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CENTRO DEMOCRATICO
MISSIONE E PROGRAMMA POLITICO CHE VOGLIAMO PER
ACQUAVIVA DELLE FONTI
Impegno per una politica responsabile e concreta
CANDIDATO SINDACO
ANGELO MAURIZIO
LA NOSTRA VISIONE
Dopo la fine dell’amministrazione di centro - sinistra Squicciarini, voluta e
determinata esclusivamente da alcuni consiglieri del PD, Acquaviva si appresta a
vivere una campagna elettorale di rinascita e di riconciliazione, per doversi
risollevare da una stagione politica e sociale lacerante, che ha minato alla base i
principi della democrazia e della convivenza: il tutto prendendo atto che il PD,
partito di maggioranza relativa e del sindaco Squicciarini, non è stato all’altezza del
ruolo di partito guida.
Ora saremo chiamati non solo a scegliere gli uomini, ma anche e prioritariamente a
scegliere tra diversi modi di fare politica e di risolvere i problemi che
attanagliano la nostra comunità.
La nostra prima missione sarà quella di creare una classe politica che privilegi la
partecipazione, con il fine di recuperare un rapporto leale e positivo tra la società
civile ed i partiti, che dovranno esprimere politici responsabili.
Noi vogliamo per il nostro paese una classe politica competente,
responsabile, solidale e concreta.
La nostra è una scelta per cambiare in profondità un modo di fare politica che ha
visto in questi anni perdere di vista le grandi questioni che assillano il nostro paese.
Vogliamo che primeggi l’interesse generale rispetto all’interesse personale o di
pochi!!.
La crisi della politica nasce da un bipolarismo muscolare, connotato da una forte vis
polemica tra le coalizioni avversarie, che ha avuto l’unico esito di dividere e
frammentare, piuttosto che unire, le migliori energie del paese.
Un bipolarismo che ha svilito la politica a una semplice contrapposizione tra
singoli blocchi sociali, perdendo di vista i problemi generali del nostro paese.
Nei prossimi anni ci aspettano scelte difficili, dovremo fronteggiare gli esiti di una
crisi che ha intaccato pesantemente, talvolta in modo permanente, le capacità
produttive del Paese.
Crediamo che per superare la disgregazione sociale createsi nel nostro paese è
necessario ripristinare il rispetto tra le parti politiche che, pur nella diversità di
posizione e schieramento devono privilegiare gli interessi comunità Acquavivese.
Dobbiamo abbandonare l’idea che politica rappresenti lo strumento per risolvere i
problemi dei pochi a scapito dei tanti.
Per realizzare tutto questo, c’è bisogno di realizzare una politica responsabile e
concreta, che oltre a dare risposte puntuali ai problemi dei cittadini, sappia
infondere ottimismo e speranza e imprimere un forte slancio morale al
cambiamento.
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Il CENTRO DEMOCRATICO intende impegnarsi per dare risposte concrete al
paese, mettendo al centro il confronto tra le parti sociali e politiche e offrire agli
acquavivesi una solida e credibile prospettiva di buon governo.
Vogliamo che la società civile e la politica generino una nuova coesione sociale
per alimentare il senso civico e dare risposte chiare e nette sulle grandi questioni
che sono impantanate da troppi anni.
Il CENTRO DEMOCRATICO è nato per dare una rappresentanza e una voce
autorevole a quella parte moderata della società civile che non si lascia incantare
dalle sirene della demagogia, né si limita a protestare, ma che è invece disposta a
mettersi in gioco per rifondare, in modo radicale, il modo di fare politica.
Noi crediamo, infatti, che esista un’Acquaviva che vuole parlare il linguaggio
della verità e dell’onestà, che non si fa ingannare dalle bugie e dalle false
promesse e che non intende rimanere silenziosa spettatrice del malcostume.
Noi crediamo in un’Acquaviva saggia, che non vuole essere semplice
spettatrice della lotta interna che affligge alcuni partiti.
Nonostante i pessimi esempi offerti da una parte della classe politica che ha perso
ogni pudore e dignità, noi crediamo che esista ancora un’Acquaviva concreta,
che chiede a gran voce una nuova stagione di partecipazione democratica per
reagire a un declino voluto da pochi irresponsabili.
