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N U ME R O 1 4                                                                            1 G I UG N O 2 0 1 2




                                     Beh, la vittoria è la vittoria, punto!
                                     Quando riesci a conquistarla, ti ritrovi con una scarica di adrenalina
                                     pazzesca che ti fa toccare il cielo con un dito.
                                     E’ felicità, … è soddisfazione, … sono lacrime di gioia, ecc., ma …
                                     e la sconfitta? … ne vogliamo parlare?
                                     Innanzi tutto la sconfitta è una cosa dura,… dura da digerire, …
                                     dura da dimenticare, … dura per le ferite che restano nell’animo, …
                                     dura per la vittoria mancata, … dura per un calcio mancato, quello
                                     che sarebbe servito per farti vincere, magari all’ultimo minuto.
                                     E’ dura per tutto quello che avresti potuto fare e, a volte, sarebbe
   In questo numero                  proprio bastato una virgola, un niente in più.
                                     E’ dura non solo per la differenza tra i punti fatti e quelli subiti ..., a
   1   eccoli, sono arrivati …       volte, ti accorgi che la differenza è solo un misero maledetto punto.
   2   Ultime dalla Club-House        E’ dura per le cose che avevi fatto in campo e per quelle non
                                     sempre riuscite: come gli schemi, eseguiti a memoria in
   3   Old rugby comics              allenamento, sempre gli stessi, e poi, sbagliati malamente durante
   3   Chicche ovali                 la partita …
   3   Per genitori, atleti e soci   E’ dura perché non ce l’hai fatta malgrado tutto, … e hai lasciato
                                     sul campo una vittoria mancata, magari di poco.
   4   Robe de tecnica …
                                     E’ dura perdere e sentirsi comunque vincitori, … specie quando sei
   5   L’attività dei nostri         convinto di averci messo l’anima.
   6   A chi assomiglia?             E’ dura quando ti accorgi che la vittoria ti è sfuggita per un
   6   Calendario 2012               episodio, una palla sbagliata, o una decisione sbagliata.
                                     E’ dura perché devi ritornare al punto di partenza e devi
                                     ricominciare a rimettere insieme i cocci della tua illusione spezzata.
                                     E’ dura perché ti fa scoprire l’evidente, tangibile, concreta
                                     dimostrazione dei tuoi limiti, se già non li conoscevi .
                                     E’dura affrontare una nuova sfida, ricominciando … dal punto in cui
                                     l’arbitro ha fischiato la tua sconfitta.
                                     Ma la sconfitta è anche la cura più adatta per farti ritornare di
                                     nuovo con i piedi per terra.
                                     La sconfitta ti ricorda che in campo c’era anche l’avversario, oggi
                                     duro a morire come non mai, che ha aspettato il tuo errore di un
                                     attimo, quello che però è servito, anche se all’ultimo minuto, per la
                                     sua vittoria e per la tua sconfitta.
                                     E’ dura avere la forza di sorridere …dopo, … lo fai di controvoglia,
                                     mentre il tuo solo desiderio è quello di sparire.
                                     Ma devi reagire … e lo sai!
                                     Questa sconfitta la metterai, come sempre, assieme a quelle
                                     precedenti, tanto lo sai che non sarà l’ultima.
                                     E’ dura ripensare agli errori fatti, alle occasioni sprecate, alle
                                     rinunce e ai sacrifici, tutte cose che, in questo momento, ti lasciano
                                     in bocca quel gusto che sa tanto di amaro.
                                     Tutto ciò che è la sconfitta, oramai, lo conosci molto bene … ma
                                     non credere che sia facile abituarsi alla sconfitta.
                                     Ricorda che la vittoria è come il raggiungere la punta di una
                                     piramide, lassù in cima c’è posto solo per il vincitore, gli altri
                                     stanno tutti sotto, tutti uguali nella sconfitta, anche se sfuggita per
                                     un punto, sempre quello, … in meno rispetto a lui: il vincitore.
                                                                                                      (Moonlight)
PIAZZOLA RUGBY       NOTIZIARIO
pagina 2


Ultime dalla Club-House,
(… detta : “al Sotopòrtego”)

                                     Anche quest’anno siamo giunti al termine della
                                     stagione sportiva 2011/12, che ci ha regalato con
                                     nostra somma soddisfazione “El Sotopòrtego”.
                                     Così, dai più intimi, è comunemente chiamata la
                                     Club-House a fianco degli spogliatoi.
                                     Che dire …, “el sotoportego” sta ormai
                                     funzionando egregiamente grazie a tutti i
                                     volontari che si impegnano quotidianamente per
                                     renderlo sempre più idoneo allo scopo.
                                     Tutti i soci hanno ora la possibilità, dopo
                                     l’allenamento, di “farsi“ una pasta e una birra
                                     e/o scambiare quattro ciacòle in compagnia.
                                     Non credo esista cosa migliore per riunire giovani
                                     e meno giovani in un ambiente famigliare,
                                     circondati dalle radici della nostra società, in
                                     bella mostra nelle foto alle pareti.
                                     Per la prima volta, il nostro Sotoportego ospiterà
                                     la tradizionale festa di chiusura della stagione
                                     sportiva dei nostri ragazzi e anche delle loro
                                     famiglie.
                                     Sarà un’ulteriore occasione per ritrovarci dentro il
                                     nostro mondo ovale … che, se non ci fosse,
                                     bisognerebbe inventarlo.
                                     Un caloroso invito, quindi, rivolto a tutti: alle
                                     autorità, agli sponsor, ai genitori, agli atleti piccoli
                                     e grandi, ai simpatizzanti e agli amici, …
                                     NON MANCATE!




