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CAP 2: IL CERVELLO
MOTORIO
Dal paragrafo 2: APPRENDIMENTO E
CERVELLO
APPRENDIMENTO MOTORIO
• Processo associato alla pratica o all’esperienza che
conduce a cambiamenti permanenti nell’abilità di eseguire
determinati compiti motori
• Differenza tra capacità (si possiede) e abilità (si
acquisisce)
• La maggior parte delle conoscenze motorie sembrano
basarsi su apprendimenti che seguono tre stadi (Fitts):
– Cognitivo (conoscenza dichiarativa di regole)
– Associativo (familiarizzazione con il compito)
– Autonomo (automatizzazione)
• Dalla conoscenza dichiarativa alla conoscenza procedurale:
apprendimento motorio = automatizzazione del compito
• Distinzione tra MEMORIA DICHIARATIVA e MEMORIA
PROCEDURALE (esplicita ed implicita)
• Per dimostrare l’apprendimento procedurale è necessario misurare i
cambiamenti prestazionali (non si spiega con il linguaggio) esempio
test dell’inseguimento su rotore
• Circuiti cerebrali dell’apprendimento procedurale: corteccia motoria,
gangli della base e cervelletto
• Dal punto di vista evolutivo la memoria implicita
(apprendimento motorio) compare prima di quella esplicita
(rievocazione di storie)
• Mentre la memoria esplicita si deteriora fortemente con
l’età, quella implicita è spesso risparmiata nell’anziano
• Pazienti amnesici: apprendono il mantenimento della
penna in ugual numero di sessioni ma negano di averlo
appreso
Basi nervose apprendimenti motori
• Effetto VISIBILE dell’apprendimento = maggiore abilità e
automatizzazione della risposta
• Effetto NASCOSTO dell’apprendimento =
MODIFICAZIONI FUNZIONALI E STRUTTURALI
DEL CERVELLO a diversi livelli.
Livello corticale
Tecnica: registrazione da singole
cellule dell’area motoria
primaria
Compito: raggiungere il cibo con
parte distale delle zampe
anteriori
Risultato: aumento dello spazio
corticale dedicato a polso e
dita e riduzione dello spazio
di parti prossimali dell’arto
(braccio e spalla)
Kleim, 1998
Livello sottocorticale
• Gangli della base (putamen e nucleo caudato): si attivano
durante l’apprendimento di sequenze complesse di
movimenti (orientamento in un labirinto)
• Ad apprendimento avvenuto si attivano solo all’inizio e
alla fine della sequenza
• Gangli importanti per automatizzazione = da atti slegati tra
loro a unità attivabili in toto dal contesto
Studi sull’uomo
• Tecniche neurofisiologiche (es. ERPs) con alta risoluzione
temporale: 1 s prima dell’esecuzione di un movimento
potenziale preparatorio negativo nell’area supplementare
motoria
• Tecniche di neuroanatomia funzionale (PET) possono dare
informazioni spaziali: tutto il circuito di strutture cortico-
sottocorticali coinvolto nell’apprendimento
Circuito cortico-sottocorticale per
l’apprendimento motorio (Jenkins, 1994)
• Compito: apprendere per tentativi ed errori
sequenze di tasti (feedback uditivo)
• Attività registrata durante esecuzione di nuove
sequenze o di sequenze già apprese
• Durante apprendimento di nuove sequenze:
parietali, sensoriali e premotorie. Una volta
automatizzato il compito: gangli della base e area
supplementare motoria nelle sequenze già apprese.
I CERVELLI ESPERTI
• Il caso di musicisti, atleti … le loro capacità straordinarie
vanno oltre la pura e semplice programmazione ed
esecuzione motoria: ci deve essere qualcosa in più!!
• I cambiamenti strutturali e funzionali delle aree cerebrali
sembrano essere una condizione indispensabile per
sviluppare una conoscenza motoria “esperta”!
