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ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MUSETEAM” Emotional intelligence included in learning by projects to improve
social inclusion
Progetto MuseTeam 1
Nome e Cognome…………………………
Folleto nº 1
Percezione Emozionale
L’intelligenza emozionale è utile in tempi di benessere, imprescindibile in tempi di crisi
Dr. Hendrie Weinsinger
UN’
IMMAGINE
VALE PIÙ
DI MILLE
PAROLE
Progetto MuseTeam 2
ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”
Indice
INTRODUZIONE. PERCEZIONE EMOZIONALE …2
COMUNICAZIONE NON VERBALE …………….……. 4
1. Kinesia……….......................……… 4
2. Prossemica ..................................... 10
3. Paralinguistica................................. 13
4. Altri aspetti di interelazione ............. 16
INTRODUZIONE. PERCEZIONE EMOZIONALE
Le impronte digitali di un uomo, le maniche del suo
cappotto i suoi stivali, gli strappi sul pantalone,
i calli della sue dita, la sua espressione, i
polsini della sua camicia, i suoi movimenti...
ognuna di queste cose rivela facilmente le
intenzioni di un uomo. Che tutto ciò, messo insieme,
non illumini un vero investigatore è praticamente
inconcepibile.
SHERLOCK HOMES, 1982.
La percezione emozionale ha a che fare con i sentimenti e come li utilizziamo
come filtro per le diverse esperienze che viviamo. Attraverso i sentimenti,
dunque, ognuno interpreta diversamente il linguaggio verbale e non, l’arte, la
musica ecc.
L’uomo utilizza da più diu un milione di anni la comunicazione non verbale. È
stato il primo sistema di comunicazione che l’essere umano ha utilizzato per
Progetto MuseTeam 3
ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”
conoscere le inclinazioni e i pensieri degli altri, prima che si sviluppasse la
comunicazione verbale.
Figura 1. Gesti
Hai mai pensato al sentimento che, con un
sorriso, uno gesto o uno sguardo viene
percepito dagli altri?
Questo gesto, ad esmpio, significa “va bene” in
occidente; “uno” per gli Italiani, “cinque” per i
Giapponesi e “te la caverai” per i Greci. Figura
1.
Molti gesti utilizzati sono uguali nella maggior parte dei paesi, ma in alcuni casi
possono avere diversi significati in base all’interpretazione altrui.
La componente verbale viene utilizzata per comunicare informazioni. La
componente non verbale invece viene utilizzata per comunicare stati o attitudini
personali.
Esiste una dipendenza costante tra il sistem verbale e il sistema non verbale, fino
al punto che sembra impossibile comunicare verbalmente senza produrre
almeno un segno non verbale.
I segni non verbali possono comunicare attivamente (una determinata postura,
come per esempio le braccia incrociate) o passivamente (un profumo) e possono
essere utilizzati coscientemente o
incoscientemente.
Figura 2. Impatto del messaggio
Albert Mehrabian ha scomposto in
percentuali l’impatto di un messaggio:
7% è verbale, 38% è vocale (tono,
sfumature e altre caratteristiche) e cirlca
il 55% è composta da segni e gesti.
Figura 2.
Progetto MuseTeam 4
ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”
COMUNICAZIONE NON VERBALE
La comunicazione non verbale si divide in diverse aree:
 Kinesia. Caratteristiche fisiche.
Possono mantenersi stabili durante il periodo di interazione. Sono segnali
collegati alla forma del corpo, l’attrazione generale, gli odori del corpo, il
respiro, il peso, l’altezza, il colore dei capelli, gli occhi, la tonalità della pelle.
 Prossemica. Territorio e spazio interpersonale.
Riguarda la distanza che separa due persone mentre comunicano.
 Paralinguistica
Si riferisce al modo in cui si esprime qualcosa e non a ciò che viene detto.
In questa area intervengono le qualità della voce (Articolazione, controllo
labiale, ritmo, tono...) e la vocalizzazione (Risata, sbadiglio, pianto,
starnuto...)
 Complementi
Riconosce altri stimoli non verbali come i vestiti, il profumo, il colore degli
occhi, il colore delle labbra…
1. KINESIA. CARATTERISTICHE FISICHE
Nell’insieme si riferisce agli aspetti relativi all’orientamento del corpo, la
postura, i gesti, le espressioni del viso, i movimenti degli occhi e delle
sopracciglia, la direzione dello sguardo.
1.1. L’espressione del volto
Le regole di espressione (felicità, paura, tristezza) si possono apprendere ma
non le mettiamo sempre in pratica consciamente.
Per decifrare questo messaggio usiamo il sesto senso che chiamiamo
“intuizione”.
Progetto MuseTeam 5
ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”
Potrebbe essere utile allenarci guardando fotografie di volti che riflettono
diversi stati d’animo: allegria, tristezza, rabbia, preoccupazione, paura,
sorpresa.
Figura 3. Emozioni
Tavola 1. Stati emozionali
Attività 1.
1.a.- Presta attenzione a tutte i volti che vedi nella Figura 3 e pensa: “Cosa c’è
nel disegno/fotografia?”, “Com’è questa faccia?”, “Questa persona è contenta,
arrabbiata o...?”
Cordialità Dominanza Sorpresa Allegria Paura Tristezza Ira
Contesto
Prossimità
fisica
Diversi tipi
di contatto
fisico
Sguardo
Contatto
visivo
Sfida Occhi ben
aperti
Occhi ben
aperti
Sguardo basso
Viso
Sopracciglia
alzate
Bocca
semiaperta
Labbra
verso
l’alto
Sopracciglia
alzate e
contratte
Sopracciglia
abbassate
Labbra verso il
basso
Labbra contratte
Sorriso
Sorriso Sorriso
aperto
Imbronciato
Tono
Tono
gentile
Voce alta,
forte,
confidenziale
Voce alta,
inflessioni
Voce
alta
Voce bassa e
lenta
Voce alta con
inflessioni
brusche
Postura
Eretta Testa
all’indietro
Paralizzazione
motoria
Testa in
avanti
Pugni chiusi,
tensione
muscolare
Tematica
Controllo del
soggetto
Progetto MuseTeam 6
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1.b.- Pensa ad un ricordo felice, o ad un ricordo triste o ancora ad un ricordo
che ti provoca rabbia... Leggi il paragrafo di un testo davanti ai tuoi compagni
e cerca di capire se il tuo stato d’animo cambia. Puoi aiutarti con le indicazioni
sugli stati emozionali nella Tabella 1.
1.2. Linguaggio del corpo
Anche il linguaggio del corpo1 ha
la sua influenza sulle alte
persone.
La postura non riguarda solo il
lato caratteriale, ma
rappresenta anche
l’espressione del lato
attitudinale delle persone.
Aspetti generali in relazione alla
postura del corpo. Figura 4.
Figura 4. Postura
- Gesti del corpo:
o Chiuso: marcano la
distanza e denotano
disagio.
o Aperto: eliminano le
barriere.
- Postura: indica il nostro stato
d’animo o di interesse verso qualcuno/qualcosa.
- Posizione del viso dei due interlocutori: di fronte/ di lato/ ad angolo retto.
