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IL RUOLO DELL’
ANATOMOPATOLOGO NEL TERZO
MILLENNIO
BREVE STORIA (PERSONALE)
DELL’ANATOMIA PATOLOGICA
RUOLO DELL’ANATOMOPATOLOGO
A partire dal materiale che giunge alla sua
osservazione e mettendo in atto tutti gli strumenti
e le tecnologie a sua disposizione:
• Arrivare ad una diagnosi di malattia la più
corretta possibile
• Fornire tutti gli ulteriori dati in suo possesso utili
a:
- formulare una prognosi
- indirizzare la terapia
ANATOMIA PATOLOGICA
(PATHOLOGY)
- PATOLOGIA AUTOPTICA (AUTOPSY
PATHOLOGY)
- PATOLOGIA CHIRURGICA (SURGICAL
PATHOLOGY)
- PATOLOGIA MOLECOLARE (MOLECULAR
PATHOLOGY)
PATOLOGIA AUTOPICA
(AUTOPSY PATHOLOGY)
FEGATO NORMALE E PATOLOGICO
De sedibus et causis morborum per
anatomen indagatis
(1761)
“ Criterio di verità non è quello fondato sul
commento delle opere degli autori antichi –
criterio tradizionale o ortodosso – ma quello
fondato sulla visione diretta del corpo umano
attraverso la dissezione dei cadaveri, affinchè
ci si renda conto realmente di come stanno le
cose in fatto di organi e di malformazioni
organiche e in definitiva in fatto di malattie.”
Una Rivoluzione Copernicana che segna
l’inizio della medicina moderna
“I MEDICI CHE HANNO ESEGUITO O
VISTO NUMEROSE AUTOPSIE, HANNO
QUANTO MENO IMPARATO A
DUBITARE DELLE LORO DIAGNOSI; GLI
ALTRI VIVONO NELLE NUVOLE DI UNA
INCONTROLLATA ILLUSIONE”
•Mayo Clinic di Rochester e Brigham
and Woman’s Hospital di Boston dal
75% nel 1960 al 20% nel 2005
•Negli ospedali statunitensi non super
attualmente il 10/15%
•Nella regione Piemonte non supera
attualmente il 7/13%.
CAUSE DELLA DECADENZA DEL
RISCONTRO AUTOPTICO
• motivi legislativi
• paura del clinico di essere coinvolto in
dispute medico-legali
• Motivi socio-culturali ed atteggiamento
negativo della popolazione
• Scetticismo dei medici sul valore di una
autopsia
CLASSIFICAZIONE DELLE DISCREPANZE
• Errori di tipo 1: diagnosi principale discrepante,
l’identificazione della quale avrebbe potuto avere
influenza sulla sopravvivenza (embolia polmonare,
infezioni, infarto intestinale, tumore maligno,
pancreatite acuta)
• Errori di tipo 2: diagnosi discrepante l’identificazione
della quale non avrebbe potuto avere influenza sulla
sopravvivenza
DISCREPANZE TRA DIAGNOSI CLINICA
ED AUTOPTICA
• Studio della università di Utrecht (2005) (tasso autoptico
28,4%)
• Errori di tipo 1 (18,3%)
• Errori di tipo 2 (20,4%)
• Studio della università San Paolo (Brasile)
• discrepanze diagnostiche: 16,3%
• Errori di tipo 1: 9.7%
• Errori di tipo 2: 6,6%
JOHANNES MULLER
(1801-1858)
THEODOR SCHWANN
(1810-1882)
RUDOLF VIRCHOW
(1821-1902)
Dalla AUTOPSY PATHOLOGY
Alla SURGICAL PATHOLOGY
PATOLOGIA CHIRURGICA
MATERIALI IN ESAME:
• Pezzi operatori
• Biopsie endoscopiche
• Agobiopsie
• Liquidi organici (versamenti, urine)
• Materiale esfoliato (PAP-TEST, ESPETTORATO)
• Materiale aspirato con ago sottile (agoaspirati)
Metodiche impiegate
Su pezzi operatori, biopsie endoscopiche ed
agobiopsie
• Descrizione macroscopica
• Esame istologico:
- colorazione di routine(ematossilina/eosina)
- colorazioni speciali ed istochimiche
- colorazioni immunoistochimiche
Su liquidi organici, materiale esfoliato e
agoaspirati
• Esame citologico:
- colorazione di routine (ematossilina/eosina e varianti)
- colorazioni speciali ed istochimiche
- colorazioni immunoistochimiche
Cute normale Basalioma
Tiroide normale Carcinoma papillare
della tiroide
Linfonodo:
iperplasia follicolare
Linfoma follicolare
Carcinoma
indifferenziao
a grandi cellule
Melanoma
epitelioide
Sarcoma
epiteloide
Melanoma a
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Leiomiosarcoma
Carcinoma
sarcomatoide
APPROSSIMAZIONI DIAGNOSTICHE
Reperti istopatologici corrispondenti a..
