SlideShare a Scribd company logo
1 of 78
Download to read offline
IL CICLO DI
VITA
DELL’EDIFICIO
SOSTENIBILE
(la verifica del suo
impatto)
ing vincenzo bacco
Parlare, semplicemente di edilizia bioclimatica, edilizia
ecologica o di bioedilizia non basta più.!
Nell’assicurare il benessere dell’uomo bisogna fare attenzione anche
a tutti agli altri aspetti ambientali: l’equilibrio delle risorse e il loro
“saldo attivo” nel tempo.
Se si trascurano questi si rischia di fare in modo che presto
l’uomo non avrà più quelle risorse che sono necessarie al suo
benessere.
A questi concetti bisogna, quindi,
aggiungere anche il concetto di:
“sostenibilità “ e
“sviluppo sostenibile”
La “SOSTENIBILITA’ ”
Con la specificazione che anche le leggi e i regolamenti, nel loro essere, siano
“sostenibili” cioè di semplice applicazione e controllo e soprattutto abbiano
funzioni pubbliche adeguate e veloci nell’implementarle.
“sostenibilità”
è diventata una parola chiave attraverso cui coniugare ogni attività.
Punto fondamentale è, quindi, quello di:
- individuare e dimostrare cosa possa essere inteso per sostenibile in modo da
alimentare la relativa cultura e la conseguente operatività.
- stabilire come caratterizzare, quantificare e misurare la sostenibilità con un
approccio scientifico.
Sostenibilità: I principi su cui si basa
- l’esistenza di vincoli nel nostro pianeta inteso
- come sistema finito, ovvero il
riconoscimento che esiste una carrying capacity
(portanza massima della vita) del pianeta;
- la consapevolezza che le leggi stesse della fisica pongono dei limiti agli
usi e alle trasformazioni energetiche;
- l'utilizzo delle risorse rinnovabili non deve superare il loro tasso di
rigenerazione (ipotesi di Herman Daly, padre della teoria della sostenibilità);
- l'immissione di sostanze inquinanti (solide, aeree o liquide) nell'ambiente non
deve superare la capacità dell'ambiente stesso di metabolizzarle;
- l'uso di risorse non rinnovabili (es. i combustibili fossili), deve ridursi
progressivamente fino ad arrestarsi per essere sostituto da risorse di tipo
rinnovabili.
Sostenibilità: Gli obiettivi primari
- Il termine “sostenibile” deve riferirsi alla ricerca delle soluzioni che
massimizzano il benessere dei fruitori attuali garantendo
contemporaneamente alle generazioni future la possibilità di conseguire lo
stesso risultato, nella consapevolezza che le risorse sono limitate e che lo
sperpero e l'inquinamento possono diventare insostenibili per le popolazioni future.
- preservare la capacità dell’ambiente di mantenere le sue funzioni nel corso del
tempo
- conciliare la crescita economica e l’equa distribuzione delle risorse.
- capacità di creare una crescita duratura degli indicatori economici e di generare
reddito e lavoro allocando efficacemente le risorse
- diritto delle diverse generazioni di usufruire delle risorse del pianeta
Sostenibilità economica: intesa come capacità di generare reddito e
lavoro per il sostentamento della popolazione.
Sostenibilità sociale: intesa come capacità di garantire condizioni di
benessere umano (sicurezza, salute, istruzione) equamente distribuite
per classi e genere.
Sostenibilità ambientale: intesa come capacità di mantenere qualità e
riproducibilità delle risorse naturali.
L'area risultante dall'intersezione delle tre componenti,
coincide idealmente con lo sviluppo sostenibile.
In questa ottica si può dire che la sostenibilità nasce dalla
considerazione di tre impatti e dalla loro mediazione:
A questi va aggiunto un quarto impatto: LA SOSTENIBILITA’ ISTITUZIONALE
Impatto economico:
-crescita coerente e
redditizia
-gestione del rischio
-ritorni economici agli
investitori
Impatto sociale
-rispetto per
l’individuo
-uguali opportunità
-diversità
-diritti umani
Impatto ambientale
-rispetto di permessi e
licenze
-gestione della bio-diversita
-emissioni nell’atmosfera
-acqua/utilizzo chimico e
discarica
SOCIO/AMBIENTALE
-salute e sicurezza
-legislazioni e regolamenti
-mutamenti climatici
-gestione delle crisi
SOCIO/ECONOMICO
-impiego
-formazione e sviluppo
-economia locale e impresa
-comunità,socialità e sostegno
ECONOMICO/AMBIENTALE
-efficienza delle risorse
-efficienza energetica
-problema di energia globale
INTERSEZIONE ECONOMICO/SOCIALE/AMBIENTALE = SOSTENIBILITA
Un approccio integrato ai problemi di impatto ambientale, sociale ed economico
(sia interni che esterni) conduce a lungo termine a una crescita con profitto
sostenibile
La sostenibilità è un concetto che ha bisogno di essere indirizzato non solo al livello
politico ma anche al contesto degli affari: molte società hanno incluso la sostenibilità
nella loro mission anche guidate da un aumento di domanda di prodotti sostenibili
da parte di clienti più consapevoli.
Sebbene la politica e il contesto degli affari approccino la sostenibilità in modalità
differenti, dovuta alla diversità degli obiettivi, entrambi sono soggetti a un elemento
comune: la complessità richiesta dalla valutazione.
Questa complessità è dovuta ai seguenti aspetti fondamentali:
•una risposta alla domanda di sostenibilità richiede elementi normativi di unione
(compromesso) tra economia e ambiente nonché aspetti di equità tra generazioni e
all’interno di una generazione
•una analisi di sostenibilità comprende predizioni contradditorie (ad esempio nel
prevedere conseguenze indesiderate che devono essere combattute prima che
abbiano la possibilità fi svilupparsi)
•persino gli aspetti che sono normalmente veri sono in molti casi conosciuti male
dagli scienziati perché essi comprendono complessi e nuovi fenomeni.
IMPORTANTE
La definizione oggi ampiamente condivisa di sviluppo sostenibile è quella
contenuta nel rapporto Brundtland, elaborato nel 1987 dalla Commissione
mondiale sull'ambiente e lo sviluppo e che prende il nome dall'allora
premier norvegese Gro Harlem Brundtland, che presiedeva tale
commissione:
« Lo sviluppo sostenibile, lungi dall’essere una definitiva condizione di
armonia, è piuttosto processo di cambiamento tale per cui lo
sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti,
l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali
siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali »
E’ in questo contesto culturale che deve essere guardata
e si deve sviluppare l’Edilizia Sostenibile
La “EDILIZIA SOSTENIBILE ”
I PRINCIPI GUIDA DELL’ EDILIZIA SOSTENIBILE;
può essere delineata attraverso una serie di principi guida che possono indirizzare,
nelle relative scelte, tutte le figure coinvolte nel processo: Lo Stato, la Regione,
gli Enti locali, i Progettisti, le Imprese, gli Utilizzatori finali.
I principi individuati sono, normalmente, dieci, e sono raggruppabili secondo quattro
aree di intervento,
- la prima area (principi 1-3) riguarda il contesto dell’abitare;
- la seconda (principi 4-6) il manufatto edilizio
- la terza (principi 7-9) investe più propriamente l’utilizzo del manufatto stesso.
- la quarta area comprende solo il decimo ed ultimo principio; si riferisce alla
necessaria azione per la diffusione dei principi e dei criteri finalizzati ad una
nuova e diversa cultura del progetto :
I PRINCIPI GUIDA DELL’EDILIZIA SOSTENIBILE
1. Ricercare uno sviluppo armonioso e sostenibile del territorio, dell’ambiente
urbano e dell’intervento edilizio;
2. Tutelare l’identità storica delle città e favorire il mantenimento dei caratteri storici
e topologici legati alla tradizione degli edifici;
3. Contribuire, con azioni e misure, al risparmio energetico e all’utilizzo di fonti
rinnovabili;
4. Costruire in modo sicuro e salubre;
5. Ricercare e applicare tecnologie edilizie sostenibili sotto il profilo ambientale,
economico, e sociale;
6. Utilizzare materiali di qualità certificata ed eco-compatibili;
7. Progettare soluzioni differenziate per rispondere alle diverse richieste di qualità
dell’abitare;
8. Garantire gli aspetti di “safety”’ e di “Security” dell’edificio;
9. Applicare la domotica per lo sviluppo di una nuova qualità dell’abitare;
10. Promuovere la formazione professionale, la progettazione partecipata e
l’assunzione di scelte consapevoli nell’attività edilizia.
L’ART. 2 della L.R. Puglia n 13/2008 propone una definizione
1. sono interventi di edilizia sostenibile gli interventi .….. che hanno i seguenti requisiti:
a) sono progettati, realizzati e gestiti secondo un’elevata qualità e specifici criteri di
compatibilità ambientale e sviluppo sostenibile, e quindi finalizzati a soddisfare le
necessità del presente senza compromettere quelle delle future generazioni;
b) minimizzano i consumi dell’energia e delle risorse ambientali in generale e rendono
minimi gli impatti complessivi sull’ambiente e sul territorio;
c) sono concepiti e realizzati in maniera tale da garantire il benessere e la salute degli
occupanti;
d) tutelano l’identità storico-culturale degli agglomerati urbani e favoriscono il
mantenimento dei caratteri storici e tipologici legati alla tradizione degli edifici, in
ragione dei relativi caratteri di durevolezza, efficienza energetica e salubrità;
e) utilizzano materiali naturali, con particolare riferimento a quelli di provenienza locale, per
salvaguardare i caratteri storici e tipologici della tradizione costruttiva locale;
f) promuovono e sperimentano sistemi edilizi a costi contenuti in riferimento al ciclo di
vita dell’edificio, attraverso l’utilizzo di metodologie innovative e/o sperimentali;
g) adottano soluzioni planimetriche degli organismi edilizi e degli spazi aperti tenendo conto del
percorso apparente del sole e dei venti dominanti e usano piante autoctone a foglia caduca,
idonee a garantire l’ombreggiamento durante la stagione estiva e il soleggiamento durante
quella invernale
L.R. 13/2008
Art. 2 comma 2.
Ai fini della presente legge, sono definiti:
a) fattori climatici: le precipitazioni atmosferiche, la temperatura dell’aria, l’umidità,
l’irradiazione solare, la ventosità, che agiscono sull’edificio e di cui occorre tener
conto nella progettazione;
b) fattori ambientali naturali: la topografia, il suolo, il sottosuolo, le risorse idriche, il
verde, l’aria, che interagiscono con il progetto modificandosi;
c) fattori di rischio ambientale artificiali: l’inquinamento dell’aria, del suolo e
dell’acqua, nonché le alterazioni dell’ambiente prodotte da sorgenti sonore, campi
elettromagnetici, radon e dispersione notturna della luce verso la volta celeste;
d) valutazione del ciclo di vita di un edificio o di un prodotto: l’impatto prodotto
sull’ambiente nel corso della sua storia, dalle fasi di estrazione e lavorazione delle
materie prime alla fabbricazione, trasporto, distribuzione, uso ed eventuale riuso,
nonché raccolta, stoccaggio, recupero e smaltimento finale che ne deriva.
ART. 3
(FUNZIONI DELLA REGIONE, DELLE PROVINCE E DEI COMUNI)
La Regione, per perseguire gli obiettivi di cui all’articolo, provvede alle seguenti attività:
a) incentivazione degli interventi di edilizia sostenibile
b) promozione di interventi di salvaguardia delle risorse idriche
c) promozione di interventi finalizzati al risparmio energetico e individuazione di criteri
e modalità di approvvigionamento delle risorse energetiche a uso delle strutture
edilizie
d) redazione di un capitolato tipo prestazionale e di un prezzario per la realizzazione
degli interventi oggetto della presente legge,
f) approvazione e aggiornamento del disciplinare tecnico e delle linee guida per la
valutazione energetico-ambientale degli edifici
g) definizione di criteri e modalità per accedere agli incentivi
h) formazione professionale di operatori pubblici e privati
i) irrogazione delle sanzioni ai sensi dell’articolo 15…
ART. 3
(FUNZIONI DELLA REGIONE, DELLE PROVINCE E DEI COMUNI)
Le Province concorrono al perseguimento delle finalità ……. attraverso:
a) l’incentivazione degli interventi di edilizia sostenibile nell’ambito dei propri piani e programmi;
b) la formazione professionale di operatori pubblici e privati
I Comuni esercitano in particolare le funzioni concernenti:
a) la realizzazione di strumenti di governo del territorio e l’integrazione di quelli esistenti
secondo i contenuti della presente legge;
b) la concessione di incentivi
c) il monitoraggio, la verifica e il controllo, di concerto con la Regione, sulla realizzazione degli
interventi al fine di verificare la regolarità della documentazione, nonché la conformità delle
opere realizzate alle risultanze progettuali;
d) la eventuale revoca dei titoli abilitativi
La Regione e gli Enti locali provvedono in ogni caso alle attività di cui agli articoli 9 e 10 del
decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 (Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al
rendimento energetico nell’edilizia) e successive modifiche e integrazioni, nonché ai regolamenti
regionali in materia.
ART. 4
(SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE NEGLI STRUMENTI DI GOVERNO DEL TERRITORIO)
1. Gli strumenti di governo del territorio, da livello regionale fino alla pianificazione esecutiva
compresi i programmi comunitari e i programmi di riqualificazione urbana, devono
contenere le indicazioni necessarie a perseguire e promuovere
gli obiettivi di sostenibilità delle trasformazioni territoriali e urbane di cui all’articolo 1, anche in
coerenza con le disposizioni del Documento regionale di assetto generale (Drag) di cui alla
legge regionale n. 20/2001.
2. Il processo di pianificazione deve individuare criteri di sostenibilità atti a garantire:
a) lo sviluppo armonico del territorio, dei tessuti urbani e delle attività produttive;
b) la compatibilità dei processi di trasformazione e uso del suolo con la sicurezza, l’integrità
fisica e con la identità storico-culturale del territorio;
c) la valorizzazione delle risorse identitarie e delle produzioni autoctone per un sano e
durevole sviluppo locale;
d) il miglioramento della qualità ambientale, architettonica e della salubrità degli insediamenti;
e) la riduzione della pressione degli insediamenti sui sistemi naturalistico-ambientali,
attraverso opportuni interventi di mitigazione degli impatti;
f) la riduzione del consumo di nuovo territorio, evitando l’occupazione di suoli ad alto valore
agricolo e/o naturalistico, privilegiando il risanamento e recupero di aree degradate e la
sostituzione dei tessuti esistenti ovvero la loro riorganizzazione e riqualificazione……..
ART. 4
(SOSTENIBILITÀ AMB IENTALE NEGLI STRUMENTI DI GOVERNO DEL TERRITORIO)
……………………………………………………………………………………………………………..
3. Il perseguimento dei criteri di sostenibilità ambientale avviene attraverso la previsione di
accurate ricognizioni delle risorse territoriali e ambientali, nei piani e nei programmi di ogni
livello, allo scopo di valutare le implicazioni ambientali dei processi di trasformazione del
territorio. Dette ricognizioni comprendono:
a) analisi dei fattori ambientali naturali e dei fattori climatici del territorio (dati igrotermici,
pluviometrici, di soleggiamento), corredate delle relative rappresentazioni cartografiche;
b) analisi delle risorse ambientali, idriche ed energetiche, con particolare riferimento alle fonti
rinnovabili;
c) analisi dei fattori di rischio ambientale e naturale di natura antropica, corredate delle
relative rappresentazioni cartografiche;
d) analisi delle risorse e delle produzioni locali…………………..
ART. 4
(SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE NEGLI STRUMENTI DI GOVERNO DEL TERRITORIO)
………………………………………………………………………………………………………….
4. Per garantire migliori condizioni microclimatiche degli ambienti insediativi, i piani e i programmi di cui al
comma 1 devono contenere norme, parametri, indicazioni progettuali e tipologiche che garantiscano il
migliore utilizzo delle risorse naturali e dei fattori climatici, nonché la prevenzione dei rischi ambientali, in
particolare attraverso:
a) le sistemazioni esterne agli interventi con copertura naturale in grado di mitigare l’effetto noto come
“isola di calore”, nonché di conservare quanto possibile la naturalità e la
permeabilità del sito;
b) le sistemazioni esterne delle aree a destinazione monofunzionale o mista industriale, artigianale,
commerciale, direzionale e residenziale, con piantumazione di masse boschive lineari (barriere) lungo le
sorgenti inquinanti lineari (specie strade), per assorbire le emissioni inquinanti in atmosfera e il rumore;
c) gli indici di permeabilità dei suoli, limitando la presenza di manufatti interrati e favorendo
la previsione di pavimentazioni realizzate con materiali drenanti e autobloccanti cavi;
d) il “minimo deflusso vitale” per il bilancio idrico del territorio oggetto di intervento;
e) gli indici di densità arborea e arbustiva, indicando specie autoctone e coerenti con le caratteristiche dei
contesti;
f) indicazioni progettuali e tipologiche che:
1. tengano conto dei coefficienti di albedo medio del paesaggio, ossia che considerino
la riflessione della radiazione solare verso l’edificio;
2. usino materiali da costruzione con coefficienti di riflessione finalizzati al miglioramento del
microclima in esterno;
3. considerino la geometria degli ostacoli fisici (altri edifici, elementi del paesaggio) che influiscono sui
guadagni solari per effetto di ombreggiamento o riflessione della radiazione;
4. privilegino forme compatte e condizioni di esposizione e orientamento degli edifici tali da
migliorarne l’efficienza energetica.
ART. 5
(RISPARMIO IDRICO)
1. La Giunta regionale, ai fini della presente legge, individua i criteri e le modalità di
salvaguardia delle risorse idriche e del loro uso razionale, in particolare attraverso:
a) la predisposizione di misure atte a verificare la qualità e l’efficienza delle reti di
distribuzione anche attraverso il monitoraggio dei consumi;
b) l’individuazione di standard ottimali di riferimento per i consumi di acqua potabile
e per gli scarichi immessi nella rete fognaria e i relativi sistemi di controllo;
c) la promozione dell’utilizzo di tecniche di depurazione naturale;
