Daniele Lunassi, CEO & Head of Design @Eye Studios – “Creare prodotti e servi...
Tulone. Monitoraggio Della Qualità Delle Acque Marine A Partire Da Dati Telerilevati
1. Monitoraggio della qualitàMonitoraggio della qualità
delle acque marine a partiredelle acque marine a partire
da dati telerilevatida dati telerilevati
Ing. Mario Tulone(1)(2)
, Ing. Antonino Maltese(2)
Dipartimento di Ingegneria Idraulica
ed Applicazioni Ambientali
Università di Palermo
(1) (2)
9. MonitoraggiodellaqualitàdelleacquemarineapartiredadatitelerilevatiMonitoraggiodellaqualitàdelleacquemarineapartiredadatitelerilevati
Ing.MarioTULONE–E.labs.r.l.Ing.MarioTULONE–E.labs.r.l.
I satelliti Terra e AquaI satelliti Terra e Aqua
Data e luogo di lancio
8 Novembre 1999 da Vanderberg,
California
Veicolo per il lancio Delta II
Peso 5190 kg
Numero di strumenti
5 sensori: MODIS, CERES, ASTER,
MIRS, MOPITT
Orbita Elio-sincrona, quota di 720 km
Inclinazione 98.1°
Durata di un’orbita 101 minuti
Vita della missione 6 anni
Data e luogo di lancio
4 Maggio 2002 da Vanderberg,
California
Veicolo per il lancio Delta II
Peso 2934 kg
Numero di strumenti
6 sensori: MODIS, CERES, AIRS, AMSR-
E, AMSU-A, HSB
Orbita Elio-sincrona, quota di 705 km
Inclinazione 98.2°
Durata di un’orbita 99 minuti
Vita della missione 6 anni
I satelliti NASA Terra (AM1), e Aqua, (PM1) sono progetti per l’osservazione della terra
concepiti dall’EOS (Earth Observing System).
Il Terra sorvola la Terra da nord a sud,
sorvolando l’Italia all’incirca alle 10:30
a.m. e p.m
Terra Aqua
l’Aqua da sud a nord, sorvolando
l’Italia all’incirca alle 01:30 a.m. e p.m.
Orbita eliosincrona quasi-polare di
quota 705 km
18. MonitoraggiodellaqualitàdelleacquemarineapartiredadatitelerilevatiMonitoraggiodellaqualitàdelleacquemarineapartiredadatitelerilevati
Ing.MarioTULONE–E.labs.r.l.Ing.MarioTULONE–E.labs.r.l.
I GIS ed il telerilevamento forniscono un potente mezzo operativo per l’analisi
dell’ambiente costiero, consentendo di coprire spazialmente e temporalmente maggiori
estensioni di mare, in modo complementare ed integrato con i sistemi tradizionali
L’analisi multitemporale di immagini satellitari, permette di monitorare l'evoluzione delle
dinamiche spazio-temporali di diversi fenomeni chimico-fisici e di ottenere mappe
sinottiche su vasta scala
I risultati delle elaborazioni hanno mostrato un buon accordo tra i dati misurati e quelli
ricavati dalle immagini satellitari
La calibrazione dei modelli in ambito mediterraneo consente il raggiungimento di risultati
più accurati rispetto a quanto ottenibile utilizzando i parametri di calibrazione
internazionale
ConclusioniConclusioni
Notes de l'éditeur
La presente applicazione nasce da una convenzione stipulata tra il DIIAA e l’ARPA Sicilia, coordinata dall’ing. Maltese, con la collaborazione dello staff della E.Lab, che precedentemente lavorava all’interno dello stesso dipartimento
Il degrado dell'ambiente rende necessario ed urgente l'avvio di concrete e coerenti attività mirate al monitoraggio ed alla salvaguardia degli ecosistemi marini e terrestri e questo è possibile utilizzando le tecniche di due discipline relativamente nuove.
