2. Chiavi di lettura
• Una risposta da docente e da rettore
• Una risposta “politica” da Presidente del
FORUM PD
3. «È impossibile che un’istruzione, anche uguale, non aumenti
la
superiorità di coloro che dalla natura sono stati più favoriti.
Ma, per mantenere l’uguaglianza
dei diritti, basta che questa superiorità non apporti una
dipendenza reale, e che ciascuno sia
tanto istruito da esercitare da sé stesso, e senza
sottomettersi ciecamente alla ragione altrui,
quelli che la legge gli ha garantito. Allora la superiorità di
alcuni uomini, lungi dall’essere un
male per coloro, i quali non hanno ricevuto i medesimi
vantaggi, contribuirà al bene di tutti; e
i talenti, come le cognizioni, diverranno il patrimonio
comune della società»
marchese di Condorcet
Elogio dell'istruzione pubblica
4. Obiettivi
• Da cosa dobbiamo partire per riformare
davvero l’università
• Abbasso la normologia da centralismo
burocratico
• Perchè partire dai fruitori del servizio per
ottenere nuove risorse? Il servizio è un
servizio “pubblico” - Elogio dell’Istruzione
pubblica (Marchese di Condorcet)
5. Sugli Obiettivi
• Vogliamo rendere equo e sostenibile il sistema, lo
vogliamo più efficiente e vogliamo che premi il merito
• Vogliamo che chi può paghi i costi, ma vogliamo che chi
può paghi non solo per se stesso ma anche per gli altri
che non possono (non individuo ma collettività)
• Se non c’è equità fiscale il sistema non funziona
• I finanziamenti sono legati alla capacità di attrarre gli
studenti, siamo sicuri che questo criterio non provochi
distorsioni in termini di qualità e di coesione territoriale
(nord e centro istruzione e ricerca, sud solo turismo..)
6. Dubbi
• I prestiti condizionati al reddito sembrano
essere efficaci più del sussidio diretto, perchè?
Per questioni psicologiche del soggetto (e se ci
fossero distorsioni se più guadagni più
restituisci, si potrebbe voler guadagnare
meno) ?
• I dati disponibili sembrano confermare la scarsa
propensione ad usufruire del prestito anche
quando è disponibile (regione Piemonte,
Regionre Toscana). Non c’è la cultura...
7. FFO: criteri di
allocazione
• Prima e dopo la Legge 240 non è cambiato niente, la quasi totalità viene
data sullo storico, perchè i costi del personale superano il 90 % e non è
possibile metterlo in mobilità o licenziarlo. Un cambiamento porterebbe
al default di molte università. Un piccolo cambiamento è in cantiere.
• Tutte le forze politiche spingono perchè il criterio del 90% venga
alleggerito (continuare ad assumere personale anche quando si è vicini al
default).
• Attraverso l’entrata delle tasse conta molto avere molti studenti e conta
molto avere studenti ricchi, e pochi esenti da tasse, il costo ricade
sull’università. Problema territoriale che è molto sentito, coflitto interno
e perenne nel nostro sistema universitario.
• Totalmente d’accordo sulla quota premiale: criteri nebulosi e variabili che
vengono comunicati in modo confuso e a fine anno. Criteri ex post.
8. Università gratis per
tutti
• Le tasse universitario potrebbero essere già graduate in modo progressivo
• Esistono vari modelli di tassazione universitaria (Trento, PoliTorino...) più
evoluti
• E’ un regalo dei poveri ai ricchi, perchè non è l’unica voce del costo
dell’istruzione.
• Le iscrizioni all’università stanno diminuendo, nella situazione attuale sempre
meno famiglie possono permettersi di mandare i figli all’università. E’ vero
che c’è un trasferimento di ricchezza dai poveri ai rcchi, soprattutto perchè
i poveri NON vanno all’università.
• Il limite del 20% è stato superato da molte università (del NORD)? Occorre
fare un’analisi.