    Old Rugby Comics
           bassi …
           tocco …
           pausa …
           contatto!
                               via Vetriani n° 25 - San Pietro in Gù (PD)
                                    email - gavasas@gavasas.com
RUGBY PIAZZOLA NOTIZIARIO                                                                                       pagina 3



Per genitori, atleti e c.                                                               Chicche ovali
Una raccolta di aforismi sul rugby per scoprire la sua storia con un
pizzico di sana ironia                  prima parte
                                                                                       dall’altro mondo
                                                                                       per chi allena i bambini
"Una volta che i giocatori di rugby riescono a infilarsi le scarpe nel piede
giusto, la sfida intellettuale proposta da questo gioco puo' dirsi                  Come fermare
abbondantemente conclusa."                                                          la maledizione dell’acqua
Derek Robinson, scrittore inglese
                                                                                    Le interruzioni per l’ acqua, per quanto
"Non credo ci siamo mai incontrati prima, ma io sono l'arbitro su questo            necessarie, sono fonte di forte distrazione
campo, non tu. Continua a fare il tuo lavoro ed io faro' il mio. Se ti sento        durante una sessione di allenamento.
ancora gridare per qualcosa ti puniro'. Questo non e' calcio."                      Appena offri una pausa per un sorso
Nigel Owens, Arbitro Internazionale                                                 d’acqua, i giocatori spariscono tutti negli
"Il rugby e' uno sport per grossi paraculi e se non sei un grosso paraculo ti fai   angoli più nascosti, mentre alcuni vanno
la bua. Io non ero un grosso paraculo ma ero, pero', un paraculo veloce e           ad elemosinare l'acqua perché hanno
quindi riuscivo a scansarli, i grossi paraculi."                                    dimenticato la loro.
Spike Milligan, comico teatrale irlandese                                           Se non stiamo attenti, un water-break di
                                                                                    30 secondi si trasforma in due /tre/quattro
"L`allenatore argentino disse: ``Haganlo con prudencia`` (fatelo con
                                                                                    minuti, con i giocatori ormai distratti e con
prudenza)... E Prudencia resto` incinta."
                                                                                    la concentrazione persa.
Anonimo,
                                                                                    Ecco le buone regole per il water-break:
"Ogni volta che cerchi di inoltrarti nello spazio avversario, ogni volta che
                                                                                    1. La maggior parte dei bambini si
cerchi di guadagnare terreno, ogni volta che ti proietti verso la linea di          presenta all'allenamento con un basso
meta, dovresti avere un compagno in sostegno dietro di te. Se è un amico,           livello di idratazione . E’ necessario,
meglio."                                                                            invece, bere molta acqua prima
Marco Pastonesi, Dal suo libro ``La leggenda di Maci``.                             dell'allenamento.
"Un antico detto irlandese recita che merita il paradiso chi ha giocato in          2. Informa i tuoi ragazzi che l’allenamento
prima linea, perchè l’inferno lo ha già avuto in terra. Per la terza è inutile,     prevederà una pausa per l’ acqua.
perchè il meglio della vita lo ha già goduto col rugby."                            Ricorda che quando un giocatore chiede
Carlo Gobbi,                                                                        se può andare a bere, spesso è annoiato
"Se fossi Dio …..rimanderei indietro tutti quelli che non hanno mai giocato a       o disimpegnato dall'attività.
rugby. Gli direi: ragazzi non sapete cosa vi siete persi, tornate giù e             3. Fai mettere tutte le bottiglie di acqua a
riprovate, la prossima volta sarete più fortunati."                                 bordo campo, prima dell'inizio della
Marco Pastonesi,                                                                    sessione di allenamento. Non va bene se
                                                                                    perdono tempo a"trovare" la loro bevanda.
"Il pallone va tenuto con due mani, passato con due mani e ricevuto con
due mani. Se il pallone avesse anche un bel paio di maniglie, per certi             4. Sorseggia anche tu un poco d’acqua
giocatori sarebbe l’ideale."                                                         durante la pausa, perchè anche tu ti sarai
Marco Pastonesi,                                                                     disidratato.
                                                                                    Un'altra maledizione è quando le
"Il rugby è una malattia e, come le malattie, un pò ti consuma e un pò di fa        bottiglie diventano fucili ad acqua.
diventare più forte."                                                               Non lasciate che i ragazzi abbiano il
Claudio Appiani,                                                                    tempo di bere e anche di giocare con le
"Il rugby, finchè ce la fai lo giochi, finchè vivi lo ricordi."                     bottiglie.
Angelo Libani,                                                                      Lascia loro solo il tempo strettamente
                                                                                    necessario.
"Vi voglio così aggressivi da poter dire alla persona seduta al mio fianco in       La pausa per l’ acqua, a volte, ti dà la
tribuna: chi diavolo può essere l’allenatore di quegli animali?"                    possibilità di impostare un nuovo esercizio
Bill Dickinson,                                                                     o spostare alcuni coni in giro.
"Il rugby è come l’amore devi dare prima di prendere. Quando hai la palla           Usa questo tempo rapidamente e non
è come fare l’amore. Devi pensare al piacere dell’altro prima che al tuo. "         usarlo invece per chiacchierare con gli
Serge Blanco,                                                                       allenatori ...
                                                                                    questo è, probabilmente, ancor peggio
"Nel rugby si gioca con un avversario, non contro un avversario."                   della maledizione dell’acqua!
Thomas Arnold,

