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Divisione Logico/Fisica ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Protocollo Per protocollo si intende la definizione di regole necessarie per lo scambio di informazioni tra varie entità. Il caso più frequente in cui è necessario un protocollo  è la comunicazione verbale,  in particolare le modalità di inizio e conclusione della conversazione. Esempio: la persona con cui si vuole comunicare oralmente deve essere raggiunta e si deve ottenere la sua attenzione,  per esempio con un saluto ; alla fine della comunicazione occorre un modo per definire che il contatto è terminato, con una qualche forma di  saluto  o congedo verbale .
Protocollo La distinzione più importante tra i protocolli è quella che li divide in  connessi , e non connessi Il protocollo non connesso ,  funziona in modo simile all'invio di una cartolina, o di una lettera, dove non è prevista la restituzione all'origine di una conferma della ricezione del messaggio.  Il protocollo connesso  prevede la conferma dell'invio di un messaggio, la ritrasmissione in caso di errore e la ricomposizione dell'ordine dei pacchetti.
Pacchetto Per pacchetto si intende la porzione di informazione inviata attraverso la rete contendete tutti i dati necessari per il corretto recapito. E.s.  Per la spedizione di 5 scatole alla stessa persona , non verranno effettuate cinque singole spedizioni ma una sola spedizione,  ponendo sulle singole scatole il numero della scatola (1/5,2/5,3/5,ecc.) è l'indirizzo mittente e destinatario. Cosi facendo le singole scatole potranno viaggiare su diversi  veicoli dello stesso corriere ed arrivare  comunque a destinazione.
Reti di computer Perchè due sistemi possano comunicare tra loro, il meccanismo di comunicazione deve essere fortemente standardizzato, e per questo è nato lo standard ISO-OSI, dove OSI sta per Open System Interconnection.  La comunicazione tra un sistema e l’altro viene schematizzata per strati o “livelli”, a ciascuno dei quali viene demandato un compito.
 
modello OSI (Open system interconnection)‏ 7 / Applicazione  Interfaccia di comunicazione con i programmi (Application program interface). 6 / Presentazione  Composizione e trasformazione dei dati a vario titolo, compresa la cifratura e decifratura. 5 / Sessione  Instaurazione, mantenimento e conclusione delle sessioni di comunicazione. 4 / Trasporto  Invio e ricezione di dati in modo da controllare e, possibilmente, correggere gli errori. 3 / Rete  Definizione dei pacchetti, dell'indirizzamento e dell'instradamento in modo astratto  rispetto al tipo fisico di comunicazione. 2/ Collegamento dati (data link)  Definizione delle trame (frame) e dell'indirizzamento in funzione del tipo fisico di   comunicazione. 1 / Fisico  Trasmissione dei dati lungo il supporto fisico di comunicazione.
Livello 7 Applicazione Quando Tizio si accinge a scrivere una lettera a Caio, si trova al livello più alto, il settimo, del modello ISO-OSI. Tizio sa cosa vuole comunicare a Caio, ma non lo fa ancora, perché deve decidere la forma in cui esprimere i concetti nel foglio di carta. Livello 6 Presentazione  Quando Tizio comincia a scrivere, si trova al livello sesto del modello, perché ha definito il modo in cui il suo pensiero si trasforma in codice su carta. Naturalmente, ciò che scrive deve essere comprensibile a Caio; per esempio, se Tizio scrive normalmente da destra verso sinistra nei suoi appunti personali, deve avere cura di scrivere a Caio usando la forma «standard» (da sinistra verso destra); oppure, se non può fare a meno di scrivere in quel modo, deve provvedere a fare una fotocopia speciale del suo scritto, in modo da raddrizzare il testo. Livello 5 Sessione La lettera che scrive Tizio può essere un messaggio fine a se stesso, per il quale non serve che Caio risponda espressamente, oppure può essere una fase di una serie di lettere che i due devono scriversi per definire ciò che interessa loro. Questa caratteristica riguarda il quinto livello.