LA NOSTRA MISSIONE
Tra le tante cose venute a mancare dopo questi lunghi anni di bipolarismo
muscolare, è la scomparsa di un comune senso d’appartenenza ad una comunità e
l’assenza di una visione politica capace di unire, piuttosto che di dividere.
L’artificiosa e rozza divisione della politica tra “tifosi” di due opposti schieramenti ha
impedito l’emergere di una strategia innovativa, originale e condivisa di
valorizzazione delle risorse, delle energie e dei talenti straordinari di cui Acquaviva
è ricca.
Una strategia che può nascere solo dalla consapevolezza che le icone e le
tradizionali categorie politiche siano ormai superate.
Il nostro paese ha bisogno di una classe politica che, dopo la consultazione
elettorale, lavori concordemente ed esclusivamente per il bene comune della
nostra città.
Acquaviva per molti anni ha visto trionfare un sistema politico in cui ciascuna parte
si arrocca dietro la propria bandiera, protegge un determinato interesse, si fa
portavoce di un segmento della società, prescindendo da una visione strategica
complessiva bloccando così la crescita e lo sviluppo della nostra comunità.
La missione del CENTRO DEMOCRATICO è spezzare questi schemi di sterile
contrapposizione ideologica e puntare diritto alla soluzione dei problemi.
E’ con questa filosofia che il CENTRO DEMOCRATICO, si candida a far ripartire
Acquaviva.
Una ripartenza che riguarderà la risoluzione dei problemi inerenti lo sviluppo
ed il sostegno all’economia del paese per favorire la creazione di nuovi posti
di lavoro che interesserà trasversalmente i diversi comparti dell’economia,
favorire le energie alternative, varare un piano del traffico che veda
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primeggiare una rete urbana di pista ciclabile, dare sostegno all’istruzione, ai
trasporti, all’edilizia, al turismo, alla cultura, all’agricoltura.
Tutto questo contestualmente ad una ristrutturazione della pubblica
amministrazione.
Tutte le iniziative saranno proposte attraverso politiche di sviluppo che assumano
l’efficienza e la sostenibilità come principi guida.
Noi crediamo, infatti, che vincoli di bilancio ed esigenze di rilancio dell’economia,
non siano tra loro in conflitto, ma possano invece integrarsi per generare un valore
aggiunto per il sistema paese e avviare una nuova stagione di cambiamento.
Ed è su queste fondamenta, incentrate sul principio dello Sviluppo Responsabile
e Concreto, che si basa il programma del CENTRO DEMOCRATICO.
Un programma fatto di individuazione dei problemi irrisolti e delle relative soluzioni,
con impegni concreti e coerenti con le strategie per la crescita delll’occupazione.
Daremo corso ad una terapia d’urto, tesa a ristabilire quel clima di fiducia, tra i
cittadini e gli amministratori
Il Centro Democratico crede che un futuro per Acquaviva possa realizzarsi solo
attraverso la collaborazione costruttiva tra tutte le forze politiche responsabili.
1) BILANCIO
Armonizzare la disciplina di bilancio con l’esigenza di far ripartire investimenti
pubblici. Infatti, a seguito dei tagli imposti a livello governativo centrale che hanno
sottratto risorse indispensabili per i Comuni, le finanze locali non possono
assicurare sviluppo al paese e quindi dobbiamo fare ricorso agli strumenti
finanziari e fondi messi a disposizione dalle Regioni, dal Governo e dalla
Comunità europea.
A tal fine riteniamo dover far ricorso ad una struttura che veda uomini
impegnati a tempo pieno per attrarre sul territorio finanziamenti.
2) ORGANIZAZZIONE PERSONALE E PIANTA ORGANICA
Riorganizzazione della pianta organica attraverso un nuovo ordinamento
degli uffici e servizi. Questo comporterà una maggiore efficienza della
macchina amministrativa ed una drastica riduzione della spesa per il
personale. In via generale occorre superare il grave ritardo tecnologico e
organizzativo della pubblica amministrazione, in cui vanno stimolate innovazioni
di processo e di prodotto e applicate celermente le novità introdotte in materia di
accesso a internet per favorire un servizio universale che consenta, attraverso le
tecnologie digitali, anche di interagire con la PA dal computer di casa. Quanto al
personale, bisogna, promuovere la flessibilità organizzativa e la mobilità dei
dipendenti pubblici, che dovranno essere più qualificati e produttivi, agendo al
contempo per ridurre ancora le consulenze esterne. Occorre quindi rendere effettivi
la cultura della valutazione dei risultati e i criteri di merito e competenza per
gli avanzamenti di carriera.
