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SOCIAL NETWORK, PA E PUBBLICI SERVIZI:
TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE ED EFFICIENZA, NELL'ERA DEL WEB 2.0

Michele Dell'Edera - http://www.micheledelledera.it
Sono consulente, formatore, mi occupo di comunicazione e
copywriting, sono Social Media Strategist e PR.
Inoltre sono giornalista, dirigo il quotidiano on line
Zeroventiquattro.it.
Sono convinto che ogni attività sul web, abbia bisogno di
strategia e di un cambiamento di mentalità in grado di
portare a un cambiamento organizzativo e di approccio.
http://micheledelledera.it

Michele Dell'Edera
www.micheledelledera.it
Smart city ? Cosa sono ?
Una città dove il livello della
qualità della vita è elevato
Dove gli spazi urbani aiutano a
realizzare progetti

Dove la mobilità è sostenibile
Dove la tutela dell’ambiente è
importante

Dove vi sia una valorizzazione dal
punto di vista turistico e business

Dove vi sia una visione strategica
del futuro

Dove il cittadino sente suo lo spazio urbano, si
sente protagonista e non ospite…
Michele Dell'Edera
http://www.micheledelledera.it
33 % - 33% - 33%

Visione

Infrastruttura

Comunicazione

Michele Dell'Edera
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I cittadini protagonisti
 Bisogna comprendere la vita sociale della città. Per fare ciò l’unico modo è “leggere”
il pensiero, i sogni, le aspettative dei propri cittadini
 Le persone si scambiano informazioni, opinioni, condividono sentimenti…
 Utilizzano reti fisiche (le piazze, i bar, i luoghi di lavoro e di svago, ecc.)
 Utilizzano le reti digitali (i social network e il web più in generale)
 Utilizzano diversi device, sono “sempre” connessi… (Pc, Mobile, Tablet)
 Possono essere produttori e consumatori di informazioni

 Possono dare più valore o meno valore a questa o a quella informazione

Michele Dell'Edera
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Smart Citizens
Nessuna innovazione funziona se non diventa di pubblico e comune utilizzo.
E’ l’era dei Cittadini intelligenti:
 le città potranno diventare intelligenti solo se riusciranno a coinvolgere i propri
cittadini in questo “gioco di innovazione”
 E’ il cittadino che rende “intelligente” la città, non viceversa
 Sono le intelligenze di tutti a contribuire ad un’intelligenza collettiva
 Tutti partecipi dello stesso progetto: La Città

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Smart Community
Si crea così una SMART COMMUNITY:
 Nella quale interessi pubblici e privati confluiscono, si integrano e si completano

 Nella quale il flusso informativo è più dal basso verso l’alto che viceversa
 Dove acquista sempre più valore la disintermediazione
 Dove il cittadino è “portatore di diritti”
 Dove il tutto è modulato attorno al bisogno di dialogo del cittadino
 Dove l’intera organizzazione è ripensata e resa flessibile per rispondere ai bisogni di ciascuno.
 Dove la frase: “non è di mia competenza”, non esiste più.
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Michele Dell'Edera
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Come si accede a internet in Italia ?

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9
Portale Cittadino
Carta dei servizi
digitale

SUE

SUAP

Piani Energia Sostenibile
PAES

E-partecipation

Crowdsourcing
Cittadino

Michele Dell'Edera
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SIT - Web
GIS
Partiamo dal portale
Cittadino

Non più semplice
contenitore di informazioni

Luogo dal quale partono
servizi reali

Collegato con il sistema
informativo dell’ente

Michele Dell'Edera
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Partiamo dal portale
Cittadino

smart
utile

luogo

• I cittadini lo possono utilizzare facilmente
• Utile anche per i dipendenti dell’ente

• Per conoscere ed ottenere informazioni
• Per potersi orientare per le proprie scelte di vita

• Dove sia possibile attivare istanze
• Dove sia possibile richiedere servizi

Michele Dell'Edera
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Partiamo dal portale
Cittadino

