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Presentación Michele d'Alena Oficina de Imaginación Cívica - Bologna

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Presentación Michele d'Alena Oficina de Imaginación Cívica - Bologna

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La Oficina de Imaginación Cívica de la Fondazione Innovazione Urbana (en Bologna) tiene la misión de activar procesos de escucha, colaboración, participación y co-diseño de proyectos y políticas públicas de la ciudad, con especial atención a la regeneración de espacios y bienes urbanos comunes. Lo hace a través de un equipo multidisciplinar estable en cada uno de los seis distritos de la ciudad. Este equipo conoce las problemáticas y las prioridades de los vecinos y vecinas, a la vez que facilita el proceso de escucha y co-creación utilizando herramientas distintas según las necesidades.

La Oficina de Imaginación Cívica de la Fondazione Innovazione Urbana (en Bologna) tiene la misión de activar procesos de escucha, colaboración, participación y co-diseño de proyectos y políticas públicas de la ciudad, con especial atención a la regeneración de espacios y bienes urbanos comunes. Lo hace a través de un equipo multidisciplinar estable en cada uno de los seis distritos de la ciudad. Este equipo conoce las problemáticas y las prioridades de los vecinos y vecinas, a la vez que facilita el proceso de escucha y co-creación utilizando herramientas distintas según las necesidades.

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Presentación Michele d'Alena Oficina de Imaginación Cívica - Bologna

  1. 1. Ufficio Immaginazione Civica Un laboratorio permanente per favorire diverse forme di collaborazione tra gli attori della città. Sperimentiamo e supportiamo pratiche partecipative per affrontare le sfide urbane, con particolare attenzione a coloro che di solito sono esclusi dai processi partecipativi. Apriamo spazi democratici insieme a cittadini, istituzioni pubbliche, associazioni, imprese, movimenti, cercando nuove forme di democrazia urbana.
  2. 2. La Fondazione per l’Innovazione Urbana sviluppa progetti strategici per Bologna, frutto della sinergia tra l'Amministrazione e l'Università. Svolge attività di informazione, comunicazione, ricerca e analisi delle trasformazioni urbane di Bologna e attiva percorsi di partecipazione per coinvolgere cittadini, istituzioni, associazioni e imprese per affrontare le sfide sociali, ambientali e tecnologiche. La Fondazione mira ad affermare e consolidare il suo ruolo di "cervello collettivo" e “hub” di trasformazioni urbane, catalizzatore di idee e attività, nonché luogo di incontro e discussione tra cittadini, istituzioni pubbliche, associazioni e movimenti e tutti i rappresentanti del mondo economico, sociale e culturale. Tre le aree principali della Fondazione: ● URBAN CENTER Attività di informazione e promozione del territorio e della cultura urbana ● IMMAGINAZIONE CIVICA Attivazione di percorsi partecipativi e di co-produzione ● MAPPARE IL PRESENTE Analisi e documentazione delle trasformazioni urbane, con particolare attenzione ai dati aperti FONDAZIONE INNOVAZIONE URBANA
  3. 3. Supporto alle attività svolte dal Comune con lo sforzo di avvicinare le strutture del diritto amministrativo e dell'approccio gestionale ai nuovi modelli di attivazione, ai bisogni e alle capacità dei cittadini. ● 14.000 persone coinvolte ● 360 incontri ● 30.932 voti via web (14.584-2017, 16.348-2018) ● 25 laboratori attivati ​​utilizzando strumenti e metodi a seconda del contesto 2017-2018-2019: ALCUNI DATI
  4. 4. I Laboratori Tematici e di Quartiere I Laboratori di Quartiere sono stati attivati a maggio 2017 con lo scopo di coinvolgere, in modo stabile, comunità e cittadini all’interno del Piano Innovazione Urbana, attivando e gestendo percorsi partecipativi strutturati su specifiche aree, spazi pubblici ed edifici della città. L’obiettivo è collegare in modo stabile, anno per anno e quartiere per quartiere, diverse fonti di finanziamento e politiche con le potenzialità e le reti che nascono dall’impegno diretto dei cittadini e delle comunità rendendo stabile e trasversale il coinvolgimento. Ciascun Laboratorio agisce nell’ambito delle funzioni di cura della comunità e del territorio e lavora sulle diverse scale, di quartiere, di area, di vicinato o prossimità, attivando specifici percorsi e integrando le politiche e le progettualità settoriali del Comune.