Con un’azione impostata su queste basi si può spendere meno e tagliere gli
sprechi senza intaccare i diritti e i servizi pubblici.
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3) URBANISTICA
Piano regolatore generale
Prosecuzione a tappe forzate nell’approvazione di tutti quegli atti predisposti dalla
precedente Amministrazione Comunale indispensabili a rendere immediatamente
operativo il P.R.G. ed in particolare:
a. adeguamento del piano alle prescrizioni poste nella delibera della Regione Puglia
di approvazione definitiva del P.R.G., in merito agli “ambiti territoriali distinti”, i cui
atti risultano già depositati da parte dei tecnici incaricati, ed in attesa di
discussione di decisione e di conseguente approvazione da parte
dell’amministrazione;
b. adeguamento degli elaborati di piano alle prescrizioni poste nella delibera della
Regione Puglia di approvazione definitiva del P.R.G. in modo da rendere gli
stessi chiari ed univoci a tutti e non lasciare il campo a diverse interpretazioni;
c. approvazione immediata del piano dei tratturi atto propedeutico all’operatività del
piano regolatore.
Inoltre si intende predisporre ed approvare nell’immediato una delibera di indirizzo
(start up), che stabilisca regole uniche e certe di comportamento per chiunque sia
interessato e per gli stessi uffici comunali, sulle modalità e tempi di intervento in
quelle aree tipizzate dal P.R.G. al di fuori dei comparti edificatori.
In particolare ci si riferisce alle aree agricole non interessate dagli ambiti territoriali
distinti e alle aree “B” di completamento lì dove la norme tecniche di attuazione
obbligano ad operare con “intervento urbanistico esecutivo”.
Sempre nell’ottica di rendere operativo nel più breve tempo possibile in P.R.G., si
provvederà a far predisporre da subito il “piano dei servizi” che avrà il compito di
regolamentare e razionalizzare la realizzazione dei servizi previsti dal P.R.G. onde
evitare sovrapposizioni e duplicazioni che costituirebbero un grave danno alla
comunità.
Contestualmente si inviteranno gli organi regionali preposti a costituire un tavolo
tecnico su cui concordare e stabilire la possibilità e la modalità di intervenire con i
sub-comparti all’interno dei comparti edificatori delle zone di espansione, le cui
enormi dimensioni costituiscono un ostacolo insormontabile alle possibilità
realizzative, anche alla luce della grande crisi che investe attualmente il settore
edilizio e alla mancanza di liquidità delle Imprese.
Tutti questi provvedimenti proposti hanno lo scopo di dare il più velocemente e
concretamente possibile attuazione al PRG al fine di rilanciare da una parte l’attività
edilizia e dall’altra gli investimenti dei privati.
In ultimo, viste comunque le gravi difficoltà applicative che porta con se il P.R.G.,
strumento urbanistico ormai datato nel tempo, contemporaneamente a quanto
sopra proposto si metteranno in moto tutte le procedure per passare nel più breve
tempo possibile al Piano Urbanistico Generale (P.U.G.), strumento urbanistico più
snello e agile, partendo dalla predisposizione della V.A.S. (valutazione ambientale
strategica).
Zona P.I.P.
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In questo momento storico il primo dovere a cui l’Amministrazione deve
ottemperare è quello di creare le condizioni necessarie allo sviluppo del territorio e
quindi alla creazione di posti di lavoro, attraendo sul proprio territorio attività
produttive in senso lato.
In questa prospettiva la prima cosa da fare sarà quella di sviluppare la nostra Zona
P.I.P. che gode di una posizione logistica che ci viene invidiata da tutti i paesi
viciniori e non.
Per far questo si procederà immediatamente a verificare lo stato del Piano di Zona
di ampliamento della zona industriale, fermo presso gli uffici regionali dal 2007 e a
verifica effettuata predisporre rapidamente tutti gli atti necessari per consentirne lo
sblocco e la rapida approvazione.