- Guardare dritto negli occhi indica interesse ed attenzione, però mantenere
lo sguardo fisso per tutto il tempo è un atteggiamento provocatorio.
- Schivare lo sguardo in una conversazione prima di iniziare a parlare
significa che ciò che stiamo per dire è frutto di una riflessione fatta in
precedenza. Guardare a destra e a sinistra, invece, quando qualcuno parla
con noi dimostra disinteresse. Figura 4.
1
Lenguaje corporal. 100+TIPS de Comunicación no verbal
http://issuu.com/ticcepavillaverde/docs/100tipslenguajecorporal?e=15729076/31275476
Progetto MuseTeam 7
ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”
- Quando incontriamo una persona la guardiamo negli occhi per interpretare
i suoi sentimenti e le sue intenzioni, dopo distogliamo per un attimo lo
sguardo per esprimere la nostra approvazione.
Eludere questa pausa e mantenere lo sguardo fisso può essere inteso come
un atteggiamento provocatorio.
Annuire frequentemente mentre stiamo ascoltando significa che abbiamo
capito e siamo d’accordo con ciò che viene espresso, o che aspettiamo che il
nostro interlocutore finisca di parlare per poter rispondere. Una leggera
inclinazione della testa in avanti indica che stiamo ascoltando. Se incliniamo di
lato la testa, oltre che a portarla in avanti, significa che stiamo ascoltando con
interesse.
Turbalina Blanco2 suggerisce alcuni gesti da tenere in considerazione durante
la selezione di personale. Tabella 2.
Significato Gesto
Perdita di fiducia in se stesso Giocare con i capelli
Prendere delle decisioni Accarezzarsi la mandibola
Interesse Inclinare la testa
Non credere in ciò che si sta
ascoltando
Guardare verso il basso
Noia Testa poggiata sulle mani/sguardo verso il basso
Valutazione Mani sulle guance
Dubbi Strofinare un occhio
Insicurezza Dare una tirata all’orecchio
Valutazione negativa Stringere il naso
Mentire, dubitare o rifiutare
qualcosa
Toccare leggermente il naso
Autorità Incrociare le dita
Nervosismo o insicurezza Toccare o muovere gli oggetti
Impazienza Picchiettare con le dita
Sincertità, franchezza e
innocenza
Mostra i palmi delle mani
Impazienza e preoccupazione Sfregare le mani
Insicurezza o nervosismo Mangiare le unghie
Fiducia e sicurezza in se stesso Camminare con la schiena dritta
Abbattimento Camminare con le mani nelle tasche o con le spalle
incurvate
Furia, ira, frustrazione e ansia Mani giunte dietro la schiena
2
Turbalina Blanco. http://www.labioguia.com/notas/conoce-el-lenguaje-corporal-y-su-significado
Progetto MuseTeam 8
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Sicurezza in se stesso e
superiorità
Sedersi con le mani incrociate dietro la testa
Noia Incrociare le gambe, muovendo leggermente il piede
Evitare di incrociare le gambe poggiando la caviglia sul ginocchio
Atteggiamento di difesa Braccia incrociate all’altezza del petto
Buona predisposizione a fare
qualcosa
Posizionare le mani sui fianchi
Quando ci viene chiesto di avere
fiducia in qualcuno
Toccare il braccio del nostro interlocutore.
Tabella 2. Gesti e i loro significati
-------------------------------------------------------------------------------------------
Attività 2:
2.a.- Analizza le due foto precedenti, che appaiono nella Figura 3 con i tuoi
compagni. Scrivi che sensazioni vi trasmettono.
2.b.- Simula un colloquio di lavoro. Una persona farà le domande, l’altra dovrà
rispondere. Gli altri compagni osserveranno e scriveranno: come ti muovi, che
gesti fai, dove guardi, che fai con le mie mani. Utilizza le Tabelle 1 e 2 per
sottolineare ciò che scopri della persona con la quale stai parlando.
Successivamente confrontate i risultati.
1.3.-Il colloquio e i 7 movimenti del corpo
In un colloquio di lavoro devi guadagnare l’attenzione di colui che porge le
domande. Video.
Il consulente di OCC educación3 ci consiglia 7 movimenti del corpo che
dobbiamo conoscere prima di presentarci ad un colloquio. Table 3.
Chi ci fa le domande può percepire sentimenti positivi se mettiamo in pratica:
Avvicinamento e connessione: Durante il saluto, inclina il tuo corpo in avanti
(ciò comunicherà che hai una personalità attenta e aperta alla socializzazione).
Stringendo la mano, il saluto deve essere fermo, e bisogna stringere senza
utilizzare troppa forza (ciò trasmetterà sicurezza, fiducia). Un’altra eccellente
pratica è quella di sorridere all’interlocutore (discretamente) appena lo si
incontra e guardarlo sempre negli occhi.
3
Consultor OCC educación. http://blog.occeducacion.com/blog/bid/202321/La-Entrevista-y-los-7-Movimientos-
corporales#.Vnss6_nhDct
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COMPORTAMENTI ED
EMOZIONI
Cosa trasmettono?
MOVIMENTO DEL CORPO
Calorosità e apertura
all’interazione ed alla
socializzazione
Inclinarsi in avanti con una postura aperta e le mani dirette
verso l’altra persona.
Dominio, sorpresa Inclinarsi verso indietro, con le mani intrecciate che
sostengono la parte posteriore della testa.
Timidezza Inclinare la testa da un lato, incrociando le braccia
Determinazione Braccia sul tavolo o sulla sedia, le spalle poggiate
perfettamente allo schienale della sedia, con una corretta
postura della schiena
Indifferenza Braccia alzate in modo che le spalle siano perfettamente
allineate con le mani
Ira Corpo inclinato in avanti, le braccia distese con i pugni
chiusi
Interesse e attenzione Muovere la testa segnalando accordo o disaccordo quando
necessario.
Tabella 3. I 7 movimenti del corpo che provocano emozioni, secondo OCC educación
Ciò che dovresti evitare
Stabilire limiti di spazio: Non provare ad avvicinarti troppo al tuo interlocutore.
Se, invece, metti le tue mani in avanti è come se creassi una barriea, oppure
se ruoti il busto, ciò denota insicurezza e non sentirsi a proprio agio.
Da prendere in considerazione: L’interlocutore non è un amico o un
conoscente, per cui evita l’euforia nel salutarlo ed evita anche di dargli una
pacca sulla spalla.
Modo di sedersi: Ricorda sempre di sederti bere (fino in fondo alla sedia)
evitando di sederti sul bordo (specialmente se è grande), in questo caso
trasmetteresti nervosismo. Evita, inoltre, di stendere le gambe in avanti e la
schiena sullo schienale della sedia, potrebbe denotare mancanza di rispetto.
La postura adeguata nel sedersi deve essere eretta, stando seduti al centro o
al fondo della sedia, tenendo le gambe leggermente aperte e le braccia
poggiate sui supporti.
Lo sapevi che? Sedersi in questo modo mostra grande fiducia in se stessi. Se
ti mostri con le spalle ricurve puoi risultare insicuro o addirittura annoiato.
Il movimento delle mani e la gesticolazione è un altro aspetto importante.
