SEMINARIO - 21 maggio 2015
Come organizzare la comunicazione. Oggi si parla di comunicazione integrata: cosa non deve mancare all'azienda che si presenta al mercato. Spunti e proposte.
Questo seminario vuole essere un momento di confronto pratico e utile per supportare startup, microimprese e PMI nell’identificazione di strumenti e tecniche per comunicare l’azienda, ma soprattutto per “seminare” una comunicazione a lungo termine #Keepcalmandseedcommunication
Strumenti e tecniche per comunicare l'azienda agli investitori - seminario per Camera di Commercio di Venezia, Progetti Internazionali
1. STRUMENTI E TECNICHE PER COMUNICARE
L’AZIENDA AGLI INVESTITORI
MAGGIO 2015 - CAMERA DI COMMERCIO DI VENEZIA/ PROGETTI
INTERNAZIONALI
Docente: Francesca Anzalone
2. STRUMENTI E TECNICHE PER COMUNICARE
L’AZIENDA AGLI INVESTITORI
Orientarsi nella comunicazione
integrata 2.0
Target: StartUP, microimprese, PMI
3. Mi occupo di Comunicazione online e
tradizionale in ambito culturale e
turistico, dalla progettazione alla
pianificazione strategica e al marketing
territoriale supportando le strategie
tradizionali con l’online. Come
Docente per l’Università mi sono
occupata di informatica per le lingue,
informatica per la Mediazione,
informatica per la Lingua Italiana dei
Sordi, usabilità e e-learning,
superamento del Digital Divide.
Sempre per l’Università mi sono
occupata di informatica a supporto
della didattica di progettazione
piattaforme e-learning e di tutoring
online per la facilitazione dell’utilizzo
delle tecnologie da parte di accademici
.
Email: francesca.anzalone@netlifesrl.it mobile: 3474686369
Per le aziende di
pianificiazione e
progettazione
strategica, social
media marketing e
strategie volte alla
valorizzazione dell’arte,
promozione di servizi
culturali e
naturalmente Uffici
stampa, press tour e
piattaforme per i
media. Oltre a tutto il
settore Comunicazione
e Formazione.
4. Oggi parleremo di:
- Come organizzare la comunicazione offline, ovvero ciò che non deve mai mancare ad
un’azienda o una start-up per non farsi trovare impreparata.
- La riconoscibilità come strategia.
- L’immagine coordinata come elemento di affidabilità e “attrattività”.
- Comunicare e comunicarsi dall’online all’offline con le strategie di storytelling e
georeferenziazione.
- Il web come strumento di marketing e Digital PR.
- Dal web all’offline: il reperimento di informazioni ed eventi a cui non mancare.
- Conoscere il target per raggiungerlo con i messaggi giusti online e offline.
5. Le slide le trovate online
www.slideshare.net/netlifesrl
Gli approfondimenti sul Blog
http://addettostampa.blogspot.com
Mi trovate su
Linkedin, Facebook, Twitter, Instagram, Google +
6. #KeepCalmandSeedCommunication
ovvero come “seminare” una comunicazione a lungo termine
Questo seminario vuole essere un momento di confronto pratico e utile per
supportare startup, microimprese e PMI nell’identificazione di strumenti e
tecniche per comunicare l’azienda, ma soprattutto per “seminare” una
comunicazione a lungo termine
7. Parole chiave del seminario
coerenza, identità, brand, valori, riconoscibilità,
pianificazione, target, credibility, fidelizzazione, attrattività,
engagement
9. Quando si decide di fondare un’impresa è perché si pensa di poter
offrire al mercato qualcosa che non c’è sia in termini di prodotto
che in termini di servizio/qualità.
Fondamentale è fare conoscere IDENTITA’ e VALORI che intende
trasmettere.
Quali sono i valori della vostra azienda? E i tratti della vostra
identità?
10. Identity
Più questi elementi saranno “connotanti” più
facilmente verranno memorizzati dal mercato.
Quali sono gli elementi che connotano la nostra azienda a livello visivo?
Come la identifichiamo? Tra tanti materiali su un desk il vostro emerge?
Perché secondo voi?
11. Elementi chiave
Logo, colore, forma particolare … più caratterizzati sono e meglio si
ricordano (piano a medio-lungo termine prende in considerazione ogni
aspetto e ogni prospettiva)
Dove trova questi elementi il mercato a cui ci rivolgiamo?
