezza Buone rese in raccolta Sistema adatto sia a piante giovani che meno giovani 05/03/13 14
  • 15. PRATICHE AGRONOMICHE Difesa Antiparassitaria Frutti sani=ottima qualità dell’olio Il Biologico e la Lotta integrata prevedono l’utilizzo di trappole ai ferormoni per il monitoraggio degli attacchi parassitari, soprattutto della MOSCA OLEARIA Un accurato monitoraggio consente la riduzione al minimo dell’utilizzo di antiparassitari Importante PREVENIRE!! 05/03/13 15
  • 16. PRATICHE AGRONOMICHE Difesa Antiparassitaria BACTROCERA OLEAE MOSCA DELL’OLIVO Depone le sue uova all’interno del frutto Le larve si sviluppano all’interno dei frutti scavando profonde gallerie nella polpa DANNI Riduzione della resa in olio Alterazioni biochimiche che peggiorano la qualità dell’olio (ossidazione, irrancidimento, 05/03/13 difetto di verme) 16
  • 17. PRATICHE AGRONOMICHE Raccolta Ad inizio Invaiatura Delicata, per non danneggiare i frutti Manuale o meccanizzata MAI da olive cascolate (ossia cadute per terra naturalmente) Stoccaggio in piccole cassette aerate Lavorazione entro 4-24 ore 05/03/13 17
  • 18. PRATICHE AGRONOMICHE Raccolta Manuale Bacchiatori Pettini Pneumatici Scuotitori 05/03/13 18
  • 19. PRATICHE AGRONOMICHE Conservazione delle Olive L’oliva è un frutto, pertanto col procedere della maturazione o in condizioni di scarsa aerazione va incontro a fenomeni di fermentazione ossidativa e non. Per questo è importante lavorare le drupe immediatamente dopo la raccolta, trasportandole in cassette aerate ed evitando che vengano ammassate in mucchi. Le fermentazioni che si possono scatenare determinano l’insorgere di difetti organolettici nell’olio. 05/03/13 19
  • 20. TECNOLOGIA DI ESTRAZIONE L’adeguata tecnologia di trasformazione: Evita la comparsa di difetti nell’olio Concorre, unitamente alle pratiche agronomiche, a mantenere elevato il livello qualitativo dell’olio extravergine di oliva Durante il processo di MOLITURA: Si estrae l’olio dai vacuoli presenti tra le cellule delle drupe Si generano profumi cosiddetti secondari, risultato di reazioni enzimatiche (note verdi dell’olio) 05/03/13 20
  • 21. TECNOLOGIA DI ESTRAZIONE Il sistema più antico di cui si ha notizia, risalente al IV millennio a.C., documentato nella Bibbia e praticato dal popolo ebraico, era definito al “Mortaio”. I Greci introdussero i primi rudimentali “Torchi a Vite” I Romani introducono il “Trapetum”: tecnologia che non si discosta, almeno concettualmente, dai sistemi utilizzati sino al 1800. I Romani infatti inventarono le Macine in Pietra e migliorarono i torchi dei Greci, facendone delle vere e proprie Presse. Dopo la decantazione, si recuperava l’olio affiorante utilizzando una sorta di grande cucchiaio detto “patella”. 05/03/13 21
  • 22. TECNOLOGIA DI ESTRAZIONE CATEGORIE DI IMPIANTI: SISTEMA DISCONTINUO A Macine e presse con fiscoli PRESSIONE Frangitori a martelli o dischi, SISTEMA CONTINUO CON gramola e decanter DECANTER 05/03/13 22
  • 23. TECNOLOGIA DI ESTRAZIONE SISTEMA DISCONTINUO A PRESSIONE 1. Defogliaggio/lavaggio 2. Frangitura con Molazze 3. Gramolazione 4. Estrazione con Presse (Fiscoli) 5. Separazione con centrifuga 05/03/13 23
  • 24. TECNOLOGIA DI ESTRAZIONE SISTEMA DISCONTINUO A PRESSIONE DIFETTI PREGI Ossidazione della pasta Oli più armonici ed Degradazione del contenuto equilibrati polifenolico dell’olio Dispersione dei composti aromatici Costo elevato delle molazze e necessità di ampi spazi Discontinuità apportata all’intero processo produttivo Difetto di fiscolo 05/03/13 24
  • 25.