Apprendimento di sequenze (M1)
Compito: toccare con il pollice le
altre quattro dita per qualche
minuto ogni giorno
fMRI: visualizzazione aree attivate
Risultato: dopo 3 settimane
aumento delle aree delle dita
coinvolte nel compito
(cambiamento precoce). Dopo 8
settimane: cambiamenti tardivi
che seguono il periodo di
consolidamento della traccia
dopo pratica prolungata
Karni, 1995
Pratica prolungata … I VIOLINISTI
• Rappresentazione corticale somato-sensitiva della
mano sinistra più ampia di quella della mano
destra e più ampia rispetto ai soggetti di controllo
• L’entità dell’espansione dipende anche dal
numero di ore di esercizio giornaliero
• I cambiamenti rappresentazionali sono reversibili!
Lettori di Braille
• Mappe motorie tramite tecnica della STIMOLAZIONE
MAGNETICA TRANSCRANICA
• Lettori Braille usano l’indice della mano destra (primo
interosseo dorsale)
• Cambiamenti rappresentazionali molto precoci ma anche
reversibili dopo periodi di inattività
Giocatori di badminton
• A = giocatore
inesperto
• B e C = giocatori
esperti mancini
MODIFICAZIONI DISADATTATIVE
• Esercitazioni strenue ed improprie inducono cambiamenti
neurali in senso disorganizzativo e quindi dannoso
• Mappe rappresentazionali alterate giocano un ruolo nella
genesi di alcune malattie professionali legate a uso
eccessivo (es. crampo dello scrivano)
Studi su animali
• Nelle scimmie esercizi intensi, ripetuti e prolungati hanno
portato alla contrattura sostenuta e involontaria dei
muscoli delle dita (difficoltà di movimento e dolore)
• Perdita di differenziazione delle rappresentazioni somato –
sensitive delle singole dita. Le zone prima dedicate alle
risposte da singole dita rispondono in modo caotico a
stimoli somministrati su dita diverse.
Studi sull’uomo
• Anche in musicisti esperti affetti da distonia cronica: la rappresentazione
di ciascun dito in S1 della mano distonica era fusa e sovrapposta alla
rappresentazione delle altre dita
APPRENDIMENTO OSSERVATIVO
• Bandura e la teoria dell’apprendimento sociale
(rinforzi e punizioni: sistema ottimale per non
dover provare tutto sulla “propria pelle”)
• Dal punto di vista motorio il soggetto deve avere
le capacità fisiche e intellettuali per mettere in
pratica ciò che ha visto: non saprei eseguire un
salto mortale, ma se lo so già fare, osservare un
altro può aiutarmi ad assimilare delle nuove
strategie (entrano in gioco anche capacità
attenzionali e di memoria)
NEURONI MIRROR
• Aree premotorie della scimmia: movimenti che implicano uso delle
mani e della bocca dello sperimentatore (cibo alla bocca). Sembra che
siano gesti significativi: il cibo preso con tenaglie invece che con le
mani non attivano questi neuroni.
• Scoperta sorprendente!! Non c’è una distinzione netta tra
aree posteriori (percettive) e anteriori (esecutive). Aree da
sempre considerate implicate nel movimento rispondono
anche a stimoli motori …
• Sistema di “rappresentazioni” motorie che potranno servire
per l’imitazione, per l’esecuzione …
• Nell’uomo sono state scoperte aree che rispondono
all’osservazione del movimento (PET, TMS…)
IMMAGINAZIONE
• Processo che permette di ricreare o simulare
mentalmente una grande varietà di atti motori:
RAPPRESENTAZIONE MENTALE DI
SEGMENTI MOTORI O DELL’INTERO
CORPO NELLO SPAZIO
• Distinzione tra immaginazione esterna (vede con
gli occhi della mente) e immaginazione interna
(sente se stesso = percepisce le proprietà
cinestesiche e dinamiche del movimento)
• Immaginazione ed esecuzione condividono:
– attività di strutture cerebrali comuni (aree che si
attivano durante le fasi di programmazione e
pianificazione del movimento)
– risposte fisiologiche comuni anche se quantitativamente
diverse (FC, respiro, aumento Co2)
– analogie funzionali: tempo di esecuzione mentale e
reale (anche nei Parkinson)
Immaginazione = aumento di prestazione?
• Studio di TMS: la rappresentazione in M1 di
muscoli delle dita aumenta durante
l’apprendimento…sorprendentemente anche in
soggetti che eseguivano il compito solo
mentalmente.