Cartellonistica, depliant, immagine coordinata, pubblicità sui giornali,
spot tv, web, banner …?
Tutto sta nel riuscire ad emergere.
12. Noi e il target
Cosa stiamo facendo per rendere riconoscibile la nostra
azienda/brand/prodotto/servizio al mercato a cui ci rivolgiamo?
E soprattutto, abbiamo studiato il mercato a cui ci rivolgiamo per
conoscere le sue abitudini e capire dove e con quali strumenti presentare
la nostra azienda?
13. Noi e i valori
Quali sono i valori che vogliamo trasmettere al mercato? Questi valori
corrispondono alle azioni/attività che stiamo svolgendo?
Un valore non è solo ciò che vogliamo trasmettere, un valore è anche
l’insieme delle nostre azioni/attività/immagine (anche personale).
Quindi, attenzione alla COERENZA tra ciò che dite e ciò che fate. Anche la
coerenza è un Valore molto apprezzato dal mercato che, sempre
parlando a lungo termine, diventa un’opportunità importante.
14. Unicità e riconoscibilità
Attraverso unicità e riconoscibilità si identifica la nostra azienda. Una
strategia di marketing e comunicazione efficace e ben definita da un
PIANO a medio-lungo termine aiuteranno un posizionamento corretto fin
da subito.
Un errore è quello di non investire in comunicazione a lungo termine.
15. Piano a lungo termine
La mancanza di un piano a lungo termine e investimenti in
comunicazione vengono spesso segnalati come causa importante
della chiusura. Al contrario la pianificazione è elemento centrale di
recupero.
In azienda abbiamo un stilato un piano di comunicazione a medio e lungo
termine in cui sono inseriti degli obiettivi da raggiungere?
Parlando di immagine/valori/prodotto o servizio: che cosa vogliamo
raggiungere di qui a 3 mesi? E di qui a 6 mesi? E tra 1 anno? 3 anni? 5 anni?
16. Pensate a lungo termine e dimostratelo con un piano
d’azione
Una visione a lungo termine è una visione ampia ed
articolata che non preclude opportunità di crescita ed
espansione.
Se non credete voi nel lungo termine come può crederci un
investitore?
17. PIANIFICAZIONE
La PIANIFICAZIONE a lungo termine diventa una strategia
vincente ed efficace. Il lungo termine premia perché mette in
gioco una visione ampia ed articolata e prende in
considerazione numerose prospettive, cosa che la
pianificazione a breve non può assolutamente garantire, anzi
spesso può diventare castrante.
18. Coerenza è saper proseguire
L’ERRORE nel quale si imbattono molte startup che non
proseguono riguarda la mancanza di piani a lungo termine di
comunicazione e marketing. Per paura di investimenti
“apparentemente” troppo alti (se non si valuta il rapporto
costo/beneficio) le startup si bloccano spesso in piani a breve o
daybyday, difficilmente efficaci per una crescita coerente e quindi
riconoscibile in maniera totale. Si arrestano a 3 o 6 mesi perché
“non vedono risultati interessanti” non riuscendo a comprendere
che un’attività efficace è un’attività con radici solide.
19. Marketing e Comunicazione: strategie vincenti
Premesso che alla base dell’azienda vi sia un’idea originale e di interesse
per il mercato, perché puntare su Marketing e Comunicazione a lungo
termine?
20. Obiettivi, azioni, impegno
La panificazione strategica a lungo termine permette di ambire ad un
Brand forte, che punta in alto e ha caratteristiche ben definite sul dove
vuole arrivare. Più la visione è ampia e ambiziosa, più passi si dovranno
compiere verso il traguardo e più impegno ci vorrà.
21. Chi siamo?
Farsi conoscere è quindi la prima priorità
Farsi conoscere dal mercato, dai potenziali clienti, dagli investitori,
soprattutto fare sapere ciò che si è e ciò che si è in grado di offrire.
Tutto inizia col fare sapere chi siamo, presentare una buona
immagine e mantenere la credibilità. Ma, tutto ciò implica anche
conoscere il mercato a cui ci rivolgiamo con le sue caratteristiche.
