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1 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
GUIDA
[dicembre 2015]
SPORTELLO EUROPA
ALTO PIEMONTE
Guardando al recente passato, il nostro territorio (quadrante BI-VC-NO-VB) ha saputo fruire dei benefici
dei finanziamenti Europei in modo differenziato. Alcune realtà hanno realizzato buoni interventi, altre sono
state assenti. In generale è mancata una coerenza strategica e una capacità di lavorare in modo
coordinato-integrato. Un monitoraggio strutturato di quanto candidato e realizzato sui diversi fronti è stato
poi del tutto carente.
Con la proposta dello Sportello Europa Alto Piemonte vogliamo superare questo quadro critico, per
garantire a tutto il territorio la massima partecipazione alle opportunità dei fondi EU 2014-20. Puntiamo a
una maggiore qualità, coerenza con gli obbiettivi generali dell'Europa e a una determinante innovazione-
incisività negli interventi locali e internazionali da realizzare. Dobbiamo far tesoro delle esperienze
precedenti, riprendere e rilanciare i progetti migliori, garantire un sistema di monitoraggio pubblico ben
strutturato che consenta le verifiche e l'innesco di un processo virtuoso di continuità.
Abbiamo pertanto costruito una serie di strumenti per raggiungere gli obbiettivi indicati:
 LA PRESENTE GUIDA GENERALE orientata ai diversi tipi di Beneficiari Alto Piemonte
 UNA PAGINA FACEBOOK DEDICATA per un costante aggiornamento sui Bandi e le News
 UNA SEZIONE DEL BLOG ALTOPIEMONTE per garantire l’integrazione Strategica
2 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
La presente Guida vuole essere molto operativa. Il target sono le diverse tipologie di
Beneficiari del territorio Alto Piemonte. Si analizzeranno tutte le possibilità di
partecipazione ai finanziamenti EU: da quelle dirette dei Programmi Tematici ai bandi
più ravvicinati gestiti dalla Regione Piemonte, fino al livello locale dei GAL. Un approccio
selettivo e sintetico, ma comunque preciso nei suoi riferimenti generali e di merito particolare.
Abbiamo scelto pertanto d'organizzare la nostra GUIDA in tre SEZIONI:
SEZIONE 1 = quadro conoscitivo delle varie opportunità
SEZIONE 2 = come gestire una partecipazione di qualità
SEZIONE 3 = schede di dettaglio, FAQ, aggiornamenti ..**
** La guida è stata definita nel dicembre del 2015, diverse opportunità dei Piani Operativi
Piemontesi sono ancora in fase di approvazione: vedi misure, bandi. La SEZIONE 3 sarà
quindi redatta in seguito e resa disponibile a se stante. La SEZIONE 3 comprenderà le
indicazioni per l'implementazione e la gestione dei progetti candidati risultati ammessi.
Le diverse SEZIONI si relazionano attraverso un sistema di LINKS Interni ed Esterni. Per le Fonti
Esterne (LINK blu) abbiamo scelto le risorse web ufficiali della Comunità Europea; a livello Nazionale il
sito del DPS Formez; per la Regione Piemonte il sito istituzionale integrato con altre risorse, come ad
esempio il portale ben strutturato della città Metropolitana di Torino.
LINKS a GUIDE ufficiali, GLOSSARI e altre UTILITA':
 GUIDA per i BENEFICIARI [Commissione EU]
 GUIDA Formez REGIONE PIEMONTE-EU
 EUROGERGO GLOSSARIO DPS EUROPAFACILE SIGLE
 MANUALE RICERCA EUR-Lex
 BANDI edit Formez OBBIETTIVO EU AGENDA BANDI EUROPA2020
Segue descrizione delle tipologie di NOTE in uso in questa GUIDA.
Se ritenete di conoscere già il quadro delle Opportunità EU 2014-2020
potete passare direttamente a seguire la
In questo tipo di NOTE =
indicazioni sulle varie
TEMPISTICHE.
In questo tipo di NOTE =
CONSIDERAZIONI - RACCOMANDAZIONI
e ESEMPI utili.
SEZIONE 2
3 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
SEZIONE 1 : conoscere il quadro delle opportunità EU
(Gli Obbiettivi, le regole e le caratteristiche dei diversi Programmi-Iniziative; i meccanismi principali
della partecipazione e della gestione, le condizioni amministrative e di controllo.)
##
Per conoscere la materia vanno considerate le seguenti Variabili principali fra loro correlate:
1. # Programmazione pluriennale e Strategia di riferimento.
2. # La tipologia di Gestione e le autorità competenti.
3. # I Territori Europei coinvolti (classificazioni - Cat. di sviluppo)
4. # I Settori economici e sociali d'Intervento (11 obiettivi Tematici)
5. # Gli specifici Programmi Comunitari (o Tematici).
6. # Piani Operativi e iniziative di livello Nazionale-Regionale.
7. # La Cooperazione Territoriale Europea.
8. # Fondi strutturali - regole e procedure generali
9. # Tipologie dei Beneficiari - favorire le Integrazioni
10.# Modalità di partecipazione - finanziamento e controllo.
Vi consigliamo di seguire l'ordine dei capitoli proposto, ma potete scegliere d'esplorare
uno o più capitoli che ritenete di particolare interesse, seguendo le varie indicazioni di
correlazione, avrete comunque un quadro conoscitivo sempre completo e preciso.
4 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
1. Programmazione pluriennale in corso e Strategia di riferimento. ##
Il ciclo in corso è indicato come Programmazione 2014-2020 e fa riferimento al
Bilancio EU - quadro finanziario pluriennale (QFP) per gli anni dal 2014 al 2020
approvato dal Consiglio EU il 2 dicembre 2013 (operativo dal 2015 per parte gestione Diretta).
L'impegno complessivo della spesa è pari a 959,99 miliardi di euro (valore al 2011),
sostanzialmente in linea con il precedente quadro finanziario 2007-2013.
L'attuale programmazione ha come riferimento generale La strategia Europa 2020.
Europa 2020 è la strategia decennale, lanciata dalla Commissione
europea il 3 marzo 2012, per superare sia questo momento di crisi
che continua ad affliggere l'economia di molti paesi, che per colmare
le lacune del nostro modello di crescita e creare le condizioni per un
diverso tipo di sviluppo economico, più intelligente, sostenibile e
solidale. Il precedente quadro strategico era stato definito nel
trattato di Lisbona 2005.
Tre le priorità fondamentali della strategia Europa 2020:
 crescita intelligente: per lo sviluppo di un’economia basata sulla conoscenza e
l’innovazione;
 crescita sostenibile: per promuovere un’economia più efficiente sotto il profilo
delle risorse, più verde e competitiva;
 crescita inclusiva: per la promozione di un’economia con un alto tasso di
occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale.
L’Unione europea si è data cinque obiettivi generali da realizzare entro la fine del decennio:
1. occupazione: il tasso di occupazione deve essere del 75% per le persone con età
compresa tra i 20 e i 64 anni;
2. istruzione: il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e almeno il 40%
delle persone con età compresa tra i 30 e i 34 anni devono avere un’ istruzione universitaria;
3. ricerca e innovazione: il PIL dell’Unione europea destinato alla ricerca e sviluppo deve
essere portato almeno al 3%;
4. integrazione sociale e riduzione della povertà: per il 2020 si dovranno avere almeno 20
milioni di persone in meno che vivono in situazioni di povertà o emarginazione;
5. clima e energia: devono essere raggiunti i target «20/20/20» in tema di cambiamenti
climatici ed energia, ovvero riduzione delle emissioni di gas serra del 20% rispetto al 1990,
20% del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili, aumento del 20% dell'efficienza
energetica.
5 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
La strategia comporta anche sette iniziative prioritarie (dette anche iniziative faro – flagship
initiatives) che tracciano un quadro entro il quale l'UE e i governi nazionali e locali sostengono
reciprocamente i loro sforzi per realizzare le priorità di Europa 2020, in relazione alla crescita
intelligente, sostenibile e solidale:
1. innovazione
concentrare gli interventi in ambiti
quali i cambiamenti climatici, la
sicurezza dell'approvvigionamento
energetico e alimentare, la salute
e l'invecchiamento della
popolazione. Ha inoltre, tra i propri
obiettivi, quello di aumentare fino
al 3% del PIL gli investimenti in
Ricerca e Sviluppo (R&S) che
consentirebbero di creare 3,7
milioni di posti di lavoro e di
aumentare il PIL annuo di 795
miliardi di euro entro il 2025.
2. economia digitale
mira ad accrescere la prosperità e il
benessere in Europa con l’obiettivo di
creare un mercato unico del digitale.
3. occupazione
si collega all'obiettivo della
Strategia UE 2020 che prevede di
raggiungere entro il 2020 un tasso
di occupazione pari al 75% per gli
uomini e le donne tra i 20 e i 64
anni.
4. giovani
porre i giovani al centro delle
attività legate alla creazione di
un’economia europea forte,
basata sulla conoscenza, sulla
ricerca e sull'innovazione e mira
quindi a migliorare le performance
dei sistemi di istruzione e
formazione superiore.
5. politica industriale
mira a stimolare la crescita e l'occupazione
preservando e promuovendo una base
industriale forte, diversificata e competitiva.
6. povertà
prevede azioni per favorire
l’occupazione ad ogni livello al fine
di raggiungere il target europeo di
riduzione della povertà. E’
complementare all’altra iniziativa
faro “Un'agenda per nuove
competenze e per l'occupazione”.
7. uso efficiente delle risorse
mira a favorire un uso più efficiente delle risorse naturali nel rispetto degli obiettivi in materia di cambiamenti climatici, energia, trasporti,
materie prime, agricoltura, pesca, biodiversità e sviluppo rurale. L’iniziativa sostiene il passaggio verso un’economia a basse emissioni di
carbonio ed efficiente dal punto di vista delle risorse allo scopo di realizzare una crescita sostenibile.
Il tutto si traduce in 11 obbiettivi Tematici che tutti gli strumenti della programmazione concorrono a
raggiungere:
6 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
2. La tipologia di Gestione e le autorità competenti ##
Per raggiungere gli obiettivi strategici di Europa 2020, l’Unione europea si avvale di
diverse tipologie di strumenti finanziari, gestiti a :
 livello centrale da parte della Commissione europea = gestione diretta.
 attraverso un sistema di “responsabilità condivisa” tra la Commissione europea e
le autorità degli Stati Membri e delle Regioni = gestione indiretta.
Gestione Diretta [indicativamente il 30% del bilancio EU]
FINALITA' = sviluppare la competitività e la progettualità innovativa nei
diversi settori - fra le diverse realtà dell'Europa e anche verso i paesi terzi.
Queste linee finanziarie dirette, note anche come “fondi tematici dell’UE”, sono
gestiti direttamente e completamente dalle diverse Direzioni generali della
Commissione europea (ricerca, istruzione, ambiente, trasporti, etc.) o da Agenzie
da essa delegate. Si tratta di sovvenzioni o versamenti di natura non
commerciale, che devono essere integrati da risorse proprie dei beneficiari. Nei
fondi diretti la Commissione europea trasferisce gli importi direttamente ai
beneficiari (in Partnership) del progetto selezionato.
Questo tipo di finanziamenti richiedono la costituzione di partenariati
transnazionali tra enti, imprese e associazioni, sia pubblici che privati per
l’attuazione di progetti di elevato interesse innovativo. Hanno, inoltre, il grande
vantaggio di incentivare la collaborazione non solo tra i Paesi dell'Unione
europea, ma con i Paesi in via di adesione, i Paesi del Mediterraneo e i Paesi
terzi.
I fondi a gestione diretta comprendono:
 i finanziamenti diretti UE noti anche come “programmi tematici” o
“programmi comunitari”;
 gli strumenti finanziari per l’assistenza esterna.
Il contributo finanziario da parte dell’Unione europea viene in genere erogato
tramite sovvenzioni e convenzioni, previa procedura di selezione dei progetti
(call for proposals).
LINK I Programmi Tematici di maggiore interesse BANDI
7 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
Gestione Indiretta [indicativamente il 70% del bilancio EU]
FINALITA' = sviluppare le Politiche di Coesione o Regionali per superare le
disparità fra gli Stati Membri o le diverse Regioni.
Nei finanziamenti indiretti, (in particolare supportati dai Fondi strutturali e di
investimento europei) il budget viene definito e gestito attraverso un sistema di
“responsabilità condivisa” tra la Commissione europea da una parte, e le autorità
degli Stati membri dall’altra.
In queste gestioni il rapporto con il beneficiario finale è mediato attraverso le
autorità nazionali, regionali o locali che hanno il compito di programmare gli
interventi, emanare i bandi e gestire le risorse comunitarie.
Una distinzione importante dei i fondi strutturali e di investimento europei è che
possono finanziare anche “infrastrutture” mentre i programmi tematici (Diretti)
finanziano essenzialmente idee innovative, scambi di esperienze, migliori pratiche
oppure l'organizzazione di seminari e convegni, studi, da realizzare in
partenariato fra diversi paesi.
I fondi a gestione indiretta comprendono:
 i diversi Fondi Strutturali e d'Investimento che supportano i diversi Piani
Operativi PO di livello Nazionale PON - Interregionale POI e Regionali
POR-PSR. (a fine 2015 tutti approvati)
 Fondo di Coesione (No Italia) e Iniziative specifiche per diversi Stati.
 I Programmi di Cooperazione Territoriale Europea (caso particolare con
regolamento distinto)
Al contributo finanziario da parte degli Enti preposti (Nazionali Regionali o Locali)
corrisponde un cofinanziamento del Beneficiario che viene selezionato in genere
attraverso Bandi di selezione di progetti candidati.
LINK I Piani Operativi ITALIA e Regione PIEMONTE
LINK
I Programmi di Cooperazione Territoriale Europea:
cooperazione transfrontaliera cooperazione transnazionale cooperazione interregionale
Interventi supportati principalmente dal FESR con peculiarità di candidatura come
Partenariati transnazionali - Autorità uniche di gestione selezionate fra i Paesi partecipanti.
8 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
3. I Territori Europei convolti (sottoclassificazioni e Categorie di sviluppo) ##
La nomenclatura delle unità territoriali statistiche, in
acronimo NUTS (dal francese Nomenclature des unités territoriales statistiques) identifica la
ripartizione del territorio dell'Unione europea a fini statistici. È stata ideata
dall'Eurostat nel 1988 tenendo come riferimento di base l'unità amministrativa locale. Da allora è
la principale regola per la redistribuzione territoriale dei fondi strutturali della UE, fornendo uno
schema unico di ripartizione geografica, a prescindere dalle dimensioni amministrative degli enti
degli Stati e basandosi sull'entità della popolazione residente in ciascuna area.
Classe e
n° casi
Soglia massima
popolazione
Soglia minima
popolazione
Specificazione
caso Italia
NUTS 0 Stati Membri [28] Italia
NUTS 1 (97) 7.000.000 3.000.000
Sovra Regioni = Nord-ovest, Nord-
est, Centro, Sud, Isole
NUTS 2 (270) 3.000.000 800.000 Singole Regioni
NUTS 3 (1318) 800.000 150.000 Province
Versione in vigore dal 1º gennaio 2015 al 31 dicembre 2016 suddivide i Paesi dell'Unione Europea in:
 territori di livello NUTS 0 = i 28 Stati nazionali.
 territori di livello NUTS 1 (97), per es. gli Stati federati della Germania tedeschi, le Regioni del Belgio,
la Danimarca, la Svezia, la Finlandia continentale, l'Irlanda, il Galles, la Scozia e altre grandi entità regionali.
Per l'Italia la suddivisione è per aree sovra-regionali: Nord-ovest, Nord-est, Centro, Sud, Isole.
 territori di livello NUTS 2 (270), come le regioni italiane, le Comunità autonome in Spagna, le regioni
e le DOM francesi, le province belghe e olandesi, i Länder austriaci, le Regierungsbezirke tedesche, etc.
 territori di livello NUTS 3 (1.318): le province italiane, le Nomoi in Grecia, le Maakunnat in Finlandia,
i Län in Svezia, le Kreise tedesche, i Dipartimenti francesi, le province spagnole, etc.
[Schede Stati Membri] [ Links Mappe ]
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Articolazioni per livello-Tassi di Sviluppo:
Questa articolazione è particolarmente importante perchè determina la ripartizione
vincolante di molte delle opportunità della Programmazione complessiva.
 Regioni meno sviluppate (con un PIL pro capite inferiore al 75% della media
comunitaria);
 STATI in Ritardo di Sviluppo (con un PIL pro capite inferiore al 90% della media
comunitaria che beneficiano del Fondo di Coesione): Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia,
Grecia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca, Romania,
Slovacchia, Slovenia e Ungheria.