  • 26. TECNOLOGIA DI ESTRAZIONE SISTEMA CONTINUO PER CENTRIFUGAZIONE PREGI DIFETTI Maggiore estrazione di pigmenti Per i vecchi modelli di frangitori clorofilliani e di sostanze fenoliche vi era il problema Oli con caratteristiche dell’innalzamento della organolettiche più marcate temperatura e di creare emulsioni Più fruttato, più amaro e piccante Oggi questo problema è stato risolto riducendo la velocità di Minore ossidazione della pasta rotazione Maggiore stabilità ossidativa degli oli 05/03/13 26
  • 27. TECNOLOGIA DI ESTRAZIONE GRAMOLATURA Questa operazione, che ha lo scopo di far aggregare le goccioline di olio per favorirne la successiva estrazione (coalescenza), assume un ruolo centrale perché: Permette una prima estrazione dell’olio dalla pasta Porta alla formazione dei composti volatili aromatici Determina la trasformazione dei composti fenolici E’ importante controllare in questa fase: 1. Tempo: 25 / 45 minuti 2. Temperatura: tra 22° e 28° (max 27° “Estratto a C C freddo”) 05/03/13 27
  • 28. CONSERVAZIONE DEL PRODOTTO Per conservare l’olio nel tempo in modo che mantenga inalterate le sue caratteristiche organolettiche e il suo contenuto polifenolico è importante che sia: 1. Filtrato: le piccole impurità presenti nell’olio appena prodotto, che ne determinano la “velatura”, sono instabili nel tempo e precipitano originando la morchia, residuo solido che si deposita sul fondo del contenitore, che nel tempo va incontro a fenomeni ossidativi e determina l’insorgere del difetto di morchia. 2. Al riparo da fonti di luce e calore: l’olio è sensibile all’azione ossidativa dell’ossigeno (“rancido”) e della luce (importanza del vetro scuro) 05/03/13 28
  • 29.
  • 30. PROPRIETA’ SALUTISTICHE DELL’OLIO EVO • ACIDO OLEICO 80%: validissimo aiuto nella lotta al colesterolo in quanto inibisce la sintesi e il metabolismo del colesterolo legato alle lipoproteine LDL (colesterolo cattivo), mentre non diminuisce il colesterolo “buono” HDL, lo spazzino che evita l’accumulo dei grassi sulle pareti delle arterie. Protegge la mucosa gastrica, previene la formazione di calcoli, facilita l’assorbimento di proteine liposolubili e del calcio, ha un’azione antinfiammatoria. • COMPOSTI MINORI 2%: polifenoli e tocoferoli ad azione antiossidante e antiradicali liberi, precursori di importanti vitamine come la A e la E, sostanze che aiutano a combattere l’invecchiamento cellulare. 05/03/13 30
  • 31. PROPRIETA’ SALUTISTICHE DELL’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA Biofenoli = sensazione piccante • IDROSSITIROSOLO: inibisce l’ossidazione delle LDL, riduce il rischio di malattie coronariche e aterosclerotiche • OLEUROPEINA: riconosciuta azione anti-tumorale in diverse fasi del processo cancerogeno • OLEOCANTALE (oleuropeina aglicone): azione anti- infiammatoria simile a quella dell’ibuprofene 05/03/13 31
  • 32. PROPRIETA’ SALUTISTICHE DELL’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA UN NUTRACEUTICO NATURALE OBESITA’ DIETA MEDITERRANEA COMBATTE IPERTENSIONE Cereali, Frutta, Verdura Olio Extravergine di Oliva DIABETE MALATTIE DEGENERATIVE INVECCHIAMENTO PRECOCE APPORTO CALORICO E DI OMEGA-6 E OMEGA-3 OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA LATTE MATERNO 1 CUCCHIAIO 13 ML 200ML 1000mg omega-6 (acido linoleico) 1000 mg di omega-6 70mg di omega-3 (acido linolenico) 100mg di omega-3 Rapporto omega-6/omega-3=14:1 10:1 110 Calorie 140 Calorie 05/03/13 32