"Il rugby è sempre una storia di vita, perché è lo sport più aderente
all’esigenza di ogni giorno: lavoro, impegno, sofferenze, gioie, timori,
esaltazioni. Non è uno sport da protagonisti, ma una somma di sacrifici."
Luciano Ravagnani,

Non so se riuscirò a insegnare ai miei ragazzi il rugby-champagne, credo di
essere più preparato per un rugby-klintòn … aspro e ruvido dentro.
Giovanni Ciatto
"I gallesi dicono che il rugby sia lo sport giocato in paradiso. Speriamo che
lo sia anche all`inferno e in purgatorio. Di sicuro lì ci sono più giocatori."
Alessandro Troncon,

"Il vero spirito del rugby: due tempi di riscaldamento per prepararsi ad un
grande terzo tempo."
Claudio Bisio,
pag. 4                                                                                  PIAZZOLA RUGBY        NOTIZIARIO



Robe de tecnica …                                            Aiuta i tuoi giocatori a fare il placcaggio …
                                                             devono farlo lentamente.


                                                            Tutti possono sbagliare il placcaggio occasionale, ma, come
a                                                           allenatore, è necessario individuare i giocatori che, costantemente, lo
                                                            sbagliano e poi chiedersi: “perché succede questo e come posso
                                                            aiutarlo a correggersi?”
                                                            Mancanza di fiducia.
                                                            La mancanza di fiducia è comune nei bambini. Questo problema si
                                                            può superarlo facendoli placcare, giocando su campi di piccole
                                                            dimensioni dove devono essere fatti un sacco di contatti e gli attaccanti
                                                            non hanno pause. Nel rugby fare l’esercizio camminando è un
                                                            elemento di grande fiducia per il bambino. Fai svolgere l’esercizio
                                                            normalmente, ma i giocatori devono poter camminare in ogni
                                                            momento.
                                                            Questo è un ottimo modo di identificazione della tecnica e dei
 3m                                                         problemi di posizione di un individuo nel placcaggio.
                                                            Placcare i sacchi o i tubi può anche aiutare a costruire la fiducia, però
                                                            bisogna usarli con parsimonia, perché possono portare a cattive
         3m                                                 abitudini. Fai fare gare di staffetta in cui le squadre devono fare il
                                                            maggior numero possibile di placcaggi in un minuto.
                                                            Fai capire ai ragazzi, che hanno colpito il sacco duramente che è
a: walk-jog-run: i giocatori entrano negli spazi            possibile colpirlo ancora più forte con la spalla.
                                                            Tornare alle base.
di 3m prima del placcaggio, aumentando la
                                                            La progressione walk-jog-run è importante per aiutare l’apprendimento
velocità ogni volta.                                        dei bambini. E ' ottimo per individuare e lavorare sui problemi tecnici
                                                            nel placcaggio. Fai lavorare i giocatori in gruppi di quattro, in spazi di
b                         3m
                                                            3m, attorno a te, in modo da poterli osservare facilmente.
                                                            Il portatore del pallone inizia a correre da un angolo puntando l’angolo
                                                            opposto. Il placcatore farà il placcaggio di lato. Tutti partiranno
                                                            facendo il placcaggio a passo d'uomo, per arrivare, lentamente, a
                                                            farlo correndo.
                                                            Zona di placcaggio.
               Tackle                                       Allena i giocatori giovani a muoversi a sette sulla "Zona di
                Zone                                        placcaggio", questo dà loro una visualizzazione del compito.
                                                            Se il placcatore riesce a mettere un piede nella zona direttamente di
                                                                                                                        ruota in
                                                            fronte al portatore di palla, è quasi impossibile per lui sbagliaremodo
                                                                                                                        questo
                                                            il placcaggio.
b: Tackle Zone: I giocatori mettono un piede nella          I giocatori giovani devono cercare di andare al contatto con la stessa
zona di fronte al portatore di palla, quindi                spalla del piede che hanno piantato nella zona, perché così si
proseguono con la stessa spalla.                            ritroveranno con la testa sul lato corretto del portatore di palla nel
                                                            momento del contatto.

