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Sulla proposta Ichino-
       Terlizzese	

      Maria Chiara Carrozza
Chiavi di lettura	


•  Una risposta da docente e da rettore	

•  Una risposta “politica” da Presidente del
  FORUM PD
«È impossibile che un’istruzione, anche uguale, non aumenti
la
superiorità di coloro che dalla natura sono stati più favoriti.
Ma, per mantenere l’uguaglianza
dei diritti, basta che questa superiorità non apporti una
dipendenza reale, e che ciascuno sia
tanto istruito da esercitare da sé stesso, e senza
sottomettersi ciecamente alla ragione altrui,
quelli che la legge gli ha garantito. Allora la superiorità di
alcuni uomini, lungi dall’essere un
male per coloro, i quali non hanno ricevuto i medesimi
vantaggi, contribuirà al bene di tutti; e
i talenti, come le cognizioni, diverranno il patrimonio
comune della società»
marchese di Condorcet
Elogio dell'istruzione pubblica
Obiettivi	

•  Da cosa dobbiamo partire per riformare
  davvero l’università	

•  Abbasso la normologia da centralismo
  burocratico	

•  Perchè partire dai fruitori del servizio per
  ottenere nuove risorse? Il servizio è un
  servizio “pubblico” - Elogio dell’Istruzione
  pubblica (Marchese di Condorcet)
Sugli Obiettivi	

•    Vogliamo rendere equo e sostenibile il sistema, lo
     vogliamo più efficiente e vogliamo che premi il merito	

•    Vogliamo che chi può paghi i costi, ma vogliamo che chi
     può paghi non solo per se stesso ma anche per gli altri
     che non possono (non individuo ma collettività)	

•    Se non c’è equità fiscale il sistema non funziona	

•    I finanziamenti sono legati alla capacità di attrarre gli
     studenti, siamo sicuri che questo criterio non provochi
     distorsioni in termini di qualità e di coesione territoriale
     (nord e centro istruzione e ricerca, sud solo turismo..)
Dubbi 	

•  I prestiti condizionati al reddito sembrano
  essere efficaci più del sussidio diretto, perchè?
  Per questioni psicologiche del soggetto (e se ci
  fossero distorsioni se più guadagni più
  restituisci, si potrebbe voler guadagnare
  meno) ?	

•  I dati disponibili sembrano confermare la scarsa
  propensione ad usufruire del prestito anche
  quando è disponibile (regione Piemonte,
  Regionre Toscana). Non c’è la cultura...
FFO: criteri di
               allocazione	

•    Prima e dopo la Legge 240 non è cambiato niente, la quasi totalità viene
     data sullo storico, perchè i costi del personale superano il 90 % e non è
     possibile metterlo in mobilità o licenziarlo. Un cambiamento porterebbe
     al default di molte università. Un piccolo cambiamento è in cantiere.	

•    Tutte le forze politiche spingono perchè il criterio del 90% venga
     alleggerito (continuare ad assumere personale anche quando si è vicini al
     default). 	

•    Attraverso l’entrata delle tasse conta molto avere molti studenti e conta
     molto avere studenti ricchi, e pochi esenti da tasse, il costo ricade
     sull’università. Problema territoriale che è molto sentito, coflitto interno
     e perenne nel nostro sistema universitario.	

•    Totalmente d’accordo sulla quota premiale: criteri nebulosi e variabili che
     vengono comunicati in modo confuso e a fine anno. Criteri ex post.
Università gratis per
             tutti	

•    Le tasse universitario potrebbero essere già graduate in modo progressivo	

•    Esistono vari modelli di tassazione universitaria (Trento, PoliTorino...) più
     evoluti	

•    E’ un regalo dei poveri ai ricchi, perchè non è l’unica voce del costo
     dell’istruzione.	

•    Le iscrizioni all’università stanno diminuendo, nella situazione attuale sempre
     meno famiglie possono permettersi di mandare i figli all’università. E’ vero
     che c’è un trasferimento di ricchezza dai poveri ai rcchi, soprattutto perchè
     i poveri NON vanno all’università.	

•    Il limite del 20% è stato superato da molte università (del NORD)? Occorre
     fare un’analisi.	

