Come creare una newsletter vincente: evitare gli errori più comuni nell'invio, capire il miglior orario per inviare la mail, i trend e le best practice grafiche da seguire.
Passo passo tutte le regole e le tecniche per creare una campagna di newsletter vincente e costruire una mailing list strategica.
2. Introduzione: abitudi e comportamenti degli italiani nell’utilizzo della mail
Mailing list: strumento strategico per E-mail marketing e CRM
Obiettivi e vantaggi raggiungibili
Best practice: come ottenere qualità da una mailing list
Errori più comuni
Parte legale
Tecnologia e tecnicismi
Database
Contact Sale
Programmi
Mail Chimp
Conclusioni
3. Gli utenti:
abitudini e comportamenti
nell’utilizzo dell’e-mail in Italia
Da#
da
Mag
News,
campione
di
1005
candida#
INTRODUZIONE
4. Capire come il target si relaziona con il mezzo
e-mail è il primo passo per poter fare direct
marketing
INTRODUZIONE
11. in sintesi:
• Gmail
e
Libero
i
domini
più
u#lizza#
• Si
controlla
l’e-‐mail, più volte al giorno,
tuB
i
giorni
• La
frequenza
di
controllo
aumenta
se
si
possiede
un
dispositivo mobile
• Si
controlla
l’e-‐mail
sopraEuEo
al
mattino
• Il
disposi#vo
principale
di
consultazione
resta
il
pc
• Le
e-‐mail
più
ricevute
sono
quelle
di
si#
che
offrono
acquis#
online
• In
media
si
ricevono
circa 30
e-mail al giorno
INTRODUZIONE
12. Mailing List: strumento strategico
per E-mail marketing e Customer
Relationship Management
MAILING LIST
13. Cos’è
una
MAILING LIST ?
È
un
elenco
di
indirizzi
e-‐mail,
che
consente
l'invio contemporaneo
di
messaggi
di
posta
eleEronica
a
tuB
gli
appartenen#
alla
lista,
senza
che
sia
necessario
conoscere
l'indirizzo
e-‐mail
di
ciascun
iscriEo.
MAILING LIST
14. TIPOLOGIE
di
E-‐mail:
• DEM (Direct E-mail Marketing).
• Newsletter.
• E-mail solo testo.
• Invia a un amico.
• Transactional e-mail.
MAILING LIST
15. Posso sfruttare una mailing List nell’E-mail Marketing…
Fare E-Mail Marketing significa
realizzare strategie di marketing utilizzando
come canale di comunicazione la posta
elettronica.
MAILING LIST
16. L'E-‐Mail
è
lo
strumento
più
diretto, veloce
ed efficace per
raggiungere
potenziali
e
nuovi
clien#
e
mantenere
facilmente
la
relazione
aperta
con
i
clien#
già
acquisi#.
Un'e-‐mail
può
comunicare, spiegare, informare, vendere.
Un'e-‐mail
può
comunicare
promozioni
speciali
o
scon#,
può
spiegare
in
cosa
consiste
il
tuo
progeEo,
può
informare
su
even#
e
manifestazioni,
può
vendere
un
tuo
prodoEo
o
servizio.
MAILING LIST
17. VANTAGGI
offer#
dall'E-‐Mail
Marke#ng
sono
molteplici:
• Economicità
• Velocità
• Ampia diffusione
• Misurabilità
MAILING LIST
18. Posso sfruttare una mailing List nel processo di Customer Relationship Management…
Customer
Relationship Management si
Il dedicarsi al
basa sulla gestione delle relazioni coi clienti e
al concetto di fidelizzazione di questi con il
brand.
MAILING LIST
19. L’u#lizzo
dell’
e-‐mail,
può
essere
importante
nelle
fasi
di:
• CRM operativo per
la
raccolta
di
da#
u#li
alla
conoscenza
approfondita
del
cliente
target
(mail
private
con
ques#onari,
DEM)
• CRM collaborativo per
ges#re
e
mantenere
il
contaEo
con
il
cliente,
in
una
strategia
di
comunicazione
integrata
(es:
invio
periodico
di
NewsleEer).
