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CORSO PER AVVOCATI MEDIATORI DI DIRITTO
Percorso di formazione per avvocati iscritti all’albo, in osservanza dell’art. 16, comma 4bis D. Lgs. 28/2010 e dell’art. 55
bis del Codice Deontologico Forense, nel rispetto della Circolare 6C/2014 del Consiglio Nazionale Forense
Valevole anche ai fini dell’aggiornamento obbligatorio dei mediatori
Roma, 22 e 23 febbraio 2019
Maria Francesca Francese
CONTENUTI RIFERIMENTI LEGISLATIVI*
Presentazioni
Funzione del mediatore art. 1, c.1, lett. b); art. 8, c.3
Riservatezza art. 2, c.2; artt. 9 e 10
Obbligatorietà e volontarietà art. 5 c. 1bis
Imparzialità art. 14
Modalità di svolgimento art. 3, c.3; art. 1 cc. 1,2 e 3
Obiettivo del primo incontro art. 8, c.1
IL DISCORSO DEL MEDIATORE
*I riferimenti di legge sono relativi al D. Lgs. 28/2010.
2
Gli avvocati iscritti all’albo sono di diritto
mediatori
D. Lgs. 28/2010, art. 4 bis
3
PRIMA FASE DELLA MEDIAZIONE
STORYTELLING
4
STORYTELLING
• L'obiettivo della mediazione in questa fase è di ottenere tutte le informazioni
necessarie per identificare i problemi che necessitano di risoluzione e le
dimensioni di tali problemi.
• Ciò significa identificare tutti i fatti rilevanti, inclusi fattori economici, politici,
emotivi e di altro tipo coinvolti nella visione di ciascuna delle parti delle varie
questioni.
5
POSIZIONI E INTERESSI
6
POSIZIONI E INTERESSI
GLI INTERESSI DEFINISCONO IL PROBLEMA
“Il problema fondamentale in un negoziato non sta nelle posizioni
contrapposte ma nel conflitto tra bisogni, desideri, preoccupazioni e
paure di ciascuna parte.”
Fisher-Ury-Patton
L’Arte del Negoziato pag. 71
Corbaccio editore
7
POSIZIONI E INTERESSI
DISCUTENDO SULLE POSIZIONI
• Ci si irrigidisce
• Ci si identifica con la posizione
• Si producono accordi malfatti
• Risulta inefficiente (parte da premesse false, ognuno cerca di fregare l’altro)
• Ogni nuova proposta richiede una decisione, è lungo e farraginoso
• Si danneggia il futuro dei rapporti
Fisher-Ury-Batton
L’Arte del Negoziato
8
9
CAMBIO DI PROSPETTIVA
10
?
PARAFRASI - ESERCIZI
IO HO ASSOLUTAMENTE RAGIONE, TU HAI ASSOLUTAMENTE TORTO.
1) Quali sono le informazioni/gli interessi che ricaviamo da questa
affermazione?
2) Come possiamo riformularla positivamente?
11
SECONDA FASE DELLA MEDIAZIONE
ESPLORAZIONE
12
ESPLORAZIONE
• La seconda fase costituisce il cuore del processo di mediazione basata sugli
interessi. Il compito essenziale del mediatore è quello di esplorare e suscitare
gli interessi che dovranno essere soddisfatti dall’accordo utilizzando le
informazioni condivise finora dalle parti.
• Durante questa fase, spesso partendo da punti di vista fortemente divergenti,
il mediatore deve sostenere attivamente le parti perché riconoscano e
apprezzino i loro interessi e la loro percezione dei problemi.
13
ESPLORAZIONE
Quali sono gli strumenti a disposizione del
mediatore?
• ● Parafrasi
• ● Controllare BATNA e WATNA
• ● Test di realtà
• ● Caucus
• ● Domande
14
DOMANDE
Tipo Esempi
CHIUSA Avete partecipato alla riunione?
DIRETTA Per quanto tempo avete lavorato assieme?
CHIARIFICATRICE Che cosa intendi per…?
APERTA Di cosa volete discutere?