Parteciapare attivamente alle
scelte politiche
• E-partecipation

Proporre nuovi progetti o
partecipare con proprie idee
• Crowdsourcing

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Chi naviga

Mobile

Obiettivi

• Usa i motori di
ricerca
• Usa i social
network

• Diffusione di
tablet e
smartphone
• Ha ampliato le
possibilità di
partecipazione

• Informare i
cittadini
• Favorire la
partecipazione
• Condivisione
delle decisioni
• Aumentare il
consenso

Michele Dell'Edera
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Il dovere della PA

Informare

Dove

• In tempi e modi
opportuni il
cittadino
• Rendere fruibili le
informazioni

• Andare oltre il
manifesto
• Presidiare le
piazze digitali

Michele Dell'Edera
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Le possibili scelte della PA

Informare

Dove

• Essere sui social
network
• Accettare la
relazione

• Facebook
• Twitter
• Youtube
• … e gli altri

Michele Dell'Edera
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Per la PA
Un nuovo modo di approcciarsi al rapporto con
il Cittadino

Ascolto

Presidio

Interazione

• Monitorare ciò che avviene nei social network
• Seguire le conversazioni di interesse

• Essere presenti nei social network
• Avere un proprio account

• Interagire con gli utenti/cittadini
• Creare e fortificare relazioni

• Usare i social per costruire momenti di partecipazione
• Essere propositivi e avere capacità di coinvolgimento
Partecipazione

Michele Dell'Edera
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Social Network
Un’opportunità per
La PA

Efficicacia

Consente di raggiungere il cittadino

Costo

Ottimizza il costo contatto

Monitoraggio

Aiuta a comprendere le opinioni dei
cittadini

Ascolto, dialogo, fiducia

Aiutano a creare un dialogo

Trasparenza

sviluppare il
concetto di
trasparenza

Collaborazione

Ottiene

Michele Dell'Edera
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Social Network
Un’opportunità per
Il Cittadino

Efficicacia

Ottenere informazioni più facilmente

Costo

Consente di ottenere un servizio più
ampio

Monitoraggio

Una PA più disponibile a cogliere
istanze

Ascolto, dialogo, fiducia

Maggiore qualità nei
rapporti

Trasparenza

Maggiore
consapevolezza

Collaborazione

Essere
protagonisti

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Che fare, quindi ?...
• “Ascoltare” le conversazioni dei cittadini
• Saper “analizzare” le conversazioni dei cittadini
• “Correlare” le informazioni provenienti dall’ambiente
social e web 2.0, dalla città, con le informazioni i
programmi e le idee messe a punto in amministrazione
• “Agire” partendo da questi dati e dalle “richieste” che
vengono dalla città.

Michele Dell'Edera
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Come farlo ?...
• Avere una strategia, un progetto per i social
• Non affidare l’attività solo alla
comunicazione, ma coinvolgere i vari settori
• Avere bene in mente quali possano essere gli
interlocutori per ogni azione messa in campo
o viceversa
• Fare in modo che l’approdo sia il portale
cittadino o il luogo pensato per il “confronto”
• Monitorare i canali social: essere attivi
• Utilizzare ogni canale strategicamente
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La Città
costruita
insieme

Michele Dell'Edera
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Proporre
Idee

Valutazioni

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Progetti

Soluzioni
Sistema di Crowdsourcing per
il cittadino

Inserire una propria idea (in
maniera moderata o meno)
Esprimere un parere (votare)
su un’idea già pubblicata o su
un progetto della PA

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Sistema di Crowdsourcing per la PA

Valutare a priori il gradimento su una
propria proposta

Ma anche aprirsi a valutazioni su:
bilancio, destinazione di un’area, di
una piazza, realizzazione di un evento

