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Commento Dati Cloud - Corriere Economia
- 1. 18 CORRIERECONOMIA LUNEDÌ 13 FEBBRAIO 2017
scintillante Giappone di fine anni
’80, ancora lontano dagli effetti
della crisi, tra i più illuminati e ri-
conoscibili quartieri di Tokyo e
Osaka, Yakuza 0 narra la scalata
dei due giovani Kiryu e Goro alla
malavita organizzata. Oltre a
un’ottima trama principale di oltre
30 ore — da non giu-
dicare a priori, non è
un’elegia della mafia
— e oltre alle centi-
naia di «scazzottate»
che caratterizzano le
sue meccaniche di
gioco, «Yakuza 0»
merita di essere gio-
cato per una partico-
L’analisi edoardosegantini2@gmail.com
MEDIA & TECH
La contesa sugli archivi
Persone, reti
e consumi
Provati per voi
Arriva in Europa
l’ultimo episodio
di Sega: «Yakuza 0». È
un prequel ai 5 capi-
toli che lo hanno pre-
ceduto, espediente
che permette ai nuovi
giocatori di apprez-
zarlo senza conoscer-
ne gli antefatti. Nello
Scrittura
I tasti dei cellulari?
Sono proiettati
sulla scrivania
Per scrivere testi con smar-
tphone e tablet c’è la ta-
stiera virtuale KB501P di Ore-
gon Scientific: appare soltanto
quando serve.
Il segreto sta in un dispositi-
vo Bluetooth, poco più grande
di un pacchetto di sigarette,
che con un raggio laser rosso
proietta su ogni superfice i ca-
AffariIlgruppodiNadellafornisceserviziaunmiliardodiclientietallonaBezos.PerPichaiil2017saràun«annoformidabile»
WebTuttiasgomitaresullanuvola
NonsoloAmazon.AncheMicrosofteGooglemoltiplicanoiprofittisulcloud
Meritodeglismartphone.ConilboomdeisalvataggisullaRetedifotoevideo
DI CHIARA SOTTOCORONA
(1) + 93% per Azure Cloud, + 51% per Office 365 online; + 8% per Intelligent Cloud; (2) + 62% la crescita
della divisione «Altre attività» (inclusi Google Cloud platform, Google Drive, Google App for Work);
(3) dagli Amazon Web Services negli ultimi 3 mesi, contro i 2,4 miliardi nello stesso trimestre 2015
SFIDA A TRE L’impennata dei fatturati grazie al cloud
CHI GUADAGNA DI PIÙ Dati secondo trimestre 2016
Fonte:SinergyResearchGroupPparra
Fatturato
(miliardi di dollari)
26,1 (2° trim. 2017)
25,8 (2° trim. 2016)
26,06 (4° trim. 2016)
21,3 (4° trim. 2015)
43,7 (1° trim. 2017)
35,8 (1° trim. 2016)
Variazione
+ 4%
+ 22%
+ 22%
Amministratore
delegato
Satya Nadella
Sundar Pichai
Jeff Bezos
Azienda
MICROSOFT
ALPHABET
(Google)
AMAZON
Ricavi dal cloud
(miliardi di dollari)
6,9
3,4
3,5
(1)
(2)
(3)
Satya Nadella Sundar PichaiJeff Bezos
*TracuiAlibabaeAt&t
Alphabet (Google)
Altri (20)
Microsoft
Ibm
Amazon
0% 10% 20% 30%
*
Amazon +53%
Microsoft +100%
Ibm +57%
Alphabet (Google) +162%
Crescita dei ricavi
2015-2016
Quote di mercato nelle infrastrutture cloud
PiùsicurezzasuInternet
conlaverificadell’età
Ibambinisuisiti,
iltabù
dell’anonimato
elaleggeinglese
Internet non è un posto sicuro,
non lo è mai stato e forse non
è neppure nato per esserlo.
Insofferente alle regole e devoto
al culto dell’anonimato, oggi pre-
senta un conto troppo pesante:
non solo per gli adulti, ma soprat-
tutto per chi adulto non è ancora.