  5. 5. ● Laboratori come spazio democratico: coinvolgere i cittadini e organizzazioni per contribuire alla costruzione della visione della città, facendo emergere priorità, bisogni di quartiere e indicazioni su aree specifiche. ● Laboratori come spazio di prossimità e attivazione: fornire strumenti e opportunità per dare risposte concrete a bisogni già espressi e progetti elaborati in modo collaborativo. ● Laboratori come spazi di trasparenza dei processi. ● Lavorare a due velocità: il PUG con una visione più a lungo termine e altri percorsi più a breve termine, mantenendo un confronto aperto e continuo. I LABORATORI Cosa sono
  6. 6. Tutti gli anni, i Laboratori vengono attivati nei quartieri di Bologna sulla base degli investimenti pianificati, delle raccomandazioni dei cittadini, dei dati e priorità socio-economiche. I Laboratori di Quartiere: ● sono “spazi di prossimità” ● supportano i Quartieri e settori nelle loro nuove funzioni, individuando metodi, strumenti e progettualità e specifiche metodologie ● utilizzano dati aperti e tecnologie per favorire la trasparenza, la pubblicità e l’equità dei processi ● cercano di coinvolgere chi solitamente non partecipa, in particolare: giovani, migranti, fasce insicure e poco istruite I LABORATORI Linee prioritarie
  7. 7. Obiettivo principale: coinvolgere permanentemente comunità, associazioni, imprese e cittadini all'interno dei processi partecipativi; Cosa fare: evidenziare le azioni prioritarie e partecipare al processo decisionale (ad esempio nella rigenerazione di edifici pubblici e spazi pubblici, impegno sociale, istruzione, cultura, ecc.); Obiettivi importanti: i giovani, in particolare gli adolescenti, e le persone normalmente escluse dai processi decisionali. Come: utilizzando metodologie di volta in volta necessarie, dati aperti e nuove tecnologie per garantire un'interazione inclusiva, equa e responsabile e la rappresentanza dei cittadini I LABORATORI DI QUARTIERE in sintesi
  8. 8. I Progetti
  9. 9. LABORATORI: STRUMENTI E SCALE Scala di quartiere Scala di prossimitàScala urbana e metropolitana Incontri con Corpi Intermedi Questionario online Assemblee con i cittadini Focus Group Tematici Temi es. Ambiente Lavoro, nuove dimensioni dell’economia Casa Spazio pubblico, rigenerazione Dimensione attrattiva della città Vision|QC priorità|bisogni|strategie di coinvolgimento profili| informazioni| progetti Bilancio Partecipativo Piani di zona Patto per la lettura Futuro prossimo Laboratorio Spazi Adolescenti (Pon) ...
