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PIANO OPERATIVO NAZIONALE -OBIETTIVO D ANNUALITA’ 2010/2011- FSE 2010 cod.816




   E-Learning e mediazione formativa
   Per costruire ambienti di apprendimento e gestirli in piattaforma moodle
   Esperti: Valentina Baldini,Maurizio Maggiora,Francesco Sicolo,
   Tutor: M.Celeste Maurogiovanni



Locandina                       by F.S.                                                 1
Questo corso si colloca nelle linee d’azione del
     P.O.N. 2007-2013
     “competenze per lo sviluppo”.

     In particolare
     Azione D1: interventi formativi rivolti ai docenti
     sulle nuove tecnologie della comunicazione.
      Titolo del progetto:
      E-learning e la mediazione formativa
      Tutor:                              Esperti:
      prof.ssa Maurogiovanni M. Celeste   Prof.ssa Baldini Valentina
                                          Prof. Maggiora Maurizio
                                          Prof. Sicolo Francesco
                                by F.S.                                2
P.O.N. 2007-2013 Azione D1
Programma del corso
Attività previste                          Contenuti                                                 Competenze specifiche                             Metodologie                                  Esperto        Luoghi                     Ore         Date
                                                                                                                                                                                                                                            didattica



Accoglienza                                Conoscenze delle TIC e di tecnologia didattica di base                    Comprendere l’importanza          Utilizzo di schede esplicative;                   Sicolo        Aula Multimediale       3h         Mercoledi
Didattica e e-learning:                    L’e-learning e la mediazione formativa:panoramica                         dell’e-learning a scuola          Cooperative learning.                                                               15,00/ 18,00   19/10/2011
                                           sugli aspetti teorici, comunicativi e pedagogici




Didattica e e-learning                     L’e-learning e gli strumenti del web 2.0.: blog, i wiki, i Usare l’e-learning e gli strumenti del web 2.0   Utilizzo di schede esplicative;                   Sicolo        Aula Multimediale       3h         Mercoledì
La cultura della rete - il blog            podcast,…                                                  nella didattica per realizzare un blog           Esercizi di pratica; Cooperative learning.                                          15,00/ 18,00   26/10/2011
                                           Comunicazione e scrittura in rete.




Didattica e e-learning                     L’e-learning e gli strumenti del web 2.0.                 Usare l’e-learning e gli strumenti del web 2.0    Utilizzo di schede esplicative;                   Sicolo        Aula Multimediale       3h         Mercoledì
La cultura della rete - il wiki, podcast   Comunicazione e scrittura in rete.                        nella didattica per realizzare un wiki, un        Esercizi di pratica; Cooperative learning                                           15,00/ 18,00   9/11/2011
                                                                                                     podcast




Didattica e e-learning:                    Learning object: definizione e struttura.                                 Conoscere gli strumenti per       Utilizzo di schede esplicative;                   Baldini               Aula            3h         Mercoledì
Learning Object (L.O.)                     Download della borsa degli attrezzi e relativa                            realizzare pacchetti didattici    Esercizi di pratica; Cooperative learning                            Multimediale   15,00/18,00    16/11/2011
                                           presentazione




Didattica e e-learning: Learning Object Xerte: editor di Learning Object                                             Saper progettare un L.O. con      Utilizzo di schede esplicative;                   Baldini       Aula Multimediale       3h         Mercoledì
                                                                                                                     Xerte                             Esercizi di pratica; Cooperative learning                                           15,00/18,00    23/11/2011




Didattica e e-learning: Learning Object Exelearning: editor di Learning Object                                       Saper progettare un L.O. con      Utilizzo di schede esplicative;                   Baldini       Aula Multimediale       3h         Mercoledì
                                                                                                                     Exelearning                       Esercizi di pratica; Cooperative learning                                           15,00/18,00    30/11/2011




Didattica e e-learning: MOODLE             Struttura di una piattaforma MOODLE                                       Installazione e configurazione    Utilizzo di schede esplicative;                  Maggiora       Aula Multimediale       3h         lunedì
                                                                                                                                                       Esercizi di pratica; Cooperative learning                                           15,00/18,00    5/12/2011




Didattica e e-learning: MOODLE             Strumenti ed interazioni sincroni ed asincroni                            Chat, forum, posta elettronica    Utilizzo di schede esplicative;                  Maggiora       Aula Multimediale       3h         lunedì
                                                                                                                                                       Esercizi di pratica; Cooperative learning                                           15,00/18,00    12/12/2011




Didattica e e-learning: MOODLE             Creare e gestire corsi                                                    Tecniche di amministrazione       Utilizzo di schede esplicative;                  Maggiora       Aula Multimediale       3h         Giovedì
                                                                                                                                                       Esercizi di pratica; Cooperative learning                                           15,00/18,00    15/12/2011




Verifica finale                            L’e-learning                                                                                                Test risposta multipla sui tre moduli             Baldini       Aula Multimediale       3h         Martedì
                                           I Learning Object                                                                                                                                            Maggiora                           15,00/18,00    20/12/2011
                                           La piattaforma Moodle                            by F.S.                                                                                                      Sicolo                                                  3
L.C. “Orazio FLACCO” – Bari
               a.s. 2010-2011




P.O.N. 2010-2011                Modulo a cura del
                                prof. Sicolo Francesco
La      mente    non    ha
   bisogno,
come un vaso,
di essere riempita ma,
   piuttosto,
come legna,
di una scintilla che
   l’accenda e v’infonda
l’impulso e un amore
   ardente per
la verità.
     [ Plutarco, L’arte di ascoltare ]
            by F.S.                      5
LA MEDIAZIONE FORMATIVA



 quale – come – quando – dove - chi



          E-learning


Mediazione           E-learning
 formativa




by F.S.                               6
Docente e il sapere professionale

Mappa                         mediazione




   disciplina                                              giovane

 sapere formale                                  sapere informale/non formale


                                E-learning

         affiancare e arricchire i percorsi formativi tradizionali.




                  by F.S.                                                       7
LA STORIA SOCIALE DELL’UOMO ATTRAVERSO IL RAPPORTO CON I MEDIA

          4 svolte fondamentali nella storia della comunicazione umana
                          identificano 4 tipi di società:

  1. La società orale

  2. La società della scrittura

  3. La società della stampa

  4. La società elettrica

                                Il passaggio dall’una all’altra ha
                                    sempre comportato delle
                                     “Rivoluzioni educative”


Marshall Mc Luhan in “La Galassia Gutenberg. Nascita dell’uomo tipografico”, Armando Editore, ripercorre la storia
sociale dell’uomo attraverso il rapporto con i media.

                           by F.S.                                                                                   8
L’evoluzione della comunicazione




     by F.S.                       9
Un primo sussidio didattico




             Frammento romano proveniente dai pressi di Trier.

E' databile al 200 a.C. e mostra una scuola dove l'insegnante siede di fronte a
due studenti mentre legge un rotolo di pergamena. Sulla destra un altro
studente arriva con la sua lavagnetta (il tablet PC o laptop) sulla quale potrà
scrivere.

                   by F.S.                                                        10
L'oggetto libro ha subito nel corso del tempo notevoli
        cambiamenti dal punto di vista materiale e strutturale

                Codex vs volumen
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=EsAF3sQQzxA




       Rotolo di papiro
                                                 Codex Sinaiticus – III sec. d.c.




                        Atto notarile del 1557 vergato
                        su pergamena
                  by F.S.                                                           11
“Non c’è nessuna icona da cliccare. E’ una lavagna a gesso”




             by F.S.                                          12
Il ruolo della scuola nella società


Etimologia della parola “scuola”


La Ratio Studiorum dei Gesuiti 1599


Voci critiche sull’ Organizzazione scolastica tra il XIX e il XX secolo


Crescono gli alieni nelle nostre scuole o aliena è la nostra scuola?

                              La scuola di Anna



                    by F.S.                                               13
Etimologia della parola “scuola”




 Scuola deriva dal greco “scholé” che vuol dire riposo. E questo perché
 nell’antichità gli uomini, i soli che praticavano gli studi, essendo le donne
 escluse, trascorrevano i pochi momenti liberi dalle armi o dai lavori nei campi
 nell’esercizio della mente: un riposo piacevole, uno svago ristoratore .




                     by F.S.                                                       14
La Ratio Studiorum dei Gesuiti 1599


   Un modello scolastico che vive fino ai giorni nostri




In essa sono contenuti minute istruzioni operative, didattiche e di
comportamento, che anticipano l’insieme dell’intero armamento, materiale e
normativo, (del)la scuola così come la conosciamo oggi:

• divisione dell’anno scolastico in semestri
• determinazione dell’orario giornaliero delle lezioni
• impiego del registro
• modalità della correzione delle prove degli allievi
• della valutazione
• della pubblicazione degli esiti degli esami, ecc.
                    by F.S.                                                  15
dipinto
          by F.S.   16
foto
       by F.S.   17
Voci critiche sull’organizzazione scolastica ieri
                                 Tra il XIX e il XX secolo

• Giovanni Vailati (1863/1906 – filosofo e matematico):
         “Uomini colti, insegnanti e studiosi di pedagogia …..non sembrano
         vedere l’assurdità didattica, igienica e psicologica di ordinamenti
         scolastici che costringono i ragazzi a rimanere inchiodati, in media
         per cinque ore al giorno sui banchi di scuola, come se non vi fossero
         altri mezzi per ottenere gli scopi che si crede di voler raggiungere.”

Nello stesso senso si esprimevano Gaetano Salvemini (1873/1957), Augusto
Monti (1881/1966)/e Luigi Einaudi (1874/1961).

• Di Monti si ricorda l’intervento contro il “sovraccarico” delle materie e dei
compiti a casa.