I bambini e gli adolescenti, di-
ce il presidente di Telefono Az-
zurro Ernesto Caffo, sono tecno-
logicamente sempre più precoci
(il 70% dispone di un telefonino
prima dei 13 anni). E sempre più
«posseduti», si potrebbe aggiun-
gere, se pensiamo al fenomeno
del «vamping»: svegliarsi la not-
te per controllare i messaggi sui
social network (come fa un mino-
re su cinque). Sono d’altronde gli
stessi ragazzi, talvolta più attenti
dei loro genitori, oltre che tecno-
logicamente più smaliziati, a ren-
dersi conto dei pericoli che corro-
no in Rete: l’adescamento, il bulli-
smo, l’insulto, la derisione. Ama-
no Internet, ma ne hanno paura.
Molto, si dice, possono fare i
genitori, parlando con i figli e
sforzandosi di tenere aperto, an-
che quando è difficile, il canale
del dialogo. Molto possono fare
gli insegnanti, svolgendo il pro-
prio dovere di educatori. È vero.
Ma il costo dell’insicurezza non
può essere addebitato tutto e sol-
tanto alle famiglie e alla scuola.
Una parte del costo dev’essere im-
putata ai grandi operatori di In-
ternet che, come tutti dovrebbero
sapere, prosperano vendendo i
dati personali dei grandi e dei
piccoli agli inserzionisti pubblici-
tari. Alcuni di loro, ad esempio
Facebook, cominciano a fare
qualcosa per combattere gli abu-
si. Ma è francamente troppo po-
co. Inoltre non si può accettare il
principio che siano i «regolati» a
darsi le regole. Né dipendere dal
loro buon cuore. L’opinione pub-
blica deve sollecitare le autorità
indipendenti e i legislatori a fare
il proprio lavoro e a trovare le mi-
sure opportune per conciliare si-
curezza e libertà.
Un punto davvero importante,
in primo piano nel dibattito inter-
nazionale, è la creazione di un si-
stema di verifica dell’età per vie-
tare ai minori i siti pornografici e
violenti. Tenendo presente che il
primo accesso al porno comincia
ormai, più o meno, a 12 anni. Tec-
nicamente è possibile. Il fatto che
l’età venga normalmente accerta-
ta da chi gestisce i siti di ecom-
merce, dove esiste un evidente in-
teresse a verificare se l’utente è in
grado di pagare, dimostra che
non ci sono impedimenti pratici.
Si può quindi estendere questo
obbligo ai siti web dove non si fa
shopping, ma altro.
Il Parlamento inglese sta di-
scutendo una legge che va pro-
prio in questa direzione e mette
in discussione il tabù dell’anoni-
mato. Molti pensano che sia la di-
rezione giusta. Quella di applica-
re seriamente le norme del mon-
do reale al mondo che ci ostinia-
mo a chiamare virtuale.
E che invece è realissimo:
quando fa il giusto, così come
quando fa il male. Le vittime dei
bulli online lo sanno bene.
@SegantiniE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Videogame
La vivace scalata
alla «mala»
di Kiryu e Goro
larità. Sa offrire al giocatore la li-
bertà di esplorare una perfetta ri-
costruzione del Giappone di que-
gli anni: quasi un viaggio tra
karaoke, discoteche, ristoranti,
sale giochi con videogame d’epo-
ca e i «pachinko», i classici giochi
d’azzardo giapponesi.
Pro: un viaggio nel tempo nel
Giappone anni ’80.
Contro: manca una traduzione
italiana
M. TRI.
MARCA: Sega
PRODOTTO: Yakuza 0
PREZZO: 59.99 euro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
P
er decenni Microsoft ha
misurato la taglia del suo
business sulla base dei pc
su cui girava il suo softwa-
re. Ma questo era il passato. «Oggi
ci misuriamo in base alle capacità
di consumo del nostro cloud», ha
detto Satya Nadella agli analisti
commentando i risultati dell’ulti-
mo trimestre chiuso a fine genna-
io. Microsoft vola grazie alla Nuvo-
la. I profitti salgono del 3,6% e il
fatturato degli ultimi tre mesi arri-
va a 26,1 miliardi di dollari. Un con-
tributo fondamentale viene dalla
divisione «Intelligent Cloud» che
ha generato 6,9 miliardi di dollari.
I servizi di Azure cloud compu-
ting hanno compiuto un balzo del
95 per cento. E il nuovo modello di
software online introdotto con
Office365, rivolto ad aziende e con-
sumatori, si è rivelato vincente: più
51 per cento.
