La percezione emozionale ha a che fare con i sentimenti e come li utilizziamo come filtro per le diverse esperienze che viviamo. Attraverso i sentimenti, dunque, ognuno interpreta diversamente il linguaggio verbale e non, l’arte, la musica ecc.
INTRODUZIONE. PERCEZIONE EMOZIONALE
COMUNICAZIONE NON VERBALE
1. Kinesia
2. Prossemica
3. Paralinguistica..
4. Altri aspetti di interelazione
1. ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MUSETEAM” Emotional intelligence included in learning by projects to improve
social inclusion
Progetto MuseTeam 1
Nome e Cognome…………………………
Folleto nº 1
Percezione Emozionale
L’intelligenza emozionale è utile in tempi di benessere, imprescindibile in tempi di crisi
Dr. Hendrie Weinsinger
UN’
IMMAGINE
VALE PIÙ
DI MILLE
PAROLE
2. Progetto MuseTeam 2
ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”
Indice
INTRODUZIONE. PERCEZIONE EMOZIONALE …2
COMUNICAZIONE NON VERBALE …………….……. 4
1. Kinesia……….......................……… 4
2. Prossemica ..................................... 10
3. Paralinguistica................................. 13
4. Altri aspetti di interelazione ............. 16
INTRODUZIONE. PERCEZIONE EMOZIONALE
Le impronte digitali di un uomo, le maniche del suo
cappotto i suoi stivali, gli strappi sul pantalone,
i calli della sue dita, la sua espressione, i
polsini della sua camicia, i suoi movimenti...
ognuna di queste cose rivela facilmente le
intenzioni di un uomo. Che tutto ciò, messo insieme,
non illumini un vero investigatore è praticamente
inconcepibile.
SHERLOCK HOMES, 1982.
La percezione emozionale ha a che fare con i sentimenti e come li utilizziamo
come filtro per le diverse esperienze che viviamo. Attraverso i sentimenti,
dunque, ognuno interpreta diversamente il linguaggio verbale e non, l’arte, la
musica ecc.
L’uomo utilizza da più diu un milione di anni la comunicazione non verbale. È
stato il primo sistema di comunicazione che l’essere umano ha utilizzato per
3. Progetto MuseTeam 3
ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”
conoscere le inclinazioni e i pensieri degli altri, prima che si sviluppasse la
comunicazione verbale.
Figura 1. Gesti
Hai mai pensato al sentimento che, con un
sorriso, uno gesto o uno sguardo viene
percepito dagli altri?
Questo gesto, ad esmpio, significa “va bene” in
occidente; “uno” per gli Italiani, “cinque” per i
Giapponesi e “te la caverai” per i Greci. Figura
1.
Molti gesti utilizzati sono uguali nella maggior parte dei paesi, ma in alcuni casi
possono avere diversi significati in base all’interpretazione altrui.
La componente verbale viene utilizzata per comunicare informazioni. La
componente non verbale invece viene utilizzata per comunicare stati o attitudini
personali.
Esiste una dipendenza costante tra il sistem verbale e il sistema non verbale, fino
al punto che sembra impossibile comunicare verbalmente senza produrre
almeno un segno non verbale.
I segni non verbali possono comunicare attivamente (una determinata postura,
come per esempio le braccia incrociate) o passivamente (un profumo) e possono
essere utilizzati coscientemente o
incoscientemente.
Figura 2. Impatto del messaggio
Albert Mehrabian ha scomposto in
percentuali l’impatto di un messaggio:
7% è verbale, 38% è vocale (tono,
sfumature e altre caratteristiche) e cirlca
il 55% è composta da segni e gesti.
Figura 2.
4. Progetto MuseTeam 4
ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”
COMUNICAZIONE NON VERBALE
La comunicazione non verbale si divide in diverse aree:
Kinesia. Caratteristiche fisiche.
Possono mantenersi stabili durante il periodo di interazione. Sono segnali
collegati alla forma del corpo, l’attrazione generale, gli odori del corpo, il
respiro, il peso, l’altezza, il colore dei capelli, gli occhi, la tonalità della pelle.
Prossemica. Territorio e spazio interpersonale.
Riguarda la distanza che separa due persone mentre comunicano.
Paralinguistica
Si riferisce al modo in cui si esprime qualcosa e non a ciò che viene detto.