d) l’utilizzo di tecniche per il recupero delle acque piovane e grigie.
2. Negli interventi di nuova costruzione e di ristrutturazione degli edifici esistenti di
cui alle lettere e) ed f) del comma 1 dell’articolo 3 del decreto del Presidente della
Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 (Testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia edilizia), è previsto, salvo motivata e circostanziata
richiesta di esclusione specificamente assentita dal comune, l’utilizzo delle acque
piovane per gli usi compatibili tramite la realizzazione di appositi sistemi di raccolta,
filtraggio ed erogazione integrativi.
3. I criteri di cui al comma 1 sono definiti con apposito regolamento.
ART. 6
(RISPARMIO ENERGETICO)
1. La Giunta regionale, ai fini della presente legge, individua i criteri e le
modalità di risparmio delle risorse energetiche e del loro uso razionale, in
particolare attraverso:
a) l’individuazione di standard ottimali di riferimento per i consumi energetici
destinati al condizionamento invernale ed estivo degli ambienti, alla produzione di
acqua calda sanitaria e all’illuminazione;
b) la valorizzazione delle risorse territoriali e ambientali;
c) la valorizzazione dell’integrazione sito/involucro;
d) gli interventi sull’albedo e uso del verde per diminuire l’effetto “isola di calore”;
e) gli interventi sugli involucri;
f) gli interventi sugli impianti;
g) gli interventi sui sistemi di illuminazione.
ART. 7
(APPROVVIGIONAMENTO ENERGETICO)
1. La Giunta regionale, ai fini della presente legge, individua i criteri e le modalità di
approvvigionamento delle risorse energetiche a uso delle strutture edilizie, in
particolare attraverso:
a) l’applicazione estesa delle fonti energetiche rinnovabili, sia per la produzione di
energia termica che di energia elettrica, anche attraverso sistemi centralizzati;
b) l’applicazione di sistemi di riscaldamento centralizzati per singoli edifici o per
gruppi di edifici;
c) l’applicazione di sistemi funzionanti in cogenerazione/trigenerazione
dimensionati coerentemente con le esigenze di fabbisogno energetico del sistema
territoriale interessato;
d) la previsione di integrazione degli impianti di cui alle lettere precedenti con le
strutture degli edifici o del quartiere.
2. I criteri di cui al comma 1 sono definiti, con apposito regolamento, in coerenza
con i contenuti del d.lgs 192/2005 e successivi aggiornamenti e integrazioni e con
gli indirizzi del Piano Energetico Ambientale Regionale.
Art. 8
(Criteri di selezione dei materiali da costruzione)
1. Nella realizzazione degli interventi di cui alla presente legge è previsto l’uso di
materiali, di componenti edilizi e di tecnologie costruttive che:
a) siano ecologicamente compatibili, sulla base di requisiti di valutazione definiti dal
disciplinare tecnico e dalle linee guida di cui all’articolo10, tra i quali la loro natura
di materie prime rinnovabili, il contenuto consumo energetico richiesto ai fini
della loro estrazione, produzione, distribuzione e smaltimento;
b) consentano di recuperare tradizioni produttive e costruttive locali legate ai caratteri
ambientali dei luoghi;
c) siano riciclabili, riciclati, di recupero, di provenienza locale e contengano materie
prime rinnovabili e durevoli nel tempo o materie prime riciclabili;
d) siano caratterizzati da ridotti valori di energia e di emissioni di gas serra
inglobati;
e) rispettino il benessere e la salute degli abitanti.
MISURARE LA SOSTENIBILITA’: COME?
La misura della sostenibilità è una operazione molto complessa e soprattutto non
ancora ben definita e condivisa.
Ci preoccupa molto il fatto che essendo associati, a questo concetto, una
serie di benefici (bonus volumetrici, sconti sostanziosi su oneri, facilitazioni
di percorsi ecc..), il non rispetto porti a precise responsabilità anche penali.
Soprattutto perché molti aspetti di tale valutazione prescindono dalla volontà del
professionista e dei sistemi tecnici da esso adoperati bensì dipendono da altri fattori
ambientali quali:
- La cultura abitativa presente
- Il sistema normativo presente
- L’economia del mercato presente
- Il sistema di adempimenti che altri devono gestire (Pubbliche amministrazioni, enti
locali, la provincia, La regione, lo stato, la Comunità Europea, ecc…
.
E’, infine, necessario disporre di un sistema di valutazione della
“sostenibilità” dell’edificio che sia:
- valutabile il più possibile
- quantificabile il più possibile
- confrontabile il più possibile
Per poter procedere in questa strada è necessario che si crei la cultura della
sostenibilità. Cultura che coinvolge il privato cittadino utilizzatore, l’impresa
di costruzione, gli uffici tecnici delle varie amministrazioni.
A ciascuno il suo ruolo !!
ALCUNI SISTEMI DI VALUTAZIONE
-BREEAM-British Research Establishment Environmental Assessment
Method -
- Il sistema di certificazione LEED (Leadership in Energy and Enviromental Design)
valuta e attesta la sostenibilità ambientale, sociale ed economica degli edifici
considerati nel loro complesso.
- L’etichetta Passivhaus-Casa Passiva.
- La proposta dell’ICMQ: Sistema Edificio
- Il Protocollo ITACA per la valutazione della qualità energetica ed ambientale di
un edificio
-KlimaHaus-CasaClimaprotocollo di certificazione energetica messo a punto
dalla Provincia Autonoma Bolzano-Alto
MISURARE LA SOSTENIBILITA’: COME?
IL PROTOCOLLO ITACA
Il protocollo ITACA è un sistema a “punteggio” che consente di valutare il
livello di sostenibilità di edifici nuovi ed esistenti (nel caso di ristrutturazioni) con
destinazione d’uso residenziale.
Misurare le prestazioni ambientali degli edifici significa individuare i parametri di
valutazione, i relativi indicatori e il loro peso.
Nel sistema approvato dalla Regione Puglia sono individuate cinque Aree di
Valutazione.
Ogni area comprende un certo numero di criteri raggruppati in categorie. L’edificio
acquisisce punti in funzione del soddisfacimento dei criteri.
Il punteggio complessivamente conseguito indica il livello di sostenibilità secondo
la seguente scala di valutazione:
MISURARE LA SOSTENIBILITA’: COME?
Come valutare il grado di sostenibilità
di un materiale da costruzione e
dell’edificio ?
- UN PROBLEMA DI CULTURA DELL’ABITARE PER
L’UTENTE
- UNA RESPONSABILITA’ PER IL PROGETTISTA
Si sente, dunque, la necessità di:
-strumenti di supporto alla progettazione preliminare, che permettano la
valutazione comparativa, di differenti soluzioni costruttive relative all’involucro
edilizio, in funzione della stratigrafia e dei componenti.
- strumenti di controllo della esecuzione e prevenzione dei rischi di
inefficienza
Si tratta, in definitiva, di individuare sistemi che rendano facilmente
implementabili i criteri e le tecniche propri dell’edilizia sostenibile nella
pratica progettuale diffusa.
Si tratta di individuare modelli fondati su indicatori sintetici, in grado di
misurare, attraverso l’utilizzo di parametri (la cui quantificazione non richieda
competenze scientifiche di elevata specializzazione), il grado di sostenibilità
della soluzione ipotizzata in funzione dei suoi caratteri morfologici, fisico-
tecnici, economici, gestionali ed ambientali.
A questo proposito si possono individuare tre indicatori sintetici, di questo
tipo
.
Come valutare il grado di sostenibilità di un
materiale da costruzione e dell’edificio ?
INDICATORE 1
può essere definito sulla base dei parametri tecnico-prestazionali,
INDICATORE 3
Il terzo indicatore rappresenta gli aspetti economici legati ad un intervento
edilizio ed è basato sulla valutazione dei costi di produzione e messa in
opera dei singoli componenti in relazione ai benefici che la soluzione
potrebbe produrre una volta adottata e realizzata
INDICATORE 2
Il secondo indicatore è riferito ai caratteri relativi al ciclo di vita utile del
componente edilizio sulla base di caratteri energetici ed ambientali.
Per poter completare questa parte dell’analisi i dati possono essere riferiti
agli studi in corso di avanzamento relativi alla definizione di schede di Life
Cycle Assessment per i singoli materiali.
IL REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011 DEL PARLAMENTO EUROPEO
E DEL CONSIGLIO del 9 marzo 2011
fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti
da costruzione e abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio
ALLEGATO I
REQUISITI DI BASE DELLE OPERE DI COSTRUZIONE
…Le opere di costruzione, nel complesso e nelle loro singole parti,
devono essere adatte all'uso cui sono destinate, tenendo conto in
particolare della salute e della sicurezza delle persone interessate
durante l'intero ciclo di vita delle opere…….
Fatta salva l'ordinaria manutenzione, le opere di costruzione
devono soddisfare i presenti requisiti di base per una durata di
servizio economicamente adeguata:
1. Resistenza meccanica e stabilità
2. Sicurezza in caso di incendio
3. Igiene, salute e ambiente
4. Sicurezza e accessibilità nell'uso
5. Protezione contro il rumore
6. Risparmio energetico e ritenzione del calore
7. Uso sostenibile delle risorse naturali
Le opere di costruzione devono essere concepite, realizzate e
demolite in modo che l'uso delle risorse naturali sia sostenibile
e garantisca in particolare quanto segue:
a)il riutilizzo o la riciclabilità delle opere di costruzione, dei loro
materiali e delle loro parti dopo la demolizione;
b) la durabilità delle opere di costruzione;
c) l'uso, nelle opere di costruzione, di materie prime e
secondarie ecologicamente compatibili.
Il requisito n.7: Uso sostenibile delle risorse naturali
INDICATORE 1
Un primo indicatore, può essere definito sulla base dei parametri tecnico-
prestazionali, (unitamente alle caratteristiche morfologiche), di tutti i materiali che
compongono la stratigrafia della soluzione progettuale ipotizzata.
Questo primo indicatore sintetico rappresenta tutti i dati misurabili
sperimentalmente dei materiali specifici, dai caratteri di performance agli
aspetti geometrici.
La ricerca dei materiali e dei componenti:
Metodi di valutazione
- Trasmittanza termica
- Inerzia termica
- Permeabilità al vapore
Isolamento acustico
Resistenza al fuoco
- caratteristiche delle unioni
(giunti orizzont., giunti vertic.)
- peso
- calore specifico
- semplicità di posa
Il problema del progettista è quello di:
- rendere tutti i dati omogenei in modo che siano paragonabili
- conoscere il loro comportamento quando sono uniti ad altri
- conoscere il comportamento delle zone di unione dei diversi
materiali
- conoscere la esatta modalità di posa in opera
Il problema del direttore dei lavori è quello di:
- assicurarsi che i materiali giunti in cantiere corrispondano per
caratteristiche esattamente a quelle di progetto
- assicurarsi che la posa in opera avvenga esattamente come descritto
nel progetto e sugli schemi di montaggio dati dalle case produttrici
La ricerca dei materiali e dei componenti:
Metodi di valutazione
INDICATORE 2: Ciclo di vita
Il ciclo di vita di un edificio comprende diverse
fasi:
- l'estrazione e il trasporto delle materie
prime;
-la loro trasformazione in semilavorati o
prodotti finiti e il loro trasporto nel
cantiere per l'utilizzo;
- la costruzione del fabbricato;
- il periodo di utilizzo dell'edificio, con il
funzionamento degli impianti e le
manutenzioni dei componenti dell'edificio;
-la fine dell'utilizzo, con la dismissione che
porta allo smontaggio dei componenti e al
loro reimpiego o alla discarica.
Infatti un edificio consuma energia durante
tutto il suo ciclo di vita, dal reperimento delle
materie prime per la produzione dei materiali
edilizi, fino al momento della sua dismissione.
La fase più critica è l’utilizzo dell’edificio:
su un orizzonte di 50 anni, riscaldamento,
climatizzazione estiva, illuminazione e
produzione di acqua calda incidono, per
oltre il 90%, sul consumo complessivo di
energia dell’intero ciclo di vita.
IL PROGETTO DELLA SOSTENIBILITA’:
si tratta di delimitare ciascun campo,
quantificarlo tenendo conto delle
relazioni con gli altri campi
IL CICLO DI VITA attraverso L’ECOBILANCIO
La valutazione degli impatti ambientali è definita ecobilancio che considera
ciascuna fase del ciclo di vita e analizza le esternalità in spazi e tempi diversi:
A) valuta nel tempo gli impatti che avvengono prima, durante e dopo l'esistenza
dell'edificio stesso, ad esempio con l'estrazione delle materie prime, o quando si
interviene con la manutenzione per estendere la durata dell'edificio.
B) valuta nello spazio gli impatti generati in altri luoghi da quello dell'insediamento,
es. nei luoghi di prelievo o produzione dei materiali.
La metodologia LCA (vd. UNI 14040 Life Cycle Assessment) consente
l'effettuazione di una valutazione ambientale di tipo quantitativo.
Solitamente uno studio LCA viene effettuato su singoli prodotti, mentre è molto
complesso (e per certi versi inutile) produrre un LCA di un edificio, poiché le
variabili da calcolare sono molteplici e sono riferite a molti componenti con durate e
prestazioni differenti tra loro. Per tale motivo la valutazione ambientale dell'edificio
viene effettuata con una metodologia di tipo qualitativa e "multi-criteriale", con un
approccio umanista e soggettivo definito come Life Cycle Thinking (previsione del
ciclo di vita).
Valutazione del ciclo di vita (Life Cycle Assessment)
Il metodo accettato a livello internazionale per valutare gli effetti ambientali degli
edifici e dei loro materiali è la valutazione del ciclo di vita (LCA). E’ un processo di
analisi comparativa che valuta i carichi ambientali diretti ed indiretti associati al
prodotto, al processo, o all’attività.
La valutazione del ciclo di vita quantifica l’uso di energia e di materiali e le
relazioni ambientali ad ogni stadio del ciclo di vita del prodotto, compresi:
-estrazione delle risorse
-lavorazione
-costruzione
-servizio
-dismissione
I parametri della valutazione del ciclo di vita comprendono:
Uso dei materiali
La somma dei materiali usati espressa in massa e/o volume.
Energia incorporata
La somma dell’energia associata all’estrazione, trattamento, lavorazione, trasporto e
assemblaggio dei materiali da costruzione.
Emissioni di CO2
L’emissione di biossido di carbonio, che contribuisce all’innalzamento della
temperatura terrestre
Inquinamento dell’aria
biossido di zolfo, ossidi d’azoto, metano, particelle volatili organiche.
Produzione di rifiuti solidi
La produzione di rifiuti solidi durante la lavorazione e la costruzione.
Inquinamento dell’acqua
La quantità d’acqua utilizzata associata ad un processo materiale, compresi gli scarti
depositati nelle masse d’acqua.
Costi ambientali
Esternalità associate all’edificio.
Attualmente, i campi di misura di partenza, dal punto di vista tecnico, (più meno
complessi), più comunemente disponibili :
1, Energia incorporata
2, Energia consumata
3. Exergy (Efficienza Energetica Assoluta)
4. Durata
5. Esternalità
Questi cinque sistemi di misura, associati alle attività umane, rappresentano il
consumo globale e forniscono importanti elementi per la valutazione dell’impatto
ambientale.
Tenendo conto di questi dati si può arrivare alla metodologia di valutazione multi-
dimensionale della sostenibilità:
- Eco-Labelling (Certificazione Ecologica)
- Life Cycle Assessment (LCA), Valutazione del Ciclo di Vita
MISURARE LA SOSTENIBILITA’: Valutazione del Ciclo
di Vita (LCA)
EMBODIED ENERGY:
ovvero
L’Energia incorporata: un indicatore per nuove strategie di risparmio energetico
La tendenza attuale di costruire case sempre più ecologiche talvolta comporta un
aumento dei costi energetici della fase di realizzazione dei prodotti edili.
Ma questo indicatore di “energia incorporata”, detta Embodied Energy, si
rivelerebbe uno strumento utile per valutare l’effettiva quantità di energia
impiegata durante le varie fasi di vita di un edificio, dalla costruzione alla
demolizione, e prevedere nuove strategie per il risparmio energetico.
1. Energia incorporata
Si possono distinguere due forme di energia incorporata negli edifici:
- energia incorporata iniziale
- energia incorporata periodica
Energia incorporata iniziale negli edifici
rappresenta l’energia non rinnovabile utilizzata nell’estrazione dei materiali
grezzi, la loro lavorazione, il trasporto sul sito e la costruzione.
L’energia incorporata iniziale è data da:
-- energia indiretta: quella usata per acquisire, produrre e lavorare i materiali
costruttivi, compresi i trasporti relativi a queste attività.
-- energia diretta: quella usata per il trasporto dei componenti dell’edificio sul
sito, e successivamente per costruire l’edificio;
Energia incorporata periodica negli edifici
rappresenta l’energia non rinnovabile usata per mantenere, riparare, restaurare,
sostituire materiali componenti o sistemi o dismettere, durante la vita dell’edificio.
MISURARE LA SOSTENIBILITA’: ECOBILANCIO
Come si misura l’energia
incorporata
Solitamente l’energia
incorporata dei materiali da
costruzione è misurata come
quantità di energia non
rinnovabile per unità di
materiale da costruzione,
componente o sistema. Per
esempio, può essere
espressa in mega joule (MJ)
o giga joule (GJ) per unità di
peso (Kilogrammi o
tonnellate) o unità di volume
(metri cubi).
Analoghe considerazioni
per il trasporto sul sito e la
costruzione
ENERGIA INCORPORATA DI SINGOLI MATERIALI
energia incorporata e implicazioni ambientali
Implicitamente, alla misurazione della quantità di energia incorporata sono
associate implicazioni ambientali relative allo sfruttamento delle risorse,
greenhouse gases, degrado ambientale e riduzione della biodiversità.
Empiricamente l’energia incorporata è un indicatore ragionevole dell’impatto
ambientale dei materiali costruttivi, assemblati o sistemi.
Comunque, deve essere considerata in relazione alle prestazioni e alla
durata, poiché queste possono avere effetti di compensazione sull’ impatto
ambientale iniziale dell’energia incorporata
Il ruolo della durata
Alcune considerazioni di dettaglio possono essere fatte per quanto riguarda la scelta