  • 33. QUALITA’ ALIMENTARE Si riferisce alle caratteristiche intrinseche del prodotto 1. QUALITA’ IGIENICA: assenza di elementi tossici o contaminanti del prodotto 2. QUALITA’ NUTRIZIONALE: valore nutritivo e biologico dell’alimento 3. QUALITA’ ORGANOLETTICA: rilevabile attraverso l’analisi sensoriale in base a standard di riferimento oggettivo RISPETTO DELLA NORMATIVA VIGENTE PER L’OLIO D’OLIVA REG. CEE 1513/2001 e succ. mod. 05/03/13 33
  • 34. CLASSIFICAZIONE MERCEOLOGICA DEGLI OLII DA OLIVE Reg. CEE 1513/2001 e succ. (1989/2003) • OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA: olio di oliva vergine senza difetti organolettici, con mediana del fruttato >0 e acidità espressa in acido oleico non superiore a 0,8%; • OLIO VERGINE DI OLIVA: olio di oliva vergine con difetti appena percettibili, la cui acidità libera espressa in acido oleico non supera il 2%; • OLIO DI OLIVA: ottenuto dal taglio di oli raffinati con olio di oliva vergine diverso dal lampante: acidità massima 1%; • OLIO DI SANSA DI OLIVA: ottenuto dal taglio di olio di sansa di oliva raffinato e olio di oliva vergine; acidità massima 1%; 05/03/13 34
  • 35. RAFFINAZIONE/RETTIFICAZIONE Processo cui vanno incontro l’olio di oliva lampante, l’olio di sansa e tutti gli oli di semi al fine di essere resi commestibili. Vengono utilizzate a tale scopo speciali attrezzature e sostanze chimiche, “benzine” come solventi per estrarre l’olio dai semi delle piante oleaginose o abbatterne l’acidità. Il trattamento prevede l’utilizzo di: Acido fosforico per asportare le gomme e le mucillagini Soluzioni di soda caustica per ridurre l’acidità Acqua bollente per lavare l’olio dalle tracce di saponi Terre attivate per decolorare l’olio Filtri chimici per eliminare i fanghi Deodoranti per eliminare i cattivi odori Acido citrico per eliminare tracce residue di saponi dei metalli 05/03/13 35
  • 36. La raffinazione, quindi, elimina completamente qualsiasi traccia di tutti quei componenti minori nutraceutici OLI importantissimi per la nostra salute, dando vita a dei grassi insapore e inodore, senza nessuna utilità. DI SEMI Per quanto riguarda poi l’utilizzo in frittura, tanto discusso, bisogna sottolineare che il grasso ideale per friggere deve essere stabile alle alte temperature, al fine di non sviluppare sostanze cancerogene. PUNTO DI FUMO DI ALCUNI OLI E GRASSI OLIO DI GIRASOLE MENO DI 130°C OLIO DI SOIA 130°C OLIO DI MAIS 160°C OLIO DI ARACHIDE 180°C OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA 210°C OLIO DI COCCO 177°C OLIO DI PALMA RAFFINATO 240°C STRUTTO 260°C 05/03/13 36
  • 37. LA DEGUSTAZIONE STRUMENTO DI VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ Il Reg. Cee 2568/91 introduce la degustazione professionale come strumento per valutare la Qualità degli oli da olive vergini Ma quali sono i parametri di qualità di un olio vergine di oliva? FRUTTATO AMARO PICCANTE 05/03/13 37
  • 38. PREGI FRUTTATO: sensazione olfattiva diretta e indiretta (retro-olfattiva) che ricorda l’odore e il gusto del frutto sano dell’olivo, fresco e colto al punto ottimale di maturazione. Il fruttato può avere diverse sfumature: a) fruttato verde: olive verdi, erba, carciofo, pomodoro, erbe aromatiche b) fruttato maturo: olive mature, fieno, camomilla. AMARO: sapore caratteristico di un olio ottenuto da olive appena invaiate, e ricche in composti fenolici. PICCANTE: sensazione tattile pungente caratteristica di oli prodotti da olive appena invaiate e ricche in composti fenolici 05/03/13 38
  • 39. LA DEGUSTAZIONE E quali gli attributi negativi denominati difetti? • AVVINATO - INACETITO • RANCIDO • RISCALDO • MUFFA • MORCHIA 05/03/13 39