      Con una corretta esecuzione “della presa forte con le braccia” non si sbaglia il placcaggio
Quando si insegna ai bambini il placcaggio, si chiede una forte attenzione alla
                                                                                                             Stringere le
presa con le braccia. Ci sono due ragioni principali per questo: da un punto di                              ginocchia e spingere
vista di sicurezza e di fiducia , una presa forte trascina la testa del                                      con la spalla per
                          a terra
placcatore sulla coscia del portatore di palla.                                                              portare a terra
Questo riduce la possibilità che una scarpa vagante possa colpire il placcatore in                           il portatore di palla
faccia e che la testa non rimanga schiacciata quando i giocatori vanno a terra.
Una presa forte con le braccia è importante per far cadere il portatore di palla,
che crolla quando il placcatore lo spinge con la spalla, stringendo la presa sulle
ginocchia per tenerle unite. Il placcatore non ha bisogno di scivolare verso il
basso, basta che tiri a sé con forza le ginocchia unite . Non è sempre facile per
il giocatore fare la presa con le braccia per il placcaggio. Tuttavia, lui ha bisogno
di immaginare che sta tirando il corpo del ball-carrier verso la sua testa, cosa
che non può fare se lo sta ancora afferrando. Se le braccia sono estese e
i gomiti quasi diritti, la potenza del placcaggio è persa.
I giocatori devono avvicinarsi al placcaggio con le braccia piegate. Le spalle e il
petto completano l'anello della presa, di cui sono la parte più forte.


                                                          Via dell'Artigianato 31/A - 35010 Villa del Conte (PD)
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RUGBY PIAZZOLA NOTIZIARIO                                                                                             pagina 5



                                                                     L’attività dei nostri ragazzi
                                                        L’under 16




L’ultima formazione della nostra under 16, vittoriosa
sul campo di Monselice, è un gruppo formato da
ragazzi del Piazzola, della Castellana e del Checco
l’Ovetto.
E’ stato un ottimo gruppo su cui si potrà lavorare
anche la prossima stagione, visto che pochi di
questi ragazzi passeranno di categoria.
Per la precisione, a questo gruppo si unirà un bel
gruppetto di ex under 14, e, forse l’anno prossimo,
ci potrebbe anche essere la possibilità di formare
due squadre.

L’under 10                                                            la nostra under 10 nell’ultimo concentramento a Mira.
                                                                      Nell’occasione è rinforzata da 3 ragazzi della neo-
                                                                      rinata società del Cittadella Rugby.
                                                                      Al Rugby Cittadella è stata offerta la possibilità di far
                                                                      giocare i loro ragazzini assieme ai nostri durante questi
                                                                      ultimi concentramenti, per portarli a toccare con
                                                                      mano la famigerata partita. Ai loro genitori, invece, è
                                                                      stato offerto il mondo di ovalia e ai neo-componenti
                                                                      la società è stata data la possibilità di conoscere le
                                                                      varie problematiche legate a questa attività sportiva.
                                                                      Il tutto con la speranza che entrambe le società
                                                                      sappiano trarre profitto da questa collaborazione
                                                                      sportiva.
                                                                      Il reclutamento dei ragazzini under 6-8-10-12 dovrà
                                                                      essere la priorità per il prossimo anno sportivo del
                                                                      nostro club.
                                                                      Infatti, solo se si potrà contare su una base ampia si
                                                                      potrà lavorare serenamente e con metodo per
                                                                      costruire il futuro del Rugby Piazzola.

L’under 20 dei Monsters
                                                                                  a Tiene dopo l’ultima vittoriosa partita
                                                                                  dell’attuale stagione sportiva.
                                                                                  Che dire di questi ragazzi, ormai già adulti?
                                                                                  Questa under è il risultato di un progetto partito
                                                                                  due anni fa con molte difficoltà come Monsters,
                                                                                  inizialmente con i ragazzi del Piazzola e della
                                                                                  Castellana. In questa stagione sportiva al
                                                                                  gruppo si sono aggiunti anche i ragazzi
                                                                                  dell’Asolo.
                                                                                  Quello che è stato costruito assieme, alla fine, è
                                                                                  un ottimo gruppo, dove le varie componenti
                                                                                  sono riuscite a fondersi molto bene e i risultati
                                                                                  sono mancati solo per l’inesperienza legata
                                                                                  all’età e ad alcune difficoltà logistiche che non
                                                                                  hanno consentito al gruppo più di un
                                                                                  allenamento congiunto.
                                                                                  Per la prossima stagione, la squadra in pratica
                                                                                  rimarrà la stessa, con l’aggiunta di tutti gli ex
                                                                                  under 16 delle tre società.
                                                                                  Una delle priorità, sarà quella di riuscire a fare
                                                                                  almeno due sedute di allenamento assieme, per
                                                                                  aumentare l’amalgama tra i ragazzi, il tutto in
                                                                                  funzione della crescita di questo buon gruppo
                                                                                  di ragazzi.
pag. 6                                                                  PIAZZOLA RUGBY    NOTIZIARIO