•    Il nuovo indicatore di merito mette al denominatore i proventi da tasse, e
     quindi sta provocando forti discussioni
Lo studente e la scelta
     consapevole	

•    Come lo studente sceglie l’università	

•    E’ veramente realizzabile l’autonomia dell’università? E’
     possibile pensare ad un doppio binario? Più autonomia e più
     responsabilità, meno autonomia e regime centralizzato?	

•    L’istruzione non è un business e non si può parlare di
     “mercato”, si tratta di un servizio primario che lo stato DEVE
     garantire, non si deve incentivare il marketing dell’università e
     le graduatorie che sempificano e spesso causano distorsioni 	

•    Il valore legale del titolo non esiste e il “ranking di stato” può
     introdurlo molto più forte di quello che si trova ora nei
     concorsi della PA
Placement e reddito	

•  Il problema dell’occupazione dei laureati, il reddito
   percepito è inferiore alle aspettative, è redditizio nel
   breve periodo laurearsi?	

•  La logica comparativa sulle tasse deve essere
   europea e non italiana, dobbiamo evitare che ci sia
   un flusso di studenti ricchi e bravi verso i paesi
   stranieri (Esempio della Baviera, e della valutazione
   dell’iniziativa di eccellenza tedesca)	

•  Ruolo delle Regioni per favorire la coesione
   territoriale
Il Prestito	

•    In pratica il salario dei neolaureati serve a finanziare l’università dove è stata conseguita la
     laurea	

•    se il laureato è bravo e viene assunto una parte dello stipendio serve a saldare il debito
     contratto dallo studente e dall’università	

•    il prestito consente di aumentare le tasse universitarie	

•    l’università deve poter spendere i soldi come vuole e crescere liberamente	

•    in questo momento solo poche università sono in grado di offrire un servizio all’altezza di
     uno studente esigente. 	

•    ci sarebbe competizione con i paesi e le regioni che decidono di investire su tasse zero per
     i migliori (esempio: Trentino, Baviera o università private che hanno sponsor per borse ai
     migliori)	

•    Il voto di maturità e i voti non sono dati in maniera omogenea in tutto il territorio
     nazionale	

•    i figli delle famiglie povere si perdono prima degli ultimi tre anni di liceo	

•    alla maturità con voti alti arrivano solo i figli dei ricchi....
Autonomia	

•  l’autonomia degli atenei come è descritta è
  fantascienza, per ora siamo al
  commissariamento centralizzato, un
  centralismo burocratico	

•  sul fatto che la scelta degli studenti
  premierebbe il valore reale bisognerebbe
  discutere....
Considerazioni
               Politiche	

•    Numero di laureati/docenti inferiore alla media europea (abbiamo
     bisogno di più laureati e di più docenti)	

•    Forte sbilanciamento territoriale	

•    Percorso di eccellenza, la maggioranza dei figli dei poveri (come di
     quelli dei ricchi) non è eccellente ma aspira a laurearsi con voti nella
     media	

•    Ci sono questioni ideoglogiche e barriere legali per poter modulare
     le tasse e dare autonomia di organizzazione e reclutamento	

•    E’ stato seriamente ridimensionato, in termini di finanziamento, il
     diritto allo studio e dunque ci possono essere forti resistenze ad
     una proposta che opera solo sulla fascia alta di rendimento
Commenti dal pubblico	

•  Il sistema di prestiti di onore attuali non funziona
   perchè non c’è restituzione condizionata	

•  In Trentino le agevolazioni sono solo per i nati o
   residenti in Trentino	

•  Abolizione del valore legale del titolo di studio	

•  Lo studente non rischia nulla – chi guadagna tanto
   potrebbe compensare dal basso per tenere più
   bassa la retta
Risposte di Andrea Ichino
•  Condorcet – si applica alla scuola e non
  all’università – l’università si deve occupare
  dei capaci e meritevoli	

•  Potrebbe essere inclusa la triennale e
  occuparci del dopo con questa proposta	

•  Università come servizio pubblico, il
  ritorno è privato, le risorse sono limitate	