Ricordiamo di utilizzarla solo quando parli (senza esagerare), facendo piccoli
movimenti, aiutandoti anche con un leggero movimento della testa. Il
movimento aumenta l’energia, la fiducia e la varietà del canale di
Progetto MuseTeam 10
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comunicazione, però non esagerare nel gesticolare, deve essere un
movimento naturale.
------------------------------------------------------------------------------------------
Attività 3:
3.a.- Riproduci delle pose che trasmettono almeno una delle 7 attitudini ed
emozioni indicate nella Tabella 3.
3.b.- Simula un colloquio di lavoro, in cui l’intervistato interpreta un ruolo che
trasmette una della 7 attitudini ed emozioni indicate nella Tabella 3..
------------------------------------------------------------------------------------------
2. PROSSEMICA. TERRITORIO E SPAZIO INTERPERSONALE
Un concetto che influisce in modo determinante nella comunicazione faccia a
faccia è la “prossemica”, che studia la distanza che separa due persone nel
momento in cui interagiscono tra di loro. Perchè è così importante misurare
questo spazio che ci separa?
In primo luogo, la distanza tra due persone ci rivela l’affinità che vi è tra loro;
un esempio classico è l’ambiente lavorativo. Quante volte ci è capitato di
sospettare che esistesse una relazione nascosta tra due colleghi, senza sapere
esattamente per quale motivo? A parte i sorrisi, gli incontri casuali, le continue
pause caffè, l’indicatore corretto da utilizzare è la stretta distanza che vi è tra
loro quando interagiscono.
Figura 5. Distanza interpersonale
Progetto MuseTeam 11
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Il termine “prossemica” è relativo al territorio, allo spazio personale o sociale e
al modo in cui viene percepito dagli individui. In ogni contesto interculturale si
ammette una distanza interpersonale.
1. Intima, fino a 45 centimetri, è la distanza appropriata per litigare o
conversare intimamente. A questa distanza la comunicazione non si basa
solo sulle parole, ma si instaura un contatto sensoriale (visivo, olfattivo,
termico, tattile) tra le persone.
2. Personale, da 45 a 75 centimetri nella sua prima fase, e da 75 a 120
centimetri nella seconda fase. È la distanza che si utilizza per discutere di
argomenti personali. Con la stessa distanza ci si può salutare, toccarsi, darsi
la mano
Edward Twitchell Hall (1966) ha stabilito per i Nordamericani quattro differenti
zone o distanze di interazione:
3. Sociale, la distanza sociale approssimamente va dai 120 ai 200 centimetri,
può arrivare fino ad un massimo di quattro metri. Si instaura quando si
conducono conversazioni formali, ed è solita tra compagni di studio o
colleghi.
4. Pubblica, più di quattro metri, è la distanza appropriata per tenere discorsi
o conversazioni molto formali.
Le intromissioni in un territorio o spazio personale non sono tutti uguali:
a. Invasione se ci si impadronisce pernamentemente del territorio altrui.
Progetto MuseTeam 12
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b. Contaminazione quando lasciamo delle nostre tracce.
c. Violazione del territorio implica l’uso irrispettoso di un territorio altrui. La si
può praticare con la vista (fissare insistentemente qualcuno) o con il corpo
(per esempio, occupando due posti sull’autobus...)
La metro, il treno, l’autobus durante l’ora di punta sono un esempio perfetto per
far comprendere che le intromissioni non sono tutte uguali. Se così fosse non
potremmo utilizzare mai questi trasporti.
Le invasioni che si posso presentare in questi spazi non sono solo corporali,
ma anche uditive, olfattive, o di altro tipo sensoriale. Per questo motivo con le
persone con le quali non si hanno relazioni personali, mantere una distanza
inferiore a 1,25 o 1,5 metri può dare luogo a dei conflitti. Figure 5 e 6.
Rivedi il libro 100 consigli sul linguaggio corporale
Attività 4:
4.a.- Immagina di essere “il sole” e che i tuoi compagni siano “pianeti” che ti
stanno intorno. Misura mentalmente la distanza che vi separa.
4.b.- Parla con varie persone ad 1 metro di distanza, avvicinandoti sempre di
più (non è un esercizio di sopportazione, e nemmeno una gara a chi si avvicina
prima). Quando questo atteggiamento inizia a darti fastidio alza il braccio
e sposta un piede in avanti, ciò impedirà al tuo interlocutore di avanzare
ulteriormente. Cosa succede quando qualcuno invade il nostro territorio?
4.c.-Cosa pensi di queste due immagini?
4.c.1.- Una stretta di mano senza poggiare il pollice e l’altra mano sulla spalla (segna la
risposta giusta)
Figura 7 ( ) Disprezzo e disdegno
( ) Potere e dominio
( ) Affetto e cordialità
( ) Sottomissione e insicurezza
4.c.2.- Toccare la spalla durante la stretta di man (segna la risposta giusta)
Figura 8 ( ) Disprezzo e disdegno
( ) Potere e dominio
( ) Affetto e cordialità
( ) Sottomissione e insicurezza 
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3.- PARALINGUISTICA
E’ caratterizzata dall’utilizzo degli stimoli della voce per la trasmissione e
l’interpretazione dei messaggi.
La voce è l’elemento chiave, essa però comunica diversi messaggi che posso
coincidere o meno con le parole che
pronunciamo. Come si capisce ciò? Per
esempio, se la parola è pronunciata con
vigore, a seconda della situazione, può
significare gioia o ira; se il tono di voce
è debole, la sensazione trasmessa sarà
tristezza.
Gli elementi che la compongono
vengono chiamati segnali verbali.
Figura 9. Paralinguaggio verbale
L’interpretazione dei segnali vocali depende dal recettore, il quale fa delle
deduzioni o giudizi sui quattro tipi di informazione:
1) Le caratteristiche fisiche dell’interlocutore: aspetto fisico, età, lavoro,
classe sociale, sesso, livello di educazione e regione geografica.
2) La personalità: entusiasta, apatico, energico, pigro, bello, brutto, piacevole,
volgare, colto.
3) L’attitudine verso il recettore: gentilezza, disprezzo, rifiuto, galanteria.
4) Lo stato emozionale: arrabbiato, nervoso, allegro, triste, angosciato,
sorpreso, dubbioso.
Trager (1958)4 è stato il primo ad interessarsi a questo tipo di fenomeni.
•3.1..- Tipo de voce: dipende dal sesso, età o luogo d’origine.
•3.2..- Paralinguaggio nella comunicazione orale:
3.2.1.- Qualità della voce: tono, risonanza, tempo, ecc.
4
Mcentee, Hielen (1999). Comunicación (Segunda Edición), Ed. Mc Graw Gill, México, 23- 35 p.
http://www.abc.com.py/articulos/las-senas-vocales-o-comunicacion-paralingistica-990071.html
Progetto MuseTeam 14
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Il tono della voce varia da toni più acuti a toni più gravi, secondo lo stato
emozionale di colui che parla.
Il volume esprime l’emotività di colui che parla. Può essere morbido,
regolare o forte. Una voce morbida può indicare timidezza o insicurezza;
al contrario una voce molte forte da segnali di sicurezza, dominio o
autorità.