MAILING LIST
20. VANTAGGI
offer#
dal
Customer
Rela#onship
Management:
• Misurabilità e analisi
• Velocità ed economicità realizzazione database
• Creazione di rapporti
• Profilazione del prodotto/servizio
• Diffusione del brand
MAILING LIST
22. Come posso sfruttare una Mailing List ?
Le
aziende
aEraverso
una
mailing
list
possono
offrire
agli
uten#
l'opportunita'
di
dialogare e confrontarsi sui
servizi
e
prodoB
offer#,
dare
supporto
tecnico
e
informazioni utili,
puntare
a
fidelizzazione
e
promozione
invitando
gli
uten#
a
visitare
il
proprio
sito
web
e/o
acquistare
un
certo
#po
di
prodoEo
o
servizio
(magari
in
offerta
speciale
o
riservato
agli
abbona#
della
newsleEer).
OBIETTIVI
23. Nell’E-‐mail
Marke#ng
differen#
possono
essere
gli
obieBvi:
• Acquisire nuovi
clien#.
• Fidelizzare
la
clientela.
• Rafforzare
la
brand
iden#ty
di
un'azienda.
• Comunicare
promozioni
speciali
o
scon#.
• Invitare i
clien#
a
partecipare
a
even#.
• Lanciare
nuovi
prodoB.
OBIETTIVI
24. È
importante
definire anticipatamente
intende
raggiungere
con
l’u#lizzo
delle
Mailing
List.
l’obiettivo primario
che
si
AEraverso
una
pianificazione strategica si
potranno
pianificare
quale
#pologia
di
e-‐mail
realizzare,
per
quale
lista
di
contaB,
le
tempis#che
di
invio,
i
cos#
e
le
risorse
da
inves#rvi.
Esempi:
Una
Newsletter
sarà
spedita
periodicamente
per
aggiornare
i
clien#
su
novità
aziendali,
uscita
di
un
nuovo prodotto o
sviluppo
di
nuove tecnologie
Una
mail per una fiera proporrà
il
programma
del
week-‐end,
degli
sconti
sugli
acquis#
della
giornata,
creerà aspettativa
per
l’evento
e
le
novità
dell’occasione
OBIETTIVI
26. 1
CREAZIONE DI LISTE DI CONTATTI
di
uten#
effeBvamente
interessati a
quello
che
si
propone.
BEST
PRACTICE
27. TARGHETIZZARE.
È
importante
non
soEovalutare
quanto
preziosa possa
essere
una lista di e-mail se
costruita e usata nel modo giusto.
Costruire
più
mailing
list
è
fondamentale
per
una
strategia
di
E-‐mail
Marke#ng:
è
necessario
suddividere
gli
indirizzi
mail
secondo
criteri
precisi
(zona
geografica,
interessi,
#pologia
di
business)
in
modo
da
creare delle liste altamente
targhetizzate di
uten#
effeBvamente
interessa#
a
quello
che
si
propone.
Questo
aumenterà
la
probabilità
che
la
mail
venga
aperta,
leEa
e
conduca
alla
call to action
desiderata.
BEST
PRACTICE
28. Come
si
crea
una
lista?
Un
metodo
efficace
è
offrire qualcosa
ed
interessante
per
chi
deve
seguirci,
in
cambio
del
suo
contaEo:
di utile
• regalare prodotti digitali:
report,
ebook,
audio
e
video,
so_ware;
• fare
accedere
ad
un’area
riservata ad
al#
contenu#;
• offrire
uno
forte
sconto;
• creare
un
mini
corso
via
email;
BEST
PRACTICE
29. Quali
sono
gli
approcci
che
stanno
o;enendo
i
risulta?
migliori?
BEST
PRACTICE
30. 2
COERENZA:
qualunque
sia
il
metodo
che
si
intenda
u#lizzare,
è
fondamentale
offrire
in
cambio
dell’iscrizione,
sempre
qualcosa
attinente
agli argomenti trattati,
ai
prodoB
vendu#
o
promossi.