22. A chi ci rivolgiamo?
Al mercato, ai nostri potenziali clienti che saranno quelli che
decreteranno con il loro interesse l’efficacia o meno del nostro
servizio/prodotto. E che, in qualche modo influenzeranno anche gli
investitori. Più un prodotto è di interesse per il mercato, maggiori sono
le possibilità di essere notati dagli investitori.
Obiettivo: attirare l’attenzione dei clienti
23. Essere prevedibili non significa essere banali
Dal Brand con il logo al nome a dominio prevedibile così come nome
della pagina nei social e account.
Attenzione a non cadere nell’errore di utilizzare un nome a dominio “non
prevedibile”, voi direte, una banalità. Invece non è così!
24. Qual è il vostro nome a dominio? Corrisponde con il Brand, il
prodotto o il servizio? E’ prevedibile per chi vi cerca? E’ facilmente
memorizzabile? Contiene parole chiave? All’interno dei motori di
ricerca è ben posizionato?
E la vostra pagina nei social? L’Account? E il vostro target come
cerca?
Google Instant è una grande risorsa, utilizzatela sempre, anche per comprendere
le chiavi di ricerca del mercato.
25. Su quali social siete già presenti? Avete verificato i nomi e
gli account?
Tutto ruota intorno ad un obiettivo: fare parlare
dell’azienda/prodotto/servizio. Ovvero aumentare la visibilità
per ampliare il portafoglio clienti
26. Un esempio che mi piace
StartUp sull’ambiente
Case study comunicativo - http://www.upgen.it/
27. ONLINE? Sì grazie!
Puntate sul web come strumento e pianificate comunicazione e
marketing per le strategie
Bastano 5 righe per spiegare Azienda e 5 righe per spiegare il
prodotto
Ma posizionandovi correttamente e coinvolgendo i giusti
influencer i risultati non tarderanno
28. NAMING
Scegliete bene il nome del prodotto/progetto – NAMING fondamentale
deve suggerire, ricordare e soprattutto descrivere efficacemente.
Prevedibilità del nome nel web, facilita il meccanismo di ricerca e
supporta la fidelizzazione.
29. VALORI E BENEFICI
Aprite l’approfondimento con i VALORI, quali valori racchiude il
prodotto/progetto, ma soprattutto quali sono i benefici?
Inserite la motivazione per cui si dovrebbe scegliere la vostra azienda
30. Non devono mancare
MISSIONE – elemento fondamentale da comunicare
DATI – elemento fondamentale da comunicare. Le info grafiche vi
possono supportare per renderli visivamente accattivanti
La vostra presenza su Slideshare con materiali di presentazione e
presentazionivarie. Attenzione all’immagine coordinata.
31. Credibility o Image Gap?
La vostra idea di azienda corrisponde a quella del vostro pubblico? I valori
che volete trasmettere sono ben compresi dai clienti?
Corporate (interna)
Brand (esterna)
Immagine mirata (come voglio essere percepito)
33. Perché puntare al BRAND
BRAND: sunto delle ragioni di acquisto o preferenza.
Oggi il Brand vale più di un prodotto. Un prodotto rischia di inflazionarsi un brand
no. Il BRANDING è l’attività orientata al marchio – modello di business.
In un mercato saturo di proposte/prodotti la differenza la fa la MARCA. Agire in
termini di Branding è quindi determinante.
Personalità dell’impresa è una strategia che porta a guardare lontano – lungo
termine.
34. Identità
Oggi il progetto deve comprendere la comunicazione integrata: non si può più
pensare solo al cartaceo, ma tutto deve essere pensato in funzione anche
dell’online. Attenzione quindi a verificare che il logo sia efficace offline e online
così come la scelta dei colori e del lettering.
Ma soprattutto non dimenticate l’online nell’offline tra hashtag, selfie corner ed
elementi significativi proposti in maniera creativa.
35. Cosa non deve mancare? E voi avete pensato a tutto questo?
LOGO – LETTERING – COLORE – BRAND ARCHITECTURE – AVVISI CARTACEI –
POWER POINT – VIDEO – TIMBRI – BIGLIETTI DA VISITA – BUSTE – SITO WEB –
FOTO PROFILO – COPERTINA SOCIAL – CARTELLA DI PRESENTAZIONE – ALBUM
FOTOGRAFICO (alta risoluzione) – CARD VIRTUALI con citazioni ed immagini
creative da condividere nel web
36. IL MANUALE DI IDENTITA’ VISIVA
Redigete un manuale di identità visiva. Diventa fondamentale per tutti e per
qualsiasi attività che si vuole delegare in esterno, o coinvolgendo anche stagisti.