Reperti istopatologici deponenti per…
Reperti istopatologici compatibili con..
Reperti istopatologici coerenti con…
Reperti istopatologici suggestivi di..
Descrizione del quadro istologico (senza
diagnosi)
COLORAZIONI SPECIALI E
ISTOCHIMICA
The term special stains traditionally
referred to any staining other than an
H&E. It covers a wide variety of methods
that may be used to visualize particular
tissue structures, elements, or even
microorganisms not identified by H&E
staining.
CLASSIFICATIONS
• Stains for carbohydrates
• Stains for amyloid
• Nucleic acid stains
• Lipid stains
• Stains for microorganisms
• Connective tissue stains
• Stains for Pigments and Minerales
Carcinoma gastrico di
tipo diffuso (colorazione
PAS per le mucine)
Candidosi cervicale
(colorazione PAS)
Fegato
(impregnazione
argentica per il
reticolo)
Amiloiosi
(colorazione
rosso Congo)
Melanoma
(colorazione di
Fontana-
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Reticolina nei
carcinomi
Reticolina nei
sarcomi
Histochemistry still has much to offer in
properly-selected diagnostic settings,
and is complementary to
immunohistology and other investigative
techniques. Just because something is
old, it is not necessarily out.
IMMUNOISTOCHIMICA
DEFINIZIONE
Immunoistochimica�è una tecnica di indagine che
permette di analizzare cellule o sezioni di tessuto
prelevate dal paziente, per identificare se si tratti di
cellule tumorali e per caratterizzarle meglio in modo da
pianificare la cura. Questa tecnica diagnostica sfrutta la
capacità di alcuni anticorpi di riconoscere proteine
presenti sulla membrana delle cellule, dette antigeni,
che nelle cellule tumorali possono avere caratteristiche
diverse da quelle delle cellule normali. Il campione
biologico viene di fatto "colorato" con questi anticorpi
e osservato successivamente al microscopio. Un
risultato positivo indica che effettivamente l'anticorpo
ha riconosciuto una struttura che è peculiare del tipo di
tumore sospettato.
L’immunoistochimica è una tecnica che riveste
un ruolo molto importante nella routine del
laboratorio di anatomia patologica; è in grado
infatti di individuare specifiche molecole o
strutture del compartimento intra ed extra
cellulare. La tecnica immunoistochimica si
basa sul principio di coniugazione antigene-
anticorpo in addizione poi con sistemi di
rivelazione (enzimatici, fluorescenti) che ne
rendono visibile l'avvenuta reazione al
microscopio.
Esistono metodiche dirette o indirette
• Nelle dirette si utilizza un unico anticorpo
diretto contro la molecola da ricercare e
questo stesso anticorpo lega una sostanza
colorata che ne permette la visualizzazione.
• Nelle indirette si utilizzano due anticorpi: il
primo diretto contro la molecola da ricercare,
il secondo, coniugato con la sostanza colorata,
andrà a legarsi al primo anticorpo.
METODO DIRETTO METODO INDIRETTO
EVIDENZIAZIONE IIC DEL MIOEPITELIO
PAPILLOMA MAMMARIO
MANCATA EVIDENZIAZIONE DEL
MIOEPITELIO NEL CARCINOMA PAPILLARE
DELLA MAMMELLA
CARCINOMA TIROIDEO PAPILLARE
VARIANTE FOLLICOLARE
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CARC. TUBULARE MAMMELLA
ADK PROSTATA (IIC) CK 34 BETA-12
LINFONODO SENTINELLA
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anche a questa struttura
(linfoadenectomia radicale).
• Il mancato riscontro di cellule
neoplastiche nel L.S. porta a escludere la
diffusione della malattia almeno a livello
linfatico
MICROMETASTASI in L.S.
RECETTORI ORMONALI E
INDICATORI PROGNOSTICI
Per recettori ormonali si intendono
alcuni recettori, presenti sulle membrane
cellulari, specifici per determinati ormoni
e capaci di legarsi ad essi. Tale specificità
rende una determinata cellula bersaglio
(target) di un determinato ormone tra i
tanti che sono costantemente immessi in
circolazione dalle ghiandole endocrine.
