3. Sommario
Introduzione 5
Tavolo Pubblica Amministrazione 7
Tavolo Cultura e Turismo 11
Tavolo Ambiente 15
Tavolo Agricoltura 17
Tavolo Economia 21
Tavolo Sanità 25
Tavolo Sport 27
Tavolo Scuola 29
Tavolo Qualità della Città e del Territorio 35
Tavolo Tutela del Territorio 39
5. Introduzione
Il 14 maggio 2016, presso la sede di Progetto Valtiberina, abbiamo organizzato un Forum
Civico aperto a tutta la cittadinanza, nel quale la nostra Associazione ha voluto ascoltare le
problematiche del territorio, elaborare idee e priorità e proporre progetti e soluzioni.
“Ascoltare, elaborare, proporre” era lo slogan del nostro Forum Civico e così è stato.
Hanno partecipato più di 150 persone precedentemente iscritte ai lavori.
Con dieci tavoli di lavoro coordinati dagli iscritti a Progetto Valtiberina, ma aperti a tutti
i partecipanti al Forum, suddivisi per argomenti (Amministrazione, Tutela del territorio da
rischio sismico e idrogeologico, Agricoltura, Cultura e turismo, Pubblica amministrazione,
Scuola, Economia, Ambiente, Qualità della città e del territorio, Sport, Sanità), tutti insieme
abbiamo cercato di focalizzare le problematiche e individuare i progetti percepiti come prioritari
dai partecipanti.
Con questo report pubblichiamo i risultati del lavoro. Tra le tante idee che sono emerse
abbiamo individuato, grazie al lavoro dei responsabili dei gruppi che le hanno rese fruibili per la
pubblicazione, 101 proposte, che rappresentano un quadro delle priorità avvertite dai cittadini.
Riteniamo che sia importante metterle a disposizione di tutti, affinché possano essere di stimolo
ed orientamento alle scelte delle amministrazioni locali.
Le 101 idee per la Valle prodotte dai partecipanti e attaccate con i post-it nei cartelloni della
nostra sede il 14 maggio, saranno illustrate nelle pagine che seguono.
I contenuti sono interessanti, lucidi e in molti casi anche attuabili in tempi ragionevoli e con
risorse economiche compatibili con l’attuale contesto economico-amministrativo.
Dal canto nostro, Progetto Valtiberina, fra le varie proposte emerse durante i lavori, sceglierà
e attuerà quelle ritenute strategiche rispetto ai propri valori e considerate fattibili in relazione
alle risorse disponibili.
Quanto a Progetto Valtiberina, possiamo solo confermare il nostro impegno a concretizzare
quei progetti che risulteranno compatibili con i nostri valori fondanti e che verranno ritenuti
prioritari, anche in base ad un’analisi in termini di costi-benefici.
Il valore aggiunto dell’iniziativa, tuttavia, non consiste nel seppur pregevole contenuto. Il
vero valore sta nell’essere riusciti a far dialogare in modo civile e proficuo più di un centinaio di
persone, fra le quali amministratori, docenti, professionisti, imprenditori, volontari, che si sono
confrontati civilmente su temi concreti, senza demagogia, per individuare i problemi, stabilire
priorità e proporre soluzioni da mettere in campo con la collaborazione di tutti gli attori del
nostro territorio.
Un grazie di cuore a tutti i partecipanti e un arrivederci alla prossima edizione.
Il Presidente
7. 7
Tavolo Pubblica Amministrazione
Mission
“Rimettere l’azione amministrativa al centro, garantendo l’adeguata competenza
tecnica, la coerenza e la congruità dell’intervento pubblico rispetto a piattaforme
programmatiche chiare e ben definite.”
Partecipanti al tavolo
• Luciano Cimbolini (responsabile)
• Riccardo Del Furia
• Domenico Gambacorta
• Marcello Ralli
• Giuseppe Rossi
Svolgimento dei lavori
Ilavorideltavolohannoriguardato,sostanzialmente,ilrapportofracittadini,professionistie
imprese e le amministrazioni locali. Tutti i partecipanti, in base alle loro esperienze professionali
sia all’interno delle PA sia in qualità di fruitori dei servizi, hanno segnalato con forza la necessità
diunaamministrazionelocalepiùvicinaalleesigenzedellacollettivitàealmondodelleimpresee
delle professioni. Una maggiore efficienza della macchina pubblica, difatti, ad opinione comune,
rappresenta un elemento imprescindibile per il rilancio economico e sociale del nostro territorio.
In dettaglio, le problematiche trattate, le esigenze di miglioramento richieste, con i relativi
progetti, che riguardano diversi aspetti.
• Necessità di un linguaggio comune fra burocrazia e cittadini in modo che si possa creare
una comune logica e un comune sentire, che conduca alla risoluzione dei problemi e alla
fornitura di servizi all’avanguardia in favore della comunità. Questo può essere ottenuto con
momenti di ascolto collettivo, finalizzati alla condivisione delle reciproche problematiche e
alla prospettazione di soluzioni realistiche e concrete.
• Lo strumento operativo individuato dal gruppo è quello della consulta civica permanente,
che metta in continuo contatto le associazioni della società civile con le strutture pubbliche,
in modo da rendere effettivo un dialogo permanente.
• Sotto il profilo organizzativo, i partecipanti al tavolo hanno manifestato le loro perplessità
circa la possibilità di garantire un adeguato livello di servizi da parte dei Comuni molto
piccoli, come buona parte di quelli presenti nel territorio della Valtiberina.
• Facendo salvo l’importantissimo profilo dell’identità territoriale, tutti i partecipanti hanno
ritenuto comunque necessario l’accorpamento, in molti casi peraltro già obbligatorio per
legge, di numerosi servizi attualmente gestiti in autonomia dai singoli comuni.
• La prospettiva finale appare necessariamente quella del rafforzamento dell’attuale Unione
dei Comuni, che al momento non sembra avere una sufficiente capacità operativa.
Pubbli
ammin
8. 8
• In ultima analisi, tuttavia, i partecipanti non escludono la necessità di arrivare al Comune
unico.
• Un aspetto sul quale tutti i partecipanti si sono trovati in accordo è il ritardo informatico
delle amministrazioni territoriali della Valtiberina. Ovviamente non tutti i Comuni sono
allo stesso livello, anche come qualità dei siti Internet e di rispetto degli standard nazionali in
materiaditrasparenzaeaccessoaidatidellaPA.Lanecessitàdiunmiglioramentonell’ambito
dell’amministrazione digitale è stata segnalata con forza da tutti i partecipanti.
• Lo strumento operativo per migliorare questa situazione non può che essere rappresentato
da un grosso investimento nell’informatica e nella digitalizzazione dei processi da parte delle
amministrazionilocalidelnostroterritorio.Èevidentecheinquestocasounosforzocomune,
che veda una cooperazione stretta fra tutti i Comuni, può portare a risultati oggettivamente
migliori di quelli che possono essere ottenuti da investimenti effettuati a livello di singolo
ente. L’interoperabilità fra sistemi, difatti, rappresenta un requisito essenziale affinché le
pubbliche amministrazioni locali dialoghino proficuamente tra di loro e, di conseguenza,
con i loro cittadini.
• Un altro aspetto sul quale il tavolo si è trovato in sintonia è quello della necessità di formare
in modo moderno e continuo il personale delle nostre pubbliche amministrazioni.
• I cambiamenti di carattere normativo e organizzativo non possono prescindere da una
formazione permanente del personale, sia politico, sia amministrativo, che lo renda in grado
sia di rispondere in modo efficace e professionale alle richieste dei cittadini, sia di cogliere le
occasioni di finanziamento e d’investimento presenti a livello di sistema.
• Il gruppo si è soffermato in modo puntuale anche sulla necessità che le amministrazioni
pubbliche rispettino i tempi previsti per le loro procedure. La certezza dei tempi è un
requisito essenziale per il funzionamento della pubblica amministrazione e per il rilancio
delle attività economiche, almeno di quelle sottoposte ad autorizzazioni di vario genere da
parte del settore pubblico.
• Èopinioneunanimedelgruppocheilraggiungimentodellacertezzadeitempiprocedimentali
nonpossaprescinderedall›applicazionetotaledellanormativainmateriadisemplificazione
delle procedure amministrative prevista a livello nazionale. I Comuni dovrebbero mettere
in campo un’imponente opera di auto-semplificazione delle loro procedure, sfruttando al
massimo gli spazi concessi dalla normativa. Un’azione di questo genere, collegata anche
ad un miglioramento delle capacità di ascolto da parte del settore pubblico delle esigenze
manifestate dalla collettività, potrebbe anche superare l’attuale diffidenza da parte dei
cittadini nei confronti delle strutture burocratiche.
