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I DISTURBI SPECIFICI
DELL’APPRENDIMENTO
Dr Valerio Corsi
(Psicologo)
Tecnico Associazione
Italiana Dislessia
CST - Corso di formazione per insegnanti
“TECNOLOGIA E DISLESSIA”
DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO
• SECONDARIE A RITARDO MENTALE
• DISTURBO NON SPECIFICO DI APPRENDIMENTO
• DISURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO
DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
LETTURA SCRITTURA CALCOLO
DISLESSIA
DISORTOGRAFIA
“DISGRAFIA”
DISCALCULIA
• L'apprendimento è l'incremento
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APPRENDIMENTO
Perché un apprendimento sia efficiente è
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• esistono un apprendimento implicito ed un
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• Quello implicito riguarda le abilità
strumentali;
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scolastici
• DISTURBO DI APPRENDIMENTO: l'incremento
di efficienza atteso non si manifesta nonostante la
ripetuta esposizione agli stimoli.
• COMPORTAMENTI OSSERVABILI: l'esperienza
non viene accumulata; l'allenamento non sortisce
effetti; la prestazione non diviene standard ma si
manifesta in modo incostante ed occasionale e
richiede uno sforzo attentivo volontario.
• i bimbi DSA sono quei bimbi che hanno bisogno di
uno specialista che insegni loro delle cose.
L'insegnante deve dedicarsi a loro.
DISLESSIA EVOLUTIVA. DEFINIZIONE
LA DISLESSIA EVOLUTIVA È UNA DIFFICOLTÀ DELLA
DECODIFICA DEL TESTO SCRITTO,
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TALE DIFFICOLTÀ È PRESENTE NONOSTANTE IL B.
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• Mancato riconoscimento dei simboli numerici,
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• difficoltà di lettura e scrittura numeri e
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• Significativa riduzione delle capacità di
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• nell’eseguire le procedure di calcolo, acquisire
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• Questi bambini generalmente presentano
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sempre di tempi lunghi per svolgere
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Disortografia
• Ridotte capacità di scrittura
• presenza di numerosi errori di ortografia come:
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• grafemi complessi inesatti, fusioni o separazioni
illegali (non fonologici)
• Errori con le doppie e utilizzo dell’ h.
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CARATTERISTICHE DELL’ALUNNO
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- difficoltà nel riconoscere e ricordare le
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riconoscimento globale della parola,
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• Lentezza nella lettura
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Organizzazione spaziale difettosa (sul
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intelligente
con tante capacità
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P A R O L A L E T T A
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L E S S I C O O R T O G R A F I C O
I N E N T R A T A
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S E M A N T I C O
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I N U S C I T A
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STRATEGIA FONOLOGICA
L’ACQUISIZIONE DELLA LETTURA IN
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/k/ /a/ cane
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Sceodno dei recaricorti dlel'Utievnsirà di
Cmabrigde non iomrtpa in qlaue
oidnre vnongeo sritcte le ltrteee in una proala,
l'uicna csoa ipotamrnte è che la pirma e utilma
lteetra saino al psoto gusito. Il rseto può esesre una
cnuosifone ttaole ed è cmunoque psoibisle
1geerlgo sneza porlembi. Qusteo prcehè la mnete
uamna non 1gege ongi sngiola lteerta, ma la praloa
nel suo isienme. lrecldinibe no?
Caio a ttuti!!!
FINE
ASSOCIAZIONE ITALIANA
DISLESSIA
www.dislessia.it
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Dr Valerio Corsi
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  • 1. I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO Dr Valerio Corsi (Psicologo) Tecnico Associazione Italiana Dislessia CST - Corso di formazione per insegnanti “TECNOLOGIA E DISLESSIA”
  • 2. DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO • SECONDARIE A RITARDO MENTALE • DISTURBO NON SPECIFICO DI APPRENDIMENTO • DISURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO
  • 3. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO LETTURA SCRITTURA CALCOLO DISLESSIA DISORTOGRAFIA “DISGRAFIA” DISCALCULIA
  • 4. • L'apprendimento è l'incremento dell'efficienza di un atto. APPRENDIMENTO
  • 5. Perché un apprendimento sia efficiente è necessario che ci sia : • un elevato grado di precisione; • un basso impegno attentivo; • una certa velocità d'esecuzione; • mantenimento di uno standard di risposta elevato.
  • 6. • esistono un apprendimento implicito ed un apprendimento esplicito. • Quello implicito riguarda le abilità strumentali; • quello esplicito riguarda gli apprendimenti scolastici
  • 7. • DISTURBO DI APPRENDIMENTO: l'incremento di efficienza atteso non si manifesta nonostante la ripetuta esposizione agli stimoli. • COMPORTAMENTI OSSERVABILI: l'esperienza non viene accumulata; l'allenamento non sortisce effetti; la prestazione non diviene standard ma si manifesta in modo incostante ed occasionale e richiede uno sforzo attentivo volontario. • i bimbi DSA sono quei bimbi che hanno bisogno di uno specialista che insegni loro delle cose. L'insegnante deve dedicarsi a loro.