• Il nuovo indicatore di merito mette al denominatore i proventi da tasse, e
quindi sta provocando forti discussioni
9. Lo studente e la scelta
consapevole
• Come lo studente sceglie l’università
• E’ veramente realizzabile l’autonomia dell’università? E’
possibile pensare ad un doppio binario? Più autonomia e più
responsabilità, meno autonomia e regime centralizzato?
• L’istruzione non è un business e non si può parlare di
“mercato”, si tratta di un servizio primario che lo stato DEVE
garantire, non si deve incentivare il marketing dell’università e
le graduatorie che sempificano e spesso causano distorsioni
• Il valore legale del titolo non esiste e il “ranking di stato” può
introdurlo molto più forte di quello che si trova ora nei
concorsi della PA
10. Placement e reddito
• Il problema dell’occupazione dei laureati, il reddito
percepito è inferiore alle aspettative, è redditizio nel
breve periodo laurearsi?
• La logica comparativa sulle tasse deve essere
europea e non italiana, dobbiamo evitare che ci sia
un flusso di studenti ricchi e bravi verso i paesi
stranieri (Esempio della Baviera, e della valutazione
dell’iniziativa di eccellenza tedesca)
• Ruolo delle Regioni per favorire la coesione
territoriale
11. Il Prestito
• In pratica il salario dei neolaureati serve a finanziare l’università dove è stata conseguita la
laurea
• se il laureato è bravo e viene assunto una parte dello stipendio serve a saldare il debito
contratto dallo studente e dall’università
• il prestito consente di aumentare le tasse universitarie
• l’università deve poter spendere i soldi come vuole e crescere liberamente
• in questo momento solo poche università sono in grado di offrire un servizio all’altezza di
uno studente esigente.
• ci sarebbe competizione con i paesi e le regioni che decidono di investire su tasse zero per
i migliori (esempio: Trentino, Baviera o università private che hanno sponsor per borse ai
migliori)
• Il voto di maturità e i voti non sono dati in maniera omogenea in tutto il territorio
nazionale
• i figli delle famiglie povere si perdono prima degli ultimi tre anni di liceo
• alla maturità con voti alti arrivano solo i figli dei ricchi....
12. Autonomia
• l’autonomia degli atenei come è descritta è
fantascienza, per ora siamo al
commissariamento centralizzato, un
centralismo burocratico
• sul fatto che la scelta degli studenti
premierebbe il valore reale bisognerebbe
discutere....
13. Considerazioni
Politiche
• Numero di laureati/docenti inferiore alla media europea (abbiamo
bisogno di più laureati e di più docenti)
• Forte sbilanciamento territoriale
• Percorso di eccellenza, la maggioranza dei figli dei poveri (come di
quelli dei ricchi) non è eccellente ma aspira a laurearsi con voti nella
media
• Ci sono questioni ideoglogiche e barriere legali per poter modulare
le tasse e dare autonomia di organizzazione e reclutamento
• E’ stato seriamente ridimensionato, in termini di finanziamento, il
diritto allo studio e dunque ci possono essere forti resistenze ad
una proposta che opera solo sulla fascia alta di rendimento
14. Commenti dal pubblico
• Il sistema di prestiti di onore attuali non funziona
perchè non c’è restituzione condizionata
• In Trentino le agevolazioni sono solo per i nati o
residenti in Trentino
• Abolizione del valore legale del titolo di studio
• Lo studente non rischia nulla – chi guadagna tanto
potrebbe compensare dal basso per tenere più
bassa la retta
15. Risposte di Andrea Ichino
• Condorcet – si applica alla scuola e non
all’università – l’università si deve occupare
dei capaci e meritevoli
• Potrebbe essere inclusa la triennale e
occuparci del dopo con questa proposta
• Università come servizio pubblico, il
ritorno è privato, le risorse sono limitate
• I soldi pubblici dovrebbero essere usati per
16. restituibili
• Default : nei 40 anni non restituisci il
finanziamento che ti è stato dato
• I Redditi non sono sufficienti a ripagare
• Effetti sul mercato del lavoro? Migliora
l’università e quindi migliora il lavoro e lo
stipendio
• Fiscalità progressiva servizio per servizio