1. Teoria e Metodologia del Movimento Umano
Lateralità e Dominanza
La struttura del cervello
Il cervello umano è suddiviso in due emisferi (destro e sinistro) tra loro uniti da un insieme di fibre
chiamato corpo calloso. L'emisfero destro è collegato alla parte sinistra del corpo, mentre
l'emisfero sinistro alla parte destra del corpo. Il cervello ha una struttura simmetrica, con entrambi
gli emisferi dotati di aree motorie e sensoriali che collaborano insieme, ma alcune funzioni
intellettive sono limitate ad un solo emisfero.
I due emisferi celebrali non sono anatomicamente identici ed ogni emisfero ha una propria
funzionalità. Tuttavia interagiscono in modo sinergico e costituiscono un’unica unità funzionale.
Emisfero sinistro:
• Sviluppare operazioni logiche,
• Linguaggio (strategie di tipo intellettivo: aritmetica, scacchi..).
Emisfero destro:
• Controllo delle emozioni,
• Capacità artistiche (musica, ballo, pittura),
• Percezione spaziale (strategia di tipo creativo).
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2. Lateralizzazione
Si intende sia il processo attraverso cui si sviluppa la lateralità, sia la capacità di individuare la
destra e la sinistra sul corpo dell’altro e di proiettare questi rapporti rispetto agli oggetti e allo
spazio in generale. Questa presa di coscienza è raggiunta attraverso il vissuto corporeo ed è
strettamente legata alla maturazione del sistema nervoso che permette una differenziazione
funzionale dei due emisferi cerebrali uno dei quali diviene dominante (si intende la prevalenza
dell’emisfero sinistro, del cervello, su quello destro nel destrimane e viceversa nel mancino).
Dominanza
È un processo che progressivamente riguarda tutto un emicorpo, dalla dominanza della mano si
passa a quella dell’arto superiore per poi passare all’emitronco corrispondente ed in fine all’arto
inferiore. Si giunge quindi alla lateralità intesa come uso abituale di un occhio, una mano, un
piede posti sullo stesso lato del corpo.
La direzionalità è riferita allo spazio esterno spazio topografico (destra e sinistra), mentre la
lateralità è riferita alla spazio interno (destra e sinistra). (Hunter)
Lateralità
È la capacità di individuazione della destra e della sinistra
• sugli oggetti
• sul corpo di un altro soggetto
• nello spazio in generale [concetto di direzionalità]
Distorsione del processo di lateralizzazione
• Problemi di disgrafia e dislessia
• Problemi percettivi visuo-spaziali che si riflettono in episodi di numeri, lettere invertite,
parole lette a rovescio
• Problemi a rapportarsi con i soggetti
• Problemi a seguire e dare istruzioni direzionali e di orientamento
Si definisce "organo direttivo" quello di cui ci si serve spontaneamente per effettuare un lavoro ed
è solitamente più abile, più vivo, più sensibile o più forte del suo omologo simmetrico.
Tutto questo semplifica la vita, perché ogni volta che prendiamo un oggetto non ci chiediamo con
quale mano dobbiamo farlo, ma avviene meccanicamente. Ad esempio, quando si allacciano le
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3. scarpe, ciascuna delle due mani ha un compito ben preciso e le azioni vengono compiute in modo
meccanico.
Quindi, possiamo affermare che:
La lateralizzazione è un adattamento intelligente del nostro corpo.
A forza di essere sollecitato, il segmento dominante diventa più preciso, sia nella sua percezione
cinestesica del mondo, sia nel suo orientamento nello spazio.
Con questo meccanismo c’è un guadagno di tempo notevole e ci si assicura di poter realizzare
azioni complesse con facilità. La lateralizzazione è uno dei prerequesiti funzionali, che, insieme ad
altri fattori, incide sull’evoluzione dello schema corporeo.