Reso operativo il piano di zona l’amministrazione, esercitando le proprie
prerogative, dovrà concordare con i proprietari dei terreni un prezzo unico di
vendita congruo da dover sottoporre agli eventuali futuri acquirenti.
Questo per quanto attiene alla zona di ampliamento della Zona P.I.P. (D2), invece
per quanto attiene alla zona di nuova tipizzazione del P.R.G., e specificatamente la
Zona commerciale-direzionale (D3) e la zona industriale-artigianale (D4), incluse in
due comparti edificatori distinti del P.R.G., di enormi dimensioni, rientreranno nel
richiamato tavolo tecnico con la Regione per operare attraverso i sub-comparti
edificatori.
Aree inserite nel S.I.C.
Per quanto riguarda le aree di pregio naturalistico ricadenti nella aree inserite nel
S.I.C., si intende tutelare la loro vocazione naturale e programmata, fermo restando
che la retrocessione ad aree agricole che la Regione Puglia ha operato in sede di
approvazione del P.R.G. non è la strada giusta. Infatti oltre alle legittime aspettative
di chi da circa trent’anni ha dovuto fare i conti con la natura edificatoria di tali terreni
(avrebbero diritto anche al rimborso dell’ICI pagata negli anni scorsi) vi è da rilevare
che giuridicamente le aree S.I.C., in particolare quelle che non contengono Habitat
prioritari, non hanno il vincolo di in edificabilità, bensì la natura di aree edificabili con
prescrizioni.
Piano urbano del traffico
Si intende dotare finalmente il nostro Comune di un piano urbano del traffico. Il
Piano Urbano del Traffico (PUT) dovrà prevedere un insieme di interventi coordinati
per il miglioramento della circolazione stradale nell'area urbana, dei pedoni e dei
veicoli privati, realizzabili nel breve periodo, arco temporale biennale. In tale ottica,
il PUT è finalizzato ad ottenere:
1. il miglioramento delle condizioni di circolazione;
2. il miglioramento della sicurezza stradale;
3. la riduzione dell'inquinamento atmosferico ed acustico;
4. il contenimento dei consumi energetici;
5. il rispetto dei valori ambientali.
Per raggiungere questi obiettivi il PUT, oltre ad auspicare un sempre minor utilizzo
di mezzi privati, deve fare dunque ampio ricorso ad azioni di vincolo: ad esempio,
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nelle zone sottoposte a disciplina di particolare attenzione, non deve essere
consentito il traffico dei mezzi pesanti, fortemente inquinante; deve essere ridotto il
numero di vetture circolanti che crea congestione, deve essere abbassata la
velocità che mette in crisi la sicurezza, deve essere consentita la sosta solo in
appositi spazi a pagamento e deve essere incentivato lo spostamento nell’ambito
del centro urbano con biciclette.
Per fare questo il piano dovrà individuare:
i. le aree dove il parcheggio delle autovetture deve essere a pagamento, onde
evitare che accada quello che accade oggi, soprattutto nella zona centrale della
città, dove le autovetture vengono parcheggiate per l’intero corso della giornata;
ii. i tratti della viabilità cittadina su cui dovrà essere realizzato un percorso di piste
ciclabili che incentivi l’utilizzo delle biciclette e del servizio di bike-sharing di cui
il paese è già dotato;
iii. una zona ZTL (zona a traffico limitato) che interessi l’intero centro storico, dove
dovrà essere consentito l’accesso ed il parcheggio temporaneo solo ai residenti
dotandoli di opportuni pass.
4) PIANO PER L’EDILIZIA ECONOMICA E POPOLARE EX LEGGE n.
167/1962
Assegnatari alloggi edilizia popolare cooperative
L’amministrazione Comunale deve dar corso agli adempimenti rivenienti dai Verbali
di Conciliazione sottoscritti dinanzi al Tribunale di Bari sezione distaccata di
Acquaviva delle Fonti in data 31.07.2001, tenendo in debita considerazione le
sentenze emesse dal suddetto Tribunale che ha sempre rigettato le azioni di nullità
e/o annullamento promosse da alcuni cittadini, confermando la legittimità ed
efficacia dei predetti verbali di conciliazione. Ciò permetterà da una parte di
incamerare il prezzo ancora dovuto dagli assegnatari degli alloggi e dall’altra di
evitare con gli stessi ogni ulteriore controversia, mediante l’approvazione e
sottoscrizione di una convenzione integrativa che preveda il trasferimento della
piena proprietà delle aree.