 Regioni in transizione (con un PIL pro capite compreso tra il 75% ed il 90% della media
comunitaria);
 Regioni più sviluppate (con un PIL pro capite superiore al 90% della media
comunitaria).
9 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
Per quanto riguarda il nostro Paese rientrano nella prima categoria (regioni meno
sviluppate) quelle precedentemente ammesse all'obiettivo 1 "Convergenza"
(Campania,Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia), nella seconda categoria Sardegna,
Abruzzo e Molise, mentre tutte le altre regioni rientrano tra quelle considerate più
sviluppate. Nessuna delle realtà Italiane può beneficiare del Fondo di Coesione
dedicato agli Stati in ritardo di sviluppo.
10 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
4. I Settori economici e sociali d'Intervento (gli 11 obiettivi Tematici) ##
La programmazione nel suo complesso è come abbiamo visto finalizzata alla Strategia
Europa 2020 che si esprime in priorità di diverso livello e in conclusione si concretizza
nei seguenti obbiettivi Tematici:
Il Tematismo coincide in genere o è una sotto articolazione di SETTORI rispetto ai quali si
configurano gli interventi. Nella nomenclatura Europea abbiamo il seguente elenco di Settori a
cui corrispondono in genere Direzioni e/o strutture operative http://europa.eu/pol/index_it.htm :
 Affari economici e monetari  Affari istituzionali  Affari marittimi e pesca
 Agricoltura  Aiuti umanitari protez. civile  Allargamento
 Ambiente  Audiovisivi e media  Azione per il clima
 Bilancio  Cittadinanza europea  Commercio
 Concorrenza  Consumatori  Cultura
Diritti umani  Dogane  Economia e società digitali
 Energia  Giustizia e affari interni  Imprese in part. PMI
 Istruzione, form., gioventù  Lotta alla frode  Mercato unico
 Multilinguismo  Occupazione-politica sociale  Politica estera e sicurezza
 Politica regionale  Regime fiscale  Ricerca e innovazione
 Salute  Sicurezza alimentare  Spazio
 Sport  Sviluppo e cooperazione  Trasporti
11 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
Vedere Matrice Settori/Programmi Operativi (gestione Diretta)
12 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
Matrice OBBIETTIVI TEMATICI/FONDI STRUTTURALI/PROGRAMMI COMUNITARI
PROGRAMMI COMUNITARI CORRELATI ( i più significativi)
HORIZON ricerca e
innovazione in tutti i settori
LIFE+ ambiente e clima EASI lotta alla disoccupazione in
particolare giovanile
COSME aiuti e innovazione
delle PMI
ERASMUS+ aiuti allo studio,
scambi e formazione senza
frontiere
EUROPA CREATIVA SICUREZZA ALIMENTARE CONSUMATORI
MCE meccanismi per
collegare l'EU- trasporti, ecc.
MCE EUROPA dei CITTADINI
PROGRAMMA SALUTE
13 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
5. Gli specifici Programmi Comunitari (o Tematici) ##
Siamo nella sfera degli interventi a Gestione Diretta, cioè quelli definiti e gestiti
completamente dalle Autorità centrali dell'Unione Europea.
Si tratta di finanziamenti pluriennali inerenti i diversi settori di intervento dell’Unione
Europea. Le Direzioni generali competenti periodicamente pubblicano dei "bandi" che si
manifestano sotto forma di inviti a presentare proposte (call for proposals)
I programmi comunitari possono interessare qualsiasi tema delle politiche comunitarie. Le
istituzioni comunitarie decidono che tipo di programmi finanziare, il relativo budget. le
regole e la tempistica. Qualsiasi soggetto giuridico può presentare una proposta di
progetto.
Una delle caratteristiche principali di questo tipo di finanziamenti è la dimensione
transnazionale, in base alla quale i progetti devono essere realizzati in partenariato con
almeno due organismi di due Stati Membri diversi. La sovvenzione accordata ai partner del
progetto è un contributo a fondo perduto che generalmente varia da un minimo del 35% ad
un massimo dell'100% (in casi limitati) dei costi totali. E’ quindi necessario un
cofinanziamento con risorse proprie del beneficiario, di fondi nazionali oppure di sponsor
privati. Nelle spese ammissibili sono previste anche quelle relative ai costi del personale
oppure all'organizzazione di seminari e convegni, studi o progetti di animazione territoriale
e così via, solo eccezionalmente vengono ammessi costi per strutture o attrezzature.
I potenziali candidati, una volta individuato lo strumento finanziario di loro interesse,
entrano in contatto diretto con i funzionari della Commissione già nella fase di stesura della
proposta e conservano questo rapporto fino alla conclusione del progetto (in caso di esito
positivo della proposta).
I finanziamenti diretti possono essere divisi in due gruppi:

 i programmi europei che permettono agli Stati membri di cooperare tra di loro,
anche se molti di questi sono ormai aperti alla partecipazione dei Paesi della Zona
Europea di Libero Scambio (Norvegia, Islanda e Lichtenstein) dei Paesi candidati
potenziali ed effettivi, della Svizzera e di altri Paesi Terzi;

 i programmi di assistenza esterna che rappresentano il quadro legislativo
dell’assistenza esterna UE nei confronti dei Paesi del Vicinato, dei Paesi terzi ed in
Via di Sviluppo. Questi ultimi sono per noi evidentemente di minor interesse.
14 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
Programmi comunitari 2014-2020 Fonte Formez
http://programmicomunitari.formez.it/lista_programmi_2014_2020
 Per titolo
 Per settore
 Per scadenza
In evidenza i Programmi di nostro maggiore Interesse
 Afis 2014-2020 (proposta)
 Cosme 2014-2020
 Diritti uguaglianza e cittadinanza 2014-2020
 Dogana 2020 2014-2020
 Erasmus + 2014-2020
 Europa Creativa 2014-2020
 Europa per i cittadini 2014-2020
 Fiscalis 2020
 Fondo Asilo, migrazione e integrazione 2014-2020 (AMIF)
 Fondo per la sicurezza interna 2014-2020 (ISF)
 Giustizia 2014-2020
 Hercule III 2014-2020
 Horizon 2014-2020
 Meccanismo per collegare l'Europa 2014-2020 (MCE)
 Meccanismo Unionale di protezione civile
 Pericle 2020
 Programma di azione in materia di salute 2014-2020
 Programma per l'ambiente e l'azione per il Clima (LIFE) 2014-2020
 Programma Occupazione e l'Innovazione sociale. (EaSI) 2014-2020
 Programma pluriennale per la tutela dei consumatori 2014-2020
 Strumento a favore della Groenlandia 2014-2020 (proposta)
 Strumento di assistenza preadesione - IPA II 2014-2020
 Strumento di partenariato per la cooperazione con i Paesi Terzi - PI 2014-2020
 Strumento europeo di vicinato - ENI 2014-2020
 Strumento finanziario promozione democrazia e dei diritti umani nel mondo - EIDHR
 Strumento inteso a contribuire alla stabilità e alla pace 2014-2020
 Strumento per la cooperazione allo sviluppo - DCI 2014-2020
 Strumento per la cooperazione in materia di sicurezza nucleare - INSC2 2014-2020
Molti di questi strumenti risultano già operativi a partire dall'inizi del 2014. Da
verificare per ogni Programma lo Scadenziario delle finestre di partecipazione, in
genere semestrali.
15 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
6. Piani Operativi e iniziative di livello Nazionale-Regionale ##
Siamo nella sfera degli interventi a Gestione Indiretta (CTE a parte), cioè quelli definiti (in
Partnership con EU) e gestiti dalle Autorità Nazionali-Regionali-Locali. Nel nostro caso
concentriamo l'attenzione sulla realtà Italiana e sulla Regione Piemonte.
L'accordo di Partenariato IT/EU è stato approvato in modo definitivo il 29 ottobre 2014.
La Programmazione comunitaria 2014-2020 prevede in Italia la realizzazione di 74
Programmi Operativi cofinanziati a valere sui 4 Fondi Strutturali e di Investimento
europei: Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), Fondo sociale
europeo (FSE), Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e Fondo per la
politica marittima e della pesca (FEAMP).
Legenda Piani Operativi:
PON = Piani Operativi Nazionali
POI = Piani Operativi Interregionali
POR = Piani Operativi Regionali
PSR = Piani di Sviluppo Rurale [ FEASR ]
Tabella completa
In particolare, saranno cofinanziati dal
FESR e FSE:
39 Programmi Regionali (POR)
11 Programmi Nazionali (PON)
dal FEASR:
21 Piani di Sviluppo Rurale (PSR)
e dal FEAMP:
1 Programma Operativo Nazionale (PON)
Il quadro Programmatico si tradurrà in un articolato di MISURE a cui seguiranno i
diversi BANDI. L'inizio operatività è prevista decolli dall'estate 2016.
16 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
Tabella di dettaglio con importi diversi PO.... Nazionali-Regionali
Consulta la tabella nazionale contenente le informazioni di tutti i Programmi Operativi.
Senza quote di Cofinanziamento Con quote di Cofinanziamento
PON che coprono tutte le Regioni REGIONE PIEMONTE
PON Per la Scuola - competenze e ambienti per l’apprendimento, che
dispone di 460.532.952 euro a valere sul FESR e di 1.154.692.048 euro
a valere sul FSE, per un totale di 1.615.225.000 euro
Quota sul complesso dei diversi
PON escluso Città Metropolitane,
tot € 300.000.000
PON Sistemi di politiche attive per l’occupazione, che dispone
di 1.180.744.376 euroa valere sul FSE
PON Inclusione, che dispone di 827.150.000 euro a valere sul FSE
PON Governance e Capacità Istituzionale, che dispone di 255.130.534
euro a valere sul FESR e di 328.669.463 euro a valere sul FSE, per un
totale
PON Iniziativa Occupazione Giovani, che dispone di 1.135.022.496
euro a valere per il 50% delle risorse sul FSE e per il restante 50% sulla
Youth Employment Initiative.
PON Città Metropolitane, che dispone di 445.723.942 euro dal FESR e
di 142.376.058 euro dal FSE, per un totale di 588.100.000 euro
Per Torino 50.000.000; altre
Province 15.000.000; aree
marginali 4.000.000
PON che coprono solo le Regioni in Transizione e poco Sviluppate
PON Ricerca e innovazione, che dispone di 722.543.685 euro a valere
sul FESR e di 203.706.315 a valere sul FSE, per un totale di 926.250.000
euro
PON Imprese e Competitività, che dispone di 1.776.000.000 euro a
valere sul FESR.
PON che coprono solo le Regioni poco Sviluppate
PON Infrastrutture e reti, che dispone di 1.382.800.000 euro a valere
sul FESR
PON Cultura, che dispone di 368.200.000 euro a valere sul FESR
PON Legalità, che dispone di 195.330.000 euro a valere sul FESR e di
87.920.000 euro a valere sul FSE, per un totale di 283.250.000 euro.
POR che coprono tutte le Regioni e Province Autonome POR FSE 873 Milioni €
a valere sul FESR e FSE e sono tutti monofondo, ad eccezione delle
Regioni Calabria, Molise e Puglia, per le quali i POR sono plurifondo.
POR FESR 965 Milioni €
PSR che coprono tutte le Regioni e Province Autonome PSR FEASR circa 1000
Milioni €
A valere sul FEASR al cui interno vedi 13 GAL
per € 64.000.000PSR di livello Nazionale
“Rete Rurale nazionale” e “Gestione del rischio, infrastrutture irrigue e
biodiversità animale”, a valere sul FEASR.
Programma Operativo Nazionale a valere sul FEAMP.
17 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
Particolarità del PSR FEASR [parliamo dei GAL Piemonte]
Ci soffermiamo sul Piano di Sviluppo Rurale in quanto al suo interno è prevista una
modalità d'intervento finanziario denominato LEADER che si esplica attraverso
strumenti Locali Partecipati ben strutturati (aree ammissibili tipo marginale-montane)
denominati GAL (Gruppi d'Azione Locale). I GAL definiscono un loro PSL (Piano di
Sviluppo Locale) che viene approvato e finanziato attraverso la Regione all'interno di
apposito Asse-Misure del PSR. La gestione delle risorse assegnate avviene attraverso
bandi locali e/o progetti a regia, sono privilegiati interventi per l'innovazione locale e per
la definizione-sviluppo di reti e filiere.
Per la Regione Piemonte parliamo di 13 GAL, nel Territorio Alto Piemonte sono attivi da
tempo 3 GAL:
 GAL Terre del Sesia
 GAL Monti e Laghi VCO
 GAL Montagne Biellesi
Per l'attuale programmazione sono previsti per ciascuno di questi GAL Alto Piemonte
contributi pubblici per circa 4 milioni di € ; complessivamente potrebbero essere
mobilitati oltre 15 milioni d'investimenti locali Alto Piemonte.
La sfida è riuscire ad integrare (a livello Alto Piemonte) queste risorse con le altre
opportunità della Programmazione EU (sia Diretta che Indiretta) e nella Cooperazione
Territoriale EU, in modo da determinare un impatto e un' innovazione multisettoriale
significativa di questo tessuto economico-sociale, oggi scarsamente competitivo.
7. LA COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA (CTE) ##
E' un programma a se stante dell'Unione Europea disciplinato da un proprio regolamento.
Intervento che si esplica attraverso i fondi Strutturali e di Investimento europei (SIE) in
particolare il FESR. La CTE è finalizzata ad incentivare i territori di diversi Stati membri a
cooperare mediante la realizzazione di progetti congiunti, lo scambio di esperienze e la
costruzione di reti.
La definizione e gestione della CTE è in capo agli Stati Cooperanti attraverso una Agenzia
Unica predefinita in comune per ogni sottocomponente del programma. Per questa ragione
non appartengono ai Programmi a gestione Diretta.
I nuovi PSL dovrebbero essere
definiti e operativi a partire dalla
primavera 2016.
18 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
Le componenti della CTE sono tre. Le risorse EU complessive per l'obiettivo CTE ammontano
a 8.948.259.330 Euro, ripartite per componente:
1. la cooperazione transfrontaliera fra regioni limitrofe mira a promuovere lo
sviluppo regionale integrato fra regioni confinanti aventi frontiere marittime e terrestri in
due o più Stati membri o fra regioni confinanti in almeno uno Stato membro e un paese
terzo sui confini esterni dell'Unione diversi da quelli interessati dai programmi
nell'ambito degli strumenti di finanziamento esterno dell'Unione. [6.626.631.760 €]
2. la cooperazione transnazionale su territori transnazionali più estesi, che
coinvolge partner nazionali, regionali e locali. [1.821.627.570 €]
3. la cooperazione interregionale che coinvolge tutti i 28 Stati membri dell’Unione
Europea e mira a rafforzare l'efficacia della politica di coesione, promuovendo lo
scambio di esperienze, l’individuazione e diffusione di buone prassi. [500.000.000€]
ITALIA Vai alla pagina reg. Piemonte dedicata
In attuazione dell’obiettivo CTE per il periodo di programmazione 2014-2020, l’Italia
avrà a disposizione risorse per un totale pari a 1.136,8 milioni di euro a prezzi correnti.
L’allocazione 2014-2020 comporta un aumento in termini reali (prezzi 2011) delle
risorse disponibili, rispetto all’allocazione 2007-2013 (pari a circa il 16% sul totale delle
risorse CTE). Le risorse sono a disposizione per la partecipazione a quindici programmi
di cooperazione transfrontaliera e transnazionale, di cui (in evidenza quelli d'interesse
regione Piemonte):
otto di cooperazione transfrontaliera: Italia-Francia marittimo, Italia-Francia
Alcotra, Italia-Svizzera, Italia-Austria, Italia-Slovenia, Italia-Croazia, Grecia-Italia, Italia-
Malta.
tre programmi di cooperazione transfrontaliera esterna co-finanziati da FESR
e IPA (Italia-Albania-Montenegro) e da FESR e ENI (Italia-Tunisia e Mediterranean Sea
Basin)
quattro di cooperazione transnazionale: Central Europe, Med, Alpine Space,
Adriatic-Ionian
L’Italia parteciperà anche a quattro programmi di cooperazione
interregionale che coinvolgono tutti i 28 Stati membri dell’UE: Urbact III, Interreg
Europe, Interact, Espon, ai quali sono complessivamente destinati 500 milioni di euro.
I regolamenti che disciplinano la programmazione 2014-2020 dei Fondi SIE prevedono che i
programmi CTE non facciano parte dell’Accordo di partenariato; tuttavia i regolamenti richiedono che
l’Accordo di partenariato espliciti la coerenza e la complementarietà con i programmi CTE,
sottolineandone il valore aggiunto europeo e individui sia i principali settori prioritari per le attività di
cooperazione territoriale, tenendo anche conto delle strategie macroregionali e di bacino marittimo
rilevanti (Cfr. par. 3.1.4) sia i meccanismi di coordinamento previsti per assicurare coerenza e
integrazione tra i programmi CTE e i programmi inclusi nell’Accordo di partenariato. (Cfr. par. 2.1).