La comunicazione ha delle regole precise è importante organizzarle e
categorizzarle, anche in prospettiva del lungo termine.
Il manuale di identità visiva vi permette di non incorrere in errori come l’utilizzo
di grafiche che non permettono la memorizzazione del Brand. Un errore che
spesso viene commesso da chi non ha dimestichezza con la costruzione di Brand
… ma rimane affascinato da creatività.
37. Attenzione, la creatività è fondamentale ma va regolamentata con una forte
consapevolezza del brand e della sua identità.
Elementi chiave nella comunicazione (less is more) – obiettivo della
comunicazione: prevedibilità visiva/fidelizzazione
Un’immagine coordinata è un’immagine che viene memorizzata e che presenta
affidabilità: perché porta con sé attenzione ai dettagli e consapevolezza di dove si
vuole andare.
38. L’immagine coordinata quindi come elemento di affidabilità e attrattività.
Più vedo un Brand più mi rimane impresso. Più le forme e i colori rispondono alla
mia “grammatica delle attese” più mi fidelizzo perché trovo le risposte che sto
cercando.
39. Parliamo adesso della Start Up, della micro impresa e della PMI e iniziamo a
riflettere sulle azioni
L’obiettivo è quello fare conoscere al maggior numero di persone il
prodotto/servizio per attrarre clienti, partner, investitori.
40. Diventare attrattivi è quindi uno degli obiettivi da raggiungere.
La nostra proposta è attrattiva?
Mettiamoci nei panni di clienti del mercato: che cosa offriamo? Come lo
presentiamo? Rispondiamo alle domande che un possibile cliente ci potrebbe
fare? Ma soprattutto un cliente che cosa vuole sapere? E un possibile Partner? E
un investitore?
41. Iniziamo a stilare una serie di domande che il nostro cliente ci potrebbe fare.
Confrontiamoci con le domande del mercato e “mettiamoci nei panni” di chi
dovrebbe acquistare.
Stessa operazione per il Partner. Che cosa gli stiamo offrendo? Quali benefici
avrebbe? Come cambierebbe la sua situazione attuale?
Stessa operazione per l’investitore. Che cosa gli stiamo proponendo? Quale
valore aggiunto abbiamo? Come cambierà la sua situazione attuale? E la nostra
grazie al suo contributo?
42. Iniziamo quindi a schematizzare tutti gli elementi e a segmentare i punti di forza.
L’attrattività risiede in questo.
43. Schematizzare aiuta a ricordare (a noi e ai nostri interlocutori).
Attrattività nella presentazione: efficacia.
Più siamo schematici e arriviamo al focus e maggiore efficacia avremo nel nostro
interlocutore. Meno tempo facciamo perdere al nostro interlocutore maggiori
possibilità di ascolto avremo.
44. Il PITCH: strumento efficace di presentazione.
Meglio se supportato da Slide (poche, efficaci e creative).
Attenzione a seguire il manuale di identità visiva! Le slide saranno caricate
suslideshare e questo dovrà diventare un canale di promozione/valorizzazione
45. Non dimentichiamo il nostro obiettivo: attrattività.
Ogni canale deve “attrarre” a sé l’attenzione e fornire le informazioni che ci si
aspetta: soddisfare l’expactancy grammar di ciascun target
46. Il WEB: mezzo di comunicazione ormai indispensabile. Local, nazionale e
internazionale.
Attenzione a sfruttare appieno tutte le potenzialità che ci offre questo mezzo di
comunicazione.
Una piccola digressione va fatta su Google e su tutte le opportunità che propone
anche a livello di georeferenziazione. Come cambia la risposta nella navigazione
da mobile? La risposta cambia in base alla geolocalizzazione dello smartphone.
47. Capacità di adattamento all’innovazione e quindi tempestività nell’adeguarsi alle
nuove tecnologie e opportunità.
Ma soprattutto capacità di comunicarsi.
Quindi ciò che conta è Comunicare e Comunicarsi dall’offline all’online con le
strategie di Storytelling e georeferenziazione.
48. Quanto so comunicare? E soprattutto, quanto mi comunico? In che modo? Con
quali strumenti?