Concorso:
a chi assomiglia ?




  per chi indovina la risposta, il premio è una simpatica
  t-schirt (naturalmente la risposta va cercata solo tra i
  nostri soci)
  Soluzione n. di Maggio: “Giorgio Babolin”.
  il precedente vincitore è stato: Gabriele Mezzalira.
  Il primo che invierà la nuova risposta esatta al
  seguente indirizzo/e-mail:
  redazionenotiz.rp@gmail.com
  riceverà come premio un simpatico omaggio.




                                                             OMAS S.r.l.
 Con questo numero potete avere il sesto mese del            Via Vicinale G. Momi, 2/a - Arsego
 calendario 2012, che ha come tema “I ruoli nel
 rugby”. Per tutti coloro che volessero stampare la
                                                             35010 - San Giorgio Delle Pertiche (PD)
 pagina -mese e/o conservarla,                               e-mail: amm@omas-srl.com
 potranno richiederla in formato pdf, via e-mail, a :
 redazionenotiz.rp@gmail.com



      Art Director: Giovanni Ciatto                                  Progetto Grafico : G.Ciatto

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Rugby PIAZZOLA - Notiziario giugno 2012

  • 1. N U ME R O 1 4 1 G I UG N O 2 0 1 2 Beh, la vittoria è la vittoria, punto! Quando riesci a conquistarla, ti ritrovi con una scarica di adrenalina pazzesca che ti fa toccare il cielo con un dito. E’ felicità, … è soddisfazione, … sono lacrime di gioia, ecc., ma … e la sconfitta? … ne vogliamo parlare? Innanzi tutto la sconfitta è una cosa dura,… dura da digerire, … dura da dimenticare, … dura per le ferite che restano nell’animo, … dura per la vittoria mancata, … dura per un calcio mancato, quello che sarebbe servito per farti vincere, magari all’ultimo minuto. E’ dura per tutto quello che avresti potuto fare e, a volte, sarebbe In questo numero proprio bastato una virgola, un niente in più. E’ dura non solo per la differenza tra i punti fatti e quelli subiti ..., a 1 eccoli, sono arrivati … volte, ti accorgi che la differenza è solo un misero maledetto punto. 2 Ultime dalla Club-House E’ dura per le cose che avevi fatto in campo e per quelle non sempre riuscite: come gli schemi, eseguiti a memoria in 3 Old rugby comics allenamento, sempre gli stessi, e poi, sbagliati malamente durante 3 Chicche ovali la partita … 3 Per genitori, atleti e soci E’ dura perché non ce l’hai fatta malgrado tutto, … e hai lasciato sul campo una vittoria mancata, magari di poco. 4 Robe de tecnica … E’ dura perdere e sentirsi comunque vincitori, … specie quando sei 5 L’attività dei nostri convinto di averci messo l’anima. 6 A chi assomiglia? E’ dura quando ti accorgi che la vittoria ti è sfuggita per un 6 Calendario 2012 episodio, una palla sbagliata, o una decisione sbagliata. E’ dura perché devi ritornare al punto di partenza e devi ricominciare a rimettere insieme i cocci della tua illusione spezzata. E’ dura perché ti fa scoprire l’evidente, tangibile, concreta dimostrazione dei tuoi limiti, se già non li conoscevi . E’dura affrontare una nuova sfida, ricominciando … dal punto in cui l’arbitro ha fischiato la tua sconfitta. Ma la sconfitta è anche la cura più adatta per farti ritornare di nuovo con i piedi per terra. La sconfitta ti ricorda che in campo c’era anche l’avversario, oggi duro a morire come non mai, che ha aspettato il tuo errore di un attimo, quello che però è servito, anche se all’ultimo minuto, per la sua vittoria e per la tua sconfitta. E’ dura avere la forza di sorridere …dopo, … lo fai di controvoglia, mentre il tuo solo desiderio è quello di sparire. Ma devi reagire … e lo sai! Questa sconfitta la metterai, come sempre, assieme a quelle precedenti, tanto lo sai che non sarà l’ultima. E’ dura ripensare agli errori fatti, alle occasioni sprecate, alle rinunce e ai sacrifici, tutte cose che, in questo momento, ti lasciano in bocca quel gusto che sa tanto di amaro. Tutto ciò che è la sconfitta, oramai, lo conosci molto bene … ma non credere che sia facile abituarsi alla sconfitta. Ricorda che la vittoria è come il raggiungere la punta di una piramide, lassù in cima c’è posto solo per il vincitore, gli altri stanno tutti sotto, tutti uguali nella sconfitta, anche se sfuggita per un punto, sempre quello, … in meno rispetto a lui: il vincitore. (Moonlight)