  • 40. LA DEGUSTAZIONE Un olio, per essere classificato come extravergine, oltre ad avere specifiche caratteristiche chimiche, deve avere, a seguito di un panel test: • Fruttato percettibile • Nessun Difetto 05/03/13 40
  • 41. FLAVOR DELL’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA FRUTTATO MATURO/VERDE ACERBO FRUTTI ROSSI AGRUMI MANDORLA CAMOMILLA MELA CARCIOFO NOCE ERBA PEPERONE ERBE EROMATICHE PEPE VERDE EUCALIPTO PINOLO FIORI FOGLIA DI FICO POMODORO FOGLIA DI OLIVO PERA FRUTTA ESOTICA VANIGLIA 05/03/13 41
  • 42. LE MILLE VARIETA’ D’ITALIA E DEL MEDITERRANEO In ITALIA 750 diverse cultivar: patrimonio olivicolo ricchissimo e di grande qualità e tipicità Spagna: 50% con 3 varietà (Arbequina, Picual, Manzanilla) Grecia: 90% con 3 varietà (Koroneiki) Portogallo: 96% con 3 varietà Turchia: 75% con 2 varietà Marocco: 97% con 1 varietà Italia: 58% con 24 varietà 05/03/13 42
  • 43. LE PRINCIPALI VARIETA’ ITALIANE Casaliva: Lombardia, Trentino, Veneto Bianchera: Friuli Taggiasca: Liguria Frantoio e Leccino: Toscana Correggiolo: Emilia Ortice: Campania Canino e Rosciola: Lazio Carolea: Calabria Dritta: Abruzzo Tonda Iblea: Sicilia Bosana: Sardegna Coratina e Ogliarola di Lecce: Puglia Raggia e Mignola: Marche Paesana Bianca: Molise 05/03/13 43
  • 44. ABBINAMENTO OLIO-CIBO L’Olio Extravergine di Oliva non deve essere considerato come un semplice condimento, ma come un prezioso alimento, fondamentale nel definire il profilo aromatico di un piatto, in grado esaltarne profumi e sapori se adeguatamente utilizzato e abbinato. ABBINAMENTO OLIO-CIBO PER CONCORDANZA/BILANCIAMENTO PIATTI SEMPLICI PIATTI CON MAGGIORE POCO COMPLESSI STRUTTURA OLI CON FRUTTATO PIU’ OLI DELICATI CON INTENSO, BUON AMARO E FRUTTATO LEGGERO SENTORI DI CARCIOFO 05/03/13 44
  • 45. ABBINAMENTO OLIO-CIBO Per una corretta scelta dell’olio, è necessario prima analizzare le caratteristiche organolettiche che identificano un cibo in funzione dell’abbinamento ad un olio. INTENSITA’ DEI CINQUE SAPORI FONDAMENTALI: DOLCE SALATO AMARO ACIDO UMAMI (glutammato monosodico, sapido, appetitoso, simile al brodo di carne, presente nella carne, formaggi e altri alimenti ricchi di proteine, salsa di soia) 05/03/13 45
  • 46. ABBINAMENTO OLIO-CIBO ABBINAMENTO NON ARMONICO: se la presenza dell’olio è troppo debole da non essere percepita ad una intensità adeguata al cibo in abbinamento, o troppo forte da risultare dominante. ABBINAMENTO ABBASTANZA ARMONICO: se la presenza dell’olio bilancia le caratteristiche organolettiche del piatto in intensità e persistenza. ABBINAMENTO ARMONICO: un abbinamento di un olio ad un cibo è armonico quando entrambi riescono ad integrarsi in modo perfetto e i sentori olfattivi e gustativi dell’olio si bilanciano e combinano con le sfumature organolettiche del piatto. 05/03/13 46
  • 48. L’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA E’ PIU’ GRASSO DI QUELLO DI SEMI? FALSO! Tutti gli oli contengono le stesse quantità di materia grassa e apportano 9 K/cal per grammo. L’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA E’ PIU’ PESANTE E QUINDI MENO DIGERIBILE DI QUELLO DI SEMI FALSO! L’olio extravergine di oliva è il più digeribile degli oli, non ha controindicazioni ed è consigliato anche nella dieta del lattante 05/03/13 48