BEST
PRACTICE
31. È
inoltre
importante
• Integrare
l’e-‐mail
con
i
Social
Media
(boEoni
di
condivisione)
• Offrire
la
possibilità
di
registrarsi
in
tuB
i
momen#
di
maggiore
interesse
e
coinvolgimento
• Fornire sempre
all’interno
del
tuo
sito
web
la
possibilità
di
iscriversi
alla
tua
newsleEer
(pagina
di
registrazione,
banner
e/o
boEone
grafico)
• Sfruttare
anche
eventuali
even#
offline
BEST
PRACTICE
32. 3
TEMPISTICHE:
fare
degli
invii-‐test
e
analizzare
i
da#
di
report
delle
prime
campagne.
Questo
permeEerà
di
individuare
gli
orari
più
vantaggiosi,
con
miglior
percentuale
di
apertura
della
mail.
BEST
PRACTICE
33. Quali
gli
orari
e
giorni
migliori
per
inviare
i
messaggi?
Da#
da
GetResponse,
marzo
2013
BEST
PRACTICE
34. Quali
gli
orari
e
giorni
migliori
per
inviare
i
messaggi?
Da#
da
GetResponse,
oEobre
2013
BEST
PRACTICE
35. 4
OGGETTO & MITTENTE
Autorevolezza del mittente e
appeal dell’oggetto
concorrono
in
maniera
sostanziosa
al
successo
dell’apertura
della
mail.
BEST
PRACTICE
36. L’oggetto deve:
Essere
specifico,
non
generico
o
ambiguo
es:
Newsle;er
n.19
-‐ CaEurare
subito
l’aEenzione
es:
Offerta
vs
vs
Il
nuovo
lis?no
primavera-‐estate
Ul?mi
pos?
al
workshop
di
PmiDigitali
-‐ Non
contenere
pun#
esclama#vi
o
scriEe
interamente
in
maiuscolo
es:
A
T
T
E
N
Z
I
O
N
E
!
N
O
V
I
T
A’
A
S
S
O
L
U
T
A
!
-‐Non
usare
assolutamente
un
oggeEo
o
un
miEente
vuo#.
BEST
PRACTICE
37. Alcuni
errori da evitare nella
compilazione
dell’oggeEo
della
e-‐mail:
•
Max
4
parole,
max
35
caraEeri
•
Evitare
di
inserire
accen#,
caraEeri
speciali,
pun#
esclama#vi
ripetu#
•
Mai
troppo
generico
(es:
"NewsleEer
di
Giugno”)
•
Indicare
sempre
il
nome
della
società/sponsor
•
Ideare
un
subject
che
in
qualche
modo
invogli
il
des#natario
ad
aprire
l'email
•
Non
usare
caraEeri
tuB
in
maiuscolo;
•
Non
usare
un
oggeEo
vuoto
•
Non
meEere
FREE
in
leEere
maiuscole
•
Non
meEere
tan#
spazi
bianchi
•
Non
usare
la
parola
"list”
•
Non
usare
la
parola
"news"
•
Non
usare
la
parola
"in
review”
•
Non
usare
indicatori
di
frequenza
(numeri,
mese...
in
inglese)
•
Non
usare
una
data
(in
inglese)
BEST
PRACTICE
38. 4
ANCHE L’OCCHIO VUOLE LA SUA
PARTE:
rendere
graficamente
appe#bile
il
contenuto
della
mail,
favorendo
la
leEura
con
paragrafi
e blocchi d’argomento,
fotografie,
font attrattivi.
BEST
PRACTICE
39. Web trends to watch in 2014
1. RESPONSIVE
2. SEMPLICITA’
3. SPAZI BIANCHI
4. PARALLASSE (movimento)
5. FLAT DESIGN
6. BLOCCHI
7. GRANDI IMMAGINI
8. COLORI
9. GOOGLE FONT
10. VIDEO
11. SOCIALMEDIA
12. GRANDI BOTTONI
13. NAVIGABILITA’ VERTICALE
BEST
PRACTICE
40. 5
CALL TO ACTION:
la
nostra
mail
deve
avere
un
obieBvo.
Devo
esprimere
in
modo
chiaro
quello
che
è
lo
scopo
della
mia
mail.
Devo
portare
il
leEore
a
compiere l’azione da me desiderata.