  • 8. DISLESSIA EVOLUTIVA. DEFINIZIONE LA DISLESSIA EVOLUTIVA È UNA DIFFICOLTÀ DELLA DECODIFICA DEL TESTO SCRITTO, DI ORIGINE COSTITUZIONALE, PRESENTE IN BAMBINI INTELLIGENTI SENZA CHE QUESTI PRESENTINO DANNI NEUROLOGICI O SENSORIALI GRAVI (DEFICIT UDITIVI O VISIVI) TALE DIFFICOLTÀ È PRESENTE NONOSTANTE IL B. ABBIA AVUTO NORMALI OPPORTUNITÀ EDUCATIVE E SOCIOCULTURALI. INOLTRE LA DISLESSIA EVOLUTIVA NON È IN NESSUN MODO ATTRIBUIBILE A PROBLEMATICHE PSICOLGICHE O RELAZIONALI PUÒ, SEMMAI, ESSERNE LA CAUSA.
  • 9. Discalculia • Mancato riconoscimento dei simboli numerici, difficoltà nel comprendere i concetti base delle quatto operazioni e i segni aritmetici. • difficoltà di lettura e scrittura numeri e nell’attribuire un significato al numero • Significativa riduzione delle capacità di calcolo rispetto alla scolarizzazione e all’età mentale. • nell’eseguire le procedure di calcolo, acquisire in maniera stabile le tabelline e i più semplici
  • 10. • Questi bambini generalmente presentano un immaturo utilizzo di strategie di problem solving e necessitano comunque sempre di tempi lunghi per svolgere qualsiasi tipo di compito in quest’ambito (conteggio avanti e indietro esecuzione di calcoli etc.) commettendo facilmente molti errori.
  • 11. Disortografia • Ridotte capacità di scrittura • presenza di numerosi errori di ortografia come: omissioni, sostituzioni, inversioni, aggiunte (fonologici) • grafemi complessi inesatti, fusioni o separazioni illegali (non fonologici) • Errori con le doppie e utilizzo dell’ h. • Difficoltà a livello morfo sintattico • la possibilità di esprimere un concetto per iscritto è molto ridotta rispetto alla scolarizzazione e all’età mentale in generale.
  • 12. CARATTERISTICHE DELLA SCRITTURA NEL D.S.A. Errori di tipo Fonologico Scambio di fonemi Con tratti visivi simili o speculari (e a; r e; m n;b d; p q ) Che hanno lo stesso archifonema (f v; c g) Omissioni/aggiunte di fonemi tavolo tavolovo tavolo taolo Inversione di fonemi (il li ) Grafema inesatto ( ghiotti giotti; pesce pese)
  • 13. CARATTERISTICHE DELLA SCRITTURA NEL D.S.A. Errori di tipo non Fonologico Grafema omofono (es. squola per scuola) Fusione/separazione illegale (la radio l’aradio; disteso di steso; l’acqua lacqua) H (a casa ha casa; ha preso a preso) Altri errori Doppie (gatto gato) Omissione/aggiunta di accenti
  • 14.
  • 15. ALEX
  • 16.
  • 17. Disgrafia • Presenza di un tratto grafico illeggibile o quasi.
  • 18. CARATTERISTICHE DELL’ALUNNO DISLESSICO - difficoltà nel riconoscere e ricordare le lettere - nell’analizzare e categorizzare i suoni - nella fusione dei suoni - compiono molti errori di sostituzioni, inversioni, omissioni di lettere parole o parti di parole. - Esitazioni, perdita del segno, difficoltà di riconoscimento globale della parola, difficoltà nella lettura a voce alta (a volte) di comprensione del testo scritto.