19 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
8. Fondi strutturali e di Investimento- regole e procedure generali ##
http://ec.europa.eu/contracts_grants/funds_it.htm
Sono gli strumenti finanziari principali per la gestione della Programmazione Comunitaria, in
particolare per gli Interventi a Gestione Indiretta e per la Cooperazione Territoriale Europea.
Un corpus unico di regole disciplina i cinque fondi strutturali e di investimento (ESIF-SIE)
dell'UE:
 Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)
 Fondo sociale europeo (FES)
 Fondo di coesione (FC no Italia)
 Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)
 Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).
Queste regole sono finalizzate a:
 creare un legame chiaro con la strategia Europa 2020
 migliorare il coordinamento
 assicurare un'attuazione coerente
 semplificare il più possibile l'accesso ai fondi da parte dei potenziali beneficiari.
I paesi dell'UE gestiscono i fondi in modo decentralizzato mediante una gestione
concorrente. I siti di ogni fondo forniscono ulteriori informazioni sui finanziamenti disponibili
e sulle procedure da seguire per richiederli.
Regolamenti riguardanti i fondi strutturali e di investimento europei
Il regolamento recante disposizioni comuni definisce le regole che disciplinano i cinque
fondi strutturali e di investimento europei. Altri regolamenti stabiliscono norme specifiche
per ciascun fondo.
 Regolamento recante disposizioni comuni
Regolamento (UE) n. 1303/2013
Vedere anche le dichiarazioni integrative pubblicate nella Gazzetta ufficiale.
 Regolamento relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale
Regolamento (UE) n. 1301/2013
Vedere anche le dichiarazioni integrative pubblicate nella Gazzetta ufficiale.
 Regolamento relativo al Fondo sociale europeo
Regolamento (UE) n. 1304/2013
 Regolamento relativo al Fondo di coesione
Regolamento (UE) n. 1300/2013 del Consiglio
 Regolamento relativo al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale
Regolamento (UE) n. 1305/2013
20 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
Accordi di partenariato
Gli accordi di partenariato conclusi fra la Commissione europea e singoli paesi
dell'UE definiscono i piani delle autorità nazionali per utilizzare i finanziamenti erogati
dai fondi strutturali e di investimento europei dal 2014 al 2020. Delineano gli obiettivi
strategici e le priorità di investimento di ogni paese, collegandoli agli obiettivi generali
della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
Programmi nazionali
Una volta adottati gli accordi di partenariato, la Commissione e le autorità nazionali
concordano i programmi che fissano le priorità per ogni paese, regione o settore
d’intervento interessato.
 Programmi e bilanci dei fondi SIE [370 KB]
Per saperne di più su ciascun programma
 Programmi del Fondo di sviluppo regionale e del Fondo di coesione
 Programmi del Fondo sociale
 Programmi agricoli e di sviluppo rurale
 Programmi riguardanti gli affari marittimi e la pesca
Codice di condotta europeo per il partenariato
Per garantire il massimo impatto dei fondi, le autorità nazionali, regionali e locali dei paesi
dell'UE devono lavorare in stretta collaborazione e in partenariato con:
 sindacati
 datori di lavoro
 organizzazioni non governative
 altri organi che promuovo, ad esempio, l'integrazione sociale, la parità uomo-donna
e la lotta alle discriminazioni.
Grazie alla partecipazione dei partner alle fasi di progettazione, realizzazione,
monitoraggio e valutazione dei progetti finanziati dall'UE, gli Stati membri possono
concentrare i finanziamenti là dove ce n'è più bisogno e usare le risorse in modo ottimale.
21 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
Tutti i paesi dell'UE devono rispettare queste regole per predisporre e attuare i
programmi nel periodo 2014-2020. Devono assicurare di tenere conto di tutti i punti di vista
per individuare le priorità di finanziamento, progettazione e attuazione delle strategie di
investimento più efficaci.
Documenti di orientamento
Per programmare e utilizzare i fondi, i paesi dell'UE possono avvalersi di documenti di
orientamento.
Documento di orientamento per i potenziali beneficiari dei Fondi strutturali e di
investimento europei e degli strumenti correlati dell’UE [968 KB]
È utile per:
 accedere ai fondi strutturali e di investimento europei e usufruirne
 avvalersi di altri strumenti delle politiche UE che integrano questi fondi.
I link nel documento permettono di trovare i siti web e i documenti più utili. Un elenco di
controllo aiuta a individuare le fonti di finanziamento più adatte.
22 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
9. Tipologie dei Beneficiari - favorire le Integrazioni ##
LINK QUADRO
In modo schematico si presentano le diverse tipologie (le più interessanti per questa Guida) di
Beneficiari che possono, in forme articolare, partecipare alle diverse opportunità Europee
2014-2020: Gestione Diretta - Gestione Indiretta - Coop Territoriale Europea.
Piccole imprese Finanziamenti UE per PMI - ITALIA LINK tipologia
E' la Tipologia di maggior interesse. Possono ottenere finanziamenti mediante
sovvenzioni, prestiti e garanzie nei molteplici settori d'intervento. Le sovvenzioni
(Programmi Comunitari) forniscono un sostegno diretto, mentre gli altri finanziamenti
(fondi Indiretti) sono disponibili per progetti-interventi attraverso programmi gestiti a
livello Nazionale-Regionale POR... PSR e anche Locale, vedi GAL.
Vedere Programma mirato alle PMI COSME.
Organizzazioni non governative ONG- società civile LINK tipologia
Possono partecipare singolarmente, o meglio in Partnership, per ottenere finanziamenti
in tutti i filoni della programmazione, a condizione che operino senza fini di lucro nei
diversi settori di attività previsti dell'UE.
Giovani LINK tipologia altro LINK
I giovani possono beneficiare dei programmi per studiare o svolgere tirocini all’estero.
L’Unione Europea propone iniziative per favorire anche la mobilità dei giovani
imprenditori, vedi articolato e LINK possibilità mirate e in diversi ambiti:
Erasmus Plus Europa per i cittadini – Europe for Citizens Life plus Europa Creativa
Ricercatori LINK tipologia
I ricercatori hanno a disposizione (gest. Diretta) il Settimo programma quadro per il
finanziamento alla ricerca su progetti che abbiano un valore aggiunto europeo dato dal
loro carattere transnazionale. Il Settimo Programma Quadro (PQ7) é lo strumento
finanziario destinato alla ricerca con il fine di incoraggiare i ricercatori europei con due
obiettivi generali: 1- rafforzare la base scientifica e tecnologica dell’industria europea 2-
incoraggiare la sua competitività internazionale. Seguono LINK ambiti d'intervento:
Horizon 2020 sicurezza alimentare Europa per cittadini Life plus Galileo
Copernicus Hercules III nel Nucleare
23 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
Agricoltori - imprese agricole LINK tipologia
Gli agricoltori e le imprese agricole sono coinvolti nella attuazione delle attività
comunitarie nei settori dell’agricoltura e dello sviluppo rurale, sia a gestione Dirette che
Indirette (tutti i PON.... e soprattutto i PSR). Ambiti più importanti d'intervento:
Common Agricultural Policy Fondo agricolo europeo per lo sviluppo rurale (FEASR)
sicurezza alimentare life plus Europa per i cittadini
Enti Pubblici LINK tipologia
Gli enti pubblici accedono a contributi comunitari in particolare per l’efficienza
istituzionale, migliorare la qualità dei servizi pubblici e l’utilità dei progetti per le
infrastrutture Si gestiscono pertanto a livello Diretto e Indiretto i contributi comunitari
destinati agli scopi indicati. Ambiti d'intervento i più numerosi:
Europa creativa Occupazione e Innovazione sociale Europa per i cittadini Life Plus Esasmus
plus Hercules III Fondo per la sicurezza interna Strumento coop sicurezza nucleare Strumento
stabilità e pace Strumento cooperazione allo sviluppo Strumento Europeo di Vicinato Strumento
partenariato Programma Diritti umani e Cittadinanza Strumento Democrazia e Diritti Umani
Programma Giustizia Fondo Asilo e Migrazione Salute per la crescita Sicurezza alimentare
Programma consumatori Meccanismo per collegare l’Europa Fondo per i sistemi informatici
Meccanismo di protezione civile dell’Unione europea Galileo Copernicus Dogana 2020
Bisogna lavorare d’anticipo. Per la maggior parte dei programmi comunitari, ma
anche per le gestioni Indirette, non è opportuno aspettare la pubblicazione dei Bandi
o inviti a presentare proposte per lavorare sulle scelte progettuali e sui Partenariati.
Una volta individuato il settore di riferimento, sarà sufficiente consultare il sito EU del
programma o quello Regionale per orientarsi sui PO... e PSR e acquisire tutta la
documentazione utile per impostare la propria partecipazione.
Importante per gli Enti Pubblici, in particolare per gli Enti Locali (Unioni dei
Comuni in testa) svolgere un ruolo di promozione e d'integrazione sull'insieme
delle opportunità offerte dalla programmazione EU 2014-20. Gli Enti Pubblici
devono garantire coerenza strategia degli interventi sul proprio territorio,
continuità d'azione attraverso un monitoraggio efficace delle esperienze già
fatte, capacità d'innovazione favorendo reti e filiere, per diventare così
effettivamente competitivi. Nelle diverse casistiche di candidatura (nella Coop
Territoriale EU obbligatorio) è importante quindi che gli Enti Pubblici assumano
il ruolo di Capofila di aggregazioni pubblico-private espressione di aree vaste
anche transnazionali.
24 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
10. Modalità di partecipazione - finanziamento e controllo. ##
In questo capitolo affronteremo in generale i meccanismi più importanti della
partecipazione alle opportunità della Programmazione EU 2014-20. Un Capitolo Ponte
quindi fra la SEZIONE 1 e la SEZIONE 2.
I Bandi
Sono gli strumenti principi per partire nella formalizzazione di una partecipazione.
Sono documenti ufficiali emessi dall'Ente gestore (Europeo o Regionale-Locale) che
fissano tutte le regole della candidatura, della relativa selezione-approvazione e dei
diversi meccanismi vincolanti del finanziamento, della realizzazione progettuale e
del controllo intermedio-finale.
Nella gestione dei Programmi Diretti (da Bruxelles) i Bandi assumono il nome di "Inviti a fare
Proposte" per ottenere "Sovvenzioni". Al livello Regionale e anche dei GAL i Bandi possono
essere affiancati, in casi molto particolare da "Inviti a partecipare a progetti a Regia dell'Ente
gestore", con regole in genere semplificate.
Obbiettivi -Territori, interventi ammessi e volumi
i primi elementi informativi e vincolanti che troveremo nei "Bandi" o strumenti
assimilati, saranno gli obbiettivi tematici a cui è finalizzato il bando specifico, oltre
ad eventuale circoscrizione dei territori dove poter sviluppare l'iniziativa. Seguirà in
genere un elenco degli interventi tipo da poter realizzare, con ordine di priorità o
meno. Correlata agli interventi ammessi viene in genere indicato il volume (max -
min) della spesa complessiva candidabile. In capo al Bando o nei suoi capitoli
interni troveremo molti riferimenti di tipo legislativo o regolamentativo che è bene
andare a verificare, per evitare brutte sorprese in fase di ammissibilità e selezione.
Requisiti dei Beneficiari
Fare subito attenzione alla Tipologia dei Beneficiari ammessi al Bando in esame e
ai requisiti (tutti da documentare) a cui devono assolutamente rispondere. Se
manca la corrispondenza è inutile perdere tempo su quel Bando. In alcuni casi ci
possono essere più tipologie di Beneficiari ammessi, singolarmente o in forme
aggregate, quasi sempre con indicazioni di priorità e punteggi; in questo caso è
meglio aggregarsi con chi può avere il maggior punteggio. I Bandi (Inviti) dei
Programmi Tematici Diretti richiedono quasi sempre candidature da parte di
Partenariati Transnazionali ampi; in questi casi bisogna prepararsi per tempo per
trovare le collaborazioni di merito effettivamente valide.
Regola De Minimis: è una regola limitativa per la partecipazione che esclude ( o
riduce il finanziamento) chi ha già ottenuto, nei tre anni precedenti, contribuzioni EU
e/o comunque di tipo pubblico.
25 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
Contributi-Sovvenzioni e cofinanziamento
Attraverso l'ammissione a un Bando si ottiene in genere il riconoscimento a un
contributo finanziario per la realizzazione di quanto prescritto dal bando e precisato
nel progetto candidato. Nella maggioranza dei casi si tratta di un contributo a fondo
perduto in valore percentuale sul totale della spesa progettuale ammessa, la
differenza che il candidato dovrà coprire a sue spese si definisce come quota di
cofinanziamento del Beneficiario (a monte della definizione del bando, il suo budget
è in genere costituto da una quota finanziata dalla EU e quote "pubbliche"
cofinanziate dallo Stato membro e/o Regione). Altra forma alternativa di aiuto è
quella di supportare il candidato attraverso l'accesso a prestiti-mutui a interessi
calmierati.
Azioni e spese ammesse, no sovrapposizioni, no retroattività, .........
Nella stesura del progetto da candidare, oltre a centrare gli obbiettivi generali
indicati, è indispensabile verificare le azioni specifiche e spese ammesse (alcune
volte non esplicitate dal bando, ma contenute nei regolamenti). Anche per le azioni
e spese ammesse possono esserci criteri di priorità e quote di contribuzione
differenziate.
E' possibile, in particolari casi auspicabile, che un progetto complesso venga
opportunamente articolato su più bandi di candidatura che meglio corrispondono
alle sue parti. In questo caso è d'obbligo non incorrere in richieste sovrapposte di
medesime azioni operative, è infatti vietato il cumulo di contribuzioni su una stessa
azione.
In genere è presente il divieto di retroattività, le sovvenzioni non possono essere
concesse per attività svolte, anche parzialmente, prima della firma del contratto-
convenzione a valle della positiva selezione della candidatura.
Altro vincolo di tipo amministrativo è l'assenza di profitto; il contributo-sovvenzione
non può avere come oggetto o come effetto un profitto per il beneficiario o per i
partner. Nel piano di gestione a regime del progetto le entrate e le spese devono
essere sempre in pareggio.
Livello della progettazione e spese tecniche ....
Anche se non viene esplicitato il livello di dettaglio del progetto deve essere o
risultare assimilato alla progettazione esecutiva (disciplina realtà pubbliche). Nel
bando vengono comunque elencati i documenti di dettaglio da presentare in merito
ai requisiti del Beneficiario e sul chi e il come verrà implementato il progetto. Nel
caso di Beneficiari pubblici dovrà anche essere evaso il processo preliminare per la
scelta dei Fornitori. Le spese tecniche per la stesura del progetto sono in genere
riconosciute dalla quota di contribuzione per un limite percentuale sulle spese
ammesse.
26 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
Tempistiche
Nel Bando si precisano tutte le diverse scadenze in rapporto alla sua data
d'emissione: la data entro cui presentare la candidatura, i tempi del processo di
selezione, la scadenza entro cui concludere la realizzazione del progetto se
approvato, la scadenza dei collaudi e della rendicontazione finanziaria. Possono
essere fissate ulteriori scadenze il rapporto a stati d'avanzamento lavori-spesa ed
erogazioni intermedie di parti della contribuzione.
Criteri di selezione
In genere sono molto ben esplicitati nel bando e consentono una simulazione del
posizionamento competitivo della propria candidatura. Attenzione a valutare la
propria posizione in rapporto al Budget generale del bando e alla potenziale
platea quantitativa delle candidature ammissibili. La progettazione e la
candidatura sono operazioni di significativo impegno organizzativo e finanziario,
lavorare in un quadro di scarse probabilità di successo, merita attenta riflessione.
27 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
SEZIONE 2 : come gestire una partecipazione di qualità
Un ipotetico soggetto, pubblico o privato che operi nel territorio Alto Piemonte può partecipare
a molteplici opportunità della Programmazione Europea 2014-2020:
 Le sovvenzioni dei Programmi Tematici a gestione Diretta EU
Già attive le finestre invito alle candidature EU.
 I contributi attivabili attraverso la Cooperazione Territoriale EU, vedere in
particolare Spazio Alpino e Italia/Svizzera. Già attive alcune finestre di candidatura.
 I Bandi Regione Piemonte dei Programmi Operativi FSE-FESR e PSR FEASR
Avvio Bandi regionali dall'estate 2016.
 I Bandi o progetti a Regia gestiti dai tre GAL che gravitano sull'area
Avvio azioni e Bandi locali dall'estate 2016.