BEST
PRACTICE
41. Call to action: come crearla
-‐
COLORE:
ha
la
capacità
di
caEurare
l’occhio
del
leEore
BEST
PRACTICE
42. -‐
SOCIAL MEDIA SHARE BUTTONS: per
far
divulgare
il
tuo
business
BEST
PRACTICE
44. -
IMMAGINI: per
personalizzare
la
richiesta
e
trasmeEere
fiducia
UMANIZZARE
LA
RICHIESTA
COME
APPARE
IL
PRODOTTO
BEST
PRACTICE
45. CTA
-‐ Il
deve
invitare all’azione e
non
spingere!
Questo
permeEerà
di
aErarre
visitatori
di
miglior
qualità,
e
conver#rli
in
conduEore
proposi#vi
a
proseguire
il
percorso
di
fidelizzazione
verso
il
proprio
brand
(Funnel)
BEST
PRACTICE
47. Down
-‐
Non
inviare
tuEo
a
tuB
-‐
Non
soEovalutare
l’importanza
dell’OGGETTO
-‐
Non
creare
link
di
“call
to
ac#on”
nelle
immagini
-‐
Non
creare
copie
gemelle
del
contenuto
nel
sito
web
-‐
AEenzione
alla
frequenza
degli
invii:
non
essere
ridondan#
-‐
Non
concentrarsi
solo
sui
numeri
-‐
Non
ignorare
le
richieste
dell’utente
(es:
cancellazione
contaEo)
-‐
Non
ignorare
le
tendenze
-‐
Non
lasciare
i
da#
dell’utente
inu#lizza#
-‐
Puntare
alla
qualità
che
alla
quan#tà
dei
contaB
-‐
Inves#re
in
Responsive
Email
-‐
Combinare
strategie
(mobile
+
social
+
off
line)
-‐
Integrare
la
tecnologia
mobile
(App,
QR,…)
-‐
Avere
cura
dei
deEagli
(anche
grafici:
immagini
e
video)
-‐
Incoraggiare
a
dare
un
feedback
-‐
SoEolineare
il
“call
to
ac#on”
con
richieste
specifiche
-‐
Personalizzare
i
propri
messaggi
-‐
Stare
al
passo
con
la
tecnologia
Up
ERRORI
48. Gli
errori
più
diffusi
nell'invio
di
newsleEer
e
di
campagne
di
email:
1.
Non
avere il consenso preventivo
2. Non effettuare dei test di invio
3. Sottovalutare l’importanza di oggetto e mittente
4. Gestire male le cancellazioni
5. Improvvisarsi grafici
6. Ignorare i report statistici
7. Inviare in modo artigianale
ERRORI
50. Uno
degli
errori
più
comuni
e
più
pericolosi
è
collegato
alla
poca
conoscenza
in
materia
di
E-‐mail
Markeing.
Molte
volte
ci
si
affida
infaB
a
comuni sistemi di mailing per
l’invio
massiccio
di
messaggi
ai
propri
clien#.
Non
essendo
il
direct
marke#ng
il
business
primario
dell’azienda,
questa
rischierà
ben
presto
di
finire
nelle
black list e
condannare
le
sue
mail
a
comune
spam.
ERRORI
51. TruccheB
per
evitare
di
essere
“spammosi”…
Esistono
dei
programmi
gratui#
di
controllo
per
le
mail:
una
scansione
della
email
da
inviare
alla
nostra
mailing
list
oEenendo
una
valutazione
secondo
un
punteggio
che
definisce
la
probabilità
che
questa
venga
fermata
dai
filtri
an#
spam
e
non
venga
dunque
ricevuta
dal
des#natario.
ERRORI
52. Come
funzionano
i
filtri
an#spam?
• Relay Black Lists:
elenco
pubblico
di
server
di
invio
della
posta
marchia#
come
"offensivi"
e
quindi
aggressivi
verso
il
resto
della
rete.
• Filtro Euristico:
funziona
creando
un'impronta
digitale
del
messaggio
di
posta
eleEronica,
confrontando
poi
questa
fingerprint
con
quelle
dichiarate
e
denunciate
come
appartenen#
a
messaggi
di
spam.