CIRCOLARE Come puoi aiutarlo a riconquistare la tua fiducia?
RECIPROCA Se lui facesse questo, cosa potresti offrire in
cambio?
A BRUCIAPELO Cosa vuoi?
PROVOCATIVA E’ veramente ciò che vuoi?
IPOTETICA Supponi che ciò accada, cosa faresti?
15
DOMANDE APERTE
-esempi-
•Cosa vi porta oggi in mediazione?
•C’è altro?
•Può dirmi di più?
16
KNOW YOUR BATNA! CONOSCI LA TUA MAAN!
La tua MAAN non è la tua ultima spiaggia!
• L’ultima spiaggia è un limite invalicabile adottato in anticipo. Se comprate,
l’ultima spiaggia è il prezzo più alto a cui comprereste, se vendete è il prezzo
più basso a cui vendereste.
(Fisher, Ury, Patton, L’arte del Negoziato, pag. 136)
17
KNOW YOUR BATNA! CONOSCI LA TUA MAAN!
Per conoscere la tua MAAN devi rispondere alle seguenti domande:
Cosa succede se mi alzo dal tavolo della
mediazione senza un accordo?
Quali sono le mie alternative se la
mediazione fallisce?
18
PARLIAMO DI DIRITTO
Qohelet I,9
19
CONVENZIONE DI SINGAPORE
• “Mediation” means a process, irrespective of the expression used or the basis
upon which the process is carried out, whereby parties attempt to reach an
amicable settlement of their dispute with the assistance of a third person or
persons (“the mediator”) lacking the authority to impose a solution upon the
parties to the dispute.
20
Direttiva 2008/52 CE
6° CONSIDERANDO
• La mediazione può fornire una risoluzione extragiudiziale conveniente e
rapida delle controversie in materia civile e commerciale attraverso procedure
concepite in base alle esigenze delle parti. Gli accordi risultanti dalla
mediazione hanno maggiori probabilità di essere rispettati volontariamente e
preservano più facilmente una relazione amichevole e sostenibile tra le parti.
Tali benefici diventano anche più evidenti nelle situazioni che mostrano
elementi di portata transfrontaliera.
21
7° CONSIDERANDO
• Al fine di promuovere ulteriormente l’utilizzo della mediazione e per garantire
che le parti che vi ricorrono possano fare affidamento su un contesto giuridico
certo è necessario introdurre un quadro normativo che affronti, in particolare,
gli elementi chiave della procedura civile.
22
8° CONSIDERANDO
• Le disposizioni della presente direttiva dovrebbero applicarsi soltanto alla
mediazione nelle controversie transfrontaliere, ma nulla dovrebbe vietare agli
Stati membri di applicare tali disposizioni anche ai procedimenti di mediazione
interni.
23
23° CONSIDERANDO
• La riservatezza nei procedimenti di mediazione è importante e quindi la
presente direttiva dovrebbe prevedere un grado minimo di compatibilità delle
norme di procedura civile relative alla maniera di proteggere la
riservatezzadella mediazione in un successivo procedimento giudiziario o di
arbitrato in materia civile e commerciale.
24
Art. 3
• a) per «mediazione» si intende un procedimento strutturato,
indipendentemente dalla denominazione, dove due o più parti di una
controversia tentano esse stesse, su base volontaria,di raggiungere un
accordo sulla risoluzione della medesima con l’assistenza di un mediatore.
Tale procedimento può essere avviato dalle parti, suggerito od ordinato da un
organo giurisdizionale o prescritto dal diritto di uno Stato membro.
• b) per «mediatore» si intende qualunque terzo cui è chiesto dicondurre la
mediazione in modo efficace, imparziale e competente,indipendentemente
dalla denominazione o dallaprofessione di questo terzo nello Stato membro
interessatoe dalle modalità con cui è stato nominato o invitato a condurrela
mediazione.