E' evidente che bisogna conoscere le diverse finalità e i meccanismi di gestione di questi tre
importanti filoni. Allo scopo vedere di questa GUIDA.
Partire con il piede giusto
Chi ha già fatto esperienza nei precedenti cicli di Programmazione si saprà orientare
con maggiore facilità, ma molte cose sono cambiate è quindi meglio informarsi
adeguatamente per evitare gravi errori. Non credete alle promesse di maggior
semplificazione che i nuovi Programmi indicano, i meccanismi sono in verità diventati
sempre più complicati. Una buona specializzazione è quindi necessaria; sul territorio
fatevi aiutare da Enti e consulenti qualificati che si dedicano alla materia, ma non
appaltate tutta l'operazione, perderete il controllo sulla gestione e sui risultati.
Le piccole organizzazioni è bene che si mettano insieme, quelle un più robuste devono
individuare al loro interno una risorsa da dedicare allo scopo che s'interfacci, in
particolare, con i servizi del nostro Osservatorio Glocale o di altri da ben coordinare.
La parte Pubblica, Province e Unioni dei Comuni e le Associazioni di Categoria devono
assumere un ruolo guida, a partire dalla valorizzazione della "memoria" di quanto è
stato già realizzato nella progettualità territoriale. L'Osservatorio Glocale Alto Piemonte
si rivolge principalmente a questi interlocutori per supportarli nella gestione di questo
positiva impresa. Purtroppo il Monitoraggio progettuale nei cicli precedenti è stato molto
carente, dobbiamo quindi recuperare e riordinare il quadro delle esperienze fatte e
valutare correttamente i risultati raggiunti e le difficoltà incontrate.
La sfida è riuscire ad integrare a livello del territorio Alto Piemonte tutte le opportunità
della Programmazione EU (sia Diretta che Indiretta) e nella Cooperazione Territoriale
EU, con un gioco di squadra ben impostato. Solo così si può determinare un impatto e
un' innovazione multisettoriale significativa di questo tessuto economico-sociale, oggi
scarsamente competitivo.
SEZIONE 1
28 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
I Servizi "SPORTELLO EUROPA"
dell' osservatorio Glocale
La nostra garanzia d' approccio: coerenza strategica - integrazione settoriale e territoriale -
qualità progettuale e gestionale - calmieramento dei costi per i soggetti pubblici e associativi.
Questo perchè l'Osservatorio Glocale AP è un Associazione di Promozione Sociale, senza
scopo di lucro, orientata all'innovazione ed integrazione.
1. Informazione e orientamento generale via web all'universo dei potenziali
Beneficiari Alto Piemonte. Quadro Informativo sulle opportunità, Guide aggiornate; News -
Bandi, FAQ, Interattività generale con chi si registra al nostro Blog.
2. Informazione e orientamento personalizzato via web e contatti diretti con Attori
Pubblici e Associativi che assumono un ruolo chiave sul territorio. Prerequisito,
Associarsi all'Osservatori Glocale e versare un contributo mirato di € 100 anno. Importante la
costruzione e l'utilizzo della Matrice Esperienze fatte/nuove opportunità.
3. Supporto generale alle scelte progettuali e di candidatura attraverso
convenzionamenti con Attori Pubblici e Associativi che assumono un ruolo
chiave sul territorio. Soggetti già Associati come al punto 2 che intendono consolidare il
rapporto di assistenza in modo finalizzato. In termini economici si dovrà definire una quota di
contributo a rimborso spese, all'interno delle spese tecniche riconosciute al progetto, comunque
salvo buon fine della candidatura.
4. Supporto mirato allo sviluppo progettuale in fase di candidatura e per il controllo
di gestione a seguito ammissione, per gli attori che si sono Convenzionati punto
3. Soggetti riconosciuti come Titolari-Beneficiari della candidatura progettuale dovranno
comunque mettere a disposizione una propria risorsa responsabile del processo e attivare le
consulenze tecniche e i fornitori relativi al contenuto specialistico del progetto. Per il servizio
messo a disposizione dall'Osservatorio Glocale si dovrà formalizzare il rapporto e il contributo
economico.
5. L'Osservatori Glocale potrà anche fornire un servizio mirato alla candidatura e
alla gestione di progetti in capo a soggetti privati che operino in partnership o in
coerenza strategica con i soggetti di cui ai punti precedenti e comunque non in
concorrenza con gli stessi. Per questo particolare ed eccezionale servizio si dovrà
opportunamente contrattualizzare tutto il rapporto.
E' certamente necessario costruire una collaborazione qualificata con i professionisti dei diversi settori
per la definizione dei progetti esecutivi e poi per la loro implementazione. L'Osservatorio mette a
disposizione le proprie conoscenze di società e figure che conoscono le problematiche del territorio ed
hanno già assolto positivamente questo ruolo, con massima attenzione al coordinamento. Sta
comunque ai Titolari delle candidature fare le scelte in materia sulla base delle procedure prescritte.
29 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
Indicazioni passo-passo sul come procedere.
Con riferimento allo Schema di Flusso sotto rappresentato, il primo passo è l'interrogarsi sui
fabbisogni che l'ipotetico Ente titolare o promotore intende affrontare, avendo definito idee progettuali
più o meno strutturate, siano esse nuove in assoluto o figlie di esperienze precedenti.
L'idea avrà necessariamente uno o più temi di riferimento da andare ad esplorare nel quadro delle
diverse Opportunità della programmazione EU 2014-2020 descritte nella SEZIONE 1 di questa Guida.
Importante è guardare in diverse direzioni, anche al di fuori dei finanziamenti EU, per individuare più
strumenti da poter utilizzare in un mix virtuoso, per coerenza sugli obiettivi e assolutamente rispettoso
dei vincoli normativi.
In questo primo frangente è utile chiedersi, se altri soggetti e/o parti di territorio diversi, vicini o
lontani, hanno la stessa esigenza. Da qui le valutazioni della miglior economia di scala che il
progetto deve assumere e di come costruire utili collaborazioni o integrazioni, anche di livello
transnazionale, obbligatori per poter accedere ai Programmi Tematici a gestione Diretta EU e
alla Cooperazione Territoriale. Senza questa attenzione perdiamo in partenza una buona metà
delle opportunità offerte.
30 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte
Il processo può anche partire all'inverso, una buona "visibilità" delle opportunità del
programmazione EU può sollecitare delle idee progettuali utili al territorio, una messa a fuoco
di contenuti e priorità latenti. Da assolutamente evitare un approccio strumentale, cioè di
improvvisare il progetto a valle della uscita di un bando.
Secondo Passo. Fra idee progettuali e strumenti da intercettare si dovranno pazientemente
mettere in atto delle verifiche di congruenza generale, per poi arrivare a una prima scelta del
che fare. Le verifiche sono da riferirsi, da una parte alla coerenza sugli obiettivi, dall'altra alla
rispondenza della candidatura e del Candidato potenziale ai vincoli regolamentativi (molto
prescrittivi). Togliersi dalla testa che lo strumento finanziario possa essere lui adattato al nostro
progetto rigidamente definito. Tutti gli adattamenti più marcati e anche le limature sono
assolutamente nel nostro campo.
Il terzo passo da affrontare, senza pensare a scorciatoie, è quello della stesura dello Studio
di Fattibilità preliminare (sono disponibili molti modelli) che deve prevedere anche ipotesi
alternative e verifiche a questo punto di livello finanziario (Business Plan). Interroghiamoci sul
valore del progetto, se la resa vale la spesa, se abbiamo in disponibilità la quota di
cofinanziamento necessaria e/o se siamo in grado di recuperarla attraverso accordi e
collaborazioni diverse ? Nel caso di candidature ai fondi Diretti e di CoopTerr, che richiedono
la costruzione di Partenariati, questo è il momento di una ricerca preliminare delle realtà con
cui collaborare e di definire primi accordi.
Siamo a fine Fase.
Fatto questo lavoro dello SDF, che può comportare anche diverse revisioni e opzioni
alternative, siamo in grado di fissare le nostre scelte migliori e avviare la stesura del Progetto
Esecutivo con l'ausilio di specialisti del settore d'intervento. La progettazione tecnica e la
costruzione del dossier di candidature devono andare di pari passo, integrando le competenze
tecniche di settore con quelle abili nel gestire le tipologie di candidature in oggetto, in modo
che tutti i documenti richiesti siano perfettamente allineati. Attenzione, nel caso di candidature
ai fondi Diretti e di CoopTerr i consulenti devono avere un profilo di notevole livello.
Se le attenzioni e la qualità del lavoro è stata rispettata, avremo una buona candidatura e una
buona possibilità di successo. E' chiaro che durante tutto il lavoro dovremo essere capaci di
rapportarci con gli Enti che hanno attivato il Bando o il programma e che hanno la
responsabilità della selezione. Questo per farci conoscere, conquistare credibilità e anche far
chiarezza su aspetti progettuali non sempre di facile interpretazione. Sono rapporti che si
consolidano anche nel tempo, se abbiamo fatto bene in precedenti programmazioni, questo fa
sicuramente premio.
Con la candidatura e l'auspicato successo concludiamo il nostro percorso d'aiuto procedurale.
Delle implementazioni e gestione dei progetti ammessi parleremo in sede di stesura della
SEZIONE 3.
Segue l'appendice "LINEE GUIDA, ESEMPLIFICAZIONI E SPUNTI"
1
appendice EU-GUIDA.PDF
Guardando alle caratteristiche ed esperienze di questo territorio possiamo ipotizzare una
serie d'interventi qualificati che riescano ad intercettare e usare al meglio i diversi canali di
finanziamento EU:
• Le sovvenzioni dei Programmi Tematici a gestione Diretta EU
Già attive le finestre invito alle candidature EU.
• I contributi attivabili attraverso la Cooperazione Territoriale EU, per il Piemonte
e la ns realtà, vedere in particolare Spazio Alpino e Italia/Svizzera. Già attive
alcune finestre di candidatura.
• I Bandi Regione Piemonte dei Programmi Operativi FSE-FESR e PSR FEASR
Avvio Bandi regionali dall'estate 2016.
• I Bandi o progetti a Regia gestiti dai tre GAL che gravitano sull'area
Avvio azioni e Bandi locali dall'estate 2016.
Come Titolare-Beneficiario immaginiamoci un ipotetico Ente sovra-provinciale che governi
tutta l'operazione, nella realtà si valuteranno le soluzioni e collaborazioni più fattibili. Le
Unioni dei Comuni, con l'Università e le Associazioni di Categoria o tematiche sono un
livello di buona e possibile aggregazione.
Da ricordare che a livello Diretto e della CoopTerr prevale il riconoscimento di azioni di tipo
Immateriale, mentre per gli interventi Indietti Regionali-Locali possono essere attivate
azioni di tipo materiale e infrastrutturale. Ci muoveremo quindi con attenzione ad
articolare in tal senso i nostri progetti quadro. L'innovatività delle soluzioni proposte è
d'obbligo, concetto che va considerato in rapporto al livello territoriale in cui si esprimono
le azioni candidate.
Partiamo dal macrotema "Ambiente"
Un progetto quadro Alto Piemonte potrebbe interessare la valorizzazione turistica
ecosostenibile dell'alta montagna Monte Rosa, riprendendo le esperienze transfrontaliere
dello "Spazio Monterosa Cervino", del Tour del Monte Rosa, del GTA, della via alpina,
fino a riconsiderare gli interventi PTI sugli alpeggi, ecc.. Il macroprogetto può interessare
interventi relativi al clima, alla promozione generale, alla segnaletica, alla sentieristica
multiuso, alla georeferenziazione di tutte le risorse; soluzioni per il miglioramento dei rifugi,
del loro approvvigionamento; molto interessante il tema della sicurezza, dei servizi, ecc.
ecc. Guardiamo quindi a cosa possiamo fare con LIFE+ - SPAZIO ALPINO - IT/CH PO... e
PSR Piemonte e infine con i GAL locali.
Sempre con riferimento all' Ambiente, altra linea d'intervento può essere relativa alla rete
dei Parchi di cui il territorio è ricco, In questo quadro va inserito il nuovo Geoparco che ha
ricevuto il riconoscimento Unesco.
LINEE GUIDA, ESEMPLIFICAZIONI e SPUNTI
2
Scendendo alle politiche tipiche dell'identità territoriale, abbiamo tutto il pacchetto delle
politiche agricole e forestali che hanno una forte relazione con la sostenibilità ambientale e
sono da coniugare, le prime con le produzioni tipiche (anche artigianato) e il turismo, le
seconde più marcatamente con la manutenzione ambientale e la produzione energetica
da biomasse. Qui le esperienze locali sono molto ricche, bisogna adeguatamente
recuperare interventi di livello più alto sui programmi Diretti (LIFE+ in particolare) e nella
Cooperazione Territoriale (SPAZIO ALPINO e ITALIA/SVIZZERA). Stessi ragionamenti
sulle risorse idriche.
Politiche energetiche
Il territorio è ricco di risorse idriche e forestali che devono essere meglio governate sul
piano ambientale, ma anche per la produzione di energia rinnovabile. La parte idrica è già
molto sfruttata, i nuovi interventi possibili sono in genere di piccole dimensioni e richiedono
un attenta valutazione d'impatto oltre che di valutazione sociale delle ricadute
economiche. Nel campo dell'energia da biomasse forestali abbiamo davanti un mare di
possibilità, alcuni strumenti di governo del tema sono a disposizione, dobbiamo pianificare
soluzioni a medio periodo, recuperando e aggiornando esperienza (e progetti sospesi)
fatte in cicli precedenti (vedi Obiettivo 5B e più vicino PTI).
Cultura Identitaria
La rete dei Sacri monti, i percorsi della fede e dell'arte sono le proposte cardine su cui
lavorare, riprendendo e sviluppando progetti già avviati (esempio COUER) in stagioni
precedenti, purtroppo poco curati nella loro concretizzazione. .....................................
(Strumenti principali da indagare: EU Creativa - SPAZIO ALPINO - IT/CH - POR FESR
e FSE)
Il Turismo
E' un settore chiave dell'economia locale, con forti potenzialità di sviluppo, ma oggi
estremamente frammentato e inadeguatamente organizzato e promo-commercializzato.
Le soluzioni su cui puntare sono di attenzione alla competitività dei poli e degli attrattori
più Forti (Laghi - Montagna - Cultura), parimenti dobbiamo saper valorizzare il "turismo
diffuso" e destagionalizzato delle aree più marginali e scarsamente competitive, le
indispensabili integrazioni con l'agricoltura e l'artigianato tipico, senza dimenticare
ovviamente il capitolo fondamentale "Cultura".
Da evitare interventi a pioggia su spinte localistiche; vanno individuate precise priorità su
cui concentrare le economie. La questione della promozione generale e degli strumenti
organizzativi, in primis degli operatori del settore (in senso allargato), è un nodo tuttora
irrisolto (riforma contraddittoria in discussione Regionale) e che ha visto nel recente
passato operazioni locali di ulteriore divaricazione, con l'emergere di pericolosi conflitti.
(Strumenti principali da indagare: COSME - EU Creativa - SPAZIO ALPINO IT/CH -
POR FESR - PSR e GAL )
3
Infrastrutture Fisiche e digitali
Le realtà di montagna Piemontesi sono in sofferenza rispetto a queste tematiche. La
dimensione Alto Piemonte presenta elementi di particolare difficoltà e ritardo. Sui
Trasporti, in particolare per i servizi nelle aree più marginali dobbiamo assolutamente
trovare delle soluzioni in questo ciclo di opportunità EU. Dobbiamo guardare ad
esperienze avviate in altri territori EU, trovare delle partnership che ci possono in qualche
misura trainare in un quadro d'innovazione comune. Vedere in particolare opzioni in
SPAZIO ALPINO e ITALIA/SVIZZERA. Sull' "Agenda Digitale" nazionale si stanno
concentrando molte risorse, dobbiamo saperci candidare, in accordo con la nostra
regione, su un progetto "montagna" esemplare.
(Strumenti principali da indagare: HORIZON - SPAZIO ALPINO IT/CH - PON - POR
FESR )
Politiche sociali
Gli aspetti di marginalità di numerose delle nostre subaree si riflettono sulle popolazioni
insediate in genere su tutti i servizi essenziali: trasporti, scuola, sanità e assistenza, ecc.
Sforzi e soluzioni parziali sono state messe in campo, ma il contesto richiede una scala
d'intervento di maggiore incisività. L'aiuto regionale è fondamentale anche per individuare
soluzioni d'alto livello a cui agganciarci.
(Strumenti principali da indagare: Programma EU Salute - MCE - ERASMUS - SPAZIO
ALPINO - IT/CH - PON - POR FSE ).