La competizione
La filosofia «Cloud first, Mobile
first» (prima di tutto la nuvola di
archiviazione su Internet e i dispo-
sitivi mobili) introdotta da Nadella
da quando è diventato ammini-
stratore delegato (febbraio 2014)
ha trasformato il core business e
sta dando risultati. Microsoft oggi
fornisce servizi cloud a oltre 1 mi-
liardo di clienti e 20 milioni di im-
prese. E ormai tallona direttamen-
te Amazon, finora leader nel mer-
cato del cloud pubblico. Gli Ama-
zon Web Services controllano un
terzo delle infrastrutture e servizi
cloud a livello mondiale secondo
Synergy Research Group. Ma il bu-
siness degli sfidanti cresce di più e
ne insidia la posizione. A partire da
Microsoft, che è passata da una
quota di mercato del 9 all’11% e ha
raddoppiato i guadagni sulla Nu-
vola.
Anche Google, per ora quarta
sul mercato del cloud, cresce più
del doppio di Amazon. Il 26 genna-
io Alphabet ha annunciato i risul-
tati dell’ultimo trimestre 2016: un
fatturato di 26,06 miliardi di dollari
e una crescita del 22 per cento. La
maggior parte del reddito come al
solito viene dalla pubblicità sul
mobile search e YouTube, ma non
manca il contributo delle attività
cloud, che secondo gli analisti pe-
sano per 3,4 miliardi di dollari.
Sundar Pichai, amministratore
delegato di Google, aveva indicato
il cloud a inizio 2016 come «area
primaria di investimento». E rivol-
to agli investitori, commentando
gli ultimi risultati finanziari, ha av-
vertito: «Nel Cloud il 2017 sarà un
anno formidabile». Che cosa sta
cambiando?
«Il cloud contribuisce fortemen-
te a creare il tessuto connettivo per
le evoluzioni di tecnologie, modelli
di vita e processi aziendali. È un
fattore abilitante dell’economia di-
gitale», dice Fabio Rizzotto, diret-
tore ricerca di Idc Italia. Il mercato
dei servizi Public Cloud passerà
dai 99 miliardi di dollari del 2016
fino a oltre 204 miliardi nel 2020,
con un tasso di crescita annuo di
circa il 22%, prevede Idc. In Italia
per il 2017 si stima un valore oltre
un miliardo di euro: +24 per cento.
«Anche in Italia stiamo andan-
do verso un cloud più maturo: dal-
l’offerta di infrastrutture a servizi
applicativi, che permettono un
nuovo modo di lavorare o di consu-
mare — osserva Alessandro Piva,
direttore dell’Osservatorio Cloud
del Politecnico di Milano. —. E le
società che vengono dal software,
come Microsoft e Google, creano
più valore aggiunto, innescando
dinamiche forti». Un’ offerta che si
adatta a un ampio raggio di azien-
de, dalle startup alle Pmi, fino alle
multinazionali.
Non solo. Con Google Drive (15
Gb gratuiti o mille Gb per 9,9 euro
al mese) l’uso del cloud si diffonde
anche tra i consumatori e lo stesso
propone Microsoft con OneDrive
(installato su Windows 10 e sincro-
nizzato con Windows Phone).
La spinta del «mobile»
Una forte spinta viene dai dispo-
sitivi mobili e porta una larghissi-
ma base di utenti. Mettiamo tutto
nella Nuvola: i video preferiti, le fo-
to delle vacanze, documenti e libri,
la musica che ascoltiamo. E dato
che i sistemi operativi, da Android
al MacOs, sono sempre più legati
al cloud, anche dal cellulare possia-
mo avere accesso ai dati memoriz-
zati su data center lontani.