  10. 10. I percorsi attivati 2017 - 2018 - 2019 I percorsi territoriali Bilancio partecipativo Coprogettazione delle vocazioni d’uso edifici da riqualificare PON Metro Coprogettazione bandi PON Metro PUMS Piani di zona U-Lab Piano Urbanistico Generale Patto per la lettura Parco della resilienza Parco dei Cedri I percorsi tematici Laboratorio Aria Laboratorio Spazi Laboratorio Under Percorso a supporto del tram Futuro prossimo Agenda digitale Housing Bo Friday for Future Laboratorio Sanità Aeroporto Social Borgo In partenza Accessibilità Biblioteca Borgo Emergenza climatica
  11. 11. I Progetti Laboratori di Quartiere Laboratori Tematici Piani Ricerca/Azioni/ Sperimentazioni -Bilancio Partecipativo -Quadrilatero, Scalo e Malvasia -Parco dei Cedri -Pilastro -Barca -Panigale Anche Noi -Lunetta Park -Natural-Based Solutions -AELCLIC -Accessibilità -Ambiente (Lab Aria, Goal 2030, Strategia Ambientale) -Sanità -PUG -PUMS -TRAM -PTM -U-Lab -Politico Poetico -Scuole di Quartiere -HousingBo -Social Borgo -Bologna Attiva
  12. 12. Il Processo
  13. 13. Metodologia
  14. 14. Metodologia A supporto del ciclo processuale vengono utilizzati una serie di metodologie, tecniche di facilitazione e co-progettazione, tra cui ● interviste, ● focus group, ● Workshop scenario, ● assemblee di quartiere, ● OST (Open Space Technology), ● World cafè, ● laboratori progettuali, ● Planning for real, per garantire e costruire un dialogo costruttivo tra la cittadinanza e l’Amministrazione.
  15. 15. 6 agenti di prossimità, 1 per ogni quartiere, 1 coordinatore metodo 1 coordinatore ingaggio responsabile progetti sullo spazio pubblico 1 coordinatore progetti ambientali 1 referente dati 3 grafico, social media, multimedia e comunicazione UFFICIO IMMAGINAZIONE CIVICA Ufficio Immaginazione Civica è un team multiprofessionale: l'obiettivo è creare e rafforzare il legame tra le attività dal basso verso l'alto e le politiche comunali.
  16. 16. Grazie a questo approccio siamo in grado di mettere il capitale sociale e umano al centro delle scelte pubbliche. Il termine "prossimità" si riferisce alla scala fisica alla quale operiamo. La dimensione di prossimità attiva un modo per organizzare il nostro lavoro e la nostra comunicazione cercando di identificare strumenti amministrativi e innovazioni in grado di consentire al potenziale civico di proporre nuovi modelli di gestione della città più vicini ai nuovi modelli di attivazione e alle esigenze e capacità dei cittadini. I Laboratori diventano così il campo di sperimentazione di un processo aperto: dopo tre anni di attività e apprendimento continuo, è possibile identificare alcuni elementi che definiscono e distinguono l'approccio di prossimità della Fondazione. APPROCCIO DI PROSSIMITÁ
  17. 17. ANALISI E DATI TERRITORIALI Utilizzando i dati e informazioni basati sullea attività fatte sul campo, scegliamo territori in cui sono necessari lo sviluppo di processi e progetti
  18. 18. RAPPORTI E IMPEGNO COMUNITARIO Incontriamo le associazioni e le comunità nei loro luoghi, con passeggiate, partecipando agli incontri promossi da associazioni e da cittadini, ai momenti di convivialità. Le parole chiave sono relazioni, fiducia, processi di capacitazione e innovazione dal basso.
  19. 19. APPRENDIMENTO RECIPROCO E ALLEANZA TERRITORIALE Cerchiamo di attivare l'apprendimento reciproco e l'educazione tra pari per sviluppare una riflessione diffusa e consapevole sull'innovazione urbana. Creiamo conversazioni e incontri tra comunità per condividere competenze, idee e proposte per formare alleanze territoriali.
  20. 20. SPERIMENTAZIONE E AUTONOMIA Esistono enormi spazi di sperimentazione in cui le comunità offrono idee ed energie spesso collaborando con le politiche pubbliche. Dobbiamo rafforzare questo approccio con progetti e linguaggi scelti in base alle differenze per favorire creatività, e non omogeneità.