In generale dobbiamo riprendere tutti gli elementi utili delle ultime Pianificazioni Territoriali
e dei Piano Strategici elaborati dalle nostre province e in parte dalle ex CM, come anche
riprendere le analisi e le proposte dei diversi PTI che hanno interessato l'Alto Piemonte.
Segue Tabella complessiva di lavoro (da compilare), utile per fotografare e dettagliare le
linee d'intervento e le ipotesi progettuali da candidare.
4
AREA TEMATICA TITOLARE Partenariato Obbiettivi Tematici Progr- Strumento Area Geografica NOTE
Interventi Integrati o Mirati di candidatura componenti di riferimento (11) Fin. rio EU da attivare interessata
AMBIENTE e PAESAGGIO
AGRICOLTURA-FORESTE
RISORSE ENERGETICHE
INFRASTRUTTURE E SERVIZI
CULTURA IDENTITARIA
TURISMO
Aspetti di MARGINALITA'

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  • 1. 1 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte GUIDA [dicembre 2015] SPORTELLO EUROPA ALTO PIEMONTE Guardando al recente passato, il nostro territorio (quadrante BI-VC-NO-VB) ha saputo fruire dei benefici dei finanziamenti Europei in modo differenziato. Alcune realtà hanno realizzato buoni interventi, altre sono state assenti. In generale è mancata una coerenza strategica e una capacità di lavorare in modo coordinato-integrato. Un monitoraggio strutturato di quanto candidato e realizzato sui diversi fronti è stato poi del tutto carente. Con la proposta dello Sportello Europa Alto Piemonte vogliamo superare questo quadro critico, per garantire a tutto il territorio la massima partecipazione alle opportunità dei fondi EU 2014-20. Puntiamo a una maggiore qualità, coerenza con gli obbiettivi generali dell'Europa e a una determinante innovazione- incisività negli interventi locali e internazionali da realizzare. Dobbiamo far tesoro delle esperienze precedenti, riprendere e rilanciare i progetti migliori, garantire un sistema di monitoraggio pubblico ben strutturato che consenta le verifiche e l'innesco di un processo virtuoso di continuità. Abbiamo pertanto costruito una serie di strumenti per raggiungere gli obbiettivi indicati:  LA PRESENTE GUIDA GENERALE orientata ai diversi tipi di Beneficiari Alto Piemonte  UNA PAGINA FACEBOOK DEDICATA per un costante aggiornamento sui Bandi e le News  UNA SEZIONE DEL BLOG ALTOPIEMONTE per garantire l’integrazione Strategica
  • 2. 2 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte La presente Guida vuole essere molto operativa. Il target sono le diverse tipologie di Beneficiari del territorio Alto Piemonte. Si analizzeranno tutte le possibilità di partecipazione ai finanziamenti EU: da quelle dirette dei Programmi Tematici ai bandi più ravvicinati gestiti dalla Regione Piemonte, fino al livello locale dei GAL. Un approccio selettivo e sintetico, ma comunque preciso nei suoi riferimenti generali e di merito particolare. Abbiamo scelto pertanto d'organizzare la nostra GUIDA in tre SEZIONI: SEZIONE 1 = quadro conoscitivo delle varie opportunità SEZIONE 2 = come gestire una partecipazione di qualità SEZIONE 3 = schede di dettaglio, FAQ, aggiornamenti ..** ** La guida è stata definita nel dicembre del 2015, diverse opportunità dei Piani Operativi Piemontesi sono ancora in fase di approvazione: vedi misure, bandi. La SEZIONE 3 sarà quindi redatta in seguito e resa disponibile a se stante. La SEZIONE 3 comprenderà le indicazioni per l'implementazione e la gestione dei progetti candidati risultati ammessi. Le diverse SEZIONI si relazionano attraverso un sistema di LINKS Interni ed Esterni. Per le Fonti Esterne (LINK blu) abbiamo scelto le risorse web ufficiali della Comunità Europea; a livello Nazionale il sito del DPS Formez; per la Regione Piemonte il sito istituzionale integrato con altre risorse, come ad esempio il portale ben strutturato della città Metropolitana di Torino. LINKS a GUIDE ufficiali, GLOSSARI e altre UTILITA':  GUIDA per i BENEFICIARI [Commissione EU]  GUIDA Formez REGIONE PIEMONTE-EU  EUROGERGO GLOSSARIO DPS EUROPAFACILE SIGLE  MANUALE RICERCA EUR-Lex  BANDI edit Formez OBBIETTIVO EU AGENDA BANDI EUROPA2020 Segue descrizione delle tipologie di NOTE in uso in questa GUIDA. Se ritenete di conoscere già il quadro delle Opportunità EU 2014-2020 potete passare direttamente a seguire la In questo tipo di NOTE = indicazioni sulle varie TEMPISTICHE. In questo tipo di NOTE = CONSIDERAZIONI - RACCOMANDAZIONI e ESEMPI utili. SEZIONE 2
  • 3. 3 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte SEZIONE 1 : conoscere il quadro delle opportunità EU (Gli Obbiettivi, le regole e le caratteristiche dei diversi Programmi-Iniziative; i meccanismi principali della partecipazione e della gestione, le condizioni amministrative e di controllo.) ## Per conoscere la materia vanno considerate le seguenti Variabili principali fra loro correlate: 1. # Programmazione pluriennale e Strategia di riferimento. 2. # La tipologia di Gestione e le autorità competenti. 3. # I Territori Europei coinvolti (classificazioni - Cat. di sviluppo) 4. # I Settori economici e sociali d'Intervento (11 obiettivi Tematici) 5. # Gli specifici Programmi Comunitari (o Tematici). 6. # Piani Operativi e iniziative di livello Nazionale-Regionale. 7. # La Cooperazione Territoriale Europea. 8. # Fondi strutturali - regole e procedure generali 9. # Tipologie dei Beneficiari - favorire le Integrazioni 10.# Modalità di partecipazione - finanziamento e controllo. Vi consigliamo di seguire l'ordine dei capitoli proposto, ma potete scegliere d'esplorare uno o più capitoli che ritenete di particolare interesse, seguendo le varie indicazioni di correlazione, avrete comunque un quadro conoscitivo sempre completo e preciso.
  • 4. 4 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte 1. Programmazione pluriennale in corso e Strategia di riferimento. ## Il ciclo in corso è indicato come Programmazione 2014-2020 e fa riferimento al Bilancio EU - quadro finanziario pluriennale (QFP) per gli anni dal 2014 al 2020 approvato dal Consiglio EU il 2 dicembre 2013 (operativo dal 2015 per parte gestione Diretta). L'impegno complessivo della spesa è pari a 959,99 miliardi di euro (valore al 2011), sostanzialmente in linea con il precedente quadro finanziario 2007-2013. L'attuale programmazione ha come riferimento generale La strategia Europa 2020. Europa 2020 è la strategia decennale, lanciata dalla Commissione europea il 3 marzo 2012, per superare sia questo momento di crisi che continua ad affliggere l'economia di molti paesi, che per colmare le lacune del nostro modello di crescita e creare le condizioni per un diverso tipo di sviluppo economico, più intelligente, sostenibile e solidale. Il precedente quadro strategico era stato definito nel trattato di Lisbona 2005. Tre le priorità fondamentali della strategia Europa 2020:  crescita intelligente: per lo sviluppo di un’economia basata sulla conoscenza e l’innovazione;  crescita sostenibile: per promuovere un’economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e competitiva;  crescita inclusiva: per la promozione di un’economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale. L’Unione europea si è data cinque obiettivi generali da realizzare entro la fine del decennio: 1. occupazione: il tasso di occupazione deve essere del 75% per le persone con età compresa tra i 20 e i 64 anni; 2. istruzione: il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e almeno il 40% delle persone con età compresa tra i 30 e i 34 anni devono avere un’ istruzione universitaria; 3. ricerca e innovazione: il PIL dell’Unione europea destinato alla ricerca e sviluppo deve essere portato almeno al 3%; 4. integrazione sociale e riduzione della povertà: per il 2020 si dovranno avere almeno 20 milioni di persone in meno che vivono in situazioni di povertà o emarginazione; 5. clima e energia: devono essere raggiunti i target «20/20/20» in tema di cambiamenti climatici ed energia, ovvero riduzione delle emissioni di gas serra del 20% rispetto al 1990, 20% del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili, aumento del 20% dell'efficienza energetica.
  • 5. 5 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte La strategia comporta anche sette iniziative prioritarie (dette anche iniziative faro – flagship initiatives) che tracciano un quadro entro il quale l'UE e i governi nazionali e locali sostengono reciprocamente i loro sforzi per realizzare le priorità di Europa 2020, in relazione alla crescita intelligente, sostenibile e solidale: 1. innovazione concentrare gli interventi in ambiti quali i cambiamenti climatici, la sicurezza dell'approvvigionamento energetico e alimentare, la salute e l'invecchiamento della popolazione. Ha inoltre, tra i propri obiettivi, quello di aumentare fino al 3% del PIL gli investimenti in Ricerca e Sviluppo (R&S) che consentirebbero di creare 3,7 milioni di posti di lavoro e di aumentare il PIL annuo di 795 miliardi di euro entro il 2025. 2. economia digitale mira ad accrescere la prosperità e il benessere in Europa con l’obiettivo di creare un mercato unico del digitale. 3. occupazione si collega all'obiettivo della Strategia UE 2020 che prevede di raggiungere entro il 2020 un tasso di occupazione pari al 75% per gli uomini e le donne tra i 20 e i 64 anni. 4. giovani porre i giovani al centro delle attività legate alla creazione di un’economia europea forte, basata sulla conoscenza, sulla ricerca e sull'innovazione e mira quindi a migliorare le performance dei sistemi di istruzione e formazione superiore. 5. politica industriale mira a stimolare la crescita e l'occupazione preservando e promuovendo una base industriale forte, diversificata e competitiva. 6. povertà prevede azioni per favorire l’occupazione ad ogni livello al fine di raggiungere il target europeo di riduzione della povertà. E’ complementare all’altra iniziativa faro “Un'agenda per nuove competenze e per l'occupazione”. 7. uso efficiente delle risorse mira a favorire un uso più efficiente delle risorse naturali nel rispetto degli obiettivi in materia di cambiamenti climatici, energia, trasporti, materie prime, agricoltura, pesca, biodiversità e sviluppo rurale. L’iniziativa sostiene il passaggio verso un’economia a basse emissioni di carbonio ed efficiente dal punto di vista delle risorse allo scopo di realizzare una crescita sostenibile. Il tutto si traduce in 11 obbiettivi Tematici che tutti gli strumenti della programmazione concorrono a raggiungere:
  • 6. 6 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte 2. La tipologia di Gestione e le autorità competenti ## Per raggiungere gli obiettivi strategici di Europa 2020, l’Unione europea si avvale di diverse tipologie di strumenti finanziari, gestiti a :  livello centrale da parte della Commissione europea = gestione diretta.  attraverso un sistema di “responsabilità condivisa” tra la Commissione europea e le autorità degli Stati Membri e delle Regioni = gestione indiretta. Gestione Diretta [indicativamente il 30% del bilancio EU] FINALITA' = sviluppare la competitività e la progettualità innovativa nei diversi settori - fra le diverse realtà dell'Europa e anche verso i paesi terzi. Queste linee finanziarie dirette, note anche come “fondi tematici dell’UE”, sono gestiti direttamente e completamente dalle diverse Direzioni generali della Commissione europea (ricerca, istruzione, ambiente, trasporti, etc.) o da Agenzie da essa delegate. Si tratta di sovvenzioni o versamenti di natura non commerciale, che devono essere integrati da risorse proprie dei beneficiari. Nei fondi diretti la Commissione europea trasferisce gli importi direttamente ai beneficiari (in Partnership) del progetto selezionato. Questo tipo di finanziamenti richiedono la costituzione di partenariati transnazionali tra enti, imprese e associazioni, sia pubblici che privati per l’attuazione di progetti di elevato interesse innovativo. Hanno, inoltre, il grande vantaggio di incentivare la collaborazione non solo tra i Paesi dell'Unione europea, ma con i Paesi in via di adesione, i Paesi del Mediterraneo e i Paesi terzi. I fondi a gestione diretta comprendono:  i finanziamenti diretti UE noti anche come “programmi tematici” o “programmi comunitari”;  gli strumenti finanziari per l’assistenza esterna. Il contributo finanziario da parte dell’Unione europea viene in genere erogato tramite sovvenzioni e convenzioni, previa procedura di selezione dei progetti (call for proposals). LINK I Programmi Tematici di maggiore interesse BANDI
  • 7. 7 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte Gestione Indiretta [indicativamente il 70% del bilancio EU] FINALITA' = sviluppare le Politiche di Coesione o Regionali per superare le disparità fra gli Stati Membri o le diverse Regioni. Nei finanziamenti indiretti, (in particolare supportati dai Fondi strutturali e di investimento europei) il budget viene definito e gestito attraverso un sistema di “responsabilità condivisa” tra la Commissione europea da una parte, e le autorità degli Stati membri dall’altra. In queste gestioni il rapporto con il beneficiario finale è mediato attraverso le autorità nazionali, regionali o locali che hanno il compito di programmare gli interventi, emanare i bandi e gestire le risorse comunitarie. Una distinzione importante dei i fondi strutturali e di investimento europei è che possono finanziare anche “infrastrutture” mentre i programmi tematici (Diretti) finanziano essenzialmente idee innovative, scambi di esperienze, migliori pratiche oppure l'organizzazione di seminari e convegni, studi, da realizzare in partenariato fra diversi paesi. I fondi a gestione indiretta comprendono:  i diversi Fondi Strutturali e d'Investimento che supportano i diversi Piani Operativi PO di livello Nazionale PON - Interregionale POI e Regionali POR-PSR. (a fine 2015 tutti approvati)  Fondo di Coesione (No Italia) e Iniziative specifiche per diversi Stati.  I Programmi di Cooperazione Territoriale Europea (caso particolare con regolamento distinto) Al contributo finanziario da parte degli Enti preposti (Nazionali Regionali o Locali) corrisponde un cofinanziamento del Beneficiario che viene selezionato in genere attraverso Bandi di selezione di progetti candidati. LINK I Piani Operativi ITALIA e Regione PIEMONTE LINK I Programmi di Cooperazione Territoriale Europea: cooperazione transfrontaliera cooperazione transnazionale cooperazione interregionale Interventi supportati principalmente dal FESR con peculiarità di candidatura come Partenariati transnazionali - Autorità uniche di gestione selezionate fra i Paesi partecipanti.
  • 8. 8 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte 3. I Territori Europei convolti (sottoclassificazioni e Categorie di sviluppo) ## La nomenclatura delle unità territoriali statistiche, in acronimo NUTS (dal francese Nomenclature des unités territoriales statistiques) identifica la ripartizione del territorio dell'Unione europea a fini statistici. È stata ideata dall'Eurostat nel 1988 tenendo come riferimento di base l'unità amministrativa locale. Da allora è la principale regola per la redistribuzione territoriale dei fondi strutturali della UE, fornendo uno schema unico di ripartizione geografica, a prescindere dalle dimensioni amministrative degli enti degli Stati e basandosi sull'entità della popolazione residente in ciascuna area. Classe e n° casi Soglia massima popolazione Soglia minima popolazione Specificazione caso Italia NUTS 0 Stati Membri [28] Italia NUTS 1 (97) 7.000.000 3.000.000 Sovra Regioni = Nord-ovest, Nord- est, Centro, Sud, Isole NUTS 2 (270) 3.000.000 800.000 Singole Regioni NUTS 3 (1318) 800.000 150.000 Province Versione in vigore dal 1º gennaio 2015 al 31 dicembre 2016 suddivide i Paesi dell'Unione Europea in:  territori di livello NUTS 0 = i 28 Stati nazionali.  territori di livello NUTS 1 (97), per es. gli Stati federati della Germania tedeschi, le Regioni del Belgio, la Danimarca, la Svezia, la Finlandia continentale, l'Irlanda, il Galles, la Scozia e altre grandi entità regionali. Per l'Italia la suddivisione è per aree sovra-regionali: Nord-ovest, Nord-est, Centro, Sud, Isole.  territori di livello NUTS 2 (270), come le regioni italiane, le Comunità autonome in Spagna, le regioni e le DOM francesi, le province belghe e olandesi, i Länder austriaci, le Regierungsbezirke tedesche, etc.  territori di livello NUTS 3 (1.318): le province italiane, le Nomoi in Grecia, le Maakunnat in Finlandia, i Län in Svezia, le Kreise tedesche, i Dipartimenti francesi, le province spagnole, etc. [Schede Stati Membri] [ Links Mappe ] ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Articolazioni per livello-Tassi di Sviluppo: Questa articolazione è particolarmente importante perchè determina la ripartizione vincolante di molte delle opportunità della Programmazione complessiva.  Regioni meno sviluppate (con un PIL pro capite inferiore al 75% della media comunitaria);  STATI in Ritardo di Sviluppo (con un PIL pro capite inferiore al 90% della media comunitaria che beneficiano del Fondo di Coesione): Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, Grecia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia e Ungheria.  Regioni in transizione (con un PIL pro capite compreso tra il 75% ed il 90% della media comunitaria);  Regioni più sviluppate (con un PIL pro capite superiore al 90% della media comunitaria).