RECETTORE PER L’ESTROGENO
RECETTORE PER IL PROGESTERONE
KI-67
L’antigene Ki-67 è una proteina del nucleo di
una cellula strettamente associato con la
proliferazione cellulare. Esso può� essere
riscontrato esclusivamente all'interno del
nucleo durante l’interfase. Il Ki-67 è un utile
marker della cosiddetta frazione di crescita di
una data popolazione di cellule. In ambito
clinico, l'indice del Ki67 (la frazione di cellule
tumorali positive all'antigene espressa in
percentuale), è spesso correlato con il decorso
clinico della malattia neoplastica. Esso viene
determinato mediante l'utilizzo di anticorpi
monoclonali.
KI-67 NEL CARCINOMA MAMMARIO
IL KI-67 IN ALTRE NEOPLASIE
• GIST INTESTINALE
• CARCINOIDI
• ALTRE
KI-67 NEL GIST
KI-67 NEI TUMORI NUEROENDOCRINI
In alcune patologie neoplastiche per le
quali è riconosciuta un'endocrino-
dipendenza, lo studio dei recettori
ormonali presenti nelle cellule tumorali
costituisce un elemento utile nello
stabilire idonee endocrino-terapie. E’ il
caso del cancro della mammella, malattia
nella cui patogenesi è chiaro il rapporto
con alcuni ormoni quali gli estrogeni ed il
progesterone.
HER2
HER2-positive breast cancer is a breast cancer that tests
positive for a protein called human epidermal growth
factor receptor 2 (HER2), which promotes the growth
of cancer cells.In about 1 of every 5 breast cancers, the
cancer cells have a gene mutation that makes an excess
of the HER2 protein. HER2-positive breast cancers tend
to be more aggressive than other types of breast
cancer.Treatments that specifically target HER2 are very
effective. These treatments are so effective that the
prognosis for HER2-positive breast cancer is actually
quite good.Treatments ・Trastuzumab (Herceptin)・
Lapatinib (Tykerb)・Pertuzumab (Perjeta)・Ado-
trastuzumab emtansine (Kadcyla)
ESAME CITOLOGICO
PATOLOGIA CHIRURGICA
MATERIALI IN ESAME:
• Pezzi operatori
• Biopsie endoscopiche
• Agobiopsie
• Liquidi organici (versamenti, urine)
• Materiale esfoliato (PAP-TEST, ESPETTORATO)
• Materiale aspirato con ago sottile (agoaspirati)
Metodiche impiegate
Su pezzi operatori, biopsie endoscopiche ed
agobiopsie
• Descrizione macroscopica
• Esame istologico:
- colorazione di routine(ematossilina/eosina)
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- colorazioni immunoistochimiche
Su liquidi organici, materiale esfoliato e
agoaspirati
• Esame citologico:
- colorazione di routine (ematossilina/eosina e varianti)
- colorazioni speciali ed istochimiche
- colorazioni immunoistochimiche
PAP -TEST ESPETTORATO
CITOLOGIA AGOASPIRATIVA
FNA TECNICA DI PRELIEVO
CARCINOMA MAMMARIO
FNA MAMMELLA REDERTO STANDARDIZZATO
• Cosa significa C1 Inadeguato/Non
rappresentativo La categoria C1 designa
sia un agoaspirato tecnicamente non
ottimale per la diagnosi (inadeguato) che
un agoaspirato comprendente un
numero di cellule epiteliali troppo scarso
per la formulazione della diagnosi
citologica (non rappresentativo).
• Cosa significa C2 Reperto Benigno La
categoria C2 designa un agoaspirato
adeguato in cui si riscontrano cellule con
caratteri di benignità. Talvolta �
possibile anche formulare la diagnosi
specifica di lesione benigna, per esempio
cisti apocrina, fibroadenoma, papilloma,
mastite, liponecrosi, ectasia duttale ecc.
• Cosa significa C3 Atipia in lesione
probabilmente benigna La categoria C3
designa un agoaspirato adeguato con
caratteristiche di lesione benigna, in cui
sono inoltre presenti alcuni caratteri di
blanda atipia delle cellule. Per la corretta
definizione di una lesione categoria C3
possono talvolta essere necessari
ulteriori accertamenti
• Cosa significa C4 Sospetto di malignit�
ovvero Carcinoma Probabile La categoria
C4 designa un agoaspirato con
caratteristiche suggestive ma non
definitivamente diagnostiche di
malignità. Per la corretta definizione di
una lesione categoria C4 sono spesso
necessari ulteriori accertamenti.