• Un’azione di questo tipo, inoltre, potrebbe far recuperare il senso e l’orgoglio di lavorare per
il pubblico da parte dei dipendenti comunali che, al contrario, in questo momento stanno
vivendo un periodo di forte demotivazione e di mancato attaccamento alla funzione svolta.
9. 9
Progetti
Il gruppo ha ipotizzato due tipi di progettualità: la prima di breve periodo e la seconda di
medio termine.
Quella di breve periodo consiste in una formazione proposta e organizzata dall’Associazione
Progetto Valtiberina in favore dei Comuni della vallata, consistente in workshop formativi
aventi ad oggetto tematiche particolarmente importanti.
Per settembre c’è la volontà, già in fase di avanzata attuazione, di organizzare un workshop
formativo con un esperto di fondi comunitari già contattato, che potrebbe iniziare a formare
il personale comunale in questa materia strategica e delicata, che rappresenta un elemento
essenziale per il finanziamento degli investimenti della nostra realtà territoriale.
Sempre in quest’ottica, si prevede, a breve, un intervento formativo in materia di school bonus
e di art bonus, anch’esso già in fase attuativa, che consenta alle nostre amministrazioni locali
di sfruttare al massimo questi innovativi strumenti di finanziamento degli investimenti, ormai
operativi.
Verso la fine dell’anno, invece, c’è l’impegno dell’Associazione a organizzare un momento
pubblico di formazione riguardante le novità previste dal recente nuovo codice degli appalti
(d.lgs. 50/2016) legato al tema della legalità nel mondo delle opere e delle forniture pubbliche.
Nel medio periodo, invece, è intenzione della nostra Associazione proporre un ambizioso
progetto di semplificazione delle procedure comunali, aiutando le amministrazioni a sfruttare al
massimo gli spazi di autonomia concessi in questa materia, per rendere più semplici, celeri e certi
tutti i processi autorizzativi di competenza.
L’Associazione, infine, vorrebbe mettere a disposizione delle amministrazioni comunali le
proprie conoscenze per effettuare, per quelle che fossero interessate, un’analisi della situazione
di bilancio che renda consapevoli gli amministratori delle risorse su cui possono realisticamente
contare per sviluppare i propri progetti e svolgere le proprie funzioni.
11. 11
Tavolo Cultura e Turismo
Mission
“Cultura è consapevolezza di ciò che siamo (sia come individui che come collettività),
del luogo in cui viviamo, di ciò che facciamo; è rispettare, tutelare e valorizzare la nostra
arte e la nostra storia, ma anche la bellezza della natura che ci circonda.”
Partecipanti al tavolo
• Angela Pierli (responsabile)
• Luca Ricci
• Michele Casini
• Anna Zita Di Carlo
• Daniela Cinti
• Elisabetta Rossi
• Olimpia Lorenzini (Architetti nell’Alto Tevere)
• Lucia Masi (Architetti nell’Alto Tevere)
• Matteo Martelli
• Giovanni Tricca
• Roberta Vannini
• Andrea Polidori
Svolgimento dei lavori
IlavorideltavoloCulturaeTurismohannopresoilviadall’analisidiciòcheperl’Associazione
significa cultura, distinguendola, in prima battuta, dal concetto di turismo, facendo seguito alle
richieste di alcuni partecipanti.
Il significato di cultura è connesso alla capacità che essa ha, e che quindi noi tutti abbiamo,
di creare consapevolezza del bello e del buono che possiamo mostrare e “fare vivere” a chi viene
“da fuori”. Cultura è arte, letteratura, musica, spettacolo, teatro, storia, sia del passato che del
presente.
I 16 post-it affissi al cartellone del tavolo, dunque, sono riconducibili a due macrocategorie,
cultura e turismo, all’interno delle quali, molto di più sulla prima in verità, si possono fare
altrettante suddivisioni: tutela, valorizzazione, conservazione, ma anche realizzazione di eventi
e servizi.
Cultura
Degrado e tutela dei beni culturali
• Mura urbane: problema del degrado delle cortine murarie degli spalti, delle gallerie e
interrate (fuciliere) e degli spazi contigui (ex area dei fossati). La proposta di soluzione:
valorizzazione e recupero delle strutture murarie e degli spazi aperti per la costruzione di
parchi urbani, percorsi pedonali e ciclo-pedonali e parcheggi di qualità.
12. 12
• Stemmi cittadini: progetto di recupero degli stemmi cittadini con rilievo e progetto con le
scuole, sponsor aziende locali e amministrazioni. Questo progetto dovrebbe essere realizzato
in collaborazione con i gruppi di lavoro Scuola ed Economia.
Didattica
• Problema: mancanza nelle scuole di ogni ordine e grado di esperienze di didattica sulle arti
visive, ambiente, giornalismo, musica, teatro, cinema e altre forme di spettacolo. Esistono
progetti e corsi sparsi, ma manca una visione generale in grado di declinarsi in modo
strutturato nelle varie discipline del territorio scolastico della vallata.
• Proposta di soluzione: l’Associazione potrebbe fungere da catalizzatore fra gli operatori
culturali, l’associazionismo culturale e il mondo scolastico per inserire, nell’offerta formativa
dei diversi istituti, veri e propri corsi finalizzati ad avvicinare giovani e giovanissimi alle
discipline in questione, rendendoli protagonisti di esperienze culturali attive a vario raggio.
Valle museo
• Problema: fruibilità estesa a tutto il territorio dei siti con valore artistico e dei musei.
• Soluzione: creare luoghi pubblici in vallata per inserire opere d’arte contemporanea e non, e
creare un itinerario combinato anche con i musei esterni.
Festival di MateMagica a Sansepolcro
• Problema: necessità di rafforzare la cultura scientifico-matematica nel nostro territorio,
sfruttando anche l’occasione rappresentata dalla ricorrenza dei cinquecento anni della morte
di Luca Pacioli.
• Soluzione: gare nelle scuole, gare regionali, nazionali, internazionali.
• Rendere “amiche” le matematiche.
• Approccio alle matematiche attraverso il gioco (dalla scuola dell’infanzia alla scuola media
superiore).
• Organizzare a Sansepolcro un momento pubblico dedicato alle scienze matematiche
di carattere ludico-divulgativo, che è stato chiamato, in prima battuta, Festival della
MateMagica.
Investimento sulle attività culturali (e non solo sul patrimonio culturale
fisico)
• Problema: esistenza di una molteplicità di eventi e attività culturali in Valtiberina toscana e
umbra che non sono sufficientemente conosciuti dai cittadini stessi, né valorizzati all’esterno
dalle Amministrazioni.
• Soluzione: potenziare le iniziative culturali di qualità già esistenti, soprattutto i festival già
13. 13
operanti, anche con l’obiettivo di metterli in rete, ove possibile. A titolo di esempio: Festival
delle Nazioni e CaLibro a Città di Castello, Kilowatt e attività musicali a Sansepolcro,
Tovaglia a quadri e Festival dell’Autobiografia ad Anghiari, Giornate del diario a Pieve Santo
Stefano.
Attivazione del senso civico nei giovani
• Problema: mancanza di centri e/o associazioni che diano l’opportunità ai giovani di capire e
di agire nei propri territori, in modo da far nascere in loro anche il rispetto dei beni pubblici
e dei beni comuni, in un contesto di vivere civile.
• Soluzione: creazione di un’associazione per i giovani, da parte dei giovani, che abbia come
fine un’azione comune di presa di coscienza delle problematiche civiche e di azione per
aiutare a trovare delle soluzioni.
Settimana dell’arte contemporanea in onore di Alberto Burri
• Problema: gestione della valorizzazione dell’opera di Burri nei soli circuiti museali, con
limitate ricadute culturali nel territorio e conseguente esclusione di un coinvolgimento
esteso della società civile.
• Soluzione: istituzione a Città di Castello della Settimana dell’arte contemporanea, affinché
questa diventi uno strumento di cultura attiva e partecipata in onore di Alberto Burri,
portando arte ed artisti a Città di Castello, così come Burri stesso aveva desiderato.