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30
Prima fase: test di adozione
In questa fase si sonda il terreno:
• Un responsabile per i social opera sotto la supervisione del
responsabile comunicazione (o altro delegato)
 Apre uno o più account social
 Si occupa della produzione dei contenuti
 Lavora non in strettissimo contatto con l’organizzazione e il
team di progetto
 E’ una fase di test per cui non ci sono fissati degli obiettivi

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31
Seconda fase: adozione focalizzata
In questa fase si sonda il terreno:
 Alcune funzioni chiave del progetto entrano in azione
perché ne comprendono l’utilità, tipicamente:
 Ufficio Stampa, URP e PR
 Il Supporto (URP)
Dopo entrano in ballo i vari settori comprendendo che
l’attività social può migliorare le performance
Aumenta la collaborazione interna, l’aggiornamento dei social
diventa un’attenzione quotidiana.
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32
Terza fase: adozione operativa
In questa fase molti settori seguiranno la strada social:
 Si passa dal “dobbiamo provarci” al “come possiamo
utilizzare al meglio questi strumenti per riuscire a raggiungere
gli obiettivi ?”
 Si iniziano ad ottimizzare i canali di collaborazione interna
 L’uso dei social diviene normalità
 E’ come se il gruppo di lavoro che gestisce i social
diventasse “una redazione”

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33
Quarta fase: integrazione operativa
I Social Media sono integrati nel tessuto dell’organizzazione:
 Ogni settore del team li usa in modo diverso a seconda
degli obiettivi da raggiungere
 Gli esperti di settore aggiornano il/i Blog (portale PA)
 Il ruolo di chi all’inizio era solo un “social media manager”
cambia e diventa strategico perché strategica è l’attività sui
social network

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34
Una notazione
Se giustamente pianificato e organizzato, “lo sbarco” sui
social network può avvenire anche accorpando o saltando
alcune di queste fasi.
Da tener presente molto quindi:
 L’analisi della situazione di partenza
 La verifica del know-how presente
 La chiarezza negli obiettivi
 Una strategia definita

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35
Cosa fare inizialmente
Identificare gli elementi chiave del team tra e “oltre” i
presenti:
 Blogger, persone avvezze al digitale, leader, campioni,
personaggi influenti, ecc.
Catalogare tutte le attività inerenti ai social:
 Si lavora già con i social ? Chi ? Come ? Dove ?
Quali sono i punti di forza del team:
 C’è comunicazione nel team ? Il reparto IT è efficiente ?
Valutare le debolezze del team:
 Scarsa comunicazione interna, non esiste un gruppo PR, non
esiste una strategia per il mobile, ecc.
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36
Le domande del team
 A quali canali dovremmo rivolgerci e perché ?

 Con quali piattaforme iniziare la sperimentazione ?
 Quali strumenti per il monitoraggio dell’attività ?

 Esiste un CRM, una piattaforma con cui integrare le
informazioni ?
 Come dividere il lavoro ?
 Come adeguare l’attività di PR ?

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37
Come organizzarsi
Organizzazione centralizzata
 Completo controllo del messaggio
 Completo controllo dell’informazione
 Completo controllo dell’esecuzione del programma
 Controllo dei dati relativi ai social
 Collaborazione semplificata

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38
Come organizzarsi
Organizzazione centralizzata possibili difficoltà
 Programmi da creare da zero a livello centralizzato
 L’organizzazione centralizzata tende a burocratizzarsi e
quindi a rallentare
 I toni dei messaggi sono meno spontanei
 Quest’ultimo aspetto nei social network può essere un
problema
 Potrebbe nascere una non immediatezza nell’interazione
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39
Come organizzarsi
Organizzazione decentralizzata