• Di Einaudi, insegnante di Liceo, è noto il suo intervento sul “Corriere della
sera” in cui polemizzava contro gli “orari lunghi” (nel 1913 il liceo occupava i
ragazzi 24 ore la settimana).


                       by F.S.                                                     18
Voci critiche sull’organizzazione scolastica oggi

2010 - Benedetto Vertecchi (sul riordino dei cicli scolasticci): “…siamo di
fronte ad una nozione ottocentesca del servizio scolastico, centrata sulla
coincidenza tra orario della scuola e orario delle lezioni.”

Vertecchi cita in particolare la Finlandia come esempio di un tempo
scuola più lungo del tempo lezione.




Noi pensiamo all’estensione del tempo scuola che la rete e gli strumenti di
comunicazione digitale permettono.




                   by F.S.                                                    19
Divari digitali
  Crescono gli alieni nelle nostre scuole o aliena è la nostra scuola?

                                     I giovani di oggi, nativi digitali
                                     *, sono abituati a ricevere
                                     informazioni in tempo reale, a
                                     gestire    processi     paralleli  e
                                     multitask, a lavorare per immagini e
                                     suoni più che su testi scritti, in
                                     costante connessione a internet.
                                     Essi danno molta importanza alle
                                     conoscenze informali.

Se le statistiche nazionali e internazionali
parlano        di       aumento        costante
dell’assenteismo,     della   violenza      nelle
scuole, della dispersione, degli insuccessi, non
è il caso di fermarci a pensare se aliena è la
scuola così come è oggi?


                  by F.S.                                                   20
La scuola di Anna




Rapporto sulla scuola in Italia 2010 –ed. Laterza
Maria Teresa Mecchia
                       by F.S.                      21
Studenti, insegnanti e nuove tecnologie:

                Una fotografia del presente




Fondazione Agnelli - Rapporto sulla scuola in Italia 2010 – Ed. Laterza

                   by F.S.                                                22
Dotazioni di ICT delle scuole italiane

  Ocse-PISA 2006: 1 pc ogni 17 studenti
  MIUR a.s. 2007-08: 1 computer ogni 10 studenti

   Computer scolastici connessi a INTERNET
85,9% per il MIUR – in Europa 86,7%
dal 2000 al 2008 il MIUR ha impiegato 260 miliardi
di euro

             by F.S.                                 23
Studenti e ITC
                      digital natives

I giovani nati a partire dai primi anni
Novanta, cresciuti nel mondo di Internet e delle
ICT, mostrano abilità cognitive frutto di un
apprendimento non formale e dimostrano una
capacità    di      svolgere   più     compiti
contemporaneamente (multitasking).


            by F.S.                                24
Insegnanti e ITC
Tutte le indagini condotte (utile l’indagine IARD)
sul tema concordano sul dato che solo una
minima parte (10%) dei docenti non dispone di un
PC o di PC collegati a Internet.

Per la frequenza d’uso: 47% tutti i giorni
84% almeno una volta a settimana.
Gli uomini (68%) superano le donne (41%).


            by F.S.                                  25
Insegnanti e ITC a scuola
    un problema di atteggiamento culturale

Se relativamente alto è, infatti, il consenso per
una definizione delle tecnologie come
“elemento importante della didattica
moderna“ (57,4%),

Bassissima (appena 6%) è la convinzione che si
tratti di un “supporto insostituibile per il
lavoro dell’insegnante”

          by F.S.                                   26
Dagli atteggiamenti culturali
                alla pratica
L’uso delle ICT per documentarsi e preparare le lezioni
riguarda meno del 40% degli insegnanti,
insomma, la rete come enciclopedia virtuale;


quello per comunicare con altri docenti o per corsi di
formazione on-line si attesta su percentuali ancora più
basse: 12,4% e 7,1%.

Pressoché assente dall’orizzonte è l’utilizzo a scopi
didattici e di apprendimento delle possibilità di lavoro
cooperativo     offerte   dal     Web2.0   inclusa    la
partecipazione attiva degli allievi.
               by F.S.                                     27
Elementi di riflessione

• la diffusione dei media con la loro potenza
comunicativa/educativa/formativa

• la Scuola (non) è (più) la sola Agenzia Educativa/Formativa

• le tecnologie presenti sul mercato sono ormai di uso comune tra i
nostri studenti ma stentano ad assumere un ruolo positivo nella
Scuola

• il tempo e lo spazio scolastico così come sono intesi oggi non sono
in grado di favorire una esperienza scolastica tesa ad un
apprendimento collaborativo e alla creazione di comunità educative
più ampie (rete).



            by F.S.                                                     28
Dove sta andando la scuola?

      Tra un quarto di secolo cosa distinguerà le scuole da quelle
      di oggi?


      I sistemi scolastici stanno perdendo,           se   pur
      lentamente, il monopolio dell’istruzione.


      S’impara molto anche fuori dalla scuola e secondo
      modalità non scolastiche. (sapere formale, non
      formale, informale)



      by F.S.                                                        29
Studi e ricerche
     Schooling for Tomorrow – Personalizing Education
                       I sei scenari dell’OCSE
Nel 2006 viene presentata la ricerca sulle scuole
del futuro:
I sei possibili scenari sono raggruppati a due a due in
tre categorie:

• “conservazione dello status quo”
• “ri-scolarizzazione” o “rilancio della scuola”
• “de-scolarizzazione”

                              Un giorno di scuola nel 2020

 Convegno internazionale organizzato dalla Fondazione per la Scuola della
 Compagnia di San Paolo di Torino, marzo 2009
                    by F.S.                                                 30
I due scenari dello “status quo”


I sistemi scolastici esistenti mantengono le loro
principali caratteristiche, per scelta politica o per
incapacità di realizzare cambiamenti sostanziali

Primo scenario: “Permanenza dei sistemi scolastici burocratici”

Secondo scenario: “Il collasso”




                    by F.S.                                       31
Scenario dello “status quo”

                  Primo scenario:
     “Permanenza dei sistemi scolastici burocratici”
Lo scenario è costruito sulla convinzione che i sistemi
scolastici vigenti sono solidi e che la burocrazia scolastica
resta il perno di tutto il meccanismo scolastico.

Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)
continuano a diffondersi, senza però alterare gli assetti
istituzionali.

Gli insegnanti formano un corpo compatto, efficacemente
rappresentato da sindacati e da associazioni politicamente
influenti.
                     by F.S.                                32
scenario dello “status quo”



                Secondo scenario “il collasso”

Presuppone che le riforme intraprese per tenere in vita gli
attuali sistemi scolastici porteranno alla lunga al crollo dei
sistemi.

L’OCSE usa il termine “disintegrazione”:
        - scomparsa degli insegnanti, conseguenza del
rapido invecchiamento della professione e degli
insoddisfacenti livelli di motivazione dei docenti, sempre
più attratti da altre diverse e più appetibili opportunità di
lavoro.

                   by F.S.                                       33
I due scenari di “ri-scolarizzazione”
Primo scenario: “Le scuole centri di socializzazione”

Secondo scenario: “Scuole come organizzazioni ch apprendono”




                      by F.S.                                  34
scenario di “ri-scolarizzazione”


                     Primo scenario:
           “Le scuole centri di socializzazione”
Queste s’impongono come fulcro della comunità locale e si allontano dal
modello tradizionale, imperniato sullo svolgimento di programmi
d’insegnamento predeterminati e da erogare uniformemente su tutto il
territorio nazionale.

Le scuole saranno uno strumento per compensare la frammentazione delle
famiglie e delle comunità; diventeranno e saranno percepite come centri per la
tutela e la promozione del capitale sociale.

Le scuole diventano poli per l’istruzione permanente.

Il prestigio (e il reddito) degli insegnanti trarrebbe beneficio da questa nuova
centralità.


                     by F.S.                                                       35
scenario di “ri-scolarizzazione”


                   Secondo scenario:
      “Scuole come organizzazioni che apprendono”

Recupera la funzione cognitiva della scuola e ne ristabilisce il ruolo
indispensabile, ma nella prospettiva delineata dalle ricerche sullo sviluppo della
mente condotte nel corso del XX secolo.

Le scuole diventeranno centri nei quali esistono e si sviluppano le condizioni
favorevoli per avviare gli studenti lungo nuovi percorsi
d’apprendimento, individuali e collettivi.

In questa operazione un posto centrale sarà assegnato alle TIC.

Per gli insegnanti si aprono prospettive di sviluppo professionale, ma anche
accentuata mobilità da e verso altre professioni.
                     by F.S.                                                         36
I due scenari di “de-scolarizzazione”
Primo scenario: “Reti d’apprendimento e società di reti”

Secondo scenario: “Estensione del modello di mercato”




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scenario di “de-scolarizzazione”




                       Primo scenario:
           “Reti d’apprendimento e società di reti”

Deriva dallo sviluppo dell’emergente “società della rete” e
si fonda sul presupposto che si possa imparare facendo
progressivamente a meno dell’istruzione scolastica in
favore di una moltitudine di reti di apprendimento.

La figura tradizionale dell’insegnante è destinata a
scomparire, mentre si svilupperanno nuove professioni
dell’istruzione.
                    by F.S.                                   38
scenario di “de-scolarizzazione”

                         Secondo scenario:
                “Estensione del modello di mercato”

L’ultimo scenario prevede che l’istruzione assuma sempre più
le sembianze di un mercato.

Le scuole tradizionali sopravvivranno, ma in un mercato
dell’apprendimento nel quale molte nuove agenzie formative
saranno sollecitate ad entrare.

Lo Stato non eserciterà più una funzione di indirizzo e di
controllo.

Il mercato chiederà nuovi profili di professionisti
dell’insegnamento.
               by F.S.                                       39
Nessuno dei sei scenari, avverte l’OCSE, si
     realizzerà mai in forma pura.