3.2.2.- Vocalizzazione:
3.2.2.1. Caratteristiche vocali: ridere, piangere, gemere, sbadigliare,
inghiottire, inalare, esalare profondamente, tossire, singhiozzare,
lamentarsi, gridare, fischiare, canticchiare, sospirare, ridere a creapapelle,
piangere singhiozzando, mormorare, tossicchiare, ansimare, sussurrare,
starnutire.
3.2.2.2. Qualità vocali: intensità, tono, estensione. Volume (da molto alto a
molto basso) e velocità (da molto lenta a molto veloce). Per esempio,
quando siamo emozionati parliamo velocemente e in maniera agitata.
Quando siamo sicuri di ciò che stiamo dicendo in un’ esposizione orale,
abbiamo un tono di voce più alto rispetto a quando nutriamo dei dubbi.
3.2.2.3. Segregazione vocale: suoni di accompagnamento, grugniti, pause
di silenzio ecc, includono la vocalizzazione come “uh”, “um”, “mm”, “aa”,
“oh”, “em” e altre varianti. Due esempi: Sei in classe e sei distratto, per
riprenderti il professore ti fa una domanda. La tua prima risposta è: “Eh?”
Il ritmo o fluidità è l’ordine ritmato delle parole e i silenzi. Può essere lento
o rapido, fluido o strozzato. Un ritmo lento ci trasmette l’idea di passività;
diverse intermittenze rivelano mancanza di interesse o nervosismo e
ostacolano la comprensione del messaggio. Il consigliabile è un ritmo
diversificato , in accordo con il contenuto del messaggio.
La dizione è l’articolazione e prenuncia corretta dei fonemi. Tendiamo tutti
a non tenerne conto, soprattutto nelle conversazioni colloquiali. Ciò può
danneggiare la comprensione del messaggio e rivela, inoltre, un basso
livello culturale di colui che parla. Figura 10.
Progetto MuseTeam 15
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Figura 10. Paralinguaggio verbale: pronuncia errata
Attività 5.
5.a.Scrivi e pronuncia correttamente le parole della Figura 10.
…………………………………………………………………………….
5.b. Leggi alcuni testi letterari o poesie che trasmettono stati d’animo. Individua
nella classe quali giudizi hanno gli altri nei tuoi confronti
Figura 11. Paralinguaggio verbale con messaggi di cortesia
Attività 6.
6.a.- Sei in un bar e inciampi su una persona che sta bevendo un caffè. Cosa
gli dici e che gesto faresti per risultare cortese?
6.b.- Immagina altre situazioni durante le quali usi frasi e gesti di cortesia.
Figura 11.
.
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3.3. Paralinguaggio nella comunicazione scritta
Figura 12. Paralinguaggio verbale nella comunicazione scritta.
Attività 7.
Cerca nel CEPA o in altre istituziuoni simboli che utilizzano il paralinguaggio
nella comunicazione scritta. Per esempio: segnali di emergenza, simboli che
indicano un bagno pubblico...

4.- ALTRI ASPETTI DI INTERELAZIONE
Altri aspetti di interelazione che influiscono sul processo di comunicazione si
concentrano sull’aspetto fisico, il vestiario e la cosmetica.
L’aspetto fisico di una persona è la prima cosa che viene notata, e molte volte
influisce sulle opinioni che che l’interlocutore ha di quella determinata persona.
Diamo molta importanza all’apparenza e ci preoccupiamo di coprire cìò che
consideriamo difetti.
La cosa curiosa è che le persone che si piacciono facilmente riescono a non
giudicare gli altri. Dall’altro lato le persone insicure, che hanno problemi con il
proprio corpo possono minare la tua autostima.
Se devi partecipare ad un colloquio di lavoro devi curare il tuo aspetto in due
modi: igene e vestiario.
4.1.- Igene
 Fai un bagno il giorno del colloquio. Non pensare che il profumo sia un buon
sostituto della doccia!
Progetto MuseTeam 17
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 Utilizza un buon deodorante, possibilmente che non sia profumato. Evita gli
spary che lasciano le macchie bianche, soprattutto se indosserai vestiti neri.
 Se hai un problema con l’odore dei piedi, utilizza un buon prodotto che agisca
contro questo problema. Ricordati però di tenere i piedi puliti perchè il calore
che disperdono all’interno delle scarpe può provocare cattivo odore.
 Lavati i capelli. I capelli lavati il giorno prima possono sembrare puliti ma
assorbono gli odori (della cucina, del fumo o se vai in metro). Se utilizzi gel o
cera per capelli, fallo con moderazione. Il capello pieno di gel sembra
appiccicoso.
 Attenzione all’alito. Il giorno prima del colloquio non mangiare piatti che
contengono aglio o cipolla. In caso contrario utilizza un buon colluttorio o uno
spray per l’alito.
 Attenzione alle unghie. Puliscile e mantienile curate. Se hai il vizio di
mangiarle, fai lo sforzo di evitare ciò prima del colloquio. Mangiare le unghie
trasmette ansia. Se sei donna non utilizzare colori vistosi.
 Se sei raffreddato o soffri di un attacco di allergia, spiegalo e chiedi scusa in
anticipo, e tieni un fazzoletto in mano (non tirare su e soffia il naso!)
4.2. . Vestiario
 Assicurati cohe i vestiti siano puliti e stirati. Se il viaggio fino alla sede del
colloquio è lungo, porta con te una busta per conservare la giacca bene
appesa in macchina. Se vai con i mezzi pubblici, poggiala sul braccio. Porta
con te un kit di cucito da viaggio, nel caso in cui perdessi un bottone.
 Indossa scarpe in buone condizioni
 Le donne dovrebbero portare delle calze di riserva
Il posto di lavoro determina il tipo di vestiario da indossare, quindi dovresti
adattarti all’ambiente.
A completamento di questo manuale, parliamo dei padlet sintetizzati nei
CEPAS. Sono denominati Tavola 1, Tavola 2, Tavola 3 e Tavola 4.
Sono stati scelti questi padlet della CEPAs perchè possono essere implementati con
video, power point o commenti. In questo modo possono essere svolti anche da
persone che non hanno partecipato all’incontro.
MESA 1 - WORLD CAFE
MESA 2 - WORLD CAFE
MESA 3 - WORLD CAFE
MESA 4 - WORLD CAFE
Progetto MuseTeam 18
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Soluzioni: Figura 7 (Potere e Dominio) e Figura 8 (Affetto e Cordialità)
Attività 8.