• Cosa significa C5 Maligno ovvero
Carcinoma o altre neoplasie maligne La
categoria C5 designa un agoaspirato
adeguato comprendente cellule con
inequivocabili caratteri di carcinoma,
oppure di altre neoplasie maligne.
AGO ASPIRATO CARCINOMA
PAPILLARE TIROIDEO
PATOLOGIA MOLECOLARE
DEFINIZIONE DELLA MP
Molecular pathology is an emerging discipline
within pathology which is focused in the study
and diagnosis of disease through the
examination of molecules within organs,
tissues or bodily fluids. Molecular pathology
shares some aspects of practice with both
anatomic pathology and clinical pathology,
molecular biology, biochemistry, proteomics
and genetics, and is sometimes considered a
"crossover" discipline. It is multi-disciplinary in
nature and focuses mainly on the sub-
microscopic aspects of disease.
MP TECNICHE
Techniques include:
• polymerase chain reaction (PCR)
• DNA microarray
• fluorescent in situ hybridization (FISH)
• DNA sequencing
PCR
La reazione a catena della polimerasi
(Polymerase Chain Reaction),
comunemente nota con la sigla PCR è
una tecnica di biologia molecolare che
consente la moltiplicazione
(amplificazione) di frammenti di acidi
nucleici.
L'amplificazione mediante PCR consente
di ottenere in vitro molto rapidamente la
quantità� di materiale genetico
necessaria per le successive applicazioni.
MICROARRAY DI DNA
Un microarray di DNA �è un insieme di
microscopiche sonde di DNA attaccate ad
una superficie solida come vetro,
plastica, o chip di silicio formanti un array
(matrice). Tali array permettono di
esaminare simultaneamente la presenza
di moltissimi geni all'interno di un
campione di DNA.
FISH
In questa tecnica è possibile rendere
fluorescenti degli specifici tratti del
genoma utilizzando una sonda di DNA
formata da sequenze complementari a
quelle cercate, che riconosce quindi quei
tratti e si va a posizionare sulla regione
del cromosoma in cui sono contenuti.
SEQUENZIAMENTO DEL DNA
Il sequenziamento del DNA�è la
determinazione dell'ordine dei diversi
nucleotidi (quindi delle quattro basi
azotate che li differenziano,cioè Adenina,
Citosina, Guanina e Timina) che
costituiscono l'acido nucleico.
EGF
Il fattore di crescita dell'epidermide
(EGF) agisce legandosi al recettore del
fattore di crescita dell’epidermide (EGFR)
sulla membrana cellulare, avviando una
cascata di trasduzione del segnale che
ha come risultato un incremento nella
sintesi proteica. Questo conduce infine
alla replicazione del DNA e quindi alla
proliferazione cellulare.
EGF
EGFR
Il recettore del fattore di crescita
dell'epidermide (EGFR) �è un recettore di
membrana che lega il fattore di crescita
dell’epidermide (EGF). Il legame con
queste molecole porta all'attivazione del
recettore
EGFR
Le mutazioni che portano alla sovra
espressione o alla iper-attività di EGFR sono
state associate ad un certo numero di
tumori, inclusi il cancro ai polmoni, il cancro
al colon-retto ed il glioblastoma. Inoltre
mutazioni, amplificazione o disregolazione di
EGFR o di proteine correlate sono implicate
in circa il 30% di tutti i tumori epiteliali.
EGFR
Poichè mutazioni in EGFR sono state
trovate in molti tipi di cancro (oncogene),
questo�è diventato un bersaglio
preferenziale per una nuova classe di
terapie antitumorali (targeted therapy), tra
cui gefitinib ed erlotinib per cancro al
polmone e cetuximab e panitumumab per
cancro al colon.
B-RAF
BRAF is a human gene involved in
sending signals inside cells, which are
directing cell growth. In 2002, it was
shown to be faulty (mutated) in some
human cancers.
B-RAF
B-RAF
Mutations in this gene have been found
in cancers, including non-Hodgkin
Iymphoma, colorectal cancer, malignant
melanoma, papillaty thyroid,
adenocarcinoma of the lung brain tumors
including glioblastoma andi pilocytic
astrocytomas as well as inflammatory
diseases like erdheim-chester disease.
