2. Appassionato di cinema e Nuovi Media, sempre
alla ricerca della più efficace scelta comunicativa
in ambito Digital Marketing.
Nella presentazione illustrerò l’impatto che i
video interattivi avranno sempre maggiormente
nelle scelte promozionali di un’ azienda.
Ho 23 anni e una Laurea in Scienze Della
Comunicazione.
Nella presentazione dopo una breve
introduzione vi illustrerò l’evoluzione dei video
interattivi online e offline e il loro appealing
comunicativo.
Il nostro team
Alessio ColangeloFatima Nafie
3. Nel campo dell'interazione uomo-macchina,
l'interattività è la possibilità per un utente di:
ottenere un'azione dal
dispositivo che utilizza.
intervenire sul servizio che
riceve a distanza.
Definizione generale di interattività
4. La prima definizione di interactive marketing
risale al 1996 ed è stata data da John
Deighton di Harvard, che l’ha descritto come
l’abilità di conversare con il cliente,
comprendendo le sue necessità, per poi
rivolgersi di nuovo a lui ricordando quello
che ci aveva detto.
Marketing interattivo
5. Il Marketing Pubblicitario può essere
definito come quell’insieme di
principi e di tecniche utilizzati dalle
aziende per trasformare i bisogni
espressi dai consumatori in
opportunità di profitto.
Marketing pubblicitario
11. La pubblicità interattiva è
una particolare forma di
comunicazione
pubblicitaria non passiva,
che prevede l'intervento
diretto del fruitore.
La pubblicità interattiva I
12. Gli obiettivi della pubblicità interattiva sono
praticamente simili a quelli della pubblicità
tradizionale. Lo scopo è quello di promuovere
prodotti, servizi, eventi, ecc.
Tuttavia, la pubblicità interattiva può aiutare a
comunicare in maniera più chiara il messaggio
pubblicitario, soprattutto quando si tratta di
promuovere un nuovo prodotto/servizio,
questo grazie all’interazione diretta che si viene
a creare col consumatore.
La pubblicità interattiva II
13. C’è una definizione
molto interessate
data da Chere
Schmidt che si occupa
di marketing online
presso l’Aristotle Inc.
Interactive marketing VS traditional
advertising
14. Fare pubblicità
è come lanciare
un’esca
nell’acqua e
aspettare che il
pesce abbocchi.
Advertising
15. Fare marketing è
come diventare un
pescatore
professionista: tieni
conto della profondità
e della temperatura
dell’acqua, tieni conto
di tanti altri aspetti in
modo da scegliere
l’esca migliore.
Marketing
16. Il marketing interattivo
è su un piano ancora
più alto: è come
scendere dal pesce,
intervistarlo e
chiedergli che cosa
vuole per cena.
Interactive marketing
17. Oggi l’utente medio, a proprio agio con l’utilizzo dei social
media e applicazioni mobili di ogni genere, chiede molto di
più e vuole interagire e comunicare attraverso i contenuti
mediali. L’integrazione tra le esperienze online e offline
esaltano l’elemento «umano» e favoriscono una relazione più
forte e duratura tra brand e utente. In questo caso, la raccolta
dei dati è molto importante perché è utile per ottenere
un’iperpersonalizzazione del messaggio.
Interattività e coinvolgimento nei confronti del
brand
19. Nel Luglio 2011 l’agenzia Kinetic
Worldwide ha pubblicato uno studio
sul mondo dell’out-of-home
advertising che spiegava che con
l’aumento degli smartphone e dei
tablet, i consumatori hanno una
maggiore voglia di partecipazione e
interattività per quanto riguarda il
mondo dell’out-of-home advertising.
Interactive outdoor advertising
20. Ora che il mondo digitale si sta
evolvendo, lo spazio esterno è diventato
un paesaggio creativo ancora più ricco
per i brand.
L’outdoor advertising ha sempre
dato modo ai pubblicitari di
esprimere al meglio la propria
creatività.
Pubblicità offline
21. Case history: Compassion in
world farming live feed.
Campagna pubblicitaria a Londra da parte
dell’Associazione «COMPASSION IN WORLD
FARMING», che si batte per il benessere degli animali
negli allevamenti. La mission di CIWF è quella di
promuovere pratiche di allevamento rispettose del
benessere degli animali, dell'ambiente e delle persone.