Elaborare un padlet che permette di sintetizzare gli aspetti ritenuti importanti
da coloro che hanno partecipato alla lezione.
https://www.youtube.com/watch?v=JBN_3oue0rs
https://www.youtube.com/watch?v=TgBLjJcoVaI

BIBLIOGRAFIA
Comunicazione non verbale.
http://www.ugr.es/~aula_psi/EL_COMPORTAMIENTO_NO_VERBAL.htm
Comunicazione non verbale.
http://cvc.cervantes.es/ensenanza/biblioteca_ele/diccio_ele/diccionario/comunic
acionnoverbal.htm
Posizione e postura del corpo. http://www.naturopatamasdeu.com/posicion-y-
posturas-del-cuerpo/
Raccolta “Sviluppo personale e lavorativo” dell’ Instituto Costarricense de
Electricidad. ICE, elaborata da Dirección de Prensa y Relaciones Públicas de
Costa Rica http://www.negociosyemprendimiento.org/2010/11/coleccion-
desarrollo-personal-y-laboral.html
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Percezione emozionale

  • 1. ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MUSETEAM” Emotional intelligence included in learning by projects to improve social inclusion Progetto MuseTeam 1 Nome e Cognome………………………… Folleto nº 1 Percezione Emozionale L’intelligenza emozionale è utile in tempi di benessere, imprescindibile in tempi di crisi Dr. Hendrie Weinsinger UN’ IMMAGINE VALE PIÙ DI MILLE PAROLE
  • 2. Progetto MuseTeam 2 ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam” Indice INTRODUZIONE. PERCEZIONE EMOZIONALE …2 COMUNICAZIONE NON VERBALE …………….……. 4 1. Kinesia……….......................……… 4 2. Prossemica ..................................... 10 3. Paralinguistica................................. 13 4. Altri aspetti di interelazione ............. 16 INTRODUZIONE. PERCEZIONE EMOZIONALE Le impronte digitali di un uomo, le maniche del suo cappotto i suoi stivali, gli strappi sul pantalone, i calli della sue dita, la sua espressione, i polsini della sua camicia, i suoi movimenti... ognuna di queste cose rivela facilmente le intenzioni di un uomo. Che tutto ciò, messo insieme, non illumini un vero investigatore è praticamente inconcepibile. SHERLOCK HOMES, 1982. La percezione emozionale ha a che fare con i sentimenti e come li utilizziamo come filtro per le diverse esperienze che viviamo. Attraverso i sentimenti, dunque, ognuno interpreta diversamente il linguaggio verbale e non, l’arte, la musica ecc. L’uomo utilizza da più diu un milione di anni la comunicazione non verbale. È stato il primo sistema di comunicazione che l’essere umano ha utilizzato per
  • 3. Progetto MuseTeam 3 ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam” conoscere le inclinazioni e i pensieri degli altri, prima che si sviluppasse la comunicazione verbale. Figura 1. Gesti Hai mai pensato al sentimento che, con un sorriso, uno gesto o uno sguardo viene percepito dagli altri? Questo gesto, ad esmpio, significa “va bene” in occidente; “uno” per gli Italiani, “cinque” per i Giapponesi e “te la caverai” per i Greci. Figura 1. Molti gesti utilizzati sono uguali nella maggior parte dei paesi, ma in alcuni casi possono avere diversi significati in base all’interpretazione altrui. La componente verbale viene utilizzata per comunicare informazioni. La componente non verbale invece viene utilizzata per comunicare stati o attitudini personali. Esiste una dipendenza costante tra il sistem verbale e il sistema non verbale, fino al punto che sembra impossibile comunicare verbalmente senza produrre almeno un segno non verbale. I segni non verbali possono comunicare attivamente (una determinata postura, come per esempio le braccia incrociate) o passivamente (un profumo) e possono essere utilizzati coscientemente o incoscientemente. Figura 2. Impatto del messaggio Albert Mehrabian ha scomposto in percentuali l’impatto di un messaggio: 7% è verbale, 38% è vocale (tono, sfumature e altre caratteristiche) e cirlca il 55% è composta da segni e gesti. Figura 2.
  • 4. Progetto MuseTeam 4 ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam” COMUNICAZIONE NON VERBALE La comunicazione non verbale si divide in diverse aree:  Kinesia. Caratteristiche fisiche. Possono mantenersi stabili durante il periodo di interazione. Sono segnali collegati alla forma del corpo, l’attrazione generale, gli odori del corpo, il respiro, il peso, l’altezza, il colore dei capelli, gli occhi, la tonalità della pelle.  Prossemica. Territorio e spazio interpersonale. Riguarda la distanza che separa due persone mentre comunicano.  Paralinguistica Si riferisce al modo in cui si esprime qualcosa e non a ciò che viene detto. In questa area intervengono le qualità della voce (Articolazione, controllo labiale, ritmo, tono...) e la vocalizzazione (Risata, sbadiglio, pianto, starnuto...)  Complementi Riconosce altri stimoli non verbali come i vestiti, il profumo, il colore degli occhi, il colore delle labbra… 1. KINESIA. CARATTERISTICHE FISICHE Nell’insieme si riferisce agli aspetti relativi all’orientamento del corpo, la postura, i gesti, le espressioni del viso, i movimenti degli occhi e delle sopracciglia, la direzione dello sguardo. 1.1. L’espressione del volto Le regole di espressione (felicità, paura, tristezza) si possono apprendere ma non le mettiamo sempre in pratica consciamente. Per decifrare questo messaggio usiamo il sesto senso che chiamiamo “intuizione”.
  • 5. Progetto MuseTeam 5 ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam” Potrebbe essere utile allenarci guardando fotografie di volti che riflettono diversi stati d’animo: allegria, tristezza, rabbia, preoccupazione, paura, sorpresa. Figura 3. Emozioni Tavola 1. Stati emozionali Attività 1. 1.a.- Presta attenzione a tutte i volti che vedi nella Figura 3 e pensa: “Cosa c’è nel disegno/fotografia?”, “Com’è questa faccia?”, “Questa persona è contenta, arrabbiata o...?” Cordialità Dominanza Sorpresa Allegria Paura Tristezza Ira Contesto Prossimità fisica Diversi tipi di contatto fisico Sguardo Contatto visivo Sfida Occhi ben aperti Occhi ben aperti Sguardo basso Viso Sopracciglia alzate Bocca semiaperta Labbra verso l’alto Sopracciglia alzate e contratte Sopracciglia abbassate Labbra verso il basso Labbra contratte Sorriso Sorriso Sorriso aperto Imbronciato Tono Tono gentile Voce alta, forte, confidenziale Voce alta, inflessioni Voce alta Voce bassa e lenta Voce alta con inflessioni brusche Postura Eretta Testa all’indietro Paralizzazione motoria Testa in avanti Pugni chiusi, tensione muscolare Tematica Controllo del soggetto
  • 6. Progetto MuseTeam 6 ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam” 1.b.- Pensa ad un ricordo felice, o ad un ricordo triste o ancora ad un ricordo che ti provoca rabbia... Leggi il paragrafo di un testo davanti ai tuoi compagni e cerca di capire se il tuo stato d’animo cambia. Puoi aiutarti con le indicazioni sugli stati emozionali nella Tabella 1. 1.2. Linguaggio del corpo Anche il linguaggio del corpo1 ha la sua influenza sulle alte persone. La postura non riguarda solo il lato caratteriale, ma rappresenta anche l’espressione del lato attitudinale delle persone. Aspetti generali in relazione alla postura del corpo. Figura 4. Figura 4. Postura - Gesti del corpo: o Chiuso: marcano la distanza e denotano disagio. o Aperto: eliminano le barriere. - Postura: indica il nostro stato d’animo o di interesse verso qualcuno/qualcosa. - Posizione del viso dei due interlocutori: di fronte/ di lato/ ad angolo retto. - Guardare dritto negli occhi indica interesse ed attenzione, però mantenere lo sguardo fisso per tutto il tempo è un atteggiamento provocatorio. - Schivare lo sguardo in una conversazione prima di iniziare a parlare significa che ciò che stiamo per dire è frutto di una riflessione fatta in precedenza. Guardare a destra e a sinistra, invece, quando qualcuno parla con noi dimostra disinteresse. Figura 4. 1 Lenguaje corporal. 100+TIPS de Comunicación no verbal http://issuu.com/ticcepavillaverde/docs/100tipslenguajecorporal?e=15729076/31275476