B-RAF
Drugs that treat cancers driven by BRAF
mutations have been developed. Two of
these drugs,vemurafenib and dabrafenib
are approved by FDA for treatment of
late-stage melanoma.
KRAS
Il test di Kras è un test che analizza il DNA
estratto dalle cellule tumorali di campioni di
tessuto prelevati durante una biopsia o altre
analisi. La presenza del gene KRAS mutato
nelle cellule tumorali è individuabile
attraverso il metodo della PCR (reazione a
catena della polimerasi), che permette di
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  • 1. IL RUOLO DELL’ ANATOMOPATOLOGO NEL TERZO MILLENNIO BREVE STORIA (PERSONALE) DELL’ANATOMIA PATOLOGICA
  • 2. RUOLO DELL’ANATOMOPATOLOGO A partire dal materiale che giunge alla sua osservazione e mettendo in atto tutti gli strumenti e le tecnologie a sua disposizione: • Arrivare ad una diagnosi di malattia la più corretta possibile • Fornire tutti gli ulteriori dati in suo possesso utili a: - formulare una prognosi - indirizzare la terapia
  • 3. ANATOMIA PATOLOGICA (PATHOLOGY) - PATOLOGIA AUTOPTICA (AUTOPSY PATHOLOGY) - PATOLOGIA CHIRURGICA (SURGICAL PATHOLOGY) - PATOLOGIA MOLECOLARE (MOLECULAR PATHOLOGY)
  • 5.
  • 6. FEGATO NORMALE E PATOLOGICO
  • 7.
  • 8. De sedibus et causis morborum per anatomen indagatis (1761)
  • 9. “ Criterio di verità non è quello fondato sul commento delle opere degli autori antichi – criterio tradizionale o ortodosso – ma quello fondato sulla visione diretta del corpo umano attraverso la dissezione dei cadaveri, affinchè ci si renda conto realmente di come stanno le cose in fatto di organi e di malformazioni organiche e in definitiva in fatto di malattie.” Una Rivoluzione Copernicana che segna l’inizio della medicina moderna
  • 10. “I MEDICI CHE HANNO ESEGUITO O VISTO NUMEROSE AUTOPSIE, HANNO QUANTO MENO IMPARATO A DUBITARE DELLE LORO DIAGNOSI; GLI ALTRI VIVONO NELLE NUVOLE DI UNA INCONTROLLATA ILLUSIONE”
  • 11. •Mayo Clinic di Rochester e Brigham and Woman’s Hospital di Boston dal 75% nel 1960 al 20% nel 2005 •Negli ospedali statunitensi non super attualmente il 10/15% •Nella regione Piemonte non supera attualmente il 7/13%.
  • 12. CAUSE DELLA DECADENZA DEL RISCONTRO AUTOPTICO • motivi legislativi • paura del clinico di essere coinvolto in dispute medico-legali • Motivi socio-culturali ed atteggiamento negativo della popolazione • Scetticismo dei medici sul valore di una autopsia
  • 13. CLASSIFICAZIONE DELLE DISCREPANZE • Errori di tipo 1: diagnosi principale discrepante, l’identificazione della quale avrebbe potuto avere influenza sulla sopravvivenza (embolia polmonare, infezioni, infarto intestinale, tumore maligno, pancreatite acuta) • Errori di tipo 2: diagnosi discrepante l’identificazione della quale non avrebbe potuto avere influenza sulla sopravvivenza
  • 14. DISCREPANZE TRA DIAGNOSI CLINICA ED AUTOPTICA • Studio della università di Utrecht (2005) (tasso autoptico 28,4%) • Errori di tipo 1 (18,3%) • Errori di tipo 2 (20,4%) • Studio della università San Paolo (Brasile) • discrepanze diagnostiche: 16,3% • Errori di tipo 1: 9.7% • Errori di tipo 2: 6,6%
  • 16.
  • 17. Dalla AUTOPSY PATHOLOGY Alla SURGICAL PATHOLOGY
  • 18. PATOLOGIA CHIRURGICA MATERIALI IN ESAME: • Pezzi operatori • Biopsie endoscopiche • Agobiopsie • Liquidi organici (versamenti, urine) • Materiale esfoliato (PAP-TEST, ESPETTORATO) • Materiale aspirato con ago sottile (agoaspirati)
  • 19. Metodiche impiegate Su pezzi operatori, biopsie endoscopiche ed agobiopsie • Descrizione macroscopica • Esame istologico: - colorazione di routine(ematossilina/eosina) - colorazioni speciali ed istochimiche - colorazioni immunoistochimiche Su liquidi organici, materiale esfoliato e agoaspirati • Esame citologico: - colorazione di routine (ematossilina/eosina e varianti) - colorazioni speciali ed istochimiche - colorazioni immunoistochimiche
  • 20.