22. Tramite una app mobile si
compra (a 1 Sterlina) una mela e
la si lancia verso lo schermo
situato nel centro di Londra.
Nel momento in cui si «lancia» il
frutto, sullo schermo appare una
macchina scaglia mele che le
comincia a sparare fuori in modo
che i maialini possano mangiarle.
Di che si tratta
23. Qui il concetto di "Live Feed" è
superiore, perché non solo c'è
uno streaming in tempo reale
dalla fattoria al mega schermo,
ma anche la nutrizione dei
maialini è in diretta. Il grado di
coinvolgimento quindi è
maggiore.
Live feed
24. -In 5 giorni sono state lanciate 500 mele;
-Più di 500.000 persone hanno visto il mega
schermo;
-Le visite al sito dell’associazione sono
aumentate del 39,62%.
I risultati
25. A rendere ancora più interessante questa
tipologia di advertising, è il fatto che molte
campagne vengono lanciate direttamente su
YouTube e non tramite una piattaforma
proprietaria o il sito ufficiale della compagnia:
un modo per raggiungere più spettatori,
sfruttando linguaggi e formati nativi del web.
L’interattività migliora sensibilmente
l’engagement con il pubblico di riferimento,
che è più invogliato a vedere video lunghi e
riceve in profondità il messaggio della
campagna.
Pubblicità online
26. Secondo uno studio, la percentuale di visione degli spot pubblicitari
online cala drammaticamente superata la durata dei 30 secondi, che
appare essere il tempo di attenzione massima per l’utente medio. Al
momento, l’interattività è il fattore in grado di distinguere la pubblicità
sul web da quella che troviamo in televisione, in radio e sulla carta
stampata. E funziona, indipendentemente dal prodotto: un’azienda
come Cub Cadet, che produce mezzi spazzaneve, ha visto i click sui
video impennarsi del 128% dopo avere aggiunto componenti
interattive al loro interno. Tuttavia oggi, secondo quanto riporta
Streaming Media, solamente il 10-15% degli spot pubblicitari online
sfrutta l’interattività: tutti i restanti contenuti ripropongono la vecchia
dinamica televisiva, dove lo spettatore sta seduto e assiste impotente,
recettore passivo della comunicazione sponsorizzata
Potenzialità
27. “Interattività” è una parola che gira negli ambienti pubblicitari già dal
2006; questo particolare formato ha vissuto una prima ondata di
popolarità tra il 2010 e il 2011 e oggi sembra aver riconquistato
popolarità. In un recente studio, Business Insider sottolinea come questo
settore stia crescendo più rapidamente rispetto ad ogni altro formato
pubblicitario. Quella dell’interattività è dunque una piccola rivoluzione in
potenza, che porta con sé nuove interessanti sfide e opportunità.
Prospettive
29. Tutto inizia con
un cacciatore che
si sta godendo la
tranquillità del
bosco e che tutto
d'un tratto si
trova a dover
affrontare un orso
che gli spunta alle
spalle.
30. Poi la riproduzione si interrompe e
all’utente viene chiesto si se vuole
sparare o no all’animale. Così nel
video compaiono due "tasti". E
all'utente spetta la scelta.
31. Lo spettatore può così interagire
con la storia decidendo le sorti
dell’ orso e del cacciatore,
cancellando e riscrivendone i
diversi capitoli. In realtà si tratta
di una video pubblicitario di
un’azienda tedesca, la Tipp-Ex,
che dal 1959 produce il classico
“bianchetto”. L’idea dello spot
virtuale, è di una ditta francese,
la Buzzman.
32. Evoluzione del marketing
• Anni ‘30: l’azienda produce senza preoccuparsi di chi venderà il
prodotto e del cliente finale
• Anni ‘60: l’azienda si rende conto che è necessario promuovere il
prodotto (Advertising)
• Anni ‘80-90: spostamento dall’orientamento al prodotto verso il
cliente nasce la Marketing Intelligence.
• Anni 2000: il cliente diviene “prosumer” orientando tramite blog,
web, social, le politiche aziendali e le scelte di lancio dei nuovi
prodotti
34. Letteralmente «raccontare per
immagini» ossia l’uso della
comunicazione visuale nell’advertising
che ha come finalità quella di fidelizzare
il cliente tramite l’Engagement e
l’aumento del traffico in termini di click
e shares su un proprio prodotto.