     Anzi, in una certa misura, la
contaminazione tra elementi dei diversi
       scenari sarà inevitabile
            (e auspicabile).


         by F.S.                              40
Le funzioni della scuola *
                           4 possibili scenari

1) “Diversificazione nell’erogazione dell’istruzione”:

        le scuole manterranno le loro attuali funzioni, ma
        perderanno il monopolio dell’istruzione per
        l’avvento di nuovi soggetti erogatori di servizi
        educativi


  * 2002- Rapporto del National College for School Leadership
  a cura di Riel Miller F.S.
                     by
                        e Tom Bentley                           41
2) “Modernizzazione della scuola”:

      le scuole riusciranno a mantenere sia le loro funzioni
      sia il loro monopolio, perché riusciranno a
      trasformarsi e diventeranno capaci di impartire
      insegnamenti personalizzati




                by F.S.                                    42
3) “La scuola come parametro di riferimento”:

      le scuole perderanno il monopolio a favore di altre
      agenzie, ma assumeranno una nuova funzione , quella
      di “parametro di riferimento” per tutti gli altri enti
      erogatori dei servizi educativi




                by F.S.                                   43
4) “La scuola mediatrice dell’apprendimento”:

      le scuole manterranno soltanto la funzione di
      screening o di selezione. L’aula scomparirà e alle
      scuole sarà affidato il solo compito di validare gli
      apprendimenti degli studenti e operare come
      regolatrici e fonti di informazione per i nuovi
      erogatori dei servizi educativi.




                by F.S.                                      44
Principi guida
Nel coniugarsi al futuro, la scuola dovrebbe muoversi lungo
queste direttrici:

• creare una scuola per l’economia della conoscenza (senza
farsi sedurre dall’idea che sia esistita una età dell’oro della
scuola a cui ritornare - immutabilità)

• modificare le logiche di apprendimento dei “nativi
digitali”

• la centralità degli insegnanti (migranti digitali)
                 by F.S.                                          45
Quale ruolo per la scuola nella società
              della conoscenza
   oggi
La scuola (in Italia) è l’istituzione più “conservata” (e non
  conservatrice).

Da secoli è identica a se stessa. deve uscire dalla rischiosa
  situazione di stallo:

    è una istituzione che trasmette cultura da una generazione
     all'altra,

    è una istituzione che garantisce continuità e stabilità nel tempo,

    è una istituzione che come organo di riproduzione della società
     stessa, per riuscire nei suoi scopi "conservativi", dovrebbe evitare
     fluttuazioni troppo rapide nell'incorporare e trasmettere novità.

                  by F.S.                                                   46
 La scuola deve farsi carico di interagire - con dinamismo
  propositivo - con il territorio, e di accogliere le sollecitazioni
  culturali provenienti dalla società-comunità, altrimenti rischia
  una pericolosa marginalizzazione

 Anche tenendo conto della tecnologia che oggi incide a fondo sulla
  nostra cultura e sulla stessa epistemologia [G. Longo, Informatica,
  cultura e apprendimento, in Dossier: Strumenti per la scuola. ITER.
  Ist. Treccani, a. II, n. 6 (sett.-dic.‘99].

 La formazione diventa il nodo, centrale in tutte le società avanzate
  [Libro Bianco Istruzione U.E., Bruxelles, 1996]

 Per dominare il cambiamento occorrono conoscenze approfondite e
  specifiche abilità (skills.


                 by F.S.                                                 47
Compito dei docenti

   è anche insegnare ad accedere e a muoversi agevolmente
    nell’immenso mondo della conoscenza, facilitare l’uso dei saperi in
    continua evoluzione

   è guidare gli alunni dalla cabina delle carte marine, fare in modo che
    non naufraghino [J. London, Martin Eden]

   … e questo non può avvenire soltanto nella forma
    tradizionale…




                    by F.S.                                                  48
Non solo libri nella scuola del nuovo millennio

   La conoscenza si raggiunge non più solo sui libri ma sui media
   audiovisivi e informatici con:
          costi sempre più bassi
          eccezionale velocità di aggiornamento
          maggiore funzionalità ai bisogni
          impressionante presa sul pubblico



   Oggi, raggiungere le fonti primarie dei saperi e dell’informazione
   significa:
   1. mettere in discussione il monopolio del supporto
       cartaceo,
   2. moltiplicare le competenze di accesso ai diversi media,
   3. orientarsi in sistemi non canonici di organizzazione
       della conoscenza,
   4. elaborare criteri di selezione su tipologie di documenti
       non usuali.
              by F.S.                                                   49
E-learning al servizio della didattica




            by F.S.                      50
Dalla F.A.D. all’e-learning: evoluzione
              Periodo              Media utilizzati     Qualità
                                                        dell’interazione
   Prima          Dal 1830 alla    Materiali cartacei        Bassa
generazione     metà degli anni    spediti per posta
                 ‘60 del secolo
                   successivo
  Seconda        Dalla seconda     Tecnologie della          media
generazione     metà degli anni    comunicazione
                 ‘60 alla prima      (radio, TV,
                metà degli anni       telefono)
               ‘80 del XX secolo
   Terza       Dalla metà degli    Nuove tecnologie           Alta
generazione    anni ‘80 fino ad    dell’ingormazion
                     oggi               e e della
                                    comunicazione
                                    (TV satellitare,
                                   reti telematiche)
              by F.S.                                                      51
Non è mai troppo tardi – Alberto Manzi


         http://youtu.be/l04yEbxudf8



         La Scuola Radio Elettra di Torino




    by F.S.                                  52
E-learning?
Da Wikipedia (it):
Per e-learning, in italiano teledidattica[si intende la possibilità di imparare
sfruttando la rete internet e la diffusione di informazioni a distanza;

L’apprendimento è supportato dalle tecnologie della rete.

http://it.wikipedia.org/wiki/E-learning

La definizione della UE: l’e-learning è “l’istruzione di domani”
L’e-learning è l’utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e di Internet per
migliorare la qualità dell’apprendimento agevolando sia l’accesso alle risorse e ai
servizi, sia gli scambi e la collaborazione a distanza, quindi per
progettare, distribuire, selezionare, amministrare, supportare e diffondere
laformazione, anche attraverso percorsi formativi personalizzati.

 http://www.elearningeuropa.info/it/?
                  by F.S.                                                       53
Il Consiglio dell’Unione europea, riunito a Lisbona nel marzo 2000, invitava i
governi nazionali a una rapida accelerazione informatica per adottare i livelli
formativi e informativi necessari per la Società europea del terzo millennio.

Sulla base di tali orientamenti la Commissione europea ha adottato l’iniziativa
                “e-learning – pensare all’istruzione di domani”:
tutti gli stati membri sono stati invitati a “perseverare negli sforzi concernenti
l’effettiva integrazione delle ITC nei sistemi di istruzione e formazione”, e a
“sfruttare pienamente le potenzialità di internet, degli ambienti multimediali
e di apprendimento virtuale per migliori e più rapide realizzazioni di
educazione permanente”.


Le “Linee guida del Governo per lo sviluppo della società dell’informazione”
del Ministro per l’innovazione dichiarano che la formazione erogata via e-
learning è uno dei dieci obiettivi del Piano di Governo: almeno un terzo della
formazione nella pubblica amministrazione sarà disponibile on-line entro il
2005.


                  by F.S.                                                        54
Le competenza chiave




       by F.S.         55
Il concetto di e-learning
non deve essere ridotto a quello di semplice trasferimento di
contenuti formativi attraverso una rete di telecomunicazione;
(e-learning 1.0)

deve essere visto come un modo di concepire la didattica che
accresca il valore dell’insegnamento tradizionale con
l’integrazione delle tecnologie della comunicazione;

alle innovazioni tecnologiche devono corrispondere anche
innovazioni didattiche, per cui emerge la necessità di
modificare il modello dell’educazione: non con l’intento di
sostituire, bensì di affiancare e arricchire i percorsi formativi
tradizionali.
                 by F.S.                                            56
Glossario
     Glossario E–learning – Osservatorio Tecnologico


Link on-line




Link off-line




                by F.S.                                57
Apprendere al tempo del web 2.0
L’avvento dell’e-learning e la diffusione del web 2.0
hanno rivoluzionato interamente i modelli, le
metodologie e gli strumenti della didattica
tradizionale.

Le parole chiave sono:
• partecipazione e condivisione
• frammentazione e ricomposizione degli spazi, dei
tempi e dei modi.

             by F.S.                                58
Le nuove tecnologie hanno ampliato

• Le occasioni di formazione

• Le modalità della formazione

• L’efficacia della formazione



             by F.S.                 59
Mappa didattica e web




                   by F.S.   60
Il vecchio e il nuovo




     Una rivoluzione nei modi di apprendere


                        by F.S.               61
apprendere




             by F.S.   62
Modello di formazione




                        by F.S.   63
Collaborare - Cooperare




                          by F.S.   64
Nuovi siti e servizi web 2.0




         by F.S.               65
by F.S.   66
Nuove parole




               by F.S.   67
Social networking




                    by F.S.   68
Mappa apprendimento studenti con i nuovi media




             by F.S.                             69
Il modello dell’insegnante in rete




                          by F.S.                        70
modello dell’insegnante in rete
Necessità di trasformazioni radicali




Non possiamo continuare a pensare alla scolarizzazione e
all’apprendimento      così   come     sono     oggi     organizzati:
un’aula, quattro pareti, libri di testo tradizionali, lezioni ex
cathedra, interrogazioni, voti, esami, il tutto svolto entro tempi
rigidamente stabiliti.
Abbiamo provato a migliorare ogni aspetto dell’attuale sistema
educativo: vedi l’introduzione di nuovi curricoli, più esami, più
accountability, più sviluppo professionale, miglior impiego delle
risorse.
Tuttavia, i miglioramenti ottenuti nei risultati dell’apprendimento
sono risultati marginali.
                by F.S.                                                 71
Nuove e vecchie competenze




La nuova economia dell’informazione richiede lo sforzo di educare
tutti i giovani e di rendere l’educazione universale.
I giovani hanno bisogno di qualcosa di più di leggere, scrivere e far
di conto.
                 by F.S.                                                72
APPRENDIMENTO = f (CONTENUTO, MOTIVAZIONE, TEMPO)




Marshall S. Smith:

       “Penso che la definizione:
                     APPRENDIMENTO = f (CONTENUTO, MOTIVAZIONE, TEMPO)
       sia un’utile semplificazione dei fattori che incidono
       sull’apprendimento.”