• Filtro Bayesiano:
Il
filtro
bayesiano
funziona
aEraverso
l'indicizzazione
del
contenuto
dei
messaggi
di
posta
eleEronica.
Il
processo
ricorda,
nelle
mail
lecite,
quali
parole
trova,
in
quale
posizione
e
in
accoppiata
a
quali
altre
parole.
•
Il sistema di punteggio: il
filtro
an#spam
processa
tuEe
le
mail
in
entrata
assegnando
un
punteggio
finale
determinato
a
determinate
parole
considerate
come
“sensibili”
(es:
FREE)
•
Antispam comportamentali:
mail
non
aperte
e
cancellate
ripetutamente
vanno
automa#camente
nella
cartella
della
pagina
indesiderata
ERRORI
54. “DOUBLE OPT-IN” è la parola
d’ordine nell’utilizzo delle Mailing List.
La tutela della privacy dell’utente deve venire
prima di ogni altra cosa.
PARTE LEGALE
55. La
concessione
dei
propri
da#
da
parte
dell’utente
è
il
momento
più
delicato
nella
creazione
di
una
mailing
list:
1. Solitamente
l’iscrizione
viene
effeEuata
compilando un form
(modulo),
che
si
trova
sulla
pagina
web
visitata
dall’utente
2.
Il
modulo
d’iscrizione
deve
prevedere
un
sistema
deEo
“double opt-in”
che
invia
una
mail
di
verifica
al
contaEo
appena
registrato
196/2003
3.
L’utente
dovrà
dare
ulteriore conferma all’iscrizione
alla
Mailing
List.
L’email di conferma iscrizione è obbligatoria in Italia ai fini
del dlgs 196/2003 nella procedura standard di iscrizione
PARTE LEGALE
57. È
importante
rassicurare
l’utente
meEendo
bene
in
evidenza,
accanto
al
modulo
d’iscrizione,
il
faEo
che
lo spam è illegale
,
che
la
sua
privacy
verrà
rispeEata
in
osservazione
della
legge
e
che
i
suoi
da#
non
saranno
cedu#
a
terzi
e
quindi
al
sicuro.
Lo spam è punito con sanzioni pesanti.
Si
potrà
inoltre:
•
Ricordare
ad
ogni
contaEo
che
il
traEamento
dei
da#
è
riservato
•
Dare
la
possibilità
di
aggiornare
o
modificare i propri dati
•
Aggiungere
un
bottone “Unsubscribe” (richiesto
dalla
legge)
tramite
il
quale
l’utente
potrà
disiscriversi
PARTE LEGALE
59. SUPPORTI
TECNOLOGICI
L’Email
Marke#ng
necessità
di
precisi
PROVIDER
Envelope-‐
sender
ESP
DNS
Client di
posta
IMAP
Server
SMTP
Server
POP 3
MDA
TECNOLOGIA
60. E
di
un
po’
di
TERMINOLOGIA
TECNICA
• Open rate: tasso
di
apertura
di
una
e-‐mail
• Click-Through Rate o Ctr:
click
rate,
percentuale
di
click
sui
link
•
Conversion-rate:
Il
numero
di
uten#
che
compiono
una
specifica
azione
desiderata
(conversione)
rispeEo
alla
richiesta
di
“call
to
ac#on”
• Call to action:
specifica
richiesta
all’azione
• Blacklist: Elenco
di
IP
o
di
domini
considera#
lega#
ad
aBvità
di
spam
•
Delisting:l'aBvità
di
rimuoversi
da
una
blacklist
•
Deliverability:
“recapitabilità",
capacità
di
un
messaggio
di
essere
recapitato
nella
Inbox
e
non
essere
bloccato
dai
sistemi
an#spam
• Confirmed opt-in:
iscrizione
doppia
con
verifica
• Double opt-in:
chi
compila
un
form
lasciando
il
proprio
indirizzo
email,
riceve
una
seconda
email
che
gli
no#fica
l'iscrizione
TECNOLOGIA
62. I
contaZ
della
propria
Mailing
List
da
dove
provengono?