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  • 1. CAP 2: IL CERVELLO MOTORIO Dal paragrafo 2: APPRENDIMENTO E CERVELLO
  • 2. APPRENDIMENTO MOTORIO • Processo associato alla pratica o all’esperienza che conduce a cambiamenti permanenti nell’abilità di eseguire determinati compiti motori • Differenza tra capacità (si possiede) e abilità (si acquisisce) • La maggior parte delle conoscenze motorie sembrano basarsi su apprendimenti che seguono tre stadi (Fitts): – Cognitivo (conoscenza dichiarativa di regole) – Associativo (familiarizzazione con il compito) – Autonomo (automatizzazione)
  • 3. • Dalla conoscenza dichiarativa alla conoscenza procedurale: apprendimento motorio = automatizzazione del compito • Distinzione tra MEMORIA DICHIARATIVA e MEMORIA PROCEDURALE (esplicita ed implicita) • Per dimostrare l’apprendimento procedurale è necessario misurare i cambiamenti prestazionali (non si spiega con il linguaggio) esempio test dell’inseguimento su rotore • Circuiti cerebrali dell’apprendimento procedurale: corteccia motoria, gangli della base e cervelletto
  • 4. • Dal punto di vista evolutivo la memoria implicita (apprendimento motorio) compare prima di quella esplicita (rievocazione di storie) • Mentre la memoria esplicita si deteriora fortemente con l’età, quella implicita è spesso risparmiata nell’anziano • Pazienti amnesici: apprendono il mantenimento della penna in ugual numero di sessioni ma negano di averlo appreso
  • 5. Basi nervose apprendimenti motori • Effetto VISIBILE dell’apprendimento = maggiore abilità e automatizzazione della risposta • Effetto NASCOSTO dell’apprendimento = MODIFICAZIONI FUNZIONALI E STRUTTURALI DEL CERVELLO a diversi livelli.
  • 6. Livello corticale Tecnica: registrazione da singole cellule dell’area motoria primaria Compito: raggiungere il cibo con parte distale delle zampe anteriori Risultato: aumento dello spazio corticale dedicato a polso e dita e riduzione dello spazio di parti prossimali dell’arto (braccio e spalla) Kleim, 1998
  • 7. Livello sottocorticale • Gangli della base (putamen e nucleo caudato): si attivano durante l’apprendimento di sequenze complesse di movimenti (orientamento in un labirinto) • Ad apprendimento avvenuto si attivano solo all’inizio e alla fine della sequenza • Gangli importanti per automatizzazione = da atti slegati tra loro a unità attivabili in toto dal contesto
  • 8. Studi sull’uomo • Tecniche neurofisiologiche (es. ERPs) con alta risoluzione temporale: 1 s prima dell’esecuzione di un movimento potenziale preparatorio negativo nell’area supplementare motoria • Tecniche di neuroanatomia funzionale (PET) possono dare informazioni spaziali: tutto il circuito di strutture cortico- sottocorticali coinvolto nell’apprendimento
  • 9. Circuito cortico-sottocorticale per l’apprendimento motorio (Jenkins, 1994) • Compito: apprendere per tentativi ed errori sequenze di tasti (feedback uditivo) • Attività registrata durante esecuzione di nuove sequenze o di sequenze già apprese • Durante apprendimento di nuove sequenze: parietali, sensoriali e premotorie. Una volta automatizzato il compito: gangli della base e area supplementare motoria nelle sequenze già apprese.
  • 10. I CERVELLI ESPERTI • Il caso di musicisti, atleti … le loro capacità straordinarie vanno oltre la pura e semplice programmazione ed esecuzione motoria: ci deve essere qualcosa in più!! • I cambiamenti strutturali e funzionali delle aree cerebrali sembrano essere una condizione indispensabile per sviluppare una conoscenza motoria “esperta”!
  • 11. Apprendimento di sequenze (M1) Compito: toccare con il pollice le altre quattro dita per qualche minuto ogni giorno fMRI: visualizzazione aree attivate Risultato: dopo 3 settimane aumento delle aree delle dita coinvolte nel compito (cambiamento precoce). Dopo 8 settimane: cambiamenti tardivi che seguono il periodo di consolidamento della traccia dopo pratica prolungata Karni, 1995
  • 12. Pratica prolungata … I VIOLINISTI • Rappresentazione corticale somato-sensitiva della mano sinistra più ampia di quella della mano destra e più ampia rispetto ai soggetti di controllo • L’entità dell’espansione dipende anche dal numero di ore di esercizio giornaliero • I cambiamenti rappresentazionali sono reversibili!