  • 19. • Lentezza nella lettura • Difficoltà nel calcolo • Difficoltà ad imparare le tabelline • Difficoltà ad imparare alcune informazioni in sequenza come le lettere dell’alfabeto, giorni della settimana, mesi dell’anno • Vocabolario non ricco • Problemi di pronuncia di suoni simili
  • 20. Difficoltà durante le lezioni frontali Difficoltà a copiare dalla lavagna Difficoltà a prendere nota delle istruzioni impartite oralmente Difficoltà ad automatizzare procedure Motricità fine non perfetta (da piccolo prensione della matita, allacciarsi le scarpe ed i vestiti) Organizzazione spaziale difettosa (sul foglio, nel banco, orientamento; confusione tra destra e sinistra)
  • 21. Organizzazione del tempo difettosa (impara a leggere l’orologio tardi, si sbaglia facilmente, spesso non sa in quale mese si sia, quando viene Natale, il compleanno, ecc.) Disorganizzazione nelle attività sia a casa sia a scuola Lentezza complessiva Capacità di attenzione piuttosto breve Distraibilità Affaticamento
  • 22. MA ANCHE E SOPRATTUTTO intelligente con tante capacità con un particolare stile di apprendimento che percepisce la propria difficoltà ma non sa darsi spiegazioni
  • 23. Disagi Psicologici • Perdita di fiducia in se stesso, bassa autostima • Alterazioni del comportamento (aggressività, oppositività) • Disinteresse da tutto ciò che può richiedere impegno • Depressione • Ansia • Sintomi Somatici • Inibizione
  • 24. ORIGINE DEI DSA BIOLOGICA, COSTITUZIONALEIPOTESI VISIVA IPOTESI UDITIVA IPOTESI LINGUISTICA IPOTESI DELL’INTEGRAZIONE E DELL’AUTOMATIZZAZIONE DELLE FUNZIONI IPOTESI NEUROBIOLOGICA UNA QUESTIONE DI GENI
  • 25. IPOTESI VISIVA • Deficit dei movimenti oculari (Pavlidis 1981) • Teoria Magnocellulare (difficoltà nel seguire rapidi cambi di immagine) (Lovegrove 1986). • Dominanza oculare instabile (Flower 1989) • Balance Model (Bakker 1992) • Disturbo Centro-Periferia (Geiger-Lettvin 1999)
  • 26. IPOTESI ACUSTICA • Difficoltà dell’elaborazione dei suoni in rapida sequenza (Tallal 1983) • Difficoltà inibizione stimoli periferici • etc.
  • 27. Ipotesi linguistica • Diff. Ripetere parole difficili • ricordare brevi elenchi di parole • denomin. Rapidamente oggetti o figure • pronunciare parole lunghe o complesse • tenere a mente sequenze di lettere o numeri • diff. Fonologiche e metafon. (segmentazione, fusione, memoria e programm. fonologica) • Accesso al lessico
  • 28. IPOTESI DELL’INTEGRAZIONE E DELL’AUTOMATIZZAZIONE DELLE FUNZIONI Difficoltà nell’elaborazione spontanea di 2 o più informazioni
  • 29. La parola scritta viene trattata come un disegno La parola scritta viene analizzata lettera per lettera La parola scritta viene analizzata secondo regole ortografiche La parola scritta viene associata alla forma fonologica
  • 31. MODELLO DI LETTURA A 2 VIE MODELLO DI COLTHEART In verde è evidenziata la via lessicale ed in rosso la via fonologica
  • 32. MODELLO DI LETTURA A 2 VIE P A R O L A S C R I T T A m a t i t a A N A L IS I V IS IV A CO N VERSIO N E GRA FEM A -FO N EM A S I N T E S I F O N E M I C A P A R O L A L E T T A S T R A T E G I A L E S S I C A L E L E S S I C O O R T O G R A F I C O I N E N T R A T A S I S T E M A C O G N I T I V O S E M A N T I C O L E S S I C O F O N O L O G I C O I N U S C I T A matita STRATEGIA FONOLOGICA
  • 33. L’ACQUISIZIONE DELLA LETTURA IN ITALIANO G. STELLA casa Meccanismi di conversione fonologica Lessico fonologico /k/ /k/ /a/ cane casa caro cade competitori /k/ /a/ /s/ /k/ /a/ /s/ /a/ casa
  • 35. Quali sono gli elementi favorevoli a superare queste difficoltà? 1. Alto Quoziente di Intelligenza 2. Precocità dell’individuazione 3. Atteggiamento empatico da parte degli adulti di riferimento (Genitori e insegnanti) 4. Adeguatezza dell’atteggiamento didattico 5. Equilibrio psicologico sufficiente
  • 36. Quali gli elementi sfavorenti? 1. Bilinguismo 2. Frequenti cambi di classe 3. Assenze 4. Atteggiamenti iperprotettivi 5. Severità del disturbo
  • 37. LETTURA LESSICALE Sceodno dei recaricorti dlel'Utievnsirà di Cmabrigde non iomrtpa in qlaue oidnre vnongeo sritcte le ltrteee in una proala, l'uicna csoa ipotamrnte è che la pirma e utilma lteetra saino al psoto gusito. Il rseto può esesre una cnuosifone ttaole ed è cmunoque psoibisle 1geerlgo sneza porlembi. Qusteo prcehè la mnete uamna non 1gege ongi sngiola lteerta, ma la praloa nel suo isienme. lrecldinibe no? Caio a ttuti!!!
  • 38. FINE ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA www.dislessia.it SEZIONE DI PERUGIA Dr Valerio Corsi Info: Tel: 328 2724233 corsi.valerio@libero.it