-‐
Le
persone
che
hanno
aderito
sul
proprio
sito
web
ok
-‐
Le
persone
che
hanno
scelto
di
ricevere
email
da
voi
offline
-‐
Le
persone
che
hanno
acquistato
uno
dei
vostri
prodoB,
o
hanno
partecipato
un
evento
e
#
hanno
dato
il
loro
indirizzo
di
posta
eleEronica
in
modo
da
poter
ricevere
gli
aggiornamen#.
-‐
Il
tuo
elenco
dipendente
interno
(come
per
le
comunicazioni
aziendali)
-‐
Comunica#
stampa
invia#
ai
giornalis#
che
si
sono
iscri,
al
tuo
sito
web
-‐Liste
comprate
o
in
affiEo
da
una
terza
parte
(anche
se
si
traEa
di
"opt-‐in")
-‐
Liste
di
una
Camera
di
Commercio
o
en#
ed
organizzazioni
locali.
-‐
Messaggi
di
posta
eleEronica
che
si
"raschiano"
da
altri
si#
web
-‐
Indirizzi
di
posta
eleEronica
raccol#
senza
permesso,
anche
se
si
pensa
che
l’utente
potrebbe
apprezzare
il
prodoEo/servizio
-‐
Messaggi
di
posta
eleEronica
raccol#
da
Facebook
-‐
Elenchi
degli
eleEori
registra#
No
DATABASE
63. Una
volta
oEenu#
gli
indirizzi
dagli
uten#
è
fondamentale
organizzarli
in maniera scrupolosa.
È
necessario
individuare
delle
variabili
di
smistamento
significa#ve
per
il
proprio
business.
Esempio:
-‐
area
geografica/lingua
-‐
B2B
/
B2C
-‐
#po
di
aBvità
-‐
#po
di
relazione
(
fornitore,
venditore,
appassionato)
-‐
mo#vazione
del
contaEo
-‐
ecc…
La creazione di gruppi di liste permetterà
una più efficace trasmissione
DATABASE
64. E’
fondamentale
recuperare
inoltre
tuB
i
contatti
dai propri
database e gestionali aziendali e
procedere
con
il
lavoro
di
smistamento
all’interno
delle
liste
create.
I
programmi
professionali
per
la
creazione
di
Mailing
List
permeEono
di
effeEuare
questa
procedura
con
estrema
facilità,
importando
file
CSV
e
TXT.
DATABASE
66. Oltre
alla
raccolta
personale
di
nuovi
contaB
e
alla
ges#one
di
quelli
in
archivio,
vi
è
la
possibilità
di
recuperare
una
significativa
quantità di contatti tramite l’acquisto
di
ques#
da
si#
internet
specializza#.
È
importante
verificare
l’aEendibilità
delle
offerte
e
valutare
i
preven#vi
offer#
prima
di
procedere
all’acquisto.
Variabili
da
considerare:
-‐
quan#tà
informazioni
offerte
-‐
possibilità
di
profilazione
ordine
-‐
aggiornamento
e
correEezza
dei
da#
-‐
conformità
sulla
privacy
-‐
formato
dei
da#
-‐
prezzi
CONTACT SALE
67. Alcuni
esempi
di
si#
fornitori
di
contaB
mail
in
vendita:
CONTACT SALE
68. Attenzione!
Alcuni
fornitori
di
contaB
non
rilasciano
i
da#
richies#,
ma
si
propongono
di
ges#re
l’intero
invio
della
propria
campagna.
Non
solo
così
non
si
oEerranno
i
contaB
desidera#,
ma
ques#
operatori
avranno
in
mano
anche
i
da#
e
le
sta#s#che
dell’andamento
degli
invii.
Potrebbero
richiedere
il
pagamento
di
un’ulteriore
somma
per
consultare
anche
ques#
da#.
CONTACT SALE
70. Solo l’utilizzo di PROGRAMMI
SPECIFICI per la creazione, gestione e
controllo di Mailing list possono ottimizzare le
prestazioni di questo strumento.
PROGRAMMI
71. Ques#
programmi
permeEono:
• Costruzione e gestione di Liste "Permission Based”
• Integrazione contetenuti multimediali
• Creazione Campagne personalizzate
• Funzionalità di disiscrizione
• Online Reporting
PROGRAMMI
72. Avere
la
possibilità
di
monitorare l’andamento
delle
proprie
campagne
è
fondamentale.