•  I soldi pubblici dovrebbero essere usati per
restituibili	

•  Default : nei 40 anni non restituisci il
  finanziamento che ti è stato dato	

•  I Redditi non sono sufficienti a ripagare	

•  Effetti sul mercato del lavoro? Migliora
  l’università e quindi migliora il lavoro e lo
  stipendio	

•  Fiscalità progressiva servizio per servizio

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Roma ichino

  • 1. Sulla proposta Ichino- Terlizzese Maria Chiara Carrozza
  • 2. Chiavi di lettura •  Una risposta da docente e da rettore •  Una risposta “politica” da Presidente del FORUM PD
  • 3. «È impossibile che un’istruzione, anche uguale, non aumenti la superiorità di coloro che dalla natura sono stati più favoriti. Ma, per mantenere l’uguaglianza dei diritti, basta che questa superiorità non apporti una dipendenza reale, e che ciascuno sia tanto istruito da esercitare da sé stesso, e senza sottomettersi ciecamente alla ragione altrui, quelli che la legge gli ha garantito. Allora la superiorità di alcuni uomini, lungi dall’essere un male per coloro, i quali non hanno ricevuto i medesimi vantaggi, contribuirà al bene di tutti; e i talenti, come le cognizioni, diverranno il patrimonio comune della società» marchese di Condorcet Elogio dell'istruzione pubblica
  • 4. Obiettivi •  Da cosa dobbiamo partire per riformare davvero l’università •  Abbasso la normologia da centralismo burocratico •  Perchè partire dai fruitori del servizio per ottenere nuove risorse? Il servizio è un servizio “pubblico” - Elogio dell’Istruzione pubblica (Marchese di Condorcet)
  • 5. Sugli Obiettivi •  Vogliamo rendere equo e sostenibile il sistema, lo vogliamo più efficiente e vogliamo che premi il merito •  Vogliamo che chi può paghi i costi, ma vogliamo che chi può paghi non solo per se stesso ma anche per gli altri che non possono (non individuo ma collettività) •  Se non c’è equità fiscale il sistema non funziona •  I finanziamenti sono legati alla capacità di attrarre gli studenti, siamo sicuri che questo criterio non provochi distorsioni in termini di qualità e di coesione territoriale (nord e centro istruzione e ricerca, sud solo turismo..)
  • 6. Dubbi •  I prestiti condizionati al reddito sembrano essere efficaci più del sussidio diretto, perchè? Per questioni psicologiche del soggetto (e se ci fossero distorsioni se più guadagni più restituisci, si potrebbe voler guadagnare meno) ? •  I dati disponibili sembrano confermare la scarsa propensione ad usufruire del prestito anche quando è disponibile (regione Piemonte, Regionre Toscana). Non c’è la cultura...
  • 7. FFO: criteri di allocazione •  Prima e dopo la Legge 240 non è cambiato niente, la quasi totalità viene data sullo storico, perchè i costi del personale superano il 90 % e non è possibile metterlo in mobilità o licenziarlo. Un cambiamento porterebbe al default di molte università. Un piccolo cambiamento è in cantiere. •  Tutte le forze politiche spingono perchè il criterio del 90% venga alleggerito (continuare ad assumere personale anche quando si è vicini al default). •  Attraverso l’entrata delle tasse conta molto avere molti studenti e conta molto avere studenti ricchi, e pochi esenti da tasse, il costo ricade sull’università. Problema territoriale che è molto sentito, coflitto interno e perenne nel nostro sistema universitario. •  Totalmente d’accordo sulla quota premiale: criteri nebulosi e variabili che vengono comunicati in modo confuso e a fine anno. Criteri ex post.
  • 8. Università gratis per tutti •  Le tasse universitario potrebbero essere già graduate in modo progressivo •  Esistono vari modelli di tassazione universitaria (Trento, PoliTorino...) più evoluti •  E’ un regalo dei poveri ai ricchi, perchè non è l’unica voce del costo dell’istruzione. •  Le iscrizioni all’università stanno diminuendo, nella situazione attuale sempre meno famiglie possono permettersi di mandare i figli all’università. E’ vero che c’è un trasferimento di ricchezza dai poveri ai rcchi, soprattutto perchè i poveri NON vanno all’università. •  Il limite del 20% è stato superato da molte università (del NORD)? Occorre fare un’analisi. •  Il nuovo indicatore di merito mette al denominatore i proventi da tasse, e quindi sta provocando forti discussioni