Ricognizione dei costi sostenuti dal Comune di Acquaviva per l’attuazione
dell’ex P.e.e.p.- Contenzioso
Tenuto conto che le sentenze della Corte di Cassazione, emesse in seguito ai vari
contenziosi promossi dai proprietari delle aree espropriate nella ex zona 167, hanno
statuito definitivamente la proprietà delle suddette aree in capo al Comune di
Acquaviva delle Fonti, sarebbe opportuno, per i giudizi ancora in corso afferenti la
sola rideterminazione del prezzo di esproprio, avviare iniziative dirette a conciliare
le controversie nel rispetto delle statuizioni della Corte di Cassazione. Questo
consentirebbe di completare l’iter dei bandi di assegnazioni delle aree alle imprese
di costruzione, con la possibilità di introitare le somme necessarie a favorire la
realizzazione dei contratti di quartiere.
Partendo immediatamente dalla realizzazione di Piazza Italia che è direttamente
collegata alla riqualificazione di gran parte dell’Estramurale.
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5) LAVORI PUBBLICI
Considerando che ormai le finanze locali non possono assicurare sviluppo al paese
e che quindi per la realizzazione di opere pubbliche utili alla comunità bisognerà
sempre di più fare ricorso agli strumenti finanziari e ai fondi messi a disposizione
dalla Regione, dal Governo Statale e dalla Comunità Europea, si dovrà costituire
una struttura tecnica impegnata a tempo pieno per attrarre sul territorio
finanziamenti, in grado di predisporre varie progettualità per mettere
l’Amministrazione comunale nelle condizioni di partecipare ai bandi che man mano
verranno pubblicati.
Sempre nella stessa logica, cioè di mettere l’Amministrazione nelle condizioni più
favorevoli per l’accesso ai finanziamenti, si intende istituire, nel rispetto del codice
degli appalti, un albo delle Imprese fiduciarie suddivise per specializzazioni, a cui
poter attingere in maniera rapida per l’affidamento dei lavori, e un albo di Tecnici
fiduciari suddivisi per competenze, per la predisposizione di progettazioni definitive
e di progettazioni esecutive.
Ciò permetterà di favorire, nell’ambito della normativa vigente, la partecipazione
delle imprese e tecnici locali agli appalti che si andranno ad indire.
I bandi dovranno prevedere i termini di aggiornamento periodico e i criteri di
rotazione.
Un ulteriore strumento di finanziamento per la realizzazione di opere pubbliche, è
costituito dall’alienazione di quei beni disponibili nel patrimonio comunale che sono
da tempo inutilizzati. A tale proposito già la precedente Amministrazione aveva
inserito nel piano delle alienazioni, l’ex macello comunale e la scuola materna di Via
Martiri di Via Fani.
Si propone di utilizzare parte dei proventi rivenienti dalle suddette alienazioni per la
realizzazione di un lotto funzionale del Teatro Comunale, che lo renda
immediatamente fruibile da parte della cittadinanza, ed il rifacimento di Piazza
Vittorio Emanuele al fine di creare un sistema integrato turistico culturale.
6) SERVIZIO RACCOLTA RIFIUTI URBANI E SMALTIMENTO.
Il Comune di Acquaviva delle Fonti, ed i comuni di Gioia del Colle, Adelfia,
Casamassima, Sammichele e Turi, costituiscono l’Ambito di Raccolta Ottimale
(A.R.O.) ai sensi della Legge Regionale 20 Agosto 2012, n.24, con il compito di
organizzare congiuntamente il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani.
L’ A.R.O. risulta costituito con il Comune di Gioia del Colle capofila, ma al momento
non risulta che sia attiva nessuna iniziativa che consenta di prevedere i tempi
necessari per l’espletamento della gara per l’affidamento del servizio al gestore
unico.
L’impegno è di far si che si arrivi il più velocemente possibile a bandire la gara e ad
affidare il servizio, in quanto nel nostro comune il servizio ha raggiunto livelli
indecorosi e non più accettabili.
