6 aprile 2032 di luigi lopez === siae viva verdi 2012 n2 pag. 40
1. RACCONTO INEDITO Il diritto d’autore può essere tema
di un racconto creativo? Questo
6 Aprile 2032 racconto dimostra di sì. Perchè il
diritto d’autore non è solo materia
di Luigi Lopez giuridica ma un momento
fondamentale della vita dell’autore
e della sua creatività. Che si
riverbera, nel bene e nel male, sulla
vita collettiva...
I l 6 aprile 2032, all’Opera House Au-
ditorium di Sidney, ci sarà la proie-
zione di Un sogno senza fine, il film
dell’anno realizzato dalla Fondazione
che mi ha portato indietro nel tempo, ai
miei vent’anni… più di mezzo secolo fa.
Alla fine della proiezione, molti avevano
pianto, come me del resto, e nei nostri
te avesse la benché minima percezione
che, all’origine di quel tutto, c’era il la-
voro di persone che lo producevano.
Usufruire di quei beni, di quei servizi,
Spielberg-Scott. Per l’evento, dicono, so- sguardi s’intuivano cose che abbiamo tut- sembrava fosse un diritto naturale, il fon-
no attese non meno di quattro milioni ti dentro… cose che si chiamano… ri- damento della nuova democrazia della
di persone. Poche, pochissime potranno cordi… rimpianti. rete.
entrare ed assistere alla proiezione. Per Le grandi case cinematografiche ormai I nostri “creativi” cominciarono, per pri-
tutte le altre verranno allestiti quaranta non esistono più. Sono solo tre le Fon- mi, a sentire gli effetti di quello che sem-
enormi schermi affacciati sulla baia. dazioni rimaste: unendo le forze e la vo- brò all’inizio solo un malessere di cate-
Noi, qui in Europa, come in Asia e nel lontà di non mollare, possono produrre goria. Lamentavano che, per effetto del-
resto del mondo, potremo seguire la cro- una media di un’opera cinematografica la sfrenata “democrazia digitale” (così la
naca della serata in Tv: finalmente qual- ogni due anni! definì un loro rappresentante), le loro
cosa di nuovo dopo due anni di attesa! È cominciato tutto con la “maledizione opere, diffuse liberamente in rete, non
Per il film, nelle nostre sei sale italiane, del web”… la diffusione di “tutto-per- portavano più i compensi di un tempo…
dovremo attendere non poco. Si dice che tutti”. E avevano ragione: l’impoverimento co-
arriveranno a Roma almeno diecimila Me lo ricordo come fosse ieri. Si pote- minciò ad espandersi a macchia d’olio:
persone.A Milano, Firenze e Bologna ne vano scaricare dalla rete pubblicazioni di colpì le grandi società editoriali che vi-
sono attese altrettante… D’altra parte, ogni tipo: trattati scientifici, saggi, noti- dero ridursi i loro introiti forse più de-
l’ultima volta che il mondo ha potuto zie… video e musica in tutti i formati… gli stessi autori.
godere di un’opera cinematografica ine- e i film erano a disposizione di tutti, a Una drammatica carestia intellettuale si
dita, è stato due anni fa: il 6 aprile 2030. pochi giorni dalla loro uscita nelle sale abbatté su tutte le attività correlate alle
Parigi è stata al centro dell’attenzione per cinematografiche. produzioni artistiche e dell’ingegno.
la proiezione in prima assoluta planeta- E tutto questo senza pagare o quasi… La Nella logica del mercato del “villaggio
ria di Viaggio nella memoria, il capola- verità naturalmente era diversa. La gen- globale”, non si salvò nessuno.
voro della produzione Cameron-Car- te credeva di non pagare, ma in realtà ar- Crisi economiche si materializzarono con
penter-De Palma. ricchiva le grandi compagnie telefoni- effetto “domino” in tutti gli ambiti del-
Io sono riuscito a vederlo solo due me- che che, con i loro pacchetti a... paga- la cultura e dello show-business del pia-
si fa. Avevo i brividi per l’emozione… mento, offrivano un traffico illimitato e neta.
una sensazione che non provavo da tem- senza controlli. Si susseguirono restrizioni, risparmi, dra-
po. Eppure nell’editoria ci sono stato tan- Poi, a poco a poco, le cose hanno comin- stica riduzione delle produzioni a tutti i
ti anni, e le prime, le convention, gli ciato a circolare di meno. Sulla rete si sca- livelli… nelle esistenze della maggior par-
show-case, erano ai miei tempi una rou- tenarono polemiche: il punto cruciale sem- te di noi, il cibo per il corpo sovrastò, per
tine quasi quotidiana… brava essere… se fosse legittimo o no met- necessità, il cibo per la mente.