In questa area intervengono le qualità della voce (Articolazione, controllo
labiale, ritmo, tono...) e la vocalizzazione (Risata, sbadiglio, pianto,
starnuto...)
Complementi
Riconosce altri stimoli non verbali come i vestiti, il profumo, il colore degli
occhi, il colore delle labbra…
1. KINESIA. CARATTERISTICHE FISICHE
Nell’insieme si riferisce agli aspetti relativi all’orientamento del corpo, la
postura, i gesti, le espressioni del viso, i movimenti degli occhi e delle
sopracciglia, la direzione dello sguardo.
1.1. L’espressione del volto
Le regole di espressione (felicità, paura, tristezza) si possono apprendere ma
non le mettiamo sempre in pratica consciamente.
Per decifrare questo messaggio usiamo il sesto senso che chiamiamo
“intuizione”.
5. Progetto MuseTeam 5
ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”
Potrebbe essere utile allenarci guardando fotografie di volti che riflettono
diversi stati d’animo: allegria, tristezza, rabbia, preoccupazione, paura,
sorpresa.
Figura 3. Emozioni
Tavola 1. Stati emozionali
Attività 1.
1.a.- Presta attenzione a tutte i volti che vedi nella Figura 3 e pensa: “Cosa c’è
nel disegno/fotografia?”, “Com’è questa faccia?”, “Questa persona è contenta,
arrabbiata o...?”
Cordialità Dominanza Sorpresa Allegria Paura Tristezza Ira
Contesto
Prossimità
fisica
Diversi tipi
di contatto
fisico
Sguardo
Contatto
visivo
Sfida Occhi ben
aperti
Occhi ben
aperti
Sguardo basso
Viso
Sopracciglia
alzate
Bocca
semiaperta
Labbra
verso
l’alto
Sopracciglia
alzate e
contratte
Sopracciglia
abbassate
Labbra verso il
basso
Labbra contratte
Sorriso
Sorriso Sorriso
aperto
Imbronciato
Tono
Tono
gentile
Voce alta,
forte,
confidenziale
Voce alta,
inflessioni
Voce
alta
Voce bassa e
lenta
Voce alta con
inflessioni
brusche
Postura
Eretta Testa
all’indietro
Paralizzazione
motoria
Testa in
avanti
Pugni chiusi,
tensione
muscolare
Tematica
Controllo del
soggetto
6. Progetto MuseTeam 6
ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”
1.b.- Pensa ad un ricordo felice, o ad un ricordo triste o ancora ad un ricordo
che ti provoca rabbia... Leggi il paragrafo di un testo davanti ai tuoi compagni
e cerca di capire se il tuo stato d’animo cambia. Puoi aiutarti con le indicazioni
sugli stati emozionali nella Tabella 1.
1.2. Linguaggio del corpo
Anche il linguaggio del corpo1 ha
la sua influenza sulle alte
persone.
La postura non riguarda solo il
lato caratteriale, ma
rappresenta anche
l’espressione del lato
attitudinale delle persone.
Aspetti generali in relazione alla
postura del corpo. Figura 4.
Figura 4. Postura
- Gesti del corpo:
o Chiuso: marcano la
distanza e denotano
disagio.
o Aperto: eliminano le
barriere.
- Postura: indica il nostro stato
d’animo o di interesse verso qualcuno/qualcosa.
- Posizione del viso dei due interlocutori: di fronte/ di lato/ ad angolo retto.
- Guardare dritto negli occhi indica interesse ed attenzione, però mantenere
lo sguardo fisso per tutto il tempo è un atteggiamento provocatorio.
- Schivare lo sguardo in una conversazione prima di iniziare a parlare
significa che ciò che stiamo per dire è frutto di una riflessione fatta in
precedenza. Guardare a destra e a sinistra, invece, quando qualcuno parla
con noi dimostra disinteresse. Figura 4.
1
Lenguaje corporal. 100+TIPS de Comunicación no verbal
http://issuu.com/ticcepavillaverde/docs/100tipslenguajecorporal?e=15729076/31275476
7. Progetto MuseTeam 7
ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”
- Quando incontriamo una persona la guardiamo negli occhi per interpretare
i suoi sentimenti e le sue intenzioni, dopo distogliamo per un attimo lo
sguardo per esprimere la nostra approvazione.
