1. A cinquant’anni
dal Concilio Vaticano II
PREGHIERA
Venerdì 12 ottobre – ore 17,00
2. Gaudet Mater Ecclesia
11 ottobre 1962
Il Concilio che inizia sorge nella Chiesa come un giorno fulgente di luce
splendidissima.
E’ appena l’aurora: ma come già toccano soavemente i nostri animi i primi raggi
del sole sorgente! Tutto qui spira santità, suscita esultanza
3. Dal discorso inaugurale di Giovanni XXIII,
Gaudet mater ecclesia (Gioisce la madre Chiesa)
11 ottobre 1962
Venerabili Fratelli nell’Episcopato. Eccoci ormai radunati insieme in questa Basilica
Vaticana, dove si trova il cardine della storia della Chiesa: dove ora il Cielo e la terra
si uniscono in uno strettissimo abbraccio,
Il Concilio che inizia sorge nella Chiesa come un giorno fulgente di luce
splendidissima. È appena l’aurora: ma come già toccano soavemente i nostri animi i
primi raggi del sole sorgente!
Tutto qui spira santità, suscita esultanza. Si può dunque dire che i Santi e gli
uomini cooperano nella celebrazione del concilio: i Santi del Cielo sono impegnati a
proteggere i nostri lavori; i fedeli ad elevare a Dio ardenti preghiere; e voi tutti ad
applicarvi attivamente perché le vostre fatiche rispondano pienamente alle attese e
alle necessità dei diversi popoli.
Che il vostro impegno e il vostro lavoro, ai quali sono rivolti non solo gli occhi dei
popoli, ma anche le speranze del mondo intero,
corrispondano largamente alle attese.
4. Lumen gentium
Costituzione dogmatica sulla Chiesa
Essendo Cristo la luce delle genti, questo santo Concilio, adunato nello Spirito Santo,
ardentemente desidera con la luce di Lui, splendente sul volto della Chiesa,
illuminare tutti gli uomini annunziando il Vangelo ad ogni creatura.
5. Dalla Lumen Gentium
(Costituzione dogmatica sulla Chiesa)
Essendo Cristo, luce delle genti, questo santo Concilio, adunato nello
Spirito Santo, ardentemente desidera con la luce di Lui, splendente sul volto
della Chiesa, illuminare tutti gli uomini annunziando il Vangelo ad ogni
creatura.
I credenti in Cristo, essendo stati rigenerati non di seme corruttibile, ma di
uno incorruttibile, che è la parola del Dio vivo (cfr. 1 Pt 1,23), non dalla
carne ma dall’acqua e dallo Spirito Santo (cfr. Gv 3,5-6), costituiscono « una
stirpe eletta, un sacerdozio regale, una nazione santa, un popolo tratto in
salvo…
Questo popolo messianico ha per capo Cristo « dato a morte per i nostri
peccati e risuscitato per la nostra giustificazione » (Rm 4,25), e che ora,
dopo essersi acquistato un nome che è al di sopra di ogni altro nome, regna
glorioso in cielo. Ha per condizione la dignità e la libertà dei figli di Dio, nel
cuore dei quali dimora lo Spirito Santo come in un tempio. Ha per legge il
nuovo precetto di amare come lo stesso Cristo ci ha amati (cfr. Gv 13,34). E
finalmente, ha per fine il regno di Dio, incominciato in terra dallo stesso Dio,
e che deve essere ulteriormente dilatato, finché alla fine dei secoli sia da lui
portato a compimento
6. Gaudium et Spes
Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo
Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini di oggi,… sono
pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo…
7. Dalla Gaudium et spes
(Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo)
Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri
soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze
e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla Vi è di genuinamente umano che non trovi
eco nel loro cuore.
La loro comunità, infatti, è composta di uomini i quali, riuniti insieme nel Cristo,
sono guidati dallo Spirito Santo nel loro pellegrinaggio verso il regno del Padre, ed
hanno ricevuto un messaggio di salvezza da proporre a tutti. Perciò la comunità dei
cristiani si sente realmente e intimamente solidale con il genere umano e con la sua
storia.