  21. 21. Fiducia nel Governo Nuove forme di partecipazione urbana (democrazia partecipativa, democrazia deliberativa, democrazia diretta ...) NUOVI PARADIGMI
  22. 22. Fiducia nel Governo Nuove forme di partecipazione urbana (democrazia partecipativa, democrazia deliberativa, democrazia diretta ...) Nuove forme di attivismo politico che si attivano per risolvere i problemi e, soprattutto a livello locale, spesso con ict e sostenibilità Approccio classico alla partecipazione (partiti politici, sindacati) NUOVI PARADIGMI
  23. 23. Fiducia nel Governo Nuove forme di partecipazione urbana (democrazia partecipativa, democrazia deliberativa, democrazia diretta ...) Nuove forme di attivismo politico che si attivano per risolvere i problemi e, soprattutto a livello locale, spesso con ict e sostenibilità Approccio classico alla partecipazione (partiti politici, sindacati) NUOVI PARADIGMI
  24. 24. Piani e investimenti urbani a lungo termine Azioni politiche e interventi con investimenti a breve e medio termine. (beni comuni urbani, spazi collaborativi, urbanismo tattico incentrato sulla riprogettazione di edifici pubblici e spazi pubblici) Fiducia nel Governo Nuove forme di partecipazione urbana (democrazia partecipativa, democrazia deliberativa, democrazia diretta ...) Nuove forme di attivismo politico che si assumono la responsabilità di risolvere i problemi e, soprattutto a livello locale, di utilizzare l'approccio ict e la sostenibilità Approccio classico alla partecipazione (partiti politici, sindacati) NUOVI PARADIGMI
  25. 25. POTERE 3 REGOLE DEL GIOCO SPAZIO TEMPO
  26. 26. LE POLITICHE DI COLLABORAZIONE CIVICA A BOLOGNA
  27. 27. Il Piano Innovazione Urbana “Il Piano raccorda le scelte e i progetti dell’Amministrazione con le potenzialità e le reti che nascono dall’impegno diretto dei cittadini e delle comunità, nelle varie e libere forme in cui si esprimono (...)” “(...)L’obiettivo è diffondere opportunità, strumenti, risorse, spazi in un’ottica di valorizzazione, per privilegiare la rigenerazione, la creazione di relazioni e l’emersione di competenze diffuse in tutta la città (...)” VERSO IL PIANO INNOVAZIONE URBANA, www.comune.bologna.it/pianoinnovazioneurbana/
  28. 28. IL PRIMO VOLUME DEL PIANO INNOVAZIONE URBANA Premessa Il primo volume del Piano innovazione urbana (2016) nasce sulla base dei risultati del percorso Collaborare è Bologna e su stimolo dell’Amministrazione comunale, che, all’inizio di un nuovo mandato, immagina uno sforzo di pianificare e organizzare una mole di risorse inedite e dal forte potenziale strategico. Con orizzonte 2021, il Piano innovazione urbana sistematizza diversi strumenti progettuali e programmi di finanziamento e favorisce l’emersione di alcuni assi di sviluppo urbano prioritari. Il documento identifica in maniera concreta, con risorse e tempi, le opportunità date dagli strumenti di finanziamento comunali, nazionali ed europei per una città sostenibile, accogliente, attrattiva e definisce “l’immaginazione civica” come metodo di ricerca e sperimentazione per l’innovazione delle politiche urbane.
  29. 29. ● PON Metro 2014-2020 ○ Digitale ○ Sociale ○ Riqualificazione edifici ● Urban Innovative Actions (progetto Villa Salus) ● Horizon 2020 (progetto Rock) ● POR FESR 2014-2020 (Laboratorio Urbano Aperto) ● Bando per la riqualificazione urbana delle periferie ● Piano città e 1 M di euro dedicato al Bilancio partecipativo IL PRIMO VOLUME DEL PIANO INNOVAZIONE URBANA risorse economiche
  30. 30. IL PRIMO VOLUME DEL PIANO INNOVAZIONE URBANA
  31. 31. SECONDO VOLUME DEL PIANO INNOVAZIONE URBANA premessa Nel 2019 viene pubblicato il secondo volume del Piano Innovazione Urbana. Il documento si pone in continuità con il primo volume, cambiando tuttavia punti di vista e collezionando e sistematizzando dati e visioni di policy raccolte nei Laboratori di quartiere a partire dal 2017. Il volume diventa un racconto a più voci dei bisogni e delle risorse della città grazie a uno stabile e diffuso processo di ingaggio territoriale operato nei Laboratori di Quartiere. L’obiettivo è dare un quadro esaustivo dell’approccio adottato dalla Fondazione e delle linee di azione emerse nei processi attivati con le organizzazioni, le comunità e i cittadini e le cittadine di Bologna.