Visual storytelling
Lo storytelling assume un ruolo addirittura predominante
nell’interactive advertising poiché l’utente ha la possibilità di guidare
tramite le sue scelte la narrazione di una storia contribuendo a legarlo e
fidelizzarlo ad un brand.
35. Distinguiamo il visual storytelling in:
Digital Storytelling
L’espressione comprende tutta la gamma di possibilità, approcci e
soluzioni legate all’ utilizzo dei media digitali per raccontare storie.
Il Digital Storytelling esplora quindi in molteplici ambiti le potenzialità
offerte da questi mezzi in funzione degli obiettivi narrativi.
Interactive Storytelling
E’ una delle evoluzioni più importanti della comunicazione visuale:
offre all’utente la possibilità di costruire la sua storia e di interagire
con essa.
Visual storytelling II
36. Lo spettatore prende una decisione iniziale su quale narrativa
guardare e deve far ripartire il video per scegliere un percorso
diverso
esempio:
Il video interattivo può essere realizzato in diverse forme:
Tipologie di video interattivi
Shimon Peres
Lo spettatore può scegliere uno qualsiasi degli argomenti in
qualsiasi momento in base alle preferenze personali
esempio:
Questo mezzo di narrazione offre allo spettatore diversi
percorsi possibili personalizzando l'esperienza di ogni
individuo
esempio: Catch a train
360° cockpit view | SWISS
37. • Rendere partecipe lo spettatore
• Essere accattivante
• Essere memorizzabile
• Emozionare
• Stupire
• Divertire
Un video interattivo deve
Engagement
38. Uno degli effetti più rilevanti dei video interattivi è spingere concretamente il
consumatore all’acquisto di un determinato prodotto. A questo proposito è
necessario inserire nei video:
Purchase intent
Call To Action Link Diretti al prodotto Promozioni specifiche Contenuti esclusivi
39. Una delle più importanti componenti del marketing mix è sicuramente la
specificità del prodotto e la sua capacità di differenziarsi dalla massa.
In linea di massima, la differenziazione
può essere perseguita mediante quattro
strumenti:
1. La migliore qualità del prodotto, avvertita tale
dal cliente.
2. Il prodotto offerto con una forte componente
innovativa.
3. L'integrazione del prodotto con un servizio.
4. Una politica di marketing e di comunicazione
innovativa che trasferisce nell'immaginario
del cliente l'idea di un nuovo prodotto.
Differenziazione
40. Per un’azienda seria la fama e la reputazione
sono due elementi fondamentali: uno studio
ha dimostrato che per ogni recensione
negativa su un prodotto ne servono 12
positive per bilanciare la perdita di immagine
subita.
BAD REPUTATION
Brand reputation
Per aumentare la propria reputazione è necessario avere una base di autorevolezza
sulla quale costruire un prodotto che venga percepito come affidabile e sicuro. La
campagna di promozione con video interattivi perseguirà e si assicurerà che il video
raggiunga una viralità ottimale e monitorerà la sua percezione da parte degli utenti.
BAD PRODUCT
BAD ADVERTISING
BAD COMMUNICATION
42. Brand reputation III
•Protagonista non coincide con target
•Nessun richiamo storia utente
•Eccessiva componente competitiva
•Schema Sliding Door non originale
•Interazione limitata
•Brand non visibile e quasi assente
•Nessuna call-to-action
•Scarse possibilità viralità
•Diretto riferimento storia utenti
•Grande impatto emotivo
•Forte presenza e riconoscibilità del
marchio
•Interattività ad alto coinvolgimento
•Forti possibilità virali
•Forte call-to-action (Chiama tua
madre)
43. La distribuzione del video
interattivo presenta notevoli
difficoltà soprattutto per
quanto riguarda canali
come, ad esempio, Youtube
che riporta passivamente i
video non integrando gli
elementi interattivi che
pertanto
Distribuzione
rimangono fruibili solamente quando vengono posizionati su
una pagina web «istituzionale».
Quindi anche nei social media riscontriamo il problema della
diffusione di questo tipo di campagne stante la necessità di rimandare
lo spettatore sulla home page dell’azienda.