  • 2. PIAZZOLA RUGBY NOTIZIARIO pagina 2 Ultime dalla Club-House, (… detta : “al Sotopòrtego”) Anche quest’anno siamo giunti al termine della stagione sportiva 2011/12, che ci ha regalato con nostra somma soddisfazione “El Sotopòrtego”. Così, dai più intimi, è comunemente chiamata la Club-House a fianco degli spogliatoi. Che dire …, “el sotoportego” sta ormai funzionando egregiamente grazie a tutti i volontari che si impegnano quotidianamente per renderlo sempre più idoneo allo scopo. Tutti i soci hanno ora la possibilità, dopo l’allenamento, di “farsi“ una pasta e una birra e/o scambiare quattro ciacòle in compagnia. Non credo esista cosa migliore per riunire giovani e meno giovani in un ambiente famigliare, circondati dalle radici della nostra società, in bella mostra nelle foto alle pareti. Per la prima volta, il nostro Sotoportego ospiterà la tradizionale festa di chiusura della stagione sportiva dei nostri ragazzi e anche delle loro famiglie. Sarà un’ulteriore occasione per ritrovarci dentro il nostro mondo ovale … che, se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo. Un caloroso invito, quindi, rivolto a tutti: alle autorità, agli sponsor, ai genitori, agli atleti piccoli e grandi, ai simpatizzanti e agli amici, … NON MANCATE! Old Rugby Comics bassi … tocco … pausa … contatto! via Vetriani n° 25 - San Pietro in Gù (PD) email - gavasas@gavasas.com
  • 3. RUGBY PIAZZOLA NOTIZIARIO pagina 3 Per genitori, atleti e c. Chicche ovali Una raccolta di aforismi sul rugby per scoprire la sua storia con un pizzico di sana ironia prima parte dall’altro mondo per chi allena i bambini "Una volta che i giocatori di rugby riescono a infilarsi le scarpe nel piede giusto, la sfida intellettuale proposta da questo gioco puo' dirsi Come fermare abbondantemente conclusa." la maledizione dell’acqua Derek Robinson, scrittore inglese Le interruzioni per l’ acqua, per quanto "Non credo ci siamo mai incontrati prima, ma io sono l'arbitro su questo necessarie, sono fonte di forte distrazione campo, non tu. Continua a fare il tuo lavoro ed io faro' il mio. Se ti sento durante una sessione di allenamento. ancora gridare per qualcosa ti puniro'. Questo non e' calcio." Appena offri una pausa per un sorso Nigel Owens, Arbitro Internazionale d’acqua, i giocatori spariscono tutti negli "Il rugby e' uno sport per grossi paraculi e se non sei un grosso paraculo ti fai angoli più nascosti, mentre alcuni vanno la bua. Io non ero un grosso paraculo ma ero, pero', un paraculo veloce e ad elemosinare l'acqua perché hanno quindi riuscivo a scansarli, i grossi paraculi." dimenticato la loro. Spike Milligan, comico teatrale irlandese Se non stiamo attenti, un water-break di 30 secondi si trasforma in due /tre/quattro "L`allenatore argentino disse: ``Haganlo con prudencia`` (fatelo con minuti, con i giocatori ormai distratti e con prudenza)... E Prudencia resto` incinta." la concentrazione persa. Anonimo, Ecco le buone regole per il water-break: "Ogni volta che cerchi di inoltrarti nello spazio avversario, ogni volta che 1. La maggior parte dei bambini si cerchi di guadagnare terreno, ogni volta che ti proietti verso la linea di presenta all'allenamento con un basso meta, dovresti avere un compagno in sostegno dietro di te. Se è un amico, livello di idratazione . E’ necessario, meglio." invece, bere molta acqua prima Marco Pastonesi, Dal suo libro ``La leggenda di Maci``. dell'allenamento. "Un antico detto irlandese recita che merita il paradiso chi ha giocato in 2. Informa i tuoi ragazzi che l’allenamento prima linea, perchè l’inferno lo ha già avuto in terra. Per la terza è inutile, prevederà una pausa per l’ acqua. perchè il meglio della vita lo ha già goduto col rugby." Ricorda che quando un giocatore chiede Carlo Gobbi, se può andare a bere, spesso è annoiato "Se fossi Dio …..rimanderei indietro tutti quelli che non hanno mai giocato a o disimpegnato dall'attività. rugby. Gli direi: ragazzi non sapete cosa vi siete persi, tornate giù e 3. Fai mettere tutte le bottiglie di acqua a riprovate, la prossima volta sarete più fortunati." bordo campo, prima dell'inizio della Marco Pastonesi, sessione di allenamento. Non va bene se perdono tempo a"trovare" la loro bevanda. "Il pallone va tenuto con due mani, passato con due mani e ricevuto con due mani. Se il pallone avesse anche un bel paio di maniglie, per certi 4. Sorseggia anche tu un poco d’acqua giocatori sarebbe l’ideale." durante la pausa, perchè anche tu ti sarai Marco Pastonesi, disidratato. Un'altra maledizione è quando le "Il rugby è una malattia e, come le malattie, un pò ti consuma e un pò di fa bottiglie diventano fucili ad acqua. diventare più forte." Non lasciate che i ragazzi abbiano il Claudio Appiani, tempo