  • 22. Tiroide normale Carcinoma papillare della tiroide
  • 26. APPROSSIMAZIONI DIAGNOSTICHE Reperti istopatologici corrispondenti a.. Reperti istopatologici deponenti per… Reperti istopatologici compatibili con.. Reperti istopatologici coerenti con… Reperti istopatologici suggestivi di.. Descrizione del quadro istologico (senza diagnosi)
  • 28. The term special stains traditionally referred to any staining other than an H&E. It covers a wide variety of methods that may be used to visualize particular tissue structures, elements, or even microorganisms not identified by H&E staining.
  • 29. CLASSIFICATIONS • Stains for carbohydrates • Stains for amyloid • Nucleic acid stains • Lipid stains • Stains for microorganisms • Connective tissue stains • Stains for Pigments and Minerales
  • 30. Carcinoma gastrico di tipo diffuso (colorazione PAS per le mucine) Candidosi cervicale (colorazione PAS)
  • 31. Fegato (impregnazione argentica per il reticolo) Amiloiosi (colorazione rosso Congo) Melanoma (colorazione di Fontana- Masson)
  • 33.
  • 34. Histochemistry still has much to offer in properly-selected diagnostic settings, and is complementary to immunohistology and other investigative techniques. Just because something is old, it is not necessarily out.
  • 36. DEFINIZIONE Immunoistochimica�è una tecnica di indagine che permette di analizzare cellule o sezioni di tessuto prelevate dal paziente, per identificare se si tratti di cellule tumorali e per caratterizzarle meglio in modo da pianificare la cura. Questa tecnica diagnostica sfrutta la capacità di alcuni anticorpi di riconoscere proteine presenti sulla membrana delle cellule, dette antigeni, che nelle cellule tumorali possono avere caratteristiche diverse da quelle delle cellule normali. Il campione biologico viene di fatto "colorato" con questi anticorpi e osservato successivamente al microscopio. Un risultato positivo indica che effettivamente l'anticorpo ha riconosciuto una struttura che è peculiare del tipo di tumore sospettato.
  • 37. L’immunoistochimica è una tecnica che riveste un ruolo molto importante nella routine del laboratorio di anatomia patologica; è in grado infatti di individuare specifiche molecole o strutture del compartimento intra ed extra cellulare. La tecnica immunoistochimica si basa sul principio di coniugazione antigene- anticorpo in addizione poi con sistemi di rivelazione (enzimatici, fluorescenti) che ne rendono visibile l'avvenuta reazione al microscopio.
  • 38. Esistono metodiche dirette o indirette • Nelle dirette si utilizza un unico anticorpo diretto contro la molecola da ricercare e questo stesso anticorpo lega una sostanza colorata che ne permette la visualizzazione. • Nelle indirette si utilizzano due anticorpi: il primo diretto contro la molecola da ricercare, il secondo, coniugato con la sostanza colorata, andrà a legarsi al primo anticorpo.
  • 40. EVIDENZIAZIONE IIC DEL MIOEPITELIO PAPILLOMA MAMMARIO
  • 41. MANCATA EVIDENZIAZIONE DEL MIOEPITELIO NEL CARCINOMA PAPILLARE DELLA MAMMELLA
  • 42. CARCINOMA TIROIDEO PAPILLARE VARIANTE FOLLICOLARE Colorazione E/E IIC.(Galectina 3)
  • 44. ADK PROSTATA (IIC) CK 34 BETA-12
  • 45.
  • 46.
  • 48. • La presenza di metastasi nel L.S. attesta che è in atto una diffusione locale del tumore e pone un'indicazione precisa all'exeresi della neoplasia 'allargata' anche a questa struttura (linfoadenectomia radicale). • Il mancato riscontro di cellule neoplastiche nel L.S. porta a escludere la diffusione della malattia almeno a livello linfatico
  • 51. Per recettori ormonali si intendono alcuni recettori, presenti sulle membrane cellulari, specifici per determinati ormoni e capaci di legarsi ad essi. Tale specificità rende una determinata cellula bersaglio (target) di un determinato ormone tra i tanti che sono costantemente immessi in circolazione dalle ghiandole endocrine.