Sapersi comunicare è oggi uno degli elementi fondamentali per emergere nel
mercato: un mercato costantemente stimolato e implementato da informazioni di
ogni genere e in ogni formato.
49. Come distinguerci quindi?
Attraverso il racconto, la narrazione e attraverso una pianificazione dettagliata dei
contenuti.
Oggi il contenuto è ciò che fa la differenza, il cosidetto “King”.
50. PIANO DI COMUNICAZIONE
Il piano di comunicazione diventa quindi lo strumento più efficace che si possa
utilizzare.
Piano inteso come processo organizzativo in differenti fasi:
- Pianificazione e redazione del piano editoriale
- Implementazione del piano editoriale
- Valutazione e verifica dei risultati ottenuti
52. Landing Page
Per le vostre landing page ad effetto orientate a campagne virali un ottimo
strumento è http://launcheffectapp.com/ e soprattutto è responsive (parole
d’ordine del nuovo web).
53. Social Tool
Per la selezione dei canali social prestate attenzione a tempo/contenuti e
pianificazione dettagliata.
Naturalmente usate un sistema di programmazione dei post e degli invii, uno
strumento decisamente interessante è Hootsuite www.hootsuite.com
Ad ogni Social corrisponde una linea comunicativa.
54. Come utilizzate i canali social? E quali utilizzate? Per raccontare cosa?
Facebook: per dire ciò che ci piace. Twitter: per raccontare in tempo reale ciò che
stiamo facendo. Linkedin per presentare sotto un profilo professionale la nostra
azienda. Youtube: per mostrare il “saper fare”. Instragram: per raccontare
attraverso un’immagine. Il Blog: l’esperienza di quello che stiamo facendo
attraverso la nostra visione. Pinterest: una bacheca di immagini che illustra un
percorso e lo geolocalizza. Google+: non può più mancare con tutte le sue
opportunità.
Chi invitate nei vostri canali? E come? Ma soprattutto avete individuato gli
influencer? E li avete coinvolti?
55. INFLUENCER E DIGITAL PR
E’ molto importante farsi conoscere da chi influenza il mercato, quindi cercate
all’interno dei canali quelli che si occupano dell’argomento e segnalate la vostra
azienda/progetto/prodotto. Chiedete un contatto e se potete inviare loro
materiale. Coinvolgeteli nelle discussioni interessanti e inviate materiale di
presentazione professionale completo corredato anche di immagini significative.
Inviate anche il link a slide share dove avrete opportunamente caricato una
presentazione e se avete video, inviate anche il link su Youtube o Vimeo.
56. Ogni canale deve rappresentare un’opportunità per voi, quindi nessuna copia.
Né copia di contatti, né copia di contenuti. COMPLEMENTARIETA’.
57. Nel mercato in cui ti sei inserito anche tu hai qualcosa da raccontare. Fallo nel
modo giusto! Il Blog.
Avete un Blog? Conche frequenza lo aggiornate? Quale filo conduttore avete
scelto? Che tipo di contenuti pubblicate? E secondo quale logica?
Dietro ad ogni azienda ci sono persone, oggi il web è fatto di persone ed è
conversazionale. Racconta la tua storia. Da dove nasce l’idea a come si sviluppa. E
ricorda non deve mai mancare un piano editoriale.
58. Che cadenza ha il vostro piano editoriale? Che strumento utilizzate? Lo
condividete?
Google Drive (Foglio di calcolo ci permette di condividere e di avere sempre
disponibile il documento), l’organizzazione è per mese (aggiornata ogni 15 giorni)
e inizia con:
MESE in alto
4 colonne: titolo del post, data di uscita, argomento, TAG, (5 colonna note in cui
inserisco anche referenti esperti)
59. Trovo molto utile collegare poi il file con Google Calendar – ottimo strumento per
la pianificazione con Alert via mail
E se pensi che il tuo Blog possa essere ricco di informazioni, inserisci il
collegamento ai post anche nella newsletter, perché il contatto con il pubblico è
fondamentale e offrire informazioni utili e interessanti è una strategia efficace
per la fidelizzazione.
60. EMAIL MARKETING
Che tipo di attività di email marketing fai? Come selezioni i referenti delle tue
comunicazioni? Hai una landing page nella quale raccogliere adesioni?
