Legge di iniziativa popolare.
Le aziende confiscate alla mafia sono un bene di tutti.
Le iniziative ed i luoghi per la raccolta firme in provincia di Varese.
2. IORIATTIVO
IL LAVORO
Le mafie sono la holding più prolifica del nostro paese. con tutte le potenziali collusioni che questo comporta.
Fatturano più 170 miliardi l’anno, sottraendo risorse Secondo i dati dell’Agenzia Nazionale, oggi il 90%
fondamentali all’intero sistema economico italiano. delle aziende confiscate fallisce a causa
Ricostruire le condizioni per la legalità economica è dell’inadeguatezza dell’attuale legislazione.
dunque una delle risposte necessarie per uscire dalla Queste sono le motivazioni che ci hanno spinto a
crisi, ridando dignità al lavoro e redistribuendo in presentare delle proposte per favorire l’emersione alla
modo più equo la ricchezza. legalità delle aziende sequestrate e confiscate alla
Per fare ciò non basta aggredire i patrimoni mafiosi e criminalità organizzata e per tutelare i loro lavoratori
combattere le organizzazioni criminali. Serve anche e lavoratrici.
contrastare lo stato di abbandono in cui oggi spesso si Le proposte contenute nella legge d’iniziativa popolare
trovano le aziende sequestrate e confiscate alle mafie, perseguono quindi l’obiettivo di costruire, attraverso le
combattendo la falsa idea che questa economia aziende confiscate alle mafie, economia sana, unita a
funzioni solo nel circuito della criminalità organizzata, nuova e buona occupazione.
SI PROPONE
1. la costituzione, presso l'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni
sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e presso le Prefetture, di appositi
organismi con l'obiettivo di favorire l'emersione, tutelare la posizione di mercato e scongiurare
il fallimento delle aziende sequestrate e confiscate, nonché di difenderne i livelli
occupazionali, anche tramite il superamento degli attuali ostacoli all'uso degli ammortizzatori
sociali a favore dei lavoratori di queste aziende;
2. l'istituzione di un apposito fondo, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, finanziato
da una parte delle liquidità confiscate, che interviene quando si rendono necessarie
ristrutturazioni aziendali per proseguire l'attività. Introduzione inoltre di agevolazioni fiscali per
aziende e enti privati e pubblici che commissionino lavori o forniture ad aziende sequestrate e
confiscate;
3. l'incentivazione dell’emersione dei rapporti di lavoro irregolari e della messa in sicurezza
delle imprese;
4. l'incentivazione della nascita di cooperative di lavoratori disposti a rilevare le aziende
sequestrate e confiscate.
5. il sostegno, attraverso convenzioni con i fondi interprofessionali, di un adeguato percorso di
formazione e aggiornamento dei lavoratori e delle lavoratrici.
Una volta raggiunta la quota necessaria di 50.000 firme la proposta sarà depositata al
Parlamento, con l'obiettivo di sollecitare le forze politiche alla sua rapida approvazione.
I DATI
Le aziende confiscate in via definitiva sono 1639, quelle molto alta riguarda settori chiave per il nostro paese come il
sequestrate potrebbero essere dieci volte tanto. Dall’inizio terziario (45%), l’edilizia (27%) e l’agroalimentare (8%). È
della crisi le aziende confiscate alla criminalità sono possibile trovare aziende sequestrate e confiscate in tutta
aumentate del 65%, un dato che dimostra senza ombra di Italia, da Nord a Sud. Le regioni con il numero più alto di
dubbio l’abbassamento del controllo di legalità e la aziende sono la Sicilia 37%), la Campania (20%), la
pervasività del nostro sistema economico. Tutti i settori Lombardia (12%), la Calabria (9%) e il Lazio (8%). I lavoratori
produttivi sono coinvolti dal fenomeno, una percentuale e le lavoratrici coinvolte sono più di 80.000.