  • 7. Progetto MuseTeam 7 ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam” - Quando incontriamo una persona la guardiamo negli occhi per interpretare i suoi sentimenti e le sue intenzioni, dopo distogliamo per un attimo lo sguardo per esprimere la nostra approvazione. Eludere questa pausa e mantenere lo sguardo fisso può essere inteso come un atteggiamento provocatorio. Annuire frequentemente mentre stiamo ascoltando significa che abbiamo capito e siamo d’accordo con ciò che viene espresso, o che aspettiamo che il nostro interlocutore finisca di parlare per poter rispondere. Una leggera inclinazione della testa in avanti indica che stiamo ascoltando. Se incliniamo di lato la testa, oltre che a portarla in avanti, significa che stiamo ascoltando con interesse. Turbalina Blanco2 suggerisce alcuni gesti da tenere in considerazione durante la selezione di personale. Tabella 2. Significato Gesto Perdita di fiducia in se stesso Giocare con i capelli Prendere delle decisioni Accarezzarsi la mandibola Interesse Inclinare la testa Non credere in ciò che si sta ascoltando Guardare verso il basso Noia Testa poggiata sulle mani/sguardo verso il basso Valutazione Mani sulle guance Dubbi Strofinare un occhio Insicurezza Dare una tirata all’orecchio Valutazione negativa Stringere il naso Mentire, dubitare o rifiutare qualcosa Toccare leggermente il naso Autorità Incrociare le dita Nervosismo o insicurezza Toccare o muovere gli oggetti Impazienza Picchiettare con le dita Sincertità, franchezza e innocenza Mostra i palmi delle mani Impazienza e preoccupazione Sfregare le mani Insicurezza o nervosismo Mangiare le unghie Fiducia e sicurezza in se stesso Camminare con la schiena dritta Abbattimento Camminare con le mani nelle tasche o con le spalle incurvate Furia, ira, frustrazione e ansia Mani giunte dietro la schiena 2 Turbalina Blanco. http://www.labioguia.com/notas/conoce-el-lenguaje-corporal-y-su-significado
  • 8. Progetto MuseTeam 8 ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam” Sicurezza in se stesso e superiorità Sedersi con le mani incrociate dietro la testa Noia Incrociare le gambe, muovendo leggermente il piede Evitare di incrociare le gambe poggiando la caviglia sul ginocchio Atteggiamento di difesa Braccia incrociate all’altezza del petto Buona predisposizione a fare qualcosa Posizionare le mani sui fianchi Quando ci viene chiesto di avere fiducia in qualcuno Toccare il braccio del nostro interlocutore. Tabella 2. Gesti e i loro significati ------------------------------------------------------------------------------------------- Attività 2: 2.a.- Analizza le due foto precedenti, che appaiono nella Figura 3 con i tuoi compagni. Scrivi che sensazioni vi trasmettono. 2.b.- Simula un colloquio di lavoro. Una persona farà le domande, l’altra dovrà rispondere. Gli altri compagni osserveranno e scriveranno: come ti muovi, che gesti fai, dove guardi, che fai con le mie mani. Utilizza le Tabelle 1 e 2 per sottolineare ciò che scopri della persona con la quale stai parlando. Successivamente confrontate i risultati. 1.3.-Il colloquio e i 7 movimenti del corpo In un colloquio di lavoro devi guadagnare l’attenzione di colui che porge le domande. Video. Il consulente di OCC educación3 ci consiglia 7 movimenti del corpo che dobbiamo conoscere prima di presentarci ad un colloquio. Table 3. Chi ci fa le domande può percepire sentimenti positivi se mettiamo in pratica: Avvicinamento e connessione: Durante il saluto, inclina il tuo corpo in avanti (ciò comunicherà che hai una personalità attenta e aperta alla socializzazione). Stringendo la mano, il saluto deve essere fermo, e bisogna stringere senza utilizzare troppa forza (ciò trasmetterà sicurezza, fiducia). Un’altra eccellente pratica è quella di sorridere all’interlocutore (discretamente) appena lo si incontra e guardarlo sempre negli occhi. 3 Consultor OCC educación. http://blog.occeducacion.com/blog/bid/202321/La-Entrevista-y-los-7-Movimientos- corporales#.Vnss6_nhDct
  • 9. Progetto MuseTeam 9 ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam” COMPORTAMENTI ED EMOZIONI Cosa trasmettono? MOVIMENTO DEL CORPO Calorosità e apertura all’interazione ed alla socializzazione Inclinarsi in avanti con una postura aperta e le mani dirette verso l’altra persona. Dominio, sorpresa Inclinarsi verso indietro, con le mani intrecciate che sostengono la parte posteriore della testa. Timidezza Inclinare la testa da un lato, incrociando le braccia Determinazione Braccia sul tavolo o sulla sedia, le spalle poggiate perfettamente allo schienale della sedia, con una corretta postura della schiena Indifferenza Braccia alzate in modo che le spalle siano perfettamente allineate con le mani Ira Corpo inclinato in avanti, le braccia distese con i pugni chiusi Interesse e attenzione Muovere la testa segnalando accordo o disaccordo quando necessario. Tabella 3. I 7 movimenti del corpo che provocano emozioni, secondo OCC educación Ciò che dovresti evitare Stabilire limiti di spazio: Non provare ad avvicinarti troppo al tuo interlocutore. Se, invece, metti le tue mani in avanti è come se creassi una barriea, oppure se ruoti il busto, ciò denota insicurezza e non sentirsi a proprio agio. Da prendere in considerazione: L’interlocutore non è un amico o un conoscente, per cui evita l’euforia nel salutarlo ed evita anche di dargli una pacca sulla spalla. Modo di sedersi: Ricorda sempre di sederti bere (fino in fondo alla sedia) evitando di sederti sul bordo (specialmente se è grande), in questo caso trasmetteresti nervosismo. Evita, inoltre, di stendere le gambe in avanti e la schiena sullo schienale della sedia, potrebbe denotare mancanza di rispetto. La postura adeguata nel sedersi deve essere eretta, stando seduti al centro o al fondo della sedia, tenendo le gambe leggermente aperte e le braccia poggiate sui supporti. Lo sapevi che? Sedersi in questo modo mostra grande fiducia in se stessi. Se ti mostri con le spalle ricurve puoi risultare insicuro o addirittura annoiato. Il movimento delle mani e la gesticolazione è un altro aspetto importante. Ricordiamo di utilizzarla solo quando parli (senza esagerare), facendo piccoli movimenti, aiutandoti anche con un leggero movimento della testa. Il movimento aumenta l’energia, la fiducia e la varietà del canale di
  • 10. Progetto MuseTeam 10 ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam” comunicazione, però non esagerare nel gesticolare, deve essere un movimento naturale. ------------------------------------------------------------------------------------------ Attività 3: 3.a.- Riproduci delle pose che trasmettono almeno una delle 7 attitudini ed emozioni indicate nella Tabella 3. 3.b.- Simula un colloquio di lavoro, in cui l’intervistato interpreta un ruolo che trasmette una della 7 attitudini ed emozioni indicate nella Tabella 3.. ------------------------------------------------------------------------------------------ 2. PROSSEMICA. TERRITORIO E SPAZIO INTERPERSONALE Un concetto che influisce in modo determinante nella comunicazione faccia a faccia è la “prossemica”, che studia la distanza che separa due persone nel momento in cui interagiscono tra di loro. Perchè è così importante misurare questo spazio che ci separa? In primo luogo, la distanza tra due persone ci rivela l’affinità che vi è tra loro; un esempio classico è l’ambiente lavorativo. Quante volte ci è capitato di sospettare che esistesse una relazione nascosta tra due colleghi, senza sapere esattamente per quale motivo? A parte i sorrisi, gli incontri casuali, le continue pause caffè, l’indicatore corretto da utilizzare è la stretta distanza che vi è tra loro quando interagiscono. Figura 5. Distanza interpersonale