  • 9. 9 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte Per quanto riguarda il nostro Paese rientrano nella prima categoria (regioni meno sviluppate) quelle precedentemente ammesse all'obiettivo 1 "Convergenza" (Campania,Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia), nella seconda categoria Sardegna, Abruzzo e Molise, mentre tutte le altre regioni rientrano tra quelle considerate più sviluppate. Nessuna delle realtà Italiane può beneficiare del Fondo di Coesione dedicato agli Stati in ritardo di sviluppo.
  • 10. 10 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte 4. I Settori economici e sociali d'Intervento (gli 11 obiettivi Tematici) ## La programmazione nel suo complesso è come abbiamo visto finalizzata alla Strategia Europa 2020 che si esprime in priorità di diverso livello e in conclusione si concretizza nei seguenti obbiettivi Tematici: Il Tematismo coincide in genere o è una sotto articolazione di SETTORI rispetto ai quali si configurano gli interventi. Nella nomenclatura Europea abbiamo il seguente elenco di Settori a cui corrispondono in genere Direzioni e/o strutture operative http://europa.eu/pol/index_it.htm :  Affari economici e monetari  Affari istituzionali  Affari marittimi e pesca  Agricoltura  Aiuti umanitari protez. civile  Allargamento  Ambiente  Audiovisivi e media  Azione per il clima  Bilancio  Cittadinanza europea  Commercio  Concorrenza  Consumatori  Cultura Diritti umani  Dogane  Economia e società digitali  Energia  Giustizia e affari interni  Imprese in part. PMI  Istruzione, form., gioventù  Lotta alla frode  Mercato unico  Multilinguismo  Occupazione-politica sociale  Politica estera e sicurezza  Politica regionale  Regime fiscale  Ricerca e innovazione  Salute  Sicurezza alimentare  Spazio  Sport  Sviluppo e cooperazione  Trasporti
  • 11. 11 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte Vedere Matrice Settori/Programmi Operativi (gestione Diretta)
  • 12. 12 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte Matrice OBBIETTIVI TEMATICI/FONDI STRUTTURALI/PROGRAMMI COMUNITARI PROGRAMMI COMUNITARI CORRELATI ( i più significativi) HORIZON ricerca e innovazione in tutti i settori LIFE+ ambiente e clima EASI lotta alla disoccupazione in particolare giovanile COSME aiuti e innovazione delle PMI ERASMUS+ aiuti allo studio, scambi e formazione senza frontiere EUROPA CREATIVA SICUREZZA ALIMENTARE CONSUMATORI MCE meccanismi per collegare l'EU- trasporti, ecc. MCE EUROPA dei CITTADINI PROGRAMMA SALUTE
  • 13. 13 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte 5. Gli specifici Programmi Comunitari (o Tematici) ## Siamo nella sfera degli interventi a Gestione Diretta, cioè quelli definiti e gestiti completamente dalle Autorità centrali dell'Unione Europea. Si tratta di finanziamenti pluriennali inerenti i diversi settori di intervento dell’Unione Europea. Le Direzioni generali competenti periodicamente pubblicano dei "bandi" che si manifestano sotto forma di inviti a presentare proposte (call for proposals) I programmi comunitari possono interessare qualsiasi tema delle politiche comunitarie. Le istituzioni comunitarie decidono che tipo di programmi finanziare, il relativo budget. le regole e la tempistica. Qualsiasi soggetto giuridico può presentare una proposta di progetto. Una delle caratteristiche principali di questo tipo di finanziamenti è la dimensione transnazionale, in base alla quale i progetti devono essere realizzati in partenariato con almeno due organismi di due Stati Membri diversi. La sovvenzione accordata ai partner del progetto è un contributo a fondo perduto che generalmente varia da un minimo del 35% ad un massimo dell'100% (in casi limitati) dei costi totali. E’ quindi necessario un cofinanziamento con risorse proprie del beneficiario, di fondi nazionali oppure di sponsor privati. Nelle spese ammissibili sono previste anche quelle relative ai costi del personale oppure all'organizzazione di seminari e convegni, studi o progetti di animazione territoriale e così via, solo eccezionalmente vengono ammessi costi per strutture o attrezzature. I potenziali candidati, una volta individuato lo strumento finanziario di loro interesse, entrano in contatto diretto con i funzionari della Commissione già nella fase di stesura della proposta e conservano questo rapporto fino alla conclusione del progetto (in caso di esito positivo della proposta). I finanziamenti diretti possono essere divisi in due gruppi:   i programmi europei che permettono agli Stati membri di cooperare tra di loro, anche se molti di questi sono ormai aperti alla partecipazione dei Paesi della Zona Europea di Libero Scambio (Norvegia, Islanda e Lichtenstein) dei Paesi candidati potenziali ed effettivi, della Svizzera e di altri Paesi Terzi;   i programmi di assistenza esterna che rappresentano il quadro legislativo dell’assistenza esterna UE nei confronti dei Paesi del Vicinato, dei Paesi terzi ed in Via di Sviluppo. Questi ultimi sono per noi evidentemente di minor interesse.
  • 14. 14 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte Programmi comunitari 2014-2020 Fonte Formez http://programmicomunitari.formez.it/lista_programmi_2014_2020  Per titolo  Per settore  Per scadenza In evidenza i Programmi di nostro maggiore Interesse  Afis 2014-2020 (proposta)  Cosme 2014-2020  Diritti uguaglianza e cittadinanza 2014-2020  Dogana 2020 2014-2020  Erasmus + 2014-2020  Europa Creativa 2014-2020  Europa per i cittadini 2014-2020  Fiscalis 2020  Fondo Asilo, migrazione e integrazione 2014-2020 (AMIF)  Fondo per la sicurezza interna 2014-2020 (ISF)  Giustizia 2014-2020  Hercule III 2014-2020  Horizon 2014-2020  Meccanismo per collegare l'Europa 2014-2020 (MCE)  Meccanismo Unionale di protezione civile  Pericle 2020  Programma di azione in materia di salute 2014-2020  Programma per l'ambiente e l'azione per il Clima (LIFE) 2014-2020  Programma Occupazione e l'Innovazione sociale. (EaSI) 2014-2020  Programma pluriennale per la tutela dei consumatori 2014-2020  Strumento a favore della Groenlandia 2014-2020 (proposta)  Strumento di assistenza preadesione - IPA II 2014-2020  Strumento di partenariato per la cooperazione con i Paesi Terzi - PI 2014-2020  Strumento europeo di vicinato - ENI 2014-2020  Strumento finanziario promozione democrazia e dei diritti umani nel mondo - EIDHR  Strumento inteso a contribuire alla stabilità e alla pace 2014-2020  Strumento per la cooperazione allo sviluppo - DCI 2014-2020  Strumento per la cooperazione in materia di sicurezza nucleare - INSC2 2014-2020 Molti di questi strumenti risultano già operativi a partire dall'inizi del 2014. Da verificare per ogni Programma lo Scadenziario delle finestre di partecipazione, in genere semestrali.
  • 15. 15 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte 6. Piani Operativi e iniziative di livello Nazionale-Regionale ## Siamo nella sfera degli interventi a Gestione Indiretta (CTE a parte), cioè quelli definiti (in Partnership con EU) e gestiti dalle Autorità Nazionali-Regionali-Locali. Nel nostro caso concentriamo l'attenzione sulla realtà Italiana e sulla Regione Piemonte. L'accordo di Partenariato IT/EU è stato approvato in modo definitivo il 29 ottobre 2014. La Programmazione comunitaria 2014-2020 prevede in Italia la realizzazione di 74 Programmi Operativi cofinanziati a valere sui 4 Fondi Strutturali e di Investimento europei: Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), Fondo sociale europeo (FSE), Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e Fondo per la politica marittima e della pesca (FEAMP). Legenda Piani Operativi: PON = Piani Operativi Nazionali POI = Piani Operativi Interregionali POR = Piani Operativi Regionali PSR = Piani di Sviluppo Rurale [ FEASR ] Tabella completa In particolare, saranno cofinanziati dal FESR e FSE: 39 Programmi Regionali (POR) 11 Programmi Nazionali (PON) dal FEASR: 21 Piani di Sviluppo Rurale (PSR) e dal FEAMP: 1 Programma Operativo Nazionale (PON) Il quadro Programmatico si tradurrà in un articolato di MISURE a cui seguiranno i diversi BANDI. L'inizio operatività è prevista decolli dall'estate 2016.
  • 16. 16 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte Tabella di dettaglio con importi diversi PO.... Nazionali-Regionali Consulta la tabella nazionale contenente le informazioni di tutti i Programmi Operativi. Senza quote di Cofinanziamento Con quote di Cofinanziamento PON che coprono tutte le Regioni REGIONE PIEMONTE PON Per la Scuola - competenze e ambienti per l’apprendimento, che dispone di 460.532.952 euro a valere sul FESR e di 1.154.692.048 euro a valere sul FSE, per un totale di 1.615.225.000 euro Quota sul complesso dei diversi PON escluso Città Metropolitane, tot € 300.000.000 PON Sistemi di politiche attive per l’occupazione, che dispone di 1.180.744.376 euroa valere sul FSE PON Inclusione, che dispone di 827.150.000 euro a valere sul FSE PON Governance e Capacità Istituzionale, che dispone di 255.130.534 euro a valere sul FESR e di 328.669.463 euro a valere sul FSE, per un totale PON Iniziativa Occupazione Giovani, che dispone di 1.135.022.496 euro a valere per il 50% delle risorse sul FSE e per il restante 50% sulla Youth Employment Initiative. PON Città Metropolitane, che dispone di 445.723.942 euro dal FESR e di 142.376.058 euro dal FSE, per un totale di 588.100.000 euro Per Torino 50.000.000; altre Province 15.000.000; aree marginali 4.000.000 PON che coprono solo le Regioni in Transizione e poco Sviluppate PON Ricerca e innovazione, che dispone di 722.543.685 euro a valere sul FESR e di 203.706.315 a valere sul FSE, per un totale di 926.250.000 euro PON Imprese e Competitività, che dispone di 1.776.000.000 euro a valere sul FESR. PON che coprono solo le Regioni poco Sviluppate PON Infrastrutture e reti, che dispone di 1.382.800.000 euro a valere sul FESR PON Cultura, che dispone di 368.200.000 euro a valere sul FESR PON Legalità, che dispone di 195.330.000 euro a valere sul FESR e di 87.920.000 euro a valere sul FSE, per un totale di 283.250.000 euro. POR che coprono tutte le Regioni e Province Autonome POR FSE 873 Milioni € a valere sul FESR e FSE e sono tutti monofondo, ad eccezione delle Regioni Calabria, Molise e Puglia, per le quali i POR sono plurifondo. POR FESR 965 Milioni € PSR che coprono tutte le Regioni e Province Autonome PSR FEASR circa 1000 Milioni € A valere sul FEASR al cui interno vedi 13 GAL per € 64.000.000PSR di livello Nazionale “Rete Rurale nazionale” e “Gestione del rischio, infrastrutture irrigue e biodiversità animale”, a valere sul FEASR. Programma Operativo Nazionale a valere sul FEAMP.
  • 17. 17 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte Particolarità del PSR FEASR [parliamo dei GAL Piemonte] Ci soffermiamo sul Piano di Sviluppo Rurale in quanto al suo interno è prevista una modalità d'intervento finanziario denominato LEADER che si esplica attraverso strumenti Locali Partecipati ben strutturati (aree ammissibili tipo marginale-montane) denominati GAL (Gruppi d'Azione Locale). I GAL definiscono un loro PSL (Piano di Sviluppo Locale) che viene approvato e finanziato attraverso la Regione all'interno di apposito Asse-Misure del PSR. La gestione delle risorse assegnate avviene attraverso bandi locali e/o progetti a regia, sono privilegiati interventi per l'innovazione locale e per la definizione-sviluppo di reti e filiere. Per la Regione Piemonte parliamo di 13 GAL, nel Territorio Alto Piemonte sono attivi da tempo 3 GAL:  GAL Terre del Sesia  GAL Monti e Laghi VCO  GAL Montagne Biellesi Per l'attuale programmazione sono previsti per ciascuno di questi GAL Alto Piemonte contributi pubblici per circa 4 milioni di € ; complessivamente potrebbero essere mobilitati oltre 15 milioni d'investimenti locali Alto Piemonte. La sfida è riuscire ad integrare (a livello Alto Piemonte) queste risorse con le altre opportunità della Programmazione EU (sia Diretta che Indiretta) e nella Cooperazione Territoriale EU, in modo da determinare un impatto e un' innovazione multisettoriale significativa di questo tessuto economico-sociale, oggi scarsamente competitivo. 7. LA COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA (CTE) ## E' un programma a se stante dell'Unione Europea disciplinato da un proprio regolamento. Intervento che si esplica attraverso i fondi Strutturali e di Investimento europei (SIE) in particolare il FESR. La CTE è finalizzata ad incentivare i territori di diversi Stati membri a cooperare mediante la realizzazione di progetti congiunti, lo scambio di esperienze e la costruzione di reti. La definizione e gestione della CTE è in capo agli Stati Cooperanti attraverso una Agenzia Unica predefinita in comune per ogni sottocomponente del programma. Per questa ragione non appartengono ai Programmi a gestione Diretta. I nuovi PSL dovrebbero essere definiti e operativi a partire dalla primavera 2016.
  • 18. 18 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte Le componenti della CTE sono tre. Le risorse EU complessive per l'obiettivo CTE ammontano a 8.948.259.330 Euro, ripartite per componente: 1. la cooperazione transfrontaliera fra regioni limitrofe mira a promuovere lo sviluppo regionale integrato fra regioni confinanti aventi frontiere marittime e terrestri in due o più Stati membri o fra regioni confinanti in almeno uno Stato membro e un paese terzo sui confini esterni dell'Unione diversi da quelli interessati dai programmi nell'ambito degli strumenti di finanziamento esterno dell'Unione. [6.626.631.760 €] 2. la cooperazione transnazionale su territori transnazionali più estesi, che coinvolge partner nazionali, regionali e locali. [1.821.627.570 €] 3. la cooperazione interregionale che coinvolge tutti i 28 Stati membri dell’Unione Europea e mira a rafforzare l'efficacia della politica di coesione, promuovendo lo scambio di esperienze, l’individuazione e diffusione di buone prassi. [500.000.000€] ITALIA Vai alla pagina reg. Piemonte dedicata In attuazione dell’obiettivo CTE per il periodo di programmazione 2014-2020, l’Italia avrà a disposizione risorse per un totale pari a 1.136,8 milioni di euro a prezzi correnti. L’allocazione 2014-2020 comporta un aumento in termini reali (prezzi 2011) delle risorse disponibili, rispetto all’allocazione 2007-2013 (pari a circa il 16% sul totale delle risorse CTE). Le risorse sono a disposizione per la partecipazione a quindici programmi di cooperazione transfrontaliera e transnazionale, di cui (in evidenza quelli d'interesse regione Piemonte): otto di cooperazione transfrontaliera: Italia-Francia marittimo, Italia-Francia Alcotra, Italia-Svizzera, Italia-Austria, Italia-Slovenia, Italia-Croazia, Grecia-Italia, Italia- Malta. tre programmi di cooperazione transfrontaliera esterna co-finanziati da FESR e IPA (Italia-Albania-Montenegro) e da FESR e ENI (Italia-Tunisia e Mediterranean Sea Basin) quattro di cooperazione transnazionale: Central Europe, Med, Alpine Space, Adriatic-Ionian L’Italia parteciperà anche a quattro programmi di cooperazione interregionale che coinvolgono tutti i 28 Stati membri dell’UE: Urbact III, Interreg Europe, Interact, Espon, ai quali sono complessivamente destinati 500 milioni di euro. I regolamenti che disciplinano la programmazione 2014-2020 dei Fondi SIE prevedono che i programmi CTE non facciano parte dell’Accordo di partenariato; tuttavia i regolamenti richiedono che l’Accordo di partenariato espliciti la coerenza e la complementarietà con i programmi CTE, sottolineandone il valore aggiunto europeo e individui sia i principali settori prioritari per le attività di cooperazione territoriale, tenendo anche conto delle strategie macroregionali e di bacino marittimo rilevanti (Cfr. par. 3.1.4) sia i meccanismi di coordinamento previsti per assicurare coerenza e integrazione tra i programmi CTE e i programmi inclusi nell’Accordo di partenariato. (Cfr. par. 2.1).