  • 53. RECETTORE PER IL PROGESTERONE
  • 54. KI-67 L’antigene Ki-67 è una proteina del nucleo di una cellula strettamente associato con la proliferazione cellulare. Esso può� essere riscontrato esclusivamente all'interno del nucleo durante l’interfase. Il Ki-67 è un utile marker della cosiddetta frazione di crescita di una data popolazione di cellule. In ambito clinico, l'indice del Ki67 (la frazione di cellule tumorali positive all'antigene espressa in percentuale), è spesso correlato con il decorso clinico della malattia neoplastica. Esso viene determinato mediante l'utilizzo di anticorpi monoclonali.
  • 56. IL KI-67 IN ALTRE NEOPLASIE • GIST INTESTINALE • CARCINOIDI • ALTRE
  • 58. KI-67 NEI TUMORI NUEROENDOCRINI
  • 59. In alcune patologie neoplastiche per le quali è riconosciuta un'endocrino- dipendenza, lo studio dei recettori ormonali presenti nelle cellule tumorali costituisce un elemento utile nello stabilire idonee endocrino-terapie. E’ il caso del cancro della mammella, malattia nella cui patogenesi è chiaro il rapporto con alcuni ormoni quali gli estrogeni ed il progesterone.
  • 60. HER2 HER2-positive breast cancer is a breast cancer that tests positive for a protein called human epidermal growth factor receptor 2 (HER2), which promotes the growth of cancer cells.In about 1 of every 5 breast cancers, the cancer cells have a gene mutation that makes an excess of the HER2 protein. HER2-positive breast cancers tend to be more aggressive than other types of breast cancer.Treatments that specifically target HER2 are very effective. These treatments are so effective that the prognosis for HER2-positive breast cancer is actually quite good.Treatments ・Trastuzumab (Herceptin)・ Lapatinib (Tykerb)・Pertuzumab (Perjeta)・Ado- trastuzumab emtansine (Kadcyla)
  • 62. PATOLOGIA CHIRURGICA MATERIALI IN ESAME: • Pezzi operatori • Biopsie endoscopiche • Agobiopsie • Liquidi organici (versamenti, urine) • Materiale esfoliato (PAP-TEST, ESPETTORATO) • Materiale aspirato con ago sottile (agoaspirati)
  • 63. Metodiche impiegate Su pezzi operatori, biopsie endoscopiche ed agobiopsie • Descrizione macroscopica • Esame istologico: - colorazione di routine(ematossilina/eosina) - colorazioni speciali ed istochimiche - colorazioni immunoistochimiche Su liquidi organici, materiale esfoliato e agoaspirati • Esame citologico: - colorazione di routine (ematossilina/eosina e varianti) - colorazioni speciali ed istochimiche - colorazioni immunoistochimiche
  • 66. FNA TECNICA DI PRELIEVO
  • 68. FNA MAMMELLA REDERTO STANDARDIZZATO • Cosa significa C1 Inadeguato/Non rappresentativo La categoria C1 designa sia un agoaspirato tecnicamente non ottimale per la diagnosi (inadeguato) che un agoaspirato comprendente un numero di cellule epiteliali troppo scarso per la formulazione della diagnosi citologica (non rappresentativo).
  • 69. • Cosa significa C2 Reperto Benigno La categoria C2 designa un agoaspirato adeguato in cui si riscontrano cellule con caratteri di benignità. Talvolta � possibile anche formulare la diagnosi specifica di lesione benigna, per esempio cisti apocrina, fibroadenoma, papilloma, mastite, liponecrosi, ectasia duttale ecc.
  • 70. • Cosa significa C3 Atipia in lesione probabilmente benigna La categoria C3 designa un agoaspirato adeguato con caratteristiche di lesione benigna, in cui sono inoltre presenti alcuni caratteri di blanda atipia delle cellule. Per la corretta definizione di una lesione categoria C3 possono talvolta essere necessari ulteriori accertamenti
  • 71. • Cosa significa C4 Sospetto di malignit� ovvero Carcinoma Probabile La categoria C4 designa un agoaspirato con caratteristiche suggestive ma non definitivamente diagnostiche di malignità. Per la corretta definizione di una lesione categoria C4 sono spesso necessari ulteriori accertamenti.
  • 72. • Cosa significa C5 Maligno ovvero Carcinoma o altre neoplasie maligne La categoria C5 designa un agoaspirato adeguato comprendente cellule con inequivocabili caratteri di carcinoma, oppure di altre neoplasie maligne.