                        by F.S.                                          73
I contenuti includono gli insegnanti (conoscenza, energia), il curricolo
(contenuti e abilità) e la pedagogia.

La motivazione ha una varietà di componenti compreso la reattività
dello studente (salute, fiducia in sé, livello di attenzione, autocontrollo
del proprio apprendimento).

Il tempo si riferisce alla quantità di tempo necessaria a un determinato
studente per imparare un determinato contenuto. Il tempo varia
principalmente in relazione alle precedenti conoscenze, alle abilità nel
settore in cui è impegnato ad apprendere.

L’orario scolastico non dovrà essere fissato in maniera rigida e soltanto
all’interno della scuola, in futuro lo studente deve potersi portare la
scuola appresso.

E’ assolutamente necessario modificare tutte e tre le componenti:
                   contenuti, motivazione, tempo.
                  by F.S.                                                     74
Immigranti e nativi digitali: Capacità comunicative e stili di
                       ammprendimento

Digital immigrants                 Digital native
     Codice alfabetico              Codice digitale
                                    Apprendimento Multitasking
     Apprendimento lineare
                                    Condividere e creare la
     Stile comunicativo uno a       conoscenza (Mp3 Wikipedia)
     molti                          Apprendere ricercando
     Apprendimento per              giocando esplorando
     assorbimento                   Esternalizzazionie
                                    dell’apprendimento
     Internalizzazione              Comunicazione versus
     riflessione                    riflessione
     Autorità del testo             No autorità del testo
                                    multicodicalità
      Primo leggere
                                    Connettersi navigare ed
                  by F.S.           esplorare                75
Confronto tra vecchi e nuovi metodi di apprendimento

                                              Le modalità con cui i nativi digitali apprendono sono completamente diverse da quelle che
                                              la scuola tuttora utilizza. Alcune delle principali trasformazioni.
     Dai vecchi ai nuovi modi di apprendere

                                                   Dagli apprendimenti imposti e         →    Agli apprendimenti motivati, partecipati,
                                                   subiti                                     creativi
                                                   Dal controllo esterno (esami, voti,        All’autocontrollo (questionari, feedbck,
                                                   ripetenze,bocciature, punizioni)           adesione alle norme)
                                                                                         →

                                                   Dall’apprendimento in uno spazio           All’apprendimento in un contesto
                                                   reale:                                     virtuale:
                                                   •Immobilità-circolazione limitata          •Spazio condiviso, circolazione illimitata
                                                   •Lentezza del testo scritto                •Immediatezza
                                                   •Condivisione ridotta                 →    •Importanza delle interfacce grafiche
                                                   •Scarso feed back                          •Costante feedback
                                                   •Punizioni individuali                     •Sanzioni collettive


                                                   Dalle conoscenze disciplinari         →    Alle competenze

                                                   Dall’apprendimento-consumo            →    All’apprendimento-partecipazione

                                                   Dall’apprendimento uno-a-uno               All’apprendimento molti-a-molti (many-
                                                   (peer-to-peer) by F.S.                     to-many)                           76
mappa   by F.S.   77
by F.S.   78
Il docente nella scuola che educa e istruisce
 Nel processo di apprendimento, è e sarà assolutamente
 indispensabile,      imprescindibile,   la mediazione
 culturale, il tutoring cognitivo, cioè…

                       L’opera del docente!



       Il docente deve, comunque, compiere la sua
                 rivoluzione culturale!




             by F.S.                                     79
Nuovo spazio alla funzione del docente
•Nuovo mediatore didattico, regista d’aula, tutor del processo di
apprendimento
•Progettista e gestore di percorsi formativi complessi, dove elemento
distintivo risulta essere la competenza nell’individualizzazione
dell’insegnamento e nell’uso delle tecnologie a fini didattici
•Operatore consapevole di una nuova epistemologia delle disciplina
•Selezionatore di conoscenze e competenze
•Elaboratore di nuove strategie didattiche ch conducano alla conoscenza
attraverso l’azione di gruppo
•Suggeritore di metodologie euristiche, attive, induttive: lavoro cooperativo
e collaborativo, analisi di casi, problem solving, didattica laboratoriale
•Centro attivo della strategia tesa a conseguire le competenze fondamentali
per il domani:
      − imparare ad imparare
      − progettare e comunicare
      − collaborare e partecipare
      − risolvere problemi
      − individuare collegamenti e relazioni
      − acquisire e interpretare l’informazione
                by F.S.                                                         80
by F.S.   82
by F.S.   83
by F.S.   84
Le ICT migliorano gli apprendimenti?!




 Slide presentata nel 2009 al Convegno: Da Socrate a Google

          by F.S.                                             85
Le ICT migliorano gli apprendimenti?
L’evidenza empirica a favore dei benefici che le ICT possono portare agli
studenti non è ancora sufficiente.

Tuttavia non esistono nemmeno casi di esperienze di integrazione delle
ICT nella scuola dimostratesi fallimentari in termini di apprendimento.

Anzi, come emerge dal rapporto New Millenium Leaners 2009, esiste una
chiara relazione positiva fra i punteggi PISA in scienze e il numero di
anni d’esperienza che i ragazzi hanno con il computer a casa e a scuola.

Il rapporto Impact 2006 (Regno Unito, 4 paesi scandinavi, Paesi Bassi)
mette in luce che l’introduzione delle ICT nella scuola ha portato
risultati positivi in termini di motivazione e di interesse per il lavoro
scolastico da parte degli studenti.




              by F.S.                                                       86
Sul piano degli apprendimenti un esempio interessante viene dalla
ricerca-azione    “DANT-Didattica      assistita    dalle   nuove
tecnologie”, realizzata nelle scuole elementari del trentino per
sviluppare e introdurre una metodologia di apprendimento basata sui
videogiochi.


Sempre nel trentino
Progetto DIDADUEZERO: una ricerca-azione per sperimentare l’utilizzo
del web2.0 come strumento che favorisce i rapporti tra scuola e territorio.

Qui di seguito una delle esperienze condotte:
“Stranieri da sempre- costruire mappe interculturali del territorio”



Anche noi non siamo da meno: Cyber-cl@sse: studiare con le TIC



                by F.S.                                                       87
UNA RIVOLUZIONE NEI MODI DI APPRENDERE




     by F.S.                             88
•La COMMISSIONE EUROPEA ha dl’e-learning come:


“il nuovo modo di studiare reso possibile dalle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione.”
Con tale espressione si indica, quindi, l’uso della tecnologia per:

• progettare
• distribuire
• selezionare
• amministrare
• supportare
• diffondere la formazione realizzando percorsi
formativi personalizzati.

                 by F.S.                                              89
E-learning 2.0
Come integrazione alla didattica tradizionale:
   I contenuti diventano sempre disponibili, (è bene coinvolgere gli
   studenti stessi nella costruzione, aggiornamento ed integrazione).
   Tutto questo allevia la ripetitività liberando energie per la
   riflessione, interazione, ricerca.
Come supporto alle attività di recupero:
         basti pensare a quanto investe una scuola in corsi I.D.E.I e
        quanto, purtroppo, investono le famiglie in lezioni private. Già
        alcuni Istituti Superiori hanno attivato i corsi di recupero on line
        rendendo più fruibile e meno dispendiosa questa attività, anche
        in termini di tempo per studenti e docenti.
Come erogazione di servizi relativi ad argomenti extracurricolari o
multidisciplinari:
        alcuni esempi possono essere l’orientamento in entrata ed in
        uscita, l’educazione alla salute, all’ambiente, la patente per il
        ciclomotore, la prevenzione alla tossicodipendenza, ecc., tutte
        attività che sono istituzionalmente richieste ma che non hanno
        ne’ tempi né F.S.
                    by
                       spazi propri.                                         90
L’era del docente 2.0
Gestire la conoscenza ai giorni nostri significa gestire la
complessità dell’e-learning caratterizzata dalle molteplici
strutture di comunicazione.

 Secondo una indagine di EDU TECH il 40% di docenti
 dichiara che il web favorisce l’interazione con gli
 studenti, diventando sempre di più uno strumento
 indispensabile per lo sviluppo delle loro competenze.

 Di contro, quasi il 30% degli insegnanti afferma che
 Internet non aiuta a fare il docente, essendo una perdita
 di tempo e un pericolo per la serietà della ricerca
 didattica.
               by F.S.                                        91
All’inizio del 21° secolo si è assistito ad una svolta ulteriore all’interno
stesso di Internet, con conseguente influenza sui modelli della conoscenza
e dell’apprendimento.

Ci si riferisce al passaggio indicato comunemente con l’espressione web
2.0, che comincia a diffondesi a partire dal 2004 e che sottolinea un decisivo
cambiamento nel rapporto tra l’utente e la rete, nel senso di un’accresciuta
partecipazione attiva da parte del primo.

Gli utenti diventano soggetti-autori in un contesto di condivisione o
collaborazione: Internet è sempre meno un luogo in cui si ricercano
informazioni è sempre più un luogo in cui si costruiscono contenuti
personali con strumenti come i blog e i wikis, si condividono risorse e si
comunica in forme più coinvolgenti               tramite strumenti come
podcast, instant messager, servizi di condivisione di foto o filmati.

