1. IL SISTEMA MUSCOLARE
Il movimento è dato da una contrazione muscolare che genera una
FORZA, la quale viene trasmessa attraverso i tendini ad una leva ossea.
Nel nostro corpo ci sono circa 600 muscoli. MUSCOLO=”piccolo topo”.
TIPI DI MUSCOLI
2. Nel corpo umano vi sono tre tipi di muscoli:
-MUSCOLI SCHELETRICI : detti anche muscoli volontari perché, innervati
dal nostro sistema nervoso periferico, agiscono secondo la nostra
volontà. Sono muscoli striati data la presenza di striature rilevabili al
microscopio;
-MUSCOLI LISCI : sono muscoli innervati nel nostro sistema nervoso
autonomo e quindi detti involontari. Sono propri dei vasi sanguigni;
-MUSCOLO CARDIACO : è un muscolo striato involontario.
COMPOSIZIONE DEL MUSCOLO
Il muscolo è composto da:
-80% acqua;
-1618% proteine;
-3% grassi;
-1% zuccheri;
Di solito la quota muscolare si aggira tra il 32 e il 42 % del peso corporeo
(negli atleti è maggiore)
PROPRIETA’ DEL MUSCOLO
-L’ECCITABILITA’= la capacità di reagire ad uno stimolo nervoso;
-LA CONTRATTILITA’= la capacità d’accorciamento;
-L’ESTENSIBILITA’= la capacità di allungamento, quando viene sottoposto
ad una forza di trazione esterna;
-L’ELASTICITA’ = la capacità di ritornare alla lunghezza originale quando
cessa l’azione di trazione;
-LA TONICITA’= la contrazione che i muscoli hanno a riposo.
IL TONO MUSCOLARE è determinato da due componenti: passiva e attiva.
I muscoli nei quali si riscontra un tono muscolare eccessivo vengono detti
ipertonici. Al contrario un abbassamento di tono è detta ipotonia, mentre
una totale mancanza rende i muscoli flaccidi.
3. IL MUSCOLO SCHELETRICO
Il muscolo scheletrico è composto da migliaia di cellule di forma
allungata:le fibre muscolari. Le fibre sono organizzate in fasci. Ogni fibra,
fascio di fibra è rivestita da tessuto connetivo. All’estremità il tessuto
connettivo forma il TENDINE (struttura elastica e robusta che determina
lo spostamento di una parte del corpo).
COME SI CLASSIFICANO I MUSCOLI
-MORFOLOGIA:
Muscoli nastriformi: sono quelli che hanno fasci muscolari organizzati
parallelamente fra di loro da una estremità all'altra;
Muscoli fusiformi: sono quelli che hanno fasci muscolari pressoché
paralleli tra di loro e che si fanno convergenti su un tendine in
corrispondenza di una o di entrambe le estremità;
Muscoli larghi: sono quelli che hanno fasci muscolari piatti che si fondono
con le aponeurosi alle estremità;
Muscoli a ventaglio: sono quelli in cui i fasci muscolari divergono in
corrispondenza di una estremità e convergono su un tendine di inserzione
all'altra estremità;
Muscoli pennati: sono quelli che hanno un tendine centrale sul quale
vanno a confluire e a tendersi le fibre muscolari;
Muscoli semipennati: sono quelli che hanno due lamine tendinee fra le
quali sono tese le fibre muscolari.
4. -IN BASE AL NUMERO DI VENTRI
In base al numero di ventri muscolari del muscolo c’è il BICIPITE costituito
da due ventri(brachiale e femorale),il TRICIPITE costituito da tre ventri
(brachiale e surale)e il QUADRICIPITE costituito da quattro ventri (retto
femorale, vasto laterale,vasto intermedio,vasto mediano).
-IN BASE AL NUMERO DI ARTICOLAZIONI
Si distinguono in muscoli MONOARICOLARI (deltoide) e POLIARICOLARI
(retto femorale).