Identificazione dei vari tipi di lateralità
(Fetz, 1989)
Se consideriamo solamente la dominanza di mani, piedi e occhi e le combinazioni possibili tra
queste parti del corpo, la lateralizzazione può essere divisa in quattro tipologie diverse.
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4. Mancino
eterogeneo
Destrorso
eterogeneo
Eterogenea
Omogenea
Lateralità
Mancino
eterogeneo
Destrorso
eterogeneo
Eterogenea
Omogenea
Lateralità
• La DESTRALITÀ VERA: la dominanza cerebrale è a sinistra; l’emisfero sinistro comanda
l’emicorpo destro. In realtà è il caso statisticamente più frequente.
• La SINISTRALITÀ VERA: la dominanza cerebrale traduce una specializzazione a destra degli
emisferi. Ricerche recenti mostrano che in realtà il mancinismo non corrisponde
esattamente a un contrario assoluto del destrismo. È, nella maggior parte dei casi,
sbagliato pensare che il mancino sia organizzato sistematicamente al contrario rispetto al
destrimane.
• IL MANCINISMO (SINISTRALITÀ) FALSO: questa situazione si manifesta, per lo più, in un
caso di incidente o di un’ amputazione, dove il soggetto destrimane diventa mancino per
impossibilità di utilizzazione del braccio destro.
• LA DESTRALITÀ FALSA: è una situazione inversa a quella della sinistralità falsa.
Tra queste differenti lateralizzazioni sono numerose le combinazioni, in quanto quasi tutte le parti
del nostro corpo sono lateralizzate: le mani, gli occhi, le spalle, le anche, le gambe ed i piedi.
Alcune teorie..
lo sviluppo della prevalenza di una mano dipende dalla maturità celebrale. (Gesell, 1950)
Prevalenza del destrismo è attribuita alla posizione fetale e all’influenza ambientale.
Si tratta di una determinazione ereditaria con intervento del ruolo di pressione socio-
culturale. (Scharine, McBeath, 2002)
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5. La Lateralizzazione è condizionata dall’ambiente sociale?
NO:
G.Vallortigara, nel 2006, facendo un studio sulla psicologia evolutiva della destra e della sinistra,
ha dichiarato che l’efficienza del cervello del singolo individuo non richiede l’allenamento della
lateralizzazione nella popolazione e quindi la lateralizzazione dell’individuo non è condizionata
dall’ambiente sociale e dalla popolazione stessa.
SI:
Nel 2002 studiosi americani hanno esaminato la tendenza delle persone ad andare a destra
nell’entrare in un edificio e scritto un articolo al riguardo.
Sono stati testati Americani e Inglesi con un semplice test per confrontare la loro preferenza
direzionale. La presenza della mano destra era l’aspetto comune nella preferenza direzionale.
Comunque, i partecipanti Americani erano, statisticamente, più propensi a girare a destra degli
Inglesi. La conclusione è stata che l’attitudine a girare a destra, all’interno di un edificio, deriva
dalle regole del traffico che regolano la guida a destra nelle strade e anche dalla tendenza a
preferire l’uso della mano destra.
Lateralità ed Età Evolutiva
• La lateralità si organizza sin dai primi mesi di vita e si conclude intorno ai 6-8 anni.
• La coscienza da parte del bambino di essere costituito da 2 parti simmetriche e di preferire
una di esse è parte fondamentale dello schema corporeo.
• Qualora questo sviluppo risulti distorto o incompleto, altri fattori saranno negativamente
influenzati, quali: l’orientamento, il movimento nello spazio, il linguaggio, la scrittura, la
lettura e il disegno.
Fin dai primi giorni di vita il bambino presenta delle manifestazioni d'asimmetria assiale. Lo
sviluppo della dominanza laterale inizia, all’incirca, dopo qualche mese dalla nascita e termina
intorno ai 8-10 anni.