Analisi su Alberto Burri
• Problema: necessità di approfondire i programmi dell’Amministrazione e della Fondazione
Burri in merito alla valorizzazione del patrimonio culturale lasciato da Burri e sui programmi
di investimento in itinere, con particolare focus sul progetto Piazza Burri.
• Proposta di soluzione: organizzazione di un convegno, con coinvolgimento di esperti di arte
e comunicazione, per illustrare il progetto del Maestro e le potenzialità in gioco, compresa la
possibilità di promuovere un concorso internazionale di progettazione.
Coinvolgimento della pubblica amministrazione
• Problema: combattere le ostilità, le reticenze e le diffidenze della PA verso il lavoro
dell’associazionismo e chiedere, unitamente, comportamenti diversi, improntati ai principi
di leale collaborazione, eguaglianza e trasparenza.
• Soluzione: scrivere tra associazioni un manifesto di principi e richieste verso le
amministrazioni: Manifesto dell’Alta Valle del Tevere.
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Turismo
Mission
“Il nostro obiettivo è valorizzare tutto questo e farlo conoscere e vivere agli altri grazie
ad uno sviluppo turistico qualificato.”
Strade turistiche della Valtiberina
• Problema: difficoltà di organizzare e comunicare itinerari che favoriscano la visibilità e la
fruibilità delle ricchezze culturali.
• Soluzione: creare un percorso ad alto interesse turistico e costruire anche sightseeing tour in
pullman organizzati, come accade in molte realtà turisticamente avanzate.
Creazione di un logo turistico
• Problema: mancanza di una icona/logo che identifichi l’Alta Valle del Tevere a livello di
marketing territoriale e di polo turistico integrato.
• Soluzione: possibilità di fare un concorso di idee, per poi trovare il modo di esprimerlo con
immagini televisive/internet ed anche totem da inserire alle porte della Valle.
Come muoversi in Valtiberina
• Problema: difficoltà di spostamento da parte dei turisti in tutta la vallata.
• Soluzione: mobilità esistente rafforzata e implementata con nuove infrastrutture e nuovi
mezzi, seguite da un miglior accesso alle informazioni in materia di trasporti.
Comunicazione e relazione tra le varie associazioni
• Problema:disconnessionetrailavoriditanteassociazionisulterritorio.Perditadiimportanti
occasioni di finanziamento e collaborazione tra realtà troppo piccole e frammentate.
• Soluzione:crearesistemidiinterfacciatraillavorodelleassociazioni.Chiederespazipubblici
per ritrovarsi e confrontarsi.
Comunicazione e relazione tra eventi
• Problema: mancanza di coordinamento nella comunicazione e nel marketing degli eventi.
• Soluzione: creare un calendario degli eventi valtiberini e una piattaforma integrata degli
appuntamenti.
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Tavolo Ambiente
Mission
“Rispettare l’ambiente in cui viviamo è la condizione essenziale per valorizzare l’intera
comunità e assicurare un futuro sostenibile ai nostri figli.”
Partecipanti al tavolo
• Stefano Farinelli (responsabile)
• David Gori
• Giampiero Cheli
• Daniele Intelisano
• Gabriele Alunno Pergentini
• Luca Polpettini
• Elisabetta Rossi
• Santi Farinelli
• Silvia Testi
• Cesare Farinelli
Svolgimento dei lavori
I numerosi “bigliettini” attaccati al cartellone del gruppo di lavoro ambiente hanno dato
una valida panoramica sulle principali problematiche del nostro territorio, sotto il profilo della
corretta gestione dei rifiuti. Sono state individuate diverse idee green che possono migliorare la
qualità della vita collettiva.
Sintesi per temi:
Zero waste
• Problema: smaltimento dei rifiuti.
• Proposta di soluzione: “mettersi in contatto con realtà che sono eccellenze in campo
ambientale (ad esempio Capannori) per trarre spunti operativi e idee”.
Amianto
• Problema: smaltimento amianto.
• Proposta di soluzione: organizzare un tavolo di lavoro condiviso con le associazioni di
categoria, gli istituti di credito e le amministrazioni. In tal modo si possono creare bandi per
le agevolazioni a favore di chi smaltisce l’amianto, sulla falsariga di quanto già fatto per gli
interventi di miglioramento sismico.
Unione tavoli di lavoro Ambiente e Tutela del Territorio
• Problema: progettare su tematiche ambientali in modo condiviso.
Ambiente
16. 16
• Soluzione: molti argomenti risultano complementari fra i due tavoli. Per una più efficiente
pianificazione delle attività e delle progettualità, si ritiene utile l’unione dei due gruppi che,
al proprio interno, gestiranno i vari temi, delegando i compiti a dei coordinatori specifici.
Risparmio energetico
• Problema: etichettatura aziende “verdi”.
• Soluzione: fissare dei parametri di efficienza e sostenibilità e, in base al punteggio ottenuto,
sarà possibile qualificare l’azienda con “etichetta/bollino” verde. Promuovere e pubblicizzare
le aziende virtuose. Sostegno di progetti futuri ad alta efficienza, con fondi rotativi sostenuti
dalla Comunità Europea.
Didattica
• Problema: disinformazione su raccolta e smaltimento dei rifiuti.
• Soluzione: proporre eventi divulgativi con la popolazione e nelle scuole, approfondendo le
corrette tecniche di smaltimento dei rifiuti e le differenze fra quello che è rifiuto e quello che
non lo è, in modo da coinvolgere in modo attivo la cittadinanza nella gestione del ciclo dei
rifiuti.
Inquinamento acqua superficiale e sotterranea
• Problema: punti di campionamento poco rappresentativi.
• Soluzione: progettare strategie per un controllo diffuso della qualità delle acque in tutta la
vallata, anche superando i confini amministrativi locali.
Rifiuti organici
• Problema: gestione cassonetti e compostaie a domicilio.
• Soluzione: riduzione delle tasse sui rifiuti per i cittadini virtuosi che sono in possesso di
bidoncino e compost.
Ecocimitero
• Problema: costituzione del primo Ecocimitero in Valtiberina.
• Soluzione: i cittadini che intendono farsi cremare, possono far introdurre le proprie ceneri
all’interno di un cilindro di terra con sopra il trapianto di una specie arborea a scelta. Il tutto
potrà essere messo a dimora in appositi spazi comuni.
Raccolta differenziata di materiale organico
• Problema: smaltimento dei rifiuti organici mediante appositi servizi a domicilio anche nelle
aree periferiche dei principali centri abitati.
• Soluzione:raccoltarifiutivegetali/organiciadomicilio,medianteappuntamentoconcordato.
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Tavolo Agricoltura
Mission
“Agricoltura non solo settore primario, ma punto centrale per la valorizzazione del
territorio, del turismo e della salute delle persone.”
Partecipanti
• Nicola Venturini (responsabile)
• Gabriele Alunno
• Leonardo Piervitali
• Fabrizio Germani
• Aurelio Boninsegni
• Francesca Cipriani
• Roberto Marrone
• Pierluigi Bruschi
• Luca Nocentini
• Stefania Boschi
Svolgimento dei lavori
Dopo una breve spiegazione dei progetti compiuti, in divenire e futuri del gruppo di lavoro
agricoltura, si è passati alla fase delle proposte da parte dei partecipanti al tavolo. Il tavolo è
andato oltre le solite lamentele generiche e inconcludenti. Le idee fornite, difatti, sono state
interessanti, anche se molto impegnative. Sarà necessario, perciò, individuare delle metodologie
utili (ad esempio creare gruppi di lavoro con i soggetti potenzialmente interessati) allo sviluppo
di queste idee, senza gravare eccessivamente sull’Associazione, che dispone comunque di risorse
limitate. Analizzare il giusto metodo di lavoro per la fase realizzativa sarà uno dei passaggi
fondamentali. Questo aspetto meriterebbe un incontro dedicato.
Di seguito le proposte emerse durante il forum
• È stato rilevato il problema dell’abbandono dei terreni collinari e montani, l’assenza di
idee alternative per coltivazioni di pianure e la mancanza di collegamenti fra agricoltura,
artigianato e mondo produttivo in genere (trasformatori). Una possibile soluzione per le
problematiche sopra espresse potrebbe essere la creazione di una nuova filiera del tessile
basata su materie prime agricole (canapa e lino per le coltivazioni di pianura; lana d’angora
da capre e alpaca, per le zone di collina e montagna) e coloranti naturali (guado, robbia).