Il web 2.0 è caratterizzato dal cosiddetto social networking.
                  by F.S.                                                        92
Mappa concettuale                       Strumenti per l’e-learning


                      Produzione audio                         Produzione grafica

                                            Produzione video
 Content Management System                                                Produzione animazioni

                                     Strumenti per la produzione
                                                                            Strumenti di simulazione
           autoring

                                    Strumenti per l’e-learning


                                    Strumenti per l’apprendimento                        chat

 Learning Management System                                                    conferenze on-line

                                              e-portfolio          test
 Learning Content Management System                                               Blog

                                    Wiki             classi virtuali
                                                                             Podcast

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by F.S.   94
The machine is Us/ing Us




        by F.S.            95
Il Progetto Classi 2.0
                      http://youtu.be/fZFWzkqOCvc




                     Il mobile learning
           un elemento importante per la dilatazione spazio/tempo
           dell’esperienza educativa che va oltre la classe.

                       http://youtu.be/FWabv00OgVM




Progetti
                        by F.S.                                     96
Una esperienza in classe con gli strumenti del web 2.0
                   Liceo Classico “G.Garibaldi” Palermo

     https://docs.google.com/Doc?id=ajbh3pcdtkfq_1259g295pm9k




Nuovi ambienti di apprendimento: Ipad alla Cecco Angiolieri di Siena
                       http://youtu.be/fZFWzkqOCvc




                   by F.S.                                             97
Piattaforma di E-learning
                         del
    Liceo Scientifico Statale R. Nuzzi di Andria




  Il progetto Cyber-cl@asse: studiare con le Tic
                      della
Scuola secondaria di 1° grado “ Michelangelo” - Bari




           by F.S.                                     98
“Non c’è nulla di più difficile e pericoloso
che introdurre un nuovo ordine di
cose, poiché il cambiamento ha per fieri
nemici tutti coloro che si trovano bene
nelle vecchie condizioni e solo tiepidi
difensori tra quelli che si troveranno
meglio nelle nuove.”
                                  Macchiavelli




           by F.S.                               99
GRAZIE!

Arrivederci al prossimo incontro.