dei materiali in relazione alle durate temporali. Occorre, infatti, sottolineare che l’energia
incorporata nell’edificio aumenta nel tempo in relazione alle necessarie attività di
manutenzione e sostituzione dei materiali e componenti.
La presenza di parti d’opera con cicli di manutenzione ridotti rispetto alla durata dell’edificio
comporta un aumento nel tempo dell’energia incorporata, che dovrebbe essere considerata
nella valutazione globale.
Particolarmente critici,in questo senso,sono i materiali di isolamento e di rivestimento
(intonaci), che tipicamente hanno cicli di manutenzione e sostituzione che si attestano
attorno ai 25 anni.
La breve durata di parti d’opera comporta dunque, considerando l’intero ciclo di
vita, un notevole innalzamento dell’energia incorporata.
Per fare un corretto paragone rispetto all’energia spesa in fase d’uso, l’energia
incorporata deve essere normalizzata in base agli anni di durata dei materiali o
dei componenti.
Quindi per cercare di ottenere un risparmio in termini energetici e una
riduzione di emissioni di CO2 nell'ambiente, bisogna considerare non solo la
fase d'uso di un edificio, quindi quella relativa all'utilizzo degli impianti, ma
anche la fase di realizzazione dello stesso, considerando la vita utile dei
materiali utilizzati, che risulta essere sicuramente molto importante, anche se
fino ad ora è sempre stata messa in secondo piano
Il lavoro di alcuni studiosi (Cole e Kernan), ha permesso di sviluppare alcune interessanti
considerazioni rispetto all’energia incorporata periodica:
•Innanzi tutto, le strutture portanti degli edifici normalmente non spendono energia
incorporata periodica, durante la vita dell’edificio. Soprattutto se l’edificio ha struttura
portante in muratura per l’aspettativa di vita molto lunga.
•In 25 anni un tipico edificio vedrà un incremento del 57% della sua energia incorporata
iniziale, dovuto principalmente all’involucro, alle finiture e ai servizi.
•In 50 anni, l’energia incorporata periodica rappresenterà circa il 144% dell’energia
incorporata iniziale,
•E’ stato studiato che in 100 anni, questa proporzione salirà al 325%.
Per i vari materiali, componenti e sistemi è necessario valutare l’energia periodica e, al fine
del loro confronto, si deve prendere un riferimento di periodo (25, 50, 100 anni)
L’attuale preoccupazione per i costi iniziali più bassi nell’edificio rivela il disinteresse per la
sostenibilità vista dalla prospettiva dell’intero ciclo di vita
Ad un costo di costruzione inizialmente basso può corrispondere un costo di
esercizio molto alto sia in termini monetari, che di consumo di energia e di
conseguenza di impatto ambientale.
Quanto più l’edificio diventa energicamente efficiente, tanto più tende
ad aumentare l’energia incorporata (iniziale e periodica) e tanto più, a
parità di energia consumata, il rapporto tra energia incorporata e
consumo globale (del ciclo di vita) tende ad aumentare.
Data l’aspirazione di realizzare edifici a consumo di “energia-zero” o
“autonomi”, l’energia usata nella costruzione e nella dismissione finale
prendono un nuovo significato.
MISURARE LA SOSTENIBILITA’: ECOBILANCIO
ENERGIA PER LA COSTRUZIONE
Per ogni edificio è possibile, quindi, individuare la distribuzione dell’energia
incorporata e della CO2 emessa per la sua costruzione sommando le varie
energie dei materiali e quelle necessarie per l’assemblaggio.
In particolare, ogni edificio viene scomposto in porzioni caratterizzate da differenti
durate: fondazioni, struttura portante, chiusure verticali opache, isolamento,
impermeabilizzazioni, intonaco e rivestimenti, infissi, pareti interne.
In questo modo è possibile anche avere la consapevolezza di come varieranno i
valori di energia incorporata nel tempo, a seconda della durata temporale prevista
entro cui sarà necessario effettuare cicli di manutenzione e sostituzione delle
diverse parti d’opera.
MISURARE LA SOSTENIBILITA’: ECOBILANCIO
LA FASE D’USO
La fase di uso fa riferimento alla “vita” vera e propria dell’edificio, dal momento in
cui, concluse le operazioni di costruzione, l’edificio viene abitato. L’energia spesa
durante questo periodo è quella necessaria a tutte le operazioni quotidiane svolte
all’interno del manufatto, qualunque sia la sua destinazione d’uso.
L’uso degli edifici in sé rappresenta una delle fasi nelle quali si produce più energia.
Questa energia viene valutata in funzione alle emissioni di CO2. Infatti proprio su
questo aspetto si è cercato di sensibilizzare gli utenti a ridurre i costi di gestione.
Per raggiungere questo obiettivo un modo è quello di arrivare a costruire e a rendere
gli edifici esistenti energeticamente efficienti.
Per fare questo, i progetti tendono a prestare molta attenzione:
- alla scelta di materiali e di prodotti ad alta efficienza termica, questo per quanto
riguarda la realizzazione dell’involucro edilizio
- alla scelta di impianti ad alto rendimento, che tendono a sfruttare risorse
rinnovabili come il solare, il fotovoltaico, il geotermico, l’eolico.
MISURARE LA SOSTENIBILITA’: ECOBILANCIO
Energia consumata
L’energia consumata è rappresentata dal consumo di energia non rinnovabile
dell’edificio per riscaldamento, condizionamento, ventilazione, illuminazione,
apparecchiature.
Si distingue in uso primario ed uso secondario
Uso primario d’energia
Rappresenta la richiesta totale d’energia per tutti gli usi, compresa l’energia usata
dal consumatore finale (vedi uso secondario d’energia), non energy uses, uso
intermedio di energia, energia di trasformazione da una forma ad un’altra di energia
(es. dal carbone all’elettricità), ed energia usata dai fornitori per fornire energia al
mercato (es. condutture per il carburante).
Uso secondario di energia
Energia usata dal consumatore finale per scopi residenziali, agricoli, commerciali,
industriali e di trasporto.
MISURARE LA SOSTENIBILITA’: ECOBILANCIO
Rapporto tra energia
consumata ed energia
incorporata
Il grafico rappresenta il
rapporto tra energia consumata ed
incorporata per un tipico edificio per uffici.
I dati rappresentano il consumo medio di
energia consumata per determinate
condizioni climatiche, prendendo livelli
convenzionali di efficienza energetica di
involucro e apparecchiature.
L’energia incorporata iniziale rimane costante a 4.82 GJ/mq nel periodo di 50 anni esaminato, mentre
l’energia incorporata periodica aumenta da 0 al momento del termine della costruzione a 6.44 GJ/mq
dopo 50 anni.
L’energia consumata rappresenta l’85% dell’energia totale alla fine dei 50 anni. Questa relazione ha
portato a dire che l’energia incorporata è, nel rapporto, irrilevante.
Comunque, aumentando il livello dell’energia consumata, il contributo dell’energia incorporata
all’energia totale diventa più significativo. Aumentando il ciclo di vita da 50 a 100 anni,
l’energia incorporata periodica può superare quella consumata negli edifici con minori
richieste di energia operativa
Rapporti tra Energia incorporata ed Energia primaria in fase d’uso per diversi
scenari temporali dell’edificio.
Le relazioni fra energia incorporata ed energia
per i consumi porta a sottolineare la rilevanza
di quest’ultima.
Se viene aumentata l’efficienza, diminuisce
l’energia utilizzata per i consumi e il contributo
dell’energia incorporata sul totale diventa più
significativo.
In edifici che hanno un basso consumo di
energia per il funzionamento, in un ciclo di vita
di 100 anni, l’energia utilizzata per la
manutenzione può superare quella utilizzata
per i consumi,
Quando, nel prossimo futuro, verranno utilizzate fonti rinnovabili di energia
per far funzionare i nostri edifici allora l’energia incorporata in materiali,
componenti e sistemi, assumerà un ruolo centrale nella progettazione.
La fase di uso fa riferimento alla “vita” vera e propria dell’edificio, dal momento in
cui, concluse le operazioni di costruzione, l’edificio viene abitato. L’energia spesa
durante questo periodo è quella necessaria a tutte le operazioni quotidiane svolte
all’interno del manufatto, qualunque sia la sua destinazione d’uso.
Attualmente è su questa fase che si concentrano gli sforzi maggiori per le
strategie di risparmio energetico.
Si cerca di diminuire i consumi dell’edificio applicando pannelli solari o fotovoltaici
per abbassare la richiesta di gas ed elettricità; usando infissi a taglio termico per
eliminare le dispersioni di calore; aumentando l’isolamento con sistemi come il
cappotto termico, per garantire maggiore inerzia termica all’edificio; usando
lampadine a risparmio ed elettrodomestici a basso consumo.
La tendenza attuale: le case a basso consumo
Bisogna considerare che le percentuali precedentemente esposte non sono stabili; -
- l’energia spesa in fase di costruzione è destinata ad aumentare a causa delle
nuove tendenze che mirano alla realizzazione di case low-energy. Questo
comporta l’uso di una maggiore quantità di materiali ed elementi che inglobano una
certa “tecnologia” iniziale (come i pannelli fotovoltaici o i serramenti a taglio
termico), e di conseguenza un forte incremento di energia in fase di
produzione.
Risulterà sempre più importante ipotizzare strategie di risparmio che tengano in
considerazione tutte le fasi, dalla scelta stessa dei materiali, delle tecniche di
costruzione fino al controllo delle operazioni di cantiere.
Un esempio: un qualsiasi prodotto che ha seguito procedure di realizzazione
ecologicamente certificate, deve sempre passare per una fase di trasporto, ed in
molti casi questa rischia di annullare completamente gli sforzi di una produzione
sostenibile, perché l’energia risparmiata durante la fase di produzione viene
incorporata e adoperata per il trasporto.
Potrebbe risultare più conveniente energeticamente scegliere ditte che non vantano
prodotti ecologici, ma che hanno una sede di produzione vicina al sito del
cantiere.
Exergy (Efficienza energetica assoluta)
Il termine exergy è usato per definire la combinazione di quantità di energia e la
qualità dell’energia
Exergy = Quantità di energia x Qualità dell’energia
L’energia è usata efficientemente quando la qualità della fonte è uguale a quella
richiesta per una determinata attività.
Equiparando termodinamicamente le fonti alle attività, possiamo evitare gli enormi
sprechi derivanti dall’uso di energia di alta qualità per attività di bassa qualità, e
minimizzare i crescenti costi sociali ed economici della produzione di energia.
Ad esempio, l’attuale tecnologia per l’illumunazione ha un’efficienza exergetica max
dello 0.8%.
Ciò significa che il 99.2% dell’energia elettrica usata dalla lampada più efficiente
non produce luce visibile ma si traduce in calore sprecato.
Se fosse raggiunta un’efficienza energetica ideale per l’illuminazione, l’attuale
lampadina da 100W potrebbe essere sostituita con una da 1W.
Individuazione delle durata ragionevolmente accettabile per l’edificio sostenibile
Alcuni paesi hanno definito delle linee guida per la durata degli edifici cercando di
individuare un intervallo accettabile sia per gli edifici che per i loro componenti.
Tali linee guida si basano su assunti del tipo:
“I carichi sulle componenti e sull’edificio che risultano dal funzionamento dei sistemi
e dei servizi devono essere considerati insieme ai carichi ambientali e strutturali.”
Il progetto della durata implica, quindi, la necessità di contestualizzare le forze e i
fenomeni che impattano sull’edificio, e che nelle stesse zone climatiche, diverse
occupazioni possono risolversi in differenti involucri. La progettazione bioclimatica
suggerisce inoltre che l’involucro dev’essere progettato secondo l’orientamento
solare e dei venti.
Tendendo alla parità le prestazioni di energia incorporata ed energia consumata la
relazione tra durata e sostenibilità è lineare – maggior durata, maggior sostenibilità.
Una maggiore attenzione al problema dovrebbe prevedere anche la possibilità di
dismettere il manufatto prima del “fine vita” preventivato.
Ciò per dare luogo alla possibilità di sostituzione in tempi minori, per sopravvenute
tecnologie migliorative di cui non si era a conoscenza al momento della costruzione
e che vanno nella direzione del miglioramento della sostenibilità.
Esternalita’
Il generico termine “esternalità” rappresenta quei benefici o i costi che risultano
come sottoprodotto indesiderato di un’attività economica che spettano a qualcun altro
rispetto alle parti implicate nell’attività o nella transazione economica.
Ad esempio quando un automobilista va a fare benzina in una stazione di servizio, i
soggetti coinvolti direttamente nell’azione sono questi due, ma le persone esterne alla
transazione, che non usano esse stesse la macchina, devono respirare l’aria
inquinata dagli scarichi dell’auto.
Esempi di esternalità comprendono:
Inquinanti dell’aria, con impatti sulla salute dell’uomo, sulla flora e la fauna, materiali
degli edifici, e un altro asseto sociale come ricreazione e visibilità.
Emissioni in atmosfera, sospettate di contribuire al cambiamento globale del clima e
quindi di avere ripercussioni su agricoltura e salute dell’uomo.
Acqua, uso e qualità, e dinamica della biodiversità acquatica.
Uso del suolo, valori influenzati dalla gestione dei rifiuti e degrado ambientale.
I LUOGHI COMUNI: L’isolamento spinto
Si parte dall’idea che l’energia usata in esercizio sia molto più impattante
di quella incorporata nella costruzione”
Questo porta a sostenere che l’edificio deve essere molto isolato!!
In un edificio standard l’energia richiesta per la produzione dei materiali e per la
realizzazione dell’edificio rappresenta il 10% del consumo di energia necessario
per la successiva fase operativa;
In un edificio altamente efficiente dal punto di vista energetico (come una passive
Hause), l’energia incorporata arriva al il 50% dell’energia di uso.
Spingendo al massimo l’efficienza il valore dell’energia incorporata tende ad
aumentare sino al punto in cui le due voci si equivalgono.
Poiché l’energia di consumo tende a zero, più gli edifici diventano efficienti
e più la costruzione dell’edificio stesso diventa impattante.
Importanza della scelta dei materiali: riduzione del consumo di risorse
Regolamento dei prodotti da costruzione n. 305 (Construction
Product Regulation CPR che da luglio 2013 ha sostituito la
CPD
Nel settore delle costruzioni, la Dichiarazione ambientale di prodotto (DAP o EPD Environmental
Product Declaration) è disciplinata, a livello internazionale, dalla norma ISO 21930:2007
“Sustainability in building construction – Environmental declaration of building products”
Lo scopo principale della EPD dei prodotti da costruzione è la comunicazione di informazioni
complete, verificabili, esatte e non ingannevoli riguardo agli aspetti ambientali dei prodotti da
costruzione durante tutto l’arco della loro vita.
Gli elementi portanti della EPD dei prodotti da costruzione, secondo quanto riportato nella
norma Europea, sono:
LCA: la metodologia, il riferimento scientifico per il calcolo, la quantificazione degli impatti
ambientali potenziali associati al ciclo di vita del prodotto.
PCR (Product Category Rules): il documento che contiene le regole necessarie per rendere
confrontabili gli studi LCA e le EPD riferite a prodotti di una stessa categoria.
La Dichiarazione Ambientale di Prodotto o E.P.D. (Environmental
Product Declaration)
ANTISISMICA,
SOSTENIBILE
E CONFORTEVOLE
RECUPERO SOSTENIBILE DI UN EDIFICIO
Si tratta di un edificio di social housing, realizzato dall'ACER di Reggio Emilia,
prima dell'entrata in vigore del DLgs 192/05 che regolamenta l'efficienza energetica
in edilizia.
L’edificio è stato "riletto" in chiave NZEB, per conto di ASSOLATERIZI,
dall'Università Politecnica delle Marche con la supervisione dell'ENEA.
Il progetto ha ricevuto il riconoscimento MAKE IT SUSTAINABLE di ICMQ, il nuovo
modello di sostenibilità che nasce dalle linee guida dei principali protocolli e schemi
di certificazione internazionali.
Le valutazioni LCA (Life Cycle Assessment) sono state eseguite secondo il modello
Laterlife, predisposto dall'Università di Firenze
GWP 100a = Global Warming Potenzial a 100 anni
EPD (Environmental Product Declaration)
INDICATORE 3
Il terzo indicatore rappresenta gli aspetti economici legati ad
un intervento edilizio ed è basato sulla valutazione dei costi di
produzione e messa in opera dei singoli componenti in
relazione ai benefici che la soluzione potrebbe produrre una
volta adottata e realizzata.
INDICATORE 3
Una maggiore attenzione al problema dovrebbe prevedere
anche la possibilità di dismettere il manufatto prima del “fine
vita” preventivato.
Ciò per dare luogo alla possibilità di sostituzione in tempi minori,
per sopravvenute tecnologie migliorative di cui non si era a
conoscenza al momento della costruzione e che vanno nella
direzione del miglioramento della sostenibilità.
LA PROBLEMATICA E’ APERTA …!!!
La Direttiva Europea 2009/28/CE
ha come obiettivo quello di ridurre la dipendenza dalle fonti combustibili fossili e le
emissioni di CO2 facendo maggiore ricorso alle energie da fonti rinnovabili.
Per la sua attuazione essa ha imposto all’Italia l’obbligo secondo cui, entro l’anno
2020, il 17% dell’energia consumata, nel suo territorio, dovrà essere
prodotta da “fonti rinnovabili”.
Il D.L. n. 28 del 3 marzo 2011,
emanato in attuazione di questa Direttiva, ha prescritto che i progetti di edifici di
nuova costruzione ed i progetti che interessino ristrutturazioni rilevanti degli edifici
esistenti debbano obbligatoriamente prevedere l’utilizzo di fonti rinnovabili per
la copertura dei consumi di calore, di elettricità e per il raffrescamento per
una determinata percentuale rispetto al fabbisogno totale.
IMPORTANTE !!!
L’obiettivo 17%, da raggiungere entro l’anno, 2020 verrà, però,
raggiunto gradualmente, negli anni, secondo una tempistica riportata nella
tabella che segue:
CONVIENE, SEMPRE, ARRIVARE DIRETTAMENTE ALLA
PERCENTUALE PREVISTA PER IL 2020 !!
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!