Eludere questa pausa e mantenere lo sguardo fisso può essere inteso come
un atteggiamento provocatorio.
Annuire frequentemente mentre stiamo ascoltando significa che abbiamo
capito e siamo d’accordo con ciò che viene espresso, o che aspettiamo che il
nostro interlocutore finisca di parlare per poter rispondere. Una leggera
inclinazione della testa in avanti indica che stiamo ascoltando. Se incliniamo di
lato la testa, oltre che a portarla in avanti, significa che stiamo ascoltando con
interesse.
Turbalina Blanco2 suggerisce alcuni gesti da tenere in considerazione durante
la selezione di personale. Tabella 2.
Significato Gesto
Perdita di fiducia in se stesso Giocare con i capelli
Prendere delle decisioni Accarezzarsi la mandibola
Interesse Inclinare la testa
Non credere in ciò che si sta
ascoltando
Guardare verso il basso
Noia Testa poggiata sulle mani/sguardo verso il basso
Valutazione Mani sulle guance
Dubbi Strofinare un occhio
Insicurezza Dare una tirata all’orecchio
Valutazione negativa Stringere il naso
Mentire, dubitare o rifiutare
qualcosa
Toccare leggermente il naso
Autorità Incrociare le dita
Nervosismo o insicurezza Toccare o muovere gli oggetti
Impazienza Picchiettare con le dita
Sincertità, franchezza e
innocenza
Mostra i palmi delle mani
Impazienza e preoccupazione Sfregare le mani
Insicurezza o nervosismo Mangiare le unghie
Fiducia e sicurezza in se stesso Camminare con la schiena dritta
Abbattimento Camminare con le mani nelle tasche o con le spalle
incurvate
Furia, ira, frustrazione e ansia Mani giunte dietro la schiena
2
Turbalina Blanco. http://www.labioguia.com/notas/conoce-el-lenguaje-corporal-y-su-significado
8. Progetto MuseTeam 8
ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”
Sicurezza in se stesso e
superiorità
Sedersi con le mani incrociate dietro la testa
Noia Incrociare le gambe, muovendo leggermente il piede
Evitare di incrociare le gambe poggiando la caviglia sul ginocchio
Atteggiamento di difesa Braccia incrociate all’altezza del petto
Buona predisposizione a fare
qualcosa
Posizionare le mani sui fianchi
Quando ci viene chiesto di avere
fiducia in qualcuno
Toccare il braccio del nostro interlocutore.
Tabella 2. Gesti e i loro significati
-------------------------------------------------------------------------------------------
Attività 2:
2.a.- Analizza le due foto precedenti, che appaiono nella Figura 3 con i tuoi
compagni. Scrivi che sensazioni vi trasmettono.
2.b.- Simula un colloquio di lavoro. Una persona farà le domande, l’altra dovrà
rispondere. Gli altri compagni osserveranno e scriveranno: come ti muovi, che
gesti fai, dove guardi, che fai con le mie mani. Utilizza le Tabelle 1 e 2 per
sottolineare ciò che scopri della persona con la quale stai parlando.
Successivamente confrontate i risultati.
1.3.-Il colloquio e i 7 movimenti del corpo
In un colloquio di lavoro devi guadagnare l’attenzione di colui che porge le
domande. Video.
Il consulente di OCC educación3 ci consiglia 7 movimenti del corpo che
dobbiamo conoscere prima di presentarci ad un colloquio. Table 3.
Chi ci fa le domande può percepire sentimenti positivi se mettiamo in pratica:
Avvicinamento e connessione: Durante il saluto, inclina il tuo corpo in avanti
(ciò comunicherà che hai una personalità attenta e aperta alla socializzazione).
Stringendo la mano, il saluto deve essere fermo, e bisogna stringere senza
utilizzare troppa forza (ciò trasmetterà sicurezza, fiducia). Un’altra eccellente
pratica è quella di sorridere all’interlocutore (discretamente) appena lo si
incontra e guardarlo sempre negli occhi.
3
Consultor OCC educación. http://blog.occeducacion.com/blog/bid/202321/La-Entrevista-y-los-7-Movimientos-
corporales#.Vnss6_nhDct
9. Progetto MuseTeam 9
ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”
COMPORTAMENTI ED
EMOZIONI
Cosa trasmettono?