Obiettivi del presente lavoro sono:
Utilizzare le tecniche del telerilevamento per realizzare una catena di processi automatizzati e controllati per la pre-elaborazione di serie temporali di immagini grezze telerilevati da piattaforma satellitare e per le successive elaborazioni.
Utilizzare le tecniche GIS del geoprocessing per l’analisi la calibrazione dei modelli di studio utilizzati e l’analisi di lunghe serie temporali dei suddetti parametri qualitativi in corrispondenza delle acque marino costiere siciliane.
L’area di studio è quella delle acque marino costiere siciliane fino ad una distanza di 50 km dalla costa
Come sappiamo per utilizzare le tecniche del monitoraggio classico l’operatore, o meglio lo strumento, deve essere a diretto contatto della superficie o oggetto da indagare, come ad esempio il disco di secchi per la misura della torbidità, oppure la sonda multiparametrica per la misura di grandezze come la concentrazione di clorofilla, ossigeno disciolto, o ancora con i campionatori di acqua come la bottiglia di niskin per le successive analisi di laboratorio.
Questo non accade con il remote sensing poiché il telerilevamento è la scienza che permette di ottenere informazioni circa un oggetto, un’area, o un fenomeno attraverso l’analisi di dati acquisiti per mezzo di un dispositivo (i sensori) che non è in contatto con l’oggetto sotto esame. I sensori possono essere montati su diverse piattaforme, satellitari o aeree, oppure possono essere usati in situ, come lo spettroradiometro
I vantaggi del monitoraggio classico sono quelli di avere dei dati in continuo, ma possono essere solo puntuali (come ad esempio le boe, o le stazioni metereologiche) ed inoltre hanno spesso degli elevati costi. Il telerilevamento consente invece di avere dei dati spazialmente distribuiti. I sensori a disposizione normalmente hanno un’elevata risoluzione spaziale, come il quickbird o l’ikonos, ma questi hanno un basso tempo di rivisitazione della scena, oppure un’elevata risoluzione temporale, come il modis, ma una bassa risoluzione spaziale. Ovviamente dalla sinergia delle due tecniche si possono ottenere i migliori risultati.
All’interno di questo lavoro si è scelto di utilizzare le immagini modis per il monitoraggio delle acque marino costiere perché le grandezze indagate hanno una variabilità spaziale tale da consentire di utilizzare immagini con bassa risoluzione spaziale e questo ci ha permesso di avere un’elevata risoluzione temporale, praticamente giornaliera
Il processing di acquizione delle immagini è: satellite, antenna, stazione ricevente, preparazione dato
Questi modelli sono stati ricalibrati attraverso i risultati di campagne di misura condotte nel 2008 nei golfi di Castellammare, Gela ed Augusta, in cui contestualmente alle misure spettroradiometriche sono state effettuate anche le misure di diverse grandezze caratteristiche del mare (quali temperatura, clorofilla, solidi sospesi, torbidità) con l'ausilio di una sonda multiparametrica, al fine di ottenere dei profili di tali grandezze a diverse profondità.
I dati misurati in situ ed ottenuti dalle equazioni calibrate per i periodi di campionamento sono stati disposti su un diagramma cartesiano, quindi è stato utilizzando il metodo dei minimi quadrati per calcolare l’equazione della retta che mediamente descrive il legame tra i dati. Stiamo proprio osservando in quest’esempio la sinergia tra le due tecniche di monitoraggio.
Si sono ricavate delle mappe delle varie grandezze con le equazioni calibrate con i dati di campo utilizzando il dato telerilevato del sensore MODIS. L’analisi multitemporale di immagini satellitari, permette di monitorare l'evoluzione delle dinamiche spazio-temporali di diversi fenomeni chimico-fisici e di ottenere mappe sinottiche su vasta scala di alcuni indicatori quali la temperatura superficiale (SST), la concentrazione di clorofilla-a, la concentrazione di sostanza gialla (sostanza organica disciolta proveniente da dissoluzione di materia organica di origine naturale o antropica), la concentrazione di solidi sospesi (TSS), la torbidità del mare