More Related Content

Viewers also liked

Plantillas de figuras geometricas en 3dimensiones
Plantillas de figuras geometricas en 3dimensionesPlantillas de figuras geometricas en 3dimensiones
Plantillas de figuras geometricas en 3dimensiones4lex4ndr4
 
A. Lopez - Nuovi sistemi di depurazione
A. Lopez - Nuovi sistemi di depurazioneA. Lopez - Nuovi sistemi di depurazione
A. Lopez - Nuovi sistemi di depurazioneGreen Bat 2014
 
L'edificio sostenibile
L'edificio sostenibileL'edificio sostenibile
L'edificio sostenibilePunto 3 Srl
 
Alessandro Petrucci, Saint Gobain Italia: Edifici sostenibili. Habitat Lab: u...
Alessandro Petrucci, Saint Gobain Italia: Edifici sostenibili. Habitat Lab: u...Alessandro Petrucci, Saint Gobain Italia: Edifici sostenibili. Habitat Lab: u...
Alessandro Petrucci, Saint Gobain Italia: Edifici sostenibili. Habitat Lab: u...infoprogetto
 
Verso il protocollo di sostenibilità ambientale per gli edifici storici (Expo...
Verso il protocollo di sostenibilità ambientale per gli edifici storici (Expo...Verso il protocollo di sostenibilità ambientale per gli edifici storici (Expo...
Verso il protocollo di sostenibilità ambientale per gli edifici storici (Expo...Carlo Battisti
 
Bologna saie 2012
Bologna saie 2012Bologna saie 2012
Bologna saie 2012maxilgatto
 
WorkShop 2 - Sapienza Università di Roma - Dipartimento PDTA
WorkShop 2 - Sapienza Università di Roma - Dipartimento PDTAWorkShop 2 - Sapienza Università di Roma - Dipartimento PDTA
WorkShop 2 - Sapienza Università di Roma - Dipartimento PDTARegioneLazio
 
Quartiere Mirabello_Programma di rigenerazione urbana del Comune di Reggio Em...
Quartiere Mirabello_Programma di rigenerazione urbana del Comune di Reggio Em...Quartiere Mirabello_Programma di rigenerazione urbana del Comune di Reggio Em...
Quartiere Mirabello_Programma di rigenerazione urbana del Comune di Reggio Em...Comune di Reggio nell'Emilia
 
Green Buildings Facade Approach
Green Buildings Facade ApproachGreen Buildings Facade Approach
Green Buildings Facade ApproachVarun Jain
 
Un approccio sostenibile al progetto dell'involucro edilizio ad elevate prest...
Un approccio sostenibile al progetto dell'involucro edilizio ad elevate prest...Un approccio sostenibile al progetto dell'involucro edilizio ad elevate prest...
Un approccio sostenibile al progetto dell'involucro edilizio ad elevate prest...infoprogetto
 
Previous Curriculum Vitae Europass
Previous Curriculum Vitae Europass Previous Curriculum Vitae Europass
Previous Curriculum Vitae Europass Giuseppe Nenna
 
Concept of Green Roof
Concept of Green RoofConcept of Green Roof
Concept of Green Roofchris_louis
 
Lironi. Rigenerazione Urbana Sostenibile ed Eco-quartieri : Università Padov...
Lironi.  Rigenerazione Urbana Sostenibile ed Eco-quartieri : Università Padov...Lironi.  Rigenerazione Urbana Sostenibile ed Eco-quartieri : Università Padov...
Lironi. Rigenerazione Urbana Sostenibile ed Eco-quartieri : Università Padov...Sergio Lironi
 
AN INTRODUCTION TO GREEN WALLS: GREEN FACADES
AN INTRODUCTION TO GREEN WALLS: GREEN FACADESAN INTRODUCTION TO GREEN WALLS: GREEN FACADES
AN INTRODUCTION TO GREEN WALLS: GREEN FACADESMehdi Rakhshandehroo
 
Green roofs and their implementations
Green roofs and their implementationsGreen roofs and their implementations
Green roofs and their implementationssahar mohammed yahya
 
Vertical Gardens & Green Walls
Vertical Gardens & Green WallsVertical Gardens & Green Walls
Vertical Gardens & Green WallsGil Lopez
 
Roof gardens and green roofs
Roof gardens and green roofsRoof gardens and green roofs
Roof gardens and green roofsgeo synthetics
 

Viewers also liked (20)

Plantillas de figuras geometricas en 3dimensiones
Plantillas de figuras geometricas en 3dimensionesPlantillas de figuras geometricas en 3dimensiones
Plantillas de figuras geometricas en 3dimensiones
 
A. Lopez - Nuovi sistemi di depurazione
A. Lopez - Nuovi sistemi di depurazioneA. Lopez - Nuovi sistemi di depurazione
A. Lopez - Nuovi sistemi di depurazione
 
L'edificio sostenibile
L'edificio sostenibileL'edificio sostenibile
L'edificio sostenibile
 
Alessandro Petrucci, Saint Gobain Italia: Edifici sostenibili. Habitat Lab: u...
Alessandro Petrucci, Saint Gobain Italia: Edifici sostenibili. Habitat Lab: u...Alessandro Petrucci, Saint Gobain Italia: Edifici sostenibili. Habitat Lab: u...
Alessandro Petrucci, Saint Gobain Italia: Edifici sostenibili. Habitat Lab: u...
 
Verso il protocollo di sostenibilità ambientale per gli edifici storici (Expo...
Verso il protocollo di sostenibilità ambientale per gli edifici storici (Expo...Verso il protocollo di sostenibilità ambientale per gli edifici storici (Expo...
Verso il protocollo di sostenibilità ambientale per gli edifici storici (Expo...
 
Bologna saie 2012
Bologna saie 2012Bologna saie 2012
Bologna saie 2012
 
WorkShop 2 - Sapienza Università di Roma - Dipartimento PDTA
WorkShop 2 - Sapienza Università di Roma - Dipartimento PDTAWorkShop 2 - Sapienza Università di Roma - Dipartimento PDTA
WorkShop 2 - Sapienza Università di Roma - Dipartimento PDTA
 
Quartiere Mirabello_Programma di rigenerazione urbana del Comune di Reggio Em...
Quartiere Mirabello_Programma di rigenerazione urbana del Comune di Reggio Em...Quartiere Mirabello_Programma di rigenerazione urbana del Comune di Reggio Em...
Quartiere Mirabello_Programma di rigenerazione urbana del Comune di Reggio Em...
 
2012.01.19 presentazione gentilinidue
2012.01.19 presentazione gentilinidue2012.01.19 presentazione gentilinidue
2012.01.19 presentazione gentilinidue
 
Presentazione scuola media_sant_angelo_nuovo
Presentazione scuola media_sant_angelo_nuovoPresentazione scuola media_sant_angelo_nuovo
Presentazione scuola media_sant_angelo_nuovo
 
Il Progetto sostenibile
Il Progetto sostenibileIl Progetto sostenibile
Il Progetto sostenibile
 
Green Buildings Facade Approach
Green Buildings Facade ApproachGreen Buildings Facade Approach
Green Buildings Facade Approach
 
Un approccio sostenibile al progetto dell'involucro edilizio ad elevate prest...
Un approccio sostenibile al progetto dell'involucro edilizio ad elevate prest...Un approccio sostenibile al progetto dell'involucro edilizio ad elevate prest...
Un approccio sostenibile al progetto dell'involucro edilizio ad elevate prest...
 
Previous Curriculum Vitae Europass
Previous Curriculum Vitae Europass Previous Curriculum Vitae Europass
Previous Curriculum Vitae Europass
 
Concept of Green Roof
Concept of Green RoofConcept of Green Roof
Concept of Green Roof
 
Lironi. Rigenerazione Urbana Sostenibile ed Eco-quartieri : Università Padov...
Lironi.  Rigenerazione Urbana Sostenibile ed Eco-quartieri : Università Padov...Lironi.  Rigenerazione Urbana Sostenibile ed Eco-quartieri : Università Padov...
Lironi. Rigenerazione Urbana Sostenibile ed Eco-quartieri : Università Padov...
 
AN INTRODUCTION TO GREEN WALLS: GREEN FACADES
AN INTRODUCTION TO GREEN WALLS: GREEN FACADESAN INTRODUCTION TO GREEN WALLS: GREEN FACADES
AN INTRODUCTION TO GREEN WALLS: GREEN FACADES
 
Green roofs and their implementations
Green roofs and their implementationsGreen roofs and their implementations
Green roofs and their implementations
 
Vertical Gardens & Green Walls
Vertical Gardens & Green WallsVertical Gardens & Green Walls
Vertical Gardens & Green Walls
 
Roof gardens and green roofs
Roof gardens and green roofsRoof gardens and green roofs
Roof gardens and green roofs
 

Similar to V. Bacco - Il ciclo di vita dell’edificio sostenibile

Oltre la Apea: modelli eco-innovativi e infrastrutture produttive per la Gree...
Oltre la Apea: modelli eco-innovativi e infrastrutture produttive per la Gree...Oltre la Apea: modelli eco-innovativi e infrastrutture produttive per la Gree...
Oltre la Apea: modelli eco-innovativi e infrastrutture produttive per la Gree...WWF ITALIA
 
Social Responsability. Case study: Poste Italiane
Social Responsability. Case study: Poste ItalianeSocial Responsability. Case study: Poste Italiane
Social Responsability. Case study: Poste ItalianeMichele Palumbo
 
La filiera vitivinicola irpina - Qualità e sostenibilità - A.Ruocco /2
La filiera vitivinicola irpina - Qualità e sostenibilità - A.Ruocco /2La filiera vitivinicola irpina - Qualità e sostenibilità - A.Ruocco /2
La filiera vitivinicola irpina - Qualità e sostenibilità - A.Ruocco /2corsomontemarano
 
PMexpo 2022 | PM e Sostenibilità
PMexpo 2022 | PM e SostenibilitàPMexpo 2022 | PM e Sostenibilità
PMexpo 2022 | PM e SostenibilitàPMexpo
 
Tesi_comune_Padova_Alessandrini_2003
Tesi_comune_Padova_Alessandrini_2003Tesi_comune_Padova_Alessandrini_2003
Tesi_comune_Padova_Alessandrini_2003Andrea Alessandrini
 
Bisconti gini la carta_di_milano
Bisconti gini la carta_di_milanoBisconti gini la carta_di_milano
Bisconti gini la carta_di_milanoEmonfurProject
 
“Economia Circolare: a che punto siamo in Italia? Analisi dei risultati emer...
“Economia Circolare: a che punto siamo in Italia?  Analisi dei risultati emer...“Economia Circolare: a che punto siamo in Italia?  Analisi dei risultati emer...
“Economia Circolare: a che punto siamo in Italia? Analisi dei risultati emer...FaberLab
 
Case Ecologiche: Progettare un Edificio Sostenibile con l'Albero del Costruir...
Case Ecologiche: Progettare un Edificio Sostenibile con l'Albero del Costruir...Case Ecologiche: Progettare un Edificio Sostenibile con l'Albero del Costruir...
Case Ecologiche: Progettare un Edificio Sostenibile con l'Albero del Costruir...Andrea Ursini Casalena
 
Dall’audit energetico alle applicazioni reali
Dall’audit energetico alle applicazioni realiDall’audit energetico alle applicazioni reali
Dall’audit energetico alle applicazioni realibioaus
 
Convegno "Fuoco, fuochino, focherello"
Convegno "Fuoco, fuochino, focherello"Convegno "Fuoco, fuochino, focherello"
Convegno "Fuoco, fuochino, focherello"bioaus
 
Pragmatismo ed Emozione nel segno della Sostenibilità
Pragmatismo ed Emozione nel segno della SostenibilitàPragmatismo ed Emozione nel segno della Sostenibilità
Pragmatismo ed Emozione nel segno della SostenibilitàFrancesco Iacono
 
Silab nature progetto laboratorio naturale [s. barresi]
Silab nature progetto laboratorio naturale [s. barresi]Silab nature progetto laboratorio naturale [s. barresi]
Silab nature progetto laboratorio naturale [s. barresi]Salvatore [Sasa'] Barresi
 
Premio PA Sostenibile e Resiliente 2022 - Il clima che vogliamo - ppt.pptx
Premio PA Sostenibile e Resiliente 2022 - Il clima che vogliamo - ppt.pptxPremio PA Sostenibile e Resiliente 2022 - Il clima che vogliamo - ppt.pptx
Premio PA Sostenibile e Resiliente 2022 - Il clima che vogliamo - ppt.pptxsostenibilitaUnipd
 

Similar to V. Bacco - Il ciclo di vita dell’edificio sostenibile (20)

Oltre la Apea: modelli eco-innovativi e infrastrutture produttive per la Gree...
Oltre la Apea: modelli eco-innovativi e infrastrutture produttive per la Gree...Oltre la Apea: modelli eco-innovativi e infrastrutture produttive per la Gree...
Oltre la Apea: modelli eco-innovativi e infrastrutture produttive per la Gree...
 