  • 13. Lettori di Braille • Mappe motorie tramite tecnica della STIMOLAZIONE MAGNETICA TRANSCRANICA • Lettori Braille usano l’indice della mano destra (primo interosseo dorsale) • Cambiamenti rappresentazionali molto precoci ma anche reversibili dopo periodi di inattività
  • 14. Giocatori di badminton • A = giocatore inesperto • B e C = giocatori esperti mancini
  • 15. MODIFICAZIONI DISADATTATIVE • Esercitazioni strenue ed improprie inducono cambiamenti neurali in senso disorganizzativo e quindi dannoso • Mappe rappresentazionali alterate giocano un ruolo nella genesi di alcune malattie professionali legate a uso eccessivo (es. crampo dello scrivano)
  • 16. Studi su animali • Nelle scimmie esercizi intensi, ripetuti e prolungati hanno portato alla contrattura sostenuta e involontaria dei muscoli delle dita (difficoltà di movimento e dolore) • Perdita di differenziazione delle rappresentazioni somato – sensitive delle singole dita. Le zone prima dedicate alle risposte da singole dita rispondono in modo caotico a stimoli somministrati su dita diverse.
  • 17. Studi sull’uomo • Anche in musicisti esperti affetti da distonia cronica: la rappresentazione di ciascun dito in S1 della mano distonica era fusa e sovrapposta alla rappresentazione delle altre dita
  • 18. APPRENDIMENTO OSSERVATIVO • Bandura e la teoria dell’apprendimento sociale (rinforzi e punizioni: sistema ottimale per non dover provare tutto sulla “propria pelle”) • Dal punto di vista motorio il soggetto deve avere le capacità fisiche e intellettuali per mettere in pratica ciò che ha visto: non saprei eseguire un salto mortale, ma se lo so già fare, osservare un altro può aiutarmi ad assimilare delle nuove strategie (entrano in gioco anche capacità attenzionali e di memoria)
  • 19. NEURONI MIRROR • Aree premotorie della scimmia: movimenti che implicano uso delle mani e della bocca dello sperimentatore (cibo alla bocca). Sembra che siano gesti significativi: il cibo preso con tenaglie invece che con le mani non attivano questi neuroni.
  • 20. • Scoperta sorprendente!! Non c’è una distinzione netta tra aree posteriori (percettive) e anteriori (esecutive). Aree da sempre considerate implicate nel movimento rispondono anche a stimoli motori … • Sistema di “rappresentazioni” motorie che potranno servire per l’imitazione, per l’esecuzione … • Nell’uomo sono state scoperte aree che rispondono all’osservazione del movimento (PET, TMS…)
  • 21. IMMAGINAZIONE • Processo che permette di ricreare o simulare mentalmente una grande varietà di atti motori: RAPPRESENTAZIONE MENTALE DI SEGMENTI MOTORI O DELL’INTERO CORPO NELLO SPAZIO • Distinzione tra immaginazione esterna (vede con gli occhi della mente) e immaginazione interna (sente se stesso = percepisce le proprietà cinestesiche e dinamiche del movimento)
  • 22.
  • 23. • Immaginazione ed esecuzione condividono: – attività di strutture cerebrali comuni (aree che si attivano durante le fasi di programmazione e pianificazione del movimento) – risposte fisiologiche comuni anche se quantitativamente diverse (FC, respiro, aumento Co2) – analogie funzionali: tempo di esecuzione mentale e reale (anche nei Parkinson)
  • 24. Immaginazione = aumento di prestazione? • Studio di TMS: la rappresentazione in M1 di muscoli delle dita aumenta durante l’apprendimento…sorprendentemente anche in soggetti che eseguivano il compito solo mentalmente. • Probabilmente l’immaginazione determina alcuni cambiamenti strutturali neuronali che possono determinare anche dei miglioramenti prestazionali