  32. 32. Scala urbana e metropolitana Vision|QC A scala urbana e metropolitana l’obiettivo è far emergere e sintetizzare le priorità tematiche trasversali, identificando questioni rilevanti rispetto a luoghi ricorrenti (es. centri sociali, biblioteche, scuole etc.). CENTRI SOCIALI CIRCOLI E SPAZI ASSOCIATIVI PARCHI E GIARDINI SCUOLE E GIARDINI SCOLASTICI BIBLIOTECHE DI QUARTIERE E AREE A LORO CIRCOSTANTI ORATORI E PARROCCHIE CENTRI GIOVANILI SENTIERI DI COLLINA PISTE DI PATTINAGGIO E BOCCIOFILE EX AREE MILITARI PISTE CICLABILI VILLE ANTICHE MONUMENTI STORICI E POLITICI FONDAZIONI CULTURALI MUSEI ORTI CONDIVISI MERCATI RIONALI CASE DELLA SALUTE E AREE ADIACENTI GLI OSPEDALI TEMI/ASSI PROGETTUALI DEL SECONDO VOLUME DEL PIU
  33. 33. PRIORITA’ CITTADINE E DEI QUARTIERI
  34. 34. ATTIVITA’ ● Raccontare il piano innovazione urbana ● Laboratori di coprogettazione delle vocazioni d’uso degli edifici ● laboratori per condividere linee guida per supportare i bandi che hanno creato le scuole di quartieri ● supportare i piani di zona ● indirizzare gli investimenti sul digitale per favorire la collaborazione
  35. 35. PER ESEMPIO
  36. 36. PER ESEMPIO
  37. 37. PER ESEMPIO
  38. 38. PER ESEMPIO
  39. 39. PER ESEMPIO
  40. 40. PER ESEMPIO
  41. 41. MASTER FIU-UNIBO L’Università di Bologna e la Fondazione per l’Innovazione Urbana promuovono il Master di II livello in Gestione e co-produzione di processi partecipativi, comunità e reti di prossimità. In un contesto economico e sociale sempre più complesso e frammentato, le comunità e la logica di prossimità emergono come nuovi elementi sociali da cui ripartire per costruire per costruire modelli di transizione giusta, sostenibili, inclusivi e volti al perseguimento del benessere sociale. Il Master offre un percorso formativo multidisciplinare che ha l’obiettivo di formare “agenti di prossimità”, cioè nuove figure professionali capaci di attivare processi innovativi di ascolto e coinvolgimento delle comunità, produrre nuove forme di conoscenza dei contesti sociali, individuare soluzioni efficaci e innovative a bisogni emergenti, stimolare la co-produzione di processi nel settore pubblico, nel terzo settore e nell’ambito di strategie aziendali.
  42. 42. LABORATORIO DEL QUARTIERE 2018 Incontro con rappresentanti di associazioni e comunità
  43. 43. VERIFICA DI AMMISSIBILITÀ VOTO Copro- gettazione Assemblee pubbliche e via web OTT-NOV 2019 PROGETTI DI RIQUALIFICAZIONE per una zona del quartiere IDEE E PROPOSTE D’AZIONE per tutto il quartiere, aggregate per temi PROGETTI AMMESSI PRIORITÀ TEMATICHE 1 PROGETTO 150K € 3 PRIORITÀ 75K-55K-28K € Monitoraggio e realizzazione coprogettazione esecutiva Condivi- sione attività strumenti del quartiere (es. bandi, patti di coll , acquisto di beni e servizi). DIC 2019 FEB 2020 MAR-APR 2020 MAG-GIU 2020 AGENDE DI PRIORITÀ atto del consiglio di quartiere che recepisce e emenda i report dei lab 2017- 2018-2019 democrazia rappresentativa democrazia collaborativa democrazia diretta democrazia rappresentativa BILANCIO PARTECIPATIVO Un processo per dare potere e risorse alle comunità, con una fase di democrazia rappresentativa che decide le priorità, fasi di democrazia collaborativa con progetti e idee di condivisione delle comunità, fase di democrazia diretta con il voto digitale e una fase di democrazia rappresentativa finale che decide come spendere i soldi per risposta alle priorità più votate.