Social Responsability. Case study: Poste Italiane
Social Responsability. Case study: Poste ItalianeSocial Responsability. Case study: Poste Italiane
Social Responsability. Case study: Poste Italiane
 
La filiera vitivinicola irpina - Qualità e sostenibilità - A.Ruocco /2
La filiera vitivinicola irpina - Qualità e sostenibilità - A.Ruocco /2La filiera vitivinicola irpina - Qualità e sostenibilità - A.Ruocco /2
La filiera vitivinicola irpina - Qualità e sostenibilità - A.Ruocco /2
 
Presentazione 2
Presentazione 2Presentazione 2
Presentazione 2
 
PMexpo 2022 | PM e Sostenibilità
PMexpo 2022 | PM e SostenibilitàPMexpo 2022 | PM e Sostenibilità
PMexpo 2022 | PM e Sostenibilità
 
Piacenza2008
Piacenza2008Piacenza2008
Piacenza2008
 
Tesi_comune_Padova_Alessandrini_2003
Tesi_comune_Padova_Alessandrini_2003Tesi_comune_Padova_Alessandrini_2003
Tesi_comune_Padova_Alessandrini_2003
 
Slide convegno
Slide convegnoSlide convegno
Slide convegno
 
Bisconti gini la carta_di_milano
Bisconti gini la carta_di_milanoBisconti gini la carta_di_milano
Bisconti gini la carta_di_milano
 
“Economia Circolare: a che punto siamo in Italia? Analisi dei risultati emer...
“Economia Circolare: a che punto siamo in Italia?  Analisi dei risultati emer...“Economia Circolare: a che punto siamo in Italia?  Analisi dei risultati emer...
“Economia Circolare: a che punto siamo in Italia? Analisi dei risultati emer...
 
Case Ecologiche: Progettare un Edificio Sostenibile con l'Albero del Costruir...
Case Ecologiche: Progettare un Edificio Sostenibile con l'Albero del Costruir...Case Ecologiche: Progettare un Edificio Sostenibile con l'Albero del Costruir...
Case Ecologiche: Progettare un Edificio Sostenibile con l'Albero del Costruir...
 
Dall’audit energetico alle applicazioni reali
Dall’audit energetico alle applicazioni realiDall’audit energetico alle applicazioni reali
Dall’audit energetico alle applicazioni reali
 
Convegno "Fuoco, fuochino, focherello"
Convegno "Fuoco, fuochino, focherello"Convegno "Fuoco, fuochino, focherello"
Convegno "Fuoco, fuochino, focherello"
 
Shagree
ShagreeShagree
Shagree
 
Misurare la sostenibilità
Misurare la sostenibilitàMisurare la sostenibilità
Misurare la sostenibilità
 
Pragmatismo ed Emozione nel segno della Sostenibilità
Pragmatismo ed Emozione nel segno della SostenibilitàPragmatismo ed Emozione nel segno della Sostenibilità
Pragmatismo ed Emozione nel segno della Sostenibilità
 
Silab nature progetto laboratorio naturale [s. barresi]
Silab nature progetto laboratorio naturale [s. barresi]Silab nature progetto laboratorio naturale [s. barresi]
Silab nature progetto laboratorio naturale [s. barresi]
 
Ciardiello.pdf
Ciardiello.pdfCiardiello.pdf
Ciardiello.pdf
 
mercati
mercatimercati
mercati
 
Premio PA Sostenibile e Resiliente 2022 - Il clima che vogliamo - ppt.pptx
Premio PA Sostenibile e Resiliente 2022 - Il clima che vogliamo - ppt.pptxPremio PA Sostenibile e Resiliente 2022 - Il clima che vogliamo - ppt.pptx
Premio PA Sostenibile e Resiliente 2022 - Il clima che vogliamo - ppt.pptx
 

More from Green Bat 2014

A. Guarriello - Spreco Alimentare
A. Guarriello - Spreco AlimentareA. Guarriello - Spreco Alimentare
A. Guarriello - Spreco AlimentareGreen Bat 2014
 
V. Colucci - Stato qualitativo dei corpi idrici recettori ed eventuali criticità
V. Colucci - Stato qualitativo dei corpi idrici recettori ed eventuali criticitàV. Colucci - Stato qualitativo dei corpi idrici recettori ed eventuali criticità
V. Colucci - Stato qualitativo dei corpi idrici recettori ed eventuali criticitàGreen Bat 2014
 
A. Lopez - Nuovi sistemi di depurazione
A. Lopez - Nuovi sistemi di depurazioneA. Lopez - Nuovi sistemi di depurazione
A. Lopez - Nuovi sistemi di depurazioneGreen Bat 2014
 
V. Bruno - Le “aspirazioni” della pianificazione e gli “ostacoli” nella local...
V. Bruno - Le “aspirazioni” della pianificazione e gli “ostacoli” nella local...V. Bruno - Le “aspirazioni” della pianificazione e gli “ostacoli” nella local...
V. Bruno - Le “aspirazioni” della pianificazione e gli “ostacoli” nella local...Green Bat 2014
 
V.F. Uricchio - I controlli ambientali e il contrasto ai traffici illeciti di...
V.F. Uricchio - I controlli ambientali e il contrasto ai traffici illeciti di...V.F. Uricchio - I controlli ambientali e il contrasto ai traffici illeciti di...
V.F. Uricchio - I controlli ambientali e il contrasto ai traffici illeciti di...Green Bat 2014
 
S. Ciafani - I delitti contro l’ambiente nel codice penale: una riforma di c...
S. Ciafani -  I delitti contro l’ambiente nel codice penale: una riforma di c...S. Ciafani -  I delitti contro l’ambiente nel codice penale: una riforma di c...
S. Ciafani - I delitti contro l’ambiente nel codice penale: una riforma di c...Green Bat 2014
 
L. Bretti - L’applicazione della normativa nei contesti regionali
L. Bretti - L’applicazione della normativa nei contesti regionaliL. Bretti - L’applicazione della normativa nei contesti regionali
L. Bretti - L’applicazione della normativa nei contesti regionaliGreen Bat 2014
 
D. Gramegna - Problematiche tecnico giuridiche nell’applicazione del D. M. 16...
D. Gramegna - Problematiche tecnico giuridiche nell’applicazione del D. M. 16...D. Gramegna - Problematiche tecnico giuridiche nell’applicazione del D. M. 16...
D. Gramegna - Problematiche tecnico giuridiche nell’applicazione del D. M. 16...Green Bat 2014
 
L. Collina - Quadro normativo operatività in materia gestione di terre e rocc...
L. Collina - Quadro normativo operatività in materia gestione di terre e rocc...L. Collina - Quadro normativo operatività in materia gestione di terre e rocc...
L. Collina - Quadro normativo operatività in materia gestione di terre e rocc...Green Bat 2014
 
F. Pace - La Regione Puglia e le politiche ambientali: sfide per il futuro
F. Pace - La Regione Puglia e le politiche ambientali: sfide per il futuroF. Pace - La Regione Puglia e le politiche ambientali: sfide per il futuro
F. Pace - La Regione Puglia e le politiche ambientali: sfide per il futuroGreen Bat 2014
 
A. Battisti - Costruire sostenibile: alcuni esempi di Housing sociale nel cen...
A. Battisti - Costruire sostenibile: alcuni esempi di Housing sociale nel cen...A. Battisti - Costruire sostenibile: alcuni esempi di Housing sociale nel cen...
A. Battisti - Costruire sostenibile: alcuni esempi di Housing sociale nel cen...Green Bat 2014
 
R. Basili - La certificazione: quadro normativo
R. Basili - La certificazione: quadro normativoR. Basili - La certificazione: quadro normativo
R. Basili - La certificazione: quadro normativoGreen Bat 2014
 
M. Valle - Tutti in Classe A, la radiografia energetica del patrimonio ediliz...
M. Valle - Tutti in Classe A, la radiografia energetica del patrimonio ediliz...M. Valle - Tutti in Classe A, la radiografia energetica del patrimonio ediliz...
M. Valle - Tutti in Classe A, la radiografia energetica del patrimonio ediliz...Green Bat 2014
 
M. Schirone - Il disturbo da rumore nell'ordinamento tecnico-normativo vigente
M. Schirone - Il disturbo da rumore nell'ordinamento tecnico-normativo vigenteM. Schirone - Il disturbo da rumore nell'ordinamento tecnico-normativo vigente
M. Schirone - Il disturbo da rumore nell'ordinamento tecnico-normativo vigenteGreen Bat 2014
 

More from Green Bat 2014 (14)

A. Guarriello - Spreco Alimentare
A. Guarriello - Spreco AlimentareA. Guarriello - Spreco Alimentare
A. Guarriello - Spreco Alimentare
 
V. Colucci - Stato qualitativo dei corpi idrici recettori ed eventuali criticità
V. Colucci - Stato qualitativo dei corpi idrici recettori ed eventuali criticitàV. Colucci - Stato qualitativo dei corpi idrici recettori ed eventuali criticità
V. Colucci - Stato qualitativo dei corpi idrici recettori ed eventuali criticità
 
A. Lopez - Nuovi sistemi di depurazione
A. Lopez - Nuovi sistemi di depurazioneA. Lopez - Nuovi sistemi di depurazione
A. Lopez - Nuovi sistemi di depurazione
 
V. Bruno - Le “aspirazioni” della pianificazione e gli “ostacoli” nella local...
V. Bruno - Le “aspirazioni” della pianificazione e gli “ostacoli” nella local...V. Bruno - Le “aspirazioni” della pianificazione e gli “ostacoli” nella local...
V. Bruno - Le “aspirazioni” della pianificazione e gli “ostacoli” nella local...
 
V.F. Uricchio - I controlli ambientali e il contrasto ai traffici illeciti di...
V.F. Uricchio - I controlli ambientali e il contrasto ai traffici illeciti di...V.F. Uricchio - I controlli ambientali e il contrasto ai traffici illeciti di...
V.F. Uricchio - I controlli ambientali e il contrasto ai traffici illeciti di...
 
S. Ciafani - I delitti contro l’ambiente nel codice penale: una riforma di c...
S. Ciafani -  I delitti contro l’ambiente nel codice penale: una riforma di c...S. Ciafani -  I delitti contro l’ambiente nel codice penale: una riforma di c...
S. Ciafani - I delitti contro l’ambiente nel codice penale: una riforma di c...
 
L. Bretti - L’applicazione della normativa nei contesti regionali
L. Bretti - L’applicazione della normativa nei contesti regionaliL. Bretti - L’applicazione della normativa nei contesti regionali
L. Bretti - L’applicazione della normativa nei contesti regionali
 
D. Gramegna - Problematiche tecnico giuridiche nell’applicazione del D. M. 16...
D. Gramegna - Problematiche tecnico giuridiche nell’applicazione del D. M. 16...D. Gramegna - Problematiche tecnico giuridiche nell’applicazione del D. M. 16...
D. Gramegna - Problematiche tecnico giuridiche nell’applicazione del D. M. 16...
 
L. Collina - Quadro normativo operatività in materia gestione di terre e rocc...
L. Collina - Quadro normativo operatività in materia gestione di terre e rocc...L. Collina - Quadro normativo operatività in materia gestione di terre e rocc...
L. Collina - Quadro normativo operatività in materia gestione di terre e rocc...
 
F. Pace - La Regione Puglia e le politiche ambientali: sfide per il futuro
F. Pace - La Regione Puglia e le politiche ambientali: sfide per il futuroF. Pace - La Regione Puglia e le politiche ambientali: sfide per il futuro
F. Pace - La Regione Puglia e le politiche ambientali: sfide per il futuro
 
A. Battisti - Costruire sostenibile: alcuni esempi di Housing sociale nel cen...
A. Battisti - Costruire sostenibile: alcuni esempi di Housing sociale nel cen...A. Battisti - Costruire sostenibile: alcuni esempi di Housing sociale nel cen...
A. Battisti - Costruire sostenibile: alcuni esempi di Housing sociale nel cen...
 
R. Basili - La certificazione: quadro normativo
R. Basili - La certificazione: quadro normativoR. Basili - La certificazione: quadro normativo
R. Basili - La certificazione: quadro normativo
 
M. Valle - Tutti in Classe A, la radiografia energetica del patrimonio ediliz...
M. Valle - Tutti in Classe A, la radiografia energetica del patrimonio ediliz...M. Valle - Tutti in Classe A, la radiografia energetica del patrimonio ediliz...
M. Valle - Tutti in Classe A, la radiografia energetica del patrimonio ediliz...
 
M. Schirone - Il disturbo da rumore nell'ordinamento tecnico-normativo vigente
M. Schirone - Il disturbo da rumore nell'ordinamento tecnico-normativo vigenteM. Schirone - Il disturbo da rumore nell'ordinamento tecnico-normativo vigente
M. Schirone - Il disturbo da rumore nell'ordinamento tecnico-normativo vigente
 