           by F.S.                  100

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  • 1. PIANO OPERATIVO NAZIONALE -OBIETTIVO D ANNUALITA’ 2010/2011- FSE 2010 cod.816 E-Learning e mediazione formativa Per costruire ambienti di apprendimento e gestirli in piattaforma moodle Esperti: Valentina Baldini,Maurizio Maggiora,Francesco Sicolo, Tutor: M.Celeste Maurogiovanni Locandina by F.S. 1
  • 2. Questo corso si colloca nelle linee d’azione del P.O.N. 2007-2013 “competenze per lo sviluppo”. In particolare Azione D1: interventi formativi rivolti ai docenti sulle nuove tecnologie della comunicazione. Titolo del progetto: E-learning e la mediazione formativa Tutor: Esperti: prof.ssa Maurogiovanni M. Celeste Prof.ssa Baldini Valentina Prof. Maggiora Maurizio Prof. Sicolo Francesco by F.S. 2 P.O.N. 2007-2013 Azione D1
  • 3. Programma del corso Attività previste Contenuti Competenze specifiche Metodologie Esperto Luoghi Ore Date didattica Accoglienza Conoscenze delle TIC e di tecnologia didattica di base Comprendere l’importanza Utilizzo di schede esplicative; Sicolo Aula Multimediale 3h Mercoledi Didattica e e-learning: L’e-learning e la mediazione formativa:panoramica dell’e-learning a scuola Cooperative learning. 15,00/ 18,00 19/10/2011 sugli aspetti teorici, comunicativi e pedagogici Didattica e e-learning L’e-learning e gli strumenti del web 2.0.: blog, i wiki, i Usare l’e-learning e gli strumenti del web 2.0 Utilizzo di schede esplicative; Sicolo Aula Multimediale 3h Mercoledì La cultura della rete - il blog podcast,… nella didattica per realizzare un blog Esercizi di pratica; Cooperative learning. 15,00/ 18,00 26/10/2011 Comunicazione e scrittura in rete. Didattica e e-learning L’e-learning e gli strumenti del web 2.0. Usare l’e-learning e gli strumenti del web 2.0 Utilizzo di schede esplicative; Sicolo Aula Multimediale 3h Mercoledì La cultura della rete - il wiki, podcast Comunicazione e scrittura in rete. nella didattica per realizzare un wiki, un Esercizi di pratica; Cooperative learning 15,00/ 18,00 9/11/2011 podcast Didattica e e-learning: Learning object: definizione e struttura. Conoscere gli strumenti per Utilizzo di schede esplicative; Baldini Aula 3h Mercoledì Learning Object (L.O.) Download della borsa degli attrezzi e relativa realizzare pacchetti didattici Esercizi di pratica; Cooperative learning Multimediale 15,00/18,00 16/11/2011 presentazione Didattica e e-learning: Learning Object Xerte: editor di Learning Object Saper progettare un L.O. con Utilizzo di schede esplicative; Baldini Aula Multimediale 3h Mercoledì Xerte Esercizi di pratica; Cooperative learning 15,00/18,00 23/11/2011 Didattica e e-learning: Learning Object Exelearning: editor di Learning Object Saper progettare un L.O. con Utilizzo di schede esplicative; Baldini Aula Multimediale 3h Mercoledì Exelearning Esercizi di pratica; Cooperative learning 15,00/18,00 30/11/2011 Didattica e e-learning: MOODLE Struttura di una piattaforma MOODLE Installazione e configurazione Utilizzo di schede esplicative; Maggiora Aula Multimediale 3h lunedì Esercizi di pratica; Cooperative learning 15,00/18,00 5/12/2011 Didattica e e-learning: MOODLE Strumenti ed interazioni sincroni ed asincroni Chat, forum, posta elettronica Utilizzo di schede esplicative; Maggiora Aula Multimediale 3h lunedì Esercizi di pratica; Cooperative learning 15,00/18,00 12/12/2011 Didattica e e-learning: MOODLE Creare e gestire corsi Tecniche di amministrazione Utilizzo di schede esplicative; Maggiora Aula Multimediale 3h Giovedì Esercizi di pratica; Cooperative learning 15,00/18,00 15/12/2011 Verifica finale L’e-learning Test risposta multipla sui tre moduli Baldini Aula Multimediale 3h Martedì I Learning Object Maggiora 15,00/18,00 20/12/2011 La piattaforma Moodle by F.S. Sicolo 3
  • 4. L.C. “Orazio FLACCO” – Bari a.s. 2010-2011 P.O.N. 2010-2011 Modulo a cura del prof. Sicolo Francesco
  • 5. La mente non ha bisogno, come un vaso, di essere riempita ma, piuttosto, come legna, di una scintilla che l’accenda e v’infonda l’impulso e un amore ardente per la verità. [ Plutarco, L’arte di ascoltare ] by F.S. 5
  • 6. LA MEDIAZIONE FORMATIVA quale – come – quando – dove - chi E-learning Mediazione E-learning formativa by F.S. 6
  • 7. Docente e il sapere professionale Mappa mediazione disciplina giovane sapere formale sapere informale/non formale E-learning affiancare e arricchire i percorsi formativi tradizionali. by F.S. 7
  • 8. LA STORIA SOCIALE DELL’UOMO ATTRAVERSO IL RAPPORTO CON I MEDIA 4 svolte fondamentali nella storia della comunicazione umana identificano 4 tipi di società: 1. La società orale 2. La società della scrittura 3. La società della stampa 4. La società elettrica Il passaggio dall’una all’altra ha sempre comportato delle “Rivoluzioni educative” Marshall Mc Luhan in “La Galassia Gutenberg. Nascita dell’uomo tipografico”, Armando Editore, ripercorre la storia sociale dell’uomo attraverso il rapporto con i media. by F.S. 8
  • 10. Un primo sussidio didattico Frammento romano proveniente dai pressi di Trier. E' databile al 200 a.C. e mostra una scuola dove l'insegnante siede di fronte a due studenti mentre legge un rotolo di pergamena. Sulla destra un altro studente arriva con la sua lavagnetta (il tablet PC o laptop) sulla quale potrà scrivere. by F.S. 10
  • 11. L'oggetto libro ha subito nel corso del tempo notevoli cambiamenti dal punto di vista materiale e strutturale Codex vs volumen http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=EsAF3sQQzxA Rotolo di papiro Codex Sinaiticus – III sec. d.c. Atto notarile del 1557 vergato su pergamena by F.S. 11
  • 12. “Non c’è nessuna icona da cliccare. E’ una lavagna a gesso” by F.S. 12
  • 13. Il ruolo della scuola nella società Etimologia della parola “scuola” La Ratio Studiorum dei Gesuiti 1599 Voci critiche sull’ Organizzazione scolastica tra il XIX e il XX secolo Crescono gli alieni nelle nostre scuole o aliena è la nostra scuola? La scuola di Anna by F.S. 13
  • 14. Etimologia della parola “scuola” Scuola deriva dal greco “scholé” che vuol dire riposo. E questo perché nell’antichità gli uomini, i soli che praticavano gli studi, essendo le donne escluse, trascorrevano i pochi momenti liberi dalle armi o dai lavori nei campi nell’esercizio della mente: un riposo piacevole, uno svago ristoratore . by F.S. 14
  • 15. La Ratio Studiorum dei Gesuiti 1599 Un modello scolastico che vive fino ai giorni nostri In essa sono contenuti minute istruzioni operative, didattiche e di comportamento, che anticipano l’insieme dell’intero armamento, materiale e normativo, (del)la scuola così come la conosciamo oggi: • divisione dell’anno scolastico in semestri • determinazione dell’orario giornaliero delle lezioni • impiego del registro • modalità della correzione delle prove degli allievi • della valutazione • della pubblicazione degli esiti degli esami, ecc. by F.S. 15
  • 16. dipinto by F.S. 16
  • 17. foto by F.S. 17
  • 18. Voci critiche sull’organizzazione scolastica ieri Tra il XIX e il XX secolo • Giovanni Vailati (1863/1906 – filosofo e matematico): “Uomini colti, insegnanti e studiosi di pedagogia …..non sembrano vedere l’assurdità didattica, igienica e psicologica di ordinamenti scolastici che costringono i ragazzi a rimanere inchiodati, in media per cinque ore al giorno sui banchi di scuola, come se non vi fossero altri mezzi per ottenere gli scopi che si crede di voler raggiungere.” Nello stesso senso si esprimevano Gaetano Salvemini (1873/1957), Augusto Monti (1881/1966)/e Luigi Einaudi (1874/1961). • Di Monti si ricorda l’intervento contro il “sovraccarico” delle materie e dei compiti a casa. • Di Einaudi, insegnante di Liceo, è noto il suo intervento sul “Corriere della sera” in cui polemizzava contro gli “orari lunghi” (nel 1913 il liceo occupava i ragazzi 24 ore la settimana). by F.S. 18
  • 19. Voci critiche sull’organizzazione scolastica oggi 2010 - Benedetto Vertecchi (sul riordino dei cicli scolasticci): “…siamo di fronte ad una nozione ottocentesca del servizio scolastico, centrata sulla coincidenza tra orario della scuola e orario delle lezioni.” Vertecchi cita in particolare la Finlandia come esempio di un tempo scuola più lungo del tempo lezione. Noi pensiamo all’estensione del tempo scuola che la rete e gli strumenti di comunicazione digitale permettono. by F.S. 19
  • 20. Divari digitali Crescono gli alieni nelle nostre scuole o aliena è la nostra scuola? I giovani di oggi, nativi digitali *, sono abituati a ricevere informazioni in tempo reale, a gestire processi paralleli e multitask, a lavorare per immagini e suoni più che su testi scritti, in costante connessione a internet. Essi danno molta importanza alle conoscenze informali. Se le statistiche nazionali e internazionali parlano di aumento costante dell’assenteismo, della violenza nelle scuole, della dispersione, degli insuccessi, non è il caso di fermarci a pensare se aliena è la scuola così come è oggi? by F.S. 20
  • 21. La scuola di Anna Rapporto sulla scuola in Italia 2010 –ed. Laterza Maria Teresa Mecchia by F.S. 21
  • 22. Studenti, insegnanti e nuove tecnologie: Una fotografia del presente Fondazione Agnelli - Rapporto sulla scuola in Italia 2010 – Ed. Laterza by F.S. 22
  • 23. Dotazioni di ICT delle scuole italiane Ocse-PISA 2006: 1 pc ogni 17 studenti MIUR a.s. 2007-08: 1 computer ogni 10 studenti Computer scolastici connessi a INTERNET 85,9% per il MIUR – in Europa 86,7% dal 2000 al 2008 il MIUR ha impiegato 260 miliardi di euro by F.S. 23
  • 24. Studenti e ITC digital natives I giovani nati a partire dai primi anni Novanta, cresciuti nel mondo di Internet e delle ICT, mostrano abilità cognitive frutto di un apprendimento non formale e dimostrano una capacità di svolgere più compiti contemporaneamente (multitasking). by F.S. 24
  • 25. Insegnanti e ITC Tutte le indagini condotte (utile l’indagine IARD) sul tema concordano sul dato che solo una minima parte (10%) dei docenti non dispone di un PC o di PC collegati a Internet. Per la frequenza d’uso: 47% tutti i giorni 84% almeno una volta a settimana. Gli uomini (68%) superano le donne (41%). by F.S. 25
  • 26. Insegnanti e ITC a scuola un problema di atteggiamento culturale Se relativamente alto è, infatti, il consenso per una definizione delle tecnologie come “elemento importante della didattica moderna“ (57,4%), Bassissima (appena 6%) è la convinzione che si tratti di un “supporto insostituibile per il lavoro dell’insegnante” by F.S. 26
  • 27. Dagli atteggiamenti culturali alla pratica L’uso delle ICT per documentarsi e preparare le lezioni riguarda meno del 40% degli insegnanti, insomma, la rete come enciclopedia virtuale; quello per comunicare con altri docenti o per corsi di formazione on-line si attesta su percentuali ancora più basse: 12,4% e 7,1%. Pressoché assente dall’orizzonte è l’utilizzo a scopi didattici e di apprendimento delle possibilità di lavoro cooperativo offerte dal Web2.0 inclusa la partecipazione attiva degli allievi. by F.S. 27
  • 28. Elementi di riflessione • la diffusione dei media con la loro potenza comunicativa/educativa/formativa • la Scuola (non) è (più) la sola Agenzia Educativa/Formativa • le tecnologie presenti sul mercato sono ormai di uso comune tra i nostri studenti ma stentano ad assumere un ruolo positivo nella Scuola • il tempo e lo spazio scolastico così come sono intesi oggi non sono in grado di favorire una esperienza scolastica tesa ad un apprendimento collaborativo e alla creazione di comunità educative più ampie (rete). by F.S. 28
  • 29. Dove sta andando la scuola? Tra un quarto di secolo cosa distinguerà le scuole da quelle di oggi? I sistemi scolastici stanno perdendo, se pur lentamente, il monopolio dell’istruzione. S’impara molto anche fuori dalla scuola e secondo modalità non scolastiche. (sapere formale, non formale, informale) by F.S. 29