In Valtiberina abbiamo aziende tessili che potrebbero essere interessate e c’è una tradizione
storica relativa alle citate colture e razze da allevamento. Progetti simili, inoltre, sono già stati
studiatierealizzatiinzoneanoivicineequindiquestiimprenditoripotrebberoessereinvitati
per discuterne ed analizzarne le potenzialità (ad esempio produzione di lana di Alpaca nelle
colline di Umbertide e il consorzio internazionale Arianne per le fibre tessili naturali).
• Il miglioramento della qualità della vita in Valtiberina e, quindi, della salute, può essere reso
possibile anche attraverso una diversificazione colturale basata sul recupero di antiche varietà
Agricoltu
18. 18
che hanno bisogno di minori trattamenti fitosanitari e quindi più facilmente coltivabili in
maniera biologica. Queste vecchie varietà, nel caso del frumento, contengono anche meno
glutine, quindi panificano in maniera diversa, ma creano minori problematiche connesse alla
celiachia. La proposta è di replicare quello che già avviene in altri territori, anche toscani,
realizzando una rete composta da coltivatori di queste vecchie varietà e da fornai, al fine
di produrre un “pane quotidiano” partendo da farine biologiche, magari con un marchio
proprio della Valtiberina.
• Si sottolinea l’importanza di garantire un reddito soddisfacente alle aziende agricole che
vogliono produrre nel rispetto dell’ambiente e della salute. La proposta è perciò di valutare
le potenzialità delle filiere corte locali e delle possibili coltivazioni alternative (conti
economici e possibilità di mercato) e di stimolare gli agricoltori all’innovazione attraverso la
conoscenza di altre possibilità imprenditoriali. Questo sarebbe possibile invitando a eventi
pubblici agricoltori o associazioni di produttori che abbiano già iniziato forme di agricoltura
alternative.
• Luca Nocentini del “Comitato a difesa della Terra Valtiberina” riprende il discorso
relativo all’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, affermando che le colture tradizionali
in Valtiberina possono anche continuare ad esistere, ma dovranno rispettare le normative
vigenti. Dopo aver parlato con tutti i sindaci locali senza ottenere risposte concrete, propone
di sollecitare le Aziende sanitarie locali per incentivare l’attività di formazione e controllo sul
territorio, specialmente nelle aree più sensibili.
• Approfondimento sulla misura 16 del Piano di Sviluppo Rurale, che, insieme ad altre misure
di finanziamento regionale, potrebbero essere utili per creare:
- un marchio locale di qualità
- consorzi
- disciplinari
- nuove filiere (ortaggi, frutta, fibre, energia, carne, cereali).
Sarebbe utile anche una migliore assistenza tecnica alle aziende agricole, in modo da
divulgare le varie possibilità presenti.
• Al problema dell’assenza di connessione tra agricoltura e altre filiere che potrebbero essere
coinvolte nello sviluppo economico e in quello agricolo, viene proposta la realizzazione di
una piattaforma tecnologica di connessione fra produttori agricoli, esperti di marketing,
creativi e consumatori finali.
• Sul tema della creazione di filiere di prodotti agricoli si prospetta l’idea di contattare Lucio
Cavazzoni, presidente della cooperativa Alce Nero, distributore di alimenti biologici in
Italia, per realizzare giornate formative in merito.
Oltre a quanto sopra riportato, durante la discussione, al tavolo si è parlato di
• proporre sgravi fiscali per aziende agricole che lavorano secondo il metodo biologico;
• accordi con la grande distribuzione, affinché il consumatore che acquista prodotti locali
biologici abbia la possibilità di accumulare una particolare categoria di punti sulle tessere
magnetiche del supermercato e avere poi degli sgravi, ad esempio, sulla tassa dei rifiuti. Il
19. 19
messaggio è: iniziamo a conteggiare le esternalità positive generate dai nostri agricoltori bio
e creiamo un’economia circolare;
• solitamente l’agricoltore attua la “lotta a calendario”, anche se utile. Al contrario, ad esempio
in viticoltura, ci sono dei modelli previsionali utili a ridurre il numero di trattamenti
fungicidi. Questi modelli potrebbero essere applicati anche alle altre coltivazioni, quali il
tabacco, per diminuire il numero di trattamenti fitosanitari.
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Tavolo Economia
Mission
“L’economia per ripartire ha bisogno di cooperazione tra le aziende, ma anche di
un’azione di orientamento della parte pubblica che individui la vocazione del territorio e
sostenga le realtà coerenti con l’indirizzo strategico della comunità attraverso il confronto
non solo con partner locali, ma soprattutto nazionali ed europei.”
Partecipanti
• Stefano Vannini (responsabile)
• Rosetta Del Bene
• Valentino Mercati
• Massimo Mercati
• Federico Romolini
• Mauro Cornioli
• Catia Giorni
Svolgimento dei lavori
Nel tavolo si sono delineate diverse idee
Produzione orticola di vallata
• I nostri piccoli produttori orticoli sono concordi nel dire che non riescono a soddisfare le
richieste sempre crescenti di prodotti locali che gli pervengono dalla GDO e dai negozi di
vallata. Questa crescente richiesta è la conseguenza della sempre maggiore consapevolezza
che i consumatori vogliono acquistare quanto più possibile a chilometri zero, per evitare
i rischi legati a prodotti provenienti da siti ad alto inquinamento. I piccoli produttori, per
loro natura, hanno però grandi difficoltà ad assicurare forniture di orticoli nella quantità
e nei tempi che GDO/negozi richiedono. Consolidare in un unico punto la produzione
di più coltivatori migliorerebbe la disponibilità del prodotto e darebbe ai clienti un unico
punto d’interlocuzione dove finalizzare gli ordini di acquisto.
• I piccoli coltivatori orticoli necessitano anche di servizi logistici (come lavaggio, frigo,
imballaggio, emissione documenti vendita e consegna in vallata) che, se effettuati
singolarmente da ognuno di loro, rappresentano inevitabilmente un costo e un impegno
di tempo rilevante. Fare queste operazioni insieme, in un unico punto, significherebbe farle
meglio ed ottenere economie di scala. Inoltre, i coltivatori orticoli potrebbero concentrarsi
maggiormente sul loro core business, ovvero coltivare. Da qui l’idea di una piattaforma
logistica di vallata che raccoglie, lava, stocca, raffredda, imballa, vende e trasporta la
produzione orticola di vallata.
• Per certi versi qualcosa in parte simile alla Loggia del Grano di Arezzo, salvo il fatto che
quest’ultima si limita alla sola vendita. In vallata ci sono molte strutture, più o meno
dismesse, che si presterebbero alla realizzazione di una struttura logistica come qui descritta.
Addiritturapotrebberoesseredisponibiliimmobilipubbliciottenibiliincomodatogratuito,
E
22. 22
se destinati ad un servizio utile alla comunità. Si pensi, ad esempio, alle stazioni della FCU
come recentemente dichiarato dal loro amministratore delegato.
Produzione tabacco Kentucky bio e marchio di vallata:
• Si ritiene opportuno approfondire la possibilità di pervenire ad un marchio che identifichi e
protegga il tabacco Kentucky bio prodotto in vallata per il sigaro toscano. L’idea è quella di
favorire e promuovere la nascita di un nuovo consorzio di produttori di tabacco biologico,
quindi svincolato dalle logiche attuali, quelle, in sostanza, legate al conferimento della
produzione ai vari consorzi intermedi (Fat, Tat, etc…) e da essi alle multinazionali del
tabacco. Tale percorso dovrebbe prevedere anche la realizzazione di un marchio di tutela del
tabacco biologico di vallata che ne tuteli l’origine, la qualità e la denominazione.
Turismo a Sansepolcro:
• Partendo dalla constatazione che il centro storico non è adeguatamente valorizzato ai fini
turistici, si propone di:
• contattare i proprietari di eventuali esercizi temporaneamente vuoti lungo via XX Settembre
e in Piazza Berta, affinché accettino che la nostra Associazione o altri soggetti operanti
nel territorio senza fini di lucro, senza nulla pretendere da loro e con tutte le garanzie in
loro favore, che si possano utilizzare temporaneamente tali esercizi vuoti per iniziative di
promozione turistica, con mostre d’arte di artisti locali o con qualsiasi prodotto di qualità
del genius loci. In ogni caso per iniziative belle, intelligenti e gradevoli, che non lascino
quindi levetrine sporche, gli interni vuoti e tristi, il degrado
• sensibilizzare l’Amministrazione comunale, affinché, ad esempio, impedisca l’arrivo/
partenza dei pullman turistici al/dal Centro Commerciale Valtiberino, come avviene ora, e
realizzi invece una apposita regolamentazione/spazio urbano che consenta l’arrivo/partenza
dei pullman a/da Porta Fiorentina, inducendo così i turisti a percorrere via XX Settembre,
frequentarePiazzaBertaetc… Questoavrebbeevidentiricadutepositiveanchesulcommercio
cittadino, alla stregua di quanto avviene in altre città, dove i pullman si avvicinano il più
possibile al centro storico, fanno scendere i turisti e vanno poi a parcheggiare poco lontano
(nel nostro caso ad esempio a Porta del Ponte), per poi tornare rapidamente a ricaricare i
turisti nel punto e all’ora stabilita.