V. Bacco - Il ciclo di vita dell’edificio sostenibile

  • 1. IL CICLO DI VITA DELL’EDIFICIO SOSTENIBILE (la verifica del suo impatto) ing vincenzo bacco
  • 2. Parlare, semplicemente di edilizia bioclimatica, edilizia ecologica o di bioedilizia non basta più.! Nell’assicurare il benessere dell’uomo bisogna fare attenzione anche a tutti agli altri aspetti ambientali: l’equilibrio delle risorse e il loro “saldo attivo” nel tempo. Se si trascurano questi si rischia di fare in modo che presto l’uomo non avrà più quelle risorse che sono necessarie al suo benessere. A questi concetti bisogna, quindi, aggiungere anche il concetto di: “sostenibilità “ e “sviluppo sostenibile” La “SOSTENIBILITA’ ”
  • 3. Con la specificazione che anche le leggi e i regolamenti, nel loro essere, siano “sostenibili” cioè di semplice applicazione e controllo e soprattutto abbiano funzioni pubbliche adeguate e veloci nell’implementarle. “sostenibilità” è diventata una parola chiave attraverso cui coniugare ogni attività. Punto fondamentale è, quindi, quello di: - individuare e dimostrare cosa possa essere inteso per sostenibile in modo da alimentare la relativa cultura e la conseguente operatività. - stabilire come caratterizzare, quantificare e misurare la sostenibilità con un approccio scientifico.
  • 4. Sostenibilità: I principi su cui si basa - l’esistenza di vincoli nel nostro pianeta inteso - come sistema finito, ovvero il riconoscimento che esiste una carrying capacity (portanza massima della vita) del pianeta; - la consapevolezza che le leggi stesse della fisica pongono dei limiti agli usi e alle trasformazioni energetiche; - l'utilizzo delle risorse rinnovabili non deve superare il loro tasso di rigenerazione (ipotesi di Herman Daly, padre della teoria della sostenibilità); - l'immissione di sostanze inquinanti (solide, aeree o liquide) nell'ambiente non deve superare la capacità dell'ambiente stesso di metabolizzarle; - l'uso di risorse non rinnovabili (es. i combustibili fossili), deve ridursi progressivamente fino ad arrestarsi per essere sostituto da risorse di tipo rinnovabili.
  • 5. Sostenibilità: Gli obiettivi primari - Il termine “sostenibile” deve riferirsi alla ricerca delle soluzioni che massimizzano il benessere dei fruitori attuali garantendo contemporaneamente alle generazioni future la possibilità di conseguire lo stesso risultato, nella consapevolezza che le risorse sono limitate e che lo sperpero e l'inquinamento possono diventare insostenibili per le popolazioni future. - preservare la capacità dell’ambiente di mantenere le sue funzioni nel corso del tempo - conciliare la crescita economica e l’equa distribuzione delle risorse. - capacità di creare una crescita duratura degli indicatori economici e di generare reddito e lavoro allocando efficacemente le risorse - diritto delle diverse generazioni di usufruire delle risorse del pianeta
  • 6. Sostenibilità economica: intesa come capacità di generare reddito e lavoro per il sostentamento della popolazione. Sostenibilità sociale: intesa come capacità di garantire condizioni di benessere umano (sicurezza, salute, istruzione) equamente distribuite per classi e genere. Sostenibilità ambientale: intesa come capacità di mantenere qualità e riproducibilità delle risorse naturali. L'area risultante dall'intersezione delle tre componenti, coincide idealmente con lo sviluppo sostenibile. In questa ottica si può dire che la sostenibilità nasce dalla considerazione di tre impatti e dalla loro mediazione: A questi va aggiunto un quarto impatto: LA SOSTENIBILITA’ ISTITUZIONALE
  • 7. Impatto economico: -crescita coerente e redditizia -gestione del rischio -ritorni economici agli investitori Impatto sociale -rispetto per l’individuo -uguali opportunità -diversità -diritti umani Impatto ambientale -rispetto di permessi e licenze -gestione della bio-diversita -emissioni nell’atmosfera -acqua/utilizzo chimico e discarica SOCIO/AMBIENTALE -salute e sicurezza -legislazioni e regolamenti -mutamenti climatici -gestione delle crisi SOCIO/ECONOMICO -impiego -formazione e sviluppo -economia locale e impresa -comunità,socialità e sostegno ECONOMICO/AMBIENTALE -efficienza delle risorse -efficienza energetica -problema di energia globale INTERSEZIONE ECONOMICO/SOCIALE/AMBIENTALE = SOSTENIBILITA Un approccio integrato ai problemi di impatto ambientale, sociale ed economico (sia interni che esterni) conduce a lungo termine a una crescita con profitto sostenibile
  • 8. La sostenibilità è un concetto che ha bisogno di essere indirizzato non solo al livello politico ma anche al contesto degli affari: molte società hanno incluso la sostenibilità nella loro mission anche guidate da un aumento di domanda di prodotti sostenibili da parte di clienti più consapevoli. Sebbene la politica e il contesto degli affari approccino la sostenibilità in modalità differenti, dovuta alla diversità degli obiettivi, entrambi sono soggetti a un elemento comune: la complessità richiesta dalla valutazione. Questa complessità è dovuta ai seguenti aspetti fondamentali: •una risposta alla domanda di sostenibilità richiede elementi normativi di unione (compromesso) tra economia e ambiente nonché aspetti di equità tra generazioni e all’interno di una generazione •una analisi di sostenibilità comprende predizioni contradditorie (ad esempio nel prevedere conseguenze indesiderate che devono essere combattute prima che abbiano la possibilità fi svilupparsi) •persino gli aspetti che sono normalmente veri sono in molti casi conosciuti male dagli scienziati perché essi comprendono complessi e nuovi fenomeni. IMPORTANTE
  • 9. La definizione oggi ampiamente condivisa di sviluppo sostenibile è quella contenuta nel rapporto Brundtland, elaborato nel 1987 dalla Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo e che prende il nome dall'allora premier norvegese Gro Harlem Brundtland, che presiedeva tale commissione: « Lo sviluppo sostenibile, lungi dall’essere una definitiva condizione di armonia, è piuttosto processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali » E’ in questo contesto culturale che deve essere guardata e si deve sviluppare l’Edilizia Sostenibile
  • 10. La “EDILIZIA SOSTENIBILE ” I PRINCIPI GUIDA DELL’ EDILIZIA SOSTENIBILE; può essere delineata attraverso una serie di principi guida che possono indirizzare, nelle relative scelte, tutte le figure coinvolte nel processo: Lo Stato, la Regione, gli Enti locali, i Progettisti, le Imprese, gli Utilizzatori finali. I principi individuati sono, normalmente, dieci, e sono raggruppabili secondo quattro aree di intervento, - la prima area (principi 1-3) riguarda il contesto dell’abitare; - la seconda (principi 4-6) il manufatto edilizio - la terza (principi 7-9) investe più propriamente l’utilizzo del manufatto stesso. - la quarta area comprende solo il decimo ed ultimo principio; si riferisce alla necessaria azione per la diffusione dei principi e dei criteri finalizzati ad una nuova e diversa cultura del progetto :
  • 11. I PRINCIPI GUIDA DELL’EDILIZIA SOSTENIBILE 1. Ricercare uno sviluppo armonioso e sostenibile del territorio, dell’ambiente urbano e dell’intervento edilizio; 2. Tutelare l’identità storica delle città e favorire il mantenimento dei caratteri storici e topologici legati alla tradizione degli edifici; 3. Contribuire, con azioni e misure, al risparmio energetico e all’utilizzo di fonti rinnovabili; 4. Costruire in modo sicuro e salubre; 5. Ricercare e applicare tecnologie edilizie sostenibili sotto il profilo ambientale, economico, e sociale; 6. Utilizzare materiali di qualità certificata ed eco-compatibili; 7. Progettare soluzioni differenziate per rispondere alle diverse richieste di qualità dell’abitare; 8. Garantire gli aspetti di “safety”’ e di “Security” dell’edificio; 9. Applicare la domotica per lo sviluppo di una nuova qualità dell’abitare; 10. Promuovere la formazione professionale, la progettazione partecipata e l’assunzione di scelte consapevoli nell’attività edilizia.
  • 12. L’ART. 2 della L.R. Puglia n 13/2008 propone una definizione 1. sono interventi di edilizia sostenibile gli interventi .….. che hanno i seguenti requisiti: a) sono progettati, realizzati e gestiti secondo un’elevata qualità e specifici criteri di compatibilità ambientale e sviluppo sostenibile, e quindi finalizzati a soddisfare le necessità del presente senza compromettere quelle delle future generazioni; b) minimizzano i consumi dell’energia e delle risorse ambientali in generale e rendono minimi gli impatti complessivi sull’ambiente e sul territorio; c) sono concepiti e realizzati in maniera tale da garantire il benessere e la salute degli occupanti; d) tutelano l’identità storico-culturale degli agglomerati urbani e favoriscono il mantenimento dei caratteri storici e tipologici legati alla tradizione degli edifici, in ragione dei relativi caratteri di durevolezza, efficienza energetica e salubrità; e) utilizzano materiali naturali, con particolare riferimento a quelli di provenienza locale, per salvaguardare i caratteri storici e tipologici della tradizione costruttiva locale; f) promuovono e sperimentano sistemi edilizi a costi contenuti in riferimento al ciclo di vita dell’edificio, attraverso l’utilizzo di metodologie innovative e/o sperimentali; g) adottano soluzioni planimetriche degli organismi edilizi e degli spazi aperti tenendo conto del percorso apparente del sole e dei venti dominanti e usano piante autoctone a foglia caduca, idonee a garantire l’ombreggiamento durante la stagione estiva e il soleggiamento durante quella invernale
  • 13. L.R. 13/2008 Art. 2 comma 2. Ai fini della presente legge, sono definiti: a) fattori climatici: le precipitazioni atmosferiche, la temperatura dell’aria, l’umidità, l’irradiazione solare, la ventosità, che agiscono sull’edificio e di cui occorre tener conto nella progettazione; b) fattori ambientali naturali: la topografia, il suolo, il sottosuolo, le risorse idriche, il verde, l’aria, che interagiscono con il progetto modificandosi; c) fattori di rischio ambientale artificiali: l’inquinamento dell’aria, del suolo e dell’acqua, nonché le alterazioni dell’ambiente prodotte da sorgenti sonore, campi elettromagnetici, radon e dispersione notturna della luce verso la volta celeste; d) valutazione del ciclo di vita di un edificio o di un prodotto: l’impatto prodotto sull’ambiente nel corso della sua storia, dalle fasi di estrazione e lavorazione delle materie prime alla fabbricazione, trasporto, distribuzione, uso ed eventuale riuso, nonché raccolta, stoccaggio, recupero e smaltimento finale che ne deriva.
  • 14. ART. 3 (FUNZIONI DELLA REGIONE, DELLE PROVINCE E DEI COMUNI) La Regione, per perseguire gli obiettivi di cui all’articolo, provvede alle seguenti attività: a) incentivazione degli interventi di edilizia sostenibile b) promozione di interventi di salvaguardia delle risorse idriche c) promozione di interventi finalizzati al risparmio energetico e individuazione di criteri e modalità di approvvigionamento delle risorse energetiche a uso delle strutture edilizie d) redazione di un capitolato tipo prestazionale e di un prezzario per la realizzazione degli interventi oggetto della presente legge, f) approvazione e aggiornamento del disciplinare tecnico e delle linee guida per la valutazione energetico-ambientale degli edifici g) definizione di criteri e modalità per accedere agli incentivi h) formazione professionale di operatori pubblici e privati i) irrogazione delle sanzioni ai sensi dell’articolo 15…
  • 15. ART. 3 (FUNZIONI DELLA REGIONE, DELLE PROVINCE E DEI COMUNI) Le Province concorrono al perseguimento delle finalità ……. attraverso: a) l’incentivazione degli interventi di edilizia sostenibile nell’ambito dei propri piani e programmi; b) la formazione professionale di operatori pubblici e privati I Comuni esercitano in particolare le funzioni concernenti: a) la realizzazione di strumenti di governo del territorio e l’integrazione di quelli esistenti secondo i contenuti della presente legge; b) la concessione di incentivi c) il monitoraggio, la verifica e il controllo, di concerto con la Regione, sulla realizzazione degli interventi al fine di verificare la regolarità della documentazione, nonché la conformità delle opere realizzate alle risultanze progettuali; d) la eventuale revoca dei titoli abilitativi La Regione e gli Enti locali provvedono in ogni caso alle attività di cui agli articoli 9 e 10 del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 (Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia) e successive modifiche e integrazioni, nonché ai regolamenti regionali in materia.
  • 16. ART. 4 (SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE NEGLI STRUMENTI DI GOVERNO DEL TERRITORIO) 1. Gli strumenti di governo del territorio, da livello regionale fino alla pianificazione esecutiva compresi i programmi comunitari e i programmi di riqualificazione urbana, devono contenere le indicazioni necessarie a perseguire e promuovere gli obiettivi di sostenibilità delle trasformazioni territoriali e urbane di cui all’articolo 1, anche in coerenza con le disposizioni del Documento regionale di assetto generale (Drag) di cui alla legge regionale n. 20/2001. 2. Il processo di pianificazione deve individuare criteri di sostenibilità atti a garantire: a) lo sviluppo armonico del territorio, dei tessuti urbani e delle attività produttive; b) la compatibilità dei processi di trasformazione e uso del suolo con la sicurezza, l’integrità fisica e con la identità storico-culturale del territorio; c) la valorizzazione delle risorse identitarie e delle produzioni autoctone per un sano e durevole sviluppo locale; d) il miglioramento della qualità ambientale, architettonica e della salubrità degli insediamenti; e) la riduzione della pressione degli insediamenti sui sistemi naturalistico-ambientali, attraverso opportuni interventi di mitigazione degli impatti; f) la riduzione del consumo di nuovo territorio, evitando l’occupazione di suoli ad alto valore agricolo e/o naturalistico, privilegiando il risanamento e recupero di aree degradate e la sostituzione dei tessuti esistenti ovvero la loro riorganizzazione e riqualificazione……..
  • 17. ART. 4 (SOSTENIBILITÀ AMB IENTALE NEGLI STRUMENTI DI GOVERNO DEL TERRITORIO) …………………………………………………………………………………………………………….. 3. Il perseguimento dei criteri di sostenibilità ambientale avviene attraverso la previsione di accurate ricognizioni delle risorse territoriali e ambientali, nei piani e nei programmi di ogni livello, allo scopo di valutare le implicazioni ambientali dei processi di trasformazione del territorio. Dette ricognizioni comprendono: a) analisi dei fattori ambientali naturali e dei fattori climatici del territorio (dati igrotermici, pluviometrici, di soleggiamento), corredate delle relative rappresentazioni cartografiche; b) analisi delle risorse ambientali, idriche ed energetiche, con particolare riferimento alle fonti rinnovabili; c) analisi dei fattori di rischio ambientale e naturale di natura antropica, corredate delle relative rappresentazioni cartografiche; d) analisi delle risorse e delle produzioni locali…………………..
  • 18. ART. 4 (SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE NEGLI STRUMENTI DI GOVERNO DEL TERRITORIO) …………………………………………………………………………………………………………. 4. Per garantire migliori condizioni microclimatiche degli ambienti insediativi, i piani e i programmi di cui al comma 1 devono contenere norme, parametri, indicazioni progettuali e tipologiche che garantiscano il migliore utilizzo delle risorse naturali e dei fattori climatici, nonché la prevenzione dei rischi ambientali, in particolare attraverso: a) le sistemazioni esterne agli interventi con copertura naturale in grado di mitigare l’effetto noto come “isola di calore”, nonché di conservare quanto possibile la naturalità e la permeabilità del sito; b) le sistemazioni esterne delle aree a destinazione monofunzionale o mista industriale, artigianale, commerciale, direzionale e residenziale, con piantumazione di masse boschive lineari (barriere) lungo le sorgenti inquinanti lineari (specie strade), per assorbire le emissioni inquinanti in atmosfera e il rumore; c) gli indici di permeabilità dei suoli, limitando la presenza di manufatti interrati e favorendo la previsione di pavimentazioni realizzate con materiali drenanti e autobloccanti cavi; d) il “minimo deflusso vitale” per il bilancio idrico del territorio oggetto di intervento; e) gli indici di densità arborea e arbustiva, indicando specie autoctone e coerenti con le caratteristiche dei contesti; f) indicazioni progettuali e tipologiche che: 1. tengano conto dei coefficienti di albedo medio del paesaggio, ossia che considerino la riflessione della radiazione solare verso l’edificio; 2. usino materiali da costruzione con coefficienti di riflessione finalizzati al miglioramento del microclima in esterno; 3. considerino la geometria degli ostacoli fisici (altri edifici, elementi del paesaggio) che influiscono sui guadagni solari per effetto di ombreggiamento o riflessione della radiazione; 4. privilegino forme compatte e condizioni di esposizione e orientamento degli edifici tali da migliorarne l’efficienza energetica.
  • 19. ART. 5 (RISPARMIO IDRICO) 1. La Giunta regionale, ai fini della presente legge, individua i criteri e le modalità di salvaguardia delle risorse idriche e del loro uso razionale, in particolare attraverso: a) la predisposizione di misure atte a verificare la qualità e l’efficienza delle reti di distribuzione anche attraverso il monitoraggio dei consumi; b) l’individuazione di standard ottimali di riferimento per i consumi di acqua potabile e per gli scarichi immessi nella rete fognaria e i relativi sistemi di controllo; c) la promozione dell’utilizzo di tecniche di depurazione naturale; d) l’utilizzo di tecniche per il recupero delle acque piovane e grigie. 2. Negli interventi di nuova costruzione e di ristrutturazione degli edifici esistenti di cui alle lettere e) ed f) del comma 1 dell’articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia), è previsto, salvo motivata e circostanziata richiesta di esclusione specificamente assentita dal comune, l’utilizzo delle acque piovane per gli usi compatibili tramite la realizzazione di appositi sistemi di raccolta, filtraggio ed erogazione integrativi. 3. I criteri di cui al comma 1 sono definiti con apposito regolamento.