La lateralizzazione inizia dagli arti superiori, per passare al tronco e raggiungere, infine, gli arti
inferiori; è proprio da questo momento che si può iniziare a parlare di lateralizzazione completa,
tra i 6 ed i 7 anni, quando si ha la predominanza funzionale di un emisfero sull’altro e la
distribuzione di compiti motori specifici alle due emiparti del corpo. Se la dominanza laterale non
è strutturata, il bambino non è in grado di compiere nessun gesto motorio. Può succedere che tale
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6. dominanza non sia chiaramente stabilita e che si cambi di lato in funzione dei compiti da
effettuare: ad esempio, si disegna con una mano e si lancia una palla con l'altra o si cambia mano
secondo che si scriva alla lavagna o su un quaderno, in questo caso si parla di “lateralità debole”.
Vi sono anche casi d'inversione come ad esempio, il grande Pelé che era destro con la mano, ma
calciava meravigliosamente con il piede sinistro; qui si parla di "lateralità crociata".
Sviluppo cronologico della lateralità
• 10 mesi : dominanza della mano
• 3-4 anni : primi saltelli su una gamba
• 4-6 anni : lateralità (tronco con torsione nei lanci)
• 6-8 anni : doppia lateralità (attacco e appoggio)
• 10-12 anni : controllo completo
L’imposizione della scelta di una mano provoca spesso nel bambino una condotta basata sulla
Coercizione che è in se stessa altamente negativa.
(De Santis, Proietti, Soraci, Trandafilo, 1991)
Lateralità e Sport
La lateralizzazione è un parametro fondamentale per lo sport. A seconda delle discipline sportive si
possono notare caratteristiche diverse per la lateralizzazione. Un atleta preferisce agire con un
arto rispetto all’altro oppure ha la necessità di agire con entrambi.
Ad esempio, in sport come la ginnastica artistica si ottengono maggiori prestazioni scegliendo e
differenziando arto destro e sinistro, come nell’atletica è fondamentale scegliere il piede per lo
stacco da terra o di partenza nello sprint per ottenere una migliore prestazione.
La lateralizzazione è fondamentale nello sport
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7. Il lato dominante per circa il 90% per le mani e
per il 75% per i piedi è quello destro
Un atleta preferisce agire con un arto rispetto
all’altro o con entrambi
Una migliore conoscenza della lateralità consente di ottimizzare
la performance dell’atleta acquisizione ambidestria
I destri e i mancini si riconoscono generalmente attraverso la mano dominante, ma tale
dominanza può non trovare corrispondenza in altre parti del corpo. Si può essere destri di mano e
mancino d’occhio. Lateralità crociata è più funzionale nelle prestazioni sportive.
Per quanto riguarda l’ambidestrismo, esso è l’utilizzazione paritetica dei due emisferi cerebrali
nell’attività quotidiana. Esso rappresenta la possibilità di servirsi indifferentemente di entrambe le
mani per compiere i vari gesti. L’ambidestrismo è piuttosto raro, è soprattutto uno stadio
transitorio che si presenta prima che si stabilisca definitivamente la dominanza laterale e la scelta
di una mano per scrivere. Esso può essere anche il frutto di un mancinismo contrariato: come nel
vero mancino, che ha però ricevuto un addestramento della mano destra, ma di cui la sinistra
rimane la mano dominante. Soltanto un numero ridotto di persone può usare senza alcun
problema indifferentemente la destra e la sinistra.
La Mano
Discipline atletiche e Mancini
Mancini poco
rappresentati
• salto con l’asta
• decathlon
• lanci
• freccette
• pugilato
• scherma
• hockey su ghiaccio
• tennis
• golf
Mancini molto
rappresentati
• Negativa nella quotidianità
• Positiva nello sport (sport di squadra)
• NO ambidestria perfetta
• Lavorare sul lato debole per aumentare il livello di prestazione
del gesto atletico
L’Ambidestria
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8. La Dominanza Oculare è fondamentale negli sports di mira.