25
LA FASE CONCLUSIVA
DELLA MEDIAZIONE
26
Art. 11 D. Lgs. 28/2010 – IL VERBALE
• “Se è raggiunto un accordo amichevole, il mediatore forma processo verbale
al quale è allegato il testo dell’accordo medesimo.” comma primo
• “Se la conciliazione non riesce il mediatore forma processo verbale (con
l’indicazione della porposta); il verbale è sottoscritto dalle parti e dal
mediatore, il quale certifica l’autografia della sottoscrizione delle parti o la loro
impossibilità a sottoscrivere. Nello stesso verbale, il mediatore dà atto della
mancata partecipazione di una delle parti al procedimento di mediazione.”
comma quarto
27
ESITI DELLA MEDIAZIONE
MANCATA ADESIONE
MANCATA PROSECUZIONE
MANCATO ACCORDO
ACCORDO AMICHEVOLE
PROPOSTA CON ADESIONE DELLE PARTI
PROPOSTA CON MANCATA ADESIONE DELLE PARTI ALLA PROPOSTA
28
VERABLE DI MANCATA ADESIONE
OGGETTO DELLA CONTROVERSIA
PRESENZA DEI SOGGETTI INTERVENUTI
MANCATA ADESIONE O ASSENZA DI UNA PARTE
CHIUSURA DEL PROCEDIMENTO
SOTTOSCRIZIONE DI TUTTI I PRESENTI E DEL MEDIATORE
…E l’eventuale motivo dell’assenza di una parte comunicato all’Organismo?
29
L’ACCORDO - CONTENUTO
DEL VERBALE DELL’ACCORDO
1) Indicazione delle parti e dei rispettivi legali 1) Indicazione delle parti e dei rispettivi legali
2) Indicazione del mediatore 2) Premesse (inclusi i dettagli del procedimento di
mediazione, numero, organismo, oggetto della
domanda…)
3) Data e luogo dell’incontro di mediazione 3) Punti dell’accordo
4) Numero della mediazione e numero di iscrizione
al registro ministeriale dell’organismo di mediazione
4) Eventuali clausole penali, di garanzia, di
riservatezza, sospensive, ecc.
5) Premesse (in sintesi) 5) Dichiarazione dei legali ex art. 12 D. Lgs. 28/10
6) Esito della mediazione (in sintesi) 6) Sottoscrizione delle parti
7) Sottoscrizione delle parti e del mediatore 7) Sottoscrizione dei legali
30
Art. 11, comma 3, secondo periodo
• “ Se con l’accordo le parti concludono uno dei contratti o compiono uno degli
atti previsti dall’art. 2643 del codice civile, per procedere alla trascrizione dello
stesso la sottoscrizione del processo verbale deve essere autenticata da un
pubblico ufficiale a ciò autorizzato.”
31
LA PROPOSTA
•Il mediatore può sempre formulare una proposta.
(art. 11, c. 1, secondo periodo)
•In ogni caso, il mediatore formula una proposta se
le parti gliene fanno concorde richiesta. (art. 11, c.
1, terzi periodo) A condizione che abbia gli
elementi sufficienti per farlo!!
32
LA PROPOSTA
•Prima della formulazione della proposta il
mediatore informa le parti delle possibili
conseguenze di cui all’art. 13
33
LA PROPOSTA
• La proposta è comunicata alle parti per iscritto.
• Le parti fanno pervenire al mediatore per iscritto ed entro sette giorni
l’accettazione o il rifiuto della proposta.
• In mancanza di risposta nel termine di sette giorni, la proposta si ha per
rifiutata.
• Salvo diverso accordo delle parti, la proposta non può contenere alcun
riferimento alle dichiarazioni rese o alle informazioni acquisite nel corso del
procedimento.
34
Art. 12 Efficacia esecutiva ed esecuzione
• “Ove tutte le parti aderenti alla mediazione siano assistite da un avvocato,
l’accordo che sia stato sottoscritto dalle parti e dagli stessi avvocati costituisce
titolo esecutivo per l’espropriazione forzata, l’esecuzione per consegna e
rilascio, l’esecuzione degli obblighi di fare e non fare, nonché per l’iscrizione di
ipoteca giudiziale. Gli avvocati attestano e certificano la conformità
dell’accordo alle norme imperative e all’ordine pubblico.”