  44. 44. PUMS Laboratori di quartiere Attraverso 6 consigli aperti e 12 laboratori nei quartieri, un percorso di informazione e ascolto della cittadinanza in ogni quartiere, contribuendo a costruire scenari di progetto (temi e bisogni prioritari a livello di quartiere) nel quadro degli obiettivi strategici del PUMS e alla stesura del PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano). Di particolare la visualizzazione di tutte le segnalazioni dei cittadini arrivate tramite il CZRM
  45. 45. PIANI DI ZONA Laboratori di quartiere Abbiamo organizzato 6 laboratori, 1 per quartiere, con tutte le associazioni e comunità per disegnare priorità del Piano di zona per il periodo 2018-2020 per indirizzare azioni di lotta alla povertà e all’impoverimento (di tipo socio-economico, relazionale, educativo, perdita di ambiti di socializzazione ed opportunità culturali, sportive). Il proseguimento del processo è a cura del Servizio Sociale Territoriale del Comune di Bologna.
  46. 46. U LAB Laboratori di quartiere Laboratorio dedicato alla Zona Universitaria finanziato dal Progetto ROCK. Abbiamo attivato una comunità coinvolgendo tutti gli attori della zona con laboratori tematici e dedicati ai luoghi strategici dell’area e con un bando abbiamo finanziato sedici proposte creando un programma di 4 mesi con circa 60 eventi pubblici.
  47. 47. osservazioni al Piano processo di ascolto 12 incontri per definire obiettivi casa e welfare, ambiente e salute, economia urbana e lavoro, spazio pubblico e mobilità, cultura ed educazione PIANO URBANISTICO 6 incontri con associazioni 6 incontri con cittadini 6 passeggiate di quartiere 4 laboratori tematici su: casa, verde, economia, nuovi trend questionario online analisi proposta di Piano adozione del Piano
  48. 48. Laboratorio Under è un team di nove ragazze e ragazzi di età compresa tra 18 e 25 anni che nel 2017, attraverso i nuovi media, hanno raccontato una fase senza precedenti dell'attivismo civico bolognese Laboratorio Prossimo è un bando per studenti universitari per la creazione di attività innovative, collaborative e inclusive nei quartieri e nelle biblioteche di Bologna. Con un massimo di € 5.000, finanziamo proposte per eventi culturali, seminari creativi, progetti, incontri, corsi di formazione adozione di nuove pratiche basate su modelli sperimentali ci siamo resi conto che non sapevamo come coinvolgere i giovani e gli studenti sperimentazione UN PROCESSO: IMPEGNARE GLI STUDENTI E GIOVANI
  49. 49. La rete di ‘luoghi di opportunità’ Uno dei punti centrali del Piano, prevede la creazione di una rete di spazi, i ‘luoghi di opportunità’, caratterizzati da attività di impatto sociale, culturale, economico e ambientale. Obiettivo è dare ai cittadini e alle comunità luoghi dove accedere a nuove forme dello stare assieme a supporto delle attività dei Quartieri. Attraverso laboratori, abbiamo coprogettato la vocazione di 11 edifici, anche simbolici per l’immaginario della città. LUOGHI DI OPPORTUNITÁ Coprogettazione di 11 edifici da riqualificare Priorità: ● educazione, aggregazione sociale e animazione ● sviluppo di occupazione, nuovi saperi e competenze ● spazi polivalenti, aperti a più soggetti ● senso di appartenenza al quartiere ● supporto alle famiglie, inclusione dei giovani, incontro intergenerazionale e multiculturali ● sostegno di soggetti con disagio