  • 19. 19 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte 8. Fondi strutturali e di Investimento- regole e procedure generali ## http://ec.europa.eu/contracts_grants/funds_it.htm Sono gli strumenti finanziari principali per la gestione della Programmazione Comunitaria, in particolare per gli Interventi a Gestione Indiretta e per la Cooperazione Territoriale Europea. Un corpus unico di regole disciplina i cinque fondi strutturali e di investimento (ESIF-SIE) dell'UE:  Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)  Fondo sociale europeo (FES)  Fondo di coesione (FC no Italia)  Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)  Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP). Queste regole sono finalizzate a:  creare un legame chiaro con la strategia Europa 2020  migliorare il coordinamento  assicurare un'attuazione coerente  semplificare il più possibile l'accesso ai fondi da parte dei potenziali beneficiari. I paesi dell'UE gestiscono i fondi in modo decentralizzato mediante una gestione concorrente. I siti di ogni fondo forniscono ulteriori informazioni sui finanziamenti disponibili e sulle procedure da seguire per richiederli. Regolamenti riguardanti i fondi strutturali e di investimento europei Il regolamento recante disposizioni comuni definisce le regole che disciplinano i cinque fondi strutturali e di investimento europei. Altri regolamenti stabiliscono norme specifiche per ciascun fondo.  Regolamento recante disposizioni comuni Regolamento (UE) n. 1303/2013 Vedere anche le dichiarazioni integrative pubblicate nella Gazzetta ufficiale.  Regolamento relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale Regolamento (UE) n. 1301/2013 Vedere anche le dichiarazioni integrative pubblicate nella Gazzetta ufficiale.  Regolamento relativo al Fondo sociale europeo Regolamento (UE) n. 1304/2013  Regolamento relativo al Fondo di coesione Regolamento (UE) n. 1300/2013 del Consiglio  Regolamento relativo al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale Regolamento (UE) n. 1305/2013
  • 20. 20 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte Accordi di partenariato Gli accordi di partenariato conclusi fra la Commissione europea e singoli paesi dell'UE definiscono i piani delle autorità nazionali per utilizzare i finanziamenti erogati dai fondi strutturali e di investimento europei dal 2014 al 2020. Delineano gli obiettivi strategici e le priorità di investimento di ogni paese, collegandoli agli obiettivi generali della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Programmi nazionali Una volta adottati gli accordi di partenariato, la Commissione e le autorità nazionali concordano i programmi che fissano le priorità per ogni paese, regione o settore d’intervento interessato.  Programmi e bilanci dei fondi SIE [370 KB] Per saperne di più su ciascun programma  Programmi del Fondo di sviluppo regionale e del Fondo di coesione  Programmi del Fondo sociale  Programmi agricoli e di sviluppo rurale  Programmi riguardanti gli affari marittimi e la pesca Codice di condotta europeo per il partenariato Per garantire il massimo impatto dei fondi, le autorità nazionali, regionali e locali dei paesi dell'UE devono lavorare in stretta collaborazione e in partenariato con:  sindacati  datori di lavoro  organizzazioni non governative  altri organi che promuovo, ad esempio, l'integrazione sociale, la parità uomo-donna e la lotta alle discriminazioni. Grazie alla partecipazione dei partner alle fasi di progettazione, realizzazione, monitoraggio e valutazione dei progetti finanziati dall'UE, gli Stati membri possono concentrare i finanziamenti là dove ce n'è più bisogno e usare le risorse in modo ottimale.
  • 21. 21 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte Tutti i paesi dell'UE devono rispettare queste regole per predisporre e attuare i programmi nel periodo 2014-2020. Devono assicurare di tenere conto di tutti i punti di vista per individuare le priorità di finanziamento, progettazione e attuazione delle strategie di investimento più efficaci. Documenti di orientamento Per programmare e utilizzare i fondi, i paesi dell'UE possono avvalersi di documenti di orientamento. Documento di orientamento per i potenziali beneficiari dei Fondi strutturali e di investimento europei e degli strumenti correlati dell’UE [968 KB] È utile per:  accedere ai fondi strutturali e di investimento europei e usufruirne  avvalersi di altri strumenti delle politiche UE che integrano questi fondi. I link nel documento permettono di trovare i siti web e i documenti più utili. Un elenco di controllo aiuta a individuare le fonti di finanziamento più adatte.
  • 22. 22 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte 9. Tipologie dei Beneficiari - favorire le Integrazioni ## LINK QUADRO In modo schematico si presentano le diverse tipologie (le più interessanti per questa Guida) di Beneficiari che possono, in forme articolare, partecipare alle diverse opportunità Europee 2014-2020: Gestione Diretta - Gestione Indiretta - Coop Territoriale Europea. Piccole imprese Finanziamenti UE per PMI - ITALIA LINK tipologia E' la Tipologia di maggior interesse. Possono ottenere finanziamenti mediante sovvenzioni, prestiti e garanzie nei molteplici settori d'intervento. Le sovvenzioni (Programmi Comunitari) forniscono un sostegno diretto, mentre gli altri finanziamenti (fondi Indiretti) sono disponibili per progetti-interventi attraverso programmi gestiti a livello Nazionale-Regionale POR... PSR e anche Locale, vedi GAL. Vedere Programma mirato alle PMI COSME. Organizzazioni non governative ONG- società civile LINK tipologia Possono partecipare singolarmente, o meglio in Partnership, per ottenere finanziamenti in tutti i filoni della programmazione, a condizione che operino senza fini di lucro nei diversi settori di attività previsti dell'UE. Giovani LINK tipologia altro LINK I giovani possono beneficiare dei programmi per studiare o svolgere tirocini all’estero. L’Unione Europea propone iniziative per favorire anche la mobilità dei giovani imprenditori, vedi articolato e LINK possibilità mirate e in diversi ambiti: Erasmus Plus Europa per i cittadini – Europe for Citizens Life plus Europa Creativa Ricercatori LINK tipologia I ricercatori hanno a disposizione (gest. Diretta) il Settimo programma quadro per il finanziamento alla ricerca su progetti che abbiano un valore aggiunto europeo dato dal loro carattere transnazionale. Il Settimo Programma Quadro (PQ7) é lo strumento finanziario destinato alla ricerca con il fine di incoraggiare i ricercatori europei con due obiettivi generali: 1- rafforzare la base scientifica e tecnologica dell’industria europea 2- incoraggiare la sua competitività internazionale. Seguono LINK ambiti d'intervento: Horizon 2020 sicurezza alimentare Europa per cittadini Life plus Galileo Copernicus Hercules III nel Nucleare
  • 23. 23 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte Agricoltori - imprese agricole LINK tipologia Gli agricoltori e le imprese agricole sono coinvolti nella attuazione delle attività comunitarie nei settori dell’agricoltura e dello sviluppo rurale, sia a gestione Dirette che Indirette (tutti i PON.... e soprattutto i PSR). Ambiti più importanti d'intervento: Common Agricultural Policy Fondo agricolo europeo per lo sviluppo rurale (FEASR) sicurezza alimentare life plus Europa per i cittadini Enti Pubblici LINK tipologia Gli enti pubblici accedono a contributi comunitari in particolare per l’efficienza istituzionale, migliorare la qualità dei servizi pubblici e l’utilità dei progetti per le infrastrutture Si gestiscono pertanto a livello Diretto e Indiretto i contributi comunitari destinati agli scopi indicati. Ambiti d'intervento i più numerosi: Europa creativa Occupazione e Innovazione sociale Europa per i cittadini Life Plus Esasmus plus Hercules III Fondo per la sicurezza interna Strumento coop sicurezza nucleare Strumento stabilità e pace Strumento cooperazione allo sviluppo Strumento Europeo di Vicinato Strumento partenariato Programma Diritti umani e Cittadinanza Strumento Democrazia e Diritti Umani Programma Giustizia Fondo Asilo e Migrazione Salute per la crescita Sicurezza alimentare Programma consumatori Meccanismo per collegare l’Europa Fondo per i sistemi informatici Meccanismo di protezione civile dell’Unione europea Galileo Copernicus Dogana 2020 Bisogna lavorare d’anticipo. Per la maggior parte dei programmi comunitari, ma anche per le gestioni Indirette, non è opportuno aspettare la pubblicazione dei Bandi o inviti a presentare proposte per lavorare sulle scelte progettuali e sui Partenariati. Una volta individuato il settore di riferimento, sarà sufficiente consultare il sito EU del programma o quello Regionale per orientarsi sui PO... e PSR e acquisire tutta la documentazione utile per impostare la propria partecipazione. Importante per gli Enti Pubblici, in particolare per gli Enti Locali (Unioni dei Comuni in testa) svolgere un ruolo di promozione e d'integrazione sull'insieme delle opportunità offerte dalla programmazione EU 2014-20. Gli Enti Pubblici devono garantire coerenza strategia degli interventi sul proprio territorio, continuità d'azione attraverso un monitoraggio efficace delle esperienze già fatte, capacità d'innovazione favorendo reti e filiere, per diventare così effettivamente competitivi. Nelle diverse casistiche di candidatura (nella Coop Territoriale EU obbligatorio) è importante quindi che gli Enti Pubblici assumano il ruolo di Capofila di aggregazioni pubblico-private espressione di aree vaste anche transnazionali.
  • 24. 24 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte 10. Modalità di partecipazione - finanziamento e controllo. ## In questo capitolo affronteremo in generale i meccanismi più importanti della partecipazione alle opportunità della Programmazione EU 2014-20. Un Capitolo Ponte quindi fra la SEZIONE 1 e la SEZIONE 2. I Bandi Sono gli strumenti principi per partire nella formalizzazione di una partecipazione. Sono documenti ufficiali emessi dall'Ente gestore (Europeo o Regionale-Locale) che fissano tutte le regole della candidatura, della relativa selezione-approvazione e dei diversi meccanismi vincolanti del finanziamento, della realizzazione progettuale e del controllo intermedio-finale. Nella gestione dei Programmi Diretti (da Bruxelles) i Bandi assumono il nome di "Inviti a fare Proposte" per ottenere "Sovvenzioni". Al livello Regionale e anche dei GAL i Bandi possono essere affiancati, in casi molto particolare da "Inviti a partecipare a progetti a Regia dell'Ente gestore", con regole in genere semplificate. Obbiettivi -Territori, interventi ammessi e volumi i primi elementi informativi e vincolanti che troveremo nei "Bandi" o strumenti assimilati, saranno gli obbiettivi tematici a cui è finalizzato il bando specifico, oltre ad eventuale circoscrizione dei territori dove poter sviluppare l'iniziativa. Seguirà in genere un elenco degli interventi tipo da poter realizzare, con ordine di priorità o meno. Correlata agli interventi ammessi viene in genere indicato il volume (max - min) della spesa complessiva candidabile. In capo al Bando o nei suoi capitoli interni troveremo molti riferimenti di tipo legislativo o regolamentativo che è bene andare a verificare, per evitare brutte sorprese in fase di ammissibilità e selezione. Requisiti dei Beneficiari Fare subito attenzione alla Tipologia dei Beneficiari ammessi al Bando in esame e ai requisiti (tutti da documentare) a cui devono assolutamente rispondere. Se manca la corrispondenza è inutile perdere tempo su quel Bando. In alcuni casi ci possono essere più tipologie di Beneficiari ammessi, singolarmente o in forme aggregate, quasi sempre con indicazioni di priorità e punteggi; in questo caso è meglio aggregarsi con chi può avere il maggior punteggio. I Bandi (Inviti) dei Programmi Tematici Diretti richiedono quasi sempre candidature da parte di Partenariati Transnazionali ampi; in questi casi bisogna prepararsi per tempo per trovare le collaborazioni di merito effettivamente valide. Regola De Minimis: è una regola limitativa per la partecipazione che esclude ( o riduce il finanziamento) chi ha già ottenuto, nei tre anni precedenti, contribuzioni EU e/o comunque di tipo pubblico.
  • 25. 25 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte Contributi-Sovvenzioni e cofinanziamento Attraverso l'ammissione a un Bando si ottiene in genere il riconoscimento a un contributo finanziario per la realizzazione di quanto prescritto dal bando e precisato nel progetto candidato. Nella maggioranza dei casi si tratta di un contributo a fondo perduto in valore percentuale sul totale della spesa progettuale ammessa, la differenza che il candidato dovrà coprire a sue spese si definisce come quota di cofinanziamento del Beneficiario (a monte della definizione del bando, il suo budget è in genere costituto da una quota finanziata dalla EU e quote "pubbliche" cofinanziate dallo Stato membro e/o Regione). Altra forma alternativa di aiuto è quella di supportare il candidato attraverso l'accesso a prestiti-mutui a interessi calmierati. Azioni e spese ammesse, no sovrapposizioni, no retroattività, ......... Nella stesura del progetto da candidare, oltre a centrare gli obbiettivi generali indicati, è indispensabile verificare le azioni specifiche e spese ammesse (alcune volte non esplicitate dal bando, ma contenute nei regolamenti). Anche per le azioni e spese ammesse possono esserci criteri di priorità e quote di contribuzione differenziate. E' possibile, in particolari casi auspicabile, che un progetto complesso venga opportunamente articolato su più bandi di candidatura che meglio corrispondono alle sue parti. In questo caso è d'obbligo non incorrere in richieste sovrapposte di medesime azioni operative, è infatti vietato il cumulo di contribuzioni su una stessa azione. In genere è presente il divieto di retroattività, le sovvenzioni non possono essere concesse per attività svolte, anche parzialmente, prima della firma del contratto- convenzione a valle della positiva selezione della candidatura. Altro vincolo di tipo amministrativo è l'assenza di profitto; il contributo-sovvenzione non può avere come oggetto o come effetto un profitto per il beneficiario o per i partner. Nel piano di gestione a regime del progetto le entrate e le spese devono essere sempre in pareggio. Livello della progettazione e spese tecniche .... Anche se non viene esplicitato il livello di dettaglio del progetto deve essere o risultare assimilato alla progettazione esecutiva (disciplina realtà pubbliche). Nel bando vengono comunque elencati i documenti di dettaglio da presentare in merito ai requisiti del Beneficiario e sul chi e il come verrà implementato il progetto. Nel caso di Beneficiari pubblici dovrà anche essere evaso il processo preliminare per la scelta dei Fornitori. Le spese tecniche per la stesura del progetto sono in genere riconosciute dalla quota di contribuzione per un limite percentuale sulle spese ammesse.
  • 26. 26 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte Tempistiche Nel Bando si precisano tutte le diverse scadenze in rapporto alla sua data d'emissione: la data entro cui presentare la candidatura, i tempi del processo di selezione, la scadenza entro cui concludere la realizzazione del progetto se approvato, la scadenza dei collaudi e della rendicontazione finanziaria. Possono essere fissate ulteriori scadenze il rapporto a stati d'avanzamento lavori-spesa ed erogazioni intermedie di parti della contribuzione. Criteri di selezione In genere sono molto ben esplicitati nel bando e consentono una simulazione del posizionamento competitivo della propria candidatura. Attenzione a valutare la propria posizione in rapporto al Budget generale del bando e alla potenziale platea quantitativa delle candidature ammissibili. La progettazione e la candidatura sono operazioni di significativo impegno organizzativo e finanziario, lavorare in un quadro di scarse probabilità di successo, merita attenta riflessione.