A tale proposito si evidenzia che qualora si constati che per qualsivoglia ragione o
motivo i tempi di affidamento del servizio possano dilatarsi (vedi esperienza A.T.O),
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si metteranno in moto tutti i meccanismi fino a quelli giudiziari per poter procedere
ad indire una gara per affidare il servizio come singolo comune.
In ogni caso la partecipazione nell’ A.R.O. sarà caratterizzata dall’impegno
massimo per dare al nostro paese un servizio di raccolta e smaltimento rifiuti urbani
degno di un paese civile e all’avanguardia.
Non solo ma assumeremo l’impegno a far si che tutti i Comuni che costituiscono
l’A.R.O. aderiscano alla strategia Rifiuti Zero che il nostro comune ha adottato con
apposita delibera di Consiglio Comunale.
E’ evidente che si punterà ad un servizio che dovrà vedere primeggiare e
valorizzare la raccolta differenziata spinta, così come impone la normativa vigente,
per poter raggiungere nel più breve tempo possibile quegli obiettivi di raccolta
differenziata che la legge ci impone. Contestualmente si intende realizzare
nell’ambito in un immobile sito in zona industriale, pervenuto al Comune come bene
sottratto alla mafia, un centro di raccolta differenziata comunale, meglio conosciuto
come Ecocentro, luogo presso il quale i rifiuti possano essere conferiti in maniera
differenziata direttamente dagli utenti. Oggi è molto gravoso l’onere degli Enti locali
relativo alla Ecotassa, ossia di quel contributo aggiuntivo che il conferitore, il
Comune per intenderci, deve versare all’impianto di conferimento per poter gettare i
propri rifiuti in discarica. Ebbene l’Ecotassa potrà essere ridotta se si assumono
comportamenti virtuosi e che questi ultimi possono essere instaurati solo se alla
base vi è un vero e proprio progetto di Raccolta Differenziata.
Oggi come non mai bisogna puntare sulla raccolta “Differenziata” che deve
rappresentare un momento di sinergia attiva tra l’Amministrazione Comunale e i
cittadini, per innescare una serie di processi virtuosi in grado di rendere la città più
vivibile.
L’amministrazione deve concentrare l’attenzione sui Centri di Raccolta Comunali,
strutture adatte e pensate per andare incontro ai cittadini, alla pubblica
amministrazione ed al gestore della nettezza urbana, nell’ottica sempre auspicata di
incrementare la raccolta differenziata.
Il Centro di Raccolta Comunale rappresenterà un polo di riferimento per l’utenza
tutta, presso il quale poter conferire i propri rifiuti e luogo idoneo per chiedere
informazioni in merito alla corretta gestione dei rifiuti urbani.
Il vantaggio del Centro di Raccolta Comunale è rappresentato dalla intercettazione
delle frazioni merceologiche già differenziate e quindi con un grado di purezza di
gran lunga più elevato rispetto a quanto si potrebbe ottenere con le campane
distribuite sul territorio comunale. Ma non è solo questo, infatti in termini di costi il
Centro di Raccolta Comunale rappresenta anche un sistema ottimale di riduzione
dei costi di logistica. Con il centro di Raccolta differenziata i rifiuti che dovevano
essere avviati verso impianti di trattamento e recupero, possono essere stoccati
temporaneamente in attesa di ottenere volumi tali da giustificare la richiesta di ritiro
ad un Consorzio al quale il Centro di Raccolta aderisce.
All’interno di un progetto studiato per fornire un servizio efficiente ed economico di
Raccolta Differenziata, la costruzione e l’autorizzazione di un Centro di Raccolta
Comunale è una priorità. Infatti occorre considerare due aspetti:
- Il passaggio da un sistema di raccolta indifferenziata ad una differenziata richiede
contenitori specifici per ogni frazione merceologica, ed un sistema di raccolta
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capillare e non più indirizzato su contenitori stradali. Ciò comporta la necessità di
utilizzare automezzi di dimensioni ridotte e scarichi più frequenti, nonché
l’impossibilità di viaggiare direttamente verso impianti di trattamento per scaricare i
rifiuti raccolti;
- Stante la spiegazione di tipo “volumetrico” appena data occorre considerare che la
RD viene introdotta per ridurre i costi a carico del gestore dei rifiuti, della pubblica
amministrazione e della collettività oltreché per una migliore vivibilità e una
maggiore attenzione per l’ambiente. Qualora non vi sia un luogo presso il quale
raggruppare temporaneamente le frazioni differenziate giustificando l’utilizzo di un
mezzo unico e di dimensioni maggiori per volumi maggiori, i costi legati alla logistica
(che ricordiamo incidono notevolmente quando si opera una raccolta indifferenziata)
incrementano anziché ridursi inficiando di fatto il lavoro fatto nella progettazione,
realizzazione della RD e separazione dei materiali nelle nostro abitazioni;
Alla luce di questi due aspetti, ma non solo, si evince come un CdR (Centro di
Raccolta) è necessario ed irrinunciabile. La sua realizzazione permette ai cittadini di
conferire quei materiali voluminosi non gestibili con la RD perché magari non è
stato attivato un circuito di raccolta preferenziale per tale categoria di rifiuti definiti
anche ingombranti. Si consideri che generalmente un CdR incide per una
percentuale dal 16 al 20% circa della Raccolta Differenziata.