  50. 50. I Centri Sociali sono 32 spazi gestiti da associazioni autogestite dagli anziani. Diffuse sul territorio bolognese a partire dagli anni ‘70 e in modo particolare negli anni ‘80, sono stati creati dal Comune per promuovere un ruolo attivo degli anziani nella comunità, prevenire fenomeni di emarginazione, valorizzare le loro potenzialità di iniziativa e di autorganizzazione, gestiti sulla base del principio di sussidiarietà. Obiettivo è dare continuità all’esperienza dei Centri Sociali, radicata nella tradizione civica e amministrativa della nostra comunità e sostenerne insieme il rinnovamento. La Casa di Quartiere dovrà continuare a rappresentare un punto di riferimento per la popolazione anziana facilitando il mix sociale all’ interno di un Quartiere o di una zona specifica, come presidio sociale come “ponte” tra generazioni, culture ed esigenze, per rispondere ad un bisogno di incontro, socializzazione e forme di aggregazione, che contrastino le nuove forme di solitudine, far incontrare diverse persone del quartiere attivare reti di prossimità anche informali. LUOGHI DI OPPORTUNITÁ le case di quartiere per un welfare di comunità
  51. 51. LABORATORIO SPAZI Laboratorio tematico Laboratorio per ridisegnare politiche e strumenti di affidamento e gestione di edifici pubblici. Attraverso una call abbiamo selezionato circa 100 soggetti. Dopo circa 60 interviste in profondità, abbiamo evidenziato bisogni e priorità. Con 4 incontri abbiamo condivise possibili soluzioni che saranno consegnate all’Amministrazione a dicembre.
  52. 52. 4 incontri e 4 laboratori per proposte emersione bisogni, tendenze 10 interviste di gruppo riconoscimento assemblee come procedura di avviso pubblico Quadro conoscitivo delle modalità attualmente in uso dal comune 26 interviste singole riconoscimento gruppi informali proposta di decalogo valoriali proposta di innovazione organizzativa proposta di innovazione regolamenti comunali avvio sperimentazioni su 5 edifici LABORATORIO SPAZI Coinvolgendo attivisti ed esperti, abbiamo identificato una una proposta con sperimentazioni concrete, riconoscendo il valore legale dei gruppi informali e dell'assemblea come una procedura di avviso pubblico.
  53. 53. Attraverso una call abbiamo selezionato circa 100 soggetti. Dopo circa 60 interviste in profondità, abbiamo evidenziato bisogni e priorità. Con 4 incontri abbiamo condivise possibili soluzioni che saranno consegnate all’Amministrazione a dicembre.
  54. 54. Iperbole è la prima Rete civica creata in Italia dal Comune di Bologna. E’ uno spazio digitale pubblico in cui il cittadino può accedere a informazioni, servizi e sempre più strumenti di supporto all’attivazione civica e alla partecipazione. Se i Laboratori di Quartiere sono lo spazio fisico di relazione e interazione di prossimità, iperbole è lo spazio digitale per favorire l’accesso ai processi partecipativi in atto, dove poter proporre, creare e votare proposte. 1995 Nascita di Iperbole ● seconda in Europa ● accesso libero alla rete internet ● free web hosting per iniziative pubbliche ● News e newsgroups ● Email gratuita per tutti i cittadini 2015 redesign di Iperbole (I) ● Drupal ● Un nuovo sito (Il Comune) ● Servizi pubblici digitali (Servizi Online) ● Un network civico di attivazione della comunità (social- oriented) 2020 redesign di Iperbole (II) ● nuovi servizi digitali (Servizi Online) ● Open Data trasversali alle politiche ● un sistema di partecipazione digitale integrato (Partecipa) LA RETE CIVICA Strumenti di partecipazione civica digitale