VANTAGGIO Per il tennis, per il tennis da tavolo, per il
baseball, per la pallamano, perché il
giocatore di pallamano sarà più naturale
fissare la porta con l’occhio sinistro e
utilizzare la mano destra per effettuare il
tiro.
SVANTAGGIO per il tiro con l’arco, per il tiro con la
carabina e per altri sports di mira.
VANTAGGIO Per il tennis, per il tennis da tavolo, per il
baseball, per la pallamano, perché il
giocatore di pallamano sarà più naturale
fissare la porta con l’occhio sinistro e
utilizzare la mano destra per effettuare il
tiro.
SVANTAGGIO per il tiro con l’arco, per il tiro con la
carabina e per altri sports di mira.
Secondo Porac e Coren
Lateralità oculo-manuale crociata
Dominanza
Oculare
Prevalenza a destra
per Bowling
Prevalenza a sinistra
per Ginnastica e
Pallacanestro
La Spalla
* La lateralità della spalla viene definita mediante il test di Solin.
Nel tennis la rotazione preferenziale delle spalle sembra
collegata all’utilizzo del rovescio a due mani.
Mancini di spalle
rotazione in
senso orario
Destri di spalle
rotazione in
senso antiorario
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9. * Il bacino, come la spalla, ha un senso di rotazione naturale, che può essere
accertato con esercizi come la ruota (la prima mano al suolo dà la dominanza a
livello del bacino) oppure dalla stazione eretta si salta facendo un giro completo
in aria su se stessi.
Rotazione a sinistra
Destri di bacino
Rotazione a destra
Mancini di bacino
Il Bacino
Secondo Fetz
Lateralità nel senso
di rotazione
Rotazione
sull’asse verticale
(piroetta nel
pattinaggio)
Lateralità
nella
rotazione
Lateralità nel lato
di rotazione
Rotazione
sull’asse sagittale
(la ruota nella
ginnastica
artistica)
Alcune ricerche effettuate da Wilke e Fuchs, in questo settore
sportivo, dimostrano che la preferenza per un lato di
rotazione è correlata con la minore eccitabilità dell’apparato
vestibolare, un sistema molto importante che si trova
all’interno dell’orecchio ed è il responsabile dell’equilibrio.
La Gamba e il Piede
• La lateralità della gamba non sempre corrisponde
con quella del piede.
La scoperta della propria gamba dominante avviene
con l’esecuzione di un salto a forbice la gamba che
viene sollevata per prima è chiamata gamba
"dinamica”.
* Per testare la lateralità del piede c’è la prova dello
shooting (calciare).
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10. L’uomo è dotato di una notevole capacità di adattamento ed è in grado di invertire le tendenze.
Tramite un adeguato allenamento è in grado di rinforzare il presunto lato debole così da
migliorare le prestazioni ed eguagliare quelle effettuate con il lato forte.
Nello sport, infatti, la tecnica non è codificata per sempre, ossia i gesti sono in continua
evoluzione, tanto che un atleta potrebbe scoprire delle prestazioni efficaci che non provengono da
una lateralizzazione classica.
Dick Fosbury A lui si deve l'innovazione
del "Fosbury Flop" la tecnica - ormai
universalmente impiegata - con la quale
l'atleta scavalca l'asticella rovesciando il
corpo all'indietro e cadendo sulla schiena
(da cui la definizione di "Salto dorsale").
John McEnroe Effettuazione del servizio a
tennis rivolgendo le spalle all’avversario.
I più famosi..
Riferimenti bibliografici:
• Weineck J., “L’allenamento ottimale”, Editori Calzetti e Mariucci, Roma, 2001.
• Trandafilo S., De Santis C., Proietti F., Soraci M., “Dall’istituto Superiore Statale di Educazio-
ne Fisica di Roma”, Società Stampa Sportiva, Roma, 1991.
• Gesell A.L., “I primi 5 anni di vita”, Astrolabio, Roma, 1950.
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