7) RAPPORTI COMUNITA’ ACQUAVIVESE CON L’OSPEDALE
“MIULLI” – MANTENIMENTO SEDE DISTACCATA DEL TRIBUNALE
E DELL’UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE
Troppe parole e troppe divisioni sono state consumate negli ultimi anni su questo
argomento.
E' il momento di confrontarsi, ed unirsi in una strategia comune a sostegno del
lavoro, nella difesa degli attuali livelli occupazionali e reddituali e per creare i
presupposti per una futura crescita dei posti di lavoro.
Ai lavoratori dell'ospedale Miulli devono essere garantiti i livelli reddituali; in quanto
non possono pagare errori altrui!
La futura Amministrazione Comunale deve intervenire, congiuntamente agli
Amministratori dei comuni viciniori, nel confronto Ospedale Miulli – Regione Puglia
affinché al nostro ospedale sia garantito il ruolo primario che gli compete nella
programmazione sanitaria Regionale.
L'ospedale Miulli è una delle poche strutture sanitarie di eccellenza presenti nella
Regione Puglia che ha sempre svolto un ruolo insostituibile nel garantire
l'assistenza di alto livello non solo per i pugliesi ma anche per utenti delle regioni
dell'Italia meridionale.
La Regione Puglia non può e non deve attivare nuove strutture sanitarie (vedi
Ospedale della Murgia) in funzione concorrenziale al Miulli.
Per superare la attuale crisi economica l'Amministrazione del Miulli preliminarmente
deve mettere a disposizione dei lavoratori, dell'Amministrazione Regionale e del
Comune di Acquaviva, tutti gli atti relativi alla gestione dell'ultimo decennio per
dimostrare la linearità e regolarità dei propri comportamenti.
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Così facendo potrà pretendere la dovuta collaborazione della Regione Puglia ed
eventualmente qualche piccolo e temporaneo sacrificio dei propri dipendenti.
L'Amministrazione Comunale e dell'Ospedale Miulli devono collaborare e
individuare congiuntamente un nuovo utilizzo degli immobili dismessi siti in Via
Maselli Campagna a cominciare dalla allocazione degli Uffici Giudiziari (Tribunale e
Giudice di Pace).
L'intero nuovo Consiglio Comunale deve impegnarsi a portare a termine tale
obiettivo pretendendo che il Vescovo Governatore mantenga l'impegno già assunto
di mettere a disposizione del Comune di Acquaviva a titolo gratuito parte degli
immobili di Via Maselli Campagna.
L'importante non è la titolarità degli immobili, ma il loro utilizzo nell'interesse della
comunità acquavivese!
Anche il clero acquavivese dovrà riprendere a svolgere il ruolo che gli compete di
diritto secondo la statuizione delle tavole di fondazione.
L’Amministrazione Comunale, Regionale e Ospedale Miulli, con l'apporto
insostituibile del Clero Acquavivese, dovranno operare congiuntamente per
superare l'attuale crisi economica, tutelare i diritti dei lavoratori e garantire
l'assistenza dei malati sempre più a livelli di eccellenza.