35
36
m.francescafrancese@gmail.com

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  • 1. CORSO PER AVVOCATI MEDIATORI DI DIRITTO Percorso di formazione per avvocati iscritti all’albo, in osservanza dell’art. 16, comma 4bis D. Lgs. 28/2010 e dell’art. 55 bis del Codice Deontologico Forense, nel rispetto della Circolare 6C/2014 del Consiglio Nazionale Forense Valevole anche ai fini dell’aggiornamento obbligatorio dei mediatori Roma, 22 e 23 febbraio 2019 Maria Francesca Francese
  • 2. CONTENUTI RIFERIMENTI LEGISLATIVI* Presentazioni Funzione del mediatore art. 1, c.1, lett. b); art. 8, c.3 Riservatezza art. 2, c.2; artt. 9 e 10 Obbligatorietà e volontarietà art. 5 c. 1bis Imparzialità art. 14 Modalità di svolgimento art. 3, c.3; art. 1 cc. 1,2 e 3 Obiettivo del primo incontro art. 8, c.1 IL DISCORSO DEL MEDIATORE *I riferimenti di legge sono relativi al D. Lgs. 28/2010. 2
  • 3. Gli avvocati iscritti all’albo sono di diritto mediatori D. Lgs. 28/2010, art. 4 bis 3
  • 4. PRIMA FASE DELLA MEDIAZIONE STORYTELLING 4
  • 5. STORYTELLING • L'obiettivo della mediazione in questa fase è di ottenere tutte le informazioni necessarie per identificare i problemi che necessitano di risoluzione e le dimensioni di tali problemi. • Ciò significa identificare tutti i fatti rilevanti, inclusi fattori economici, politici, emotivi e di altro tipo coinvolti nella visione di ciascuna delle parti delle varie questioni. 5
  • 7. POSIZIONI E INTERESSI GLI INTERESSI DEFINISCONO IL PROBLEMA “Il problema fondamentale in un negoziato non sta nelle posizioni contrapposte ma nel conflitto tra bisogni, desideri, preoccupazioni e paure di ciascuna parte.” Fisher-Ury-Patton L’Arte del Negoziato pag. 71 Corbaccio editore 7
  • 8. POSIZIONI E INTERESSI DISCUTENDO SULLE POSIZIONI • Ci si irrigidisce • Ci si identifica con la posizione • Si producono accordi malfatti • Risulta inefficiente (parte da premesse false, ognuno cerca di fregare l’altro) • Ogni nuova proposta richiede una decisione, è lungo e farraginoso • Si danneggia il futuro dei rapporti Fisher-Ury-Batton L’Arte del Negoziato 8
  • 9. 9
  • 11. PARAFRASI - ESERCIZI IO HO ASSOLUTAMENTE RAGIONE, TU HAI ASSOLUTAMENTE TORTO. 1) Quali sono le informazioni/gli interessi che ricaviamo da questa affermazione? 2) Come possiamo riformularla positivamente? 11
  • 12. SECONDA FASE DELLA MEDIAZIONE ESPLORAZIONE 12
  • 13. ESPLORAZIONE • La seconda fase costituisce il cuore del processo di mediazione basata sugli interessi. Il compito essenziale del mediatore è quello di esplorare e suscitare gli interessi che dovranno essere soddisfatti dall’accordo utilizzando le informazioni condivise finora dalle parti. • Durante questa fase, spesso partendo da punti di vista fortemente divergenti, il mediatore deve sostenere attivamente le parti perché riconoscano e apprezzino i loro interessi e la loro percezione dei problemi. 13
  • 14. ESPLORAZIONE Quali sono gli strumenti a disposizione del mediatore? • ● Parafrasi • ● Controllare BATNA e WATNA • ● Test di realtà • ● Caucus • ● Domande 14
  • 15. DOMANDE Tipo Esempi CHIUSA Avete partecipato alla riunione? DIRETTA Per quanto tempo avete lavorato assieme? CHIARIFICATRICE Che cosa intendi per…? APERTA Di cosa volete discutere? CIRCOLARE Come puoi aiutarlo a riconquistare la tua fiducia? RECIPROCA Se lui facesse questo, cosa potresti offrire in cambio? A BRUCIAPELO Cosa vuoi? PROVOCATIVA E’ veramente ciò che vuoi? IPOTETICA Supponi che ciò accada, cosa faresti? 15