Assistenza alle imprese di vallata:
• Si ritiene utile coadiuvare la nascita e/o la crescita di piccole imprese di vallata mediante:
• approfondimenti sulle possibilità di ottenere microcredito attraverso fondi pubblici di
garanzia, specie per piccole attività artigianali, commerciali e agricole; molti operatori,
difatti, ignorano tali opportunità
• creare una sorta di sportello delle esperienze, laddove i nostri associati (imprenditori,
professionisti, ecc…) mettano gratuitamente a disposizione un po’ del loro tempo per
consigliare chi intendesse far nascere/crescere nuove imprese, start-up e simili. In sostanza,
mettere a disposizione le esperienze degli associati allo scopo di promuovere la crescita
economica della vallata.
23. 23
Profeti in patria:
• Ci sembra che chi vive nella nostra vallata sia a volte poco attento a favorire, a parità di
condizioni, i prodotti ed i servizi disponibili sul nostro territorio. Occorre quindi
promuovere e sviluppare l’idea che “In vallata è meglio”, che “In vallata c’è”, che “Meglio
far lavorare qualcuno di qui piuttosto che di fuori”. Potremmo addirittura pensare ad un
marchio di vallata che risulti visibile sulle merci prodotte, sui servizi svolti in loco, ecc…
Occorre incentivare le attività ed i consumi in e di vallata. Sarebbe auspicabile un marchio
sui prodotti alimentari prodotti qui, come del resto fanno altrove. Possiamo citare, ad
esempio, la scritta “Buy British” con tanto di Union Jack che troviamo stampata e molto ben
visibile sulle confezioni dei prodotti inglesi esposti nei supermercati. Insomma un marchio
di vallata, del territorio, che dica “Compra in vallata le cose prodotte in vallata” potrebbe
essere di grande aiuto al nostro sviluppo economico.
25. 25
Tavolo Sanità
Mission
“Il modello sanitario ottimale per la vallata: i punti di forza e di debolezza degli attuali
servizi. Perilmiglioramentodellasalutedeicittadinisononecessarieriformeeunpercorso
di crescita culturale condiviso a vari livelli.”
Partecipanti
• Enzo Brandinelli (responsabile)
• Nilo Venturini
• Pino Torrisi
• Marusca Mercati
• Paola Conti
Svolgimento dei lavori
Al tavolo sono stati affrontati diversi argomenti
Problema: Carenza servizio di Pediatria
• Soluzione: sensibilizzare l’Azienda sanitaria sulla necessità del terzo pediatra e trovare
soluzioni per incentivare i pediatri ad accettare la nomina.
Problema: Servizio di logopedia insufficiente a soddisfare le richieste degli utenti
• Soluzione: organizzare un incontro con i responsabili del settore di logopedia per trovare
soluzioni al problema in ambito familiare.
Problema: Insufficiente proattività/capacità di gestione consapevole della propria salute e
degli stili di vita, con conseguente eccessivo ricorso ai servizi sanitari
• Soluzione: corsi smart di sviluppo di competenze per la gestione di comportamenti salutari
e la ricerca di informazioni utili e affidabili sulla salute e i servizi sanitari.
• Soluzione: trasferire buone pratiche da un territorio ad un altro. Ad esempio “Castello
Cammina” potrebbe essere esteso agli altri Comuni della vallata in collaborazione con le
USL e le associazioni no profit.
• Obiettivo generale: rafforzare le capacità della comunità relativamente alla salute,
individuando obiettivi positivi che rafforzino la consapevolezza della comunità.
Problema: Mancanza del tribunale del malato
• Soluzione: reperire locale all’interno dell’ospedale per la sede del tribunale del malato.
Problema: Aggregazione dei servizi sanitari e valorizzazione aree cittadine.
• Spostare la USL da via Santi di Tito presso l’ospedale. Quest’operazione sarebbe possibile
mediante l’alienazione dell’attuale sede del distretto, con riqualificazione urbanistica,
investendo il ricavato presso l’ospedale con evidenti ritorni positivi in termini di
organizzazione e di migliore utilizzo del personale.
27. 27
Tavolo Sport
Mission
“Sviluppare una visione ragionata e pianificata che veda lo sport non solo come
strumento di educazione e aggregazione, ma anche come buona pratica quotidiana ispirata
alla qualità della vita. Non solo agonismo, ma anche fruizione degli spazi pubblici per
coniugare movimento, salute a tutti i livelli della comunità.”
Partecipanti
• Roberto Cirri (responsabile)
• Valentino Mercati
• Maurizio Checcaglini
• Alessio Luzzi
• Giuliano Testerini
• Gianni Chiasserini
Svolgimento dei lavori
Dopo aver presentato e illustrato la Carta Etica dello Sport deliberata dalla Regione Toscana
nel 2011, è stata evidenziata la mancata valorizzazione nel nostro Paese, e anche nel nostro
comprensorio, delle potenzialità dei valori dello sport e dell’importanza dell’attività motoria
di base ai fini della salute, del benessere generale e della prevenzione di fenomeni di disagio e
devianza adolescenziale-giovanile.
Attraverso lo Ambiente strumento della sensibilizzazione, diffusione, promozione della
“Carta Etica dello Sport” ci si pone l’obiettivo di promuovere e incentivare comportamenti e
stili di vita salutari.
Ataleproposito,siproponedipredisporreunprogettodenominato“ProgettodiComunità”
(riprendendo e adattando quello già proposto a Reggio Emilia), al fine di avviare un processo di
cambiamentonelnostrocomprensorio.Questoavrebbeunavalenzasociale,educativa,culturale,
sanitaria e potrebbe influenzare positivamente tutti quei soggetti presenti sul territorio che
svolgono un ruolo attivo su queste dinamiche, vale a dire:
- Istituzioni (Comune, Unione dei Comuni della Valtiberina, Azienda sanitaria, Uffici
scolastici territoriali, Direttori scolastici, docenti di ogni ordine e grado, C.O.N.I.)
- Associazioni Sportive e/o ricreative culturali
- Studenti e cittadinanza
- Volontariato e Terzo settore.
Tutti i soggetti potrebbero condividere e attuare i contenuti della “Carta Etica dello Sport”,
aderendo formalmente ad essa, con l’iscrizione ad uno dei tre albi (si veda il sito web della
Regione Toscana).
Tale progetto è di semplice attuazione e potrebbe partire per fine settembre 2016.
Sarebbe da decidere se attuarlo in ambito comunale (Sansepolcro) come test e poi, nell’anno
successivo, allargarlo eventualmente all’intero comprensorio, oppure se passare direttamente
alla seconda ipotesi.
28. 28
Le due studentesse presenti al tavolo, Francesca Vinagli e Eugenia Bartolini, hanno fatto
richiesta di discipline e attività sportive diverse da quelle classiche all’interno della scuola. Tale
proposta può essere assorbita e sviluppata nel “Progetto di Comunità”.
Va precisato che questa è solo una bozza schematica del progetto, che sicuramente richiede
di essere elaborato e integrato anche con il contributo del Gruppo scuola. La sua preparazione,
tuttavia, non richiede tempi lunghi. Si deve, una volta deciso l’ambito territoriale ed il periodo
di avvio, allacciare dei rapporti con gli enti e i soggetti che si vogliono coinvolgere.
È notizia recente che il Ministero della Salute, i pediatri, il C.O.N.I. e la F.I.G.C. hanno
lanciato il Progetto Salute (l’Allenatore della Salute) che riprende queste tematiche. Senza
peccare di presunzione, il “Progetto di Comunità” ha una valenza più completa.
29. 29
Tavolo Scuola
Mission
“Apertura e integrazione tra scuola e imprese, rafforzamento di programmi di
partnership internazionale per favorire una formazione globale dei giovani. È questo il
settore in cui sarà più importante innovare per superare la cronica scarsità di risorse grazie
a nuove proposte progettuali.”