  • 30. Studi e ricerche Schooling for Tomorrow – Personalizing Education I sei scenari dell’OCSE Nel 2006 viene presentata la ricerca sulle scuole del futuro: I sei possibili scenari sono raggruppati a due a due in tre categorie: • “conservazione dello status quo” • “ri-scolarizzazione” o “rilancio della scuola” • “de-scolarizzazione” Un giorno di scuola nel 2020 Convegno internazionale organizzato dalla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo di Torino, marzo 2009 by F.S. 30
  • 31. I due scenari dello “status quo” I sistemi scolastici esistenti mantengono le loro principali caratteristiche, per scelta politica o per incapacità di realizzare cambiamenti sostanziali Primo scenario: “Permanenza dei sistemi scolastici burocratici” Secondo scenario: “Il collasso” by F.S. 31
  • 32. Scenario dello “status quo” Primo scenario: “Permanenza dei sistemi scolastici burocratici” Lo scenario è costruito sulla convinzione che i sistemi scolastici vigenti sono solidi e che la burocrazia scolastica resta il perno di tutto il meccanismo scolastico. Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) continuano a diffondersi, senza però alterare gli assetti istituzionali. Gli insegnanti formano un corpo compatto, efficacemente rappresentato da sindacati e da associazioni politicamente influenti. by F.S. 32
  • 33. scenario dello “status quo” Secondo scenario “il collasso” Presuppone che le riforme intraprese per tenere in vita gli attuali sistemi scolastici porteranno alla lunga al crollo dei sistemi. L’OCSE usa il termine “disintegrazione”: - scomparsa degli insegnanti, conseguenza del rapido invecchiamento della professione e degli insoddisfacenti livelli di motivazione dei docenti, sempre più attratti da altre diverse e più appetibili opportunità di lavoro. by F.S. 33
  • 34. I due scenari di “ri-scolarizzazione” Primo scenario: “Le scuole centri di socializzazione” Secondo scenario: “Scuole come organizzazioni ch apprendono” by F.S. 34
  • 35. scenario di “ri-scolarizzazione” Primo scenario: “Le scuole centri di socializzazione” Queste s’impongono come fulcro della comunità locale e si allontano dal modello tradizionale, imperniato sullo svolgimento di programmi d’insegnamento predeterminati e da erogare uniformemente su tutto il territorio nazionale. Le scuole saranno uno strumento per compensare la frammentazione delle famiglie e delle comunità; diventeranno e saranno percepite come centri per la tutela e la promozione del capitale sociale. Le scuole diventano poli per l’istruzione permanente. Il prestigio (e il reddito) degli insegnanti trarrebbe beneficio da questa nuova centralità. by F.S. 35
  • 36. scenario di “ri-scolarizzazione” Secondo scenario: “Scuole come organizzazioni che apprendono” Recupera la funzione cognitiva della scuola e ne ristabilisce il ruolo indispensabile, ma nella prospettiva delineata dalle ricerche sullo sviluppo della mente condotte nel corso del XX secolo. Le scuole diventeranno centri nei quali esistono e si sviluppano le condizioni favorevoli per avviare gli studenti lungo nuovi percorsi d’apprendimento, individuali e collettivi. In questa operazione un posto centrale sarà assegnato alle TIC. Per gli insegnanti si aprono prospettive di sviluppo professionale, ma anche accentuata mobilità da e verso altre professioni. by F.S. 36
  • 37. I due scenari di “de-scolarizzazione” Primo scenario: “Reti d’apprendimento e società di reti” Secondo scenario: “Estensione del modello di mercato” by F.S. 37
  • 38. scenario di “de-scolarizzazione” Primo scenario: “Reti d’apprendimento e società di reti” Deriva dallo sviluppo dell’emergente “società della rete” e si fonda sul presupposto che si possa imparare facendo progressivamente a meno dell’istruzione scolastica in favore di una moltitudine di reti di apprendimento. La figura tradizionale dell’insegnante è destinata a scomparire, mentre si svilupperanno nuove professioni dell’istruzione. by F.S. 38
  • 39. scenario di “de-scolarizzazione” Secondo scenario: “Estensione del modello di mercato” L’ultimo scenario prevede che l’istruzione assuma sempre più le sembianze di un mercato. Le scuole tradizionali sopravvivranno, ma in un mercato dell’apprendimento nel quale molte nuove agenzie formative saranno sollecitate ad entrare. Lo Stato non eserciterà più una funzione di indirizzo e di controllo. Il mercato chiederà nuovi profili di professionisti dell’insegnamento. by F.S. 39
  • 40. Nessuno dei sei scenari, avverte l’OCSE, si realizzerà mai in forma pura. Anzi, in una certa misura, la contaminazione tra elementi dei diversi scenari sarà inevitabile (e auspicabile). by F.S. 40
  • 41. Le funzioni della scuola * 4 possibili scenari 1) “Diversificazione nell’erogazione dell’istruzione”: le scuole manterranno le loro attuali funzioni, ma perderanno il monopolio dell’istruzione per l’avvento di nuovi soggetti erogatori di servizi educativi * 2002- Rapporto del National College for School Leadership a cura di Riel Miller F.S. by e Tom Bentley 41
  • 42. 2) “Modernizzazione della scuola”: le scuole riusciranno a mantenere sia le loro funzioni sia il loro monopolio, perché riusciranno a trasformarsi e diventeranno capaci di impartire insegnamenti personalizzati by F.S. 42
  • 43. 3) “La scuola come parametro di riferimento”: le scuole perderanno il monopolio a favore di altre agenzie, ma assumeranno una nuova funzione , quella di “parametro di riferimento” per tutti gli altri enti erogatori dei servizi educativi by F.S. 43
  • 44. 4) “La scuola mediatrice dell’apprendimento”: le scuole manterranno soltanto la funzione di screening o di selezione. L’aula scomparirà e alle scuole sarà affidato il solo compito di validare gli apprendimenti degli studenti e operare come regolatrici e fonti di informazione per i nuovi erogatori dei servizi educativi. by F.S. 44
  • 45. Principi guida Nel coniugarsi al futuro, la scuola dovrebbe muoversi lungo queste direttrici: • creare una scuola per l’economia della conoscenza (senza farsi sedurre dall’idea che sia esistita una età dell’oro della scuola a cui ritornare - immutabilità) • modificare le logiche di apprendimento dei “nativi digitali” • la centralità degli insegnanti (migranti digitali) by F.S. 45
  • 46. Quale ruolo per la scuola nella società della conoscenza oggi La scuola (in Italia) è l’istituzione più “conservata” (e non conservatrice). Da secoli è identica a se stessa. deve uscire dalla rischiosa situazione di stallo:  è una istituzione che trasmette cultura da una generazione all'altra,  è una istituzione che garantisce continuità e stabilità nel tempo,  è una istituzione che come organo di riproduzione della società stessa, per riuscire nei suoi scopi "conservativi", dovrebbe evitare fluttuazioni troppo rapide nell'incorporare e trasmettere novità. by F.S. 46
  • 47.  La scuola deve farsi carico di interagire - con dinamismo propositivo - con il territorio, e di accogliere le sollecitazioni culturali provenienti dalla società-comunità, altrimenti rischia una pericolosa marginalizzazione  Anche tenendo conto della tecnologia che oggi incide a fondo sulla nostra cultura e sulla stessa epistemologia [G. Longo, Informatica, cultura e apprendimento, in Dossier: Strumenti per la scuola. ITER. Ist. Treccani, a. II, n. 6 (sett.-dic.‘99].  La formazione diventa il nodo, centrale in tutte le società avanzate [Libro Bianco Istruzione U.E., Bruxelles, 1996]  Per dominare il cambiamento occorrono conoscenze approfondite e specifiche abilità (skills. by F.S. 47
  • 48. Compito dei docenti  è anche insegnare ad accedere e a muoversi agevolmente nell’immenso mondo della conoscenza, facilitare l’uso dei saperi in continua evoluzione  è guidare gli alunni dalla cabina delle carte marine, fare in modo che non naufraghino [J. London, Martin Eden]  … e questo non può avvenire soltanto nella forma tradizionale… by F.S. 48
  • 49. Non solo libri nella scuola del nuovo millennio La conoscenza si raggiunge non più solo sui libri ma sui media audiovisivi e informatici con:  costi sempre più bassi  eccezionale velocità di aggiornamento  maggiore funzionalità ai bisogni  impressionante presa sul pubblico Oggi, raggiungere le fonti primarie dei saperi e dell’informazione significa: 1. mettere in discussione il monopolio del supporto cartaceo, 2. moltiplicare le competenze di accesso ai diversi media, 3. orientarsi in sistemi non canonici di organizzazione della conoscenza, 4. elaborare criteri di selezione su tipologie di documenti non usuali. by F.S. 49
  • 50. E-learning al servizio della didattica by F.S. 50
  • 51. Dalla F.A.D. all’e-learning: evoluzione Periodo Media utilizzati Qualità dell’interazione Prima Dal 1830 alla Materiali cartacei Bassa generazione metà degli anni spediti per posta ‘60 del secolo successivo Seconda Dalla seconda Tecnologie della media generazione metà degli anni comunicazione ‘60 alla prima (radio, TV, metà degli anni telefono) ‘80 del XX secolo Terza Dalla metà degli Nuove tecnologie Alta generazione anni ‘80 fino ad dell’ingormazion oggi e e della comunicazione (TV satellitare, reti telematiche) by F.S. 51
  • 52. Non è mai troppo tardi – Alberto Manzi http://youtu.be/l04yEbxudf8 La Scuola Radio Elettra di Torino by F.S. 52
  • 53. E-learning? Da Wikipedia (it): Per e-learning, in italiano teledidattica[si intende la possibilità di imparare sfruttando la rete internet e la diffusione di informazioni a distanza; L’apprendimento è supportato dalle tecnologie della rete. http://it.wikipedia.org/wiki/E-learning La definizione della UE: l’e-learning è “l’istruzione di domani” L’e-learning è l’utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e di Internet per migliorare la qualità dell’apprendimento agevolando sia l’accesso alle risorse e ai servizi, sia gli scambi e la collaborazione a distanza, quindi per progettare, distribuire, selezionare, amministrare, supportare e diffondere laformazione, anche attraverso percorsi formativi personalizzati. http://www.elearningeuropa.info/it/? by F.S. 53
  • 54. Il Consiglio dell’Unione europea, riunito a Lisbona nel marzo 2000, invitava i governi nazionali a una rapida accelerazione informatica per adottare i livelli formativi e informativi necessari per la Società europea del terzo millennio. Sulla base di tali orientamenti la Commissione europea ha adottato l’iniziativa “e-learning – pensare all’istruzione di domani”: tutti gli stati membri sono stati invitati a “perseverare negli sforzi concernenti l’effettiva integrazione delle ITC nei sistemi di istruzione e formazione”, e a “sfruttare pienamente le potenzialità di internet, degli ambienti multimediali e di apprendimento virtuale per migliori e più rapide realizzazioni di educazione permanente”. Le “Linee guida del Governo per lo sviluppo della società dell’informazione” del Ministro per l’innovazione dichiarano che la formazione erogata via e- learning è uno dei dieci obiettivi del Piano di Governo: almeno un terzo della formazione nella pubblica amministrazione sarà disponibile on-line entro il 2005. by F.S. 54
  • 55. Le competenza chiave by F.S. 55
  • 56. Il concetto di e-learning non deve essere ridotto a quello di semplice trasferimento di contenuti formativi attraverso una rete di telecomunicazione; (e-learning 1.0) deve essere visto come un modo di concepire la didattica che accresca il valore dell’insegnamento tradizionale con l’integrazione delle tecnologie della comunicazione; alle innovazioni tecnologiche devono corrispondere anche innovazioni didattiche, per cui emerge la necessità di modificare il modello dell’educazione: non con l’intento di sostituire, bensì di affiancare e arricchire i percorsi formativi tradizionali. by F.S. 56
  • 57. Glossario Glossario E–learning – Osservatorio Tecnologico Link on-line Link off-line by F.S. 57