Livello 4 Trasporto Quando Tizio inserisce la sua lettera nella busta, deve decidere che tipo di invio vuole fare. Per esempio può trattarsi di lettera normale, con la quale non può sapere se questa è giunta effettivamente a destinazione, oppure può essere una raccomandata con avviso di ricevimento. Questo problema risiede nel quarto livello. Livello 3 Rete Infine, Tizio mette l'indirizzo di destinazione e il mittente, quindi mette la busta in una cassetta della posta.  Da questo punto in poi, Tizio ignora ciò che accade alla busta contenente la sua lettera diretta a Caio.Il sistema postale che si occupa di prelevare e portare la busta di Tizio all'indirizzo di Caio, è in pratica ciò che corrisponde ai primi due livelli del modello.   Livello 2 Collegamento dati (data link)‏ Per la precisione, il secondo livello richiede la definizione delle coordinate terrestri corrispondenti all'indirizzo. In altri termini, la via e il numero di una certa città, sono un'astrazione umana di ciò che in realtà corrisponde a un punto particolare sul pianeta. Livello 1 Fisico Per raggiungere questo punto, il servizio postale si avvale delle vie di comunicazione disponibili: strade, ferrovie, navigazione fluviale, marittima e aerea. In questo senso, le vie di comunicazione e i mezzi di trasporto usati, costituiscono il primo livello del modello di riferimento.
Interconnessioni tra reti Quando si vogliono unire due o più reti (o anche degli elaboratori singoli) per formarne una sola più grande, si devono utilizzare dei nodi speciali connessi simultaneamente a tutte le reti da collegare. A seconda del livello su cui intervengono per effettuare questo collegamento, si parla di  ripetitore, bridge o router.
Ripetitori Il ripetitore è un componente che collega due reti fisiche intervenendo al primo livello ISO-OSI. In questo senso, il ripetitore non filtra in alcun caso i pacchetti, ma rappresenta semplicemente un modo per allungare un tratto di rete che per ragioni tecniche non potrebbe esserlo diversamente. Il ripetitore tipico è un componente che consente il collegamento di diversi elaboratori assieme.
Ripetitori
Bridge Il bridge mette in connessione due (o più) reti limitandosi a intervenire nei primi due livelli del modello ISO-OSI. Di conseguenza, il bridge è in grado di connettere tra loro solo reti fisiche dello stesso tipo. In altri termini, si può dire che il bridge sia in grado di connettere reti separate che hanno uno schema di indirizzamento compatibile. Il bridge più semplice duplica ogni pacchetto, del secondo livello ISO-OSI, nelle altre reti a cui è connesso ; il bridge più sofisticato è in grado di determinare gli indirizzi dei nodi connessi nelle varie reti, in modo da trasferire solo i pacchetti che necessitano questo attraversamento. Il bridge più comune corrisponde al commutatore di pacchetto  (switch)  che serve a collegare più elaboratori assieme, riducendo al minimo la possibilità di collisione tra i pacchetti.
Bridge
Router Il router mette in connessione due (o più) reti intervenendo al terzo livello del modello ISO-OSI. Di conseguenza, il router è in grado di trasferire solo i pacchetti di un tipo di protocollo di rete determinato (TCP/IP, IPX/SPX, ecc.), indipendentemente dal tipo di reti fisiche connesse effettivamente. In altri termini, si può dire che il router sia in grado di connettere reti separate che hanno schemi di indirizzamento differenti, ma che utilizzano lo stesso tipo di protocollo di rete al terzo livello ISO-OSI.
Router
TCP/IP e il modello ISO-OSI
Livello 3 RETE   Per poter avere un tipo di comunicazione indipendente dal supporto fisico utilizzato, è necessaria un'astrazione che riguarda il modo di inviare blocchi di dati, l'indirizzamento di questi e il loro instradamento.  Per quanto riguarda il TCP/IP, questo è il livello del  protocollo IP,  attraverso il quale vengono definiti gli indirizzi e gli instradamenti relativi. Quando un pacchetto è più grande della dimensione massima trasmissibile in quel tipo di rete fisica utilizzata, è il protocollo IP che si deve prendere cura di scomporlo in segmenti più piccoli e di ricombinarli correttamente alla destinazione.
Livello 4 TRASPORTO A questo livello appartengono i protocolli di comunicazione che si occupano di frammentare e ricomporre i dati, di correggere gli errori e di prevenire intasamenti della rete. I protocolli principali di questo livello sono TCP (Transmission control protocol) e UDP (User datagram protocol). Il protocollo TCP, in qualità di protocollo connesso, oltre alla scomposizione e ricomposizione dei dati, si occupa di verificare e riordinare i dati all'arrivo: i pacchetti perduti o errati vengono ritrasmessi e i dati finali vengono ricomposti. Il protocollo UDP, essendo un protocollo non connesso, non esegue alcun controllo. A questo livello si introduce, a fianco dell'indirizzo IP, il numero di porta. Il percorso di un pacchetto ha un'origine, identificata dal numero IP e da una porta, e una destinazione identificata da un altro numero IP e dalla porta relativa. Le porte identificano convenzionalmente dei servizi concessi o richiesti e la gestione di questi riguarda il livello successivo.