MOVIMENTO DEL CORPO
Calorosità e apertura
all’interazione ed alla
socializzazione
Inclinarsi in avanti con una postura aperta e le mani dirette
verso l’altra persona.
Dominio, sorpresa Inclinarsi verso indietro, con le mani intrecciate che
sostengono la parte posteriore della testa.
Timidezza Inclinare la testa da un lato, incrociando le braccia
Determinazione Braccia sul tavolo o sulla sedia, le spalle poggiate
perfettamente allo schienale della sedia, con una corretta
postura della schiena
Indifferenza Braccia alzate in modo che le spalle siano perfettamente
allineate con le mani
Ira Corpo inclinato in avanti, le braccia distese con i pugni
chiusi
Interesse e attenzione Muovere la testa segnalando accordo o disaccordo quando
necessario.
Tabella 3. I 7 movimenti del corpo che provocano emozioni, secondo OCC educación
Ciò che dovresti evitare
Stabilire limiti di spazio: Non provare ad avvicinarti troppo al tuo interlocutore.
Se, invece, metti le tue mani in avanti è come se creassi una barriea, oppure
se ruoti il busto, ciò denota insicurezza e non sentirsi a proprio agio.
Da prendere in considerazione: L’interlocutore non è un amico o un
conoscente, per cui evita l’euforia nel salutarlo ed evita anche di dargli una
pacca sulla spalla.
Modo di sedersi: Ricorda sempre di sederti bere (fino in fondo alla sedia)
evitando di sederti sul bordo (specialmente se è grande), in questo caso
trasmetteresti nervosismo. Evita, inoltre, di stendere le gambe in avanti e la
schiena sullo schienale della sedia, potrebbe denotare mancanza di rispetto.
La postura adeguata nel sedersi deve essere eretta, stando seduti al centro o
al fondo della sedia, tenendo le gambe leggermente aperte e le braccia
poggiate sui supporti.
Lo sapevi che? Sedersi in questo modo mostra grande fiducia in se stessi. Se
ti mostri con le spalle ricurve puoi risultare insicuro o addirittura annoiato.
Il movimento delle mani e la gesticolazione è un altro aspetto importante.
Ricordiamo di utilizzarla solo quando parli (senza esagerare), facendo piccoli
movimenti, aiutandoti anche con un leggero movimento della testa. Il
movimento aumenta l’energia, la fiducia e la varietà del canale di
10. Progetto MuseTeam 10
ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”
comunicazione, però non esagerare nel gesticolare, deve essere un
movimento naturale.
------------------------------------------------------------------------------------------
Attività 3:
3.a.- Riproduci delle pose che trasmettono almeno una delle 7 attitudini ed
emozioni indicate nella Tabella 3.
3.b.- Simula un colloquio di lavoro, in cui l’intervistato interpreta un ruolo che
trasmette una della 7 attitudini ed emozioni indicate nella Tabella 3..
------------------------------------------------------------------------------------------
2. PROSSEMICA. TERRITORIO E SPAZIO INTERPERSONALE
Un concetto che influisce in modo determinante nella comunicazione faccia a
faccia è la “prossemica”, che studia la distanza che separa due persone nel
momento in cui interagiscono tra di loro. Perchè è così importante misurare
questo spazio che ci separa?
In primo luogo, la distanza tra due persone ci rivela l’affinità che vi è tra loro;
un esempio classico è l’ambiente lavorativo. Quante volte ci è capitato di
sospettare che esistesse una relazione nascosta tra due colleghi, senza sapere
esattamente per quale motivo? A parte i sorrisi, gli incontri casuali, le continue
pause caffè, l’indicatore corretto da utilizzare è la stretta distanza che vi è tra
loro quando interagiscono.
Figura 5. Distanza interpersonale
11. Progetto MuseTeam 11
ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”
Il termine “prossemica” è relativo al territorio, allo spazio personale o sociale e
al modo in cui viene percepito dagli individui. In ogni contesto interculturale si
ammette una distanza interpersonale.
1. Intima, fino a 45 centimetri, è la distanza appropriata per litigare o
conversare intimamente. A questa distanza la comunicazione non si basa
solo sulle parole, ma si instaura un contatto sensoriale (visivo, olfattivo,
termico, tattile) tra le persone.