di bere e anche di giocare con le "Il rugby, finchè ce la fai lo giochi, finchè vivi lo ricordi." bottiglie. Angelo Libani, Lascia loro solo il tempo strettamente necessario. "Vi voglio così aggressivi da poter dire alla persona seduta al mio fianco in La pausa per l’ acqua, a volte, ti dà la tribuna: chi diavolo può essere l’allenatore di quegli animali?" possibilità di impostare un nuovo esercizio Bill Dickinson, o spostare alcuni coni in giro. "Il rugby è come l’amore devi dare prima di prendere. Quando hai la palla Usa questo tempo rapidamente e non è come fare l’amore. Devi pensare al piacere dell’altro prima che al tuo. " usarlo invece per chiacchierare con gli Serge Blanco, allenatori ... questo è, probabilmente, ancor peggio "Nel rugby si gioca con un avversario, non contro un avversario." della maledizione dell’acqua! Thomas Arnold, "Il rugby è sempre una storia di vita, perché è lo sport più aderente all’esigenza di ogni giorno: lavoro, impegno, sofferenze, gioie, timori, esaltazioni. Non è uno sport da protagonisti, ma una somma di sacrifici." Luciano Ravagnani, Non so se riuscirò a insegnare ai miei ragazzi il rugby-champagne, credo di essere più preparato per un rugby-klintòn … aspro e ruvido dentro. Giovanni Ciatto "I gallesi dicono che il rugby sia lo sport giocato in paradiso. Speriamo che lo sia anche all`inferno e in purgatorio. Di sicuro lì ci sono più giocatori." Alessandro Troncon, "Il vero spirito del rugby: due tempi di riscaldamento per prepararsi ad un grande terzo tempo." Claudio Bisio,
  • 4. pag. 4 PIAZZOLA RUGBY NOTIZIARIO Robe de tecnica … Aiuta i tuoi giocatori a fare il placcaggio … devono farlo lentamente. Tutti possono sbagliare il placcaggio occasionale, ma, come a allenatore, è necessario individuare i giocatori che, costantemente, lo sbagliano e poi chiedersi: “perché succede questo e come posso aiutarlo a correggersi?” Mancanza di fiducia. La mancanza di fiducia è comune nei bambini. Questo problema si può superarlo facendoli placcare, giocando su campi di piccole dimensioni dove devono essere fatti un sacco di contatti e gli attaccanti non hanno pause. Nel rugby fare l’esercizio camminando è un elemento di grande fiducia per il bambino. Fai svolgere l’esercizio normalmente, ma i giocatori devono poter camminare in ogni momento. Questo è un ottimo modo di identificazione della tecnica e dei 3m problemi di posizione di un individuo nel placcaggio. Placcare i sacchi o i tubi può anche aiutare a costruire la fiducia, però bisogna usarli con parsimonia, perché possono portare a cattive 3m abitudini. Fai fare gare di staffetta in cui le squadre devono fare il maggior numero possibile di placcaggi in un minuto. Fai capire ai ragazzi, che hanno colpito il sacco duramente che è a: walk-jog-run: i giocatori entrano negli spazi possibile colpirlo ancora più forte con la spalla. Tornare alle base. di 3m prima del placcaggio, aumentando la La progressione walk-jog-run è importante per aiutare l’apprendimento velocità ogni volta. dei bambini. E ' ottimo per individuare e lavorare sui problemi tecnici nel placcaggio. Fai lavorare i giocatori in gruppi di quattro, in spazi di b 3m 3m, attorno a te, in modo da poterli osservare facilmente. Il portatore del pallone inizia a correre da un angolo puntando l’angolo opposto. Il placcatore farà il placcaggio di lato. Tutti partiranno facendo il placcaggio a passo d'uomo, per arrivare, lentamente, a farlo correndo. Zona di placcaggio. Tackle Allena i giocatori giovani a muoversi a sette sulla "Zona di Zone placcaggio", questo dà loro una visualizzazione del compito. Se il placcatore riesce a mettere un piede nella zona direttamente di ruota in fronte al portatore di palla, è quasi impossibile per lui sbagliaremodo questo il placcaggio. b: Tackle Zone: I giocatori mettono un piede nella I giocatori giovani devono cercare di andare al contatto con la stessa zona di fronte al portatore di palla, quindi spalla del piede che hanno piantato nella zona, perché così si proseguono con la stessa spalla. ritroveranno con la testa sul lato corretto del portatore di palla nel momento del contatto. Con una corretta esecuzione “della presa forte con le braccia” non si sbaglia il placcaggio Quando si insegna ai bambini il placcaggio, si chiede una forte attenzione alla Stringere le presa con le braccia. Ci sono due ragioni principali per questo: da un punto di ginocchia e spingere vista di sicurezza e di fiducia , una presa forte trascina la testa del con la spalla