  • 20. ART. 6 (RISPARMIO ENERGETICO) 1. La Giunta regionale, ai fini della presente legge, individua i criteri e le modalità di risparmio delle risorse energetiche e del loro uso razionale, in particolare attraverso: a) l’individuazione di standard ottimali di riferimento per i consumi energetici destinati al condizionamento invernale ed estivo degli ambienti, alla produzione di acqua calda sanitaria e all’illuminazione; b) la valorizzazione delle risorse territoriali e ambientali; c) la valorizzazione dell’integrazione sito/involucro; d) gli interventi sull’albedo e uso del verde per diminuire l’effetto “isola di calore”; e) gli interventi sugli involucri; f) gli interventi sugli impianti; g) gli interventi sui sistemi di illuminazione.
  • 21. ART. 7 (APPROVVIGIONAMENTO ENERGETICO) 1. La Giunta regionale, ai fini della presente legge, individua i criteri e le modalità di approvvigionamento delle risorse energetiche a uso delle strutture edilizie, in particolare attraverso: a) l’applicazione estesa delle fonti energetiche rinnovabili, sia per la produzione di energia termica che di energia elettrica, anche attraverso sistemi centralizzati; b) l’applicazione di sistemi di riscaldamento centralizzati per singoli edifici o per gruppi di edifici; c) l’applicazione di sistemi funzionanti in cogenerazione/trigenerazione dimensionati coerentemente con le esigenze di fabbisogno energetico del sistema territoriale interessato; d) la previsione di integrazione degli impianti di cui alle lettere precedenti con le strutture degli edifici o del quartiere. 2. I criteri di cui al comma 1 sono definiti, con apposito regolamento, in coerenza con i contenuti del d.lgs 192/2005 e successivi aggiornamenti e integrazioni e con gli indirizzi del Piano Energetico Ambientale Regionale.
  • 22. Art. 8 (Criteri di selezione dei materiali da costruzione) 1. Nella realizzazione degli interventi di cui alla presente legge è previsto l’uso di materiali, di componenti edilizi e di tecnologie costruttive che: a) siano ecologicamente compatibili, sulla base di requisiti di valutazione definiti dal disciplinare tecnico e dalle linee guida di cui all’articolo10, tra i quali la loro natura di materie prime rinnovabili, il contenuto consumo energetico richiesto ai fini della loro estrazione, produzione, distribuzione e smaltimento; b) consentano di recuperare tradizioni produttive e costruttive locali legate ai caratteri ambientali dei luoghi; c) siano riciclabili, riciclati, di recupero, di provenienza locale e contengano materie prime rinnovabili e durevoli nel tempo o materie prime riciclabili; d) siano caratterizzati da ridotti valori di energia e di emissioni di gas serra inglobati; e) rispettino il benessere e la salute degli abitanti.
  • 23. MISURARE LA SOSTENIBILITA’: COME? La misura della sostenibilità è una operazione molto complessa e soprattutto non ancora ben definita e condivisa. Ci preoccupa molto il fatto che essendo associati, a questo concetto, una serie di benefici (bonus volumetrici, sconti sostanziosi su oneri, facilitazioni di percorsi ecc..), il non rispetto porti a precise responsabilità anche penali. Soprattutto perché molti aspetti di tale valutazione prescindono dalla volontà del professionista e dei sistemi tecnici da esso adoperati bensì dipendono da altri fattori ambientali quali: - La cultura abitativa presente - Il sistema normativo presente - L’economia del mercato presente - Il sistema di adempimenti che altri devono gestire (Pubbliche amministrazioni, enti locali, la provincia, La regione, lo stato, la Comunità Europea, ecc…
  • 24. . E’, infine, necessario disporre di un sistema di valutazione della “sostenibilità” dell’edificio che sia: - valutabile il più possibile - quantificabile il più possibile - confrontabile il più possibile Per poter procedere in questa strada è necessario che si crei la cultura della sostenibilità. Cultura che coinvolge il privato cittadino utilizzatore, l’impresa di costruzione, gli uffici tecnici delle varie amministrazioni. A ciascuno il suo ruolo !!
  • 25. ALCUNI SISTEMI DI VALUTAZIONE -BREEAM-British Research Establishment Environmental Assessment Method - - Il sistema di certificazione LEED (Leadership in Energy and Enviromental Design) valuta e attesta la sostenibilità ambientale, sociale ed economica degli edifici considerati nel loro complesso. - L’etichetta Passivhaus-Casa Passiva. - La proposta dell’ICMQ: Sistema Edificio - Il Protocollo ITACA per la valutazione della qualità energetica ed ambientale di un edificio -KlimaHaus-CasaClimaprotocollo di certificazione energetica messo a punto dalla Provincia Autonoma Bolzano-Alto MISURARE LA SOSTENIBILITA’: COME?
  • 26. IL PROTOCOLLO ITACA Il protocollo ITACA è un sistema a “punteggio” che consente di valutare il livello di sostenibilità di edifici nuovi ed esistenti (nel caso di ristrutturazioni) con destinazione d’uso residenziale. Misurare le prestazioni ambientali degli edifici significa individuare i parametri di valutazione, i relativi indicatori e il loro peso. Nel sistema approvato dalla Regione Puglia sono individuate cinque Aree di Valutazione. Ogni area comprende un certo numero di criteri raggruppati in categorie. L’edificio acquisisce punti in funzione del soddisfacimento dei criteri. Il punteggio complessivamente conseguito indica il livello di sostenibilità secondo la seguente scala di valutazione: MISURARE LA SOSTENIBILITA’: COME?
  • 27.
  • 28. Come valutare il grado di sostenibilità di un materiale da costruzione e dell’edificio ? - UN PROBLEMA DI CULTURA DELL’ABITARE PER L’UTENTE - UNA RESPONSABILITA’ PER IL PROGETTISTA
  • 29. Si sente, dunque, la necessità di: -strumenti di supporto alla progettazione preliminare, che permettano la valutazione comparativa, di differenti soluzioni costruttive relative all’involucro edilizio, in funzione della stratigrafia e dei componenti. - strumenti di controllo della esecuzione e prevenzione dei rischi di inefficienza Si tratta, in definitiva, di individuare sistemi che rendano facilmente implementabili i criteri e le tecniche propri dell’edilizia sostenibile nella pratica progettuale diffusa.
  • 30. Si tratta di individuare modelli fondati su indicatori sintetici, in grado di misurare, attraverso l’utilizzo di parametri (la cui quantificazione non richieda competenze scientifiche di elevata specializzazione), il grado di sostenibilità della soluzione ipotizzata in funzione dei suoi caratteri morfologici, fisico- tecnici, economici, gestionali ed ambientali. A questo proposito si possono individuare tre indicatori sintetici, di questo tipo .
  • 31. Come valutare il grado di sostenibilità di un materiale da costruzione e dell’edificio ?
  • 32. INDICATORE 1 può essere definito sulla base dei parametri tecnico-prestazionali, INDICATORE 3 Il terzo indicatore rappresenta gli aspetti economici legati ad un intervento edilizio ed è basato sulla valutazione dei costi di produzione e messa in opera dei singoli componenti in relazione ai benefici che la soluzione potrebbe produrre una volta adottata e realizzata INDICATORE 2 Il secondo indicatore è riferito ai caratteri relativi al ciclo di vita utile del componente edilizio sulla base di caratteri energetici ed ambientali. Per poter completare questa parte dell’analisi i dati possono essere riferiti agli studi in corso di avanzamento relativi alla definizione di schede di Life Cycle Assessment per i singoli materiali.
  • 33. IL REGOLAMENTO (UE) N. 305/2011 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 9 marzo 2011 fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio ALLEGATO I REQUISITI DI BASE DELLE OPERE DI COSTRUZIONE …Le opere di costruzione, nel complesso e nelle loro singole parti, devono essere adatte all'uso cui sono destinate, tenendo conto in particolare della salute e della sicurezza delle persone interessate durante l'intero ciclo di vita delle opere…….
  • 34. Fatta salva l'ordinaria manutenzione, le opere di costruzione devono soddisfare i presenti requisiti di base per una durata di servizio economicamente adeguata: 1. Resistenza meccanica e stabilità 2. Sicurezza in caso di incendio 3. Igiene, salute e ambiente 4. Sicurezza e accessibilità nell'uso 5. Protezione contro il rumore 6. Risparmio energetico e ritenzione del calore 7. Uso sostenibile delle risorse naturali
  • 35. Le opere di costruzione devono essere concepite, realizzate e demolite in modo che l'uso delle risorse naturali sia sostenibile e garantisca in particolare quanto segue: a)il riutilizzo o la riciclabilità delle opere di costruzione, dei loro materiali e delle loro parti dopo la demolizione; b) la durabilità delle opere di costruzione; c) l'uso, nelle opere di costruzione, di materie prime e secondarie ecologicamente compatibili. Il requisito n.7: Uso sostenibile delle risorse naturali
  • 36. INDICATORE 1 Un primo indicatore, può essere definito sulla base dei parametri tecnico- prestazionali, (unitamente alle caratteristiche morfologiche), di tutti i materiali che compongono la stratigrafia della soluzione progettuale ipotizzata. Questo primo indicatore sintetico rappresenta tutti i dati misurabili sperimentalmente dei materiali specifici, dai caratteri di performance agli aspetti geometrici. La ricerca dei materiali e dei componenti: Metodi di valutazione - Trasmittanza termica - Inerzia termica - Permeabilità al vapore Isolamento acustico Resistenza al fuoco - caratteristiche delle unioni (giunti orizzont., giunti vertic.) - peso - calore specifico - semplicità di posa
  • 37. Il problema del progettista è quello di: - rendere tutti i dati omogenei in modo che siano paragonabili - conoscere il loro comportamento quando sono uniti ad altri - conoscere il comportamento delle zone di unione dei diversi materiali - conoscere la esatta modalità di posa in opera Il problema del direttore dei lavori è quello di: - assicurarsi che i materiali giunti in cantiere corrispondano per caratteristiche esattamente a quelle di progetto - assicurarsi che la posa in opera avvenga esattamente come descritto nel progetto e sugli schemi di montaggio dati dalle case produttrici La ricerca dei materiali e dei componenti: Metodi di valutazione
  • 38. INDICATORE 2: Ciclo di vita Il ciclo di vita di un edificio comprende diverse fasi: - l'estrazione e il trasporto delle materie prime; -la loro trasformazione in semilavorati o prodotti finiti e il loro trasporto nel cantiere per l'utilizzo; - la costruzione del fabbricato; - il periodo di utilizzo dell'edificio, con il funzionamento degli impianti e le manutenzioni dei componenti dell'edificio; -la fine dell'utilizzo, con la dismissione che porta allo smontaggio dei componenti e al loro reimpiego o alla discarica. Infatti un edificio consuma energia durante tutto il suo ciclo di vita, dal reperimento delle materie prime per la produzione dei materiali edilizi, fino al momento della sua dismissione. La fase più critica è l’utilizzo dell’edificio: su un orizzonte di 50 anni, riscaldamento, climatizzazione estiva, illuminazione e produzione di acqua calda incidono, per oltre il 90%, sul consumo complessivo di energia dell’intero ciclo di vita. IL PROGETTO DELLA SOSTENIBILITA’: si tratta di delimitare ciascun campo, quantificarlo tenendo conto delle relazioni con gli altri campi
  • 39. IL CICLO DI VITA attraverso L’ECOBILANCIO La valutazione degli impatti ambientali è definita ecobilancio che considera ciascuna fase del ciclo di vita e analizza le esternalità in spazi e tempi diversi: A) valuta nel tempo gli impatti che avvengono prima, durante e dopo l'esistenza dell'edificio stesso, ad esempio con l'estrazione delle materie prime, o quando si interviene con la manutenzione per estendere la durata dell'edificio. B) valuta nello spazio gli impatti generati in altri luoghi da quello dell'insediamento, es. nei luoghi di prelievo o produzione dei materiali. La metodologia LCA (vd. UNI 14040 Life Cycle Assessment) consente l'effettuazione di una valutazione ambientale di tipo quantitativo. Solitamente uno studio LCA viene effettuato su singoli prodotti, mentre è molto complesso (e per certi versi inutile) produrre un LCA di un edificio, poiché le variabili da calcolare sono molteplici e sono riferite a molti componenti con durate e prestazioni differenti tra loro. Per tale motivo la valutazione ambientale dell'edificio viene effettuata con una metodologia di tipo qualitativa e "multi-criteriale", con un approccio umanista e soggettivo definito come Life Cycle Thinking (previsione del ciclo di vita).
  • 40. Valutazione del ciclo di vita (Life Cycle Assessment) Il metodo accettato a livello internazionale per valutare gli effetti ambientali degli edifici e dei loro materiali è la valutazione del ciclo di vita (LCA). E’ un processo di analisi comparativa che valuta i carichi ambientali diretti ed indiretti associati al prodotto, al processo, o all’attività. La valutazione del ciclo di vita quantifica l’uso di energia e di materiali e le relazioni ambientali ad ogni stadio del ciclo di vita del prodotto, compresi: -estrazione delle risorse -lavorazione -costruzione -servizio -dismissione
  • 41. I parametri della valutazione del ciclo di vita comprendono: Uso dei materiali La somma dei materiali usati espressa in massa e/o volume. Energia incorporata La somma dell’energia associata all’estrazione, trattamento, lavorazione, trasporto e assemblaggio dei materiali da costruzione. Emissioni di CO2 L’emissione di biossido di carbonio, che contribuisce all’innalzamento della temperatura terrestre Inquinamento dell’aria biossido di zolfo, ossidi d’azoto, metano, particelle volatili organiche. Produzione di rifiuti solidi La produzione di rifiuti solidi durante la lavorazione e la costruzione. Inquinamento dell’acqua La quantità d’acqua utilizzata associata ad un processo materiale, compresi gli scarti depositati nelle masse d’acqua. Costi ambientali Esternalità associate all’edificio.
  • 42. Attualmente, i campi di misura di partenza, dal punto di vista tecnico, (più meno complessi), più comunemente disponibili : 1, Energia incorporata 2, Energia consumata 3. Exergy (Efficienza Energetica Assoluta) 4. Durata 5. Esternalità Questi cinque sistemi di misura, associati alle attività umane, rappresentano il consumo globale e forniscono importanti elementi per la valutazione dell’impatto ambientale. Tenendo conto di questi dati si può arrivare alla metodologia di valutazione multi- dimensionale della sostenibilità: - Eco-Labelling (Certificazione Ecologica) - Life Cycle Assessment (LCA), Valutazione del Ciclo di Vita MISURARE LA SOSTENIBILITA’: Valutazione del Ciclo di Vita (LCA)
  • 43. EMBODIED ENERGY: ovvero L’Energia incorporata: un indicatore per nuove strategie di risparmio energetico La tendenza attuale di costruire case sempre più ecologiche talvolta comporta un aumento dei costi energetici della fase di realizzazione dei prodotti edili. Ma questo indicatore di “energia incorporata”, detta Embodied Energy, si rivelerebbe uno strumento utile per valutare l’effettiva quantità di energia impiegata durante le varie fasi di vita di un edificio, dalla costruzione alla demolizione, e prevedere nuove strategie per il risparmio energetico.
  • 44. 1. Energia incorporata Si possono distinguere due forme di energia incorporata negli edifici: - energia incorporata iniziale - energia incorporata periodica Energia incorporata iniziale negli edifici rappresenta l’energia non rinnovabile utilizzata nell’estrazione dei materiali grezzi, la loro lavorazione, il trasporto sul sito e la costruzione. L’energia incorporata iniziale è data da: -- energia indiretta: quella usata per acquisire, produrre e lavorare i materiali costruttivi, compresi i trasporti relativi a queste attività. -- energia diretta: quella usata per il trasporto dei componenti dell’edificio sul sito, e successivamente per costruire l’edificio; Energia incorporata periodica negli edifici rappresenta l’energia non rinnovabile usata per mantenere, riparare, restaurare, sostituire materiali componenti o sistemi o dismettere, durante la vita dell’edificio. MISURARE LA SOSTENIBILITA’: ECOBILANCIO
  • 45. Come si misura l’energia incorporata Solitamente l’energia incorporata dei materiali da costruzione è misurata come quantità di energia non rinnovabile per unità di materiale da costruzione, componente o sistema. Per esempio, può essere espressa in mega joule (MJ) o giga joule (GJ) per unità di peso (Kilogrammi o tonnellate) o unità di volume (metri cubi). Analoghe considerazioni per il trasporto sul sito e la costruzione
  • 46. ENERGIA INCORPORATA DI SINGOLI MATERIALI
  • 47. energia incorporata e implicazioni ambientali Implicitamente, alla misurazione della quantità di energia incorporata sono associate implicazioni ambientali relative allo sfruttamento delle risorse, greenhouse gases, degrado ambientale e riduzione della biodiversità. Empiricamente l’energia incorporata è un indicatore ragionevole dell’impatto ambientale dei materiali costruttivi, assemblati o sistemi. Comunque, deve essere considerata in relazione alle prestazioni e alla durata, poiché queste possono avere effetti di compensazione sull’ impatto ambientale iniziale dell’energia incorporata