2. Personale, da 45 a 75 centimetri nella sua prima fase, e da 75 a 120
centimetri nella seconda fase. È la distanza che si utilizza per discutere di
argomenti personali. Con la stessa distanza ci si può salutare, toccarsi, darsi
la mano
Edward Twitchell Hall (1966) ha stabilito per i Nordamericani quattro differenti
zone o distanze di interazione:
3. Sociale, la distanza sociale approssimamente va dai 120 ai 200 centimetri,
può arrivare fino ad un massimo di quattro metri. Si instaura quando si
conducono conversazioni formali, ed è solita tra compagni di studio o
colleghi.
4. Pubblica, più di quattro metri, è la distanza appropriata per tenere discorsi
o conversazioni molto formali.
Le intromissioni in un territorio o spazio personale non sono tutti uguali:
a. Invasione se ci si impadronisce pernamentemente del territorio altrui.
12. Progetto MuseTeam 12
ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”
b. Contaminazione quando lasciamo delle nostre tracce.
c. Violazione del territorio implica l’uso irrispettoso di un territorio altrui. La si
può praticare con la vista (fissare insistentemente qualcuno) o con il corpo
(per esempio, occupando due posti sull’autobus...)
La metro, il treno, l’autobus durante l’ora di punta sono un esempio perfetto per
far comprendere che le intromissioni non sono tutte uguali. Se così fosse non
potremmo utilizzare mai questi trasporti.
Le invasioni che si posso presentare in questi spazi non sono solo corporali,
ma anche uditive, olfattive, o di altro tipo sensoriale. Per questo motivo con le
persone con le quali non si hanno relazioni personali, mantere una distanza
inferiore a 1,25 o 1,5 metri può dare luogo a dei conflitti. Figure 5 e 6.
Rivedi il libro 100 consigli sul linguaggio corporale
Attività 4:
4.a.- Immagina di essere “il sole” e che i tuoi compagni siano “pianeti” che ti
stanno intorno. Misura mentalmente la distanza che vi separa.
4.b.- Parla con varie persone ad 1 metro di distanza, avvicinandoti sempre di
più (non è un esercizio di sopportazione, e nemmeno una gara a chi si avvicina
prima). Quando questo atteggiamento inizia a darti fastidio alza il braccio
e sposta un piede in avanti, ciò impedirà al tuo interlocutore di avanzare
ulteriormente. Cosa succede quando qualcuno invade il nostro territorio?
4.c.-Cosa pensi di queste due immagini?
4.c.1.- Una stretta di mano senza poggiare il pollice e l’altra mano sulla spalla (segna la
risposta giusta)
Figura 7 ( ) Disprezzo e disdegno
( ) Potere e dominio
( ) Affetto e cordialità
( ) Sottomissione e insicurezza
4.c.2.- Toccare la spalla durante la stretta di man (segna la risposta giusta)
Figura 8 ( ) Disprezzo e disdegno
( ) Potere e dominio
( ) Affetto e cordialità
( ) Sottomissione e insicurezza
13. Progetto MuseTeam 13
ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”
3.- PARALINGUISTICA
E’ caratterizzata dall’utilizzo degli stimoli della voce per la trasmissione e
l’interpretazione dei messaggi.
La voce è l’elemento chiave, essa però comunica diversi messaggi che posso
coincidere o meno con le parole che
pronunciamo. Come si capisce ciò? Per
esempio, se la parola è pronunciata con
vigore, a seconda della situazione, può
significare gioia o ira; se il tono di voce
è debole, la sensazione trasmessa sarà
tristezza.
Gli elementi che la compongono
vengono chiamati segnali verbali.
Figura 9. Paralinguaggio verbale
L’interpretazione dei segnali vocali depende dal recettore, il quale fa delle
deduzioni o giudizi sui quattro tipi di informazione:
1) Le caratteristiche fisiche dell’interlocutore: aspetto fisico, età, lavoro,
classe sociale, sesso, livello di educazione e regione geografica.
2) La personalità: entusiasta, apatico, energico, pigro, bello, brutto, piacevole,
volgare, colto.
3) L’attitudine verso il recettore: gentilezza, disprezzo, rifiuto, galanteria.
4) Lo stato emozionale: arrabbiato, nervoso, allegro, triste, angosciato,
sorpreso, dubbioso.
Trager (1958)4 è stato il primo ad interessarsi a questo tipo di fenomeni.
•3.1..- Tipo de voce: dipende dal sesso, età o luogo d’origine.