Partecipanti
• Alessandro Rossi (responsabile)
• Angiolo Boncompagni
• Franca Baldi
• Manning, Rossi, Buscetti, Tappa, studenti del IV anno Rondine Cittadella della Pace
• Valentina Monti
• Marco Rondoni
• Francesca Vinagli
• Eugenia Bartolini
• Rosalba Alberti
• Stefanie Risse
• Gabriella Rossi
• Marina Bologni
Svolgimento dei lavori
IltavoloScuolaèstatosicuramentequellopiùnumeroso.Nell’ambitodeltavololadiscussione
è stata molto estesa ed ha affrontato temi riguardanti sia la didattica, sia i servizi strumentali
all’attività scolastica in senso stretto. Di seguito una sintesi degli argomenti affrontati e delle
soluzioni proposte, partendo dalla premessa culturale sotto illustrata.
Come migliorare la crescita qualitativa della scuola nella nostra vallata
La qualità di un sistema scolastico può essere data da quattro ambiti d’intervento:
• qualità della cultura
• qualità delle relazioni umane
• qualità dell’apertura alla società e al territorio
• qualità strutturale.
Un sistema scolastico che funziona è un sistema nel quale:
• la cultura è viva, piena di senso, tale da appassionare
• le relazioni umane sono reciprocamente arricchenti e prive di violenza e di ipocrisia, sono
collaborative, cooperative e finalizzate all’aiuto reciproco per iniziare a costruire una nuova
società basata su nuovi principi
Scuola
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• le scuole non sono chiuse in sé, ma partecipano alla vita sociale del territorio, al quale offrono
un loro contributo per un vero cambiamento dell’ambiente
• le strutture sono tali da rispecchiare l’importanza del lavoro che si svolge in esse.
La scuola pone al centro lo studente, per sostenerlo nel processo di apprendimento,
permettendogli di sviluppare le abilità e dandogli le opportunità di raggiungere livelli di
eccellenza.
La scuola deve essere innovativa e creativa, perché queste modalità di pensiero sono capisaldi
della vita, identificati come l’origine dello sviluppo, dell’apprendimento e dell’evoluzione.
La scuola trae la sua soddisfazione dai rapporti umani e nella partecipazione alla comunità.
La scuola s’immerge nelle problematiche locali attraverso l’educazione alla sicurezza,
alla cittadinanza attiva, alla salute e al benessere, ma riflette e produce cultura riguardo a
problematiche globali come energia, ambiente, cambiamento climatico, sicurezza alimentare e
finanziaria,affrontateinmanierasistemicaconunalogicad’interconnessioneeinterdipendenza;
tutto questo ha la finalità di contribuire a ricercare valori e trovare soluzioni politiche condivise.
Sintesi delle proposte
Qualità della cultura: educazione alla cittadinanza attiva
Obiettivo: Educare alla cittadinanza democratica e solidale nella prospettiva della
generosità sociale e del bene comune
• Azione: studiare un progetto che coinvolga tutte le scuole della vallata con attività ed
esperienze miste, in una prospettiva di relazioni umane e sociali orientate alla solidarietà (es:
cittadinanza europea, ambiente e ecologia).
• Enti coinvolti: consigli di classe dei vari ordini di scuole, associazioni del territorio, assessore
istruzione, ministero convenzioni finanziamenti.
Didattica per competenze e student voice
Obiettivo: Cambiare la didattica tradizionale a favore di una didattica per competenze
• Azione: preparazione di un seminario introduttivo per sensibilizzare tutti gli operatori
scolastici e i genitori.
• Convegno formativo con esperti per formazione.
• Enti coinvolti: dirigenti scolastici, consigli di istituto di ogni ordine e grado, facoltà di
Scienze della formazione, studenti degli ultimi anni delle superiori.
Trasmissione conoscenza dei personaggi “famosi” del territorio
Obiettivo:Recuperareedivulgarelestoriedellepersonepiùsignificativeeimportanti(non
adeguatamente conosciute e valorizzate) del nostro territorio (Buitoni, Alberti, Pacioli,
etc.)
31. 31
• Azione: sensibilizzare gli insegnanti per trasmettere adeguatamente la cultura del territorio.
• Enti coinvolti: insegnanti di storia di ogni ordine e grado, università della terza età,
associazioni culturali, università dipartimento di storia.
Biblioteca online
Obiettivo: Garantire l’accesso ad un vasto patrimonio librario ed editoriale agli studenti
delle scuole della Valtiberina mediante strumenti digitali
• Azione: attuare una convenzione con l’Associazione degli editori per favorire la diffusione a
banche dati online.
• Enti coinvolti: MIUR, scuole di Sansepolcro, Biblioteca di Sansepolcro.
Integrazione
Obiettivo: Integrazione dei ragazzi extracomunitari
• Azione: diffondere la conoscenza delle diverse culture a partire dalla nostra.
• Enti coinvolti: associazioni di extracomunitari (se esistenti), rappresentanti degli studenti
dei vari consigli di istituto, insegnanti con funzione di sostegno agli studenti, assessorato alle
politiche sociali.
Collaborazione con il mondo sportivo
Obiettivo: Rendere le ore di educazione fisica più partecipate
• Azioni: lezioni di yoga, hip-hop, basket, con l’aiuto di esperti esterni.
• Enti coinvolti: rappresentanti degli studenti dei vari consigli d’istituto, insegnanti di
Educazione fisica, associazioni sportive del territorio, assessorato allo sport.
Tavolo scuola, amministrazione, famiglie
Obiettivi: Progetti e comunicazione
• Azioni: mettere a confronto le problematiche e trovare soluzioni con le necessità del
territorio.
• Enti coinvolti: associazioni dei genitori, consigli d’istituto, assessorato all’istruzione.
Sostegno psicologico a scuola
Obiettivo: Aiutare gli studenti nelle loro problematiche psicologiche
• Azioni: mettere a disposizione uno psicologo, esterno all’ambiente scolastico, un giorno alla
settimana per supporto psicologico.
32. 32
• Enti coinvolti: consiglio d’istituto, ASL, assessorato alle politiche sociali e servizi sociali.
Associazione giovanile – attivazione del senso civico
Obiettivo: Agire nei luoghi d’origine per istituire centri e/o associazioni in grado di creare
eventi formativi a cui far partecipare i giovani
• Azione: creare un’associazione interregionale che unisca i giovani e che dia la possibilità di
creare progetti di ricaduta sociale nei propri territori, anche utilizzando blog di discussione.
• Enticoinvolti:rappresentantideglistudentinelconsigliod’istitutoerappresentantidiclasse,
associazioni giovanili, assessorato alle politiche giovanili, forum giovanili (se esistono),
studenti universitari.
Prevenzione della violenza di genere e del bullismo
Obiettivo: Comprendere le differenze senza cadere negli stereotipi che inducono chiusura
e violenze
• Azione: incontri periodici di presa di coscienza e dibattito per smontare gli stereotipi e
favorire la tolleranza.
• Enti coinvolti: associazione di genitori, insegnanti con funzioni di sostegno agli studenti,
facoltà di Scienze della formazione.
Piedibus
Obiettivo: Ridurre il traffico e l’inquinamento e incrementare il movimento dei bambini
• Azione: accompagnamento a piedi, organizzato e vigilato, dei bambini alla scuola primaria.
• Enticoinvolti:associazionedeigenitori,rappresentantideigenitoridelconsigliodell’Istituto
comprensivo Sansepolcro, assessorato all’istruzione e alle politiche sociali.
Rapporto scuola-impresa
Obiettivo: Sviluppare nuove competenze rispondenti alle necessità del mondo del lavoro e
attivare i comitati tecnico-scientifici nelle scuole superiori
• Azione: ingresso delle imprese nella scuola per attivare una nuova didattica di carattere
maggiormente operativo.
• Enti coinvolti: scuole secondarie superiori di secondo grado: responsabili alternanza scuola
lavoro, associazioni di categoria, assessorato alle politiche economiche.
Rilancio istituto professionale
Obiettivo: Individuare nuovi indirizzi didattici in relazione alle richieste del territorio
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• Azione: migliorare l’integrazione delle scuole della vallata tosco-umbra.
• Enti coinvolti: consiglio di Istituto professionale, comitati tecnico-scientifici costituiti,
assessorato all’istruzione e alle attività produttive, associazioni di categoria.