  • 16. DOMANDE APERTE -esempi- •Cosa vi porta oggi in mediazione? •C’è altro? •Può dirmi di più? 16
  • 17. KNOW YOUR BATNA! CONOSCI LA TUA MAAN! La tua MAAN non è la tua ultima spiaggia! • L’ultima spiaggia è un limite invalicabile adottato in anticipo. Se comprate, l’ultima spiaggia è il prezzo più alto a cui comprereste, se vendete è il prezzo più basso a cui vendereste. (Fisher, Ury, Patton, L’arte del Negoziato, pag. 136) 17
  • 18. KNOW YOUR BATNA! CONOSCI LA TUA MAAN! Per conoscere la tua MAAN devi rispondere alle seguenti domande: Cosa succede se mi alzo dal tavolo della mediazione senza un accordo? Quali sono le mie alternative se la mediazione fallisce? 18
  • 20. CONVENZIONE DI SINGAPORE • “Mediation” means a process, irrespective of the expression used or the basis upon which the process is carried out, whereby parties attempt to reach an amicable settlement of their dispute with the assistance of a third person or persons (“the mediator”) lacking the authority to impose a solution upon the parties to the dispute. 20
  • 21. Direttiva 2008/52 CE 6° CONSIDERANDO • La mediazione può fornire una risoluzione extragiudiziale conveniente e rapida delle controversie in materia civile e commerciale attraverso procedure concepite in base alle esigenze delle parti. Gli accordi risultanti dalla mediazione hanno maggiori probabilità di essere rispettati volontariamente e preservano più facilmente una relazione amichevole e sostenibile tra le parti. Tali benefici diventano anche più evidenti nelle situazioni che mostrano elementi di portata transfrontaliera. 21
  • 22. 7° CONSIDERANDO • Al fine di promuovere ulteriormente l’utilizzo della mediazione e per garantire che le parti che vi ricorrono possano fare affidamento su un contesto giuridico certo è necessario introdurre un quadro normativo che affronti, in particolare, gli elementi chiave della procedura civile. 22
  • 23. 8° CONSIDERANDO • Le disposizioni della presente direttiva dovrebbero applicarsi soltanto alla mediazione nelle controversie transfrontaliere, ma nulla dovrebbe vietare agli Stati membri di applicare tali disposizioni anche ai procedimenti di mediazione interni. 23
  • 24. 23° CONSIDERANDO • La riservatezza nei procedimenti di mediazione è importante e quindi la presente direttiva dovrebbe prevedere un grado minimo di compatibilità delle norme di procedura civile relative alla maniera di proteggere la riservatezzadella mediazione in un successivo procedimento giudiziario o di arbitrato in materia civile e commerciale. 24
  • 25. Art. 3 • a) per «mediazione» si intende un procedimento strutturato, indipendentemente dalla denominazione, dove due o più parti di una controversia tentano esse stesse, su base volontaria,di raggiungere un accordo sulla risoluzione della medesima con l’assistenza di un mediatore. Tale procedimento può essere avviato dalle parti, suggerito od ordinato da un organo giurisdizionale o prescritto dal diritto di uno Stato membro. • b) per «mediatore» si intende qualunque terzo cui è chiesto dicondurre la mediazione in modo efficace, imparziale e competente,indipendentemente dalla denominazione o dallaprofessione di questo terzo nello Stato membro interessatoe dalle modalità con cui è stato nominato o invitato a condurrela mediazione. 25
  • 26. LA FASE CONCLUSIVA DELLA MEDIAZIONE 26