  • 74.
  • 76. DEFINIZIONE DELLA MP Molecular pathology is an emerging discipline within pathology which is focused in the study and diagnosis of disease through the examination of molecules within organs, tissues or bodily fluids. Molecular pathology shares some aspects of practice with both anatomic pathology and clinical pathology, molecular biology, biochemistry, proteomics and genetics, and is sometimes considered a "crossover" discipline. It is multi-disciplinary in nature and focuses mainly on the sub- microscopic aspects of disease.
  • 77. MP TECNICHE Techniques include: • polymerase chain reaction (PCR) • DNA microarray • fluorescent in situ hybridization (FISH) • DNA sequencing
  • 78. PCR La reazione a catena della polimerasi (Polymerase Chain Reaction), comunemente nota con la sigla PCR è una tecnica di biologia molecolare che consente la moltiplicazione (amplificazione) di frammenti di acidi nucleici. L'amplificazione mediante PCR consente di ottenere in vitro molto rapidamente la quantità� di materiale genetico necessaria per le successive applicazioni.
  • 79. MICROARRAY DI DNA Un microarray di DNA �è un insieme di microscopiche sonde di DNA attaccate ad una superficie solida come vetro, plastica, o chip di silicio formanti un array (matrice). Tali array permettono di esaminare simultaneamente la presenza di moltissimi geni all'interno di un campione di DNA.
  • 80. FISH In questa tecnica è possibile rendere fluorescenti degli specifici tratti del genoma utilizzando una sonda di DNA formata da sequenze complementari a quelle cercate, che riconosce quindi quei tratti e si va a posizionare sulla regione del cromosoma in cui sono contenuti.
  • 81. SEQUENZIAMENTO DEL DNA Il sequenziamento del DNA�è la determinazione dell'ordine dei diversi nucleotidi (quindi delle quattro basi azotate che li differenziano,cioè Adenina, Citosina, Guanina e Timina) che costituiscono l'acido nucleico.
  • 82. EGF Il fattore di crescita dell'epidermide (EGF) agisce legandosi al recettore del fattore di crescita dell’epidermide (EGFR) sulla membrana cellulare, avviando una cascata di trasduzione del segnale che ha come risultato un incremento nella sintesi proteica. Questo conduce infine alla replicazione del DNA e quindi alla proliferazione cellulare.
  • 83. EGF
  • 84. EGFR Il recettore del fattore di crescita dell'epidermide (EGFR) �è un recettore di membrana che lega il fattore di crescita dell’epidermide (EGF). Il legame con queste molecole porta all'attivazione del recettore
  • 85. EGFR Le mutazioni che portano alla sovra espressione o alla iper-attività di EGFR sono state associate ad un certo numero di tumori, inclusi il cancro ai polmoni, il cancro al colon-retto ed il glioblastoma. Inoltre mutazioni, amplificazione o disregolazione di EGFR o di proteine correlate sono implicate in circa il 30% di tutti i tumori epiteliali.
  • 86. EGFR Poichè mutazioni in EGFR sono state trovate in molti tipi di cancro (oncogene), questo�è diventato un bersaglio preferenziale per una nuova classe di terapie antitumorali (targeted therapy), tra cui gefitinib ed erlotinib per cancro al polmone e cetuximab e panitumumab per cancro al colon.
  • 87. B-RAF BRAF is a human gene involved in sending signals inside cells, which are directing cell growth. In 2002, it was shown to be faulty (mutated) in some human cancers.
  • 88. B-RAF
  • 89. B-RAF Mutations in this gene have been found in cancers, including non-Hodgkin Iymphoma, colorectal cancer, malignant melanoma, papillaty thyroid, adenocarcinoma of the lung brain tumors including glioblastoma andi pilocytic astrocytomas as well as inflammatory diseases like erdheim-chester disease.
  • 90. B-RAF Drugs that treat cancers driven by BRAF mutations have been developed. Two of these drugs,vemurafenib and dabrafenib are approved by FDA for treatment of late-stage melanoma.
  • 91. KRAS Il test di Kras è un test che analizza il DNA estratto dalle cellule tumorali di campioni di tessuto prelevati durante una biopsia o altre analisi. La presenza del gene KRAS mutato nelle cellule tumorali è individuabile attraverso il metodo della PCR (reazione a catena della polimerasi), che permette di amplificare selettivamente il DNA del gene KRAS. Il metodo è molto sensibile e specifico per determinare la presenza del KRAS mutato.