  • 58. Apprendere al tempo del web 2.0 L’avvento dell’e-learning e la diffusione del web 2.0 hanno rivoluzionato interamente i modelli, le metodologie e gli strumenti della didattica tradizionale. Le parole chiave sono: • partecipazione e condivisione • frammentazione e ricomposizione degli spazi, dei tempi e dei modi. by F.S. 58
  • 59. Le nuove tecnologie hanno ampliato • Le occasioni di formazione • Le modalità della formazione • L’efficacia della formazione by F.S. 59
  • 60. Mappa didattica e web by F.S. 60
  • 61. Il vecchio e il nuovo Una rivoluzione nei modi di apprendere by F.S. 61
  • 62. apprendere by F.S. 62
  • 63. Modello di formazione by F.S. 63
  • 65. Nuovi siti e servizi web 2.0 by F.S. 65
  • 66. by F.S. 66
  • 67. Nuove parole by F.S. 67
  • 68. Social networking by F.S. 68
  • 69. Mappa apprendimento studenti con i nuovi media by F.S. 69
  • 70. Il modello dell’insegnante in rete by F.S. 70 modello dell’insegnante in rete
  • 71. Necessità di trasformazioni radicali Non possiamo continuare a pensare alla scolarizzazione e all’apprendimento così come sono oggi organizzati: un’aula, quattro pareti, libri di testo tradizionali, lezioni ex cathedra, interrogazioni, voti, esami, il tutto svolto entro tempi rigidamente stabiliti. Abbiamo provato a migliorare ogni aspetto dell’attuale sistema educativo: vedi l’introduzione di nuovi curricoli, più esami, più accountability, più sviluppo professionale, miglior impiego delle risorse. Tuttavia, i miglioramenti ottenuti nei risultati dell’apprendimento sono risultati marginali. by F.S. 71
  • 72. Nuove e vecchie competenze La nuova economia dell’informazione richiede lo sforzo di educare tutti i giovani e di rendere l’educazione universale. I giovani hanno bisogno di qualcosa di più di leggere, scrivere e far di conto. by F.S. 72
  • 73. APPRENDIMENTO = f (CONTENUTO, MOTIVAZIONE, TEMPO) Marshall S. Smith: “Penso che la definizione: APPRENDIMENTO = f (CONTENUTO, MOTIVAZIONE, TEMPO) sia un’utile semplificazione dei fattori che incidono sull’apprendimento.” by F.S. 73
  • 74. I contenuti includono gli insegnanti (conoscenza, energia), il curricolo (contenuti e abilità) e la pedagogia. La motivazione ha una varietà di componenti compreso la reattività dello studente (salute, fiducia in sé, livello di attenzione, autocontrollo del proprio apprendimento). Il tempo si riferisce alla quantità di tempo necessaria a un determinato studente per imparare un determinato contenuto. Il tempo varia principalmente in relazione alle precedenti conoscenze, alle abilità nel settore in cui è impegnato ad apprendere. L’orario scolastico non dovrà essere fissato in maniera rigida e soltanto all’interno della scuola, in futuro lo studente deve potersi portare la scuola appresso. E’ assolutamente necessario modificare tutte e tre le componenti: contenuti, motivazione, tempo. by F.S. 74
  • 75. Immigranti e nativi digitali: Capacità comunicative e stili di ammprendimento Digital immigrants Digital native Codice alfabetico Codice digitale Apprendimento Multitasking Apprendimento lineare Condividere e creare la Stile comunicativo uno a conoscenza (Mp3 Wikipedia) molti Apprendere ricercando Apprendimento per giocando esplorando assorbimento Esternalizzazionie dell’apprendimento Internalizzazione Comunicazione versus riflessione riflessione Autorità del testo No autorità del testo multicodicalità Primo leggere Connettersi navigare ed by F.S. esplorare 75
  • 76. Confronto tra vecchi e nuovi metodi di apprendimento Le modalità con cui i nativi digitali apprendono sono completamente diverse da quelle che la scuola tuttora utilizza. Alcune delle principali trasformazioni. Dai vecchi ai nuovi modi di apprendere Dagli apprendimenti imposti e → Agli apprendimenti motivati, partecipati, subiti creativi Dal controllo esterno (esami, voti, All’autocontrollo (questionari, feedbck, ripetenze,bocciature, punizioni) adesione alle norme) → Dall’apprendimento in uno spazio All’apprendimento in un contesto reale: virtuale: •Immobilità-circolazione limitata •Spazio condiviso, circolazione illimitata •Lentezza del testo scritto •Immediatezza •Condivisione ridotta → •Importanza delle interfacce grafiche •Scarso feed back •Costante feedback •Punizioni individuali •Sanzioni collettive Dalle conoscenze disciplinari → Alle competenze Dall’apprendimento-consumo → All’apprendimento-partecipazione Dall’apprendimento uno-a-uno All’apprendimento molti-a-molti (many- (peer-to-peer) by F.S. to-many) 76
  • 77. mappa by F.S. 77
  • 78. by F.S. 78
  • 79. Il docente nella scuola che educa e istruisce Nel processo di apprendimento, è e sarà assolutamente indispensabile, imprescindibile, la mediazione culturale, il tutoring cognitivo, cioè… L’opera del docente! Il docente deve, comunque, compiere la sua rivoluzione culturale! by F.S. 79
  • 80. Nuovo spazio alla funzione del docente •Nuovo mediatore didattico, regista d’aula, tutor del processo di apprendimento •Progettista e gestore di percorsi formativi complessi, dove elemento distintivo risulta essere la competenza nell’individualizzazione dell’insegnamento e nell’uso delle tecnologie a fini didattici •Operatore consapevole di una nuova epistemologia delle disciplina •Selezionatore di conoscenze e competenze •Elaboratore di nuove strategie didattiche ch conducano alla conoscenza attraverso l’azione di gruppo •Suggeritore di metodologie euristiche, attive, induttive: lavoro cooperativo e collaborativo, analisi di casi, problem solving, didattica laboratoriale •Centro attivo della strategia tesa a conseguire le competenze fondamentali per il domani: − imparare ad imparare − progettare e comunicare − collaborare e partecipare − risolvere problemi − individuare collegamenti e relazioni − acquisire e interpretare l’informazione by F.S. 80
  • 81. by F.S. 82
  • 82. by F.S. 83
  • 83. by F.S. 84
  • 84. Le ICT migliorano gli apprendimenti?! Slide presentata nel 2009 al Convegno: Da Socrate a Google by F.S. 85
  • 85. Le ICT migliorano gli apprendimenti? L’evidenza empirica a favore dei benefici che le ICT possono portare agli studenti non è ancora sufficiente. Tuttavia non esistono nemmeno casi di esperienze di integrazione delle ICT nella scuola dimostratesi fallimentari in termini di apprendimento. Anzi, come emerge dal rapporto New Millenium Leaners 2009, esiste una chiara relazione positiva fra i punteggi PISA in scienze e il numero di anni d’esperienza che i ragazzi hanno con il computer a casa e a scuola. Il rapporto Impact 2006 (Regno Unito, 4 paesi scandinavi, Paesi Bassi) mette in luce che l’introduzione delle ICT nella scuola ha portato risultati positivi in termini di motivazione e di interesse per il lavoro scolastico da parte degli studenti. by F.S. 86
  • 86. Sul piano degli apprendimenti un esempio interessante viene dalla ricerca-azione “DANT-Didattica assistita dalle nuove tecnologie”, realizzata nelle scuole elementari del trentino per sviluppare e introdurre una metodologia di apprendimento basata sui videogiochi. Sempre nel trentino Progetto DIDADUEZERO: una ricerca-azione per sperimentare l’utilizzo del web2.0 come strumento che favorisce i rapporti tra scuola e territorio. Qui di seguito una delle esperienze condotte: “Stranieri da sempre- costruire mappe interculturali del territorio” Anche noi non siamo da meno: Cyber-cl@sse: studiare con le TIC by F.S. 87
  • 87. UNA RIVOLUZIONE NEI MODI DI APPRENDERE by F.S. 88
  • 88. •La COMMISSIONE EUROPEA ha dl’e-learning come: “il nuovo modo di studiare reso possibile dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.” Con tale espressione si indica, quindi, l’uso della tecnologia per: • progettare • distribuire • selezionare • amministrare • supportare • diffondere la formazione realizzando percorsi formativi personalizzati. by F.S. 89
  • 89. E-learning 2.0 Come integrazione alla didattica tradizionale: I contenuti diventano sempre disponibili, (è bene coinvolgere gli studenti stessi nella costruzione, aggiornamento ed integrazione). Tutto questo allevia la ripetitività liberando energie per la riflessione, interazione, ricerca. Come supporto alle attività di recupero: basti pensare a quanto investe una scuola in corsi I.D.E.I e quanto, purtroppo, investono le famiglie in lezioni private. Già alcuni Istituti Superiori hanno attivato i corsi di recupero on line rendendo più fruibile e meno dispendiosa questa attività, anche in termini di tempo per studenti e docenti. Come erogazione di servizi relativi ad argomenti extracurricolari o multidisciplinari: alcuni esempi possono essere l’orientamento in entrata ed in uscita, l’educazione alla salute, all’ambiente, la patente per il ciclomotore, la prevenzione alla tossicodipendenza, ecc., tutte attività che sono istituzionalmente richieste ma che non hanno ne’ tempi né F.S. by spazi propri. 90
  • 90. L’era del docente 2.0 Gestire la conoscenza ai giorni nostri significa gestire la complessità dell’e-learning caratterizzata dalle molteplici strutture di comunicazione. Secondo una indagine di EDU TECH il 40% di docenti dichiara che il web favorisce l’interazione con gli studenti, diventando sempre di più uno strumento indispensabile per lo sviluppo delle loro competenze. Di contro, quasi il 30% degli insegnanti afferma che Internet non aiuta a fare il docente, essendo una perdita di tempo e un pericolo per la serietà della ricerca didattica. by F.S. 91
  • 91. All’inizio del 21° secolo si è assistito ad una svolta ulteriore all’interno stesso di Internet, con conseguente influenza sui modelli della conoscenza e dell’apprendimento. Ci si riferisce al passaggio indicato comunemente con l’espressione web 2.0, che comincia a diffondesi a partire dal 2004 e che sottolinea un decisivo cambiamento nel rapporto tra l’utente e la rete, nel senso di un’accresciuta partecipazione attiva da parte del primo. Gli utenti diventano soggetti-autori in un contesto di condivisione o collaborazione: Internet è sempre meno un luogo in cui si ricercano informazioni è sempre più un luogo in cui si costruiscono contenuti personali con strumenti come i blog e i wikis, si condividono risorse e si comunica in forme più coinvolgenti tramite strumenti come podcast, instant messager, servizi di condivisione di foto o filmati. Il web 2.0 è caratterizzato dal cosiddetto social networking. by F.S. 92
  • 92. Mappa concettuale Strumenti per l’e-learning Produzione audio Produzione grafica Produzione video Content Management System Produzione animazioni Strumenti per la produzione Strumenti di simulazione autoring Strumenti per l’e-learning Strumenti per l’apprendimento chat Learning Management System conferenze on-line e-portfolio test Learning Content Management System Blog Wiki classi virtuali Podcast by F.S. 93
  • 93. by F.S. 94
  • 94. The machine is Us/ing Us by F.S. 95
  • 95. Il Progetto Classi 2.0 http://youtu.be/fZFWzkqOCvc Il mobile learning un elemento importante per la dilatazione spazio/tempo dell’esperienza educativa che va oltre la classe. http://youtu.be/FWabv00OgVM Progetti by F.S. 96
  • 96. Una esperienza in classe con gli strumenti del web 2.0 Liceo Classico “G.Garibaldi” Palermo https://docs.google.com/Doc?id=ajbh3pcdtkfq_1259g295pm9k Nuovi ambienti di apprendimento: Ipad alla Cecco Angiolieri di Siena http://youtu.be/fZFWzkqOCvc by F.S. 97
  • 97. Piattaforma di E-learning del Liceo Scientifico Statale R. Nuzzi di Andria Il progetto Cyber-cl@asse: studiare con le Tic della Scuola secondaria di 1° grado “ Michelangelo” - Bari by F.S. 98
  • 98. “Non c’è nulla di più difficile e pericoloso che introdurre un nuovo ordine di cose, poiché il cambiamento ha per fieri nemici tutti coloro che si trovano bene nelle vecchie condizioni e solo tiepidi difensori tra quelli che si troveranno meglio nelle nuove.” Macchiavelli by F.S. 99
  • 99. GRAZIE! Arrivederci al prossimo incontro. by F.S. 100