Livello 5 SESSIONE Ogni servizio di rete (condivisione del file system, posta elettronica, FTP, ecc.) ha un proprio protocollo, porte di servizio e un meccanismo di trasporto (quelli definiti nel livello inferiore). Ogni sistema può stabilire le proprie regole, anche se in generale è opportuno che i nodi che intendono comunicare utilizzino le stesse porte e gli stessi tipi di trasporto. Questi elementi sono stabiliti dal file /etc/services. Segue una riga di questo file dove si può osservare che il servizio www (HTTP) utilizza la porta 80 per comunicare e il protocollo di trasporto è il TCP: www  80/tcp Quando si avvia una comunicazione a questo livello, si parla di sessione. Quindi, si apre o si chiude una sessione.
Ipv4  “ IP versione 4” la rete è un insieme di nodi, spesso definiti host, identificati da un indirizzo IP.  Di questi ne esistono almeno due versioni: IPv4 e IPv6. Il primo è ancora in uso, ma a causa del rapido esaurimento degli indirizzi disponibili nella comunità Internet, è in corso di diffusione l'uso del secondo.
Ipv4  “ IP versione 4” L'indirizzo IP Un indirizzo IP nel suo formato più comune (denominato "IPv4") è espresso da 4 byte divisi da un punto. In un indirizzo IP questi 4 byte sono rappresentati dal loro valore, ovvero quattro numeri da 0 a 255 in un formato come: «192.168.183.15» Un indirizzo IP deve essere unico nella sua rete L'indirizzo IP può essere letto da sinistra a destra, raffininado l'indirizzo come se si trattasse di Nazione, Città, Strada, Numero civico.
Ipv4  “ IP versione 4” La maschera di sottorete (Netmask)  es. 255.255.255.0 La netmask, identificando la rete a cui un indirizzo IP appartiene, identifica cosa è locale e cosa è remoto. Inoltre l'identificazione di cosa è locale da anche una visualizzazione di qual'è l'intervallo di indirizzi IP locali e quindi di quanto è o può essere grande la nostra rete nel senso del numero di calcolatori che essa può contenere.

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11 Linux Network

  • 1.
  • 2.
  • 3. Protocollo Per protocollo si intende la definizione di regole necessarie per lo scambio di informazioni tra varie entità. Il caso più frequente in cui è necessario un protocollo è la comunicazione verbale, in particolare le modalità di inizio e conclusione della conversazione. Esempio: la persona con cui si vuole comunicare oralmente deve essere raggiunta e si deve ottenere la sua attenzione, per esempio con un saluto ; alla fine della comunicazione occorre un modo per definire che il contatto è terminato, con una qualche forma di saluto o congedo verbale .
  • 4. Protocollo La distinzione più importante tra i protocolli è quella che li divide in connessi , e non connessi Il protocollo non connesso , funziona in modo simile all'invio di una cartolina, o di una lettera, dove non è prevista la restituzione all'origine di una conferma della ricezione del messaggio. Il protocollo connesso prevede la conferma dell'invio di un messaggio, la ritrasmissione in caso di errore e la ricomposizione dell'ordine dei pacchetti.
  • 5. Pacchetto Per pacchetto si intende la porzione di informazione inviata attraverso la rete contendete tutti i dati necessari per il corretto recapito. E.s. Per la spedizione di 5 scatole alla stessa persona , non verranno effettuate cinque singole spedizioni ma una sola spedizione, ponendo sulle singole scatole il numero della scatola (1/5,2/5,3/5,ecc.) è l'indirizzo mittente e destinatario. Cosi facendo le singole scatole potranno viaggiare su diversi veicoli dello stesso corriere ed arrivare comunque a destinazione.
  • 6. Reti di computer Perchè due sistemi possano comunicare tra loro, il meccanismo di comunicazione deve essere fortemente standardizzato, e per questo è nato lo standard ISO-OSI, dove OSI sta per Open System Interconnection. La comunicazione tra un sistema e l’altro viene schematizzata per strati o “livelli”, a ciascuno dei quali viene demandato un compito.
  • 7.  