8) AGRICOLTURA
Incentivare la costituzione di un organismo collettivo (consorzio o cooperativa) che
possa, con li sostegno dell’Amministrazione Comunale, organizzare e gestire un
centro di raccolta, di promozione e di commercializzazione dei prodotti agricoli tipici
del nostro territorio, vedi ad esempio la nostra pregiata “cipolla di Acquaviva”,
incentivare e sostenere l’agricoltura biologica di qualità con programmi didattici per
la formazione dei produttori consociati. Sostegno concreto che possa portare il
suddetto organismo, ad ottenere i marchi necessari alla valorizzazione dei prodotti
locali a livello nazionale e oltre.
Risolvere l’annosa diatriba tra gli operatori del settore ed i cittadini residenti a
proposito del punto di erogazione dell’acqua situato in P.zza Aldo Moro. In tal
senso si provvederà allo spostamento del punto di erogazione nella Zona P.I.P., in
prossimità del pozzo artesiano e della cisterna di accumulo di proprietà comunale,
che si provvederà a ristrutturare e a riattivare.
9) FISCO – EQUITA’
Una rigorosa lotta all’evasione e all’elusione, per pagare meno pagando tutti, ha
bisogno di un fisco EQUO, e capace di assicurare una forte riduzione del prelievo,
a partire dai redditi medio-bassi, e garantire maggiore equità verticale e orizzontale,
ponendo la famiglia al centro di un sistema integrato di sostegno e protezione
sociale, COMPETITIVO, diretto a detassare e incentivare, con meccanismi stabili,
automatici e selettivi, le imprese che intendono crescere, allargando la base
occupazionale, (riduzione oneri o rateizzazione); AGEVOLATIVO, diretto a
incentivare " l’allargamento della base occupazionale, con particolare riferimento
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all’assunzione di giovani " nuovi investimenti produttivi (credito d’imposta
investimenti) per favorire " la costituzione di reti di impresa e distretti produttivi.
10) SPORT E TEMPO LIBERO
Le politiche di promozione dell’attività sportiva, determinano effetti rilevanti in virtù
della loro trasversalità: per la valenza ai fini sociali; per la salute e il benessere
psico-fisico della popolazione di tutte le età; per la diffusione di valori educativi,
specie nei confronti dei giovani; per le significative ricadute di tipo economico.
Trattasi, infatti, di settore dinamico, il cui impatto macroeconomico è spesso
sottovalutato, e che può contribuire anche al raggiungimento di obiettivi di crescita e
di creazione di posti di lavoro.
Per altro verso, i valori veicolati dallo sport e dalla pratica sportiva in generale
concorrono a sviluppare la conoscenza, la motivazione, lo spirito di sacrificio,
l’osservanza delle regole, il rispetto degli altri, la solidarietà e la disciplina.
Nel rispetto dei principi cardine della promozione delle attività sportive, si propone
di incentivare la promozione e la crescita delle associazioni sportive presenti sul
nostro territorio, attraverso il potenziamento delle strutture sportive presenti, e
creando piccoli centri (campi di quartiere per lo sviluppo della pratica sportiva di
squadra e individuale) dislocati sul territorio comunale.
Si propone l’istituzione della settimana dello sport, dove l’Amministrazione affianchi
le associazioni sportive presenti sul territorio sul piano economico-organizzativo, e
permetta alle stesse associazioni di promuovere le proprie discipline attraverso un
reale coinvolgimento della cittadinanza.
Particolare attenzione dovrà essere rivolta alle piazze, specie quelle minori,
presenti sul territorio, attraverso la realizzazione e sistemazione di aree attrezzate
destinate al tempo libero.
L’idea è quella di mettere a disposizione dei cittadini, specie delle fasce dei più
giovani, di aree dedicate che incentivino la socializzazione e la promozione delle
attività sportive Approvazione Statuto Comunale e completamento del Regolamento
del funzionamento del Consiglio Comunale.
11)STATUTO COMUNALE E REGOLAMENTO PER IL
FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE, DELLE
COMMISSIONI CONSIGLIARI E DELLA CONFERENZA
CAPIGRUPPO
L’amministrazione deve procedere sollecitamente all’approvazione del nuovo
Statuto Comunale già vagliato dalla Prima Commissione Consigliare nella scorsa
legislatura. Contestualmente procedere alla redazione del nuovo regolamento per il
funzionamento del consiglio comunale, delle commissioni consiliari e conferenza
capigruppo. Il tutto nel rispetto del T.U.E.L. D.lgs 267 del 18.08.200 e successive
i.e.m.