  • 11. Progetto MuseTeam 11 ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam” Il termine “prossemica” è relativo al territorio, allo spazio personale o sociale e al modo in cui viene percepito dagli individui. In ogni contesto interculturale si ammette una distanza interpersonale. 1. Intima, fino a 45 centimetri, è la distanza appropriata per litigare o conversare intimamente. A questa distanza la comunicazione non si basa solo sulle parole, ma si instaura un contatto sensoriale (visivo, olfattivo, termico, tattile) tra le persone. 2. Personale, da 45 a 75 centimetri nella sua prima fase, e da 75 a 120 centimetri nella seconda fase. È la distanza che si utilizza per discutere di argomenti personali. Con la stessa distanza ci si può salutare, toccarsi, darsi la mano Edward Twitchell Hall (1966) ha stabilito per i Nordamericani quattro differenti zone o distanze di interazione: 3. Sociale, la distanza sociale approssimamente va dai 120 ai 200 centimetri, può arrivare fino ad un massimo di quattro metri. Si instaura quando si conducono conversazioni formali, ed è solita tra compagni di studio o colleghi. 4. Pubblica, più di quattro metri, è la distanza appropriata per tenere discorsi o conversazioni molto formali. Le intromissioni in un territorio o spazio personale non sono tutti uguali: a. Invasione se ci si impadronisce pernamentemente del territorio altrui.
  • 12. Progetto MuseTeam 12 ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam” b. Contaminazione quando lasciamo delle nostre tracce. c. Violazione del territorio implica l’uso irrispettoso di un territorio altrui. La si può praticare con la vista (fissare insistentemente qualcuno) o con il corpo (per esempio, occupando due posti sull’autobus...) La metro, il treno, l’autobus durante l’ora di punta sono un esempio perfetto per far comprendere che le intromissioni non sono tutte uguali. Se così fosse non potremmo utilizzare mai questi trasporti. Le invasioni che si posso presentare in questi spazi non sono solo corporali, ma anche uditive, olfattive, o di altro tipo sensoriale. Per questo motivo con le persone con le quali non si hanno relazioni personali, mantere una distanza inferiore a 1,25 o 1,5 metri può dare luogo a dei conflitti. Figure 5 e 6. Rivedi il libro 100 consigli sul linguaggio corporale Attività 4: 4.a.- Immagina di essere “il sole” e che i tuoi compagni siano “pianeti” che ti stanno intorno. Misura mentalmente la distanza che vi separa. 4.b.- Parla con varie persone ad 1 metro di distanza, avvicinandoti sempre di più (non è un esercizio di sopportazione, e nemmeno una gara a chi si avvicina prima). Quando questo atteggiamento inizia a darti fastidio alza il braccio e sposta un piede in avanti, ciò impedirà al tuo interlocutore di avanzare ulteriormente. Cosa succede quando qualcuno invade il nostro territorio? 4.c.-Cosa pensi di queste due immagini? 4.c.1.- Una stretta di mano senza poggiare il pollice e l’altra mano sulla spalla (segna la risposta giusta) Figura 7 ( ) Disprezzo e disdegno ( ) Potere e dominio ( ) Affetto e cordialità ( ) Sottomissione e insicurezza 4.c.2.- Toccare la spalla durante la stretta di man (segna la risposta giusta) Figura 8 ( ) Disprezzo e disdegno ( ) Potere e dominio ( ) Affetto e cordialità ( ) Sottomissione e insicurezza 
  • 13. Progetto MuseTeam 13 ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam” 3.- PARALINGUISTICA E’ caratterizzata dall’utilizzo degli stimoli della voce per la trasmissione e l’interpretazione dei messaggi. La voce è l’elemento chiave, essa però comunica diversi messaggi che posso coincidere o meno con le parole che pronunciamo. Come si capisce ciò? Per esempio, se la parola è pronunciata con vigore, a seconda della situazione, può significare gioia o ira; se il tono di voce è debole, la sensazione trasmessa sarà tristezza. Gli elementi che la compongono vengono chiamati segnali verbali. Figura 9. Paralinguaggio verbale L’interpretazione dei segnali vocali depende dal recettore, il quale fa delle deduzioni o giudizi sui quattro tipi di informazione: 1) Le caratteristiche fisiche dell’interlocutore: aspetto fisico, età, lavoro, classe sociale, sesso, livello di educazione e regione geografica. 2) La personalità: entusiasta, apatico, energico, pigro, bello, brutto, piacevole, volgare, colto. 3) L’attitudine verso il recettore: gentilezza, disprezzo, rifiuto, galanteria. 4) Lo stato emozionale: arrabbiato, nervoso, allegro, triste, angosciato, sorpreso, dubbioso. Trager (1958)4 è stato il primo ad interessarsi a questo tipo di fenomeni. •3.1..- Tipo de voce: dipende dal sesso, età o luogo d’origine. •3.2..- Paralinguaggio nella comunicazione orale: 3.2.1.- Qualità della voce: tono, risonanza, tempo, ecc. 4 Mcentee, Hielen (1999). Comunicación (Segunda Edición), Ed. Mc Graw Gill, México, 23- 35 p. http://www.abc.com.py/articulos/las-senas-vocales-o-comunicacion-paralingistica-990071.html
  • 14. Progetto MuseTeam 14 ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam” Il tono della voce varia da toni più acuti a toni più gravi, secondo lo stato emozionale di colui che parla. Il volume esprime l’emotività di colui che parla. Può essere morbido, regolare o forte. Una voce morbida può indicare timidezza o insicurezza; al contrario una voce molte forte da segnali di sicurezza, dominio o autorità. 3.2.2.- Vocalizzazione: 3.2.2.1. Caratteristiche vocali: ridere, piangere, gemere, sbadigliare, inghiottire, inalare, esalare profondamente, tossire, singhiozzare, lamentarsi, gridare, fischiare, canticchiare, sospirare, ridere a creapapelle, piangere singhiozzando, mormorare, tossicchiare, ansimare, sussurrare, starnutire. 3.2.2.2. Qualità vocali: intensità, tono, estensione. Volume (da molto alto a molto basso) e velocità (da molto lenta a molto veloce). Per esempio, quando siamo emozionati parliamo velocemente e in maniera agitata. Quando siamo sicuri di ciò che stiamo dicendo in un’ esposizione orale, abbiamo un tono di voce più alto rispetto a quando nutriamo dei dubbi. 3.2.2.3. Segregazione vocale: suoni di accompagnamento, grugniti, pause di silenzio ecc, includono la vocalizzazione come “uh”, “um”, “mm”, “aa”, “oh”, “em” e altre varianti. Due esempi: Sei in classe e sei distratto, per riprenderti il professore ti fa una domanda. La tua prima risposta è: “Eh?” Il ritmo o fluidità è l’ordine ritmato delle parole e i silenzi. Può essere lento o rapido, fluido o strozzato. Un ritmo lento ci trasmette l’idea di passività; diverse intermittenze rivelano mancanza di interesse o nervosismo e ostacolano la comprensione del messaggio. Il consigliabile è un ritmo diversificato , in accordo con il contenuto del messaggio. La dizione è l’articolazione e prenuncia corretta dei fonemi. Tendiamo tutti a non tenerne conto, soprattutto nelle conversazioni colloquiali. Ciò può danneggiare la comprensione del messaggio e rivela, inoltre, un basso livello culturale di colui che parla. Figura 10.