Integrazione delle scuole
Obiettivo: Collegare le scuole del territorio dell’Alta Valle del Tevere per un piano di
sviluppo complessivo dell’offerta formativa
• Azione: organizzare un forum scolastico di vallata e mettere in relazione tutte le risorse del
territorio (culturali, imprenditoriali, laboratoriali, biblioteche online) per iniziative comuni.
• Enti coinvolti: rappresentanti degli studenti nei consigli di istituti, dirigenti scolastici delle
scuole della vallata, assessorati all’istruzione, rappresentanti degli insegnanti, genitori, ATA,
nei consigli di istituto, associazioni dei genitori, associazioni di categoria, università.
Mensa scolastica
Obiettivi:
• Armonizzare l’inizio del servizio mensa con l’inizio dell’anno scolastico e monitorare con
questionari periodici la qualità del cibo servito
• Aggiornare periodicamente gli insegnanti sulla disostruzione pediatrica, anche mediante il
ricorso a formazione effettuata da personale specializzato
• Azioni: informazione sulle direttive regionali e sui bandi di appalto per la gestione mensa;
compilazione in maniera autonoma da parte degli insegnanti di un questionario sulla qualità
e sullo spreco del cibo; controllo dei contenitori adibiti al trasporto; organizzazione e
calendarizzare della formazione.
• Enti coinvolti: consigli d’istituto, genitori, rappresentanti degli studenti, assessorati
all’istruzione e alla salute, associazioni di produttori bio del territorio, ASL, Croce rossa e
Misericordia.
Manutenzione visibile istituto professionale buitoni
Obiettivo: Rendere la scuola più accogliente e più bella
• Azioni: azione sulle amministrazioni responsabili della manutenzione delle scuola per
interventi migliorativi sulla struttura.
• Enti coinvolti: rappresentante dell’ufficio scolastico provinciale, assessorati all’istruzione,
dirigenti scolastico, rappresentanti dei genitori, studenti, insegnanti, consiglio di istituto.
35. 35
Tavolo Qualità
della Città e del Territorio
Mission
“Per la qualità dei luoghi in cui viviamo serve una politica di valorizzazione e
rigenerazione degli spazi e degli usi che sia sostenibile, intelligente e inclusiva. Con
questo spirito possiamo immaginare progetti e azioni concrete che coinvolgano edilizia,
infrastrutture, servizi, organizzazione della città e cura del paesaggio.”
Partecipanti
• Barbara Croci (responsabile)
• Fabio Marraghini
• Gaia Mura
• Stefania Risse
• Claudia Cornioli
• Paolo Spillantini
• Marco Morini
Svolgimento dei lavori
Il lavoro di gruppo si è svolto nella mattinata in due fasi:
• relazione introduttiva tenuta dal coordinatore del gruppo;
• ascolto delle idee e delle proposte progettuali illustrate dai partecipanti al tavolo e lavoro di
sintesi.
1. Durante la prima fase è stata presentata la metodologia di lavoro e sono state illustrate
brevemente le idee progettuali già messe in campo dall’Associazione, con l’aiuto di alcuni
documenti e pannelli grafici stampati e messi a disposizione dei partecipanti. Il tema della
qualità urbana e territoriale è stato poi trattato ponendo particolare attenzione alle criticità
esistenti nei Comuni di appartenenza dei partecipanti e alle aspettative di miglioramento
focalizzate da ciascuno, per tentare poi di offrire insieme alcune possibili risposte. Di seguito
sono riportate le proposte emerse durante le precedenti attività dell’Associazione.
• Focus su servizi e infrastrutture: la scuola a Sansepolcro, raccolta di dati e informazioni,
realizzazionediinfograficasuspesapubblicaelavoriincorso(propostarealizzataepresentata
nel 2015)
• Focus su servizi e infrastrutture: monitoraggio del progetto pubblico Secondo ponte sul
Tevere, in collaborazione con il tavolo Sicurezza del territorio (in corso)
• Proposta progettuale per la riqualificazione e mitigazione della superstrada E45 (presentata
e in corso di approfondimento)
• Laboratorio di idee da attivare per la qualità degli spazi pubblici delle nostre città, verifica
36. 36
degli strumenti esistenti e nuove proposte, promozione di guide pratiche con soluzioni ed
esempidaconsultarepermigliorareesostituireipiùdiffusiregolamentinormativi(incorso);
• Proposta progettuale “Uniamo gli argini : anello Sansepolcro -Anghiari per lo sviluppo
di un percorso ciclabile che sia di collegamento con l’Umbria, presso la località di Lama”,
proposta accolta dalla nostra Associazione e presentata anche nel progetto Aree Interne -
Valtiberina e Casentino.
2. Le problematiche rappresentate e le esigenze di miglioramento espresse, con le relative
proposte, sono state sintetizzate dal gruppo e riorganizzate qui secondo lo schema che segue.
Progetti pilota
• Promozione di pratiche per la riqualificazione energetica sostenibile del patrimonio edilizio
storico. In un territorio, meta turistica per eccellenza, per favorire lo sviluppo occorre
valorizzare il patrimonio storico, culturale e ambientale, salvaguardando le pregevoli
caratteristiche dell’esistente. Si può scegliere di operare in maniera sostenibile per migliorare
il confort abitativo e ricettivo, abbassare le spese di gestione e gli alti costi dovuti ai consumi
energetici del settore edilizio. Agendo in questo modo, viene incentivata la riduzione del
consumo di suolo, la ripopolazione dei centri storici e il conseguente miglioramento della
qualità di vita.
• Progetto di bio-paesaggio, sperimentazione da realizzare in un’area a coltivazione biologica
dove si possa evidenziare il legame tra pratiche innovative di coltivazione e progettazione e
cura della qualità estetica del paesaggio agrario.
Guide pratiche
• Verifica dei regolamenti esistenti per l’arredo urbano e il decoro nei comuni della Valtiberina
e nuove proposte per migliorare la qualità dell’arredo e dei dehors nei centri storici e negli
spazi pubblici;
• Realizzazione di una guida integrata a percorsi ciclo-pedonali, itinerari tematici di interesse
culturale, ambientale e paesaggistico, sentieri, punti panoramici e zone balneabili, punti
vendita Km 0 e prodotti locali, riferita al territorio del fiume Tevere.
Aree urbane da valorizzare o riqualificare (esempi di problema/soluzione da
approfondire portati dai partecipanti al gruppo)
• Anghiari: cura e riqualificazione dei percorsi pedonali che collegano la città alle colline
circostanti,inparticolaredeipercorsichepartonodalCampodellaFieraodalcentrostorico;
• Anghiari:recuperodegliortistoricidelConventoneaortiurbaniespaziverdidiconnessione
tra il parcheggio della Propositura e le mura urbane;
• Sansepolcro: riqualificazione dell’ambito di campagna compreso tra le mura urbane e il
Tevere, attraverso la realizzazione di un parco agrario e percorsi pedonali e ciclabili;
37. 37
• Sansepolcro: verifiche e approfondimenti sulla proposta progettuale del secondo ponte
sul Tevere e sulla necessità di un progetto di paesaggio per l’intero ambito interessato dalla
trasformazione;
• Sansepolcro: riqualificazione e riprogettazione delle aree urbane che collegano i principali
musei esistenti, per migliorarne la fruizione e contribuire alla valorizzazione e promozione
integrata dell’offerta culturale;
• Sansepolcro: cittadella dello sport a completamento di quella esistente e parzialmente
realizzata.
Progetti strategici e di promozione di una comune cultura del territorio
• Verifica dello scenario strategico esistente della pianificazione territoriale in Valtiberina
(piani strategici, piani strutturali comunali) e proposte per sostenere le capacità di sviluppare
nuove visioni e strategie territoriali comuni. Questo lavoro potrà essere una buona base per
lo sviluppo di progetti strategici coerenti con gli strumenti urbanistici comunali e in grado
di attivare finanziamenti europei;
• Parco del Tevere: approfondimento sullo stato dell’arte e nuove proposte;
• Fiera dei paesaggi della Valtiberina, da intendere come organizzazione di una serie di eventi e
incontriconcentratiinunprecisomomentodell’anno,finalizzatiadunamiglioreconoscenza
e alla promozione dei paesaggi dell’Alta Valle del Tevere.