  • 48. Il ruolo della durata Alcune considerazioni di dettaglio possono essere fatte per quanto riguarda la scelta dei materiali in relazione alle durate temporali. Occorre, infatti, sottolineare che l’energia incorporata nell’edificio aumenta nel tempo in relazione alle necessarie attività di manutenzione e sostituzione dei materiali e componenti. La presenza di parti d’opera con cicli di manutenzione ridotti rispetto alla durata dell’edificio comporta un aumento nel tempo dell’energia incorporata, che dovrebbe essere considerata nella valutazione globale. Particolarmente critici,in questo senso,sono i materiali di isolamento e di rivestimento (intonaci), che tipicamente hanno cicli di manutenzione e sostituzione che si attestano attorno ai 25 anni. La breve durata di parti d’opera comporta dunque, considerando l’intero ciclo di vita, un notevole innalzamento dell’energia incorporata. Per fare un corretto paragone rispetto all’energia spesa in fase d’uso, l’energia incorporata deve essere normalizzata in base agli anni di durata dei materiali o dei componenti. Quindi per cercare di ottenere un risparmio in termini energetici e una riduzione di emissioni di CO2 nell'ambiente, bisogna considerare non solo la fase d'uso di un edificio, quindi quella relativa all'utilizzo degli impianti, ma anche la fase di realizzazione dello stesso, considerando la vita utile dei materiali utilizzati, che risulta essere sicuramente molto importante, anche se fino ad ora è sempre stata messa in secondo piano
  • 49. Il lavoro di alcuni studiosi (Cole e Kernan), ha permesso di sviluppare alcune interessanti considerazioni rispetto all’energia incorporata periodica: •Innanzi tutto, le strutture portanti degli edifici normalmente non spendono energia incorporata periodica, durante la vita dell’edificio. Soprattutto se l’edificio ha struttura portante in muratura per l’aspettativa di vita molto lunga. •In 25 anni un tipico edificio vedrà un incremento del 57% della sua energia incorporata iniziale, dovuto principalmente all’involucro, alle finiture e ai servizi. •In 50 anni, l’energia incorporata periodica rappresenterà circa il 144% dell’energia incorporata iniziale, •E’ stato studiato che in 100 anni, questa proporzione salirà al 325%. Per i vari materiali, componenti e sistemi è necessario valutare l’energia periodica e, al fine del loro confronto, si deve prendere un riferimento di periodo (25, 50, 100 anni) L’attuale preoccupazione per i costi iniziali più bassi nell’edificio rivela il disinteresse per la sostenibilità vista dalla prospettiva dell’intero ciclo di vita Ad un costo di costruzione inizialmente basso può corrispondere un costo di esercizio molto alto sia in termini monetari, che di consumo di energia e di conseguenza di impatto ambientale.
  • 50. Quanto più l’edificio diventa energicamente efficiente, tanto più tende ad aumentare l’energia incorporata (iniziale e periodica) e tanto più, a parità di energia consumata, il rapporto tra energia incorporata e consumo globale (del ciclo di vita) tende ad aumentare. Data l’aspirazione di realizzare edifici a consumo di “energia-zero” o “autonomi”, l’energia usata nella costruzione e nella dismissione finale prendono un nuovo significato. MISURARE LA SOSTENIBILITA’: ECOBILANCIO
  • 51. ENERGIA PER LA COSTRUZIONE Per ogni edificio è possibile, quindi, individuare la distribuzione dell’energia incorporata e della CO2 emessa per la sua costruzione sommando le varie energie dei materiali e quelle necessarie per l’assemblaggio. In particolare, ogni edificio viene scomposto in porzioni caratterizzate da differenti durate: fondazioni, struttura portante, chiusure verticali opache, isolamento, impermeabilizzazioni, intonaco e rivestimenti, infissi, pareti interne. In questo modo è possibile anche avere la consapevolezza di come varieranno i valori di energia incorporata nel tempo, a seconda della durata temporale prevista entro cui sarà necessario effettuare cicli di manutenzione e sostituzione delle diverse parti d’opera. MISURARE LA SOSTENIBILITA’: ECOBILANCIO
  • 52. LA FASE D’USO La fase di uso fa riferimento alla “vita” vera e propria dell’edificio, dal momento in cui, concluse le operazioni di costruzione, l’edificio viene abitato. L’energia spesa durante questo periodo è quella necessaria a tutte le operazioni quotidiane svolte all’interno del manufatto, qualunque sia la sua destinazione d’uso. L’uso degli edifici in sé rappresenta una delle fasi nelle quali si produce più energia. Questa energia viene valutata in funzione alle emissioni di CO2. Infatti proprio su questo aspetto si è cercato di sensibilizzare gli utenti a ridurre i costi di gestione. Per raggiungere questo obiettivo un modo è quello di arrivare a costruire e a rendere gli edifici esistenti energeticamente efficienti. Per fare questo, i progetti tendono a prestare molta attenzione: - alla scelta di materiali e di prodotti ad alta efficienza termica, questo per quanto riguarda la realizzazione dell’involucro edilizio - alla scelta di impianti ad alto rendimento, che tendono a sfruttare risorse rinnovabili come il solare, il fotovoltaico, il geotermico, l’eolico. MISURARE LA SOSTENIBILITA’: ECOBILANCIO
  • 53. Energia consumata L’energia consumata è rappresentata dal consumo di energia non rinnovabile dell’edificio per riscaldamento, condizionamento, ventilazione, illuminazione, apparecchiature. Si distingue in uso primario ed uso secondario Uso primario d’energia Rappresenta la richiesta totale d’energia per tutti gli usi, compresa l’energia usata dal consumatore finale (vedi uso secondario d’energia), non energy uses, uso intermedio di energia, energia di trasformazione da una forma ad un’altra di energia (es. dal carbone all’elettricità), ed energia usata dai fornitori per fornire energia al mercato (es. condutture per il carburante). Uso secondario di energia Energia usata dal consumatore finale per scopi residenziali, agricoli, commerciali, industriali e di trasporto. MISURARE LA SOSTENIBILITA’: ECOBILANCIO
  • 54. Rapporto tra energia consumata ed energia incorporata Il grafico rappresenta il rapporto tra energia consumata ed incorporata per un tipico edificio per uffici. I dati rappresentano il consumo medio di energia consumata per determinate condizioni climatiche, prendendo livelli convenzionali di efficienza energetica di involucro e apparecchiature. L’energia incorporata iniziale rimane costante a 4.82 GJ/mq nel periodo di 50 anni esaminato, mentre l’energia incorporata periodica aumenta da 0 al momento del termine della costruzione a 6.44 GJ/mq dopo 50 anni. L’energia consumata rappresenta l’85% dell’energia totale alla fine dei 50 anni. Questa relazione ha portato a dire che l’energia incorporata è, nel rapporto, irrilevante. Comunque, aumentando il livello dell’energia consumata, il contributo dell’energia incorporata all’energia totale diventa più significativo. Aumentando il ciclo di vita da 50 a 100 anni, l’energia incorporata periodica può superare quella consumata negli edifici con minori richieste di energia operativa
  • 55. Rapporti tra Energia incorporata ed Energia primaria in fase d’uso per diversi scenari temporali dell’edificio.
  • 56. Le relazioni fra energia incorporata ed energia per i consumi porta a sottolineare la rilevanza di quest’ultima. Se viene aumentata l’efficienza, diminuisce l’energia utilizzata per i consumi e il contributo dell’energia incorporata sul totale diventa più significativo. In edifici che hanno un basso consumo di energia per il funzionamento, in un ciclo di vita di 100 anni, l’energia utilizzata per la manutenzione può superare quella utilizzata per i consumi, Quando, nel prossimo futuro, verranno utilizzate fonti rinnovabili di energia per far funzionare i nostri edifici allora l’energia incorporata in materiali, componenti e sistemi, assumerà un ruolo centrale nella progettazione.
  • 57. La fase di uso fa riferimento alla “vita” vera e propria dell’edificio, dal momento in cui, concluse le operazioni di costruzione, l’edificio viene abitato. L’energia spesa durante questo periodo è quella necessaria a tutte le operazioni quotidiane svolte all’interno del manufatto, qualunque sia la sua destinazione d’uso. Attualmente è su questa fase che si concentrano gli sforzi maggiori per le strategie di risparmio energetico. Si cerca di diminuire i consumi dell’edificio applicando pannelli solari o fotovoltaici per abbassare la richiesta di gas ed elettricità; usando infissi a taglio termico per eliminare le dispersioni di calore; aumentando l’isolamento con sistemi come il cappotto termico, per garantire maggiore inerzia termica all’edificio; usando lampadine a risparmio ed elettrodomestici a basso consumo.
  • 58. La tendenza attuale: le case a basso consumo Bisogna considerare che le percentuali precedentemente esposte non sono stabili; - - l’energia spesa in fase di costruzione è destinata ad aumentare a causa delle nuove tendenze che mirano alla realizzazione di case low-energy. Questo comporta l’uso di una maggiore quantità di materiali ed elementi che inglobano una certa “tecnologia” iniziale (come i pannelli fotovoltaici o i serramenti a taglio termico), e di conseguenza un forte incremento di energia in fase di produzione. Risulterà sempre più importante ipotizzare strategie di risparmio che tengano in considerazione tutte le fasi, dalla scelta stessa dei materiali, delle tecniche di costruzione fino al controllo delle operazioni di cantiere. Un esempio: un qualsiasi prodotto che ha seguito procedure di realizzazione ecologicamente certificate, deve sempre passare per una fase di trasporto, ed in molti casi questa rischia di annullare completamente gli sforzi di una produzione sostenibile, perché l’energia risparmiata durante la fase di produzione viene incorporata e adoperata per il trasporto. Potrebbe risultare più conveniente energeticamente scegliere ditte che non vantano prodotti ecologici, ma che hanno una sede di produzione vicina al sito del cantiere.
  • 59. Exergy (Efficienza energetica assoluta) Il termine exergy è usato per definire la combinazione di quantità di energia e la qualità dell’energia Exergy = Quantità di energia x Qualità dell’energia L’energia è usata efficientemente quando la qualità della fonte è uguale a quella richiesta per una determinata attività. Equiparando termodinamicamente le fonti alle attività, possiamo evitare gli enormi sprechi derivanti dall’uso di energia di alta qualità per attività di bassa qualità, e minimizzare i crescenti costi sociali ed economici della produzione di energia. Ad esempio, l’attuale tecnologia per l’illumunazione ha un’efficienza exergetica max dello 0.8%. Ciò significa che il 99.2% dell’energia elettrica usata dalla lampada più efficiente non produce luce visibile ma si traduce in calore sprecato. Se fosse raggiunta un’efficienza energetica ideale per l’illuminazione, l’attuale lampadina da 100W potrebbe essere sostituita con una da 1W.
  • 60. Individuazione delle durata ragionevolmente accettabile per l’edificio sostenibile Alcuni paesi hanno definito delle linee guida per la durata degli edifici cercando di individuare un intervallo accettabile sia per gli edifici che per i loro componenti. Tali linee guida si basano su assunti del tipo: “I carichi sulle componenti e sull’edificio che risultano dal funzionamento dei sistemi e dei servizi devono essere considerati insieme ai carichi ambientali e strutturali.” Il progetto della durata implica, quindi, la necessità di contestualizzare le forze e i fenomeni che impattano sull’edificio, e che nelle stesse zone climatiche, diverse occupazioni possono risolversi in differenti involucri. La progettazione bioclimatica suggerisce inoltre che l’involucro dev’essere progettato secondo l’orientamento solare e dei venti. Tendendo alla parità le prestazioni di energia incorporata ed energia consumata la relazione tra durata e sostenibilità è lineare – maggior durata, maggior sostenibilità. Una maggiore attenzione al problema dovrebbe prevedere anche la possibilità di dismettere il manufatto prima del “fine vita” preventivato. Ciò per dare luogo alla possibilità di sostituzione in tempi minori, per sopravvenute tecnologie migliorative di cui non si era a conoscenza al momento della costruzione e che vanno nella direzione del miglioramento della sostenibilità.
  • 61. Esternalita’ Il generico termine “esternalità” rappresenta quei benefici o i costi che risultano come sottoprodotto indesiderato di un’attività economica che spettano a qualcun altro rispetto alle parti implicate nell’attività o nella transazione economica. Ad esempio quando un automobilista va a fare benzina in una stazione di servizio, i soggetti coinvolti direttamente nell’azione sono questi due, ma le persone esterne alla transazione, che non usano esse stesse la macchina, devono respirare l’aria inquinata dagli scarichi dell’auto. Esempi di esternalità comprendono: Inquinanti dell’aria, con impatti sulla salute dell’uomo, sulla flora e la fauna, materiali degli edifici, e un altro asseto sociale come ricreazione e visibilità. Emissioni in atmosfera, sospettate di contribuire al cambiamento globale del clima e quindi di avere ripercussioni su agricoltura e salute dell’uomo. Acqua, uso e qualità, e dinamica della biodiversità acquatica. Uso del suolo, valori influenzati dalla gestione dei rifiuti e degrado ambientale.
  • 62. I LUOGHI COMUNI: L’isolamento spinto Si parte dall’idea che l’energia usata in esercizio sia molto più impattante di quella incorporata nella costruzione” Questo porta a sostenere che l’edificio deve essere molto isolato!! In un edificio standard l’energia richiesta per la produzione dei materiali e per la realizzazione dell’edificio rappresenta il 10% del consumo di energia necessario per la successiva fase operativa; In un edificio altamente efficiente dal punto di vista energetico (come una passive Hause), l’energia incorporata arriva al il 50% dell’energia di uso. Spingendo al massimo l’efficienza il valore dell’energia incorporata tende ad aumentare sino al punto in cui le due voci si equivalgono. Poiché l’energia di consumo tende a zero, più gli edifici diventano efficienti e più la costruzione dell’edificio stesso diventa impattante.
  • 63.
  • 64. Importanza della scelta dei materiali: riduzione del consumo di risorse Regolamento dei prodotti da costruzione n. 305 (Construction Product Regulation CPR che da luglio 2013 ha sostituito la CPD
  • 65. Nel settore delle costruzioni, la Dichiarazione ambientale di prodotto (DAP o EPD Environmental Product Declaration) è disciplinata, a livello internazionale, dalla norma ISO 21930:2007 “Sustainability in building construction – Environmental declaration of building products” Lo scopo principale della EPD dei prodotti da costruzione è la comunicazione di informazioni complete, verificabili, esatte e non ingannevoli riguardo agli aspetti ambientali dei prodotti da costruzione durante tutto l’arco della loro vita. Gli elementi portanti della EPD dei prodotti da costruzione, secondo quanto riportato nella norma Europea, sono: LCA: la metodologia, il riferimento scientifico per il calcolo, la quantificazione degli impatti ambientali potenziali associati al ciclo di vita del prodotto. PCR (Product Category Rules): il documento che contiene le regole necessarie per rendere confrontabili gli studi LCA e le EPD riferite a prodotti di una stessa categoria. La Dichiarazione Ambientale di Prodotto o E.P.D. (Environmental Product Declaration)
  • 67. RECUPERO SOSTENIBILE DI UN EDIFICIO Si tratta di un edificio di social housing, realizzato dall'ACER di Reggio Emilia, prima dell'entrata in vigore del DLgs 192/05 che regolamenta l'efficienza energetica in edilizia. L’edificio è stato "riletto" in chiave NZEB, per conto di ASSOLATERIZI, dall'Università Politecnica delle Marche con la supervisione dell'ENEA. Il progetto ha ricevuto il riconoscimento MAKE IT SUSTAINABLE di ICMQ, il nuovo modello di sostenibilità che nasce dalle linee guida dei principali protocolli e schemi di certificazione internazionali. Le valutazioni LCA (Life Cycle Assessment) sono state eseguite secondo il modello Laterlife, predisposto dall'Università di Firenze
  • 68.
  • 69. GWP 100a = Global Warming Potenzial a 100 anni
  • 71. INDICATORE 3 Il terzo indicatore rappresenta gli aspetti economici legati ad un intervento edilizio ed è basato sulla valutazione dei costi di produzione e messa in opera dei singoli componenti in relazione ai benefici che la soluzione potrebbe produrre una volta adottata e realizzata.
  • 72. INDICATORE 3 Una maggiore attenzione al problema dovrebbe prevedere anche la possibilità di dismettere il manufatto prima del “fine vita” preventivato. Ciò per dare luogo alla possibilità di sostituzione in tempi minori, per sopravvenute tecnologie migliorative di cui non si era a conoscenza al momento della costruzione e che vanno nella direzione del miglioramento della sostenibilità. LA PROBLEMATICA E’ APERTA …!!!
  • 73.
  • 74.
  • 75.
  • 76. La Direttiva Europea 2009/28/CE ha come obiettivo quello di ridurre la dipendenza dalle fonti combustibili fossili e le emissioni di CO2 facendo maggiore ricorso alle energie da fonti rinnovabili. Per la sua attuazione essa ha imposto all’Italia l’obbligo secondo cui, entro l’anno 2020, il 17% dell’energia consumata, nel suo territorio, dovrà essere prodotta da “fonti rinnovabili”. Il D.L. n. 28 del 3 marzo 2011, emanato in attuazione di questa Direttiva, ha prescritto che i progetti di edifici di nuova costruzione ed i progetti che interessino ristrutturazioni rilevanti degli edifici esistenti debbano obbligatoriamente prevedere l’utilizzo di fonti rinnovabili per la copertura dei consumi di calore, di elettricità e per il raffrescamento per una determinata percentuale rispetto al fabbisogno totale. IMPORTANTE !!!
  • 77. L’obiettivo 17%, da raggiungere entro l’anno, 2020 verrà, però, raggiunto gradualmente, negli anni, secondo una tempistica riportata nella tabella che segue: CONVIENE, SEMPRE, ARRIVARE DIRETTAMENTE ALLA PERCENTUALE PREVISTA PER IL 2020 !!