  55. 55. LA RETE CIVICA dati ● 110.685 profili Rete civica del fascicolo servizi on line ● Circa 60.000 profili registrati su Partecipa (circa 27.000 in più del 2017) ● Più di 200 progetti raccolti online per il Bilancio partecipativo ● 30.932 votanti via web per il Bilancio partecipativo (14.584 nel 2017 e 16.348 nel 2018) ● 215 progetti caricati online dalla cittadinanza ● 317 patti di collaborazione attivati e consultabili online ● Creare un proprio spazio digitale, con blog (come individuo e/o come associazione e/o gruppo informale) ● Interagire con altri cittadini ● Consultare gli open-data del Comune a supporto delle decisioni ● Attivare Patti di collaborazione e raccontarne gli sviluppi ● Partecipare a consultazioni pubbliche ● Accedere a dati e informazioni utili dei Laboratori di Quartiere e registrarsi agli eventi ● Inviare, votare e monitorare progetti per il Bilancio partecipativo azioni
  56. 56. LA RETE CIVICA sfide La logica di prossimità nel digitale Come costruiamo servizi, informazioni e strumenti di partecipazione prossimi? E’ sufficiente una organizzazione che segua la logica del “cosa accade intorno a me”? Più flessibilità Le politiche di collaborazione del Comune sono in costante cambiamento e il sistema di partecipazione bolognese è complesso. Come costruire strumenti digitali in grado di adattarsi velocemente e senza costi aggiuntivi eccessivi? Più autonomia e inclusione punti di forza diversi gradi di coinvolgimento possibili continuità trasversalità tra comunicazione, servizi e partecipazione
  57. 57. il prossimo PIANO INNOVAZIONE URBANA obiettivi ● dalle priorità di quartiere alle priorità di zona coinvolgendo, zona per zona associazioni e comunità ● condividere con attori urbani (mondo economico, evoluzione ecologica, scuole di quartiere…) le prossime sfide urbane ● incontri pubblici per coinvolgere la città ● individuazione temi per i prossimi fondi strutturali ● proporre una visione per la città
  58. 58. mappa delle progettualità emerse dai lab 2017-2018-2019
  59. 59. INVESTIMENTI PON priorità dei quartieri
  60. 60. https://docs.google.com/document/d/1hLVV6ffkXJNiR-DhesTl7jxNYuCQzEpWEbz93WuzQQE/edit
  61. 61. 1. Barca 2. Bertalia 3. Beverara 4. Bolognina 5. Casteldebole - Triumvirato 6. Cirenaica - Massarenti - Scandellara 7. Colli 8. Corticella 9. Costa - Saragozza 10. Croce del Biacco - Roveri 11. Fossolo 12. Galvani 13. Irnerio 14. La Birra - Aeroporto - Bargellino 15. Lunetta Gamberini 16. Lungo Savena - Foscherara 17. Malpighi 18. Marconi 19. Mazzini - Fossolo 20. Mazzini - Lunetta Gamberini 21. Pilastro - CAAB - Scalo merci 22. Saffi 23. San Donato - San Donnino - Gandusio 24. San Ruffillo - Monte Donato 25. Santa Viola 26. Villaggio INA - Borgo Centro - Rigosa ZONE DELLA CITTÀ
  62. 62. marzo maggio giugno ottobreaprile luglio settembre novembre agosto dicembre incontri di zona incontri di zona eventi PIU chiusura PIU bologna estate lab accessibilità ptm: interviste ai sindaci+3 worskhop+questionario ai consiglieri lancio comunicazione tram prossimità tram intervento al pilastro intervento al porto saragozza intervento artistico via indipendenza lab pilastro lab barca lab parco dei cedri festival parco dei cedri festival partecipazione housing bo Scuole |Politico poetico avviso per scuole di quartiere formazione per scuole di quartiere bando per scuole di quartiere biblio Borgo lancio PUG reportage BP voto BP aeroporto Master lab accessibilità patto città
  63. 63. mandatemi una mail michele.dalena@fondazioneinnovazioneurbana.it contattatemi su facebook, twitter, linkedin trovate tutto su http://www.fondazioneinnovazioneurbana.it/

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