44. Nella creazione di una campagna
di pubblicità interattiva quindi
bisognerà tenere conto della
raccolta dei dati relativi alle scelte
che l’utente compie per
comprendere meglio la sua
emotività e le sue esigenze in
modo da creare un messaggio
maggiormente mirato ed efficace.
Una delle opportunità più interessati per le aziende che fanno
advertising interattivo è la possibilità di tracciare un profilo dell’utente
in base alle scelte che compie all’interno del video.
Tracciare le scelte dell’utente
45. Effetto “Wow”
Coinvolgimento elevato
Brand Awareness
Tracciabilità scelte utente
User Experience
Costo campagna/ROI
Non copertura certi target
Ad Blocker
Durata spot
Campagne solo su Youtube
Crossmedialità
Effetto Buzzing sui Social
Limitatezza scelte possibili
Effetto Wrong Choice
Possibilità non ancora ben definite
Ripetitività campagne
SWOT
46. Youtube 360° Video:
• Semplice realtà aumentata o vera e propria interattività?
• Mira a stupire con l’effetto 3D
• Integrata con Mobile
• Si integrerà con le tecnologie VR?
Case history
47. Un po’ di numeri
dei consumatori vorrebbero poter saltare
sezioni di un video che non considerano
interessanti
dei consumatori sarebbero disponibili a
spendere più tempo guardando video se
avessero la possibilità di interagire con essi
64%
61%
Fonti: RAPT Media e Interlude
48. Un po’ di numeri II
INCREMENTO DEI TASSI DI
CLICK-THROUGH
Il video interattivo ha incrementato il
rispetto alla media di 1-2% del video lineare.
Contenuti personalizzati e Call To Action
motivano gli spettatori a cliccare ed
approfondire
INCREMENTO DELLE CONVERSIONI
E DEL ROI
Contenuti personalizzati e CTA determinano un
engagement più significativo e portano al
raddoppio delle conversioni.
Fonti: RAPT Media e Interlude
49. • Abbiamo chiesto un preventivo a Rapt Media per capire quanto
costa l’interattività: «Rates are on a project basis and depend on a number
of factors including: the level of creative/technical direction required, custom
analytics, site pairing, number of viewers etc. A single project starts at €12.000
- includes up to 25.000 views, 2 hours of service, core analytics, no
watermark». A questi costi si dovranno aggiungere circa €10.000 per
la produzione del materiale filmato.
Costo campagna pubblicitaria
Al momento i costi di una campagna video interattiva sono il doppio di
una campagna video lineare ma si consideri che raddoppia anche il
tasso di conversione e s’incrementa notevolmente anche il numero di
utenti coinvolti e la memorizzazione del messaggio e quindi del
brand.
50. Riferimenti
Lo IAB è un’associazione commerciale no profit orientata
esclusivamente alla massimizzazione dell’utilizzo e dell’efficacia della
pubblicità e del marketing interattivi. Si veda www.iab.it per maggiori
informazioni.
53. • Free for non commercial use
• HTML5 video player based on video.js
• Totalmente Responsive
• Cloud Based
• Analitycs disponibili
Interactive Video platforms
54. WebGL advertising
WebGL è una libreria grafica per il web (Web-based Graphics Library).
È un contesto di HTML che fornisce grafica 3D per i browser web. Lo
scopo principale dell’utilizzo di WebGL nella pubblicità interattiva è
quello di creare una grafica interattiva 3D simile a quella dei
videogames utilizzabile direttamente nelle proprie pagine web.
55. Three.js è una library JavaScript che permette la creazione di
animazioni 3D come parte di un sito. Three.js permette di realizzare
complesse animazioni in 3D che vengono visualizzate nel browser
senza la necessità di ricorrere ad applicazioni tradizionali o a plugin.
Three.js
56. L’utilizzo dei video interattivi viene considerato ormai fondamentale
nella promozione dei videogames essendo essi spesso «appetizer»
dell’esperienza virtuale realizzata.
Gaming advertising
Nell’esempio di “Far Cry 4 - What
are you made of” le nostre azioni
nel video porteranno alla
compilazione del profilo.
57. Acronimo di Radio Frequency
Identification, la tecnologia di
identificazione automatica RFID è
basata sulla propagazione nell’aria
di onde elettro-magnetiche,
consentendo la rilevazione
automatica (hand free), massiva ed a
distanza di oggetti, animali e
persone sia statici che in
movimento.
RFID