per a terra placcatore sulla coscia del portatore di palla. portare a terra Questo riduce la possibilità che una scarpa vagante possa colpire il placcatore in il portatore di palla faccia e che la testa non rimanga schiacciata quando i giocatori vanno a terra. Una presa forte con le braccia è importante per far cadere il portatore di palla, che crolla quando il placcatore lo spinge con la spalla, stringendo la presa sulle ginocchia per tenerle unite. Il placcatore non ha bisogno di scivolare verso il basso, basta che tiri a sé con forza le ginocchia unite . Non è sempre facile per il giocatore fare la presa con le braccia per il placcaggio. Tuttavia, lui ha bisogno di immaginare che sta tirando il corpo del ball-carrier verso la sua testa, cosa che non può fare se lo sta ancora afferrando. Se le braccia sono estese e i gomiti quasi diritti, la potenza del placcaggio è persa. I giocatori devono avvicinarsi al placcaggio con le braccia piegate. Le spalle e il petto completano l'anello della presa, di cui sono la parte più forte. Via dell'Artigianato 31/A - 35010 Villa del Conte (PD) tel. 0039 049 9325083 fax: 0039 049 2106637 info@dolcificioveneto.it
  • 5. RUGBY PIAZZOLA NOTIZIARIO pagina 5 L’attività dei nostri ragazzi L’under 16 L’ultima formazione della nostra under 16, vittoriosa sul campo di Monselice, è un gruppo formato da ragazzi del Piazzola, della Castellana e del Checco l’Ovetto. E’ stato un ottimo gruppo su cui si potrà lavorare anche la prossima stagione, visto che pochi di questi ragazzi passeranno di categoria. Per la precisione, a questo gruppo si unirà un bel gruppetto di ex under 14, e, forse l’anno prossimo, ci potrebbe anche essere la possibilità di formare due squadre. L’under 10 la nostra under 10 nell’ultimo concentramento a Mira. Nell’occasione è rinforzata da 3 ragazzi della neo- rinata società del Cittadella Rugby. Al Rugby Cittadella è stata offerta la possibilità di far giocare i loro ragazzini assieme ai nostri durante questi ultimi concentramenti, per portarli a toccare con mano la famigerata partita. Ai loro genitori, invece, è stato offerto il mondo di ovalia e ai neo-componenti la società è stata data la possibilità di conoscere le varie problematiche legate a questa attività sportiva. Il tutto con la speranza che entrambe le società sappiano trarre profitto da questa collaborazione sportiva. Il reclutamento dei ragazzini under 6-8-10-12 dovrà essere la priorità per il prossimo anno sportivo del nostro club. Infatti, solo se si potrà contare su una base ampia si potrà lavorare serenamente e con metodo per costruire il futuro del Rugby Piazzola. L’under 20 dei Monsters a Tiene dopo l’ultima vittoriosa partita dell’attuale stagione sportiva. Che dire di questi ragazzi, ormai già adulti? Questa under è il risultato di un progetto partito due anni fa con molte difficoltà come Monsters, inizialmente con i ragazzi del Piazzola e della Castellana. In questa stagione sportiva al gruppo si sono aggiunti anche i ragazzi dell’Asolo. Quello che è stato costruito assieme, alla fine, è un ottimo gruppo, dove le varie componenti sono riuscite a fondersi molto bene e i risultati sono mancati solo per l’inesperienza legata all’età e ad alcune difficoltà logistiche che non hanno consentito al gruppo più di un allenamento congiunto. Per la prossima stagione, la squadra in pratica rimarrà la stessa, con l’aggiunta di tutti gli ex under 16 delle tre società. Una delle priorità, sarà quella di riuscire a fare almeno due sedute di allenamento assieme, per aumentare l’amalgama tra i ragazzi, il tutto in funzione della crescita di questo buon gruppo di ragazzi.
  • 6. pag. 6 PIAZZOLA RUGBY NOTIZIARIO Concorso: a chi assomiglia ? per chi indovina la risposta, il premio è una simpatica t-schirt (naturalmente la risposta va cercata solo tra i nostri soci) Soluzione n. di Maggio: “Giorgio Babolin”. il precedente vincitore è stato: Gabriele Mezzalira. Il primo che invierà la nuova risposta esatta al seguente indirizzo/e-mail: redazionenotiz.rp@gmail.com riceverà come premio un simpatico omaggio. OMAS S.r.l. Con questo numero potete avere il sesto mese del Via Vicinale G. Momi, 2/a - Arsego calendario 2012, che ha come tema “I ruoli nel rugby”. Per tutti coloro che volessero stampare la 35010 - San Giorgio Delle Pertiche (PD) pagina -mese e/o conservarla, e-mail: amm@omas-srl.com potranno richiederla in formato pdf, via e-mail, a : redazionenotiz.rp@gmail.com Art Director: Giovanni Ciatto Progetto Grafico : G.Ciatto