L’attività di email marketing è molto importante nella fase iniziale perché:
1. Permette di fare conoscere il progetto
2. Permette di comprendere come viene percepito dal mercato e se stimola
interesse e attira l’attenzione dei media e degli opinioners.
61. DIGITAL PR
All’attività di email marketing (che comprende anche la newsletter), è
sicuramente utile affinacare un’attività di Digital PR che vada ad evidenziare tutti
gli opinioners e gli influencer del settore, sia online che offline ma soprattutto che
nelle discussioni più interessanti all’interno dei social vengano inseriti.
Digital PR significa creare engagement intorno al progetto, significa una call for
action verso la cartella di presentazione, significa “stuzzicare” l’attenzione e
promuovere contenuti professionali ben organizzati, efficaci e con un corredo
completo di immagini e video.
62. Oggi la comunicazione “viaggia” sul web e sempre più in maniera interattiva.
Oltre alle immagini non devono quindi mancare video.
63. COMUNICAZIONE INTEGRATA
Dal web all’offline: La comunicazione va pensata in maniera INTEGRATA
Attenzione ad immaginare una comunicazione a 360° che non dimentichi nulla
dal punto di vista operativo e funzionale. L’offline deve avere rimandi anche visivi
dell’online e viceversa. Fondamentale sarà l’utilizzo di hashtag identificativi, la
presenza di icone social ovunque e una particolare attenzione all’efficacia visiva.
64. Che cos’è la Brand Awareness?
La riconoscibilità del Brand, la capacità del consumatore di
associarlo ad un prodotto e ad un concetto positivo.
Promuovere l’affermazione del brand nel web 2.0 quindi rendere il
più possibile presente il marchio con tutti i suoi elementi (prodotti,
concetti, …) all’interno dei canali
65. Che cos’è la Brand Awareness?
La riconoscibilità del Brand, la capacità del consumatore di
associarlo ad un prodotto e ad un concetto positivo.
Promuovere l’affermazione del brand nel web 2.0 quindi rendere il
più possibile presente il marchio con tutti i suoi elementi (prodotti,
concetti, …) all’interno dei canali
66. LOGO: più il logo è presente maggiormente risulterà
identificabile dal consumatore
NOME: più il nome circola, più diventa popolare, più
facilmente sarà raggiungere nuovi clienti
CONCETTI: i concetti positivi che possono essere associati
al Brand, raccontati attraverso storie creative,
testimonianze, appunti … costantemente divulgati
67. LOGO: più il logo è presente maggiormente risulterà
identificabile dal consumatore
NOME: più il nome circola, più diventa popolare, più
facilmente sarà raggiungere nuovi clienti
CONCETTI: i concetti positivi che possono essere associati
al Brand, raccontati attraverso storie creative,
testimonianze, appunti … costantemente divulgati
68. Brand Awareness e content marketing
Content marketing è trasmettere informazioni di
alta qualità, pertinenti e di valore per clienti e
prospect. Fare in modo che questi associno il tuo
brand o il tuo prodotto come risposta ad una loro
effettiva esigenza, memori di un’esperienza positiva
offerta in maniera “disinteressata” dal brand stesso.
69. Brand Awareness e content marketing
Testi ben scritti e ben congeniati
Video clip o virali
Set fotografici
Blog e Story Telling
Ognuno di questi deve fare parte del reticolo. E
riportare sempre il link del sito web
70. Addetto stampa web
Multicanalità e ipermedialità
Capacità di sintesi estrema – l’informazione diventa
di 160 caretteri, Twitter
Capacità di scrittura creativa – Storytelling nei Blog
Capacità di analisi
Aggiornamento su tendenze e strumenti
71. Progettiamo la
Comunicazione digitale
RIASSUMENDO
• Il mio brand: mostra, museo, fondazione,
galleria
• I miei obiettivi: aumentare il numero di
visitatori
• La mia strategia: coinvolgere, emozionare,
incuriosire
• I miei canali: FB, Twitter, Pinterest, Youtube,
sito web, Google + …
• La mia comunicazione: creativa
• I miei strumenti
• Il mio calendario
Pianifico, implemento, coordino, verifico
72. Grazie per la vostra attenzione
Mi trovate a
Francesca Anzalone
Netlife s.r.l. Comunicazione e Formazione - www.netlifesrl.it
mail: francesca.anzalone@netlifesrl.it
m: 3474686369