  • 27. Art. 11 D. Lgs. 28/2010 – IL VERBALE • “Se è raggiunto un accordo amichevole, il mediatore forma processo verbale al quale è allegato il testo dell’accordo medesimo.” comma primo • “Se la conciliazione non riesce il mediatore forma processo verbale (con l’indicazione della porposta); il verbale è sottoscritto dalle parti e dal mediatore, il quale certifica l’autografia della sottoscrizione delle parti o la loro impossibilità a sottoscrivere. Nello stesso verbale, il mediatore dà atto della mancata partecipazione di una delle parti al procedimento di mediazione.” comma quarto 27
  • 28. ESITI DELLA MEDIAZIONE MANCATA ADESIONE MANCATA PROSECUZIONE MANCATO ACCORDO ACCORDO AMICHEVOLE PROPOSTA CON ADESIONE DELLE PARTI PROPOSTA CON MANCATA ADESIONE DELLE PARTI ALLA PROPOSTA 28
  • 29. VERABLE DI MANCATA ADESIONE OGGETTO DELLA CONTROVERSIA PRESENZA DEI SOGGETTI INTERVENUTI MANCATA ADESIONE O ASSENZA DI UNA PARTE CHIUSURA DEL PROCEDIMENTO SOTTOSCRIZIONE DI TUTTI I PRESENTI E DEL MEDIATORE …E l’eventuale motivo dell’assenza di una parte comunicato all’Organismo? 29
  • 30. L’ACCORDO - CONTENUTO DEL VERBALE DELL’ACCORDO 1) Indicazione delle parti e dei rispettivi legali 1) Indicazione delle parti e dei rispettivi legali 2) Indicazione del mediatore 2) Premesse (inclusi i dettagli del procedimento di mediazione, numero, organismo, oggetto della domanda…) 3) Data e luogo dell’incontro di mediazione 3) Punti dell’accordo 4) Numero della mediazione e numero di iscrizione al registro ministeriale dell’organismo di mediazione 4) Eventuali clausole penali, di garanzia, di riservatezza, sospensive, ecc. 5) Premesse (in sintesi) 5) Dichiarazione dei legali ex art. 12 D. Lgs. 28/10 6) Esito della mediazione (in sintesi) 6) Sottoscrizione delle parti 7) Sottoscrizione delle parti e del mediatore 7) Sottoscrizione dei legali 30
  • 31. Art. 11, comma 3, secondo periodo • “ Se con l’accordo le parti concludono uno dei contratti o compiono uno degli atti previsti dall’art. 2643 del codice civile, per procedere alla trascrizione dello stesso la sottoscrizione del processo verbale deve essere autenticata da un pubblico ufficiale a ciò autorizzato.” 31
  • 32. LA PROPOSTA •Il mediatore può sempre formulare una proposta. (art. 11, c. 1, secondo periodo) •In ogni caso, il mediatore formula una proposta se le parti gliene fanno concorde richiesta. (art. 11, c. 1, terzi periodo) A condizione che abbia gli elementi sufficienti per farlo!! 32
  • 33. LA PROPOSTA •Prima della formulazione della proposta il mediatore informa le parti delle possibili conseguenze di cui all’art. 13 33
  • 34. LA PROPOSTA • La proposta è comunicata alle parti per iscritto. • Le parti fanno pervenire al mediatore per iscritto ed entro sette giorni l’accettazione o il rifiuto della proposta. • In mancanza di risposta nel termine di sette giorni, la proposta si ha per rifiutata. • Salvo diverso accordo delle parti, la proposta non può contenere alcun riferimento alle dichiarazioni rese o alle informazioni acquisite nel corso del procedimento. 34
  • 35. Art. 12 Efficacia esecutiva ed esecuzione • “Ove tutte le parti aderenti alla mediazione siano assistite da un avvocato, l’accordo che sia stato sottoscritto dalle parti e dagli stessi avvocati costituisce titolo esecutivo per l’espropriazione forzata, l’esecuzione per consegna e rilascio, l’esecuzione degli obblighi di fare e non fare, nonché per l’iscrizione di ipoteca giudiziale. Gli avvocati attestano e certificano la conformità dell’accordo alle norme imperative e all’ordine pubblico.” 35