Nel 2010 ho intrapreso il recupero del Grano Saraceno Siberiano (Fagopyrum Tataricum) varietà autoctona della Valtellina, portata Bormio nella seconda metà del 1700 dall'Abate Ignazio Bardea, a volte bistrattata in media e bassa Valle, è una vera agrobiodiversità territoriale che nei secoli passati era presente e diffusa sia sull'arco Alpino che sugli Appennini, da dove è da tempo scomparsa ma ne si ha ancora testimonianza storica e grazie all'amico Massimo Angelini ho avuto copia di questo documento che attesta la presenza in Liguria nel 1700. In Valtellina si è mantenuta perché da sempre presente, e considerata una infestante, nella coltivazione del Grano Sarceno Comune (Fagopyrum Esculentum). Rischiava di scomparire ma grazie all'interesse e alla disponibilità dell'Università della Montagna di Edolo, Facoltà di Agraria di Milano, nel 2017 abbiamo dato vita ad un progetto di coltivazione a Teglio (SO) seguito poi nel 2018 da uno studio e analisi che hanno evidenziato le caratteristiche di questa varietà confermando oltre tutto l'utilizzo dei semi (Farina) e della pianta quale alimento nutraceutico e funzionale. Si è riusciti ad inserire la varietà autoctona nel Registro Nazionale delle Varietà di Specie Agrarie e Ortive da Conservazione. Patrizio Mazzucchelli https://raetiabiodiversitaalpine.wordpress.com/