  • 15. Progetto MuseTeam 15 ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam” Figura 10. Paralinguaggio verbale: pronuncia errata Attività 5. 5.a.Scrivi e pronuncia correttamente le parole della Figura 10. ……………………………………………………………………………. 5.b. Leggi alcuni testi letterari o poesie che trasmettono stati d’animo. Individua nella classe quali giudizi hanno gli altri nei tuoi confronti Figura 11. Paralinguaggio verbale con messaggi di cortesia Attività 6. 6.a.- Sei in un bar e inciampi su una persona che sta bevendo un caffè. Cosa gli dici e che gesto faresti per risultare cortese? 6.b.- Immagina altre situazioni durante le quali usi frasi e gesti di cortesia. Figura 11. .
  • 16. Progetto MuseTeam 16 ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam” 3.3. Paralinguaggio nella comunicazione scritta Figura 12. Paralinguaggio verbale nella comunicazione scritta. Attività 7. Cerca nel CEPA o in altre istituziuoni simboli che utilizzano il paralinguaggio nella comunicazione scritta. Per esempio: segnali di emergenza, simboli che indicano un bagno pubblico...  4.- ALTRI ASPETTI DI INTERELAZIONE Altri aspetti di interelazione che influiscono sul processo di comunicazione si concentrano sull’aspetto fisico, il vestiario e la cosmetica. L’aspetto fisico di una persona è la prima cosa che viene notata, e molte volte influisce sulle opinioni che che l’interlocutore ha di quella determinata persona. Diamo molta importanza all’apparenza e ci preoccupiamo di coprire cìò che consideriamo difetti. La cosa curiosa è che le persone che si piacciono facilmente riescono a non giudicare gli altri. Dall’altro lato le persone insicure, che hanno problemi con il proprio corpo possono minare la tua autostima. Se devi partecipare ad un colloquio di lavoro devi curare il tuo aspetto in due modi: igene e vestiario. 4.1.- Igene  Fai un bagno il giorno del colloquio. Non pensare che il profumo sia un buon sostituto della doccia!
  • 17. Progetto MuseTeam 17 ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam”  Utilizza un buon deodorante, possibilmente che non sia profumato. Evita gli spary che lasciano le macchie bianche, soprattutto se indosserai vestiti neri.  Se hai un problema con l’odore dei piedi, utilizza un buon prodotto che agisca contro questo problema. Ricordati però di tenere i piedi puliti perchè il calore che disperdono all’interno delle scarpe può provocare cattivo odore.  Lavati i capelli. I capelli lavati il giorno prima possono sembrare puliti ma assorbono gli odori (della cucina, del fumo o se vai in metro). Se utilizzi gel o cera per capelli, fallo con moderazione. Il capello pieno di gel sembra appiccicoso.  Attenzione all’alito. Il giorno prima del colloquio non mangiare piatti che contengono aglio o cipolla. In caso contrario utilizza un buon colluttorio o uno spray per l’alito.  Attenzione alle unghie. Puliscile e mantienile curate. Se hai il vizio di mangiarle, fai lo sforzo di evitare ciò prima del colloquio. Mangiare le unghie trasmette ansia. Se sei donna non utilizzare colori vistosi.  Se sei raffreddato o soffri di un attacco di allergia, spiegalo e chiedi scusa in anticipo, e tieni un fazzoletto in mano (non tirare su e soffia il naso!) 4.2. . Vestiario  Assicurati cohe i vestiti siano puliti e stirati. Se il viaggio fino alla sede del colloquio è lungo, porta con te una busta per conservare la giacca bene appesa in macchina. Se vai con i mezzi pubblici, poggiala sul braccio. Porta con te un kit di cucito da viaggio, nel caso in cui perdessi un bottone.  Indossa scarpe in buone condizioni  Le donne dovrebbero portare delle calze di riserva Il posto di lavoro determina il tipo di vestiario da indossare, quindi dovresti adattarti all’ambiente. A completamento di questo manuale, parliamo dei padlet sintetizzati nei CEPAS. Sono denominati Tavola 1, Tavola 2, Tavola 3 e Tavola 4. Sono stati scelti questi padlet della CEPAs perchè possono essere implementati con video, power point o commenti. In questo modo possono essere svolti anche da persone che non hanno partecipato all’incontro. MESA 1 - WORLD CAFE MESA 2 - WORLD CAFE MESA 3 - WORLD CAFE MESA 4 - WORLD CAFE
  • 18. Progetto MuseTeam 18 ERASMUS + 2018-1-ESO1-KA204-050530 “MuseTeam” Soluzioni: Figura 7 (Potere e Dominio) e Figura 8 (Affetto e Cordialità) Attività 8. Elaborare un padlet che permette di sintetizzare gli aspetti ritenuti importanti da coloro che hanno partecipato alla lezione. https://www.youtube.com/watch?v=JBN_3oue0rs https://www.youtube.com/watch?v=TgBLjJcoVaI  BIBLIOGRAFIA Comunicazione non verbale. http://www.ugr.es/~aula_psi/EL_COMPORTAMIENTO_NO_VERBAL.htm Comunicazione non verbale. http://cvc.cervantes.es/ensenanza/biblioteca_ele/diccio_ele/diccionario/comunic acionnoverbal.htm Posizione e postura del corpo. http://www.naturopatamasdeu.com/posicion-y- posturas-del-cuerpo/ Raccolta “Sviluppo personale e lavorativo” dell’ Instituto Costarricense de Electricidad. ICE, elaborata da Dirección de Prensa y Relaciones Públicas de Costa Rica http://www.negociosyemprendimiento.org/2010/11/coleccion- desarrollo-personal-y-laboral.html The support of the European Commission for the preparation of this publication does not imply acceptance of its contents, which is the sole responsibility of the authors. Therefore, the Commission is not responsible for the use that may be made of the information disclosed here. Este folleto es una continuación del trabajo en Espabila-T