I MUSCOLI AGONISTI E I MUSCOLI
ANTAGONISTI
I muscoli fissatori fissano il movimento affinchè si esegue il movimento
completo. Esso è reso possibile dalla contrazione di uno o più muscoli
,detti agonisti. Contemporaneamente ci sono dei muscoli detti
antagonisti che si rilassano. Ad esempio nella flessione dell’avambraccio
sul braccio(avvicinamento) l’agonista è il bicipite brachiale e l’antagonista
è il tricipite brachiale.
Quando più gruppi muscolari concorrono a compiere un movimento, la
loro azione è detta sinergica.
LA FIBRA MUSCOLARE
5. La fibra muscolare è una cellula di forma allungata, il sarcolemma. Essa
contiene il sarcoplasma (liquido ricco di mitocondri, ATP,calcio..) in cui
sono presenti le MIOFIBRILLE(UNITA’ FUNZIONALE DEL MUSCOLO). Le
miofibrille sono costituite da proteine filamentose raggruppate in fasci :
sottili quelli dell’actina e spessi quelli della miosina. Queste proteine sono
organizzate in una sovrapposizione di sarcomeri.
CONTRAZIONE
Purchè avvenga la contrazione occorrono sia la presenza di energia,
ottenuta dalla demolizione dell’ATP, e sia un impulso di comando
,generato dal sistema nervoso. I filamenti dell’actina e quelli della miosina
scorrono l’uno sull’altro (embricano) provocando l’accorciamento del
muscolo.
TIPI DI CONTRAZIONE:
-CONTRAZIONE ECCENTRICA= contrazione in accorciamento (muscolo si
contrae)
-CONTRAZIONE ISOMETRICA= contrazione statica in cui non c’è un
movimento esterno
-CONTRAZIONE ECCENTRICA= contrazione in allungamento (muscolo si
allunga)
TIPI DI FIBRE MUSCOLARI
Ogni muscolo contiene:
-fibre tipo I le quali sono lente e denominate anche rosse;
-fibre tipo II le quali sono veloci e denominate anche bianche;
COMPONENTE ELASTICA DEL
MUSCOLO
Se un muscolo in stato di attivita’ viene stirato, immagazzina una
6. quantita’ di energia POTENZIALE ELASTICA che nella contrazione
successiva andrà a sommarsi alla forza prodotta dal muscolo grazie ai
tendini. Ciò rende il gesto più economico.
LA GRADUAZIONE DELLA FORZA
L’unità motoria(UM) è l’unità di base per la contrazione muscolare. Essa è
costituita da un insieme di fibre muscolari raggiunte da un
MOTONEURONE. Legge del tutto o niente = il muscolo ,nel momento in
cui viene eccitato da un impulso o si contrae tutto o non si contrae per
niente. I muscoli
deputati a realizzare movimenti molto precisi sono composti da UM che
reclutano poche fibre muscolari, di conseguenza i muscoli deputati a
realizzare movimenti poco precisi sono composti da UM che reclutano
migliaia di fibre muscolari. Il meccanismo che regola il numero di unità
motorie da attivare per generare tensioni di diversa entità viene definito
reclutamento spaziale.
Quando il sistema nervoso centrale invia un debole segnale per far
contrarre un muscolo, le prime ad essere reclutate sono le piccole unità
motorie a contrazione lenta. Man mano che l’intensità del segnale
aumenta, cresce anche il numero di unità motorie attivate, fino al
reclutamento di quelle più grandi. In questo modo, le fibre più piccole
vengono reclutate quando è sufficiente poca forza ed è richiesta piuttosto
una maggiore finezza di movimenti; quando è necessaria una forza più
elevata, invece, l’attivazione delle fibre di dimensione maggiore
contribuisce progressivamente a fornirla. Le unità motorie, lente e rapide,
che lo compongono non vengono mai reclutate tutte contemporaneamente,
bensì l’attivazione di alcune si alterna al rilassamento di altre.