1. Le Patate
La patata è un tubero commestibile ottenuto dalle piante
della specie Solanum tuberosum, molto utilizzato a scopo
alimentare previa cottura.
2. La storia della patata
Originaria delle Ande, la patata fu domesticata nella regione del lago Titicaca e divenne uno degli
alimenti principali degli Inca, che ne svilupparono un gran numero di varietà per adattarla ai
diversi ambienti delle regioni da loro abitate.
I primi europei a conoscere la patata furono i conquistadores spagnoli del Perù: la prima
descrizione scritta della pianta risale al 1537. La patata giunse in Europa intorno alla metà del
XVI secolo: è segnalata in Spagna nel 1573, un po' più tardi nei Paesi Bassi e in Italia (allora
possedimenti spagnoli), in Inghilterra nel 1588 (portatavi da Walter Raleigh), in Germania alla fine
del secolo; in Italia venne chiamata tartuffolo o tartufo bianco. Presente nei giardini botanici, a
lungo il suo rilievo nell'agricoltura e nell'alimentazione fu marginale, e veniva considerata un cibo
adatto prevalentemente agli animali. A sfavore della diffusione della patata giocavano vari fattori.
Le prime varietà importate dal Sudamerica erano poco adatte alla coltivazione nei climi europei e
davano raccolti scarsi. L'aspetto del tubero, deforme e irregolare, agli occhi degli europei di allora
appariva strano e antiestetico, e alcuni erboristi suggerirono che potesse provocare la lebbra. La
patata non era citata nella Bibbia, e secondo alcuni religiosi ciò significava che Dio non intendeva
che gli uomini se ne cibassero. La patata fu perfino associata alla stregoneria e al demonio.[1]