Il cloud computing è la base poi
di tutti i nuovi servizi digitali on-
demand, dall’intrattenimento allo
shopping. «Oltre al mercato con-
sumer, ci sono tre linee di sviluppo
del cloud per prossimi anni: nelle
imprese l’uso degli analytic, nei
nuovi business l’Internet delle cose
e in diversi settori le applicazioni
create con l’intelligenza artificia-
le», avverte Piva. «Stiamo prepa-
rando un’altra rivoluzione con la
tecnologia intelligente — dice Pao-
la Cavallero, direttore marketing di
Microsoft Italia —. Abbiamo rag-
giunto un punto di svolta, reso pos-
sibile dall’accesso a grandi quanti-
tà di dati e da una potenza di calco-
lo nel cloud sufficiente a consenti-
re alle macchine la comprensione e
l’apprendimento. La tecnologia in-
telligente cambierà il modo di fare
affari e di interagire con i clienti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
1 L’@pp
Parti?Portaconte
laguidaWikipedia
Grazie una picco-
la app indipendente,
«V for Wikipedia»,
vincitrice di più pre-
mi nel 2016, cambia la fruizione
dell’enciclopedico serbatoio del
sapere online, che diventa proat-
tivo. Installata l’applicazione sullo
smartphone, questa utilizzerà le
informazioni del sistema di geo-
localizzazione per visualizzare
autonomamente, sullo schermo
di iPhone, iPad e anche al polso,
su Apple Watch, le pagine di
Wikipedia sui punti di maggiore
interesse nelle vicinanze del-
l’utente (artistiche, architettoni-
che o naturali), con ogni sorta di
approfondimenti. Gli articoli, cor-
redati di immagini e ridisegnati
per una perfetta leggibilità in
movimento, sono in italiano o in
qualunque altra lingua in cui la
pagina sia stata originariamente
tradotta. Wikipedia diventa così
una guida portatile per viaggiare,
con le consuete funzioni di ricerca
e una selezione degli articoli più
letti del giorno.
MASSIMO TRIULZI
PRODOTTO: V for Wikipedia
PIATTAFORMA: iOs
CASA: Raureif GmbH
PREZZO: 4,99 euro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Si dice che l’anti-
ca e benefica disci-
plina dello yoga, con
asana (posizioni) ed
esercizi di meditazione, dovreb-
be essere praticata ogni giorno,
mattino e sera. Bastano anche
pochi esercizi quotidiani per
avere benefici al corpo e alla
mente. Yoga.com Studio è
un’app semplice da utilizzare,
che grazie a oltre 300 posizioni
ed esercizi di respirazione aiuta
i neofiti ad entrare nella filoso-
fia yoga e i praticanti a seguire i
programmi senza sbagliare. Ci
sono immagini, grafici e video in
alta definizione e anche brani
musicali studiati per rilassarsi
durante gli esercizi. Buoni i 45
programmi preinstallati per i li-
velli principiante, intermedio e
avanzato e ottimi quelli perso-
nalizzati che i praticanti posso-
no scegliere dopo aver imparato
i rudimenti della disciplina. Un
calendario permette di pro-
grammare gli esercizi.
MARCO GASPERETTI
PRODOTTO: Yoga.com Studio
PIATTAFORMA: iOs, Android
CASA: Mashable
PREZZO: 3,99 euro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Memoria
Musica e film
con la chiavetta
per il tablet
DI EDOARDO SEGANTINI
Se la memoria del tablet o
dello smartphone è insuf-
ficiente e non si usa il cloud (la
nuvola di Internet), la soluzio-
ne può essere SanDisk Con-
nect. È un’unità di memoria
flash che si collega via wireless,
dunque senza alcun cavo, ai di-
spositivi mobili come smar-
tphone e tablet e si trasforma
in una sorta di disco fisso vir-
tuale.
La qualità interessante di
questa chiavetta è che consen-
te di accedere a contenuti mul-
timediali (preventivamente ca-
ricati sulla sua memoria da
200 gigabyte) in assenza di In-
ternet.
Dunque si possono
avere sempre a disposi-
zione, anche sui disposi-
tivi mobili, i video e i do-
cumenti dei quali si ha
bisogno.
SanDisk Connect è
ottima anche per chi
ama la musica, che con
l’ausilio di quest’unità flash di
memoria può essere ascoltata
in streaming senza la connes-
sione Internet, perdipiù colle-
gandosi a tre dispositivi con-
temporaneamente.
I difetti? Il prezzo è sopra la
media e l’autonomia (circa cin-
que ore) è limitata.
Pro: wireless
Contro: autonomia li-
mitata
M. GA.
MARCA: SanDisk Connect
PRODOTTO: SanDisk
PREZZO: 110 euro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loyogapertutti
con300esercizi