  • 8. modello OSI (Open system interconnection)‏ 7 / Applicazione Interfaccia di comunicazione con i programmi (Application program interface). 6 / Presentazione Composizione e trasformazione dei dati a vario titolo, compresa la cifratura e decifratura. 5 / Sessione Instaurazione, mantenimento e conclusione delle sessioni di comunicazione. 4 / Trasporto Invio e ricezione di dati in modo da controllare e, possibilmente, correggere gli errori. 3 / Rete Definizione dei pacchetti, dell'indirizzamento e dell'instradamento in modo astratto rispetto al tipo fisico di comunicazione. 2/ Collegamento dati (data link) Definizione delle trame (frame) e dell'indirizzamento in funzione del tipo fisico di comunicazione. 1 / Fisico Trasmissione dei dati lungo il supporto fisico di comunicazione.
  • 9. Livello 7 Applicazione Quando Tizio si accinge a scrivere una lettera a Caio, si trova al livello più alto, il settimo, del modello ISO-OSI. Tizio sa cosa vuole comunicare a Caio, ma non lo fa ancora, perché deve decidere la forma in cui esprimere i concetti nel foglio di carta. Livello 6 Presentazione Quando Tizio comincia a scrivere, si trova al livello sesto del modello, perché ha definito il modo in cui il suo pensiero si trasforma in codice su carta. Naturalmente, ciò che scrive deve essere comprensibile a Caio; per esempio, se Tizio scrive normalmente da destra verso sinistra nei suoi appunti personali, deve avere cura di scrivere a Caio usando la forma «standard» (da sinistra verso destra); oppure, se non può fare a meno di scrivere in quel modo, deve provvedere a fare una fotocopia speciale del suo scritto, in modo da raddrizzare il testo. Livello 5 Sessione La lettera che scrive Tizio può essere un messaggio fine a se stesso, per il quale non serve che Caio risponda espressamente, oppure può essere una fase di una serie di lettere che i due devono scriversi per definire ciò che interessa loro. Questa caratteristica riguarda il quinto livello.
  • 10. Livello 4 Trasporto Quando Tizio inserisce la sua lettera nella busta, deve decidere che tipo di invio vuole fare. Per esempio può trattarsi di lettera normale, con la quale non può sapere se questa è giunta effettivamente a destinazione, oppure può essere una raccomandata con avviso di ricevimento. Questo problema risiede nel quarto livello. Livello 3 Rete Infine, Tizio mette l'indirizzo di destinazione e il mittente, quindi mette la busta in una cassetta della posta. Da questo punto in poi, Tizio ignora ciò che accade alla busta contenente la sua lettera diretta a Caio.Il sistema postale che si occupa di prelevare e portare la busta di Tizio all'indirizzo di Caio, è in pratica ciò che corrisponde ai primi due livelli del modello. Livello 2 Collegamento dati (data link)‏ Per la precisione, il secondo livello richiede la definizione delle coordinate terrestri corrispondenti all'indirizzo. In altri termini, la via e il numero di una certa città, sono un'astrazione umana di ciò che in realtà corrisponde a un punto particolare sul pianeta. Livello 1 Fisico Per raggiungere questo punto, il servizio postale si avvale delle vie di comunicazione disponibili: strade, ferrovie, navigazione fluviale, marittima e aerea. In questo senso, le vie di comunicazione e i mezzi di trasporto usati, costituiscono il primo livello del modello di riferimento.
  • 11. Interconnessioni tra reti Quando si vogliono unire due o più reti (o anche degli elaboratori singoli) per formarne una sola più grande, si devono utilizzare dei nodi speciali connessi simultaneamente a tutte le reti da collegare. A seconda del livello su cui intervengono per effettuare questo collegamento, si parla di ripetitore, bridge o router.
  • 12. Ripetitori Il ripetitore è un componente che collega due reti fisiche intervenendo al primo livello ISO-OSI. In questo senso, il ripetitore non filtra in alcun caso i pacchetti, ma rappresenta semplicemente un modo per allungare un tratto di rete che per ragioni tecniche non potrebbe esserlo diversamente. Il ripetitore tipico è un componente che consente il collegamento di diversi elaboratori assieme.
  • 14. Bridge Il bridge mette in connessione due (o più) reti limitandosi a intervenire nei primi due livelli del modello ISO-OSI. Di conseguenza, il bridge è in grado di connettere tra loro solo reti fisiche dello stesso tipo. In altri termini, si può dire che il bridge sia in grado di connettere reti separate che hanno uno schema di indirizzamento compatibile. Il bridge più semplice duplica ogni pacchetto, del secondo livello ISO-OSI, nelle altre reti a cui è connesso ; il bridge più sofisticato è in grado di determinare gli indirizzi dei nodi connessi nelle varie reti, in modo da trasferire solo i pacchetti che necessitano questo attraversamento. Il bridge più comune corrisponde al commutatore di pacchetto (switch) che serve a collegare più elaboratori assieme, riducendo al minimo la possibilità di collisione tra i pacchetti.