 Ogni parte del team a seconda delle responsabilità
partecipa all’iniziativa sui social
 L’interazione è veloce, ciascuno risponde per le proprie
competenze e questo potrebbe rendere più efficace la
comunicazione e favorire la community
 Si potrebbe essere efficaci più in fretta ed ottenere dei
risultati (se i programmi però sono già definiti)
 Sarà favorito il consolidamento e la nascita di nuove
competenze.
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40
Come organizzarsi
Organizzazione decentralizzata possibili difficoltà
 La rinuncia al controllo su un programma social può
determinare qualche rischio. Autonomia e iniziativa
significano rischio (Responsabilità oggettiva della PA)
 Le persone affini all’autonomia sono difficili da controllare
 La collaborazione può scemare se non c’è un
coordinamento che riesce a tenere insieme i vari “pezzi”

Michele Dell'Edera
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41
Michele Dell'Edera
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Michele Dell'Edera
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Cosa dobbiamo ricordare ?

Protagonisti delle relazioni in rete
OGGI
Sono le persone / i cittadini / gli
amministratori / gli operatori della PA !

Michele Dell'Edera
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Cosa dobbiamo ricordare ?

Ciò che avviene on line
Deve avere un suo riscontro off-line
L’Ente ne deve essere cosciente

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Condiviso e sentito come proprio

Portale Cittadino
Carta dei servizi
digitale

SUE

SUAP

Piani Energia Sostenibile
PAES

E-partecipation

Crowdsourcing
Cittadino

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SIT - Web
GIS
Smart
Citizen

Smart
Technology

Smart
Community

Smart City

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Smart
Business
Michele Dell’Edera