M’è costato i risparmi di tre mesi, ma ne tere tutto a disposizione di tutti. E la cultura, la cultura in tutte le sue ma-
è valsa la pena! Una storia commovente Tutto, proprio tutto, e senza che la gen- nifestazioni e forme di diffusione, calò
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2. drammaticamente nei consumi del- C’è un po’ di vento e fa freddo e mi toc- sì con la testa… Sembra molto sicuro di
l’umanità intera. ca strofinare gli occhialetti da vista che si sé, mentre stacca con cura la pagina dal
L’arresto di quasi tutte le attività produt-
appannano ad ogni respiro… suo quadernetto per darmela: “Ci rive-
tive basate sulle opere dell’ingegno co- C’è un negozio con le luci ancora acce- diamo qui domani? Ho altre cose che
strinse i grandi network ad attingere sem-
se, in fondo alla strada, so già che mi fer- puoi leggere, se ti va”.
pre più spesso agli enormi cataloghi in merò lì e mi accenderò una sigaretta… Anch’io gli faccio sì con la testa, gli dò
loro possesso. Gli “inediti” di editoria,Dò un calcio a una lattina vuota che ro- una carezza e accarezzo quel piccolo fo-
musica, spettacolo, cinematografia, co- tola davanti ai miei piedi: quando alzo lo glio di carta, mentre lo metto in tasca, bat-
minciarono a scarseggiare e il pubblico sguardo, mi accorgo che c’è un ragazzi- tendoci su con un colpetto della mano.
dei consumatori, abituato a scegliere frano seduto sui gradini davanti alla vetri- Ho sicuramente un sorriso stampato in
prodotti sempre nuovi, si ritrovò a do- na illuminata. Ha qualcosa in mano. Sta faccia, mentre gli volto le spalle e penso:
versi accontentare di cose già viste, giàscrivendo. Mi chino verso di lui, gli chie- potrei essere il suo editore… Un giorno,
lette, già sentite. Le televisioni persero
do se posso dare un’occhiata e lui mi fa perché no?
miliardi di spettatori, i palinsesti diven-
un bel sorriso e mi allunga un quader-
tarono sempre più poveri, scemarono gli netto stropicciato, ripiegato su se stesso.
ascolti e, di conseguenza, gli introiti pub-
“Fa più freddo, qui, da quando sono cre-
blicitari. Nel concatenarsi di disastri eco-
sciuto…” – la scrittura è chiara e ordi-
nomici, scomparvero anche le immani nata – “quando ero più piccolo, c’erano
piattaforme che avevano dominato il più macchine e la strada era più calda,
mercato dello spettacolo e della diffu- per via dei motori. Mio padre non face-
sione attraverso la rete. va che ricordare di non aver mai visto
Il declino dell’epopea digitale si era or-
un cielo pulito ma non finiva mai
mai ineluttabilmente concretizzato. i suoi discorsi, sempre impegna-
È da allora che alcuni produttori si sonoto a rispondere a due cellulari e
accorpati in strutture multicontinentali a leggere sul tablet. Oggi l’aria sta
(ex multinazionali) per la ricerca dei fon-
tornando pulita, come una volta
di necessari a garantire le pochissime pro-
credo, e sto imparando ad amare la stra-
duzioni ancora possibili: un grande film da, ci passo ore a giocare e poi mi di-
ogni due anni; venti, trenta album di can-
verto a guardare le persone perché pos-
zoni e di musica, in genere ogni anno; so immaginare di essere uno di loro, già
pochi, pochissimi i libri e le pubblica- grande…”
zioni editoriali: costa troppo stampare eMi sto chiedendo se questi siano pen-
distribuire e poi non si sa più cosa stam-
sieri di un bambino cresciuto oppure di
pare e a chi distribuire... un uomo, per sbaglio chiuso nel corpo
Unica risorsa... ciò che è già pubblicato,
di un bambino, quando la sua voce mi
già letto, già scritto. interrompe: “Anzi, di più” – mi dice –
Gli autori, del resto, non ci sono più… “so già che potrò essere grande e anche
ricco, perché da grande farò lo scrittore,
*** come quello lì…”.
Mi giro, seguendo il gesto della sua ma-
Dopo la trasmissione, mi sono messo il no… sul muro c’è un manifesto strappa- Presente da più di
giubbotto che indossavo quando con gli to: si legge ancora… Un sogno senza fine, quarant’anni nel
mondo della musica
amici si andava a un concerto… ho set- da un racconto di… ma il nome è co- leggera, Luigi Lopez è
autore di numerosi
tantacinque anni ormai, ma quando lo in- perto da un altro piccolo striscione, in- successi, fra cui “Mi
dosso mi sento ancora quel ragazzino in- collato di traverso, che annuncia: “Arri- sei entrata nel cuore”
degli Showmen, “La
namorato della musica rock che compra- vederci al 2034”! Voglia di Sognare” di
va dischi e strimpellava la chitarra… “Puoi tenerlo” – mi dice – “tanto ne ho Ornella Vanoni,
“Mondo” di Riccardo
Non c’è molta gente in giro. La sera è altri”. Fogli.
così. “Scrivi parecchio?” domando, e lui mi fa
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