Programma di lavoro
Il gruppo si propone di approfondire e riorganizzare le idee emerse fin qui. Ciascun
partecipante ha dato disponibilità a raccogliere e predisporre materiale per la messa a punto
di schede progettuali. Le schede saranno valutate e discusse in sede di coordinamento
dell’Associazione e verrà individuato insieme un ordine di priorità entro il mese di settembre. In
seguito, il gruppo entrerà nel vivo del lavoro, secondo le priorità stabilite, procedendo sia con il
lavoro individuale sia con gli incontri a cadenza quindicinale.
Contenuti della scheda di sintesi per la presentazione del progetto
(esempio)
Titolo:
• Promozione di pratiche per la riqualificazione energetica sostenibile del patrimonio edilizio
storico
Premessa
• In un territorio, meta turistica per eccellenza, per favorire lo sviluppo occorre valorizzare
il patrimonio storico, culturale e ambientale, salvaguardando le pregevoli caratteristiche
dell’esistente. Si può operare in maniera sostenibile per migliorare il comfort abitativo e
ricettivo, abbassare le spese di gestione e gli alti costi dovuti ai consumi energetici del settore
38. 38
edilizio. Agendo in questo modo, viene incentivata la riduzione del consumo di suolo, la
ripopolazione dei centri storici e il conseguente miglioramento della qualità di vita.
Obiettivi
• Promuoveresulterritoriolanascitadiunprogettopilotacherispondaaicriteridiinnovazione,
sostenibilità e inclusione sociale (caratteristiche necessarie e richieste dall’Unione Europea
per accedere ai fondi), finalizzato alla riqualificazione del patrimonio esistente.
Modalità
1. analisi del territorio con individuazione di criticità e potenzialità
2. avviare un processo partecipativo al fine di sensibilizzare gli abitanti della vallata alle
tematiche di sostenibilità, efficienza energetica e rispetto del territorio, coinvolgendoli nel
progetto e spiegandone i termini di convenienza e le possibili modalità di attuazione
3. identificare un progetto ECOinnovativo (che può essere anche un’innovazione di processo
come,adesempio,laformazionedimaestranzeperriqualificareenergeticamenteilterritorio)
e scegliere la scala di progetto (territoriale, urbana o la categoria di edificio) più opportuna
per identificare l’area d’intervento
4. creare una rete di soggetti coinvolti e stabilire i diversi ruoli per agevolare l’inizio del
processo di finanziamento e la ripetibilità dell’azione. Come primo passo coinvolgere
soggetti competenti per individuare la migliore forma di finanziamento dell’idea innovativa
individuata nel punto 3.
Attori
• Associazione Progetto Valtiberina
• Istituzioni locali/eventuali partenariati
• Tecnici progettisti
• Società di consulenza per individuazione strumenti finanziari europei
Destinatari
• Proprietari di beni storici (vincolati e non) pubblici e privati
• Artigiani locali del settore edile ed impiantistico
Eventuali costi
• Spese progettazione azioni specifiche
• Spese materiale informativo/divulgativo
• Spese per ospitalità, consulenti o esperti
• Spese per formazione
• Spese eventi
39. 39
Tavolo Tutela del Territorio
Mission
“L’ambiente naturale della valle presenta delle particolarità peculiari e presuppone
una visione lucida ispirata alla necessità primaria della tutela dal punto di vista geologico,
sismico e idrogeologico.”
Partecipanti
• David Gori (responsabile)
• Giuliano Testerini
• Franco Chiasserini
• Federico Romolini
• Franco Testerini
• Michele Gentili
• Marco Morini
Svolgimento dei lavori
I partecipanti hanno prodotto numerosi “bigliettini” attaccati al cartellone del gruppo di
lavoro di tutela del territorio, che suggeriscono approfondimenti su alcuni temi di lavoro già in
corso, ma anche nuovi argomenti che andranno vagliati nel proseguo dell’attività.
Dopo un primo inquadramento generale sull’attività del gruppo di lavoro, la discussione al
tavolosièspostataadampioraggiosuvarietematiche,dallequalipossonoesserecoltiinteressanti
spunti per l’attività futura.
Al tavolo di lavoro è stata sottolineata anche la necessità di procedere all’unificazione di
due gruppi, quello di Tutela del Territorio e quello Ambiente dove, infatti, le tematiche trattate
sono analoghe e spesso sovrapponibili. David Gori e Stefano Farinelli, responsabili dei rispettivi
tavoli, concordano sull’argomento e ritengono opportuno unificare il lavoro dei due gruppi.
Riportiamo di seguito una sintesi per temi:
Corretta informazione sugli argomenti trattati
• Problema: scarsa conoscenza e presa di coscienza dei temi della prevenzione
• Soluzione:effettuaredidatticaavarilivellieincentivareeventiincuisiapossibileilconfronto
diretto
Tutela idrogeologica e forestale
• Problema: il territorio non risulta più manutenuto e spesso versa in stato di abbandono,
aumentando così i fenomeni di rischio, specie di carattere idrogeologico
• Soluzione: effettuare un monitoraggio continuo, coinvolgendo anche le associazioni
del territorio. Potrebbe essere attivato un tavolo di lavoro e confronto permanente con
agricoltori, tecnici ecc…
Tute
terri
40. 40
Unione tavoli di lavoro Ambiente e Tutela del Territorio
• Problema: progettare su tematiche ambientali in accordo comune
• Soluzione (già riportata nella sezione ambiente): molti argomenti risultano complementari
fra i due tavoli. Per una più efficiente pianificazione delle attività e delle progettualità, si
ritiene utile l’unione dei due gruppi, che al proprio interno gestiranno i vari temi, delegando
dei coordinatori per argomenti specifici
Allargamento del Parco del Casentino
• Problema: manca un piccolo tratto per collegare il parco dal fiume Arno al Tevere
• Soluzione: attivazione di un dialogo fra enti a livello sovracomunale
Diga di Montedoglio e rete idrogeologica
• Problema: rischio, riutilizzo, quali opportunità?
• Soluzione: sull’invaso di Montedoglio la discussione è stata ampia e le tematiche da
approfondire sono svariate. Le proposte più dirette hanno riguardato la costituzione di
un tavolo di lavoro tra amministratori locali e associazioni. Per la prima volta, comuni ed
istituzioni della vallata dovrebbero, tutti assieme, cercare di capire quale proposta coordinata
potrebbe scaturire a livello territoriale. È stata inoltre sollecitata la necessità di eseguire
un’azione di controllo e verifica con esperti sullo stato attuale e futuro dell’invaso e del corso
d’acqua. Per la valutazione delle opportunità future legate al turismo, vi è una proposta
interessante di creazione di idrobase per idrovolanti con la collaborazione di ENAC e
dell’aviazione marittima italiana. Tale proposta potrebbe essere illustrata anche nell’ambito
di un’iniziativa pubblica.
Rischio frane
• Problema: il nostro territorio presenta molte criticità per frane attive legate al rischio
idrogeologico
• Soluzione: effettuare un censimento concreto della situazione attuale in modo da creare una
mappatura aggiornata in collaborazione con le istituzioni locali
Monitoraggio delle acque e dell’ambiente ai fini della valutazione dell’inquinamento
• Problema: i nostri corsi d’acqua necessitano di controlli periodici
• Soluzione:richiederel’istituzionediunacommissionetecnicaingradodieffettuarecontrolli
periodici sullo stato delle acque e dell’ambiente
Attività didattica nelle scuole
• Problema: mancanza di cultura e divulgazione della prevenzione in età scolastica
• Soluzione: sulla base dell’esperimento che abbiamo già effettuato, programmare l’attività
di divulgazione nelle scuole su temi relativi alla prevenzione dei rischi in generale in
collaborazione con gli ordini professionali e l’Istituto Nazionale di Fisica e Vulcanologia.
41. 41
Lo scopo è quello di svolgere un programma annuale al quale i ragazzi potranno partecipare
attivamente con lavori singoli o di gruppo che saranno premiati e presentati alla città alla
fine dell’anno
Bandi per il credito agevolato e per la semplificazione amministrativa per interventi edilizi
di prevenzione sismica e idrogeologica
• Problema: i cittadini e le aziende non trovano incentivi in materia di prevenzione sismica e
idrogeologica
• Soluzione: sulla base dell’esperienza del bando “Io vivo sicuro in Valtiberina”, il progetto, già
in fase di avanzata realizzazione, potrebbe essere esteso anche al territorio umbro della vallata
e allargato alle categorie degli agricoltori, al fine di fornire credito agevolato e semplificazioni
amministrative relative al mantenimento dei fossi e degli argini