  • 16. Router Il router mette in connessione due (o più) reti intervenendo al terzo livello del modello ISO-OSI. Di conseguenza, il router è in grado di trasferire solo i pacchetti di un tipo di protocollo di rete determinato (TCP/IP, IPX/SPX, ecc.), indipendentemente dal tipo di reti fisiche connesse effettivamente. In altri termini, si può dire che il router sia in grado di connettere reti separate che hanno schemi di indirizzamento differenti, ma che utilizzano lo stesso tipo di protocollo di rete al terzo livello ISO-OSI.
  • 18. TCP/IP e il modello ISO-OSI
  • 19. Livello 3 RETE   Per poter avere un tipo di comunicazione indipendente dal supporto fisico utilizzato, è necessaria un'astrazione che riguarda il modo di inviare blocchi di dati, l'indirizzamento di questi e il loro instradamento. Per quanto riguarda il TCP/IP, questo è il livello del protocollo IP, attraverso il quale vengono definiti gli indirizzi e gli instradamenti relativi. Quando un pacchetto è più grande della dimensione massima trasmissibile in quel tipo di rete fisica utilizzata, è il protocollo IP che si deve prendere cura di scomporlo in segmenti più piccoli e di ricombinarli correttamente alla destinazione.
  • 20. Livello 4 TRASPORTO A questo livello appartengono i protocolli di comunicazione che si occupano di frammentare e ricomporre i dati, di correggere gli errori e di prevenire intasamenti della rete. I protocolli principali di questo livello sono TCP (Transmission control protocol) e UDP (User datagram protocol). Il protocollo TCP, in qualità di protocollo connesso, oltre alla scomposizione e ricomposizione dei dati, si occupa di verificare e riordinare i dati all'arrivo: i pacchetti perduti o errati vengono ritrasmessi e i dati finali vengono ricomposti. Il protocollo UDP, essendo un protocollo non connesso, non esegue alcun controllo. A questo livello si introduce, a fianco dell'indirizzo IP, il numero di porta. Il percorso di un pacchetto ha un'origine, identificata dal numero IP e da una porta, e una destinazione identificata da un altro numero IP e dalla porta relativa. Le porte identificano convenzionalmente dei servizi concessi o richiesti e la gestione di questi riguarda il livello successivo.
  • 21. Livello 5 SESSIONE Ogni servizio di rete (condivisione del file system, posta elettronica, FTP, ecc.) ha un proprio protocollo, porte di servizio e un meccanismo di trasporto (quelli definiti nel livello inferiore). Ogni sistema può stabilire le proprie regole, anche se in generale è opportuno che i nodi che intendono comunicare utilizzino le stesse porte e gli stessi tipi di trasporto. Questi elementi sono stabiliti dal file /etc/services. Segue una riga di questo file dove si può osservare che il servizio www (HTTP) utilizza la porta 80 per comunicare e il protocollo di trasporto è il TCP: www 80/tcp Quando si avvia una comunicazione a questo livello, si parla di sessione. Quindi, si apre o si chiude una sessione.
  • 22. Ipv4 “ IP versione 4” la rete è un insieme di nodi, spesso definiti host, identificati da un indirizzo IP. Di questi ne esistono almeno due versioni: IPv4 e IPv6. Il primo è ancora in uso, ma a causa del rapido esaurimento degli indirizzi disponibili nella comunità Internet, è in corso di diffusione l'uso del secondo.
  • 23. Ipv4 “ IP versione 4” L'indirizzo IP Un indirizzo IP nel suo formato più comune (denominato "IPv4") è espresso da 4 byte divisi da un punto. In un indirizzo IP questi 4 byte sono rappresentati dal loro valore, ovvero quattro numeri da 0 a 255 in un formato come: «192.168.183.15» Un indirizzo IP deve essere unico nella sua rete L'indirizzo IP può essere letto da sinistra a destra, raffininado l'indirizzo come se si trattasse di Nazione, Città, Strada, Numero civico.
  • 24. Ipv4 “ IP versione 4” La maschera di sottorete (Netmask) es. 255.255.255.0 La netmask, identificando la rete a cui un indirizzo IP appartiene, identifica cosa è locale e cosa è remoto. Inoltre l'identificazione di cosa è locale da anche una visualizzazione di qual'è l'intervallo di indirizzi IP locali e quindi di quanto è o può essere grande la nostra rete nel senso del numero di calcolatori che essa può contenere.