La Chiesa, che è insieme « società visibile e comunità spirituale » cammina
insieme con l’umanità tutta e sperimenta assieme al mondo la medesima sorte
terrena; essa è come il fermento e quasi l’anima della società umana, destinata a
rinnovarsi in Cristo e a trasformarsi in famiglia di Dio.
8. Dei Verbum
Costituzione dogmatica sulla divina rivelazione
In religioso ascolto della Parola di Dio e
proclamandola con ferma fiducia …
9. Dalla Dei Verbum
(Costituzione dogmatica sulla Divina Rivelazione)
In religioso ascolto della parola di Dio e proclamandola con ferma fiducia il
Sacrosanto Sinodo (…) intende proporre la genuina dottrina sulla divina rivelazione e
la sua trasmissione, affinché per l’annunzio della salvezza il mondo intero ascoltando
creda, credendo speri, sperando ami,
La chiesa ha sempre venerato le divine scritture come ha fatto per il corpo stesso di
Cristo, non mancando mai, soprattutto nella sacra liturgia, di nutrirsi del pane della
vita dalla mensa sia della parola di Dio che del corpo di Cristo, e di porgerlo ai fedeli.
Il santo Sinodo esorta con ardore e insistenza tutti i fedeli, soprattutto i religiosi, ad
apprendere “la sublime scienza di Gesù cristo” (Fil 3,8) con la frequente lettura delle
divine scritture. “L’ignoranza delle Scritture, infatti, è ignoranza di Cristo.”
Si accostino essi volentieri al sacro testo, sia per mezzo della sacra liturgia ricca di
parole divine…. Sia mediante la pia lettura, sia per mezzo delle iniziative adatte a tale
scopo e di altri sussidi.
10. Sacrosanctum Concilium
Costituzione sulla Sacra Liturgia
Il Sacro Concilio si propone di far crescere ogni giorno di più la vita
cristiana tra i fedeli; di meglio adattare alle esigenze del nostro
tempo quelle istituzioni che sono soggette a mutamenti
11. Dalla Sacrosantum Concilium
(Costituzione su la Sacra Liturgia)
Il sacro Concilio si propone di far crescere ogni giorno più la vita
cristiana tra i fedeli; di meglio adattare alle esigenze del nostro tempo
quelle istituzioni che sono soggette a mutamenti; di favorire ciò che può
contribuire all'unione di tutti i credenti in Cristo; di rinvigorire ciò che
Giova a chiamare tutti nel seno della Chiesa.
La Chiesa si preoccupa vivamente che i fedeli non assistano come
estranei o muti spettatori a questo mistero di fede, ma che, comprendendolo
bene nei suoi riti e nelle sue preghiere, partecipino all'azione sacra
consapevolmente, piamente e attivamente; siano formati dalla parola di Dio;
si nutrano alla mensa del corpo del Signore; rendano grazie a Dio; offrendo
la vittima senza macchia, non soltanto per le mani del sacerdote, ma
insieme con lui, imparino ad offrire se stessi, e di giorno in giorno, per la
mediazione di Cristo, siano perfezionati nell'unità con Dio e tra di loro, di
modo che Dio sia finalmente tutto in tutti.
12. 1962 – 2012
11 ottobre
Il secolo XX non è stato solo il secolo delle grandi guerre e della Shoah. E’ il
secolo in cui i popoli hanno riconosciuto la dignità degli esseri umani e
hanno sottoscritto la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
Ha visto nascere e crescere nella pace una nuova Europa Unita. Nel XX
secolo l’Italia è divenuta una repubblica e si dotata di una Costituzione
repubblicana.
E’ un secolo segnato da un avvenimento determinante per il futuro della
Chiesa e dell’umanità tutta:
il CONCILIO ECUMENICO VATICANO II
Ebbe inizio l’11 ottobre 1962. Voluto dall’audacia di papa Giovanni
XXIII e portato a compimento dalla lungimiranza di Paolo VI , con animo
profetico ha aperto strade e orizzonti inimmaginabili solo cinquant’anni fa.
A cinquant’anni di distanza la Chiesa riconosce nel Concilio e nella sua
eredità una inesauribile sorgente spirituale di luce e di energia; ed anche
una bussola sicura per i suoi giorni futuri. Questo concilio, dono del Signore
Gesù alla sua Chiesa, segna un punto di non ritorno per il popolo di Dio.