  • 9. Lo studente e la scelta consapevole •  Come lo studente sceglie l’università •  E’ veramente realizzabile l’autonomia dell’università? E’ possibile pensare ad un doppio binario? Più autonomia e più responsabilità, meno autonomia e regime centralizzato? •  L’istruzione non è un business e non si può parlare di “mercato”, si tratta di un servizio primario che lo stato DEVE garantire, non si deve incentivare il marketing dell’università e le graduatorie che sempificano e spesso causano distorsioni •  Il valore legale del titolo non esiste e il “ranking di stato” può introdurlo molto più forte di quello che si trova ora nei concorsi della PA
  • 10. Placement e reddito •  Il problema dell’occupazione dei laureati, il reddito percepito è inferiore alle aspettative, è redditizio nel breve periodo laurearsi? •  La logica comparativa sulle tasse deve essere europea e non italiana, dobbiamo evitare che ci sia un flusso di studenti ricchi e bravi verso i paesi stranieri (Esempio della Baviera, e della valutazione dell’iniziativa di eccellenza tedesca) •  Ruolo delle Regioni per favorire la coesione territoriale
  • 11. Il Prestito •  In pratica il salario dei neolaureati serve a finanziare l’università dove è stata conseguita la laurea •  se il laureato è bravo e viene assunto una parte dello stipendio serve a saldare il debito contratto dallo studente e dall’università •  il prestito consente di aumentare le tasse universitarie •  l’università deve poter spendere i soldi come vuole e crescere liberamente •  in questo momento solo poche università sono in grado di offrire un servizio all’altezza di uno studente esigente. •  ci sarebbe competizione con i paesi e le regioni che decidono di investire su tasse zero per i migliori (esempio: Trentino, Baviera o università private che hanno sponsor per borse ai migliori) •  Il voto di maturità e i voti non sono dati in maniera omogenea in tutto il territorio nazionale •  i figli delle famiglie povere si perdono prima degli ultimi tre anni di liceo •  alla maturità con voti alti arrivano solo i figli dei ricchi....
  • 12. Autonomia •  l’autonomia degli atenei come è descritta è fantascienza, per ora siamo al commissariamento centralizzato, un centralismo burocratico •  sul fatto che la scelta degli studenti premierebbe il valore reale bisognerebbe discutere....
  • 13. Considerazioni Politiche •  Numero di laureati/docenti inferiore alla media europea (abbiamo bisogno di più laureati e di più docenti) •  Forte sbilanciamento territoriale •  Percorso di eccellenza, la maggioranza dei figli dei poveri (come di quelli dei ricchi) non è eccellente ma aspira a laurearsi con voti nella media •  Ci sono questioni ideoglogiche e barriere legali per poter modulare le tasse e dare autonomia di organizzazione e reclutamento •  E’ stato seriamente ridimensionato, in termini di finanziamento, il diritto allo studio e dunque ci possono essere forti resistenze ad una proposta che opera solo sulla fascia alta di rendimento
  • 14. Commenti dal pubblico •  Il sistema di prestiti di onore attuali non funziona perchè non c’è restituzione condizionata •  In Trentino le agevolazioni sono solo per i nati o residenti in Trentino •  Abolizione del valore legale del titolo di studio •  Lo studente non rischia nulla – chi guadagna tanto potrebbe compensare dal basso per tenere più bassa la retta
  • 15. Risposte di Andrea Ichino •  Condorcet – si applica alla scuola e non all’università – l’università si deve occupare dei capaci e meritevoli •  Potrebbe essere inclusa la triennale e occuparci del dopo con questa proposta •  Università come servizio pubblico, il ritorno è privato, le risorse sono limitate •  I soldi pubblici dovrebbero essere usati per
  • 16. restituibili •  Default : nei 40 anni non restituisci il finanziamento che ti è stato dato •  I Redditi non sono sufficienti a ripagare •  Effetti sul mercato del lavoro? Migliora l’università e quindi migliora il lavoro e lo stipendio •  Fiscalità progressiva servizio per servizio