  • 27. 27 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte SEZIONE 2 : come gestire una partecipazione di qualità Un ipotetico soggetto, pubblico o privato che operi nel territorio Alto Piemonte può partecipare a molteplici opportunità della Programmazione Europea 2014-2020:  Le sovvenzioni dei Programmi Tematici a gestione Diretta EU Già attive le finestre invito alle candidature EU.  I contributi attivabili attraverso la Cooperazione Territoriale EU, vedere in particolare Spazio Alpino e Italia/Svizzera. Già attive alcune finestre di candidatura.  I Bandi Regione Piemonte dei Programmi Operativi FSE-FESR e PSR FEASR Avvio Bandi regionali dall'estate 2016.  I Bandi o progetti a Regia gestiti dai tre GAL che gravitano sull'area Avvio azioni e Bandi locali dall'estate 2016. E' evidente che bisogna conoscere le diverse finalità e i meccanismi di gestione di questi tre importanti filoni. Allo scopo vedere di questa GUIDA. Partire con il piede giusto Chi ha già fatto esperienza nei precedenti cicli di Programmazione si saprà orientare con maggiore facilità, ma molte cose sono cambiate è quindi meglio informarsi adeguatamente per evitare gravi errori. Non credete alle promesse di maggior semplificazione che i nuovi Programmi indicano, i meccanismi sono in verità diventati sempre più complicati. Una buona specializzazione è quindi necessaria; sul territorio fatevi aiutare da Enti e consulenti qualificati che si dedicano alla materia, ma non appaltate tutta l'operazione, perderete il controllo sulla gestione e sui risultati. Le piccole organizzazioni è bene che si mettano insieme, quelle un più robuste devono individuare al loro interno una risorsa da dedicare allo scopo che s'interfacci, in particolare, con i servizi del nostro Osservatorio Glocale o di altri da ben coordinare. La parte Pubblica, Province e Unioni dei Comuni e le Associazioni di Categoria devono assumere un ruolo guida, a partire dalla valorizzazione della "memoria" di quanto è stato già realizzato nella progettualità territoriale. L'Osservatorio Glocale Alto Piemonte si rivolge principalmente a questi interlocutori per supportarli nella gestione di questo positiva impresa. Purtroppo il Monitoraggio progettuale nei cicli precedenti è stato molto carente, dobbiamo quindi recuperare e riordinare il quadro delle esperienze fatte e valutare correttamente i risultati raggiunti e le difficoltà incontrate. La sfida è riuscire ad integrare a livello del territorio Alto Piemonte tutte le opportunità della Programmazione EU (sia Diretta che Indiretta) e nella Cooperazione Territoriale EU, con un gioco di squadra ben impostato. Solo così si può determinare un impatto e un' innovazione multisettoriale significativa di questo tessuto economico-sociale, oggi scarsamente competitivo. SEZIONE 1
  • 28. 28 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte I Servizi "SPORTELLO EUROPA" dell' osservatorio Glocale La nostra garanzia d' approccio: coerenza strategica - integrazione settoriale e territoriale - qualità progettuale e gestionale - calmieramento dei costi per i soggetti pubblici e associativi. Questo perchè l'Osservatorio Glocale AP è un Associazione di Promozione Sociale, senza scopo di lucro, orientata all'innovazione ed integrazione. 1. Informazione e orientamento generale via web all'universo dei potenziali Beneficiari Alto Piemonte. Quadro Informativo sulle opportunità, Guide aggiornate; News - Bandi, FAQ, Interattività generale con chi si registra al nostro Blog. 2. Informazione e orientamento personalizzato via web e contatti diretti con Attori Pubblici e Associativi che assumono un ruolo chiave sul territorio. Prerequisito, Associarsi all'Osservatori Glocale e versare un contributo mirato di € 100 anno. Importante la costruzione e l'utilizzo della Matrice Esperienze fatte/nuove opportunità. 3. Supporto generale alle scelte progettuali e di candidatura attraverso convenzionamenti con Attori Pubblici e Associativi che assumono un ruolo chiave sul territorio. Soggetti già Associati come al punto 2 che intendono consolidare il rapporto di assistenza in modo finalizzato. In termini economici si dovrà definire una quota di contributo a rimborso spese, all'interno delle spese tecniche riconosciute al progetto, comunque salvo buon fine della candidatura. 4. Supporto mirato allo sviluppo progettuale in fase di candidatura e per il controllo di gestione a seguito ammissione, per gli attori che si sono Convenzionati punto 3. Soggetti riconosciuti come Titolari-Beneficiari della candidatura progettuale dovranno comunque mettere a disposizione una propria risorsa responsabile del processo e attivare le consulenze tecniche e i fornitori relativi al contenuto specialistico del progetto. Per il servizio messo a disposizione dall'Osservatorio Glocale si dovrà formalizzare il rapporto e il contributo economico. 5. L'Osservatori Glocale potrà anche fornire un servizio mirato alla candidatura e alla gestione di progetti in capo a soggetti privati che operino in partnership o in coerenza strategica con i soggetti di cui ai punti precedenti e comunque non in concorrenza con gli stessi. Per questo particolare ed eccezionale servizio si dovrà opportunamente contrattualizzare tutto il rapporto. E' certamente necessario costruire una collaborazione qualificata con i professionisti dei diversi settori per la definizione dei progetti esecutivi e poi per la loro implementazione. L'Osservatorio mette a disposizione le proprie conoscenze di società e figure che conoscono le problematiche del territorio ed hanno già assolto positivamente questo ruolo, con massima attenzione al coordinamento. Sta comunque ai Titolari delle candidature fare le scelte in materia sulla base delle procedure prescritte.
  • 29. 29 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte Indicazioni passo-passo sul come procedere. Con riferimento allo Schema di Flusso sotto rappresentato, il primo passo è l'interrogarsi sui fabbisogni che l'ipotetico Ente titolare o promotore intende affrontare, avendo definito idee progettuali più o meno strutturate, siano esse nuove in assoluto o figlie di esperienze precedenti. L'idea avrà necessariamente uno o più temi di riferimento da andare ad esplorare nel quadro delle diverse Opportunità della programmazione EU 2014-2020 descritte nella SEZIONE 1 di questa Guida. Importante è guardare in diverse direzioni, anche al di fuori dei finanziamenti EU, per individuare più strumenti da poter utilizzare in un mix virtuoso, per coerenza sugli obiettivi e assolutamente rispettoso dei vincoli normativi. In questo primo frangente è utile chiedersi, se altri soggetti e/o parti di territorio diversi, vicini o lontani, hanno la stessa esigenza. Da qui le valutazioni della miglior economia di scala che il progetto deve assumere e di come costruire utili collaborazioni o integrazioni, anche di livello transnazionale, obbligatori per poter accedere ai Programmi Tematici a gestione Diretta EU e alla Cooperazione Territoriale. Senza questa attenzione perdiamo in partenza una buona metà delle opportunità offerte.
  • 30. 30 GUIDA alle opportunità EU: uno strumento di servizio dell’ Osservatorio Glocale Alto Piemonte Il processo può anche partire all'inverso, una buona "visibilità" delle opportunità del programmazione EU può sollecitare delle idee progettuali utili al territorio, una messa a fuoco di contenuti e priorità latenti. Da assolutamente evitare un approccio strumentale, cioè di improvvisare il progetto a valle della uscita di un bando. Secondo Passo. Fra idee progettuali e strumenti da intercettare si dovranno pazientemente mettere in atto delle verifiche di congruenza generale, per poi arrivare a una prima scelta del che fare. Le verifiche sono da riferirsi, da una parte alla coerenza sugli obiettivi, dall'altra alla rispondenza della candidatura e del Candidato potenziale ai vincoli regolamentativi (molto prescrittivi). Togliersi dalla testa che lo strumento finanziario possa essere lui adattato al nostro progetto rigidamente definito. Tutti gli adattamenti più marcati e anche le limature sono assolutamente nel nostro campo. Il terzo passo da affrontare, senza pensare a scorciatoie, è quello della stesura dello Studio di Fattibilità preliminare (sono disponibili molti modelli) che deve prevedere anche ipotesi alternative e verifiche a questo punto di livello finanziario (Business Plan). Interroghiamoci sul valore del progetto, se la resa vale la spesa, se abbiamo in disponibilità la quota di cofinanziamento necessaria e/o se siamo in grado di recuperarla attraverso accordi e collaborazioni diverse ? Nel caso di candidature ai fondi Diretti e di CoopTerr, che richiedono la costruzione di Partenariati, questo è il momento di una ricerca preliminare delle realtà con cui collaborare e di definire primi accordi. Siamo a fine Fase. Fatto questo lavoro dello SDF, che può comportare anche diverse revisioni e opzioni alternative, siamo in grado di fissare le nostre scelte migliori e avviare la stesura del Progetto Esecutivo con l'ausilio di specialisti del settore d'intervento. La progettazione tecnica e la costruzione del dossier di candidature devono andare di pari passo, integrando le competenze tecniche di settore con quelle abili nel gestire le tipologie di candidature in oggetto, in modo che tutti i documenti richiesti siano perfettamente allineati. Attenzione, nel caso di candidature ai fondi Diretti e di CoopTerr i consulenti devono avere un profilo di notevole livello. Se le attenzioni e la qualità del lavoro è stata rispettata, avremo una buona candidatura e una buona possibilità di successo. E' chiaro che durante tutto il lavoro dovremo essere capaci di rapportarci con gli Enti che hanno attivato il Bando o il programma e che hanno la responsabilità della selezione. Questo per farci conoscere, conquistare credibilità e anche far chiarezza su aspetti progettuali non sempre di facile interpretazione. Sono rapporti che si consolidano anche nel tempo, se abbiamo fatto bene in precedenti programmazioni, questo fa sicuramente premio. Con la candidatura e l'auspicato successo concludiamo il nostro percorso d'aiuto procedurale. Delle implementazioni e gestione dei progetti ammessi parleremo in sede di stesura della SEZIONE 3. Segue l'appendice "LINEE GUIDA, ESEMPLIFICAZIONI E SPUNTI"
  • 31. 1 appendice EU-GUIDA.PDF Guardando alle caratteristiche ed esperienze di questo territorio possiamo ipotizzare una serie d'interventi qualificati che riescano ad intercettare e usare al meglio i diversi canali di finanziamento EU: • Le sovvenzioni dei Programmi Tematici a gestione Diretta EU Già attive le finestre invito alle candidature EU. • I contributi attivabili attraverso la Cooperazione Territoriale EU, per il Piemonte e la ns realtà, vedere in particolare Spazio Alpino e Italia/Svizzera. Già attive alcune finestre di candidatura. • I Bandi Regione Piemonte dei Programmi Operativi FSE-FESR e PSR FEASR Avvio Bandi regionali dall'estate 2016. • I Bandi o progetti a Regia gestiti dai tre GAL che gravitano sull'area Avvio azioni e Bandi locali dall'estate 2016. Come Titolare-Beneficiario immaginiamoci un ipotetico Ente sovra-provinciale che governi tutta l'operazione, nella realtà si valuteranno le soluzioni e collaborazioni più fattibili. Le Unioni dei Comuni, con l'Università e le Associazioni di Categoria o tematiche sono un livello di buona e possibile aggregazione. Da ricordare che a livello Diretto e della CoopTerr prevale il riconoscimento di azioni di tipo Immateriale, mentre per gli interventi Indietti Regionali-Locali possono essere attivate azioni di tipo materiale e infrastrutturale. Ci muoveremo quindi con attenzione ad articolare in tal senso i nostri progetti quadro. L'innovatività delle soluzioni proposte è d'obbligo, concetto che va considerato in rapporto al livello territoriale in cui si esprimono le azioni candidate. Partiamo dal macrotema "Ambiente" Un progetto quadro Alto Piemonte potrebbe interessare la valorizzazione turistica ecosostenibile dell'alta montagna Monte Rosa, riprendendo le esperienze transfrontaliere dello "Spazio Monterosa Cervino", del Tour del Monte Rosa, del GTA, della via alpina, fino a riconsiderare gli interventi PTI sugli alpeggi, ecc.. Il macroprogetto può interessare interventi relativi al clima, alla promozione generale, alla segnaletica, alla sentieristica multiuso, alla georeferenziazione di tutte le risorse; soluzioni per il miglioramento dei rifugi, del loro approvvigionamento; molto interessante il tema della sicurezza, dei servizi, ecc. ecc. Guardiamo quindi a cosa possiamo fare con LIFE+ - SPAZIO ALPINO - IT/CH PO... e PSR Piemonte e infine con i GAL locali. Sempre con riferimento all' Ambiente, altra linea d'intervento può essere relativa alla rete dei Parchi di cui il territorio è ricco, In questo quadro va inserito il nuovo Geoparco che ha ricevuto il riconoscimento Unesco. LINEE GUIDA, ESEMPLIFICAZIONI e SPUNTI
  • 32. 2 Scendendo alle politiche tipiche dell'identità territoriale, abbiamo tutto il pacchetto delle politiche agricole e forestali che hanno una forte relazione con la sostenibilità ambientale e sono da coniugare, le prime con le produzioni tipiche (anche artigianato) e il turismo, le seconde più marcatamente con la manutenzione ambientale e la produzione energetica da biomasse. Qui le esperienze locali sono molto ricche, bisogna adeguatamente recuperare interventi di livello più alto sui programmi Diretti (LIFE+ in particolare) e nella Cooperazione Territoriale (SPAZIO ALPINO e ITALIA/SVIZZERA). Stessi ragionamenti sulle risorse idriche. Politiche energetiche Il territorio è ricco di risorse idriche e forestali che devono essere meglio governate sul piano ambientale, ma anche per la produzione di energia rinnovabile. La parte idrica è già molto sfruttata, i nuovi interventi possibili sono in genere di piccole dimensioni e richiedono un attenta valutazione d'impatto oltre che di valutazione sociale delle ricadute economiche. Nel campo dell'energia da biomasse forestali abbiamo davanti un mare di possibilità, alcuni strumenti di governo del tema sono a disposizione, dobbiamo pianificare soluzioni a medio periodo, recuperando e aggiornando esperienza (e progetti sospesi) fatte in cicli precedenti (vedi Obiettivo 5B e più vicino PTI). Cultura Identitaria La rete dei Sacri monti, i percorsi della fede e dell'arte sono le proposte cardine su cui lavorare, riprendendo e sviluppando progetti già avviati (esempio COUER) in stagioni precedenti, purtroppo poco curati nella loro concretizzazione. ..................................... (Strumenti principali da indagare: EU Creativa - SPAZIO ALPINO - IT/CH - POR FESR e FSE) Il Turismo E' un settore chiave dell'economia locale, con forti potenzialità di sviluppo, ma oggi estremamente frammentato e inadeguatamente organizzato e promo-commercializzato. Le soluzioni su cui puntare sono di attenzione alla competitività dei poli e degli attrattori più Forti (Laghi - Montagna - Cultura), parimenti dobbiamo saper valorizzare il "turismo diffuso" e destagionalizzato delle aree più marginali e scarsamente competitive, le indispensabili integrazioni con l'agricoltura e l'artigianato tipico, senza dimenticare ovviamente il capitolo fondamentale "Cultura". Da evitare interventi a pioggia su spinte localistiche; vanno individuate precise priorità su cui concentrare le economie. La questione della promozione generale e degli strumenti organizzativi, in primis degli operatori del settore (in senso allargato), è un nodo tuttora irrisolto (riforma contraddittoria in discussione Regionale) e che ha visto nel recente passato operazioni locali di ulteriore divaricazione, con l'emergere di pericolosi conflitti. (Strumenti principali da indagare: COSME - EU Creativa - SPAZIO ALPINO IT/CH - POR FESR - PSR e GAL )
  • 33. 3 Infrastrutture Fisiche e digitali Le realtà di montagna Piemontesi sono in sofferenza rispetto a queste tematiche. La dimensione Alto Piemonte presenta elementi di particolare difficoltà e ritardo. Sui Trasporti, in particolare per i servizi nelle aree più marginali dobbiamo assolutamente trovare delle soluzioni in questo ciclo di opportunità EU. Dobbiamo guardare ad esperienze avviate in altri territori EU, trovare delle partnership che ci possono in qualche misura trainare in un quadro d'innovazione comune. Vedere in particolare opzioni in SPAZIO ALPINO e ITALIA/SVIZZERA. Sull' "Agenda Digitale" nazionale si stanno concentrando molte risorse, dobbiamo saperci candidare, in accordo con la nostra regione, su un progetto "montagna" esemplare. (Strumenti principali da indagare: HORIZON - SPAZIO ALPINO IT/CH - PON - POR FESR ) Politiche sociali Gli aspetti di marginalità di numerose delle nostre subaree si riflettono sulle popolazioni insediate in genere su tutti i servizi essenziali: trasporti, scuola, sanità e assistenza, ecc. Sforzi e soluzioni parziali sono state messe in campo, ma il contesto richiede una scala d'intervento di maggiore incisività. L'aiuto regionale è fondamentale anche per individuare soluzioni d'alto livello a cui agganciarci. (Strumenti principali da indagare: Programma EU Salute - MCE - ERASMUS - SPAZIO ALPINO - IT/CH - PON - POR FSE ). In generale dobbiamo riprendere tutti gli elementi utili delle ultime Pianificazioni Territoriali e dei Piano Strategici elaborati dalle nostre province e in parte dalle ex CM, come anche riprendere le analisi e le proposte dei diversi PTI che hanno interessato l'Alto Piemonte. Segue Tabella complessiva di lavoro (da compilare), utile per fotografare e dettagliare le linee d'intervento e le ipotesi progettuali da candidare.
  • 34. 4 AREA TEMATICA TITOLARE Partenariato Obbiettivi Tematici Progr- Strumento Area Geografica NOTE Interventi Integrati o Mirati di candidatura componenti di riferimento (11) Fin. rio EU da attivare interessata AMBIENTE e PAESAGGIO AGRICOLTURA-FORESTE RISORSE ENERGETICHE INFRASTRUTTURE E SERVIZI CULTURA IDENTITARIA TURISMO Aspetti di MARGINALITA'