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  • 1. SOCIAL NETWORK, PA E PUBBLICI SERVIZI: TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE ED EFFICIENZA, NELL'ERA DEL WEB 2.0 Michele Dell'Edera - http://www.micheledelledera.it
  • 2. Sono consulente, formatore, mi occupo di comunicazione e copywriting, sono Social Media Strategist e PR. Inoltre sono giornalista, dirigo il quotidiano on line Zeroventiquattro.it. Sono convinto che ogni attività sul web, abbia bisogno di strategia e di un cambiamento di mentalità in grado di portare a un cambiamento organizzativo e di approccio. http://micheledelledera.it Michele Dell'Edera www.micheledelledera.it
  • 3. Smart city ? Cosa sono ? Una città dove il livello della qualità della vita è elevato Dove gli spazi urbani aiutano a realizzare progetti Dove la mobilità è sostenibile Dove la tutela dell’ambiente è importante Dove vi sia una valorizzazione dal punto di vista turistico e business Dove vi sia una visione strategica del futuro Dove il cittadino sente suo lo spazio urbano, si sente protagonista e non ospite… Michele Dell'Edera http://www.micheledelledera.it
  • 4. 33 % - 33% - 33% Visione Infrastruttura Comunicazione Michele Dell'Edera http://www.micheledelledera.it
  • 5. I cittadini protagonisti  Bisogna comprendere la vita sociale della città. Per fare ciò l’unico modo è “leggere” il pensiero, i sogni, le aspettative dei propri cittadini  Le persone si scambiano informazioni, opinioni, condividono sentimenti…  Utilizzano reti fisiche (le piazze, i bar, i luoghi di lavoro e di svago, ecc.)  Utilizzano le reti digitali (i social network e il web più in generale)  Utilizzano diversi device, sono “sempre” connessi… (Pc, Mobile, Tablet)  Possono essere produttori e consumatori di informazioni  Possono dare più valore o meno valore a questa o a quella informazione Michele Dell'Edera http://www.micheledelledera.it
  • 6. Smart Citizens Nessuna innovazione funziona se non diventa di pubblico e comune utilizzo. E’ l’era dei Cittadini intelligenti:  le città potranno diventare intelligenti solo se riusciranno a coinvolgere i propri cittadini in questo “gioco di innovazione”  E’ il cittadino che rende “intelligente” la città, non viceversa  Sono le intelligenze di tutti a contribuire ad un’intelligenza collettiva  Tutti partecipi dello stesso progetto: La Città Michele Dell'Edera http://www.micheledelledera.it
  • 7. Smart Community Si crea così una SMART COMMUNITY:  Nella quale interessi pubblici e privati confluiscono, si integrano e si completano  Nella quale il flusso informativo è più dal basso verso l’alto che viceversa  Dove acquista sempre più valore la disintermediazione  Dove il cittadino è “portatore di diritti”  Dove il tutto è modulato attorno al bisogno di dialogo del cittadino  Dove l’intera organizzazione è ripensata e resa flessibile per rispondere ai bisogni di ciascuno.  Dove la frase: “non è di mia competenza”, non esiste più. Michele Dell'Edera http://www.micheledelledera.it
  • 9. Come si accede a internet in Italia ? Michele Dell'Edera www.micheledelledera.it 9
  • 10. Portale Cittadino Carta dei servizi digitale SUE SUAP Piani Energia Sostenibile PAES E-partecipation Crowdsourcing Cittadino Michele Dell'Edera http://www.micheledelledera.it SIT - Web GIS
  • 11. Partiamo dal portale Cittadino Non più semplice contenitore di informazioni Luogo dal quale partono servizi reali Collegato con il sistema informativo dell’ente Michele Dell'Edera http://www.micheledelledera.it
  • 12. Partiamo dal portale Cittadino smart utile luogo • I cittadini lo possono utilizzare facilmente • Utile anche per i dipendenti dell’ente • Per conoscere ed ottenere informazioni • Per potersi orientare per le proprie scelte di vita • Dove sia possibile attivare istanze • Dove sia possibile richiedere servizi Michele Dell'Edera http://www.micheledelledera.it
  • 13. Partiamo dal portale Cittadino Parteciapare attivamente alle scelte politiche • E-partecipation Proporre nuovi progetti o partecipare con proprie idee • Crowdsourcing Michele Dell'Edera http://www.micheledelledera.it
  • 14. Chi naviga Mobile Obiettivi • Usa i motori di ricerca • Usa i social network • Diffusione di tablet e smartphone • Ha ampliato le possibilità di partecipazione • Informare i cittadini • Favorire la partecipazione • Condivisione delle decisioni • Aumentare il consenso Michele Dell'Edera http://www.micheledelledera.it