  • 49. TUTTI I GRASSI VEGETALI SONO SIMILI DAL PUNTO DI VISTA DIETETICO-NUTRIZIONALE. FALSO! L’olio di palma e di cocco, spesso nascosti dietro la dicitura “Grassi Vegetali” sono ricchi di acidi grassi saturi tipici del mondo animale. L’OLIO DI SEMI E’ IL PIU’ ADATTO PER LA FRITTURA. FALSO! L’olio extravergine di oliva resiste meglio alle alte temperature. Tra gli oli di semi il più adatto per la frittura è l’olio di arachide. 05/03/13 49
  • 50. LA PADELLA E’ UN TEGAME ADATTO PER FRIGGERE. FALSO! La forma larga e bassa del recipiente fa si che l’olio contenuto abbia un’ampia superficie di contatto con l’aria, ossidandosi rapidamente.E’ preferibile utilizzare un recipiente stretto e profondo (friggitrice). L’OLIO D’OLIVA SCADUTO E’ DANNOSO PER LA SALUTE. FALSO! Non è dannoso, ma presenta caratteri nutrizionali inferiori e può presentare caratteristiche organolettiche non gradevoli. 05/03/13 50
  • 51. LE BOTTIGLIE DI VETRO TRASPARENTE SONO I CONTENITORI PIU’ ADATTI PER LA CONSERVAZIONE DELL’OLIO. FALSO! Le bottiglie di vetro scuro, i contenitori di alluminio o in banda stagnata o di acciaio inox sono i più adatti in quanto proteggono l’olio dalla luce, che catalizza l’ossidazione in maniera molto più rapida. L’ACETO E’ UN PRODOTTO ADATTO PER DETERGERE I RECIPIENTI DESTINATI ALLA CONSERVAZIONE DELL’OLIO. FALSO! E’ da evitare qualsiasi tipo di prodotto che lascia odori prontamente assorbiti dall’olio. Le migliori sostanze utilizzate per la detersione sono la soda caustica o un detersivo senza profumi. 05/03/13 51
  • 52. QUALSIASI AMBIENTE E’ ADATTO PER LA CONSERVAZIONE DELL’OLIO. FALSO! La conservazione dell’olio deve avvenire in ambienti a temperatura costante (+10/+15 ° alC), buio, evitando la vicinanza di detersivi, salumi, vino o altre sostanze odorose, facilmente assorbibili dall’olio. Le confezioni di uso quotidiano vanno tenute lontane da fonti di luce e calore, richiuse con cura e riposte al buio. 05/03/13 52
  • 53. UN PRODOTTO GENUINO E’ SEMPRE DI ALTA QUALITA’. FALSO! Potremmo definire la genuinita’ il livello minimo di qualità o un pre-requisito dell’olio. Tanto più i valori chimici si abbassano ( acidità 0,2 vs 0,7) rispetto a quelli massimi previsti dalla legge, tanto più è elevato il livello di qualità. Ma attenzione: all’abbassarsi dei livelli chimici deve corrispondere un aumento dei valori organolettici! L’acidità non è l’unico parametro di qualità! 05/03/13 53
  • 54. LA QUALITA’ DI UN OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA E’ DETERMINATA SOLO DA FATTORI NATURALI. FALSO! Anche i fattori antropici, identificabili con le pratiche colturali dell’olivo e la conservazione delle olive prima della molitura, influiscono in maniera determinante sulle caratteristiche dell’olio, per cui la qualità nasce in campo ed è preservata in frantoio. UN OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA DI QUALITA’ E’ ANCHE TIPICO. FALSO! Un olio e.v.o. di qualità è tipico se possiede delle caratteristiche organolettiche peculiari, riconducibili ad un determinato terroir e ad una specifica cultivar. 05/03/13 54
  • 55. L’ACIDITA’ DELL’OLIO E’ PERCEPITA CON IL GUSTO. FALSO! L’acidità non è percepibile a livello gustativo, ma solo attraverso un’analisi chimica e rappresenta la percentuale di acido oleico libera. L’AMARO E IL PICCANTE SONO CARATTERISTICHE SENSORIALI NEGATIVE DELL’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA. FALSO! Sono dei pregi, e le loro intensità contribuiscono a definire il livello qualitativo dell’olio. 05/03/13 55
  • 56. LINK UTILI www.teatronaturale.it www.internationaloliveoil.org http://rqpa.ibimet.cnr.it/ www.assam.marche.it 05/03/13 56
  • 57. GRAZIE PER L’ATTENZIONE! 05/03/13 57