PermeEe
infaB
di
affinare gli invii
individuando
cosa
può
interessare
maggiormente
l’utente,
l’orario
e
giornate
migliori
per
l’invio
delle
mail,
cosa
viene
cliccato
con
maggior
successo…
Invio
dopo
invio
si
saprà
rispondere
con
puntualità
ai
gus#
e
curiosità
degli
uten#.
PROGRAMMI
73. Tra
i
più
conosciu#
all’interno
della
rete
si
possono
trovare:
PROGRAMMI
75. 4
principali
opzioni
di
lavoro:
-‐
Creazione
mailing
list
e
gruppi
di
contaB
-‐
Creazione
e
personalizzazione
di
campagne
-‐
Consultazione
delle
sta#s#che
-‐
Personalizzazione
di
aoutorisponditori
e
form
MAIL CHIMP
76. 1
2
3
4
5
OPZIONI
NELLE
LISTE
DI
CONTATTI:
1. Sta#s#che:
monitoraggio
dei
contaB
2. Ges#one
abbona#:
creazione
di
GRUPPI,
AGGIUNGERE
O
CANCELLARE
UTENTI
3. IscriB
forme:
personalizzazione
del
FORM
di
raccolta
dei
da#
4. Impostazioni:
personalizzazione
delle
impostazioni
della
lista
(mostra/nascondi
campi)
5. Importazione:
importare
contaB
tramite
file
CSV
o
TXT
MAIL CHIMP
77. Creazione
di
CAMPAGNE:
-‐
riepilogo
delle
vecchie
campagne
eventualmente
riu#lizzabili
-‐
possibilità
di
modifica
-‐
creazione
di
nuove
campagne
MAIL CHIMP
78. CREAZIONE
DI
UNA
NUOVA
CAMPAGNA:
-‐
scelta
della
lista
di
contaB
-‐
Impostazioni
sulla
campagna
-‐
Personalizzazione
del
monitoraggio
e
condivisioni
Social
MAIL CHIMP
79. PROGETTAZIONE:
-‐
molte
possibilità
di
personalizzare
il
layout
della
e-‐mail
-‐
possibilità
di
inserire
immagini
e
video
-‐
la
parte
grafica
è
uno
dei
faEori
premian#
di
questo
programma
MAIL CHIMP
80. MESSAGGIO
DI
SOLO
TESTO:
-‐
possibilità
di
modifica
e
personalizzazione
dl
messaggio
di
solo
testo
-‐
chi
riceve
le
mail
su
disposi#vi
mobile
tende
a
non
scaricare
le
immagini
MAIL CHIMP
81. RIEPILOGO:
Vi
è
la
possibilità
di
rivedere
ogni
passaggio
e
se
qualcosa
non
è
stato
personalizzato
il
programma
lo
fa
notare
per
eventualmente
riparare
MAIL CHIMP
82. STATISTICHE
E
MONITORING:
Il
grande
vantaggio
sull’u#lizzo
di
programmi
specifici
è
la
possibilità
di
recuperare
da#
importan#
sull’andamento
della
campagna.
Grazie
a
ques#
sarà
possibile
profilare
meglio
il
successivo
invio
MAIL CHIMP
84. 1. L’utilizzo dell’e-mail è sempre più diffuso, ora anche su mobile: è bene
investirci!
2. Una lista di e-mail se costruita e usata nel modo giusto può essere uno
strumento PREZIOSO!
3. E’ bene ricordare che il Customer Relationship Management è un processo a
lungo medio termine: l’e-mail può aiutarci a rapportarsi con il nostro cliente.
4. L’E-mail marketing è in tutto e per tutto una branca del Marketing: sono
necessari un piani strategici ed operati precisi .
5. Nell’utilizzare una Mailing List la priorità è suddividere i contatti in gruppi
targetizzati per variabili di valore al proprio business.
6. Nella raccolta dei contatti la tutela della privacy dell’utente deve venire prima
di ogni altra cosa.
7. L’ utilizzo di programmi per Mailing List è indispensabile per ottimizzare le
potenzialità di questo strumento.
CONCLUSIONI