  • 15. Il dovere della PA Informare Dove • In tempi e modi opportuni il cittadino • Rendere fruibili le informazioni • Andare oltre il manifesto • Presidiare le piazze digitali Michele Dell'Edera http://www.micheledelledera.it
  • 16. Le possibili scelte della PA Informare Dove • Essere sui social network • Accettare la relazione • Facebook • Twitter • Youtube • … e gli altri Michele Dell'Edera http://www.micheledelledera.it
  • 17. Per la PA Un nuovo modo di approcciarsi al rapporto con il Cittadino Ascolto Presidio Interazione • Monitorare ciò che avviene nei social network • Seguire le conversazioni di interesse • Essere presenti nei social network • Avere un proprio account • Interagire con gli utenti/cittadini • Creare e fortificare relazioni • Usare i social per costruire momenti di partecipazione • Essere propositivi e avere capacità di coinvolgimento Partecipazione Michele Dell'Edera http://www.micheledelledera.it
  • 18. Social Network Un’opportunità per La PA Efficicacia Consente di raggiungere il cittadino Costo Ottimizza il costo contatto Monitoraggio Aiuta a comprendere le opinioni dei cittadini Ascolto, dialogo, fiducia Aiutano a creare un dialogo Trasparenza sviluppare il concetto di trasparenza Collaborazione Ottiene Michele Dell'Edera http://www.micheledelledera.it
  • 19. Social Network Un’opportunità per Il Cittadino Efficicacia Ottenere informazioni più facilmente Costo Consente di ottenere un servizio più ampio Monitoraggio Una PA più disponibile a cogliere istanze Ascolto, dialogo, fiducia Maggiore qualità nei rapporti Trasparenza Maggiore consapevolezza Collaborazione Essere protagonisti Michele Dell'Edera http://www.micheledelledera.it
  • 20. Che fare, quindi ?... • “Ascoltare” le conversazioni dei cittadini • Saper “analizzare” le conversazioni dei cittadini • “Correlare” le informazioni provenienti dall’ambiente social e web 2.0, dalla città, con le informazioni i programmi e le idee messe a punto in amministrazione • “Agire” partendo da questi dati e dalle “richieste” che vengono dalla città. Michele Dell'Edera www.micheledelledera.it
  • 21. Come farlo ?... • Avere una strategia, un progetto per i social • Non affidare l’attività solo alla comunicazione, ma coinvolgere i vari settori • Avere bene in mente quali possano essere gli interlocutori per ogni azione messa in campo o viceversa • Fare in modo che l’approdo sia il portale cittadino o il luogo pensato per il “confronto” • Monitorare i canali social: essere attivi • Utilizzare ogni canale strategicamente Michele Dell'Edera www.micheledelledera.it
  • 24. Sistema di Crowdsourcing per il cittadino Inserire una propria idea (in maniera moderata o meno) Esprimere un parere (votare) su un’idea già pubblicata o su un progetto della PA Michele Dell'Edera http://www.micheledelledera.it
  • 25. Sistema di Crowdsourcing per la PA Valutare a priori il gradimento su una propria proposta Ma anche aprirsi a valutazioni su: bilancio, destinazione di un’area, di una piazza, realizzazione di un evento Michele Dell'Edera http://www.micheledelledera.it
  • 26. Quali le web action utili ? Commenti pubblicati dai lettori Condivisioni o ripubblicazioni Michele Dell'Edera www.micheledelledera.it Iscrizione alla newsletter
  • 27. Quali le web action utili ? Cittadini / Contatti aggiunti Fan/Follower Acquisizione di un indirizzo e-mail con consenso Michele Dell'Edera www.micheledelledera.it
  • 28. Quali le web action utili ? Notizie / Storie / articoli Voti sui contenuti Web Form Compilate Argomenti Creati Numero Download Michele Dell'Edera www.micheledelledera.it
  • 29. Quali le web action utili ? Visualizzazioni video Servizi erogati Iscrizioni Upload Documenti scaricati Michele Dell'Edera www.micheledelledera.it
  • 31. Prima fase: test di adozione In questa fase si sonda il terreno: • Un responsabile per i social opera sotto la supervisione del responsabile comunicazione (o altro delegato)  Apre uno o più account social  Si occupa della produzione dei contenuti  Lavora non in strettissimo contatto con l’organizzazione e il team di progetto  E’ una fase di test per cui non ci sono fissati degli obiettivi Michele Dell'Edera www.micheledelledera.it 31
  • 32. Seconda fase: adozione focalizzata In questa fase si sonda il terreno:  Alcune funzioni chiave del progetto entrano in azione perché ne comprendono l’utilità, tipicamente:  Ufficio Stampa, URP e PR  Il Supporto (URP) Dopo entrano in ballo i vari settori comprendendo che l’attività social può migliorare le performance Aumenta la collaborazione interna, l’aggiornamento dei social diventa un’attenzione quotidiana. Michele Dell'Edera www.micheledelledera.it 32