•3.2..- Paralinguaggio nella comunicazione orale:
3.2.1.- Qualità della voce: tono, risonanza, tempo, ecc.
4
Mcentee, Hielen (1999). Comunicación (Segunda Edición), Ed. Mc Graw Gill, México, 23- 35 p.
http://www.abc.com.py/articulos/las-senas-vocales-o-comunicacion-paralingistica-990071.html
14. Progetto MuseTeam 14
ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”
Il tono della voce varia da toni più acuti a toni più gravi, secondo lo stato
emozionale di colui che parla.
Il volume esprime l’emotività di colui che parla. Può essere morbido,
regolare o forte. Una voce morbida può indicare timidezza o insicurezza;
al contrario una voce molte forte da segnali di sicurezza, dominio o
autorità.
3.2.2.- Vocalizzazione:
3.2.2.1. Caratteristiche vocali: ridere, piangere, gemere, sbadigliare,
inghiottire, inalare, esalare profondamente, tossire, singhiozzare,
lamentarsi, gridare, fischiare, canticchiare, sospirare, ridere a creapapelle,
piangere singhiozzando, mormorare, tossicchiare, ansimare, sussurrare,
starnutire.
3.2.2.2. Qualità vocali: intensità, tono, estensione. Volume (da molto alto a
molto basso) e velocità (da molto lenta a molto veloce). Per esempio,
quando siamo emozionati parliamo velocemente e in maniera agitata.
Quando siamo sicuri di ciò che stiamo dicendo in un’ esposizione orale,
abbiamo un tono di voce più alto rispetto a quando nutriamo dei dubbi.
3.2.2.3. Segregazione vocale: suoni di accompagnamento, grugniti, pause
di silenzio ecc, includono la vocalizzazione come “uh”, “um”, “mm”, “aa”,
“oh”, “em” e altre varianti. Due esempi: Sei in classe e sei distratto, per
riprenderti il professore ti fa una domanda. La tua prima risposta è: “Eh?”
Il ritmo o fluidità è l’ordine ritmato delle parole e i silenzi. Può essere lento
o rapido, fluido o strozzato. Un ritmo lento ci trasmette l’idea di passività;
diverse intermittenze rivelano mancanza di interesse o nervosismo e
ostacolano la comprensione del messaggio. Il consigliabile è un ritmo
diversificato , in accordo con il contenuto del messaggio.
La dizione è l’articolazione e prenuncia corretta dei fonemi. Tendiamo tutti
a non tenerne conto, soprattutto nelle conversazioni colloquiali. Ciò può
danneggiare la comprensione del messaggio e rivela, inoltre, un basso
livello culturale di colui che parla. Figura 10.
15. Progetto MuseTeam 15
ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”
Figura 10. Paralinguaggio verbale: pronuncia errata
Attività 5.
5.a.Scrivi e pronuncia correttamente le parole della Figura 10.
…………………………………………………………………………….
5.b. Leggi alcuni testi letterari o poesie che trasmettono stati d’animo. Individua
nella classe quali giudizi hanno gli altri nei tuoi confronti
Figura 11. Paralinguaggio verbale con messaggi di cortesia
Attività 6.
6.a.- Sei in un bar e inciampi su una persona che sta bevendo un caffè. Cosa
gli dici e che gesto faresti per risultare cortese?
6.b.- Immagina altre situazioni durante le quali usi frasi e gesti di cortesia.
Figura 11.
.
16. Progetto MuseTeam 16
ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”
3.3. Paralinguaggio nella comunicazione scritta
Figura 12. Paralinguaggio verbale nella comunicazione scritta.
Attività 7.
Cerca nel CEPA o in altre istituziuoni simboli che utilizzano il paralinguaggio
nella comunicazione scritta. Per esempio: segnali di emergenza, simboli che
indicano un bagno pubblico...
4.- ALTRI ASPETTI DI INTERELAZIONE
Altri aspetti di interelazione che influiscono sul processo di comunicazione si
concentrano sull’aspetto fisico, il vestiario e la cosmetica.
L’aspetto fisico di una persona è la prima cosa che viene notata, e molte volte
influisce sulle opinioni che che l’interlocutore ha di quella determinata persona.
Diamo molta importanza all’apparenza e ci preoccupiamo di coprire cìò che
consideriamo difetti.