  • 33. Terza fase: adozione operativa In questa fase molti settori seguiranno la strada social:  Si passa dal “dobbiamo provarci” al “come possiamo utilizzare al meglio questi strumenti per riuscire a raggiungere gli obiettivi ?”  Si iniziano ad ottimizzare i canali di collaborazione interna  L’uso dei social diviene normalità  E’ come se il gruppo di lavoro che gestisce i social diventasse “una redazione” Michele Dell'Edera www.micheledelledera.it 33
  • 34. Quarta fase: integrazione operativa I Social Media sono integrati nel tessuto dell’organizzazione:  Ogni settore del team li usa in modo diverso a seconda degli obiettivi da raggiungere  Gli esperti di settore aggiornano il/i Blog (portale PA)  Il ruolo di chi all’inizio era solo un “social media manager” cambia e diventa strategico perché strategica è l’attività sui social network Michele Dell'Edera www.micheledelledera.it 34
  • 35. Una notazione Se giustamente pianificato e organizzato, “lo sbarco” sui social network può avvenire anche accorpando o saltando alcune di queste fasi. Da tener presente molto quindi:  L’analisi della situazione di partenza  La verifica del know-how presente  La chiarezza negli obiettivi  Una strategia definita Michele Dell'Edera www.micheledelledera.it 35
  • 36. Cosa fare inizialmente Identificare gli elementi chiave del team tra e “oltre” i presenti:  Blogger, persone avvezze al digitale, leader, campioni, personaggi influenti, ecc. Catalogare tutte le attività inerenti ai social:  Si lavora già con i social ? Chi ? Come ? Dove ? Quali sono i punti di forza del team:  C’è comunicazione nel team ? Il reparto IT è efficiente ? Valutare le debolezze del team:  Scarsa comunicazione interna, non esiste un gruppo PR, non esiste una strategia per il mobile, ecc. Michele Dell'Edera www.micheledelledera.it 36
  • 37. Le domande del team  A quali canali dovremmo rivolgerci e perché ?  Con quali piattaforme iniziare la sperimentazione ?  Quali strumenti per il monitoraggio dell’attività ?  Esiste un CRM, una piattaforma con cui integrare le informazioni ?  Come dividere il lavoro ?  Come adeguare l’attività di PR ? Michele Dell'Edera www.micheledelledera.it 37
  • 38. Come organizzarsi Organizzazione centralizzata  Completo controllo del messaggio  Completo controllo dell’informazione  Completo controllo dell’esecuzione del programma  Controllo dei dati relativi ai social  Collaborazione semplificata Michele Dell'Edera www.micheledelledera.it 38
  • 39. Come organizzarsi Organizzazione centralizzata possibili difficoltà  Programmi da creare da zero a livello centralizzato  L’organizzazione centralizzata tende a burocratizzarsi e quindi a rallentare  I toni dei messaggi sono meno spontanei  Quest’ultimo aspetto nei social network può essere un problema  Potrebbe nascere una non immediatezza nell’interazione Michele Dell'Edera www.micheledelledera.it 39
  • 40. Come organizzarsi Organizzazione decentralizzata  Ogni parte del team a seconda delle responsabilità partecipa all’iniziativa sui social  L’interazione è veloce, ciascuno risponde per le proprie competenze e questo potrebbe rendere più efficace la comunicazione e favorire la community  Si potrebbe essere efficaci più in fretta ed ottenere dei risultati (se i programmi però sono già definiti)  Sarà favorito il consolidamento e la nascita di nuove competenze. Michele Dell'Edera www.micheledelledera.it 40
  • 41. Come organizzarsi Organizzazione decentralizzata possibili difficoltà  La rinuncia al controllo su un programma social può determinare qualche rischio. Autonomia e iniziativa significano rischio (Responsabilità oggettiva della PA)  Le persone affini all’autonomia sono difficili da controllare  La collaborazione può scemare se non c’è un coordinamento che riesce a tenere insieme i vari “pezzi” Michele Dell'Edera www.micheledelledera.it 41
  • 44. Cosa dobbiamo ricordare ? Protagonisti delle relazioni in rete OGGI Sono le persone / i cittadini / gli amministratori / gli operatori della PA ! Michele Dell'Edera www.micheledelledera.it
  • 45. Cosa dobbiamo ricordare ? Ciò che avviene on line Deve avere un suo riscontro off-line L’Ente ne deve essere cosciente Michele Dell'Edera www.micheledelledera.it
  • 46. Condiviso e sentito come proprio Portale Cittadino Carta dei servizi digitale SUE SUAP Piani Energia Sostenibile PAES E-partecipation Crowdsourcing Cittadino Michele Dell'Edera http://www.micheledelledera.it SIT - Web GIS