La cosa curiosa è che le persone che si piacciono facilmente riescono a non
giudicare gli altri. Dall’altro lato le persone insicure, che hanno problemi con il
proprio corpo possono minare la tua autostima.
Se devi partecipare ad un colloquio di lavoro devi curare il tuo aspetto in due
modi: igene e vestiario.
4.1.- Igene
Fai un bagno il giorno del colloquio. Non pensare che il profumo sia un buon
sostituto della doccia!
17. Progetto MuseTeam 17
ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”
Utilizza un buon deodorante, possibilmente che non sia profumato. Evita gli
spary che lasciano le macchie bianche, soprattutto se indosserai vestiti neri.
Se hai un problema con l’odore dei piedi, utilizza un buon prodotto che agisca
contro questo problema. Ricordati però di tenere i piedi puliti perchè il calore
che disperdono all’interno delle scarpe può provocare cattivo odore.
Lavati i capelli. I capelli lavati il giorno prima possono sembrare puliti ma
assorbono gli odori (della cucina, del fumo o se vai in metro). Se utilizzi gel o
cera per capelli, fallo con moderazione. Il capello pieno di gel sembra
appiccicoso.
Attenzione all’alito. Il giorno prima del colloquio non mangiare piatti che
contengono aglio o cipolla. In caso contrario utilizza un buon colluttorio o uno
spray per l’alito.
Attenzione alle unghie. Puliscile e mantienile curate. Se hai il vizio di
mangiarle, fai lo sforzo di evitare ciò prima del colloquio. Mangiare le unghie
trasmette ansia. Se sei donna non utilizzare colori vistosi.
Se sei raffreddato o soffri di un attacco di allergia, spiegalo e chiedi scusa in
anticipo, e tieni un fazzoletto in mano (non tirare su e soffia il naso!)
4.2. . Vestiario
Assicurati cohe i vestiti siano puliti e stirati. Se il viaggio fino alla sede del
colloquio è lungo, porta con te una busta per conservare la giacca bene
appesa in macchina. Se vai con i mezzi pubblici, poggiala sul braccio. Porta
con te un kit di cucito da viaggio, nel caso in cui perdessi un bottone.
Indossa scarpe in buone condizioni
Le donne dovrebbero portare delle calze di riserva
Il posto di lavoro determina il tipo di vestiario da indossare, quindi dovresti
adattarti all’ambiente.
A completamento di questo manuale, parliamo dei padlet sintetizzati nei
CEPAS. Sono denominati Tavola 1, Tavola 2, Tavola 3 e Tavola 4.
Sono stati scelti questi padlet della CEPAs perchè possono essere implementati con
video, power point o commenti. In questo modo possono essere svolti anche da
persone che non hanno partecipato all’incontro.
MESA 1 - WORLD CAFE
MESA 2 - WORLD CAFE
MESA 3 - WORLD CAFE
MESA 4 - WORLD CAFE
18. Progetto MuseTeam 18
ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”
Soluzioni: Figura 7 (Potere e Dominio) e Figura 8 (Affetto e Cordialità)
Attività 8.
Elaborare un padlet che permette di sintetizzare gli aspetti ritenuti importanti
da coloro che hanno partecipato alla lezione.
https://www.youtube.com/watch?v=JBN_3oue0rs
https://www.youtube.com/watch?v=TgBLjJcoVaI
BIBLIOGRAFIA
Comunicazione non verbale.
http://www.ugr.es/~aula_psi/EL_COMPORTAMIENTO_NO_VERBAL.htm
Comunicazione non verbale.
http://cvc.cervantes.es/ensenanza/biblioteca_ele/diccio_ele/diccionario/comunic
acionnoverbal.htm
Posizione e postura del corpo. http://www.naturopatamasdeu.com/posicion-y-
posturas-del-cuerpo/
Raccolta “Sviluppo personale e lavorativo” dell’ Instituto Costarricense de
Electricidad. ICE, elaborata da Dirección de Prensa y Relaciones Públicas de
Costa Rica http://www.negociosyemprendimiento.org/2010/11/coleccion-
desarrollo-personal-y-laboral.html
The support of the European Commission for the preparation of this publication does
not imply acceptance of its contents, which is the sole responsibility of the authors.
Therefore, the Commission is not responsible for the use that may be made of the
information disclosed here.
Este folleto es una continuación del trabajo en Espabila-T